60° Anniversario della Liberazione 25 aprile 1945 ... - ANPI Versilia
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IL PRIMO RASTRELLAMENTO<br />
Il 27 marzo i repubblichini effettuarono un rastrellamento nella zona di<br />
Farnocchia contro la formazione di Lombardi. I partigiani, però, riuscirono<br />
a scendere nel fondovalle , nei pressi di Ruosina, dove sequestrarono una<br />
corriera <strong>della</strong> Lazzi con cui raggiunsero Arni, quindi salirono al Passo Sella,<br />
scendendo poi ad Arnetola, dove prelevarono viveri e materiale dal<br />
magazzino <strong>della</strong> Todt. Il giorno successivo si recarono a Vagli, da cui<br />
furono costretti a ritirarsi per l’arrivo di reparti tedeschi e fascisti inviati<br />
sulle loro tracce. Con una faticosa marcia, durante la quale furono costretti<br />
a disfarsi del prezioso materiale prelevato, Lombardi e i suoi raggiunsero il<br />
Passo <strong>della</strong> Tambura, dove restarono tre giorni, in condizioni proibitive per<br />
il freddo e l’abbondante nevicata, non potendo scendere a valle per via delle<br />
truppe nemiche che stavano dando loro la caccia. Infine con un tortuoso e<br />
lungo tragitto, attraverso Resceto, Altagnana e Antona, riuscirono ad<br />
arrivare a Cerreta San Nicola, presso il monte Folgorito , e da lì nei pressi<br />
del monte Gabberi.<br />
Ripercorriamo la prima fase <strong>della</strong> vicenda attraverso alcuni documenti<br />
inediti, rimandando ai ricordi di Aulo Viviani per quanto concerne la<br />
marcia da Arni al Passo <strong>della</strong> Tambura e il ritorno in <strong>Versilia</strong>.<br />
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