60° Anniversario della Liberazione 25 aprile 1945 ... - ANPI Versilia
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L’ IMPEGNO ANTIFASCISTA<br />
“L’attività partigiana di Gino Lombardi, sulle Alpi versiliesi,- scrive<br />
Guidi nel saggio citato - iniziata nei giorni che seguirono al fatale 8<br />
settembre, si concluse nel giro di pochi mesi, quando nell’<strong>aprile</strong> del 1944<br />
egli fu ucciso dai fascisti. In seguito quelle aspre montagne videro altre<br />
figure di patrioti, conobbero altre formazioni partigiane, più numerose<br />
ormai e meglio organizzate che la sua, che fu la prima. Ma la figura di Gino<br />
Lombardi rimase sopra ogni altra, avvolta quasi in una luce di leggenda,<br />
come la più pura e la più nobile di tutte.<br />
Anche nell’aspetto fisico aveva qualcosa che rivelava subito una<br />
personalità e una tempra d’eccezione. Quanti allora lo conobbero non<br />
possono dimenticarlo. Di statura non molto alta, aveva però un fisico<br />
robusto e agile, resistentissimo ad ogni disagio e a ogni fatica, un fare<br />
deciso e scattante, animato da uno spirito indomito. I suoi capelli erano di<br />
un biondo acceso, quasi rossi, i lineamenti non regolari ma estremamente<br />
espressivi con uno sguardo vivo e pieno d’intelligenza. Proprio per il colore<br />
acceso dei capelli gli amici, fin da ragazzo, lo avevano soprannominato<br />
“Joe il Rosso”, col nome cioè del personaggio avventuroso di un film<br />
americano, un “bandito generoso”, un grande riparatori di torti, lui stesso<br />
ingiustamente perseguitato, una specie di Robin Hood dei tempi moderni. E<br />
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