60° Anniversario della Liberazione 25 aprile 1945 ... - ANPI Versilia

Monti, renitente alla leva e in contatto con Gino Lombardi, era stato
catturato da alcuni militi della G.N.R. verso le ore 23 del 14 aprile nei pressi
di La Culla, dove fu arrestato anche Aleandro Razzuoli, che però riuscì a
divincolarsi e a fuggire; Randazzo era stato preso da una pattuglia della
G.N.R. intorno alle ore 4,00 del 16 aprile, nei pressi di Corsanico, insieme a
Giairo Puccinelli e Francesco Palagi.
Condotti a Lucca, i quattro furono interrogati, poi, su ordine del Piazzasi
Randazzo e Monti furono portati presso il cimitero di Massarosa e fucilati
all’alba del 19 aprile. Gli altri due , dopo un periodo trascorso in carcere,
furono deportati in Germania, da cui Palagi non fece più ritorno.
Alcuni giorni dopo finì davanti al plotone anche un altro partigiano del
gruppo di Lombardi, Agostino Pippi, ricercato per aver sparato contro
l’auto del gerarca fascista di Pietrasanta Andrea Ballerini, nei pressi di
Pontestazzemese, mentre era in corso ill rastrellamento sul monte Gabberi.
Il Pippi, rifugiatosi nell’Alta Garfagnana, era stato arrestato dai
Carabinieri di Gramolazzo alla fine di aprile e tradotto in carcere a Lucca,
dove fu fucilato, il 6 maggio, presso il cimitero cittadino insieme a Ottavio
Franchi di Giuncugnano. 34
34 Le notizie relative alle fucilazioni sono tratte da articoli di quotidiani dell’immediato
dopoguerra, conservati in Archivio ANPI di Pietrasanta.
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