Ecopsicologia (Tesi) - Scuola di Ecopsicologia

Tra gli effetti a lunga scadenza inoltre si registrano anche possibili
comportamenti aggressivi e vandalici (Moser,1992)
2. La preferenza per gli ambienti naturali
Eppure diversi studi scientifici dimostrano inequivocabilmente che l’uomo predilige
gli ambienti naturali a quelli costruiti. Diverse ricerche confermano che i paesaggi
naturali con presenza di vegetazione ed eventualmente di acqua sono in assoluto
preferiti ai luoghi urbani o comunque edificati (Herzog 1989; Herzog e Bosley
1992; Kaplan, Kaplan e Wendt 1972; Zube 1991; Thayer e Atwood, 1978;
Anderson e Mulligan, 1983; Schroeder e Cannon, 1983; Kaplan, Kaplan e Brown,
1989).
Per quanto concerne l’ambiente urbano è riscontrato che strade fiancheggiate da
alberi e cespugli verdi ricevono dai soggetti una valutazione affettiva più alta
(Sheets e Manzer,1991). Lo studio di Sheets e Manzer si è servito delle immagini
di un quartiere realizzate in precedenza e in seguito all’aggiunta di verde.
Gold (1977b) riferisce di un vero e proprio ”bisogno comportamentale di contatto
con gli alberi in città”. La preferenza di verde rappresenta inoltre uno dei fattori che
influiscono in modo più diretto sulla soddisfazione residenziale degli abitanti di una
città (Schroeder e Cannon, 1983; Buhyoff, Gauthier, Wellman, 1984; Perussia,
1989; Bianchi e Perussia,1986).
2.1. Due teorie a confronto
Rispetto a questa preferenza sono state proposte due teorie esplicative: una
prima evoluzionistica (Balling e Falk, 1982; Kaplan, 1987) e una seconda
costruttivista (Lyons, 1983; Tuan, 1971).
La prima posizione rintraccia il significato dell’ambiente naturale in una
prospettiva evolutiva che dà risalto all’importanza della vegetazione per la
sopravvivenza della specie. I verdi paesaggi naturali espressione di
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