Sonno e Parkinson - Limpe
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terna e profonda. I sintomi compaiono e peggiorano durante il riposo e diventano<br />
particolarmente intensi la sera e la notte, provocando difficoltà all’addormentamento<br />
o interrompendo la continuità del sonno. Il paziente è costretto a muovere<br />
continuamente le gambe fra le coperte del letto, a compiere movimenti di “stiramento”<br />
o “di pedalamento” o a doversi alzare per camminare. Il movimento è l’unico<br />
rimedio all’attenuazione temporanea dei sintomi ma non appena il soggetto<br />
torna a coricarsi il “tormento” ricomincia, per poi ridursi alle prime ore del mattino.<br />
Un soggetto affetto da RLS ha difficoltà a addormentarsi o a mantenere la continuità<br />
del sonno notturno. La diagnosi di RLS è unicamente anamnestica e dipende<br />
dalla capacità del medico di verificare la presenza dei criteri diagnostici nel corso<br />
di una breve intervista (TAB.2) e, in parte, da quella del paziente di descrivere<br />
una sintomatologia spesso difficile da inquadrare. Nella Malattia di <strong>Parkinson</strong> diagnosticare<br />
una RLS è talora difficile considerato l’overlapping di sintomi motori che<br />
possono confondersi con la RLS come il discomfort agli arti inferiori correlato alle fasi<br />
OFF e l’acatisia ix . Pochi studi sono stati condotti circa la reale prevalenza della<br />
RLS nella MP, rilevando una variabilità dal 7,9 % x al 20,8% xi . Rispetto ai soggetti con<br />
RLS idiopatica, i pazienti con MP e RLS sembrano avere una più bassa frequenza di<br />
familiarità, un’età d’esordio più elevata ed, a parità di severità del disturbo, la risposta<br />
al trattamento sembra essere più scarsa xii . Inoltre, i pazienti con MP e RLS<br />
sembrano avere una più alta prevalenza di depressione 10,xiii. La polisonnografia eseguita<br />
nei pazienti con RLS mostra frequentemente la presenza di movimenti periodici<br />
degli arti (PLMs) xiv . Studi recenti suggeriscono che nei pazienti con MP in fase<br />
avanzata, l’intervento di neurostimolazione (DBS) può migliorare la RLS del 84%. xv<br />
Più recentemente, alcuni autori hanno riportato l’occorrenza di RLS in pazienti affetti<br />
da mutazione genetica PINK1 e Parkina xvi,xvii .<br />
TAB.2 – Minimi criteri diagnostici di inclusione*<br />
1. Desiderio di muovere gli arti, in genere associato a parestesie/disestesie<br />
2. Irrequietezza motoria con necessità di muoversi per alleviare il disturbo, per<br />
esempio camminare, agitare, stirare le gambe.<br />
3. Peggioramento dei sintomi con l’immobilità, sollievo con il movimento.<br />
4. Variabilità circadiana con peggioramento dei sintomi alla sera e all’inizio della<br />
notte.<br />
*International Restless Legs Sindrome Study Group, Mov Disord, 1995<br />
TRATTAMENTO<br />
Il trattamento di scelta della RLS è rappresentato dalla terapia dopaminergica (dopamino<br />
agonisti o levodopa) che risulta molto efficace e ben tollerata. xviii,xix<br />
La RLS come anche i PMLs, nella MP, può rispondere all’incremento posologico del<br />
trattamento con dopaminoagonisti, tuttavia è possibile che lo sviluppo di una tolleranza<br />
o il fenomeno dell’augmentation xx , caratterizzato da una accentuazione dei<br />
sintomi della RLS, che possono comparire precocemente nel corso della giornata,<br />
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