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Paola Caruana Timbrica e Prossemica.pdf - Personal Branding Day

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che l'io finisce per identificarsi in ciò che lo circonda, a<br />

causa di una liquefazione e di una dissolvenza dello<br />

spazio che gettano l'uomo in una esistenza pietrificata e<br />

alla mercé di una progettualità senza progetto e di una<br />

temporalità senza futuro. Tale permeabilità, però, non si<br />

limita solo al corpo proprio, bensì si estende anche allo<br />

spazio vissuto e agli oggetti in esso intenzionati: accade,<br />

infatti, che in alcuni casi di schizofrenia si manifesti un<br />

vero e proprio 'delirio orifiziale' (Pélicier 1983), durante<br />

il quale il paziente individua per es. nelle finestre della<br />

propria casa dei 'buchi', attraverso cui il suo vicino può<br />

fare irruzione spiandolo, insultandolo, anche solo con lo<br />

sguardo. Sempre al di là delle limitazioni imposte da<br />

una concezione esclusivamente geometrica dello spazio,<br />

la prossimità può essere inoltre pensata in maniera<br />

etica, quale dimensione ontologicamente originaria e<br />

irriducibile dell'essere umano (Lévinas 1978). Questa<br />

prossimità, non riducibile alla semplice vicinanza<br />

spaziale di un io con il suo altro, si configura ancora una<br />

volta come trascendenza. L'altro, allora, resta<br />

assolutamente invisibile e tuttavia costituisce già da<br />

sempre la mia più antica 'ossessione', nel senso che esso<br />

mi concerne già prima di potergli manifestare il mio<br />

amore, il mio odio o la mia indifferenza. In questo<br />

rapporto originario con l'altro la prossimità diventa<br />

inoltre 'responsabilità', intesa come un coinvolgimento<br />

non intenzionale e per di più anteriore a qualsiasi<br />

incontro: un coinvolgimento, un intrico che si configura<br />

a sua volta come 'sostituzione', cioè come un 'esserel'uno-per-l'altro'<br />

reso possibile dall'aver l'altro nella<br />

propria pelle, come un''incarnazione' a cui non ci si può<br />

sottrarre essendo essa legata alla nostra stessa<br />

corporeità.<br />

Tra le modalità di comunicazione, ve n’è una<br />

particolarmente interessante a cui spesso non prestiamo<br />

la dovuta attenzione: la gestione dello spazio fisico ed<br />

emotivo. La prossemica, si occupa di studiare la<br />

comunicazione attraverso le distante fisiche. Il termine è

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