31.05.2013 Views

uso e manutenzione pisello - Dr. Giorgio Cavallini

uso e manutenzione pisello - Dr. Giorgio Cavallini

uso e manutenzione pisello - Dr. Giorgio Cavallini

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

21<br />

come un impiegato americano col colesterolo alto in vacanza: pantaloni rossi larghi di tela,<br />

maglietta hawaiana, giubbottino di tela sbracciato con 3.827 tasche ed altrettante cerniere. Tizio<br />

abbracciò, baciò e riprese i due con la microtelecamera elettrotecnologica che portava appesa da<br />

qualche parte. Aveva l’ aria di un bambino scherzoso che tradiva un carattere perfezionista e quanto<br />

mai testardo. Personaggio noto nell’ ambiente: abilissimo nel prendere posizioni scomode con<br />

disinvoltura e cortesia ineffabili. Talaltro risalì nel gippone trascinandosi dietro Tale che non la<br />

finiva di prendere in giro Tizio: i due avevano litigato (cosa ovvia visti i caratteri) e si erano<br />

perdonati a più riprese. Fra i due c’ era stima e la qual cosa rincuorava Talaltro che aveva la<br />

necessità di mettere d’ accordo quei due: gente sveglia, permalosi e con la smania del<br />

protagonismo: in ogni caso gente preziosa, che non si tirava mai indietro.<br />

Talaltro guidò e fece strada a Tizio che come gli altri due si era portato dietro la moglie. Arrivarono<br />

alla casa di Talaltro, in collina, c’ era sole ed i tre e le relative mogli si piazzarono sotto il porticato.<br />

Arrivarono affettati e vino e poi la cena. Tutti e tre ebbero la bella idea di esagerare. In tutto.<br />

Mollate le signore si avventurarono in cantina a “parlare di lavoro”. Parlarono del più e del meno,<br />

non si perdevano d’ occhio un attimo, Tizio e Tale avevano intuito l’ idea di Talaltro e la<br />

condividevano, aspettavano il momento opportuno per parlare.<br />

L’ inizio lo dette Tale, impaziente al solito: “Embè che si vuole fare qua?”. “Lavorare meglio e<br />

divertirci di più”, risposero all’ unisono gli altri due. Da tempo avevano fondato una associazione,<br />

che loro tre facevano funzionare al meglio. “Vabbè e allora dobbiamo lavorare allo stesso modo,<br />

con protocolli comuni, con alleati comuni”, “Io lavoro come mi pare”, “Te lavori come dico io, e ti<br />

incavoli quando lo dico io” “Sì padrone” “Però l’ idea è buona” “Hai ragione, una volta tanto, ma<br />

solo una volta tanto hai ragione” “Se ne parla domani, quando saremo più lucidi” “Sono<br />

sobrissimo” disse la voce di qualcuno, mentre stramazzava al suolo.<br />

Talaltro caricò i due malcapitati sulle rispettive auto, pregò le relative mogli di prendere loro la<br />

guida, e diede istruzioni per raggiungere l’ albergo che aveva prenotato per loro. Le signore<br />

partirono all’ unisono, all’ unisono brontolarono sulle cattive abitudini dei mariti, all’ unisono si<br />

persero per la campagna, sbagliando miserevolmente strada, all’ unisono intimarono ai mariti di<br />

tacere e di non dare istruzioni che tanto non erano nella condizione di capire alcunchè, all’ unisono<br />

si dissero “chi me l’ ha fatto fare”, all’ unisono arrivaro all’ albergo, all’ unisono assunsero un’ aria<br />

da maestrine imbronciate coi rispettivi coniugi, all’ unisono i rispettivi coniugi si addormentarono.<br />

Tale, Tizio e Talaltro si ritrovarono il giorno dopo, domenica mattina, al centro medico di Talatro.<br />

Avevano scaricato le mogli e si stavano godendo la reciproca compagnia. Erano di buon animo.<br />

Talatro ruppe gli indugi: “Bene ragazzi, che si fa?” La domanda era a dir poco pleonastica:<br />

“Bisogna che ci muoviamo in un qualche modo, che tiriamo fuori per lo meno una qualche idea da<br />

mandare a quel dannato congresso" "Di idee ce ne sono" “Dai avanti butta fuori” “Bene voi come la<br />

curate voi l’ eiaculazione precoce?”<br />

Una domanda del genere avrebbe senz’ altro generato in qualsiasi altro ambiente una ridda di<br />

ipotesi, supposizioni, affermazioni. Quella malattia costituiva da tempo, ovvero da sempre, quello<br />

che si definisce una rogna: quasi sempre psicogena in origine, con pazienti che spesso rifiutano la<br />

terapia psicologica, caratterizzata dalla necessità di un continua somministrazione di farmaci che<br />

spesso i pazienti malsopportano, povera di bibliografia seria.<br />

In quell’ ambiente quella era una domanda provocatoria, in più l’ aveva posta Talaltro: cauto, topo<br />

da biblioteca, gran macinatore di articoli scientifici. Tale e Tizio tacquero: ogni loro risposta era<br />

scontata in partenza. Si accesero tre sigarette all’ unisono, Talaltro assunse l’ aria consueta del bel<br />

tenebroso, tirò fuori dati a valanga, nessuno ipotetico, e sciorinò un programma terapeutico di<br />

estrema concretezza: stava ponendo le basi per l’ esecuzione mirata di un intervento chirurgico già<br />

noto in bibliografia, ma fino ad allora poco praticato, e la cui indicazione era lasciata al<br />

volontarismo individuale. I due non poterono far altro che condividere. “E chi ci tiriamo dietro in<br />

questa ricerca?”. Passarano in rassegna i membri della associazione: li valutavano e li soppesavano,<br />

sempre attenti più alle doti umane di fiducia ed affidabilità delle persone che al resto. In effetti non<br />

c’ era nulla di rivoluzionario nel loro progetto di approccio alla malattia, stavano studiando l’

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!