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Cronologia degli Avvenimenti - Istituto Tecnico Commerciale ...

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maggior parte <strong>degli</strong> ultimi abitanti del ghetto perì nell'aprile - maggio del 1943, al momento della rivolta<br />

ebraica. Il quartiere fu bombardato, incendiato e completamente raso al suolo. Un campo di concentramento<br />

che riuniva duemila ebrei e non ebrei, fu in seguito installato dalle S.S. nella zona prima occupata dal ghetto.<br />

Dai racconti dei pochi sopravvissuti di questo campo, si seppe che una vita sporadica e misteriosa si<br />

prolungò ancora per qualche mese nei sottosuoli e nelle fognature di quel che era stato il ghetto di Varsavia.<br />

4. IL CAMPO DI BUCHENWALD<br />

Su una collina boscosa, a<br />

pochi chilometri da Weimar,<br />

una delle culle della cultura e<br />

della libertà tedesca, nell'estate<br />

del 1937 fu fondato un<br />

nuovo campo di concentramento:<br />

Buchenwald.<br />

Per quasi otto anni questo<br />

campo vide ogni giorno scene<br />

di barbarie e di brutalità.<br />

Sugli internati si facevano<br />

esperimenti come su cavie;<br />

venivano fucilati a migliaia;<br />

molti, impazziti per il dolore<br />

e per l'orrore di quella vita,<br />

quando uscivano per il lavoro,<br />

correvano oltre il cordone<br />

delle guardie, cercando bramosamente<br />

la morte, l'unica<br />

via d'uscita da quella agonia<br />

del corpo e della mente. A<br />

Buchenwald li sfracellavano<br />

con sassi, li affogavano nel letame, li frustavano, li affannavano, li castravano e li mutilavano. E non era<br />

tutto. Venne l'ordine che ogni internato che avesse addosso tatuaggi si presentasse al dispensario. Da<br />

principio non sapevano perché, ma presto fu svelato il mistero. Quelli che avevano sulla pelle i più belli<br />

esemplari d'arte del tatuaggio, venivano trattenuti e poi uccisi con iniezioni somministrate da Karl Beigs, uno<br />

dei kapo. Poi il cadavere veniva passato al reparto patologico, dove li si toglieva la pelle, che veniva<br />

opportunamente conciata. I prodotti finiti venivano consegnati alla moglie del comandante che ne faceva<br />

paralumi; copertine per libri e guanti. L'esercito americano, quando arrivò a Buchenwald, fece un'altra<br />

scoperta, nell'aprile 1945: i crani conservati di molte vittime. In questo campo per circa otto anni si praticò<br />

con piacere sadico ogni tipo di orrore conosciuto all'uomo. Il criterio seguito era sempre lo stesso, si trattasse<br />

del puro e semplice sterminio dei primi giorni, o dello sterminio "per mezzo del lavoro a morte" dei tempi<br />

che seguirono. "Spezzare il corpo; spezzare lo spirito; spezzare il cuore ". Di tutto questo che cosa sapeva il<br />

popolo tedesco? Spesso si è affermato che non sapeva nulla. Questo probabilmente non è vero, come non è<br />

vero il contrario, che sapesse tutto. Si è detto: "si può ingannare tutto un popolo, qualche volta, e si può<br />

ingannare una parte del popolo, continuamente, ma non si può ingannare tutto il popolo continuamente", e<br />

ci sono prove in abbondanza che gran parte dei tedeschi sapevano molte cose riguardo a ciò che avveniva nei<br />

campi di concentramento. E molti altri avevano grossi sospetti e forse anche preoccupazioni, ma preferivano<br />

ingannare la propria coscienza restando nell'ignoranza. Quando gli alleati giunsero a Buchenwald, il campo<br />

era già stato liberato dagli stessi deportati ed il comitato internazionale ne gestiva la vita democraticamente.<br />

Era il 13 aprile 1945.<br />

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