Inventario Camera del Lavoro di Pontassieve - Cgil Toscana
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Mentre per Rufina sono:<br />
Leghe e<br />
sindacati<br />
1905 1906 1907 1908 1909 1910 1911<br />
Bottai 17 17<br />
Calzolai 16 16<br />
Muratori 27 27 36 87 80<br />
Setaiole 23 42 35<br />
La tendenza generale degli iscritti <strong>del</strong>la <strong>Camera</strong> <strong>del</strong> lavoro <strong>di</strong> Firenze è <strong>di</strong> un incremento dei<br />
tesserati dal 1904 al 1911 per poi stabilizzarsi fino allo scoppio <strong>del</strong>la Prima guerra mon<strong>di</strong>ale.<br />
Andamento simile si ha anche a livello locale. L’adesione <strong>di</strong>minuisce nei primi anni <strong>del</strong> conflitto<br />
mon<strong>di</strong>ale (dal 1914 al 1916) mentre si assiste ad una ripresa, alla fine <strong>del</strong> conflitto, infatti per il<br />
1918 c’è un incremento degli iscritti, sul 1916, <strong>di</strong> oltre il 60%. In<strong>di</strong>zio, questo, dei profon<strong>di</strong> guasti e<br />
<strong>del</strong> malessere gran<strong>di</strong>ssimo degli strati operai che congedati erano esposti al rincaro dei prezzi, alla<br />
<strong>di</strong>soccupazione o alla precarietà <strong>del</strong> lavoro e che quin<strong>di</strong> si associavano al sindacato per riven<strong>di</strong>care<br />
<strong>di</strong>ritti più avanzati e migliori con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita.<br />
La tragica pagina <strong>del</strong>la Prima guerra mon<strong>di</strong>ale aveva visto le limitazioni organizzative <strong>del</strong> sindacato<br />
in tutte le attività economiche e produttive <strong>di</strong> interesse militare, cioè pressocchè tutte le attività<br />
perché oltre a quelle che producevano <strong>di</strong>rettamente le forniture belliche anche quelle con produzioni<br />
collaterali o che comunque servivano per l’approvvigionamento <strong>del</strong>le truppe erano sottoposte a<br />
restrizioni (dai forni, alle forniture tessili, dai mezzi <strong>di</strong> trasporto alle concerie, dalla carta al gas ecc..<br />
Ma enormemente più gravi, rispetto alle per<strong>di</strong>te economiche, erano state le per<strong>di</strong>te in termini <strong>di</strong> vite<br />
umane. Oltre ai caduti vi era poi una consistente quota <strong>di</strong> invali<strong>di</strong> bisognosi <strong>di</strong> cure e <strong>di</strong> un apposito<br />
sbocco occupazionale. Difficilissime comunque per quasi tutta la popolazione erano le con<strong>di</strong>zioni<br />
economiche e sociali causate dalla <strong>di</strong>soccupazione. Questa era dovuta in buona parte alla cessazione<br />
<strong>del</strong>le commesse militari all’industria e agli altri settori produttivi, che erano alle prese con una<br />
<strong>di</strong>fficile riconversione <strong>del</strong>la produzione, da bellica a civile che spesso invece si risolveva con la<br />
chiusura <strong>del</strong>le attività economiche; Principalmente furono queste le cause <strong>del</strong> grande moto popolare<br />
<strong>di</strong> riven<strong>di</strong>cazioni che vanno sotto il nome <strong>di</strong> “biennio rosso”, 1918-1919.<br />
Le riven<strong>di</strong>cazioni dei lavoratori e sopratutto le occupazioni <strong>del</strong>le fabbriche innescarono, nella parte<br />
più conservatrice e reazionaria <strong>del</strong> paese, una fortissima contrapposizione che presto sfociò in una<br />
deriva squadristica e paramilitare organizzata e gestita dal partito fascista. Questo partito, grazie alla<br />
tolleranza <strong>del</strong>la monarchia, alla tacita connivenza e al sostegno economico <strong>di</strong> una parte <strong>del</strong>la grande<br />
borghesia e dei latifon<strong>di</strong>sti, si affermò e nel giro <strong>di</strong> pochi anni giunse ad instaurare una <strong>di</strong>ttatura.<br />
Infatti a partire dal 1926 vennero sciolti e messi al bando i partiti e le organizzazioni sociali<br />
democratiche e il regime fascista si identificò con lo “Stato”. La <strong>di</strong>ttatura con le sue mire<br />
imperialistiche sfociò poi nel conflitto più sanguinoso <strong>di</strong> tutti i tempi, che va sotto il nome <strong>di</strong><br />
seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, che alla fine determinò la sconfitta militare, politica e la caduta <strong>del</strong><br />
nazismo e <strong>del</strong> fascismo che l’avevano scatenata.<br />
La documentazione <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong>la <strong>Camera</strong> <strong>del</strong> lavoro <strong>di</strong> <strong>Pontassieve</strong>, analogamente a tutte le<br />
altre strutture sindacali, dalla loro nascita alla instaurazione <strong>del</strong> fascismo è andata completamente<br />
perduta per il saccheggio e la <strong>di</strong>struzione <strong>del</strong>le se<strong>di</strong> sindacali e politiche operata meto<strong>di</strong>camente dal<br />
regime fascista. Anche la documentazione dei sindacati fascisti è andata perduta (o per volontaria<br />
<strong>di</strong>struzione dei funzionari fascisti per nascondere comportamenti compromettenti o per le <strong>di</strong>struzioni<br />
belliche e qualche volta per una malintesa rivalsa <strong>di</strong> chi aveva patito le violenze fasciste).<br />
La rinascita <strong>del</strong> dopoguerra<br />
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