Le bandiere della CGIL e delle sue strutture in Toscana : un primo ...
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<strong>Le</strong> <strong>bandiere</strong> <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> e <strong>delle</strong> <strong>sue</strong><br />
<strong>strutture</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong> :<br />
<strong>un</strong> <strong>primo</strong> censimento<br />
A cura di Calogero Governali<br />
Centro documentazione e Archivio storico <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong><br />
Firenze, 2007<br />
1
<strong>Le</strong> <strong>bandiere</strong> <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> e <strong>delle</strong> <strong>sue</strong> <strong>strutture</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong> :<br />
<strong>un</strong> <strong>primo</strong> censimento<br />
A cura di<br />
Calogero Governali<br />
Centro documentazione e Archivio storico <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong><br />
Firenze, dicembre 2007<br />
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<strong>Le</strong> <strong>bandiere</strong> <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> e <strong>delle</strong> <strong>sue</strong> <strong>strutture</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong> :<br />
<strong>un</strong> <strong>primo</strong> censimento<br />
Chiamasi bandiera <strong>un</strong> drappo di stoffa, di <strong>un</strong>o o più colori e disegni, di forma e dimensione varia<br />
attaccato, per <strong>un</strong>o dei lati, ad <strong>un</strong>’asta, simboleggiante <strong>un</strong>o Stato, <strong>un</strong>a città, <strong>un</strong>’associazione, <strong>un</strong><br />
partito, <strong>un</strong> corpo militare, o com<strong>un</strong>ità di persone raccolte per svolgere azione com<strong>un</strong>e e concorde.<br />
Nella bandiera possiamo dist<strong>in</strong>guere varie parti: vedi fig. 1<br />
Fig. 1<br />
e a seconda <strong>della</strong> forma del drappo e del modo di fissarlo all’asta possiamo dist<strong>in</strong>guerle <strong>in</strong>:<br />
Stendardo Vessillo Gonfalone Labaro Orifiamma Fiamma<br />
La bandiera, <strong>in</strong> senso figurato è l’<strong>in</strong>segna, il simbolo dell’ideale o dell’op<strong>in</strong>ione a cui ci si ispira e<br />
per il quale si lotta.<br />
E’ per questo che tra tutti i materiali prodotti per rappresentare <strong>un</strong> ente o <strong>un</strong>’organizzazione<br />
(tessere, dist<strong>in</strong>tivi, ...) quella che tra tutte diventa il simbolo identificativo per antonomasia dei<br />
cittad<strong>in</strong>i, degli associati, degli adepti, è la bandiera.<br />
Per poter esprimere tutto quello che tale oggetto, dalla forte connotazione simbolica, racchiude non<br />
trovo di meglio che riportare le parole semplici e toccanti del segretario degli autoferrotramvieri<br />
fiorent<strong>in</strong>i per r<strong>in</strong>graziare chi aveva salvato la loro bandiera dalle razzie fasciste.<br />
“ Firenze, 22 giugno 1945<br />
Gent.ma Sig.ra Parent<strong>in</strong>i, abbiamo accettato con immensa gioia il ritorno del nostro vecchio e<br />
glorioso vessillo, ricercato <strong>in</strong>utilmente e per l<strong>un</strong>go tempo dai manganellieri fascisti che <strong>in</strong>tendevano<br />
distruggere con esso la fede e la speranza dei tranvieri fiorent<strong>in</strong>i.<br />
E’ ritornato a noi il simbolo <strong>delle</strong> nostre lotte e dei nostri sacrifici per opera di <strong>un</strong> compagno, che ha<br />
operato nel silenzio e che si è mantenuto nel rischio durante i l<strong>un</strong>ghi ed oscuri anni <strong>della</strong><br />
tirannide..”.<br />
Quelle sopra riportate, sono le parole scritte da <strong>un</strong>a persona che aveva vissuto, come tutta la sua<br />
generazione, l’orgia retorica di <strong>un</strong> ventennio <strong>in</strong> cui tutto doveva cedere al b<strong>in</strong>omio bandiera-patria.<br />
Retorica che ancor prima, e per secoli, era servita a re e regnanti come strumento di organizzazione<br />
del consenso per i loro regimi più o meno assoluti.<br />
Ma come si vede, anche nelle classi subalterne, la libera adesione ad <strong>un</strong>’ideale è rappresentata dalla<br />
bandiera, emblema collettivo e popolare di lotta e di identificazione a cui si deve attaccamento e<br />
amore, sentimento quest’ultimo attenuato e reso pudico dall’abuso e dall’uso strumentale fattone<br />
dalle classi egemoni. Da questo p<strong>un</strong>to di vista può ritenersi illum<strong>in</strong>ante l’uso del tricolore nazionale<br />
per la realizzazione di <strong>bandiere</strong> s<strong>in</strong>dacali. La lotta di liberazione e la Resistenza, che hanno avuto il<br />
3<br />
Fig. 2
merito di far nascere lo stato repubblicano, hanno reso più vic<strong>in</strong>o ai bisogni e ai sentimenti <strong>delle</strong><br />
classi popolari la nuova istituzione e le lotte per l’applicazione <strong>della</strong> carta costituzionale fatta dal<br />
s<strong>in</strong>dacato, dopo la promulgazione, ci è testimoniata anche dalle numerose <strong>bandiere</strong> s<strong>in</strong>dacali<br />
toscane, che adottano il tricolore su tutto il drappo (ben nove) o con <strong>in</strong>serti su <strong>un</strong>a parte di esso<br />
(otto). Cosa impensabile e mai avvenuta prima quando l’amore e l’attaccamento alla bandiera<br />
nazionale era strumentale agli <strong>in</strong>teressi <strong>delle</strong> classi egemoni, alla quale veniva contrapposto dal<br />
proletariato l’<strong>in</strong>ternazionalismo con i suoi simboli. E’ molto probabile che la scelta del tricolore<br />
fosse <strong>in</strong>fluenzata dalla costituzione <strong>un</strong>itaria avuta dal s<strong>in</strong>dacato f<strong>in</strong>o alla scissione del 1948 che può<br />
aver agevolato, con la presenza di componenti non riconducibili a correnti di s<strong>in</strong>istra, <strong>un</strong>a scelta di<br />
simboli più neutrali e richiamanti l’<strong>in</strong>tero s<strong>in</strong>dacato.<br />
Al di la dei contenuti di identificazione e di autorappresentazione <strong>della</strong> classe operaia, tema su cui<br />
torneremo più avanti, le <strong>bandiere</strong> sono anche degli oggetti con caratteristiche realizzative e<br />
artistiche varie (ricami, stoffe, colori, dip<strong>in</strong>ti, … a volte di elevato pregio) ed è questo l’aspetto al<br />
quale dedicheremo <strong>un</strong>o sforzo particolare di descrizione e di catalogazione.<br />
<strong>Le</strong> <strong>bandiere</strong> s<strong>in</strong>dacali possedute dalla <strong>CGIL</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong>, o da <strong>sue</strong> <strong>strutture</strong> di categoria, sono <strong>un</strong><br />
patrimonio molto significativo e prezioso databile, per la stragrande maggioranza, dal secondo<br />
dopoguerra <strong>in</strong> poi;<br />
Fatto facilmente spiegabile con le due traumatiche cesure temporali dovute, la prima, allo stato<br />
d’assedio per i moti del carovita nel 1898, che si protrasse f<strong>in</strong>o alla ricostituzione <strong>delle</strong> Camere del<br />
Lavoro <strong>in</strong>torno al 1901, e la seconda, all’affermarsi del fascismo e alla sua predom<strong>in</strong>anza politica<br />
per oltre <strong>un</strong> ventennio, dal 1922 al 1944.<br />
Questi due fatti hanno significato <strong>un</strong>a traumatica <strong>in</strong>terruzione nell’attività di tutto il s<strong>in</strong>dacato e,<br />
specialmente il periodo fascista, significò <strong>un</strong>a sistematica devastazione <strong>delle</strong> sedi s<strong>in</strong>dacali e di<br />
quanto <strong>in</strong> esse contenuto. Una particolare attenzione era dedicata all’appropriazione o alla distruzione<br />
<strong>delle</strong> <strong>bandiere</strong> per il loro significato di emblema e per i simbolismo <strong>in</strong> esse <strong>in</strong>sito.<br />
Alc<strong>un</strong>e di queste <strong>bandiere</strong> si salvarono fortuitamente e ciò è dovuto al fatto, ironia <strong>della</strong> sorte, che<br />
gli squadristi le conservarono, <strong>in</strong> <strong>un</strong> <strong>primo</strong> tempo, per documentare le proprie azioni. Per opera del<br />
partito fascista le <strong>bandiere</strong> furono, <strong>in</strong> parte, raccolte dalle sedi periferiche del partito, per essere poi<br />
adoperate <strong>in</strong> occasione <strong>della</strong> “Mostra <strong>della</strong> rivoluzione fascista (MRF)”, organizzata <strong>in</strong> occasione<br />
del decennale <strong>della</strong> marcia su Roma (ottobre 1932). In questa Mostra, i vessilli, vennero esposti e<br />
mostrati come le più emblematiche e significative spoglie dei nemici v<strong>in</strong>ti e dello scongiurato<br />
“pericolo rosso”.<br />
In seguito, gli oggetti <strong>della</strong> mostra furono fatti confluire presso l’Archivio centrale dello Stato dove<br />
rimasero “dimenticati” per circa <strong>un</strong> quarantennio. <strong>Le</strong> <strong>bandiere</strong> di questo fondo, salvatesi<br />
fort<strong>un</strong>osamente dalla distruzione e “ritrovate” da Carla Gobetti negli anni ’70 sono state restaurate,<br />
catalogate ed esposte <strong>in</strong> <strong>un</strong>a mostra tenuta a Tor<strong>in</strong>o nel 1980-1981. 1<br />
Tra queste vi è anche <strong>un</strong>a significativa rappresentanza di <strong>bandiere</strong> politiche, s<strong>in</strong>dacali o del movimento<br />
operaio, le cui immag<strong>in</strong>i sono state utilizzate, <strong>in</strong>sieme alle <strong>bandiere</strong> più significative<br />
possedute dal nostro s<strong>in</strong>dacato, per <strong>un</strong>a sezione di “Rossa” mostra sull’iconografia del movimento<br />
operaio, a chiusura <strong>delle</strong> celebrazioni per il Centenario <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong>.<br />
Mostra che si è <strong>in</strong>augurata il 25 ottobre 2007 a Napoli, e che sarà a Tor<strong>in</strong>o nei primi mesi del 2008.<br />
<strong>Le</strong> <strong>bandiere</strong>, ancora <strong>in</strong> possesso <strong>delle</strong> varie <strong>strutture</strong> s<strong>in</strong>dacali <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong> (categorie o CdL),<br />
risalenti agli albori del s<strong>in</strong>dacato, sono pochissime e databili agli <strong>in</strong>izi del XX secolo, <strong>in</strong>fatti la più<br />
antica sembrerebbe (per le notizie attualmente disponibili) quella del S<strong>in</strong>dacato prov<strong>in</strong>ciale fra<br />
commessi di commercio e impiegati privati di Firenze che fonti orali tramandate asseriscono essere<br />
1 La mostra voluta fortemente da Sandro Pert<strong>in</strong>i venne curata dal Centro studi Piero Gobetti e dall’Istituto storico <strong>della</strong><br />
Resistenza <strong>in</strong> Piemonte e si tenne a Tor<strong>in</strong>o a Palazzo Carignano dal dicembre 1980 al giugno 1981 con il titolo<br />
“Un’altra Italia nelle <strong>bandiere</strong> dei lavoratori : simboli e cultura dall’<strong>un</strong>ità d’Italia all’avvento del fascismo” dal catalogo<br />
<strong>della</strong> mostra sono tratte le <strong>in</strong>formazioni storico-iconografiche riportate <strong>in</strong> appendice al presente lavoro del cui utilizzo<br />
siamo debitori e grati agli Istituti summenzionati.<br />
4
del 1906. Pochissime altre <strong>bandiere</strong> sono riferibili al <strong>primo</strong> ventennio del ‘900 ed esse sono: quella<br />
<strong>della</strong> Camera del lavoro di Pontedera e quella degli autofferotramvieri di Firenze.<br />
Sia l’<strong>un</strong>a che l’altra furono custodite da iscritti al s<strong>in</strong>dacato che, a rischio di essere scoperti, le<br />
hanno salvate e, alla caduta del fascismo, rese alle rispettive <strong>strutture</strong> s<strong>in</strong>dacali che ancora oggi le<br />
possiedono.<br />
Il quadro attuale può considerarsi completato con tre altre <strong>bandiere</strong> che potrebbero essere degli anni<br />
‘20 o precedenti cioè :<br />
- Cassa mutua lavoranti panettieri Firenze (f<strong>in</strong>e secolo XIX?),<br />
- <strong>Le</strong>ga contad<strong>in</strong>i Castagneto Carducci,<br />
- <strong>Le</strong>ga lavoratori panettieri Livorno.<br />
Tutte le altre <strong>bandiere</strong> risalgono al secondo dopoguerra o ad anni ancora più recenti.<br />
C’è da dire che l’attuale elenco <strong>delle</strong> <strong>bandiere</strong> è certamente molto parziale e ciò è dovuto al metodo<br />
d’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e utilizzato, non molto accurato. Infatti ci si è limitati a chiedere alle <strong>strutture</strong> territoriali<br />
di segnalare le <strong>bandiere</strong> “storiche” da esse possedute con le eventuali notizie <strong>in</strong> loro possesso e<br />
corredate da immag<strong>in</strong>i digitali dei manufatti stessi. Diverse <strong>strutture</strong> non ci hanno segnalato ness<strong>un</strong>a<br />
bandiera, nonostante i nostri solleciti, tra queste quelle <strong>delle</strong> prov<strong>in</strong>ce di: Lucca, Massa Carrara e<br />
Siena.<br />
A parte Pisa, Livorno e Firenze dove il censimento è stato condotto con più attenzione, <strong>un</strong> serio<br />
lavoro di ricognizione, potrebbe portare a nuove scoperte nelle nostre <strong>strutture</strong> s<strong>in</strong>dacali, <strong>in</strong> quasi<br />
tutte le altre prov<strong>in</strong>ce toscane.<br />
Uno dei problemi più rilevanti del nostro lavoro è stato quello <strong>della</strong> datazione <strong>delle</strong> <strong>bandiere</strong>. Essa è<br />
stata pr<strong>in</strong>cipalmente compiuta ricorrendo alla cronologia organizzativa dei s<strong>in</strong>dacati che le hanno<br />
prodotte, non avendo quasi mai notizie documentarie dirette sui manufatti, da <strong>in</strong>tegrare ove possibile<br />
con altre fonti. E’ <strong>un</strong>’ovvietà che i manufatti possono essere posteriori alla costituzione di <strong>un</strong><br />
s<strong>in</strong>dacato ma <strong>in</strong> ness<strong>un</strong> modo possono essere antecedenti a tale data, a meno di riusi o adattamenti<br />
come sembrerebbe il caso di quella <strong>della</strong> CdL di Pontassieve (B. n. 30) e di Bagni di Casciana per<br />
quelle del fondo MRF (B. n. 92).<br />
In questo modo, anche se con approssimazione a volte ampia, abbiamo ipotizzato <strong>delle</strong> date, quasi<br />
mai certe, tranne nel caso di date esplicite contenute nelle <strong>bandiere</strong> o correlate ad eventi certi.<br />
E’ questo il caso del Primo congresso <strong>un</strong>itario di Firenze dall’1 al 7 giugno del 1947 del quale la<br />
bandiera <strong>della</strong> Camera del lavoro di Firenze riporta il logo. Di alc<strong>un</strong>e altre siamo riusciti a<br />
documentare, attraverso i fondi fotografici, archivistici o la stampa s<strong>in</strong>dacale, date certe del loro<br />
uso, anche se <strong>in</strong> questo caso la loro creazione può essere antecedente, <strong>in</strong> questi casi si è utilizzata<br />
tale data preceduta dal term<strong>in</strong>e “ante”.<br />
Ci sono poi <strong>un</strong> gruppo di <strong>bandiere</strong> che danno dei problemi particolari, perché non corrispondono ad<br />
<strong>un</strong>a <strong>in</strong>testazione certa, come nel caso di alc<strong>un</strong>e <strong>bandiere</strong> dei pensionati di Pisa e Prato e per quella<br />
<strong>della</strong> Camera del lavoro di Pontassieve.<br />
Quelle relative ai pensionati riportano la dizione S<strong>in</strong>dacato pensionati che differisce sensibilmente<br />
dalla Federazione italiana pensionati (FIP) attiva negli anni ’50 ed è differente dalla <strong>in</strong>testazione<br />
successiva di S<strong>in</strong>dacato pensionati italiani (SPI) costituito nel 1977.<br />
Per questo gruppo di <strong>bandiere</strong> siamo propensi sia per lo stile <strong>delle</strong> scritte sia per il vecchio logo<br />
<strong>della</strong> <strong>CGIL</strong>-FSM <strong>in</strong> quella di Prato a <strong>in</strong>dicare <strong>un</strong>a data che corrisponde all’attività <strong>della</strong> FIP anche<br />
se il nome utilizzato è più simile a quello successivo utilizzato come SPI (S<strong>in</strong>dacato pensionati<br />
italiani).<br />
Un altro caso difficoltoso è quello <strong>della</strong> bandiera <strong>della</strong> CdL di Pontassieve dove abbiamo<br />
l’<strong>in</strong>testazione “CGIdL Camera del lavoro <strong>della</strong> Prov<strong>in</strong>cia di Firenze : Sez.ne di Pontassieve”. Ora<br />
la sigla CGdL senza la “I” era quella <strong>della</strong> confederazione dal 1906 al suo scioglimento <strong>in</strong> epoca<br />
fascista. La sigla <strong>CGIL</strong> con la “I” di italiana e senza la “d” è quella adottata dal 1944 <strong>in</strong> poi.<br />
Siamo, com<strong>un</strong>que, propensi ad assegnare a questa bandiera <strong>un</strong>a data posteriore al 1944 perché<br />
probabilmente è stata riportata <strong>in</strong> sigla la esatta dizione del s<strong>in</strong>dacato “Confederazione generale<br />
italiana del lavoro” con la ”d” abbreviazione <strong>della</strong> preposizione “del” e non la sigla ufficiale <strong>CGIL</strong>.<br />
5
Questa bandiera, come tricolore, probabilmente è più antica e la tela potrebbe essere addirittura<br />
anteguerra, <strong>in</strong> quanto sulla parte bianca che porta la scritta si trovano lievi aloni relativi a due<br />
piccoli scudi affiancati (stemma sabaudo e stemma con fascio?) che potrebbero essere stati tolti e la<br />
stoffa riutilizzata per la creazione <strong>della</strong> nostra bandiera.<br />
Per le poche <strong>bandiere</strong> riferibili ai primi due decenni del ‘900 la datazione è abbastanza certa <strong>in</strong><br />
quanto quella degli autoferrotramvieri di Firenze e quella <strong>della</strong> Camera del lavoro di Pontedera sono<br />
state salvate durante il periodo fascista facendole conservare da persone che a Liberazione avvenuta<br />
le hanno riconsegnate alle <strong>strutture</strong> s<strong>in</strong>dacali di appartenenza. Nella cornice di quella degli<br />
autoferrotramvieri c’è anche <strong>un</strong>a copia <strong>della</strong> lettera di r<strong>in</strong>graziamento fatta dal segretario del<br />
s<strong>in</strong>dacato e <strong>in</strong> parte già riportata <strong>in</strong> cima al presente testo.<br />
La datazione è <strong>un</strong> po’ più aleatoria per le <strong>bandiere</strong> riferentesi alle leghe o alla mutua dei panettieri<br />
per le quali non siamo riusciti a trovare notizie certe ma soltanto basandoci su dati estr<strong>in</strong>seci,<br />
(motivi decorativi, iconografia, <strong>in</strong>testazioni, ecc.) abbiamo potuto cronologicamente assegnarle ad<br />
<strong>un</strong> arco temporale che varia dalla f<strong>in</strong>e del XIX secolo agli anni ’20 del sec. XX, come si ev<strong>in</strong>ce<br />
dalle s<strong>in</strong>tetiche note storiche che accompagnano le relative schede.<br />
Oltre alla datazione, altri elementi importanti <strong>delle</strong> <strong>bandiere</strong> sono rappresentati dai motivi<br />
iconografici e dalle iscrizioni <strong>in</strong> esse contenute, che <strong>in</strong>sieme ai colori utilizzati sono gli elementi più<br />
significativi di tali manufatti.<br />
Possiamo def<strong>in</strong>ire l’iconografia come <strong>un</strong> l<strong>in</strong>guaggio figurato e come il complesso <strong>delle</strong><br />
raffigurazioni “sistematiche” relative ad <strong>un</strong> soggetto o a discipl<strong>in</strong>e e argomenti particolari.<br />
Esso rappresenta quel complesso di “segni” visivi che, tramite l’utilizzazione sistematica, servono<br />
ad identificare e def<strong>in</strong>ire <strong>un</strong> soggetto od <strong>un</strong> argomento. Questo complesso l<strong>in</strong>guaggio di immag<strong>in</strong>i<br />
visive stratificato nel tempo riusciamo ad <strong>in</strong>terpretarlo attraverso l’iconologia, che ha come oggetto<br />
l’<strong>in</strong>terpretazione di simboli, figure allegoriche, emblemi e simili.<br />
Nel nostro caso, specie per le <strong>bandiere</strong> ancora possedute dalle nostre <strong>strutture</strong> s<strong>in</strong>dacali, siamo<br />
davanti a manufatti spesso privi di <strong>un</strong> vero contenuto iconografico o contenenti <strong>un</strong>a iconografia<br />
m<strong>in</strong>ima, raramente siamo davanti ad <strong>un</strong> l<strong>in</strong>guaggio visivo complesso; Ciò è spesso legato a <strong>un</strong><br />
discorso temporale di creazione dei manufatti e alle difficoltà ad esso collegate (eventi bellici).<br />
Gli elementi iconografici spesso (ma non esclusivamente) sono mutuati dai motivi e dal l<strong>in</strong>guaggio<br />
allegorico <strong>della</strong> tradizione classica, di quella socialista, di quella massonica ecc.<br />
L’iconografia, spesso, recepisce elementi di derivazione colta e di contenuto complesso che<br />
vengono rielaborati e rese “leggibili” sia semplificandole sia aiutandone la lettura, più larga<br />
possibile, con didascalie, scritte esemplificative, motti o parole d’ord<strong>in</strong>e.<br />
E’ dall’ultimo quarto del secolo XIX che il movimento operaio coltiva e sviluppa <strong>un</strong>’iconografia<br />
legata al miglioramento sociale e a quell’anelito verso <strong>un</strong>a società futura migliore che può <strong>in</strong> larga<br />
parte identificarsi con l’emblema del “ sole nascente“, cioè con l’affermarsi e diffondersi dei<br />
pr<strong>in</strong>cipi di giustizia e di eguaglianza sociale.<br />
Iconograficamente sarà proprio il sole nascente <strong>un</strong>o dei simboli più stabili e adoperati per raffigurare<br />
questo camm<strong>in</strong>o progressivo verso l’emancipazione del movimento operaio.<br />
Il rilevante impulso organizzativo dei secoli XIX-XX apre al movimento operaio nuove e molteplici<br />
strade e consente la sua penetrazione socio-culturale <strong>in</strong> ambienti sempre più ampi e diversificati.<br />
In questo processo di sviluppo organizzativo, politico, culturale, <strong>della</strong> classe operaia viene<br />
elaborato, codificato, ritualizzato, <strong>un</strong> apparato simbolico e iconografico di autorappresentazione<br />
sempre più elaborato e complesso, che con poche varianti perdurerà nel tempo, per pervenire, <strong>in</strong><br />
diversi casi, f<strong>in</strong>o a noi.<br />
Sp<strong>un</strong>ti e fonti iconografiche rilevanti sono quelle legate agli strumenti dei mestieri e ad alc<strong>un</strong>i<br />
lavori tipici di operai e/o contad<strong>in</strong>i.<br />
Anche i motivi naturali legati al corso degli astri, o quelli vegetali sono utilizzati nell’iconografia,<br />
così come la figura umana o <strong>sue</strong> parti. Molto importanti sono i risvolti iconografici legati alla<br />
vocazione <strong>in</strong>ternazionalista del movimento operaio, anche se diversificate dalle culture e sensibilità<br />
nazionali e territoriali. L’appropriazione e la rielaborazione di motivi iconografici e simbolici da<br />
6
parte del movimento operaio è ancorato al territorio per marcare, affermare e rafforzare il legame<br />
d’appartenenza e questo sia con l’iconografia (p. es. il giglio fiorent<strong>in</strong>o per Firenze) ma molto più<br />
spesso con l’iscrizione <strong>della</strong> località (com<strong>un</strong>e, città, regione, ecc.).<br />
Possiamo suddividere, schematicamente, i motivi iconografici nelle seguenti categorie:<br />
- Motivi e personaggi derivati da allegorie classiche (caducei, piedi alati, vittorie, ecc.)<br />
- Figura umana o parti di essa con significato di rappresentazione simbolica ( Libertà,<br />
emancipazione, democrazia, giustizia, concordia, <strong>un</strong>ione, solidarietà ecc.)<br />
- Elementi astronomici e naturali con significato simbolico (sole, stelle, globi, fuoco, fulm<strong>in</strong>i,<br />
fiaccole, ecc)<br />
- Elementi vegetali (fiori, rami, ghirlande, fasci, spighe, ecc.)<br />
- Animali o parti di animali con significato e rappresentazione simbolica (colombe, ecc.)<br />
- Oggetti, strumenti, impianti di lavoro ( falci, martelli, fusi, zappe, aratri, edifici <strong>in</strong>dustriali,<br />
cim<strong>in</strong>iere ecc.)<br />
- Altri motivi e allegorie geometriche (cerchi <strong>in</strong>trecciati, …)<br />
Non tutti questi motivi trovano posto nelle nostre <strong>bandiere</strong> mentre alc<strong>un</strong>i di essi vengono adoperati<br />
soventemente.<br />
Una <strong>delle</strong> iconografie più semplici ed <strong>in</strong>tuitive è quella di richiamare e connotare tramite la<br />
rappresentazione di oggetti, impianti, parti di macch<strong>in</strong>e o attrezzi di lavoro, apposti sulla bandiera,<br />
gli aderenti all’organizzazione s<strong>in</strong>dacale che prevalentemente li utilizza.<br />
L’utilizzazione di attrezzi tipici, per connotare gli appartenenti ad <strong>un</strong> mestiere, risale alla più<br />
remota antichità. In <strong>Toscana</strong>, ma non solo, tale metodo serviva a identificare le arti e i mestieri <strong>in</strong><br />
epoca medioevale e r<strong>in</strong>ascimentale e ce ne rimangono esempi bellissimi, anche dal p<strong>un</strong>to di vista<br />
artistico, <strong>in</strong> Orsammichele e su tanti palazzi storici di Firenze.<br />
Questo motivo iconografico è tra quelli maggiormente presenti, lo ritroviamo <strong>in</strong> 16 <strong>bandiere</strong> di<br />
categorie o <strong>strutture</strong> <strong>in</strong>dustriali e agricole (FIOM, FILLEA, FIOT, FILC, FIDAE, Postelegrafonici,<br />
nella Federbraccianti di Grosseto e nella lega contad<strong>in</strong>i di Castagneto).<br />
Nelle nostre <strong>bandiere</strong> troviamo così: ruote dentate, compassi, penne per i metalmeccanici; squadre,<br />
cazzuole, livelli, martelli, filo a piombo ecc. per gli edili ; alambicchi per i chimici ; spola da telaio<br />
per i tessili ; busta da lettere e fili telegrafici per i postelegrafonici ; fiasco da v<strong>in</strong>o per i fiascai ;<br />
falci e aratri per i contad<strong>in</strong>i, ecc.<br />
Il tema iconografico più rappresentato nelle nostre <strong>bandiere</strong> sono i tre cerchi <strong>in</strong>trecciati (<strong>in</strong> parte<br />
sovrapposti e concatenati tra loro), che da solo o abb<strong>in</strong>ato ad altri elementi iconografici è presente<br />
su 17 <strong>bandiere</strong>.<br />
Questa iconografia presente anche sulla bandiera <strong>della</strong> CdL di Pontedera ci assicura che essa risale<br />
a tempi abbastanza lontani. Contiene <strong>un</strong>a simbologia di <strong>un</strong>ità derivata dal simbolo tr<strong>in</strong>itario<br />
massonico mutuato poi dal movimento operaio. Esso rappresenta l’<strong>un</strong>ità di azione tra le SMS, le<br />
<strong>Le</strong>ghe di resistenza e le cooperative che si andava realizzando agli <strong>in</strong>izi del XX secolo. Questa <strong>un</strong>ità<br />
veniva chiamata “Triplice alleanza o Triplice economica” e i tre cerchi rappresentano, <strong>in</strong> questa<br />
alleanza ed <strong>un</strong>ità le tre componenti cioe: la Confederazione del Lavoro, la <strong>Le</strong>ga nazionale <strong>delle</strong><br />
cooperative e la Federazione nazionale <strong>delle</strong> SMS.<br />
Il tentativo all’epoca era quello di creare <strong>un</strong>’organizzazione s<strong>in</strong>dacale autonoma dai partiti e che<br />
doveva costituire essa stessa <strong>un</strong> Partito del Lavoro 2 .<br />
Questo tentativo diverrà esplicito nelle elezioni del 1919 quando <strong>un</strong>a lista all’uopo presentata<br />
riuscirà ad eleggere nella circoscrizione genovese <strong>un</strong> deputato.<br />
Come motivo iconografico, frequentemente utilizzato, troviamo poi la colomba (generalmente <strong>in</strong><br />
volo) a simboleggiare la pace, che è presente su 6 <strong>bandiere</strong>; l’elemento concettuale è rafforzato dal<br />
ramoscello d’ulivo nel becco presente <strong>in</strong> 2, mentre <strong>un</strong>a terza porta <strong>un</strong> ramoscello forse di mimosa.<br />
Altra presenza iconografica significativa è quella <strong>della</strong> ruota alata identificante i lavoratori dei<br />
trasporti, e con l’aggi<strong>un</strong>ta di <strong>un</strong>a rotaia specificatamente i ferrovieri e tramvieri, presente su 5<br />
2 “Un’altra Italia nelle <strong>bandiere</strong> dei lavoratori : simboli e cultura dall’<strong>un</strong>ità d’Italia all’avvento del fascismo”, p. 159<br />
7
andiere. L’iconografia <strong>della</strong> ruota alata rappresenta la velocità dei trasporti moderni e come<br />
componente dei mezzi di locomozione diviene il simbolo dei lavoratori di queste categorie.<br />
Molto presente è anche la raffigurazione del globo a rappresentare la Terra e l’<strong>in</strong>ternazionalismo del<br />
movimento operaio. La numerosa presenza di questo elemento è anche dovuta al fatto che esso era<br />
<strong>un</strong> elemento del “logo” sia <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> che <strong>della</strong> FSM (Federazione s<strong>in</strong>dacale mondiale fondata nel<br />
1945) che spesso veniva ripreso dalle varie <strong>strutture</strong> federate.<br />
Esso è presente, spesso abb<strong>in</strong>ato ad altri elementi, su 9 <strong>bandiere</strong>.<br />
Altri elementi iconografici rappresentati sono:<br />
Spighe di grano (n. 3) (due per i panettieri, e <strong>un</strong>a per la Federbraccianti di Grosseto),<br />
Elementi astronomici (sole, l<strong>un</strong>a arcobaleno, fulm<strong>in</strong>i ecc.) complessivamente 7,<br />
Penisola italiana (n. 2) (1 bandiera <strong>della</strong> pace Vada, 1 S<strong>in</strong>dacato commessi di commercio),<br />
Un caduceo simbolo di Mercurio e del commercio (s<strong>in</strong>dacato commessi di commercio).<br />
Un Pegaso alato come simbolo di localizzazione, essendo il simbolo scelto dalla Regione <strong>Toscana</strong>,<br />
nella bandiera <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> regionale.<br />
Una con mani che si str<strong>in</strong>gono (cassa mutua lavoranti panettieri).<br />
Su quest’ultima iconografia vorremmo dire brevemente e rilevare che essa è antichissima. Il<br />
simbolo <strong>delle</strong> mani che si str<strong>in</strong>gono è documentato f<strong>in</strong> sulle monete etrusche e romane e via via per<br />
tutto il medioevo e il r<strong>in</strong>ascimento (molto spesso <strong>in</strong> araldica e su medaglie) f<strong>in</strong>o all’epoca fascista<br />
che ne vietò (nel 1935) l’utilizzazione alle superstiti società di Mutuo soccorso e alle associazioni di<br />
previdenza e assistenza. Esso riappare alla caduta del fascismo anche nell’iconografia <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong><br />
(vedi il manifesto di Guttuso per l’8° congresso nazionale del 1973).<br />
La connotazione simbolica di questo gesto è multiforme ma sempre <strong>in</strong>teso <strong>in</strong> senso positivo e<br />
connotante aiuto, fiducia, <strong>un</strong>ione, soccorso, ecc.<br />
Ancora oggi alc<strong>un</strong>i momenti <strong>della</strong> vita quotidiana sono connotate da questo positivo gesto, dal<br />
saluto al gesto di concordia. La stretta di mani suggellava la conclusione di <strong>un</strong> contratto, come<br />
avveniva f<strong>in</strong>o a qualche decennio fa anche nelle nostre campagne, la cosiddetta palmata era la<br />
forma più <strong>in</strong>discussa e <strong>in</strong>dissolubile di sancire l’accordo. Un term<strong>in</strong>e <strong>un</strong> po’ de<strong>sue</strong>to utilizzato f<strong>in</strong>o<br />
al XIX secolo utilizzava il term<strong>in</strong>e impalmare (cioè congi<strong>un</strong>gere le palme <strong>delle</strong> mani) per sposarsi o<br />
ancora “chiedere la mano” per <strong>un</strong>a richiesta di matrimonio.<br />
La stretta di mani venne ass<strong>un</strong>ta dal movimento operaio <strong>in</strong> senso solidaristico, cooperativistico e di<br />
mutuo aiuto tra i lavoratori di <strong>un</strong> mestiere o di <strong>un</strong>a categoria e tale motivo venne chiamato <strong>delle</strong><br />
“mani <strong>in</strong> fede”.<br />
E’ <strong>in</strong> tale senso che lo ritroviamo nella nostra bandiera dove due mani destre si str<strong>in</strong>gono al centro e<br />
dove il concetto di mutualità (aiuto reciproco) e rafforzato dalla parola “mutua” nella scritta “cassa<br />
mutua lavoranti panettieri”. Questa iconografia <strong>in</strong> molte altre <strong>bandiere</strong> <strong>delle</strong> associazioni operaie e<br />
mutue era arricchita da elementi di contorno come ghirlande, elementi di mestiere, elementi<br />
astronomici, ecc. Un altro elemento spesso presente sono i pols<strong>in</strong>i e parte del braccio che<br />
connotavano <strong>un</strong>a stretta di mano tra eguali se con gli stessi elementi o tra diversi (operai impiegati,<br />
uomo donna, ecc.) come vediamo nell’appendice nelle <strong>bandiere</strong> <strong>della</strong> <strong>Le</strong>ga degli operai di Calci e<br />
del Club operaio di Casciavola (B.101 e 113).<br />
Veniamo adesso brevemente e per ultimo alla bandiera (ancor più esattamente gonfalone) <strong>della</strong><br />
Camera del lavoro di Firenze, che fra tutte quelle censite presenta l’iconografia più elaborata.<br />
Essa come abbiamo detto è coeva al 1° congresso nazionale <strong>un</strong>itario del 1947, svoltosi a Firenze,<br />
del quale ripete, ricamato con buona fattura il logo, su tricolore con <strong>in</strong> basso <strong>un</strong>a localizzazione<br />
iconografica.<br />
Nel gonfalone appare <strong>un</strong> arco non ancora del tutto chiuso dalla sua chiave di volta che porta la<br />
scritta <strong>CGIL</strong>. I vari conci dell’arco riportano gli strumenti emblematici <strong>delle</strong> varie federazioni di<br />
categoria (corno postale per i postelegrafonici, la ruota del timone per i marittimi, <strong>un</strong> libro aperto<br />
per i poligrafici, ecc.).<br />
L’arco simboleggia <strong>un</strong>a costruzione perfetta dove i s<strong>in</strong>goli elementi, di per se, hanno <strong>un</strong> equilibrio e<br />
<strong>un</strong>a stabilità precaria ma che <strong>un</strong>a volta chiuso, dalla chiave di volta, assume <strong>un</strong>a stabilità e <strong>un</strong>a<br />
8
f<strong>un</strong>zionalità assicurata proprio dall’<strong>un</strong>ità e dal mutuo concorso <strong>delle</strong> varie parti. L’elemento f<strong>in</strong>ale<br />
ed essenziale che assicura questo risultato è proprio la chiave di volta. Nel nostro caso, questa<br />
chiave, emblematicamente porta la scritta <strong>CGIL</strong> ed è cioè la Confederazione che coord<strong>in</strong>a, <strong>un</strong>ifica,<br />
compendia, armonizza e rende stabili le varie componenti (federazioni e s<strong>in</strong>dacati di categoria).<br />
Dentro l’arco e dietro i due emisferi del globo, simbolo dell’<strong>in</strong>ternazionalismo del movimento<br />
s<strong>in</strong>dacale, c’è il sole sorgente che irraggia la sua luce e che porta le iscrizioni rafforzative di: pace,<br />
lavoro, libertà .<br />
Di per se il sole nascente è simbolo di luce (<strong>in</strong> senso anche figurato) e di emancipazione del<br />
movimento operaio protetta dall’organismo Confederale (l’arco) entro la quale viene <strong>in</strong>quadrata e<br />
fatta propria.<br />
Il tutto è localizzato varie volte perché è sul tricolore <strong>della</strong> bandiera italiana e poi ancora localizzata<br />
dal simbolo araldico di Firenze che <strong>in</strong> qualche modo ribadisce con l’iconografia la localizzazione<br />
espressa dalla scritta superiore “...di Firenze e prov<strong>in</strong>cia”.<br />
Oltre ai simboli e all’iconografia <strong>un</strong> altro elemento importante sono i colori utilizzati nelle <strong>bandiere</strong>.<br />
Nelle cosiddette “<strong>bandiere</strong> <strong>della</strong> pace” degli anni ’50 la policromia e l’assemblaggio di stoffe di tipo<br />
e di grandezza quasi sempre diverse è proprio l’elemento caratterizzante dove i s<strong>in</strong>goli pezzi e<br />
colori simboleggiano l’<strong>un</strong>ione e la coesistenza tra diversi; E’ proprio l’elemento <strong>della</strong> diversità e<br />
<strong>della</strong> varietà che, oltre al contenuto “ideale”, conferisce ai manufatti bellezza e vivacità.<br />
Quasi sempre i vari pezzi venivano firmati o con il nome o con simboli identificativi di chi<br />
partecipava alla loro realizzazione, altre volte contenevano anche rivendicazioni e/o richieste fatte e<br />
realizzate a rappresentare <strong>un</strong> promemoria e <strong>un</strong> bilancio (come nel grandissimo striscione del nostro<br />
Centro, B. 88) .<br />
Un altro striscione dove la policromia si affianca a molti elementi iconografici è quello del<br />
coord<strong>in</strong>amento donne metalmeccaniche fiorent<strong>in</strong>e. Qui gli elementi astronomici sole-giorno, l<strong>un</strong>a e<br />
stelle-notte ed <strong>un</strong> grande arcobaleno simboleggiano l’apporto <strong>delle</strong> donne alla società e al s<strong>in</strong>dacato.<br />
Ai colori, <strong>in</strong>oltre, sono sempre stati abb<strong>in</strong>ati virtù o proprietà particolari e sono stati utilizzati per<br />
rappresentare “ideologie” e movimenti politico-sociali.<br />
Così il rosso ha rappresentato il coraggio, l’ardimento, il calore, ma anche il sangue versato per i<br />
propri ideali, o la rivolta, esso da sempre è stato il colore del movimento socialista e com<strong>un</strong>ista;<br />
Il bianco la resa, l’accordo, ma anche la purezza e il candore, è il colore rappresentativo <strong>delle</strong><br />
ideologie cattoliche;<br />
Il nero il lutto, la sofferenza, il buio, è il colore rappresentativo <strong>delle</strong> ideologie anarchiche;<br />
Il verde la speranza, è il colore rappresentativo <strong>delle</strong> ideologie repubblicane e mazz<strong>in</strong>iane, e così<br />
via.<br />
Nelle nostre <strong>bandiere</strong> il colore predom<strong>in</strong>ante è il rosso che viene utilizzato, da solo o con piccoli<br />
<strong>in</strong>serti spesso tricolori, 42 volte, e altre 32 volte nelle <strong>bandiere</strong> dell’appendice.<br />
Nelle <strong>bandiere</strong> più strettamente s<strong>in</strong>dacali troviamo quelle costituite dal tricolore su tutta la bandiera<br />
9 volte e richiamato con <strong>in</strong>serti più o meno ampi altre 8 volte, tutte su <strong>bandiere</strong> post 1944, <strong>in</strong>fatti<br />
non compare mai utilizzato tra quelle <strong>in</strong> appendice;<br />
8 volte il bianco e rosso <strong>in</strong> parti uguali o quasi;<br />
8 volte il bianco o il beige chiaro su tutta la bandiera, (2 volte tra quelle dell’appendice);<br />
6 volte l’azzurro e il celeste;<br />
2 volte il verde;<br />
Un altro aspetto molto importante è la decorazione e la realizzazione dei manufatti dal p<strong>un</strong>to di<br />
vista artistico.<br />
Qui gli <strong>in</strong>terventi sono di due tipi: il <strong>primo</strong> dovuto a decoratori o pittori che hanno realizzato le<br />
decorazioni più o meno belle o significative; il secondo è affidato al ricamo.<br />
Nelle nostre <strong>bandiere</strong> sono presenti (come dip<strong>in</strong>ti) le colombe <strong>della</strong> pace (Bandiera del gruppo<br />
femm<strong>in</strong>ile <strong>della</strong> Camera del lavoro e quella <strong>della</strong> commissione femm<strong>in</strong>ile vetro ceramica), il fiasco<br />
<strong>della</strong> federazione Fiascai, la diga <strong>della</strong> FIDAE toscana, l’aratro <strong>della</strong> bandiera <strong>della</strong> lega contad<strong>in</strong>i<br />
9
di Castagneto; tra quelle del fondo MRF quella <strong>della</strong> CdL di Arezzo, quella dei postelegrafonici,<br />
quella dei barrocciai di Fornoli, la <strong>Le</strong>ga operaia di Calci, la <strong>Le</strong>ga colonica di Ravi e Caldana e<br />
quella dell’Unione guardafili di Pisa.<br />
La realizzazione <strong>delle</strong> altre <strong>bandiere</strong> è stata affidata al ricamo. Ricamo che può essere manuale, ma<br />
più sovente a macch<strong>in</strong>a soprattutto quando l’<strong>in</strong>tervento rappresenta solo la realizzazione di scritte<br />
relative alla denom<strong>in</strong>azione dei committenti. Raramente abbiamo <strong>delle</strong> realizzazioni molto raff<strong>in</strong>ate<br />
e curate eccettuate quelle: dei panettieri, <strong>della</strong> FIOM, <strong>della</strong> FILLEA, <strong>della</strong> FILCAMS , e <strong>della</strong> CdL<br />
di Firenze.<br />
Di buona fattura sono anche quella <strong>della</strong> Federbraccianti di Grosseto e dei panettieri di Livorno e il<br />
gonfalone <strong>della</strong> Camera del lavoro di Pisa. Di fattura abbastanza buona sono quelli <strong>della</strong> FILLEA,<br />
<strong>della</strong> FIOM, e dei postelegrafonici di Pisa, quelle di Pistoia (FIOT e FIOM), quella <strong>della</strong> FIOT di<br />
Prato, <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong> e quella dei commessi di commercio di Firenze, anche se molto<br />
danneggiata.<br />
Tra quelle del fondo MRF <strong>in</strong> appendice vanno notate quelle: del Club operaio di Casciavola, <strong>della</strong><br />
Società arti e mestieri di Caprona, quella <strong>della</strong> SMS del Ponte alla Badia (Fiesole).<br />
Altro bel manufatto è quella dell’SMS degli orefici conservata nell’androne del palazzo degli<br />
artigiani orafi <strong>in</strong> Vicolo Marzio vic<strong>in</strong>o a Piazza S. Stefano a Firenze.<br />
L’arte del ricamo è antichissima e anche l’utilizzo nella decorazione di <strong>bandiere</strong> o di arazzi risale<br />
all’alto medioevo o ancora prima. Esso consiste nel decorare mediante fili generalmente di diverso<br />
colore <strong>un</strong>a stoffa con motivi decorativi vari (fiori, animali, elementi astronomici, motivi geometrici<br />
ecc.) e con scritte o comb<strong>in</strong>ando <strong>in</strong>sieme i vari elementi. Uno dei manufatti più straord<strong>in</strong>ari di questi<br />
remoti tempi è l’arazzo di Bayeux, risalente al 1066 circa, che rappresenta con il ricamo, di <strong>un</strong>a<br />
l<strong>un</strong>ghissima striscia di tela l<strong>un</strong>ga circa 70 metri, la conquista normanna dell’Inghilterra ad opera del<br />
duca Guglielmo.<br />
In questa epopea ricamata sono presenti ben 23 gonfaloni nelle schiere normanne e solo due tra<br />
quelle <strong>in</strong>glesi. Il gonfalone più ricco ed ornato è posto proprio accanto al duca Guglielmo. Ma il<br />
periodo di maggior utilizzazione del ricamo nell’adornare <strong>bandiere</strong> forse è stata l’epoca<br />
r<strong>in</strong>ascimentale quando per l’ideazione <strong>delle</strong> decorazioni venivano impiegati anche grandi artisti.<br />
I p<strong>un</strong>ti e le tecniche sono molto varie qui si allegano didascalicamente alc<strong>un</strong>i p<strong>un</strong>ti che sono serviti<br />
nella realizzazione di alc<strong>un</strong>e <strong>delle</strong> <strong>bandiere</strong> presentate.<br />
P<strong>un</strong>to raso o p<strong>un</strong>to pittura P<strong>un</strong>to raso doppio P<strong>un</strong>to catena<br />
10
P<strong>un</strong>to pieno P<strong>un</strong>to festone e varianti P<strong>un</strong>to a sp<strong>in</strong>a di pesce<br />
P<strong>un</strong>to a sp<strong>in</strong>a di pesce dop. P<strong>un</strong>to erba P<strong>un</strong>to erba con sopragitto<br />
Per quel che concerne il movimento operaio gli esempi di <strong>bandiere</strong> ricche, fastose e di buona<br />
realizzazione tecnica sono vanto di paesi quali l’Inghilterra, la Germania e i Paesi Bassi dove prima<br />
che da noi e con molto più potere economico si sviluppò l’<strong>in</strong>dustria e l’economia capitalista e<br />
qu<strong>in</strong>di l’organizzazione operaia e il s<strong>in</strong>dacato. Per l’Italia le <strong>bandiere</strong> più belle sono quelle riferibili<br />
alle Società di Mutuo Soccorso (SMS) che molto spesso si sono conservate <strong>in</strong>tegre perché patirono<br />
meno le devastazioni fasciste, begli esemplari sono documentati specie nell’Italia del nord ovest nel<br />
volume “Una strenna di mani”.<br />
In appendice presentiamo le <strong>bandiere</strong> non appartenenti a <strong>strutture</strong> s<strong>in</strong>dacali ma che pur<br />
appartenendo a <strong>strutture</strong> pubbliche o private varie rivestono <strong>un</strong> <strong>in</strong>teresse documentario per il<br />
s<strong>in</strong>dacato o più genericamente al costituirsi del movimento operaio <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong>.<br />
Tra queste, quelle relative al s<strong>in</strong>dacato o al movimento operaio contenute nel fondo MRF,<br />
belle e accurate nella realizzazione sono quella <strong>della</strong> Camera del lavoro di Arezzo, quella del<br />
s<strong>in</strong>dacato postelegrafonici di Firenze, <strong>in</strong>teressanti sono quelle dei guardafili telegrafici <strong>della</strong> sezione<br />
di Pisa e per quelle non s<strong>in</strong>dacali quella <strong>della</strong> SMS del Ponte alla Badia di Fiesole.<br />
Da ultimo per <strong>un</strong>a migliore comprensione dei rapporti tra le varie <strong>strutture</strong> s<strong>in</strong>dacali dobbiamo<br />
ricordare la differente suddivisione territoriale <strong>delle</strong> prov<strong>in</strong>cie toscane che a f<strong>in</strong>e ‘800 erano 7<br />
(Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa e Siena) e che anche la loro<br />
estensione è mutata. Quella che ha subito il più profondo cambiamento è la Prov<strong>in</strong>cia di Firenze dal<br />
cui territorio, prevalentemente viene creata quella di Pistoia e più recentemente quella di Prato. Ma<br />
anche altre prov<strong>in</strong>cie toscane con la riforma del 1925 mutano estensione territoriale come Pisa e<br />
Livorno, oltre che Firenze. Così i com<strong>un</strong>i di: Bibbona, Campiglia Marittima, Castagneto Carducci,<br />
Cec<strong>in</strong>a, Collesalvetti, Piomb<strong>in</strong>o, Rosignano Marittimo, Sasseta, Suvereto che facevano parte <strong>della</strong><br />
prov<strong>in</strong>cia di Pisa vengono trasferiti alla prov<strong>in</strong>cia di Livorno, mentre entrano a far parte di quella<br />
11
pisana i com<strong>un</strong>i di: Castelfranco di Sotto, Montopoli Val d’Arno, San M<strong>in</strong>iato, Santa Croce<br />
sull’Arno e Santa Maria a Monte f<strong>in</strong>o ad allora appartenuti alla prov<strong>in</strong>cia di Firenze.<br />
Voglio da ultimo r<strong>in</strong>graziare quanti hanno contribuito al presente lavoro con le loro segnalazioni,<br />
<strong>in</strong>formazioni e immag<strong>in</strong>i <strong>delle</strong> <strong>bandiere</strong> tra questi: Moreno Bertelli e Roberta Ciangherotti per Pisa<br />
e prov<strong>in</strong>cia, Gennaro Andreozzi per S. Croce sull’Arno, Roberto Bardi <strong>della</strong> Flai, Crist<strong>in</strong>a<br />
Settimelli <strong>della</strong> Filtea, Paoli e Patrizia dei chimici fiorent<strong>in</strong>i, Luca Barbetti per gli elettrici,<br />
Giovanni Occhip<strong>in</strong>ti per la CdL di Empoli, Sergio Fros<strong>in</strong>i per Pistoia e prov<strong>in</strong>cia, Ganap<strong>in</strong>i per la<br />
Flai di Grosseto, Nenci per la CdL di Livorno e prov., Gabriele Innocenti per Arezzo e prov<strong>in</strong>cia.<br />
Un r<strong>in</strong>graziamento e <strong>un</strong> riconoscimento particolare è dovuto al lavoro <strong>della</strong> Fondazione Gobetti, che<br />
<strong>un</strong>itamente all’Istituto storico <strong>della</strong> Resistenza <strong>in</strong> Piemonte, all’Archivio Centrale dello Stato e al<br />
Museo nazionale del Risorgimento hanno curato la mostra “Un’altra Italia nelle <strong>bandiere</strong> dei<br />
lavoratori”e per il prezioso e accurato catalogo al quale abbiamo att<strong>in</strong>to a piene mani per la<br />
descrizione <strong>delle</strong> <strong>bandiere</strong> dell’appendice. Un r<strong>in</strong>graziamento particolare a Luigi Mart<strong>in</strong>i curatore<br />
<strong>della</strong> mostra “Rossa” per le immag<strong>in</strong>i fornite.<br />
Cenni sulla conservazione dei manufatti (piccolo decalogo per le nostre <strong>strutture</strong>)<br />
La conservazione dei manufatti su stoffa è soggetta ai criteri generali per la conservazione <strong>delle</strong><br />
stoffe. La stoffa essendo composta da fibre di vario genere (cotone, l<strong>in</strong>o, lana, seta, ecc.) <strong>in</strong>trecciate<br />
perpendicolarmente tra loro (ordito e trama) devono esse per prima cosa preservate da quegli agenti<br />
fisici e chimici che possono alterare o distruggere sia il materiale con cui è costituita (umidità,<br />
calore <strong>in</strong>tenso, fuoco, ecc.) sia alterare la mutua giacitura <strong>delle</strong> fibre tra di loro (lacerazione, strappi,<br />
sfilature) ecc.<br />
Nel nostro caso dobbiamo anche preoccuparci degli elementi accessori <strong>in</strong>timamente <strong>un</strong>ite al tessuto<br />
<strong>primo</strong> tra tutti il colore, ma anche ricami, applicazioni, pitture ecc.<br />
La stoffa e questi elementi possono essere danneggiati anche da:<br />
Luce, (soprattutto luce diretta solare),<br />
Polvere, fumo, fuligg<strong>in</strong>e,<br />
Acqua e umidità con conseguenti muffe che possono svilupparsi,<br />
Insetti (tarme per i tessuti <strong>in</strong> lana),<br />
Sostanze acide, sostanze grasse, sostanze provenienti da ossidazione di elementi ferrosi e vari,<br />
Nostra prima preoccupazione dovrà essere qu<strong>in</strong>di quella di preservare i manufatti dal<br />
deterioramento più o meno grave che questi elementi possono provocare.<br />
<strong>Le</strong> <strong>bandiere</strong> pertanto andrebbero conservate preferibilmente al buio ripiegate entro cassetti o scatole<br />
di cartone non acido (da evitare cassetti di mobili metallici o scatole di metallo che con fenomeni di<br />
condensa possono arrugg<strong>in</strong>irsi macchiando e danneggiare irreparabilmente le <strong>bandiere</strong>).<br />
Questa collocazione protegge le <strong>bandiere</strong> anche dalla polvere, dalla luce e dagli <strong>in</strong>setti e da altri<br />
elementi che possono danneggiarle.<br />
Qualora si volessero esporre, le <strong>bandiere</strong>, dovranno essere protette opport<strong>un</strong>amente con teche o<br />
espositori adeguati, non andrebbero <strong>in</strong>corniciate e nel malaugurato caso che lo fossero non esposte<br />
per l<strong>un</strong>ghi periodi di tempo.<br />
Un piccolo decalogo per <strong>un</strong>a buona conservazione fornitoci dal laboratorio di restauro del Museo<br />
del tessuto di Prato è il seguente:<br />
E’ da evitare <strong>in</strong> modo assoluto di esporle e collocarle alla luce solare diretta;<br />
La sistemazione espositiva <strong>in</strong> cornice sotto vetro, oltre all’azione meccanica di schiacciamento<br />
dannosa per i ricami, potrebbe causare la formazione di microrganismi o muffe, dannosi per il<br />
manufatto tessile; nel caso si decida d<strong>un</strong>que questo genere di collocazione bisogna fare <strong>in</strong><br />
modo che circoli l’aria, qu<strong>in</strong>di lasciare almeno 1 cm si spazio tra la bandiera ed il vetro.<br />
Assolutamente da evitare l’<strong>in</strong>collaggio <strong>delle</strong> <strong>bandiere</strong> poiché le colle sono perlopiù irreversibili e<br />
dannose per la buona conservazione del tessuto.<br />
Se le <strong>bandiere</strong> sono <strong>in</strong> buone condizioni si consiglia di esporle per <strong>un</strong> periodo non superiore a 6<br />
mesi, e <strong>in</strong> seguito riporle al buio.<br />
12
Se possibile si consiglia di riporre i manufatti tessili degradati <strong>in</strong> piano e coperte da carta vel<strong>in</strong>a<br />
non acida, per evitare l’accumulo del particellato pulviscolare.<br />
Diamo qui di seguito <strong>un</strong> esempio concreto dei danni provocati da <strong>un</strong>a scorretta conservazione<br />
<strong>in</strong> <strong>un</strong>a bandiera <strong>in</strong>corniciata ed esposta per l<strong>un</strong>go tempo.<br />
Estrazione <strong>della</strong> bandiera dalla cornice<br />
13
Decolorazione e decadimento <strong>delle</strong> fibre tessili <strong>in</strong> <strong>un</strong>a bandiera l<strong>un</strong>gamente <strong>in</strong>corniciata ed<br />
esposta alla luce (il colore azzurro brillante e l’oro del filo gravemente alterati sul lato esposto<br />
alla luce sono ancora perfettamente visibili sul retro <strong>della</strong> bandiera)<br />
Il tessuto è gravemente danneggiato dalla l<strong>un</strong>ga esposizione e le fibre di seta risultano<br />
totalmente disidratate con i fili che si spezzano lacerando <strong>in</strong> modo gravissimo la bandiera.<br />
14
Per non far scivolare la bandiera il corniciaio(?) ha <strong>in</strong>collato direttamente il tessuto sul<br />
cartonc<strong>in</strong>o di supporto, ecco i danni provocati dal collante <strong>in</strong> fase di distacco.<br />
Sviluppo di macchie causate da umido e muffe al di sopra e al di sotto <strong>della</strong> scritta Firenze,<br />
notare <strong>in</strong> basso a s<strong>in</strong>istra la differenza di colore con la parte coperta dalla cornice e protetta<br />
dalla luce che ha conservato <strong>in</strong> larga parte il colore orig<strong>in</strong>ale.<br />
15
Abbreviazioni contenute nelle schede<br />
a.- anno<br />
ante- anteriore a<br />
B. / band. - bandiera<br />
CCdL- Camera confederale del lavoro<br />
CDAS- Centro documentazione e Archivio storico <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong><br />
CdL- Camera del lavoro<br />
CdLT- Camera del lavoro territoriale<br />
C.E. – Comitato esecutivo<br />
<strong>CGIL</strong>- Confederazione generale italiana del lavoro<br />
C.I.- Commissione/i <strong>in</strong>terna/e<br />
cm.- centimetri<br />
Comm.- Commissione<br />
Conf.- confederale<br />
des.- destra<br />
Fed.- Federazione<br />
Fed.ne .- Federazione<br />
Femm.- femm<strong>in</strong>ile<br />
FIAI- Federazione italiana autoferrotramvieri e <strong>in</strong>ternavigatori<br />
FIAIZA- Federazione italiana addetti <strong>in</strong>dustrie zucchero e alcool<br />
FIDAE- Federazione italiana dipendenti aziende elettriche<br />
FIDAG- Federazione italiana dipendenti aziende gas<br />
FILA- Federazione italiana lavoratori abbigliamento<br />
FILC- Federazione italiana lavoratori chimici<br />
FILCAMS- Federazione italiana lavoratori commercio albergo mensa e servizi<br />
FILCEA- Federazione italiana lavoratori chimici e aff<strong>in</strong>i<br />
FILCEP- Federazione italiana lavoratori chimici e del petrolio<br />
FILCEVA- Federazione italiana lavoratori ceramica elettronica vetro e abrasivi<br />
FILDA- Federazione italiana lavoratori degli acquedotti<br />
FILE- Federazione italiana lavoratori edili<br />
FILEA- Federazione italiana lavoratori edili e aff<strong>in</strong>i<br />
FILIA- Federazione italiana lavoratori <strong>in</strong>dustria alimentare<br />
FILLBAV- Federazione italiana lavoratori legno boschive artistiche e varie<br />
FILLEA- Federazione italiana lavoratori legno dell’edilizia e <strong>delle</strong> <strong>in</strong>dustrie aff<strong>in</strong>i<br />
FILPC- Federazione italiana lavoratori poligrafici e cartai<br />
FILT- Federazione italiana lavoratori trasporti<br />
FILTA- Federazione italiana lavoratori trasporti e ausiliari<br />
FILTEA- Federazione italiana lavoratori tessili e abbigliamento<br />
FILZIAT- Federazione italiana lavoratori dello zucchero <strong>delle</strong> <strong>in</strong>dustrie alimentari e del tabacco<br />
FIM- Federazione italiana metalmeccanici<br />
FIOM- Federazione impiegati operai metallurgici<br />
FNAI- Federazione nazionale autoferrotramvieri e <strong>in</strong>ternavigatori<br />
FIOT- Federazione impiegati operai tessili<br />
FIP- Federazione italiana pensionati<br />
FIP- Federazione italiana postelegrafonici<br />
FIST- Federazione italiana s<strong>in</strong>dacati trasporti<br />
FLAI- Federazione lavoratori agro-<strong>in</strong>dustria<br />
FNLE- Federazione nazionale lavoratori energia<br />
FNVC- Federazione nazionale vetro e ceramica<br />
FNVCA- Federazione nazionale vetrai ceramisti e aff<strong>in</strong>i<br />
FSM- Federazione s<strong>in</strong>dacale mondiale<br />
It.- Italia<br />
Ita.na- italiana<br />
Lav.- lavoro/lavoratori<br />
Lav.ri- lavoratori<br />
mand.- mandamentale<br />
MRF- Mostra rivoluzione fascista [fondo <strong>bandiere</strong>]<br />
n.- numero<br />
naz. - nazionale<br />
p.-pag<strong>in</strong>a<br />
p.es.- per esempio<br />
16
pp.-pag<strong>in</strong>e<br />
post.- posteriore a<br />
prov.- prov<strong>in</strong>ciale<br />
S.- santa/o<br />
Sec.- secolo<br />
Segg.-seguenti<br />
Sez.- sezione<br />
SFI- S<strong>in</strong>dacato italiano ferrovieri<br />
s<strong>in</strong>.- s<strong>in</strong>istra<br />
S<strong>in</strong>d.- s<strong>in</strong>dacato<br />
SMS- Società di mutuo soccorso<br />
SMV- Società m<strong>in</strong>eraria del Valdarno<br />
SNCA- S<strong>in</strong>dacato nazionale ceramisti e aff<strong>in</strong>i<br />
SNLV- S<strong>in</strong>dacato nazionale lavoratori vetro<br />
SPI- S<strong>in</strong>dacato pensionati italiani<br />
Trasp.ti - trasporti<br />
V.no- Valdarno<br />
17
Località Com<strong>un</strong>e Prov<strong>in</strong>cia N. <strong>bandiere</strong><br />
<strong>CGIL</strong> Fondo MRF<br />
Antignano Livorno (?) Livorno 1<br />
Arezzo Arezzo Arezzo 1 1<br />
Bagni di Casciana Casc<strong>in</strong>a Terme Pisa 1<br />
Bagni di Lucca Bagni di Lucca Lucca 1<br />
Barber<strong>in</strong>o di Mugello Barber<strong>in</strong>o di Mugello Firenze 1<br />
Boccheggiano Montieri Grosseto 1<br />
Borgo S. Lorenzo Borgo S. Lorenzo Firenze 1<br />
Calci Calci Pisa 1<br />
Calc<strong>in</strong>aia Calc<strong>in</strong>aia Pisa 1<br />
Caprona Vicopisano Pisa 1<br />
Casale Marittimo Casale Marittimo Pisa 1<br />
Casciavola Casc<strong>in</strong>a Pisa 1<br />
Castelnuovo dei Cavriglia Arezzo 1<br />
Sabbioni-Cavriglia<br />
Castagneto Carducci Castagneto Carducci Livorno 1<br />
Castelfranco di Sotto Castelfranco di Sotto Pisa 1<br />
Castiglioncello Rosignano Marittimo Livorno 1<br />
Cerreto Guidi Cerreto Guidi Firenze 1<br />
Certaldo Certaldo Firenze 1<br />
Empoli Empoli Firenze 6<br />
Fauglia Fauglia Pisa 1<br />
Firenze Firenze Firenze 13+1 1<br />
Fornacette Calc<strong>in</strong>aia Pisa 1 3<br />
Grosseto Grosseto Grosseto 2<br />
Impr<strong>un</strong>eta Impr<strong>un</strong>eta Firenze 1<br />
La Rotta Pontedera Pisa 1 2<br />
Livorno Livorno Livorno 3 2<br />
Lucca Lucca Lucca 1<br />
Lucignano Lucignano Arezzo 1<br />
Monastero Cavriglia Arezzo 1<br />
Montecchio Arezzo 1<br />
Montenero Livorno Livorno 1<br />
Monterappoli Empoli Firenze 1<br />
Pisa 11 2<br />
Montevarchi Montevarchi Arezzo 1<br />
Pistoia Pistoia Pistoia 2<br />
Pomarance Pomarance Pisa 1<br />
Ponsacco Ponsacco Pisa 1<br />
Pontedera Pontedera Pisa 1 2<br />
Pontassieve Pontassieve Firenze 1<br />
Ponte a Egola San M<strong>in</strong>iato Pisa 2<br />
Ponte alla Badia Fiesole Firenze 1<br />
Porto S. Stefano Monte Argentario Grosseto 1<br />
Prato Prato Prato 2<br />
Ravi e Caldana Gavorrano Grosseto 1<br />
Santa Croce sull’Arno Santa Croce sull’Arno Pisa 3<br />
Santa Maria Empoli? Firenze 1<br />
Santopietro Capannoli Pisa 1<br />
19
Località Com<strong>un</strong>e Prov<strong>in</strong>cia N. <strong>bandiere</strong><br />
<strong>CGIL</strong> Fondo MRF<br />
<strong>Toscana</strong> 2<br />
Trespiano Firenze Firenze 1<br />
Vada Rosignano Marittimo Livorno 1<br />
Vecchiano Vecchiano Pisa 1<br />
Villafranca Villafranca <strong>in</strong> Lucca 1<br />
L<strong>un</strong>igiana<br />
Viareggio Viareggio Lucca 1<br />
Volterra Volterra Pisa 1<br />
Zona del cuoio Pisa 1<br />
Senza localizzazione 19<br />
Totali 90 34<br />
Raggruppamento per prov<strong>in</strong>ce ( le <strong>bandiere</strong> del fondo MRF sono riportate <strong>in</strong> corsivo grassetto)<br />
Prov<strong>in</strong>cia Bandiere, striscioni, ecc. (numeri di catalogo) Totali<br />
Arezzo 31, 32, 33, 34, 91, 99, 110, 111 8<br />
Firenze 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 11, 13, 15, 16, 18, 19, 21, 22, 23, 24, 25,<br />
26, 27, 28, 29, 30, 83, 86, 87, 90, 95, 116, 121<br />
32<br />
Grosseto 35, 36, 94, 108, 114 5<br />
Livorno 37, 38, 39, 40, 42, 47, 93, 98, 122, 124 10<br />
Lucca 96, 109, 115, 119 4<br />
Pisa 48, 49, 50, 51, 54, 57, 58, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 68, 69,<br />
70, 71, 72, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 92, 97, 100, 101, 102, 103,<br />
104, 105, 106, 107, 112, 113, 117, 118, 120, 123<br />
42<br />
Pistoia 80, 81 2<br />
Prato 82, 84 2<br />
<strong>Toscana</strong> 17, 85 2<br />
Senza<br />
localizzazione<br />
8, 12, 14, 20, 41, 43, 44, 45, 46, 52, 53, 55, 56, 59, 79, 88, 89, 17<br />
Totali 124<br />
Nel prospetto e nei riferimenti numerici non sono compresi i gagliardetti 89a e 89b posseduti dal Centro<br />
Documentazione e Archivio storico (CDAS) <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong>.<br />
20
Catalogo<br />
Delle <strong>bandiere</strong> storiche<br />
ed altri manufatti su tela<br />
<strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong><br />
In appendice <strong>bandiere</strong> e manufatti non<br />
appartenenti a <strong>strutture</strong> <strong>della</strong><br />
<strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong><br />
21
Primo censimento <strong>bandiere</strong><br />
storiche <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> <strong>in</strong><br />
<strong>Toscana</strong><br />
Camera del lavoro Firenze<br />
1-Camera confederale di Firenze e prov<strong>in</strong>cia.<br />
– [1947]. -1 bandiera ricamata, iscrizione:<br />
a p<strong>un</strong>to pieno con filo dorato, disegno: a<br />
p<strong>un</strong>to piatto, raso, pieno, <strong>in</strong> seta policroma e<br />
riporti di stoffe colorate, raffigurante il logo<br />
del 1° congresso <strong>un</strong>itario <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong>, il logo<br />
<strong>della</strong> FSM e il giglio fiorent<strong>in</strong>o. – Dimensioni<br />
120x150 cm circa.- Tela <strong>in</strong> raso di seta verde<br />
bianca e rossa, Frangia dorata. - Incorniciata.<br />
– Stato di conservazione: buono<br />
Simboli: Arco con simboli di mestiere, sole nascente,<br />
planisfero, giglio stilizzato, corona e ramoscelli<br />
La CdL di Firenze venne fondata nel 1893 con sede<br />
presso la <strong>Le</strong>ga dei tipografi <strong>in</strong> vicolo dei Cerchi 1,<br />
suo <strong>primo</strong> segretario fu Adamo Zocchi. Venne<br />
chiusa nel 1898 dal prefetto durante lo stato d’assedio<br />
per i moti contro il caro pane e riaprì dopo i<br />
processi nella primavera del 1900.<br />
La CCdL di Firenze venne riaperta poco dopo la<br />
liberazione di Firenze il 27 settembre 1944, suo<br />
<strong>primo</strong> segretario fu Renato Bitossi. La bandiera<br />
appare più tarda <strong>in</strong> quanto riporta il “logo” del 1.<br />
congresso <strong>un</strong>itario <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> tenuto a Firenze dal<br />
1. al 7 giugno a Firenze 1947<br />
2-<strong>Le</strong> contad<strong>in</strong>e di Certaldo alle operaie di<br />
Firenze. – [anni ’40-’50]. – 1 bandiera,<br />
iscrizione: a tempera bianca, disegno: riporti<br />
<strong>in</strong> stoffa bianca. - dimensioni 95x120 cm<br />
circa.- Tela di cotone blu, frangia dorata. -<br />
Incorniciata. – Stato di conservazione: discreto,<br />
scoloriture<br />
Simboli: colomba <strong>della</strong> pace con ramoscello d’ulivo<br />
nel becco<br />
Non si hanno ulteriori notizie <strong>della</strong> bandiera<br />
22<br />
La bandiera è documentata <strong>in</strong> svariate foto del fondo fotografico<br />
del CDAS <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong> a partire dai primi anni ’50.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da “ La Camera del Lavoro nella<br />
vita politica e amm<strong>in</strong>istrativa fiorent<strong>in</strong>a” di Nicla<br />
Capit<strong>in</strong>i Maccabr<strong>un</strong>i ; pp. 124-135, 361-365 ; “La<br />
Camera del Lavoro dalla liberazione agli anni<br />
settanta” a cura di Z. Ciuffoletti, M. G. Rossi, A.<br />
Varni, pp. 324 e segg.
3-Gruppo femm<strong>in</strong>ile Camera del lavoro di<br />
Firenze. Contro il riarmo per la pace nel<br />
mondo. – [post. 1947]. - 1 bandiera dip<strong>in</strong>ta<br />
iscrizione: a tempera nera, disegno: a tempera<br />
bianca e verde e gialla. - 78x120 cm circa.-<br />
Tela <strong>in</strong> raso di cotone celeste, frangia dorata. -<br />
Incorniciata. – Stato di conservazione: sufficiente<br />
[macchie]<br />
Simboli: colomba <strong>della</strong> pace <strong>in</strong> volo con mimosa nel<br />
becco<br />
La Commissione femm<strong>in</strong>ile nazionale pur essendo<br />
stata propugnata al Congresso di Napoli del 1945<br />
venne formalmente costituita con il Congresso<br />
nazionale <strong>un</strong>itario di Firenze del giugno del 1947.<br />
Ne faceva parte fra le altre Elsa Massai operaia di<br />
Firenze. Nel settembre 1947 venne pubblicata sul<br />
Notiziario n. 8 la mozione congressuale approvata<br />
seguita dalle istruzioni per la costituzione <strong>delle</strong><br />
Commissioni femm<strong>in</strong>ili <strong>in</strong> tutte le CdL.<br />
FLAI Firenze (Panettieri)<br />
4-Cassa mutua lavoranti panettieri.<br />
Firenze. – [sec. XIX?]. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> seta gialla<br />
disegno: a p<strong>un</strong>to piatto <strong>in</strong> seta policroma. –<br />
Tela <strong>in</strong> raso di seta verde, frangia dorata. -<br />
100x140 cm circa .- Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato<br />
di conservazione: buono<br />
Simboli: stretta di mani<br />
S<strong>in</strong> dal 1875 esisteva <strong>un</strong>a Società <strong>della</strong> pace fra i<br />
lavoranti dell’arte bianca con presidente onorario<br />
Giuseppe Garibaldi e <strong>un</strong>a SMS e provvedimento al<br />
lavoro dei fornai lavoranti di notte <strong>in</strong> Firenze, [...],<br />
premiata con menzione onorevole all’Esposizione<br />
generale di Tor<strong>in</strong>o dell’anno 1884. E’ probabile che<br />
l’istituzione <strong>della</strong> cassa mutua risalga a questo<br />
periodo.<br />
23<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Cgil e il lavoro <strong>delle</strong> donne:<br />
l’attività <strong>della</strong> Commissione femm<strong>in</strong>ile nazionale<br />
(1944-1960) : Tesi di laurea” di Ilaria <strong>Le</strong>mbo, pp.<br />
11-24 ; “Notiziario <strong>CGIL</strong>” a. 1 (1948), n. 8, pp.16-<br />
17.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: Materiali rilevati durante il<br />
censimento di proprietà <strong>della</strong> Flai prov. di Firenze<br />
(Panettieri)
5- FILIA. S<strong>in</strong>dacato lavoranti panettieri.<br />
Firenze. – [post. 1949]. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> seta gialla<br />
disegno : a p<strong>un</strong>to raso <strong>in</strong> seta gialla, policroma<br />
e dorata, frangia dorata. – Tela <strong>in</strong> raso di<br />
seta rossa. - dimensioni 100x140 cm circa.-<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
buono.<br />
Simboli: spighe di grano legate con nastri<br />
La FILIA fu fondata nel 1921 a Bologna e fu sciolta<br />
d’imperio dai fascisti che uccisero anche il suo<br />
segretario Giulio Braga.<br />
La FILIA fu ricostituita probabilmente nel 1944, il<br />
<strong>primo</strong> congresso è del marzo 1947 ed ass<strong>un</strong>se la<br />
denom<strong>in</strong>azione di Federazione nazionale dell’alimentazione<br />
e dove venne eletto segretario Giovanni<br />
Tabili. Nel secondo congresso tenuto a Roma nel<br />
giugno del 1949 ass<strong>un</strong>se la denom<strong>in</strong>azione FILIA<br />
Federazione italiana lavoratori <strong>in</strong>dustria alimentare<br />
FILCEA Firenze (chimici) ora<br />
FILCEM<br />
6-<strong>CGIL</strong>. S<strong>in</strong>dacato prov<strong>in</strong>ciale Ceramisti.<br />
Firenze. – [1947]. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone giallo,<br />
disegno : a p<strong>un</strong>to piatto <strong>in</strong> cotone giallo,<br />
frangia <strong>in</strong> cotone giallo. - Tela di lana verde<br />
bianca e rossa <strong>un</strong>ite diagonalmente. -<br />
Dimensioni 105x150 cm. circa. - Non <strong>in</strong>corniciata.<br />
– Stato di conservazione: buono<br />
Simboli: Tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
Il s<strong>in</strong>dacato nazionale ceramisti e aff<strong>in</strong>i SNCA <strong>in</strong>izia<br />
la sua attività nel 1946. Nel [giugno] 1947 si<br />
ri<strong>un</strong>iscono alla CCdL di Firenze i Comitati direttivi<br />
dei s<strong>in</strong>dacati del Vetro e quello dei ceramisti per<br />
valutare la possibilità di strutturare organizzativamente<br />
<strong>in</strong> maniera <strong>un</strong>itaria i due comparti<br />
produttivi. Un ulteriore passo avanti avviene nella<br />
ri<strong>un</strong>ione di Bologna del 5-8 novembre del 1947 per<br />
costituirsi formalmente il 1948 nella Federazione<br />
Nazionale Vetrai Ceramisti e Aff<strong>in</strong>i FNVCA che poi<br />
confluirà nella FILCEVA, qu<strong>in</strong>di nella FILCEA<br />
(1968).<br />
24<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da il “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di<br />
Miriam Bergamaschi, p. 208<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da il “Notiziario <strong>CGIL</strong>”, 1947, n. 3,<br />
15 ; 1949, n. 13, 18, e “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di<br />
Miriam Bergamaschi, p. 359
7-S<strong>in</strong>d.[acato] lavoratori del vetro. Sez. di<br />
Empoli. - [1946]. - 1 bandiera ricamata, iscrizione:<br />
a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> seta bianca, disegno :<br />
a p<strong>un</strong>to piatto <strong>in</strong> seta bianca, frangia <strong>in</strong> seta<br />
bianca. - Dimensioni 105x155 cm circa.- Tela<br />
<strong>in</strong> raso rosso con applicate <strong>in</strong> alto a destra<br />
nastri tricolori. - Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di<br />
conservazione: buono<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
I vetrai erano <strong>un</strong>a categoria di lavoratori che f<strong>in</strong><br />
dalla f<strong>in</strong>e dell’ottocento si erano organizzati <strong>in</strong><br />
s<strong>in</strong>dacati di mestiere ed erano considerati <strong>un</strong>a parte<br />
dell’“aristocrazia operaia”.<br />
Nel dopoguerra con la ricostruzione del s<strong>in</strong>dacato<br />
anche questa categoria optò per <strong>un</strong>a organizzazione<br />
<strong>un</strong>itaria di tutta la categoria decisione che avvenne<br />
a Firenze il 24-27 febbraio 1946, nella ri<strong>un</strong>ione dei<br />
rappresentanti dei vari s<strong>in</strong>dacati che f<strong>in</strong>o ad allora<br />
si erano costituiti.<br />
Il S<strong>in</strong>dacato nazionale Lavoratori vetro <strong>in</strong>izia ad<br />
operare nel 1945 si costituisce formalmente nel 1946<br />
come SNLV affiliato alla <strong>CGIL</strong>. Nel 1947 <strong>in</strong>sieme al<br />
settore ceramica costituisce la FNVCA, nel 1963<br />
entra a costituire la FILCEA.<br />
8- Comm. Femm. Prov. Vetro ceramica. –<br />
[1947-1948]. - 1 bandiera dip<strong>in</strong>ta iscrizione:<br />
tempera bianca, disegno : tempera policroma.<br />
frangia <strong>in</strong> seta bianca - Dimensioni 75x105<br />
cm circa.- Tela di cotone celeste. - Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: buono<br />
Simboli: Colomba <strong>della</strong> pace con ramoscello d’ulivo<br />
nel becco su globo stilizzato<br />
Nel settembre 1947 venne pubblicata sul Notiziario<br />
n. 8 la mozione congressuale approvata nel 1.<br />
Congresso <strong>un</strong>itario <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong>, seguita dalle<br />
istruzioni per la costituzione <strong>delle</strong> Commissioni<br />
femm<strong>in</strong>ili <strong>in</strong> tutte le CdL e le varie categorie.<br />
Probabilmente la bandiera risale al 1947-1948.<br />
25<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da il “Notiziario <strong>CGIL</strong>”, 1947, n. 3,<br />
15 e “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di Miriam Bergamaschi,<br />
p. 486<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Cgil e il lavoro <strong>delle</strong> donne:<br />
l’attività <strong>della</strong> Commissione femm<strong>in</strong>ile nazionale<br />
(1944-1960) : Tesi di laurea” di Ilaria <strong>Le</strong>mbo, pp.<br />
11-24 ; “Notiziario <strong>CGIL</strong>” a. 1 (1948), n. 8, pp.16-<br />
17. Vedi anche bandiera n. 3
9-Federazione fiascai. Empoli. – [19--]. - 1<br />
bandiera dip<strong>in</strong>ta, iscrizione: tempera gialla,<br />
disegno: tempera policroma . - Tela di lana<br />
rossa . - Dimensioni 105x145 cm circa.- Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: sufficiente:<br />
[la pittura è scolorita e scrostata, la tela<br />
è tarlata e strappata].<br />
Simboli: Fiasco impagliato<br />
<strong>Le</strong>ghe di fiascai ad Empoli e nel circondario se ne<br />
trovano moltissime s<strong>in</strong> dalla f<strong>in</strong>e del 19. secolo.<br />
Troviamo menzionata la “Federazione fiascai” di<br />
Empoli tra le federazioni presenti alla ri<strong>un</strong>ione per<br />
la rifondazione ufficiale <strong>della</strong> CdL di Empoli del 1<br />
febbraio 1920. All’epoca essa è diretta da Ettore<br />
Tuti e conta 280 iscritti. I lavoratori che vi appartengono<br />
sono addetti alla produzione di fiaschi, bottiglie,<br />
damigiane, flaconi ecc. <strong>in</strong> vetro. Nel periodo<br />
fascista abbiamo nella collezione dei contratti del<br />
CDAS <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong> accordi, regolamenti e contratti<br />
che vedono le seguenti <strong>in</strong>testazioni. Accordo<br />
1924 S<strong>in</strong>dacato nazionale operai fiascai ; Regolamento<br />
<strong>in</strong>terno (1925) del S<strong>in</strong>dacato nazionale fiascai,<br />
sede centrale Empoli ; Concordato di lavoro<br />
per gli operai fiascai e bufferia toscana (1926-1927).<br />
Dal 1928-1929 il settore rientra nella federazione<br />
nazionale del vetro e <strong>della</strong> ceramica e vi permane<br />
10-Gruppo rivestitrici di Fiaschi Monterappoli.<br />
S<strong>in</strong>d. Naz. Lav.[oratori] vetro. Sez.<br />
di Empoli. – [194-]. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone bianco,<br />
disegno : a p<strong>un</strong>to piatto e p<strong>un</strong>to erba <strong>in</strong> cotone<br />
bianco, frangia <strong>in</strong> seta bianca. - Dimensioni<br />
112x120 cm circa.- Tela <strong>in</strong> cotone rosso con<br />
applicate <strong>in</strong> alto e <strong>in</strong> basso a destra nastri<br />
tricolori. - Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di<br />
conservazione: buono<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati e colomba?<br />
Il s<strong>in</strong>dacato rivestitrici di fiaschi non aderì nel 1946<br />
al SNLV, cosa che <strong>in</strong>vece avvenne alla f<strong>in</strong>e degli<br />
anni quaranta. Nella prov<strong>in</strong>cia di Firenze, nell’immediato<br />
dopoguerra, le rivestitrici di fiaschi erano<br />
circa 6000. Di rivestitrici di fiaschi ad Empoli (di<br />
cui Monterappoli è <strong>un</strong>a frazione) vi era <strong>un</strong>a<br />
presenza significativa, <strong>in</strong>fatti, risultavano essere<br />
1219 nel 1946, 1900 nel 1947, 1522 nel 1948, 1938<br />
nel 1949. Questa categoria s<strong>in</strong>dacale che ad Empoli<br />
aveva il Comitato regionale vedeva <strong>un</strong>a forte<br />
s<strong>in</strong>dacalizzazione <strong>delle</strong> lavoratrici con p<strong>un</strong>te che<br />
toccavano il 94,4% <strong>delle</strong> addette. Vedi anche nota<br />
bandiera precedente.<br />
26<br />
f<strong>in</strong>o al 1943. Nel dopoguerra ritroviamo il settore<br />
<strong>in</strong>quadrato tra i lavoratori del vetro e poi del vetro<br />
e <strong>della</strong> ceramica mentre separatamente venivano<br />
considerate le rivestitrici di fiaschi (vedi sotto). Nel<br />
secondo dopoguerra troviamo tra le cooperative<br />
promosse dalla CdL di Empoli anche <strong>un</strong>a cooperativa<br />
di fiascai attiva f<strong>in</strong> dal settembre 1944.<br />
Nel 1948 alle varie leghe dei vetrai erano iscritti<br />
2531 lavoratori a quella <strong>delle</strong> impagliatrici o rivestitrici<br />
di fiaschi 1522 quasi tutte donne.<br />
La bandiera forse potrebbe risalire al periodo<br />
prefascista.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Ad Empoli da cent’anni“ di<br />
Massimo Carrai ; p. 59, 104-111 ; Collezione<br />
contratti, regolamenti e accordi del CDAS <strong>CGIL</strong><br />
<strong>Toscana</strong>, 1924-1943.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di<br />
Miriam Bergamaschi, p. 386 ; “Ad Empoli da<br />
cent’anni“ di Massimo Carrai ; pp. 97-112 ;<br />
“Immag<strong>in</strong>i di donne : il lavoro femm<strong>in</strong>ile<br />
nell’empolese” a cura di M. Carrai, pp. 9-10.
11-Impagliatrici di fiaschi S. Maria. <strong>CGIL</strong>.<br />
FNVC. – [1947]. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone giallo,<br />
frangia <strong>in</strong> seta gialla. - dimensioni 95x105 cm<br />
circa.- Tela di lana rossa . - Non <strong>in</strong>corniciata.<br />
– Stato di conservazione: buono<br />
La federazione nazionale vetrai ceramisti e aff<strong>in</strong>i<br />
<strong>in</strong>izia la sua attività nel 1945 e si costituisce<br />
formalmente nel 1947 come (FNVCA), spesso<br />
chiamata semplicemente FNVC, che cessa nel 1963.<br />
Nel Comitato direttivo del 5-8 novembre 1947 di<br />
Bologna i vetrai e i ceramisti <strong>in</strong>vitano il s<strong>in</strong>dacato<br />
rivestitrici di fiaschi con sede <strong>in</strong> Empoli a dare la<br />
propria adesione al f<strong>in</strong>e di potenziare maggiormente<br />
l’<strong>un</strong>ità s<strong>in</strong>dacale. Nel 1950 alla CdL di Empoli<br />
si svolse il Convegno nazionale <strong>delle</strong> rivestitrici di<br />
fiaschi con 150 delegate <strong>in</strong> rappresentanza di 11.000<br />
iscritte.<br />
<strong>Le</strong> fiascaie furono artefici di dure lotte per il r<strong>in</strong>novo<br />
contrattuale nel 1952 con <strong>un</strong>o sciopero che,<br />
durò 15 giorni, e co<strong>in</strong>volse circa 2000 lavoratrici.<br />
Nell’anno successivo le fiascaie scesero <strong>in</strong> lotta per<br />
migliorare il diritto all’assistenza sanitaria.<br />
12-I lavoratori del vetro e ceramica per la<br />
pace. - Anni: ’50. – 1 bandiera iscrizione:<br />
tempera gialla. Composta con strisce di stoffa<br />
<strong>in</strong> raso di seta di differenti colori cucite<br />
<strong>in</strong>sieme, frangia <strong>in</strong> seta azzurra. - Dimensioni<br />
110x153 cm circa. - Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato<br />
di conservazione: discreto [scritta dip<strong>in</strong>ta<br />
sbiadita]<br />
<strong>Le</strong> <strong>bandiere</strong> <strong>della</strong> pace <strong>in</strong>iziarono a fare la loro<br />
comparsa verso la f<strong>in</strong>e degli anni ’40, quando la<br />
tensione fra occidente e blocco sovietico <strong>in</strong>iziarono a<br />
manifestarsi e ad acuirsi f<strong>in</strong>o a sfociare <strong>in</strong> quel<br />
conflitto non armato chiamato guerra fredda.<br />
Queste <strong>bandiere</strong> variop<strong>in</strong>te, ma anche quelle<br />
bianche o rosse con la scritta pace, connotarono le<br />
aie e i pagliai <strong>delle</strong> campagne toscane, e non solo,<br />
dove non si batteva senza bandiera e divennero così<br />
anche il simbolo dell’osservanza <strong>della</strong> divisione del<br />
raccolto e dell’emancipazione dei mezzadri.<br />
27<br />
Vedi anche bandiera n.10;<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da il “Notiziario <strong>CGIL</strong>”, 1947, n. 15<br />
“Immag<strong>in</strong>i di donne : il lavoro femm<strong>in</strong>ile<br />
nell’empolese” a cura di M. Carrai, pp. 9-10;<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Ricordi, immag<strong>in</strong>i, documenti :<br />
1944-1989 pezzi di storia s<strong>in</strong>dacale dell’aret<strong>in</strong>o”<br />
pp.24-25 ; “Il Lavoro settimanale <strong>della</strong> Cgil”, 1955,<br />
n.31, p. 3 ; n.44, p.16 , 32 ;
13-Pontassieve. Per <strong>un</strong>a pace stabile, per<br />
<strong>un</strong> avvenire migliore tutte <strong>un</strong>ite nella<br />
<strong>CGIL</strong> [...]. -1 bandiera iscrizione: dip<strong>in</strong>te a<br />
tempera gialla e bianca o ricamate a p<strong>un</strong>to<br />
erba, pieno ecc. <strong>in</strong> colori differenti. – Bandiera<br />
<strong>della</strong> pace composta con grossi riquadri<br />
di stoffa policromi cuciti <strong>in</strong>sieme con sopra<br />
dip<strong>in</strong>ti o ricamati slogan diversi di vari com<strong>un</strong>i<br />
<strong>della</strong> prov<strong>in</strong>cia di Firenze, frangia <strong>in</strong> seta<br />
gialla. - dimensioni 100x167 cm circa.- Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: buono<br />
Vedi anche bandiera n. 12.<br />
14-Giulietta, ... [Bandiera <strong>della</strong> pace, Anni:<br />
’50]. - 1 bandiera iscrizione: ricamati a vari<br />
p<strong>un</strong>ti (scritto, cordonc<strong>in</strong>o, piatto ecc.), composta<br />
con strisce di stoffa <strong>in</strong> raso di seta di<br />
differenti colori ricamati con il nome dell’autrice<br />
e cucite <strong>in</strong>sieme, bordata con stoffa rosso<br />
scuro. - Dimensioni 95x83 cm circa.- Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
discreto [qualche scucitura ]<br />
Vedi anche bandiera n. 12.<br />
28<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Il Lavoro settimanale <strong>della</strong><br />
Cgil”, 1952, n. 26, pp. 1, 8-9 ; 1952, n. 42, p. 4 ; n.<br />
44, cop. ; n. 48, p. ; n. 49, p. 18 ; n. 52, cop. ; per<br />
immag<strong>in</strong>e sotto 1952, n. 36, p. 4.
FILCAMS Firenze (commercio)<br />
15-S<strong>in</strong>dacato prov<strong>in</strong>ciale fra commessi di<br />
commercio e impiegati privati. Firenze. –<br />
[f<strong>in</strong>e ‘800- primi del ‘900*] - 1 bandiera<br />
ricamata, iscrizione: p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> filo<br />
dorato, disegno : p<strong>un</strong>to piatto e p<strong>un</strong>to raso <strong>in</strong><br />
seta policroma, frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato.<br />
- Dimensioni 70x90 cm circa.- Tela <strong>in</strong> raso di<br />
seta colore beige. - Incorniciata. – Stato di<br />
conservazione: pessimo [Tela sbiadita <strong>in</strong><br />
orig<strong>in</strong>e di color azzurro e sgranata con diffuse<br />
lacerazioni] segnalata per il restauro.<br />
* Fonti orali parlano del 1906 data compatibile con<br />
le notizie sulla categoria. A Firenze f<strong>in</strong> dal 1902 era<br />
presente <strong>un</strong>a struttura dei commessi di commercio<br />
che nel 1904 aveva 25 iscritti ed aderiva alla CdL di<br />
Firenze.<br />
Simboli: Caduceo e penisola Italiana.<br />
FILLEA Firenze (edili)<br />
16-S<strong>in</strong>dacato prov.[<strong>in</strong>ciale] edili e aff<strong>in</strong>i.<br />
Firenze [FILEA] . – [post. 1947]. - 1 bandiera<br />
ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> filo di<br />
cotone giallo, disegno : a p<strong>un</strong>to piatto e p<strong>un</strong>to<br />
raso <strong>in</strong> seta policroma, frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o<br />
dorato. - Dimensioni 105x150 cm circa.- Tela<br />
<strong>in</strong> raso di cotone. - Incorniciata. – Stato di<br />
conservazione: buono<br />
Simboli: squadra e raspe, mazzuolo e scalpelli,<br />
spatola e pennelli, ascia e tenaglia al centro cazzuola,<br />
martello e filo a piombo.<br />
Il s<strong>in</strong>dacato edili <strong>in</strong>izia la sua attività nel 1945 con il<br />
nome di FILE (Federazione italiana lavoratori edili)<br />
e al term<strong>in</strong>e del 1946 con l’<strong>in</strong>clusione dei lavoratori<br />
aff<strong>in</strong>i diventa FILEA. La FILEA si costituisce<br />
formalmente nel maggio 1947 con il 1. congresso<br />
nazionale. Nel 1956 dalla fusione <strong>della</strong> FILLBAV e<br />
<strong>della</strong> FILEA nasce la FILLEA.<br />
La bandiera è documentata <strong>in</strong> <strong>un</strong>a foto del luglio 1951 <strong>in</strong><br />
occasione <strong>della</strong> 2. conferenza di organizzazione <strong>della</strong> FILEA di<br />
Firenze. Vedi sezione foto “congressi e convegni” sito CDAS<br />
29<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da “<strong>Le</strong> orig<strong>in</strong>i dell’attività nel settore<br />
dei servizi “ di A. Famiglietti p. 41.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di<br />
Miriam Bergamaschi, pp. 202-207 ; “Il movimento<br />
dei lavoratori edili e il ruolo <strong>della</strong> FILLEA” di Piero<br />
Orzalesi.
Federazione lavoratori elettrici<br />
FIDAE, [poi FNLE ora FILCEM]<br />
17- S<strong>in</strong>dacati prov<strong>in</strong>ciali toscani. FIDAE. –<br />
[1946]. - 1 bandiera dip<strong>in</strong>ta a tempera gialla e<br />
policroma sia per l’iscrizione che per il disegno,<br />
frangia <strong>in</strong> cotone giallo. – Dimensioni<br />
100x 140 cm circa.- Tela di cotone azzurra. -<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono<br />
Simboli: Diga e bac<strong>in</strong>o idrico<br />
La FIDAE era stata fondata nel giugno del 1919 e la<br />
sua attività perdurò f<strong>in</strong>o al 1926.<br />
La federazione italiana dipendenti aziende elettriche<br />
(FIDAE) <strong>in</strong>izia nuovamente l’attività nel 1945<br />
ed ha come segretario il fiorent<strong>in</strong>o Vasco Cesari. Si<br />
costituisce formalmente il 29 giugno 1946 con la<br />
celebrazione del 1. Congresso nazionale. La FIDAE<br />
<strong>Toscana</strong> si costituisce l’11 marzo 1945 e suo <strong>primo</strong><br />
segretario è Attilio Moneti. Costituisce con la<br />
fusione con la FILDA (acquedotti) e la FIDAG (gas)<br />
la FNLE. La FNLE <strong>Toscana</strong> tiene il suo 1. congresso<br />
all’Impr<strong>un</strong>eta il 24-25 settembre 1977<br />
FIOM Firenze (metalmeccanici)<br />
18-Federazione impiegati operai metallurgici.<br />
S<strong>in</strong>dacato prov<strong>in</strong>ciale di Firenze. –<br />
[ante 1955]. - 1 bandiera ricamata, iscrizione:<br />
p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> filo dorato, disegno : p<strong>un</strong>to<br />
piatto e p<strong>un</strong>to raso <strong>in</strong> seta policroma, frangia<br />
<strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. - Dimensioni 110x150<br />
cm circa.- Tela <strong>in</strong> raso di seta rossa con <strong>in</strong><br />
basso applicato nastro tricolore. - Incorniciata.<br />
– Stato di conservazione: buono<br />
Simboli: Ruota dentata, compasso, penna, martello<br />
<strong>in</strong> alto a s<strong>in</strong>. giglio fiorent<strong>in</strong>o (stemma araldico)<br />
La FIOM nacque <strong>in</strong> seguito allo sciopero del 1891 e<br />
tenne il suo <strong>primo</strong> congresso a Livorno il 16 giugno<br />
1901.<br />
La FIOM tornò a operare, nel dopoguerra, nel 1945<br />
si costituendosi formalmente il 5-9 dicembre 1946 a<br />
Tor<strong>in</strong>o.<br />
La Fiom di Firenze r<strong>in</strong>asce il 10 febbraio 1945<br />
quando si svolsero le elezioni del Consiglio direttivo<br />
al quale parteciparono circa 4.000 lavoratori.<br />
30<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di Miriam<br />
Bergamaschi, pp. 105-107 ; “Il s<strong>in</strong>dacato elettrici<br />
<strong>della</strong> <strong>CGIL</strong>” di Renato Coriasso, pp. 5-17 ;<br />
“Inventari degli archivi FIDAE-FNLE ..” a cura di<br />
Monica Valent<strong>in</strong>i, pp. 10-21<br />
Il Consiglio direttivo <strong>in</strong>iziò i suoi lavori il 1. marzo<br />
1945. Nel 1946, con la partecipazione al voto di<br />
circa 6.000 iscritti, si r<strong>in</strong>novò il Consiglio direttivo e<br />
a segretario venne eletto Foscaro Cassigoli .<br />
Il <strong>primo</strong> Congresso nazionale (IX dalla fondazione)<br />
si tenne a Tor<strong>in</strong>o nel dicembre 1946.<br />
La bandiera è documentata <strong>in</strong> foto del CDAS <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong><br />
relative al 1. maggio 1955 e 1956 a Firenze<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di<br />
Miriam Bergamaschi, pp. 61-63 ; “Inventario<br />
dell’archivio <strong>della</strong> FIOM prov<strong>in</strong>ciale di Firenze :<br />
1944-1972” a cura di Fulvio Conti, pp.11-13.
19- Noi la metà del cielo. Donne Fiom-Fim-<br />
Uilm Firenze. – [Anni ’70-’80]. – 1 striscione<br />
ricamato, dip<strong>in</strong>to e con applicate stoffe varie.<br />
- Dimensioni 110x370 cm circa.- Tela <strong>in</strong> raso<br />
di [seta?] Celeste. - Stato di conservazione:<br />
buono[qualche scucitura]<br />
Simboli: L<strong>un</strong>a, stelle, sole, arcobaleno<br />
FILTEA Firenze (tessili abbigliamento)<br />
20- [Bandiera <strong>della</strong> pace]. – [Ante 1. maggio<br />
1952]. - 1 bandiera ricamata a p<strong>un</strong>ti vari sia<br />
per le iscrizioni che per il disegno composta<br />
da ritagli di stoffa policromi ricamati ed <strong>un</strong>iti<br />
<strong>in</strong>sieme. - Dimensioni 130x200 cm circa.-<br />
Incorniciata. – Stato di conservazione: buono<br />
Simboli: vari (sole fiori, spighe, trattori, … e nomi )<br />
Per le <strong>bandiere</strong> <strong>della</strong> pace vedi anche <strong>bandiere</strong> n.<br />
12, 14<br />
La bandiera è pubblicata <strong>in</strong>: “Il Lavoro settimanale <strong>della</strong><br />
Cgil”,1952, n. 22, pp. 14, vedi foto a fianco<br />
31<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Il Lavoro settimanale <strong>della</strong><br />
Cgil”,1952, n. 22, pp. 14
Filt regionale Firenze<br />
21-S<strong>in</strong>dacato tranvieri Firenze. – [191-]. -<br />
1 bandiera ricamata [a p<strong>un</strong>ti vari] sia per le<br />
iscrizioni che per il disegno realizzati <strong>in</strong> filo<br />
dorato, frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. –<br />
Dimensioni 120x 140 cm circa.- Tela <strong>in</strong><br />
raso[?] rosso. - Incorniciata. – Stato di<br />
conservazione: scadente (tela scolorita e lisa,<br />
ricamo rotto, le scritte ricamate e la frangia <strong>in</strong><br />
gran parte mancanti)<br />
Simboli: Ruota alata e rotaia<br />
F<strong>in</strong> dal 1907 abbiamo notizia che alla sezione<br />
Tramvieri <strong>della</strong> CdL di Firenze aderivano 707 lavoratori,<br />
l’alta adesione forse è dovuta al fatto che<br />
nello stesso anno dal 18 al 22 novembre vi fu <strong>un</strong>a<br />
vertenza con la Società dei tramwais fiorent<strong>in</strong>i per il<br />
licenziamento di alc<strong>un</strong>i lavoratori. Lo sciopero si<br />
concluse con il parziale accoglimento <strong>delle</strong> richieste<br />
degli scioperanti che erano: riconoscimento <strong>della</strong><br />
<strong>Le</strong>ga, <strong>in</strong>dennizzo ai licenziati, aumento <strong>della</strong> paga<br />
per tutti i lavoratori, modifiche al regolamento di<br />
discipl<strong>in</strong>a. La cifra degli iscritti permane agli stessi<br />
livelli nel 1918 (700 iscritti), <strong>un</strong>a forza considerevole<br />
22- S<strong>in</strong>dacato ferrovieri italiani <strong>CGIL</strong> :<br />
sezione di Firenze. – [Anni 1945-ante1954].<br />
- 1 bandiera ricamata, iscrizione: p<strong>un</strong>to pieno<br />
con filo giallo e rosso, disegno: p<strong>un</strong>to piatto<br />
con filo rosso e nero, frangia di seta gialla. –<br />
Tela di lana rossa e bianca di forma quadrangolare<br />
applicata al centro. – Dimensioni 100x<br />
130 cm circa.- Tela di lana rossa e bianca. -<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
discreto (qualche piccolo strappo alla tela).<br />
Simboli: Ruota alata e rotaia<br />
L’organizzazione dei ferrovieri <strong>in</strong>izia dalle forme<br />
organizzative mutualistiche, la prima SMS è la<br />
Filantropica di Tor<strong>in</strong>o fondata dai macch<strong>in</strong>isti<br />
piemontesi nel 1862. Da tale data svariatissime<br />
furono le SMS, le leghe di resistenza, le <strong>un</strong>ioni, i<br />
riscatti, i fasci, ecc. che nacquero nell’<strong>in</strong>tento di<br />
migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei<br />
lavoratori <strong>della</strong> categoria. A Firenze nel 1882 sorse<br />
<strong>un</strong>a cooperativa di consumo altre nel 1883 sorsero<br />
anche a Siena Pisa e Pontassieve.<br />
Tentativi di costituire <strong>un</strong> s<strong>in</strong>dacato di categoria<br />
risalgono agli anni ’90 dell’ottocento, ma è solo il 1.<br />
maggio del 1907 che nasce il s<strong>in</strong>dacato <strong>un</strong>itario <strong>della</strong><br />
categoria. Il S<strong>in</strong>dacato ferrovieri italiani (SFI) è <strong>un</strong>o<br />
dei s<strong>in</strong>dacati più antichi ed il suo ruolo è stato deter-<br />
32<br />
se si considera che a livello nazionale gli iscritti<br />
erano, nello stesso anno, 9.024.<br />
La bandiera si è salvata dalle razzie fasciste perchè<br />
fu affidata e custodita <strong>in</strong> casa da <strong>un</strong> lavoratore<br />
durante tutto il ventennio. Nel dopoguerra la<br />
bandiera è stata riconsegnata alla categoria e nella<br />
cornice è presente copia <strong>della</strong> lettera di r<strong>in</strong>graziamento<br />
<strong>in</strong>dirizzata a chi aveva salvato il vessillo.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da “Annuario statistico del com<strong>un</strong>e<br />
di Firenze”, 1908, p. 340 ; 1921, p.309 ; “La<br />
Confederazione generale del lavoro nei suoi atti e<br />
nei suoi documenti”, pp. 420-421.<br />
m<strong>in</strong>ante per i miglioramenti contrattuali e di lavoro<br />
f<strong>in</strong>o al fascismo. Lo SFI dopo la caduta del regime<br />
fascista ricom<strong>in</strong>cia la sua attività nel 1944 e si costituisce<br />
formalmente con il 1. Congresso che si svolse<br />
a Firenze dal 3 al 10 marzo 1946. Confluisce nel<br />
1980 nella FILT.<br />
La bandiera è documentata <strong>in</strong> <strong>un</strong>a foto del 1954 sui “p<strong>un</strong>iti FS”<br />
del fondo fotografico CDAS <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong><br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Il s<strong>in</strong>dacato ferrovieri italiani<br />
dalle orig<strong>in</strong>i al fascismo“ a cura di M. Antonioli ;<br />
“Organizzazioni e lotte dei ferrovieri italiani” di<br />
Libertario Guerr<strong>in</strong>i ; “Storia del s<strong>in</strong>dacato<br />
ferrovieri italiani, 1943-1958” di Federico Paol<strong>in</strong>i ;<br />
La prima organizzazione di classe dei ferrovieri” di<br />
Giuseppe De Lorenzo.
Prov<strong>in</strong>cia di Firenze<br />
Camera del lavoro Borgo San<br />
Lorenzo e zona Mugello<br />
23-Camera Conf.[federale] del lavoro.<br />
Prov. di Firenze. Sezione Barber<strong>in</strong>o di<br />
Mugello. – [Anni ‘40’-‘50]. -1 bandiera<br />
ricamata iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> filo di<br />
cotone rosso disegno: a p<strong>un</strong>to piatto con filo<br />
policromo a raffigurare il logo <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong>-<br />
FSM, frangia gialla. – Dimensioni 100x -- cm<br />
circa.- Incorniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono<br />
Simboli: globo (logo FSM) e simboli di mestiere<br />
La CdL di Barber<strong>in</strong>o risulta già attiva nel 1946.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “ La Camera del lavoro di<br />
Firenze : dalla liberazione agli anni ‘70” a cura di<br />
Zeffiro Ciuffoletti, p. 22 e p. 46 note<br />
24-<strong>CGIL</strong> Camera del lavoro Borgo S.<br />
Lorenzo. – [Ante 1947]. - 1 bandiera<br />
ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> filo di<br />
cotone rosso, contornata con cordonetto<br />
policromo e napp<strong>in</strong>e. - Dimensioni 100x80(?)<br />
cm circa.- Tela di cotone bianca. - Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: Buono<br />
A f<strong>in</strong>e dicembre 1944 troviamo tra le camere del<br />
lavoro costituite quella di Borgo S. Lorenzo.<br />
Borgo S. Lorenzo, centro pr<strong>in</strong>cipale del Mugello,<br />
ass<strong>un</strong>se nel 1946 (nella struttura del s<strong>in</strong>dacato<br />
prov<strong>in</strong>ciale) il ruolo di ufficio di coord<strong>in</strong>amento<br />
s<strong>in</strong>dacale per le CdL del Mugello (Barber<strong>in</strong>o, Londa,<br />
Marradi, Scarperia, Vicchio ecc.)<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “ La Camera del lavoro di<br />
Firenze : dalla liberazione agli anni ‘70” a cura di<br />
Zeffiro Ciuffoletti, p. 22 e p. 46 note.<br />
La bandiera è documentata <strong>in</strong> <strong>un</strong>a foto del 1947 <strong>in</strong> occasione di<br />
<strong>un</strong> comizio di Enrico Berl<strong>in</strong>guer alla ex casa del Fascio, vedi<br />
galleria fotografica on l<strong>in</strong>e <strong>della</strong> CdL di Borgo S. Lorenzo<br />
33
Camera del lavoro Empoli<br />
25-Camera del lavoro Empoli. – [anni’50]. -<br />
1 bandiera ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to erba<br />
[?] <strong>in</strong> filo di cotone bianco disegno: a p<strong>un</strong>to<br />
raso e p<strong>un</strong>to erba, frangia <strong>in</strong> seta bianca. –<br />
Dimensioni 100x120 cm circa.- Tela di<br />
cotone rossa. – Non <strong>in</strong>corniciata. - Stato di<br />
conservazione: Buono<br />
Simboli: globo (logo FSM)<br />
La Camera del Lavoro di Empoli fu costituita nel<br />
settembre-ottobre 1901 con la stesura di <strong>un</strong>o statuto<br />
e con l’elezione del segretario e <strong>della</strong> gi<strong>un</strong>ta escutiva.<br />
Vi aderirono le leghe, alc<strong>un</strong>e attive già dalla f<strong>in</strong>e<br />
dell’ottocento, <strong>delle</strong> Fiascaie, <strong>delle</strong> Trecciaiole, dei<br />
Vetrai, dei Calzolai, dei Muratori e dei fornai.<br />
Rimane attiva f<strong>in</strong>o al giugno del 1915, <strong>in</strong> forma di<br />
sottosegretariato camerale viene riaperta il 1. febbraio<br />
1920 come CdL dipendente da quella di<br />
Firenze.<br />
L’attività si protrae f<strong>in</strong>o al 4 marzo 1921 f<strong>in</strong>o a<br />
quando la sede viene attaccata e distrutta. Nel<br />
dopoguerra la CdL di Empoli viene ricostituita, il<br />
18 settembre 1944.<br />
26-Camera del lavoro <strong>CGIL</strong>. zona Empolese.<br />
– [Anni ’50-‘60] - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to erba[?] <strong>in</strong> filo di cotone<br />
bianco, frangia <strong>in</strong> seta bianca. – Dimensioni<br />
90x130 cm circa.- Tela di lana rossa. - Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: Discreto<br />
[piccoli forell<strong>in</strong>i di tarlo e strappo <strong>in</strong> basso<br />
alla tela]<br />
Empoli centro pr<strong>in</strong>cipale <strong>della</strong> zona, ass<strong>un</strong>se dal<br />
1946 <strong>in</strong> poi (nella struttura del s<strong>in</strong>dacato<br />
prov<strong>in</strong>ciale) il ruolo di struttura mandamentale di<br />
coord<strong>in</strong>amento s<strong>in</strong>dacale per le CdL <strong>della</strong> zona<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di<br />
Firenze : dalla liberazione agli anni ‘70” a cura di<br />
Zeffiro Ciuffoletti, pp. 45-46 note.<br />
34<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Ad Empoli da cent’anni, la<br />
Camera del lavoro di Empoli, 1901-2001”di Massimo<br />
Carrai
27- <strong>CGIL</strong> Camera del lavoro circondario<br />
Empolese-Valdesa. 1901-2001. – Anno 2001<br />
- 1 bandiera ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to raso<br />
e p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> filo di seta gialla, disegno: a<br />
p<strong>un</strong>to raso, frangia dorata. - Dimensioni<br />
120x180 cm circa.- Tela di cotone rosso. -<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono. - L’asta <strong>della</strong> bandiera ha <strong>un</strong> p<strong>un</strong>tale con<br />
tre cerchi di metallo <strong>in</strong> parte sovrapposti non è<br />
coevo <strong>della</strong> bandiera [anni ‘50].<br />
Simboli: cerchio di stelle (simbolo dell’Unione<br />
europea)<br />
Dal 1996 la CdL assume la denom<strong>in</strong>azione di<br />
circondariale con l’ampliamento del territorio di<br />
competenza che <strong>in</strong>clude, oltre l’empolese, la Valdelsa<br />
fiorent<strong>in</strong>a e il com<strong>un</strong>e di Fucecchio.<br />
La bandiera è detta del centenario perchè <strong>in</strong>augurata per<br />
il centenario <strong>della</strong> camera del lavoro di Empoli<br />
28-Camera del lavoro Cerreto Guidi. –<br />
Anni ’40-‘50 - 1 bandiera ricamata iscrizione<br />
a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone giallo disegno: p<strong>un</strong>to<br />
raso e p<strong>un</strong>to erba <strong>in</strong> cotone giallo. – Dimensioni<br />
100x140 cm circa.- Tela di lana rossa. -<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Scarso [molti fori di tarlo alla tela]<br />
Simboli: globo (logo FSM)<br />
Il 12 settembre 1919 la <strong>Le</strong>ga mezzadri di Cerreto,<br />
rappresentata da Oreste Pasqualetti, è tra quelle<br />
che partecipano al Convegno prov<strong>in</strong>ciale dei<br />
contad<strong>in</strong>i a Firenze.<br />
Il 27 luglio 1919 a Cerreto si svolge il Convegno<br />
<strong>in</strong>terprov<strong>in</strong>ciale dei mezzadri che rappresenta circa<br />
10.000 iscritti al term<strong>in</strong>e dei lavori viene approvato<br />
<strong>un</strong> memoriale che servirà come guida nell’elaborazione<br />
dei nuovi patti colonici. Il 15 settembre<br />
successivo sciopero <strong>delle</strong> leghe com<strong>un</strong>ali dei mezzadri<br />
di Cerreto, Castelfiorent<strong>in</strong>o, Empoli, Fucecchio<br />
e V<strong>in</strong>ci. Nel 1920 erano attive a Cerreto le seguenti<br />
<strong>Le</strong>ghe: barrocciai (22 iscritti), calzolai (135 iscritti),<br />
coloni (430 iscritti), impagliatrici di fiaschi (130<br />
iscritti), muratori (14 iscritti), coloni (430 iscritti).<br />
La CdL di Cerreto Guidi risulta già attiva nel 1946.<br />
Nel 1947 risultavano iscritti alla sezione com<strong>un</strong>ale<br />
Federterra di Cerreto 501 mezzadri che nel 1949<br />
diventano 1.571.<br />
35<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Ad Empoli da cent’anni, la<br />
Camera del lavoro di Empoli, 1901-2001”di<br />
Massimo Carrai, p. 277-279<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “ La Camera del lavoro di<br />
Firenze : dalla liberazione agli anni ‘70” a cura di<br />
Zeffiro Ciuffoletti, p. 22 e p. 46 note ; “Ad Empoli<br />
da cent’anni, la Camera del lavoro di Empoli, 1901-<br />
2001”di Massimo Carrai, p. 49, 129
29-S<strong>in</strong>dacato pensionati. Sezione di<br />
Empoli. – [post 1946] - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to raso <strong>in</strong> cotone giallo. -<br />
Dimensioni 90x120 cm circa.- Tela di lana<br />
verde con applicati verticalmente nastri di<br />
raso rosso e bianco, frangia <strong>in</strong> seta gialla. -<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono [forell<strong>in</strong>i di tarlo]<br />
Simboli: Fip (logo pensionati)<br />
L’idea di creare <strong>un</strong>a Federazione italiana pensionati<br />
ri<strong>un</strong>ificando i vari s<strong>in</strong>dacati sorti f<strong>in</strong>o ad allora fu<br />
presa nel Covegno tenuto a Firenze nel 1946. La<br />
federazione pensionati <strong>in</strong> <strong>un</strong> <strong>primo</strong> tempo non aderì<br />
alla <strong>CGIL</strong> per i profondi contrasti esistenti al suo<br />
<strong>in</strong>terno. Queste divisioni si riproposero nel 1. Congresso<br />
del gennaio 1948 e si acuirono con la scissione<br />
e la fuoriuscita, avvenuta nel luglio dello stesso<br />
anno, <strong>della</strong> componente cattolica.<br />
<strong>Le</strong> profonde divergenze perduranti, anzi aggravatesi,<br />
al 2. Congresso <strong>della</strong> FIP del luglio 1949<br />
determ<strong>in</strong>arono la riconvocazione, da parte degli<br />
iscritti favorevoli alla <strong>CGIL</strong>, di <strong>un</strong> Congresso<br />
alternativo che si tenne nel dicembre del 1949.<br />
Camera del lavoro di Pontassieve<br />
30 - CGIdL Camera del lavoro <strong>della</strong><br />
Prov<strong>in</strong>cia di Firenze. Sez.ne di Pontassieve-<br />
. [1944-1945]- 1 bandiera iscrizione: forse<br />
stampata con <strong>in</strong>chiostro[?] nero sulla fascia<br />
bianca, frangia dorata. - Dimensioni 100x140<br />
cm circa. - Tela di lana verde bianca e rossa<br />
<strong>un</strong>ite verticalmente. - Incorniciata. – Stato di<br />
conservazione: Discreto [scritta sbiadita].<br />
Troviamo documentazione dell’attività <strong>della</strong> r<strong>in</strong>ata<br />
CdL di Pontassieve già dall’ottobre 1944 quando, <strong>in</strong><br />
risposta ad <strong>un</strong>a lettera <strong>della</strong> CdL di Firenze sui<br />
criteri di scelta dei membri <strong>della</strong> commissione provvisoria<br />
dei lavoratori dell’agricoltura, il responsabile<br />
<strong>della</strong> CdL di Pontassieve Radio Mattacchioni com<strong>un</strong>ica<br />
i nom<strong>in</strong>ativi <strong>della</strong> commissione agricoltura<br />
(che dovrà curare il lavoro anche <strong>delle</strong> sezioni dei<br />
com<strong>un</strong>i di Pelago, Reggello, Figl<strong>in</strong>e, Incisa e<br />
Rignano) nelle persone di: Magnelli Vezio, Ton<strong>in</strong>elli<br />
Giorgio, Tilli Fernando.<br />
La CdL di Pontassieve centro pr<strong>in</strong>cipale <strong>della</strong> zona,<br />
ass<strong>un</strong>se dal 1946 <strong>in</strong> poi (nella struttura del s<strong>in</strong>daca-<br />
36<br />
Questo congresso oltre all’adesione alla <strong>CGIL</strong> decise<br />
il potenziamento <strong>della</strong> Federazione dei pensionati<br />
e qu<strong>in</strong>di le sezioni dei pensionati <strong>delle</strong> varie categorie<br />
(statali, ferrovieri, autoferro-tramvieri ecc. )<br />
dovevano confluire dal gennaio successivo nella FIP.<br />
La FIP nel 1977 diventa SPI (S<strong>in</strong>dacato pensionati<br />
italiani).<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di<br />
Miriam Bergamaschi, pp.244-247<br />
to) il ruolo di struttura mandamentale di coord<strong>in</strong>a-<br />
mento s<strong>in</strong>dacale per le CdL <strong>della</strong> zona <strong>della</strong> Val di<br />
Sieve e del Valdarno.<br />
La tela <strong>della</strong> bandiera è antecedente perché si notano<br />
tracce di due scudetti asportati tra la scritta Firenze e<br />
Pontassieve (probabilmente scudo sabaudo e fascio[?]).<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: Archivio Federterra, b. 1, f. 39 ,<br />
cc. 466-467 ; “ La Camera del lavoro di Firenze :<br />
dalla liberazione agli anni ‘70” a cura di Zeffiro<br />
Ciuffoletti, pp. 45-46 note.
AREZZO e prov<strong>in</strong>cia<br />
Camera del lavoro Arezzo<br />
31- <strong>CGIL</strong> Camera Conf.le del Lavoro<br />
Arezzo. –[Anni ’40-’50]. – 1 Bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone<br />
giallo, disegno: a p<strong>un</strong>to raso e a p<strong>un</strong>to pieno<br />
con cotone policromo. - Dimensioni 120x140<br />
cm circa.- Tela di lana verde bianca e rossa<br />
<strong>un</strong>ite verticalmente. - Incorniciata. – Stato di<br />
conservazione: scarso (Lacerazioni )<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati e simboli di mestiere<br />
(vanga, <strong>in</strong>cud<strong>in</strong>e, ecc.)<br />
I contatti per la ricostituzione <strong>della</strong> CdL di Arezzo<br />
<strong>in</strong>iziarono subito dopo la liberazione <strong>della</strong> città (16<br />
luglio 1944) concretizzatisi con <strong>un</strong> Comitato provvisorio<br />
<strong>della</strong> Confederazione del lavoro. Il s<strong>in</strong>daco<br />
per sostenerne la riorganizzazione stanziò 10.000<br />
lire (il 4 settembre 1944) da restituirsi entro la f<strong>in</strong>e<br />
dell’anno.<br />
32- <strong>CGIL</strong> Camera del Lavoro Castelnuovo<br />
dei Sabbioni - Cavriglia. –[Anni ’40-’50]. –<br />
1 bandiera ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno<br />
<strong>in</strong> cotone giallo, frangia gialla. - Dimensioni<br />
120x140 cm circa.- Tela di lana verde bianca<br />
e rossa <strong>un</strong>ite verticalmente. - Incorniciata. –<br />
Stato di conservazione: buono<br />
I lavoratori <strong>della</strong> zona m<strong>in</strong>eraria erano stati i più<br />
attivi ed organizzati <strong>della</strong> prov<strong>in</strong>cia aret<strong>in</strong>a e<br />
davano vita a <strong>un</strong>a vivace lotta partigiana f<strong>in</strong> dagli<br />
ultimi mesi del 1943. Contro di essi si era rivolta la<br />
rappresaglia dalle truppe tedesche e repubblich<strong>in</strong>e<br />
che vide trucidate 97 persone il 4 luglio 1944, pochi<br />
giorni prima <strong>della</strong> liberazione. La CdL di Cavriglia<br />
e di Castelnuovo sua frazione, r<strong>in</strong>acque probabilmente<br />
subito dopo la Liberazione avvenuta dal 19 al<br />
22 luglio 1944. La troviamo <strong>in</strong>fatti a tutelare i<br />
lavoratori <strong>delle</strong> m<strong>in</strong>iere di lignite <strong>della</strong> zona che con<br />
l’afflusso di carbone estero entravano <strong>in</strong> profonda<br />
crisi. La crisi culm<strong>in</strong>a il 15 aprile 1948 quando la<br />
SMV (Società m<strong>in</strong>eraria del valdarno) affigge la<br />
lista dei 930 lavoratori da licenziare.<br />
Dopo alc<strong>un</strong>i tentativi andati a vuoto, per far recede<br />
la proprietà dal provvedimento, ci furono le dimissioni<br />
<strong>in</strong> massa di tutti i lavoratori ben 1950, (solo 135<br />
rimasero alle dipendenze <strong>della</strong> SMV).<br />
37<br />
Il <strong>primo</strong> segretario eletto fu Manlio Trippi, con<br />
Land<strong>in</strong>i e Saddocchi membri <strong>della</strong> segreteria. Il<br />
<strong>primo</strong> congresso prov<strong>in</strong>ciale si celebrò il 10-12<br />
luglio 1945.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Arezzo,<br />
1901-2001” di Ivo Biagianti e altri, pp. 59-64<br />
La parte term<strong>in</strong>ale di questa lotta si spostò su S.<br />
Giovanni V.no dove i m<strong>in</strong>atori e le loro famiglie<br />
manifestarono per 52 giorni f<strong>in</strong>o a quando la SMV<br />
cedette ed affidò alla cooperativa dei lavoratori<br />
ELV la gestione <strong>delle</strong> m<strong>in</strong>iere di lignite premessa<br />
per il loro rilancio produttivo.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Ricordi, immag<strong>in</strong>i, documenti :<br />
1944-1989 pezzi di storia s<strong>in</strong>dacale dell’aret<strong>in</strong>o”<br />
pp.52-55 ; “Lavoro s<strong>in</strong>dacato e lotte sociali nel<br />
Valdarno superiore 1943-1991” Corrado Andre<strong>in</strong>i e<br />
Franco Dr<strong>in</strong>goli, p. 14-16
33- <strong>CGIL</strong> Camera mandamentale del<br />
Lavoro Montevarchi. – [1945-1946]. – 1<br />
Bandiera ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno<br />
<strong>in</strong> cotone giallo, disegno: a p<strong>un</strong>to pieno con<br />
cotone giallo. - Dimensioni 100x120 cm<br />
circa.- Tela di lana verde bianca e rossa <strong>un</strong>ite<br />
verticalmente. - Incorniciata. – Stato di conservazione:<br />
buono.<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
La CdL di Montevarchi venne ricostituita subito<br />
dopo la liberazione così come quelle di S. Giovanni e<br />
Figl<strong>in</strong>e V.no. In particolare quella di Montevarchi<br />
era sede( a novembre del 1944) per le convocazioni<br />
<strong>delle</strong> organizzazioni s<strong>in</strong>dacali già attive cioe: gli<br />
impiegati di aziende <strong>in</strong>dustriali e commerciali, gli<br />
operai dei cappellifici, gli operai agricoli, i coloni e i<br />
mezzadri. Segretario <strong>in</strong> questo <strong>primo</strong> periodo è <strong>un</strong><br />
com<strong>un</strong>ista Balò. Nell’aut<strong>un</strong>no del 1946 si tiene il<br />
congresso <strong>della</strong> Camera del lavoro mandamentale a<br />
segretario viene eletto Florio Malatesta, altri componenti<br />
la segreteria sono Enzo <strong>Le</strong>on<strong>in</strong>i e Mario<br />
Parigi.<br />
34- Federazione italiana pensionati.<br />
s<strong>in</strong>dacato com<strong>un</strong>ale Montevarchi. – [Anni<br />
’50-’60?]. – 1 Bandiera ricamata, iscrizione:<br />
a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone giallo, frangia gialla. -<br />
Dimensioni 120x140 cm circa.- Tela di lana<br />
verde bianca e rossa <strong>un</strong>ite verticalmente. -Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: buono.<br />
Per le notizie sulla FIP vedi bandiera 29<br />
38<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Lavoro s<strong>in</strong>dacato e lotte sociali<br />
nel Valdarno superiore 1943-1991” Corrado Andre<strong>in</strong>i<br />
e Franco Dr<strong>in</strong>goli, pp.25-27
Grosseto e prov<strong>in</strong>cia<br />
FLAI Grosseto<br />
35- Federbraccianti <strong>CGIL</strong> Grosseto. –<br />
[1948]. - 1 bandiera ricamata, iscrizione: a<br />
p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone giallo, disegno: a p<strong>un</strong>to<br />
raso e a p<strong>un</strong>to pieno con cotone verde, beige,<br />
giallo, argento , frangia dorata. - Dimensioni<br />
100x165 cm circa.- Tela di cotone rosso con<br />
applicato <strong>in</strong> alto a s<strong>in</strong>. nastro tricolore. - Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: buono<br />
Simboli: Mani con falce e spighe, ghirlanda<br />
Dopo la Liberazione i lavoratori <strong>della</strong> terra del<br />
grossetano, come avveniva a livello nazionale, si<br />
riorganizzavano all’<strong>in</strong>terno <strong>della</strong> Federterra .<br />
Il <strong>primo</strong> congresso di Bologna (ottobre 1946) decise<br />
lo scioglimento <strong>della</strong> Federterra e la costituzione<br />
<strong>della</strong> Confederazione dei lavoratori <strong>della</strong> terra o<br />
Confederterra. La nuova Confederazione doveva<br />
organizzare al suo <strong>in</strong>terno le varie categorie dei<br />
lavoratori <strong>della</strong> terra: braccianti, coloni e mezzadri,<br />
salariati e maestranze specializzate, impiegati periti<br />
e tecnici agricoli, piccoli proprietari ecc. Solo alc<strong>un</strong>e<br />
di queste categorie si costituirono le più importanti<br />
furono la Federmezzadri che tenne il suo congresso<br />
a Siena nel dicembre 1947 e la Federbraccianti il cui<br />
congresso nazionale si tenne a Ferrara nel gennaio<br />
1948.<br />
La presenza bracciantile nel grossetano era particolarmente<br />
importante <strong>in</strong>fatti f<strong>in</strong>o dagli ’50 abbiamo<br />
<strong>un</strong>a consistenza numerica di circa 10.000 <strong>un</strong>ità.<br />
36- <strong>CGIL</strong>. S<strong>in</strong>dacato ferrovieri italiani.<br />
Sezione di Grosseto. - [19--]. - 1 bandiera<br />
ricamata [a p<strong>un</strong>ti vari] sia per le iscrizioni che<br />
per il disegno <strong>in</strong> filo dorato, frangia <strong>in</strong><br />
cordonc<strong>in</strong>o dorato. - Dimensioni 100x 120<br />
cm circa.- Tela <strong>in</strong> raso[?] rosso e bianco. –<br />
Incorniciata. – Stato di conservazione:<br />
scadente (tela scolorita, lisa, e lacera) <strong>un</strong>ita<br />
coccarda tricolore coeva (?)<br />
Disegno: ruota alata su rotaia<br />
Abbiamo notizia nel settembre 1890 di sostenitori<br />
del fascio ferroviario a Grosseto, mentre ad ottobre<br />
si costituiva a Pisa <strong>un</strong>a sezione avendo raggi<strong>un</strong>to il<br />
m<strong>in</strong>imo dei soci. A Firenze nel giugno del 1891 vi<br />
erano 979 iscritti, 200 nella sottosezione di Pontassieve<br />
, 54 ad Arezzo, 47 ad Empoli, 35 a Siena ecc.. .<br />
Tentativi di costituire <strong>un</strong> s<strong>in</strong>dacato di categoria<br />
risalgono agli anni ’90 dell’ottocento, ma è solo il 1.<br />
maggio del 1907 che nasce il s<strong>in</strong>dacato <strong>un</strong>itario <strong>della</strong><br />
39<br />
<strong>Le</strong> condizioni economiche erano misere perché<br />
difficilmente <strong>in</strong> <strong>un</strong>a annata riuscivano ad essere<br />
occupati per più di 130-140 giornate che scendono a<br />
110-120 nelle zone montane. <strong>Le</strong> miserrime condizioni<br />
economiche erano date anche dalla totale<br />
assenza di contratti, dall’assoluta carenza di regole<br />
nell’ass<strong>un</strong>zione e nella prestazione lavorativa che di<br />
solito era da stella a stella (dall’alba al tramonto).<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “ <strong>Le</strong> nostre orme : per <strong>un</strong>a storia<br />
del lavoro <strong>delle</strong> organizzazioni operaie e contad<strong>in</strong>e<br />
nel grossetano” F. Fusi, ...ed altri, 169-173 ; “ Gli<br />
archivi <strong>della</strong> Camera del lavoro di Grosseto” a cura<br />
di S. Soldat<strong>in</strong>i, p. 166-167<br />
categoria (SFI) con l’accorpamento tra il Fascio<br />
ferroviario e il Riscatto ferroviario.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “ Archivio di stato di Firenze,<br />
atti di polizia” B.12, f. 3 ; “Organizzazioni e lotte<br />
dei ferrovieri italiani” di Libertario Guerr<strong>in</strong>i ; pp.<br />
78, 83 e seg.
Livorno e prov<strong>in</strong>cia<br />
Camera del lavoro Livorno<br />
37- <strong>Le</strong>ga contad<strong>in</strong>i Castagneto Carducci. –<br />
[Anni: ’20-‘30?]. - 1 bandiera dip<strong>in</strong>ta [tempera?]<br />
con aratro e falce. - Dimensioni [--x--<br />
cm.] circa.- Incorniciata. – Stato di conservazione:<br />
molto scarso [da restaurare lacerazioni<br />
e asportazioni nella stoffa]<br />
Simboli: Aratro e falce<br />
La prima lega di contad<strong>in</strong>i aderente alla CdL di<br />
Livorno sorse a Lorenzana nel 1906 con 80 soci.<br />
La zona di Castagneto dal 1907 <strong>in</strong> poi rientrava nel<br />
raggio di attività <strong>della</strong> CdL di Piomb<strong>in</strong>o che pr<strong>in</strong>cipalmente<br />
si <strong>in</strong>centrava sull’organizzazione degli<br />
operai degli stabilimenti siderurgici e m<strong>in</strong>erari<br />
cittad<strong>in</strong>i e <strong>della</strong> zona. La CdL piomb<strong>in</strong>ese solo dopo<br />
il 1909 rivolse la sua attenzione al rafforzamento<br />
<strong>delle</strong> <strong>strutture</strong> periferiche “all’Elba, a Cec<strong>in</strong>a a<br />
Castagneto le leghe si ad<strong>un</strong>avano regolarmente e<br />
settimanalmente con il segretario <strong>della</strong> CdL di<br />
Piomb<strong>in</strong>o”. Antesignana del risveglio del mondo<br />
agricolo e mezzadrile fu la creazione <strong>della</strong> <strong>Le</strong>ga<br />
contad<strong>in</strong>a di Ventur<strong>in</strong>a (ottobre 1916) che <strong>in</strong>sieme<br />
alla cooperativa mista tra agricoltori di Ventur<strong>in</strong>a e<br />
d<strong>in</strong>torni, ass<strong>un</strong>se <strong>un</strong>a importanza decisiva nelle<br />
rivendicazioni del mondo agricolo.<br />
Nell’immediato dopoguerra sempre più numerose<br />
sorgevano le <strong>Le</strong>ghe “esse sorsero a Castagneto<br />
Carducci, raccogliendo <strong>in</strong> <strong>un</strong> fascio la quasi totalità<br />
38- <strong>Le</strong>ga lavoratori panettieri Livorno. –<br />
[Anni: ’20-‘30?]. - 1 bandiera ricamata, iscrizione:<br />
a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> seta gialla, disegno: a<br />
p<strong>un</strong>to piatto con seta policroma e dorata, frangia<br />
dorata. - Dimensioni [--x-- cm.] circa.-<br />
Incorniciata. – Stato di conservazione: Buono<br />
(il filo dorato <strong>delle</strong> spighe e ossidato)<br />
Simboli: spighe di grano legate da nastri<br />
Una <strong>Le</strong>ga di panettieri era attiva a Livorno f<strong>in</strong> dal<br />
1915 ed aderiva alla CdL, segretario era Giuseppe<br />
Ughi, mentre <strong>un</strong>a lega aff<strong>in</strong>e quella dei pastai era<br />
già presente nel 1905 con 55 iscritti.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “<strong>Le</strong> voci del lavoro 90 anni di<br />
organizzazione e di lotta <strong>della</strong> Camera del lavoro di<br />
Livorno” p. 108, 191<br />
40<br />
dei lavoratori <strong>della</strong> terra”. Nel 1919 si aprì <strong>un</strong>a<br />
vertenza per <strong>un</strong> patto colonico “che superasse le<br />
svariatissime e contraddittorie condizioni di lavoro<br />
attualmente esistenti” e dal 1. luglio entrarono <strong>in</strong><br />
sciopero circa 5.000 contad<strong>in</strong>i, il 18 ci fu <strong>un</strong> accordo<br />
di massima. Ma proprio nel momento di maggior<br />
espansione del movimento <strong>in</strong>iziarono i tentativi di<br />
repressione <strong>delle</strong> forze dell’ord<strong>in</strong>e, <strong>in</strong>fatti l’On. Modiglioni<br />
protesta per i sorprusi accaduti a Campiglia<br />
Suvereto, Bolgheri, Castagneto ...<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “<strong>Le</strong> voci del lavoro 90 anni di<br />
organizzazione e di lotta <strong>della</strong> Camera del lavoro di<br />
Livorno”, p. 110 ; “La Camera del lavoro di<br />
Piomb<strong>in</strong>o dalle orig<strong>in</strong>i agli anni sessanta” p. 58,<br />
134-137<br />
*Nella bacheca <strong>in</strong> cui è custodita la bandiera c’è<br />
anche l’asta orig<strong>in</strong>ale con il p<strong>un</strong>tale <strong>in</strong> metallo
39- FILT-<strong>CGIL</strong> Livorno. Fed.ne Ita.na<br />
Lav.ri Trasp.ti - Anni: ’80]. - 1 bandiera<br />
ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone<br />
giallo, disegno: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone nero,<br />
frangia dorata. - Dimensioni [--x-- cm.] circa.-<br />
Tela di cotone rossa. - Incorniciata. – Stato di<br />
conservazione: Buono<br />
La Federazione italiana lavoratori trasporti (FILT)<br />
si costituisce nel 1980 con la fusione tra lo SFI gli<br />
autoferrotramvieri e altri s<strong>in</strong>dacati m<strong>in</strong>ori<br />
40- Federazione impiegati operai metallurgici<br />
Livorno. - [Anni: ’40?.] - 1 bandiera<br />
ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone<br />
giallo, disegno: a p<strong>un</strong>to piatto <strong>in</strong> cotone giallo<br />
e nero. - Dimensioni 120x170 cm circa.- Tela<br />
di cotone rosso. - Incorniciata. – Stato di conservazione<br />
: discreto [stoffa lisa e iscrizione<br />
mancante].<br />
Simboli: ruota dentata, compasso, penna, martello<br />
La FIOM nazionale tenne il suo <strong>primo</strong> congresso a<br />
Livorno il 16 giugno 1901.<br />
A Livorno la presenza metalmeccanica era<br />
consistente vista la presenza dei cantieri navali<br />
Orlando e <strong>della</strong> Società metallurgica italiana e di<br />
altri importanti stabilimenti. Nel 1901 abbiamo<br />
circa 1000 iscritti alla lega livornese, che si<br />
ridussero drasticamente negli anni successivi,<br />
<strong>in</strong>fatti nel 1907 non risultava ness<strong>un</strong> iscritto per la<br />
scomparsa <strong>delle</strong> leghe del comparto siderurgiconavale.<br />
Dopo <strong>un</strong>a crisi che portò anche allo<br />
scioglimento <strong>della</strong> FIOM livornese questa venne<br />
riorganizzata da Buozzi nel 1915 con circa 500<br />
iscritti. Da tale data <strong>in</strong>izia la crescita e l’affermazione<br />
<strong>della</strong> FIOM che con la conclusione di vertenze<br />
alla SMI al Cantiere navale Orlando, alle Offic<strong>in</strong>e<br />
elettromeccaniche livornesi consolidò la sua forza,<br />
nonostante la militarizzazione di alc<strong>un</strong>i stabilimenti.<br />
Nel 1917 alla FIOM livornese risultano iscritti 3000<br />
lavoratori con <strong>un</strong>a impostazione molto più radicale<br />
di quella <strong>della</strong> segreteria <strong>della</strong> CdL.<br />
Nel 1918 cont<strong>in</strong>uano le lotte per i miglioramenti<br />
salariali e normativi f<strong>in</strong>o alla conquista di <strong>un</strong>a<br />
“scala mobile dei salari” ante litteram nel 1918,<br />
sulla falsariga di quella adottata contemporaneamente<br />
a Firenze. Il 1919 vide le lotte per la<br />
riduzione dell’orario e la conquista <strong>delle</strong> 8 ore e le<br />
lotte contro il caroviveri. Il 1920 è caratterizzato da<br />
<strong>un</strong> radicalizzarsi <strong>delle</strong> lotte che sfociano anche<br />
nell’occupazione <strong>delle</strong> fabbriche <strong>in</strong> risposta alle<br />
serrate da parte padronale.<br />
41<br />
Il 2 settembre verso le 17 al Cantiere Orlando e<br />
negli stabilimenti SMI, Gall<strong>in</strong>ari, Martelli e Parodi<br />
e molti altri vennero issate <strong>delle</strong> <strong>bandiere</strong> rosse ed<br />
occupate. Al cantiere navale <strong>un</strong> cacciatorped<strong>in</strong>iere<br />
<strong>in</strong> lavorazione venne ultimato e varato. Il 1920 si<br />
conclude con il conquista del com<strong>un</strong>e da parte dei<br />
socialisti.<br />
Il 1921 vede <strong>un</strong>a radicalizzazione <strong>delle</strong> posizioni e la<br />
rottura dell’<strong>un</strong>ità con i riformisti che porto nel<br />
congresso socialista del 1921 alla nascita del partito<br />
com<strong>un</strong>ista. Con la crisi <strong>in</strong>dustriale del 1921 e la<br />
contemporanea attività <strong>delle</strong> squadre fasciste <strong>in</strong>izia<br />
il lento decl<strong>in</strong>o del movimento operaio livornese che<br />
si concluse con gli scioperi del giugno luglio 1922 e<br />
quello “legalitario” dell’agosto. Il 3 agosto forti di<br />
circa 1000 squadristi organizzati militarmente<br />
avvennero gravissimi scontri con le organizzazioni<br />
operaie che culm<strong>in</strong>arono con la devastazione <strong>della</strong><br />
CdL. Con la liberazione la FIOM si ricostituisce<br />
da1 1945 e r<strong>in</strong>asce formal mente con il Congresso<br />
del 5-9 dicembre 1946 a Tor<strong>in</strong>o.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “S<strong>in</strong>dacato e progresso: la<br />
FIOM tra immag<strong>in</strong>e e realtà 1901-1914” di<br />
Maurizio Antonioli, p. 25-26 ; “<strong>Le</strong> voci del lavoro 90<br />
anni di organizzazione e di lotta <strong>della</strong> Camera del<br />
lavoro di Livorno” p.70,94 108, 190, 206-282
41- 1. maggio 1952. Palio <strong>della</strong> Camera<br />
mand. del Lavoro al s<strong>in</strong>d. v<strong>in</strong>citore del<br />
torneo di bocce. - Anno: 1952. - 1 bandiera<br />
ricamata, iscrizione: p<strong>un</strong>to pieno con cotone<br />
giallo, frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. – Dimensioni<br />
[--x-- cm.] circa.- Tela di lana rossa. -<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Ottimo<br />
Il palio è il premio di <strong>un</strong> torneo di bocce nell’ambito<br />
dei festeggiamenti del Primo maggio del 1952<br />
<strong>in</strong>detto da <strong>un</strong>a CdL mandamentale non identificata.<br />
42- Comitato partigiani <strong>della</strong> pace Castiglioncello.<br />
– [Anni: ’50.] - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone giallo,<br />
disegno: a p<strong>un</strong>to raso <strong>in</strong> cotone giallo e celeste,<br />
frangia dorata. - Dimensioni [--x-- cm.]<br />
circa.- Tela <strong>in</strong> raso di seta avorio. -Non <strong>in</strong>corniciata.<br />
– Stato di conservazione: Ottimo<br />
Simboli: Globo, colomba <strong>in</strong> volo, ghirlande<br />
43- [Bandiera <strong>della</strong> pace Anni: ’50]. - 1<br />
bandiera ricamata a p<strong>un</strong>ti vari sia per le iscrizioni<br />
che per il disegno composta da ritagli di<br />
stoffa policromi ricamati ed <strong>un</strong>iti <strong>in</strong>sieme . -<br />
Dimensioni [--x-- cm.] circa.- Non <strong>in</strong>corniciata.<br />
– Stato di conservazione: Buono<br />
Simboli: colomba <strong>in</strong> volo, <strong>in</strong>iziali e nomi <strong>delle</strong><br />
realizzatrici<br />
42
44- [Bandiera <strong>della</strong> pace Anni: ’50]. - 1<br />
bandiera ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>ti vari<br />
composta da ritagli di stoffa policromi ricamati<br />
ed <strong>un</strong>iti <strong>in</strong>sieme <strong>in</strong> doppio foglio recto<br />
verso. - Dimensioni [--x-- cm.] circa.- Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: Buono<br />
45- [Bandiera <strong>della</strong> pace Anni: ’50]. - 1<br />
bandiera ricamata a p<strong>un</strong>ti vari sia per le<br />
iscrizioni che per il disegno composta da<br />
ritagli di stoffa policromi ricamati ed <strong>un</strong>iti<br />
<strong>in</strong>sieme al verso colombe bianche <strong>in</strong> volo e<br />
iscrizione pace su tela di cotone celeste. -<br />
Dimensioni [--x-- cm.] circa.- Non <strong>in</strong>corniciata.<br />
– Stato di conservazione: Buono<br />
(macchia al verso)<br />
Simboli: colombe <strong>in</strong> volo, <strong>in</strong>iziali e nomi <strong>delle</strong><br />
realizzatrici<br />
46- [Bandiera <strong>della</strong> pace. - Anni: ’50]. - 1<br />
bandiera ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>ti vari<br />
composta da strisce di stoffa policromi<br />
ricamati ed <strong>un</strong>iti <strong>in</strong>sieme. - Dimensioni [--x--<br />
cm.] circa.- Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di<br />
conservazione: Buono<br />
43
47- <strong>Le</strong> donne di Vada (Livorno) per la<br />
pace. – [Anni: ’50]. - 1 bandiera ricamata a<br />
p<strong>un</strong>ti vari sia per le iscrizioni che per il<br />
disegno con cotone marrone, giallo, avorio,<br />
celeste, verde. - Dimensioni [--x-- cm.] circa.-<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. Tela di raso avorio – Stato<br />
di conservazione: buono<br />
Simboli: cart<strong>in</strong>a dell’Italia<br />
Pisa e prov<strong>in</strong>cia<br />
Camera del lavoro Pisa<br />
48- Camera confederale del lavoro <strong>della</strong><br />
prov<strong>in</strong>cia di Pisa. – [Anni: ‘40-’50]. - 1<br />
bandiera a gonfalone ricamata [a p<strong>un</strong>ti vari]<br />
sia per le iscrizioni che per il disegno con filo<br />
dorato e policromo, frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o<br />
dorato. – Tela <strong>in</strong> raso rosso. - Dimensioni<br />
90x120 cm circa.- Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di<br />
conservazione: Buono<br />
Simboli: Globo contornato dalla scritta Federazione<br />
s<strong>in</strong>dacale mondiale <strong>CGIL</strong> (logo <strong>CGIL</strong>)<br />
Il 26 settembre 1944 venne ricostituita la CdL. Il<br />
Primo congresso prov<strong>in</strong>ciale s<strong>in</strong>dacale si tenne il 2<br />
aprile 1945 con la partecipazione di circa 200<br />
“rappresentanti di s<strong>in</strong>dacati e leghe <strong>della</strong> prov<strong>in</strong>cia”<br />
<strong>in</strong> rappresentanza circa 20.000 lavoratori <strong>in</strong><br />
maggioranza lavoratori <strong>della</strong> terra. Il segreterio era<br />
Paris Panicucci <strong>della</strong> segreteria facevano parte<br />
Egidio Del Carratore e Cesare Fagioli. Il Congresso<br />
elesse <strong>un</strong>a Commissione esecutiva (C.E.) organo<br />
decisionale <strong>della</strong> struttura. I membri <strong>della</strong> C.E.<br />
facevano parte <strong>delle</strong> commissioni istituite a livello<br />
sovracom<strong>un</strong>ale o prov<strong>in</strong>ciale (commissione prezzi,<br />
ecc.) ed <strong>in</strong>oltre teneva i rapporti con l’Ufficio del<br />
lavoro soprattutto per il collocamento. Alla C.E.<br />
44<br />
partecipavano le Commissioni femm<strong>in</strong>ili e giovanili<br />
senza diritto di voto.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Dalla ricostruzione ai primi<br />
esiti <strong>della</strong> scissione” di Crist<strong>in</strong>a Torti p. 203-204,<br />
244-247- contenuto <strong>in</strong> : “La Camera del lavoro di<br />
Pisa : 1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di<br />
Gigliola D<strong>in</strong>ucci.
49- Camera confederale del lavoro<br />
prov<strong>in</strong>cia di Pisa. – [Anni:’60?]. - 1 bandiera<br />
ricamata [a p<strong>un</strong>ti vari] sia per le iscrizioni che<br />
per il disegno con filo giallo celeste e verde,<br />
frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. - Tela di cotone<br />
bianca e rossa <strong>un</strong>ita verticalmente. -<br />
Dimensioni 100x140 cm circa.- Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: Buono<br />
Simboli: Globo contornato dalla scritta Federazione<br />
s<strong>in</strong>dacale mondiale <strong>CGIL</strong> (logo <strong>CGIL</strong>)<br />
La nascita <strong>della</strong> CdL di Pisa avviene nell’ottobre del<br />
1896 ed è sciolta durante lo stato d’assedio (1898)<br />
proclamato per gli scioperi contro il caro-viveri.<br />
Viene ricostituita nella fatidica data del 1. maggio<br />
1901. Nel 1902 viene <strong>in</strong>augurata la nuova sede di<br />
Borgo Stretto che chiude nella primavera del 1906.<br />
La CdL viene ricostituita 1 anno dopo nel marzo<br />
1907 e prosegue la sua stentata attività f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e<br />
del 1908 quando praticamente sparisce. Passeranno<br />
4 anni perché si ricostituisca (primavera del 1912) e<br />
questa volta la sua attività si protrarrà f<strong>in</strong>o alla<br />
notte tra il 2-3 maggio 1921 quando i fascisti<br />
assaltano e <strong>in</strong>cendiano la sede che viene distrutta.<br />
Da tale momento, non si hanno notizia di <strong>un</strong><br />
trasferimento dell’attività <strong>in</strong> qualche altra sede<br />
cittad<strong>in</strong>a, è probabile che le residue attività <strong>della</strong><br />
FILCEA Pisa<br />
50- Federazione prov. Lavoratori chimici.<br />
<strong>CGIL</strong> – FILC, Pisa. – [Anni: ’40-’50]. - 1<br />
bandiera ricamata [a p<strong>un</strong>ti vari] sia per le<br />
iscrizioni che per il disegno con filo giallo,<br />
bianco e nero, frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o di seta<br />
bianca. - Tela di cotone rossa con applicato <strong>in</strong><br />
alto a s<strong>in</strong>. nastro tricolore. - Dimensioni<br />
100x140 cm circa.- Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato<br />
di conservazione: Buono.<br />
Simboli: Alambicco, provetta, bicchieri, penna e<br />
libro.<br />
La FILC era già attiva nel 1945, il <strong>primo</strong> congresso<br />
è a Firenze nel 1946, cessa nel 1960 con la<br />
costituzione <strong>della</strong> FILCEP che a sua volta cessa nel<br />
1968 confluendo nella FILCEA.<br />
La FILC pisana nel 1947 risulta avere 3.130 iscritti<br />
ed ha come segretario Mannocci Orlando.<br />
45<br />
CdL vengano svolte da Livorno o da Pontedera f<strong>in</strong>o<br />
alla distruzione di queste sedi camerali. Da allora e<br />
per oltre <strong>un</strong> ventennio l’attività s<strong>in</strong>dacale sarà solo<br />
quella del regime.<br />
Il 26 settembre 1944 r<strong>in</strong>asceva la CdL di Pisa con<br />
responsabile Paris Panicucci, affiancato da li a poco<br />
da Eugenio Arcangeli e D<strong>in</strong>o Me<strong>in</strong>i. La sede veniva<br />
posta <strong>in</strong> Borgo Stretto n, 1.<br />
La bandiera sembra sia stata realizzata da <strong>un</strong>a<br />
ditta specializzata del Mugello vedi “1896-2006, 110<br />
anni <strong>della</strong> CdLT di Pisa”, p. 79<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: : “La Camera del lavoro di Pisa<br />
: 1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, p.13-21 ; 126-139 ; 201-205 ; 551-559<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, p. 246 ; “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di Miriam<br />
Bergamaschi, pp. 149-151.
52- Federazione prov<strong>in</strong>ciale vetro<br />
ceramica. Pisa. – [Ante 1968]. - 1 bandiera<br />
ricamata [a p<strong>un</strong>ti vari] sia per le iscrizioni che<br />
per il disegno con filo beige e bianco, frangia<br />
<strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. - Tela di cotone rossa<br />
con applicato <strong>in</strong> alto e <strong>in</strong> basso a s<strong>in</strong>. nastro<br />
tricolore. - Dimensioni 100x140 cm circa.-<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono (nastri tricolori scoloriti).<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
La Federazione italiana lavoratori Ceramica Vetro<br />
e aff<strong>in</strong>i (FILCEVA) fu costituita nel 1963 con il<br />
congresso riorganizzativo che decise il cambio del<br />
nome per l’accresciuto peso e importanza dei settori<br />
cosiddetti aff<strong>in</strong>i (Abrasivi elettronica ecc.) e con<br />
l’<strong>in</strong>tento di formare dei s<strong>in</strong>dacati di comparto. La<br />
FNVCA cessa nel 1968. In tale data con il FILCEP<br />
forma la Filcea.<br />
Il comparto ceramico, ma soprattutto il settore<br />
vetrario nel territorio, pisano ha sempre rappresentato<br />
<strong>un</strong> settore importantissimo con aziende<br />
di medie grandi dimensioni Sa<strong>in</strong>t-Goba<strong>in</strong>, VIS,<br />
Richard G<strong>in</strong>ori ecc.. e f<strong>in</strong> dal 1947 era il 5.<br />
s<strong>in</strong>dacato avendo iscritti 2.690 lavoratori.<br />
51- Fed.[erazione] It.[aliana] Lav.[oratori]<br />
Chimici e aff<strong>in</strong>i <strong>CGIL</strong>. – [post 1968]. - 1<br />
bandiera ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong><br />
cotone giallo, frangia di cotone giallo. -<br />
Dimensioni 100x140 cm. circa.- Tela <strong>in</strong> lana<br />
rossa. - Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono<br />
La FILCEA si è costituita nel 1968 dall’<strong>un</strong>ificazione<br />
<strong>della</strong> FILCEP (Federazione italiana lavoratori<br />
chimici e del petrolio) e <strong>della</strong> FILCEVA (Federazione<br />
italiana lavoratori ceramica elettronica vetro<br />
e abrasivi).<br />
Il Congresso nazionale costitutivo si tenne a<br />
Viareggio nel dicembre 1968, segretario venne eletto<br />
Aldo Trepidi e nella segreteria entrò a far parte<br />
Luigi Pucc<strong>in</strong>i <strong>della</strong> Filceva.<br />
Nel pisano la nuova federazione deve subito<br />
affrontare le crisi <strong>in</strong>dustriali del comparto vetrario<br />
e ceramico <strong>delle</strong> grandi realtà produttive <strong>della</strong><br />
Sa<strong>in</strong>t-Goba<strong>in</strong> e <strong>della</strong> Richard G<strong>in</strong>ori (vedi. oltre)<br />
46<br />
Ancora più importante si evidenzia tale peso se si<br />
considera che f<strong>in</strong> dal sorgere <strong>della</strong> CDL di Pisa<br />
(1896) ci sono tra le leghe fondatrici e aderenti<br />
quelle dei lavoratori del vetro <strong>della</strong> Gerard e la<br />
<strong>Le</strong>ga dei lavoratori <strong>della</strong> Sa<strong>in</strong>t-Goba<strong>in</strong><br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, p. 247, 551 ; “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di<br />
Miriam Bergamaschi, pp. 147-149.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di<br />
Miriam Bergamaschi, pp.155
53- Comitato s<strong>in</strong>dacale di fabbrica St.<br />
Goba<strong>in</strong>. – [Anni: ’50]. - 1 bandiera,<br />
iscrizione: formate con applicazioni <strong>in</strong> stoffa<br />
gialla. – Tela di cotone rosso. - Dimensioni<br />
100x140 cm. circa.- Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato<br />
di conservazione: Buono<br />
La <strong>Le</strong>ga dei lavoratori <strong>della</strong> Sa<strong>in</strong>t-Goba<strong>in</strong> risale al<br />
XIX secolo partecipa alla nascita <strong>della</strong> CdL di Pisa e<br />
vi aderisce <strong>in</strong>sieme alle altre leghe dei vetrai.<br />
Il comparto vetro ha sempre rivestito <strong>un</strong>a grande<br />
importanza nell’economia pisana per tutto il XX<br />
secolo. La bandiera risale quasi certamente al<br />
periodo <strong>della</strong> ricostruzione postbellica ed è anteredente<br />
ai “Consigli di fabbrica”. Diamo qui di<br />
seguito alc<strong>un</strong>i avvenimenti coevi alla bandiera e f<strong>in</strong>o<br />
alla f<strong>in</strong>e degli anni ’60. Lo stabilimento alla f<strong>in</strong>e<br />
<strong>della</strong> guerra è completamente distrutto e solo <strong>in</strong><br />
agosto del 1946 riprende l’attività produttiva. Il 12<br />
febbraio 1946 viene firmato <strong>un</strong> accordo con aumenti<br />
salariali del 40% e <strong>un</strong> orario giornaliero di 8 ore,<br />
viene richiesto, poco dopo, <strong>un</strong> orario di 6 ore<br />
giornaliere per gli addetti ai forni. Nel settembre<br />
1946 viene siglato a livello nazionale <strong>un</strong> accordo di<br />
tregua salariale ma alc<strong>un</strong>e grandi aziende<br />
otterranno di non applicarle nel pisano la St.<br />
Goba<strong>in</strong> è tra queste.<br />
Il 16 settembre 1948 sciopero per il r<strong>in</strong>novo<br />
contrattuale. A gennaio la C.I. <strong>in</strong>dice diversi<br />
scioperi per il r<strong>in</strong>novo del contratto, il licenziamento<br />
di alc<strong>un</strong>i operai e contro le ritorsioni<br />
aziendali. Il 26 febbraio 1949 dopo 42 giorni di<br />
vertenza viene firmato <strong>un</strong> accordo. 31 maggio 1956<br />
vertenza per la cassa mutua aziendale e accordo il 7<br />
luglio successivo.<br />
54- Richard-G<strong>in</strong>ori Pisa [Bandiera <strong>della</strong><br />
pace]. – [Anni: ’50]. - 1 bandiera con<br />
iscrizioni formate da applicazioni <strong>in</strong> nastro<br />
celeste, composta da strisce di stoffa<br />
policromi <strong>un</strong>iti <strong>in</strong>sieme, frangia dorata. -<br />
Dimensioni 100x140 cm circa.- Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: Buono<br />
La bandiera sembra sia stata realizzata dalle<br />
lavoratrici <strong>della</strong> Marzotto.<br />
Vedi anche b.55<br />
47<br />
1961 settembre –dicembre scioperi per la riduzione<br />
d’orario, gli scatti d’anzianità, la 14. mensilità e la<br />
contrattazione <strong>in</strong>tegrativa aziendale.<br />
Nel 1967 (7-8, 14, 21 febbraio) i dipendenti <strong>della</strong><br />
Sa<strong>in</strong>t-Goba<strong>in</strong> scioperano contro la riduzione<br />
lavorativa e per il r<strong>in</strong>novo contrattuale.<br />
Nel 1968 (1 marzo) gli stabilimenti Vis e Sa<strong>in</strong>t<br />
Goba<strong>in</strong> vengono <strong>un</strong>ificati sotto <strong>un</strong>a <strong>un</strong>ica direzione.<br />
Nel 1968 (20 settembre-23 ottobre) scioperi degli<br />
stabilimenti Vis e Sa<strong>in</strong>t Goba<strong>in</strong> a più riprese contro<br />
la riduzione d’orario per tutti i 1.800 dipendenti e<br />
accordo del 23 ottobre che riconferma i livelli<br />
occupazionali e la cassa <strong>in</strong>tegrazione per <strong>un</strong><br />
massimo di 250 lavoratori<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, p.561, 565-566, 585-587<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “1896-2006, 110 anni <strong>della</strong><br />
CdLT di Pisa”, p. 86
55- Comitato s<strong>in</strong>dacale. R. G<strong>in</strong>ori – [Anni:<br />
’50]. - 1 bandiera, iscrizione: formata da applicazioni<br />
<strong>in</strong> stoffa gialla. –Dimensioni 110x<br />
150 cm circa. - Tela di cotone rosso. - Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: Buono<br />
Nel settembre 1946 viene siglato a livello nazionale<br />
<strong>un</strong> accordo di tregua salariale ma alc<strong>un</strong>e grandi<br />
aziende otterranno di non applicarle nel pisano la<br />
R. G<strong>in</strong>ori è tra queste.<br />
Il 16 settembre 1948 sciopero di 48 ore per il r<strong>in</strong>novo<br />
contrattuale.<br />
Il 17 marzo 1949 sciopero di 1 ora contro l’adesione<br />
italiana al Patto Atlantico; 18 marzo 1953 sciopero<br />
di 4 ore contro il mancato accoglimento di ogni<br />
richiesta s<strong>in</strong>dacale; Gennaio 1954 sciopero per la<br />
perequazione e il conglobamento.<br />
Nel luglio-settembre 1962 scioperi per il r<strong>in</strong>novo<br />
contrattuale e accordo con aumenti salariali, premio<br />
di produzione e riconoscimento del s<strong>in</strong>dacato<br />
aziendale. Nell’aprile 1963 <strong>in</strong>izia la lotta per gli<br />
aumenti salariali e per il riconoscimento <strong>della</strong><br />
rappresentanza s<strong>in</strong>dacale con oltre 120 ore di<br />
sciopero. Nel 1967 (14 ottobre) i ceramisti <strong>della</strong><br />
Richard G<strong>in</strong>ori scioperano per 96 ore per il r<strong>in</strong>novo<br />
contrattuale <strong>in</strong>sieme a quelli <strong>della</strong> VIS.<br />
56- Comitato s<strong>in</strong>dacale di fabbrica VIS. –<br />
[Anni: ’50]. - 1 bandiera, iscrizione: formata<br />
con applicazioni <strong>in</strong> stoffa gialla. - Dimensioni<br />
100x140 cm circa.- Tela di cotone rosso. -<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono<br />
Il 15 marzo 1949 sciopero contro l’adesione italiana<br />
al Patto Atlantico.<br />
Febbraio 1954 sciopero del settore <strong>in</strong>dustria per il<br />
conglobamento, adesione dei lavoratori VIS al 78%.<br />
1961 settembre –dicembre scioperi per la riduzione<br />
d’orario, gli scatti d’anzianità, la 14. mensilità e la<br />
contrattazione <strong>in</strong>tegrativa aziendale con astensioni<br />
che toccano alla VIS il 93% degli addetti.<br />
Nell’aprile 1963 <strong>in</strong>izia la lotta per gli aumenti salariali<br />
e per il riconoscimento <strong>della</strong> rappresentanza<br />
s<strong>in</strong>dacale con oltre 150 ore di sciopero. Il 14 ottobre<br />
1967 sciopero di 96 ore per il r<strong>in</strong>novo contrattuale.<br />
I dipendenti Vis scioperano contro le riduzioni di<br />
organico e la messa <strong>in</strong> Cassa <strong>in</strong>tegrazione di 650<br />
lavoratori gennaio 1968. Dal 1. marzo gli<br />
stabilimenti VIS e Sa<strong>in</strong>t Goba<strong>in</strong> vengono <strong>un</strong>ificati<br />
con <strong>in</strong> <strong>un</strong>’<strong>un</strong>ica direzione, il 20 settembre sciopero<br />
contro la messa <strong>in</strong> Cassa <strong>in</strong>tegrazione di 300 operai.<br />
Facevano parte del Comitato <strong>della</strong> VIS: G<strong>in</strong>o<br />
dell’Ira, Marcello Puccio, Silverio Bonaccorsi<br />
48<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 227-228 ; 560-586<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 566- 586 ; “1896-2006, 110 anni <strong>della</strong><br />
CdLT di Pisa”, p. 91
FIOM Pisa<br />
57- Federazione Prov<strong>in</strong>c.[iale] Metallurgici<br />
FIOM. Pisa. – [anni ’50]. - 1 bandiera<br />
ricamata [p<strong>un</strong>to pieno ?] sia per le iscrizioni<br />
che per il disegno con filo giallo su riporti <strong>in</strong><br />
tela bianca, frangia dorata. - Tela di cotone<br />
rossa. - Dimensioni 100x140 cm circa.-<br />
Incorniciata. – Stato di conservazione: Buono<br />
Simboli: Ruota dentata, compasso, penna, martello<br />
La FIOM pisana <strong>in</strong>iziò a operare subito dopo la<br />
liberazione tra le macerie di molte <strong>in</strong>dustrie<br />
completamente distrutte. Alla f<strong>in</strong>e del 1945 è tra i<br />
nove s<strong>in</strong>dacati di categoria ricostituitisi il secondo<br />
per importanza (dopo i lavoratori <strong>della</strong> terra) con<br />
5.200 iscritti il segretario è Br<strong>un</strong>ello Mariani (o<br />
Marianelli). Il 19 marzo 1947 si svolge il 2. con gresso<br />
prov<strong>in</strong>ciale <strong>della</strong> FIOM, gli iscritti scendono a<br />
3848 il segretario è riconfermato. Il 10 gennaio 1950<br />
viene <strong>in</strong>detto <strong>un</strong>o sciopero dei metalmeccanici per<br />
le uccisioni di lavoratori da parte <strong>delle</strong> forze<br />
dell’ord<strong>in</strong>e. Il 22 dicembre 1950 sciopero ad<br />
oltranza (46 giorni) nello stabilimento Piaggio di<br />
Pontedera <strong>in</strong> difesa <strong>delle</strong> Commissioni <strong>in</strong>terne, il 3<br />
gennaio successivo viene proclamato <strong>un</strong>o sciopero<br />
dei metalmeccanici di solidarietà con i lavoratori<br />
<strong>della</strong> Piaggio, l’11 <strong>un</strong>o <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> a Pontedera, ci<br />
sono degli scontri con le forze dell’ord<strong>in</strong>e. Nel<br />
marzo 1953 scioperi alla Piaggio per il premio di<br />
produzione e ad aprile accordo separato <strong>della</strong> CISL<br />
58- <strong>CGIL</strong> FIAI S<strong>in</strong>dacato. Autoferrotranvieri.<br />
Pisa. – [Anni: ’50]. -1 bandiera<br />
ricamata [p<strong>un</strong>ti vari] sia per le iscrizioni che<br />
per il disegno con filo giallo, bianco e nero,<br />
frangia dorata. - Dimensioni 100x140 cm circa.<br />
- Tela di cotone rossa. - Non <strong>in</strong>corniciata.<br />
– Stato di conservazione: Buono<br />
Simboli: Ruota alata e fulm<strong>in</strong>i stilizzati<br />
La Federazione nazionale autoferrotramvieri e<br />
<strong>in</strong>ternavigatori (FNAI), <strong>in</strong>izia ad operare nel 1947 si<br />
costituisce formalmente con il Congresso di Napoli<br />
nel luglio 1948 <strong>primo</strong> segretario fu eletto Guido<br />
Antonizzi. Con lo scioglimento nel 1949 <strong>della</strong><br />
FILTA (Federazione italiana lavoratori trasporti e<br />
ausiliari) che <strong>in</strong> buona parte confluì nella FNAI<br />
viene creata la FIAI (Federazione italiana autoferrotramvieri<br />
e <strong>in</strong>ternavigatori). Nel 1977 viene creata<br />
con altri s<strong>in</strong>dacati la FIST (Federazione italiana<br />
s<strong>in</strong>dacati trasporti) e dal 1980 la FILT. A Pisa il<br />
s<strong>in</strong>dacato, nel 1947, risultava avere 260 iscritti e<br />
segretario era G<strong>in</strong>o Sodi.<br />
49<br />
sconfessato dalla <strong>CGIL</strong>.<br />
1954 sciopero generale dell’<strong>in</strong>dustria per la<br />
perequazione e il conglobamento; aderisce il 18%<br />
<strong>della</strong> Piaggio di Pontedera e il 19% allo stabilimento<br />
di Pisa alla Fiat mar<strong>in</strong>a l’adesione è del 95%.<br />
1955 marzo la FIOM Cgil subisce <strong>un</strong> a pesante<br />
sconfitta nelle elezioni <strong>delle</strong> commissioni <strong>in</strong>terne<br />
(C.I.) alla FIAT. Giugno 1957 sciopero dei<br />
metalmeccanici per la riduzione dell’orario da 48 a<br />
40 ore a parità di salario, <strong>in</strong>izia la lotta <strong>della</strong> FIAT<br />
mar<strong>in</strong>a (CMSA) per la parità salariale con gli<br />
stabilimenti tor<strong>in</strong>esi. A luglio la FIAT dichiara di<br />
voler ridimensionare lo stabilimento pisano. 1958<br />
elezioni <strong>delle</strong> C.I. e lieve ripresa <strong>della</strong> FIOM che alla<br />
Piaggio ridiventa il 1. s<strong>in</strong>dacato. 1959 aprile-<br />
giugno-luglio scioperi dei metalmeccanici con<br />
adesioni medio basse. Per <strong>in</strong>formazioni generali<br />
sulla FIOM vedi anche <strong>bandiere</strong> 18 e 40.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 566- 586 ;<br />
Nel giugno del 1948 proclamano <strong>un</strong>o sciopero ad<br />
oltranza per miglioramenti economici. Nel 1950 vi è<br />
<strong>un</strong>’altra agitazione per analoghi motivi.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 566- 570 ; “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di<br />
Miriam Bergamaschi, pp.240-24, 266-270;
59- S<strong>in</strong>dacato prov. Abbigliamento <strong>CGIL</strong>.<br />
– [Ante 1965]. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone giallo,<br />
frangia <strong>in</strong> cotone giallo. - Dimensioni 100x<br />
120 cm circa.- Tela <strong>in</strong> lana rossa con<br />
applicato <strong>in</strong> alto a s<strong>in</strong>. nastro tricolore. -Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione :<br />
discreto (Tarlature)<br />
La Federazione italiana lavoratori abbigliamento<br />
(FILA) fu costituita nel 1947, il <strong>primo</strong> Congresso si<br />
svolge a Bologna il 10-12 luglio 1949. Cessa nel 1965<br />
quando con la FIOT costituisce la FILTEA.<br />
E’ <strong>un</strong> s<strong>in</strong>dacato che, sia a livello nazionale che<br />
pisano, ha <strong>un</strong>’alta presenza di lavoro a domicilio e<br />
poche <strong>in</strong>dustrie di <strong>un</strong>a certa importanza.<br />
Troviamo nel 1947 che la FILA di Pisa ha 512<br />
iscritti il settore tessile nello stesso periodo ne conta<br />
1650 e <strong>in</strong> questo settore c’è <strong>un</strong>a media <strong>in</strong>dustria la<br />
Marzotto con circa 700 dipendenti. Nel novembre<br />
1960 le lavoranti a domicilio scioperano a tempo<br />
<strong>in</strong>determ<strong>in</strong>ato per avere riconosciuti il diritto all’assistenza<br />
sanitaria e per l’applicazione di nuove tariffe<br />
di cottimo. Nel 1962 le lavoratrici <strong>della</strong> Barbus di<br />
Casc<strong>in</strong>a scioperano per la parità salariale.<br />
60- Federazione prov.[<strong>in</strong>ciale] lavoratori<br />
edili ed aff<strong>in</strong>i Pisa. <strong>CGIL</strong>. – [1956?]. - 1<br />
bandiera ricamata, iscrizione: p<strong>un</strong>to pieno con<br />
filo di cotone nero disegno, [p<strong>un</strong>ti vari] con<br />
filo giallo, bianco, ocra, rosa e nero. – Dimensioni<br />
100x120 cm circa. - Tela di cotone<br />
rossa. - Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono.<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati, arcobaleno tricolore<br />
e simboli di mestiere dell’edilizia (cazzuola, secchio,<br />
compassi ed edificio <strong>in</strong>dustriale)<br />
Tra le organizzazioni operaie che promuovono la<br />
creazione <strong>della</strong> CdL Pisana e che vi aderiscono troviamo<br />
la “Società cooperativa muratori e manuali”.<br />
La Società Resistenza di Pisa è tra le promotrici<br />
<strong>della</strong> Federazione muraria costituita nel 1886 con il<br />
congresso di Genova che viene sciolta dopo gli<br />
scioperi del 1897. Nel dicembre del 1898 viene<br />
fondata la FIAE (Federazione italiana <strong>delle</strong> arti<br />
edilizie) che tenne il suo <strong>primo</strong> congresso il 18-19<br />
febbraio 1900 a Milano. La FIAE con il Con gresso<br />
del marzo 1920 si denom<strong>in</strong>ò FIOE Federazione<br />
italiana operai edili, f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e (1922).<br />
La Fillea nel dopoguerra fu costituita nel 1956 dalla<br />
fusione <strong>della</strong> FILLBAV e <strong>della</strong> FILEA. La FILEA e<br />
poi la Fillea hanno <strong>un</strong> peso molto grande nel pisano.<br />
50<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 246-247, 580-581 ; “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong><br />
Cgil” di Miriam Bergamaschi, pp. 132-137<br />
Nel 1947 vediamo che la categoria aveva 7.000<br />
iscritti e segretario era Bell<strong>in</strong>a Francesco.<br />
Nel giugno 1950 gli edili attuano degli scioperi per il<br />
r<strong>in</strong>novo contrattuale. Nel luglio 1956 sciopero di 24<br />
ore per il pagamento del premio di rendimento e<br />
per l’<strong>in</strong>tegrazione <strong>delle</strong> ore per il periodo <strong>in</strong>vernale.<br />
Il 23 maggio 1957 sciopero per i r<strong>in</strong>novi contrattuali<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp.116, 246, 567-577 ; “Costruzione di <strong>un</strong><br />
s<strong>in</strong>dacato, le organizzazioni dei lavoratori <strong>delle</strong><br />
costruzioni dalle società di mutuo soccorso alla<br />
Fillea <strong>CGIL</strong>” di Silvano Olezzante, pp. 68-113.
61- Federazione italiana postelegrafonici<br />
<strong>CGIL</strong>. sezione di Pisa. – [Anno: 1948?]. - 1<br />
bandiera ricamata, iscrizione : [p<strong>un</strong>to pieno?]<br />
con cotone giallo, disegno: [P<strong>un</strong>to raso e<br />
p<strong>un</strong>to piatto?] con filati policromi. –Dimensioni<br />
100x120 cm circa.- Tela <strong>in</strong> cotone celeste<br />
. -Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono<br />
Simboli: arcobaleno tricolore, busta da lettera con<br />
sigillo <strong>in</strong> ceralacca, palo telegrafico, fulm<strong>in</strong>i<br />
stilizzati (onde elettriche).<br />
Il <strong>primo</strong> o <strong>un</strong>o dei primi scioperi nel pubblico<br />
impiego è quello dei telegrafisti attuato a Roma nel<br />
1889. <strong>Le</strong>ghe e SMS erano già presenti nella categoria<br />
ma è solo nel febbraio del 1902 a Milano che<br />
viene fondata la Federazione postale telegrafica<br />
italiana con presidente, per acclamazione, Filippo<br />
Turati. L’apoliticità e il carattere di organizzazione<br />
di classe vengono ribadite ma le peculiarità <strong>della</strong><br />
federazione rispetto a quelle dell’<strong>in</strong>dustria vengono<br />
sempre con forza evidenziate sopratutto per le<br />
forme di lotta a sostegno <strong>delle</strong> rivendicazioni. Nel<br />
1903 la federazione conta già 6.000 iscritti. Il 1.<br />
congresso si tiene a Bologna nel 1905. Il 2. congresso<br />
si tiene a Firenze nel 1908 e tra le richieste vi è la<br />
modifica dello stato giuridico del personale e la<br />
riorganizzazione dei servizi temi che saranno<br />
costanti f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e <strong>della</strong> prima guerra mondiale.<br />
Il 3. congresso del 1911 segna <strong>un</strong>a svolta<br />
nell’impostazione <strong>delle</strong> lotte e si conclude con due<br />
mozioni contrapposte.<br />
62- Fed. It.[aliana] poligrafici e cartai.<br />
sezione di Pisa. – [Anno: 1948?]. - 1 bandiera<br />
ricamata a p<strong>un</strong>to pieno sia per le iscrizioni che<br />
per il disegno con filo dorato, frangia dorata. -<br />
Dimensioni 100x120 cm circa.- Tela di raso<br />
rosso. - Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono (piccolo strappo)<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
<strong>Le</strong> organizzazioni operaie di alc<strong>un</strong>i settori di questa<br />
categoria sono tra le prime organizzazioni del<br />
movimento operaio tali sono i Tipografi e i<br />
Lavoratori del libro mentre la prima <strong>Le</strong>ga dei<br />
poligrafici risale al 1848 (Tor<strong>in</strong>o).<br />
La federazione italiana lavoratori poligrafici e<br />
cartai (FILPC) <strong>in</strong>izia la sua attività nel 1945 e si<br />
costituisce formalmente nel gennaio 1946. Di scarsa<br />
rilevanza numerica nel pisano raccoglieva nel 1947<br />
51<br />
Nel 1919 la FIP aderisce alla CGdL e nel gennaio<br />
1920 si ha il <strong>primo</strong> sciopero nazionale dei postelegrafonici.<br />
La Federazione italiana postelegrafonici<br />
(FIP) riprende la sua a attività a Bari nel 1943 e si<br />
costituisce formalmente nel settembre del 1945. A<br />
Pisa il s<strong>in</strong>dacato nel 1947 aveva 889 iscritti il segretario<br />
era Ghiara Giuseppe. Nel giugno 1948 nelle<br />
elezioni s<strong>in</strong>dacali <strong>della</strong> categoria la lista di Unità<br />
s<strong>in</strong>dacale ottiene 288 voti quella cattolica 103. Con<br />
la FILPC nel 1981 costituisce la FILPT.<br />
La bandiera si dice fosse denom<strong>in</strong>ata “<strong>della</strong><br />
Madonna” per il colore celeste voluto dalla compo<br />
nente cattolica.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 247, 564 ; Storia <strong>della</strong> Federazione<br />
nazionale postelegrafonici (FIP-<strong>CGIL</strong>, ...”di Filippo<br />
Ma stracchi, pp. 26-52 ; “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di<br />
Miriam Bergamaschi, pp. 250-251 ; “1896-2006, 110<br />
anni <strong>della</strong> CdLT di Pisa”, p. 93.<br />
121 iscritti segretario era Mario Malvezzi.<br />
Sciopero il 26 luglio 1952 per il r<strong>in</strong>novo contrattuale.<br />
Nel 1962 sciopero <strong>delle</strong> pr<strong>in</strong>cipali categorie<br />
dell’<strong>in</strong>dustria pisana tra i quali i poligrafici.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 247, 570, 581 ; “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil”<br />
di Miriam Bergamaschi, pp. 226-227
63- Federazione impiegati operai tessili.<br />
s<strong>in</strong>dacato prov<strong>in</strong>ciale di Pisa. – [Anno:<br />
1947?]. - 1 bandiera ricamata [p<strong>un</strong>ti vari] sia<br />
per le iscrizioni che per il disegno con filo<br />
giallo e nero, frangia dorata. - Dimensioni<br />
100x120 cm circa.- Tela di raso rosso.-Non<br />
<strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione: Buono<br />
Simboli: Stabilimento <strong>in</strong>dustriale e spola da telaio<br />
La Federazione nazionale <strong>delle</strong> arti tessili venne<br />
costituita a Milano con il Congresso del 1901 e la<br />
partecipazione di 17 <strong>Le</strong>ghe tessili <strong>della</strong> Lombardia<br />
del Piemonte e l’adesione di <strong>Le</strong>ghe di Prato e di<br />
Portici; gli iscritti al momento <strong>della</strong> costituzione<br />
erano 4.000. Un anno dopo erano circa 20.000 su<br />
400.000 addetti a livello nazionale. Già nel 1901 si<br />
hanno significative lotte per la riduzione dell’orario<br />
di lavoro e nel 1902 la vertenza per la legge di tutela<br />
del lavoro <strong>delle</strong> donne e dei fanciulli. Venne approvata<br />
la legge che <strong>in</strong>trodusse il divieto di utilizzare<br />
ragazzi al di sotto dei 12 anni, elevato 3 anni dopo a<br />
14, e il riposo <strong>delle</strong> donne <strong>in</strong> maternità. Nel 1904 la<br />
federazione si trasforma <strong>in</strong> Confederazione <strong>delle</strong><br />
arti tessili mentre nel 1911 muta il suo nome <strong>in</strong><br />
Federazione italiana operai tessili che manterrà f<strong>in</strong>o<br />
allo scioglimento.<br />
La federazione impiegati operai tessili (FIOT)<br />
ricom<strong>in</strong>cia la sua attività nel 1945 con <strong>un</strong>a grande<br />
adesione dei lavoratori,nel 1946 risultano tesserati<br />
335.000 lavoratori per arrivare nel 1947 ad oltre<br />
500.000 su 600.000 addetti complessivi. La FIOT si<br />
costituisce formalmente a Milano nel marzo 1947<br />
cambiando il suo nome <strong>in</strong> Federazione impiegati<br />
operai tessili. A Pisa e prov<strong>in</strong>cia nel 1946 troviamo<br />
iscritti alla FIOT 1.650 lavoratori, segretario è G<strong>in</strong>o<br />
Giordani. Nel Pisano si trovavano tra le due guerre<br />
<strong>delle</strong> imprese medio-grandi (Marzotto, Pontecorvo,<br />
64- <strong>Le</strong>ga fornaciai La Rotta. FILEA <strong>CGIL</strong><br />
. – [Anno: 1948?]. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione : a p<strong>un</strong>to pieno con cotone giallo,<br />
frangia dorata. - Dimensioni [--x-- cm.]<br />
circa.- Tela di lana rossa. - Non <strong>in</strong>corniciata. –<br />
Stato di conservazione: Buono<br />
La Rotta era f<strong>in</strong> dagli <strong>in</strong>izi del ‘900 sede di sodalizi<br />
operai vedi Appendice. Una <strong>Le</strong>ga[?] di lavoratori <strong>in</strong><br />
laterizi pisana aveva partecipato nel 1896 alla<br />
fondazione <strong>della</strong> CdL di Pisa e i Fornaciai sono tra i<br />
lavoratori che la ricostituiscono nel 1901. Questa<br />
<strong>Le</strong>ga di La Rotta si costituisce [o forse ricostituisce]<br />
subito dopo la liberazione e contribuiscono <strong>in</strong><br />
maniera significativa alla ricostruzione edilizia non<br />
solo del Valdarno. Troviamo che nel 1947 il<br />
s<strong>in</strong>dacato edili e laterizi conta 7.000 iscritti nella<br />
prov<strong>in</strong>cia e segretario è Bell<strong>in</strong>a Francesco. La <strong>Le</strong>ga<br />
52<br />
Cameo e Pitigliani) distrutte quasi completamente<br />
dalla guerra. Nella ricostruzione postbellica la presenza<br />
più importante rimase quella <strong>della</strong> Marzotto<br />
dopo che gli stabilimenti <strong>delle</strong> Manifatture Toscane<br />
ri<strong>un</strong>ite di Pontedera e Font<strong>in</strong>a furono cedute o<br />
chiuse. Nel giugno 1949 accordo alla Marzotto sul<br />
cottimo, a luglio sciopero di 24 ore dei tessili per il<br />
contratto. Il 23 giugno 1950 sciopero dei lavoratori<br />
<strong>della</strong> Font<strong>in</strong>a contro la crisi e il pericolo di smobilitazione.<br />
Aprile 1952 sciopero al cotonificio Font<strong>in</strong>a<br />
e polemica <strong>CGIL</strong> CISL sulla conduzione <strong>della</strong> trattativa<br />
che porterà alla cessione dello stabilimento<br />
(dic. 1953). 1953 ripetuti scioperi alla Marzotto.<br />
Nel 1965 con la FILA costituisce la FILTEA.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “I nostri <strong>primo</strong> cento anni :<br />
1901-2001 : <strong>Le</strong> arti tessili, il made <strong>in</strong> Italy”, pp.24-<br />
31 ; “La Camera del lavoro di Pisa : 1896-1980 :<br />
storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola D<strong>in</strong>ucci, pp.<br />
247, ; “S<strong>in</strong>dacato e <strong>in</strong>dustria tessile a Pisa ,1945-<br />
1970” di F. Boldr<strong>in</strong>i e A. Marianelli, p. 14-33 ; 51-74<br />
fornaciai era l’<strong>un</strong>ico p<strong>un</strong>to di riferimento per i la-<br />
voratori del settore per la zona <strong>della</strong> Caldera capolega<br />
era Ferd<strong>in</strong>ando Ferrucci detto “Chieno”.<br />
“La Camera del lavoro di Pisa : 1896-1980 : storia<br />
di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola D<strong>in</strong>ucci, pp. 246 ;<br />
“1896-2006, 110 anni <strong>della</strong> CdLT di Pisa”, p. 90.
65- Cgil S<strong>in</strong>dacato pensionati di Ponsacco.<br />
– [post 1949] - 1 bandiera dip<strong>in</strong>ta [tempera?]<br />
sia per l’iscrizione che per il disegno <strong>in</strong> giallo,<br />
frangia <strong>in</strong> seta bianca. –Dimensioni 100x120<br />
cm circa.- Tela di lana bianca e rossa <strong>un</strong>ite<br />
orizzontalmente. - Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di<br />
conservazione: discre-to (fori, macchie e<br />
tarlature)<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
L’idea di creare <strong>un</strong>a Federazione italiana pensionati<br />
ri<strong>un</strong>ificando i vari s<strong>in</strong>dacati sorti f<strong>in</strong>o ad allora fu<br />
presa nel Covegno tenuto a Firenze nel 1946. La<br />
federazione pensionati <strong>in</strong> <strong>un</strong> <strong>primo</strong> tempo non aderì<br />
alla <strong>CGIL</strong> per i profondi contrasti esistenti al suo<br />
<strong>in</strong>terno. Queste divisioni si riproposero nel 1.<br />
Congresso del gennaio 1948 e si acuirono con la<br />
scissione e la fuoriuscita, avvenuta nel luglio dello<br />
stesso anno, <strong>della</strong> componente cattolica. <strong>Le</strong><br />
profonde divergenze perduranti, anzi aggravatesi,<br />
al 2. Congresso <strong>della</strong> FIP del luglio 1949<br />
determ<strong>in</strong>arono la riconvocazione, da parte degli<br />
iscritti favorevoli alla <strong>CGIL</strong>, di <strong>un</strong> Congresso<br />
alternativo che si tenne nel dicembre del 1949.<br />
Questo congresso oltre all’adesione alla <strong>CGIL</strong><br />
decise il potenziamento <strong>della</strong> Federazione dei<br />
pensionati e qu<strong>in</strong>di le sezioni <strong>delle</strong> varie categorie<br />
66- <strong>CGIL</strong> Camera del lavoro Castelfranco<br />
di Sotto. - [Anni ’40-‘50] - 1 bandiera<br />
ricamata a p<strong>un</strong>to pieno sia per le iscrizioni che<br />
per il disegno con filo rosso, frangia <strong>in</strong> seta<br />
bianca. - Dimensioni 100x140 cm circa.- Tela<br />
di lana bianca. -Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di<br />
conservazione: Buono. Con coccarda tricolore<br />
coeva.<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
La presenza di lavoratori organizzati a Castelfranco<br />
le abbiamo nel 1907 quando circa 800 operai<br />
terrazzieri <strong>della</strong> località e di quelle vic<strong>in</strong>e di S.<br />
Maria a Monte, Monopoli,S. Romano, Montecalvoli<br />
ecc. entrano <strong>in</strong> sciopero per ottenere aumenti salariali<br />
e sul cottimo. Lo sciopero che dura dieci giorni<br />
si conclude con l’aumento di circa 1 lira al giorno.<br />
All’epoca queste leghe di lavoratori aderivano alla<br />
CdL di Empoli. Nel dopoguerra la CdL sarà<br />
collegata a quella mandamentale di S. Croce. Nel<br />
1947 nella prov<strong>in</strong>cia di Pisa sono attive 37 camere<br />
del lavoro com<strong>un</strong>ali.<br />
53<br />
(statali, ferrovieri, autoferro-tramvieri ecc.) dovevano<br />
confluire dal gennaio successivo nella FIP.<br />
La FIP nel 1977 confluì nello SPI (S<strong>in</strong>dacato<br />
pensionati italiani). Nell’agosto 1958 viene approvata<br />
la legge che concede il trattamento pensionistico<br />
anche ai lavoratori <strong>della</strong> terra.<br />
L’<strong>in</strong>augurazione <strong>della</strong> bandiera sembra sia stata<br />
fatta nel vecchio palazzo Com<strong>un</strong>ale di Ponsacco.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “I s<strong>in</strong>dacati <strong>della</strong> Cgil” di<br />
Miriam Bergamaschi, pp.244-247 ; “1896-2006, 110<br />
anni <strong>della</strong> CdLT di Pisa”, p. 90.<br />
Il 4-6 dicembre 1961 i 1200 lavoratori di Castelfranco<br />
scioperano per il r<strong>in</strong>novo contrattuale che si ripetono<br />
alla f<strong>in</strong>e di dicembre e nei primi di gennaio.<br />
Il 14 febbraio 1964 sciopero dei calzaturieri per chiedere<br />
le 40 ore settimanali.<br />
Il 19-20 novembre 1976 a Castelfranco Conferenza<br />
di produzione <strong>della</strong> zona del cuoio.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Ad Empoli da cent’anni, la<br />
Camera del lavoro di Empoli, 1901-2001”di Massimo<br />
Carrai, p. 46 ; “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 245
67- Camera del lavoro com<strong>un</strong>ale Fornacette.<br />
– [Anni: ’50]. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno con filo giallo,<br />
disegno: a p<strong>un</strong>to pieno con filo giallo, frangia<br />
<strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. - Dimensioni 100x<br />
120 cm circa.- Tela di lana bianca e rossa<br />
<strong>un</strong>ite verticalmente. – Non <strong>in</strong>corniciata. –<br />
Stato di conservazione: Buono<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
Per la località di Fornacette abbiamo notizie<br />
dell’organizzazione del movimento operaio già nei<br />
primi decenni del ‘900 ci restano tra l’altro tre<br />
<strong>bandiere</strong> razziate dai fascisti e confluite nel fondo<br />
<strong>della</strong> Mostra del decennale vedi appendice. La CdL<br />
di Fornacette è certamente tra le 37 Camere del<br />
lavoro com<strong>un</strong>ali già costituite nel 1947 alla vigilia<br />
del congresso <strong>della</strong> CdL di Pisa.<br />
Il segretario <strong>della</strong> CdL partecipa al Consiglio<br />
prov<strong>in</strong>ciale del 29 maggio 1948 sui temi dei patti co-<br />
68- Camera confederale del lavoro. Sezione<br />
Ponte a Egola. FSM <strong>CGIL</strong> – [Anni ’40-‘50]<br />
- 1 bandiera ricamata a p<strong>un</strong>to pieno sia per le<br />
iscrizioni che per il disegno con filo bianco. -<br />
Dimensioni 100x140 cm circa.- Tela di lana<br />
rossa. - Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono (qualche forell<strong>in</strong>o)<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
<strong>Le</strong> prime notizie di <strong>un</strong>a sezione s<strong>in</strong>dacale dei pellettieri<br />
a Ponte a Egola è del 1906. In tale data essa<br />
aveva 130 iscritti e aderiva alla CdL di Empoli.<br />
Il 1. settembre 1944 le truppe alleate superano<br />
l’Arno e liberano S. Croce sull’Arno e quasi subito<br />
viene costituita la Camera del lavoro mandamentale<br />
che per qualche tempo si occuperà s<strong>in</strong>dacalmente<br />
anche dei centri vic<strong>in</strong>i. E’ presumibile che già da<br />
qualche tempo la zona di Ponte a Egola fosse stata<br />
liberata. <strong>Le</strong> prime notizie sulla ricostituita sezione<br />
s<strong>in</strong>dacale le troviamo <strong>in</strong> <strong>un</strong> accordo salariale del 7<br />
febbraio 1945. Un successivo accordo lo troviamo<br />
il 4 gennaio 1946 tra le commissioni operaie e <strong>in</strong>dustriali<br />
di Ponte a Egola.<br />
Nell’accordo è previsto che le ass<strong>un</strong>zioni saranno<br />
54<br />
lonici e <strong>della</strong> mezzadria. La bandiera è stata testimone<br />
<strong>delle</strong> lotte dei fornaciai <strong>della</strong> zona.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 245, 260 nota ; “1896-2006, 110 anni<br />
<strong>della</strong> CdLT di Pisa”, p. 81 ;<br />
fatte dagli <strong>in</strong>dustriali passando dall’ufficio s<strong>in</strong>dacale<br />
di Ponte a Egola che att<strong>in</strong>gerà dalle liste dei disoccupati.<br />
La bandiera sembra sia stata <strong>in</strong>augurata dai mezzadri<br />
<strong>della</strong> zona nella ex Casa del fascio.<br />
Il <strong>primo</strong> segretario <strong>della</strong> CdL di Ponte a Egola fu<br />
Piero Lami, suoi successori furono Raffaello Ferrad<strong>in</strong>i<br />
e Renato Scarselli.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “<strong>Le</strong> lotte dei lavoratori conciari,<br />
1943-1959” di Delio Fiordisp<strong>in</strong>a, p. 16-17 ; 24-28,<br />
106 ; “1896-2006, 110 anni <strong>della</strong> CdLT di Pisa”, p.<br />
80 ; “Ad Empoli da cent’anni, la Camera del lavoro<br />
di Empoli, 1901-2001”di Massimo Carrai, p. 28
69-Camera del lavoro di Pomarance. <strong>CGIL</strong><br />
– [Anni: ’40-‘50]. - 1 bandiera ricamata, iscrizione:<br />
stoffa nera ritagliata e applicata, disegno:<br />
p<strong>un</strong>to piatto con filo giallo,frangia <strong>in</strong><br />
seta bianca. - Dimensioni 100x120 cm circa.-<br />
Tela di lana bianca e rossa <strong>un</strong>ite diagonalmente.<br />
- Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
discreto [strappi e perdita quasi totale<br />
<strong>della</strong> frangia]<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
Al Congresso semestrale <strong>delle</strong> leghe aderenti alla<br />
CdL di Livorno del marzo 1908 partecipano le<br />
<strong>Le</strong>ghe dei muratori e dei contad<strong>in</strong>i di Pomarance.<br />
Questa CdL come quelle vic<strong>in</strong>e, anche se <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia<br />
di Pisa, all’<strong>in</strong>izio del ‘900 sono dapprima sotto la<br />
zona di <strong>in</strong>fluenza <strong>della</strong> CdL di Livorno che “estese<br />
la sua opera nelle campagne pisane [...] specialmente<br />
nei collegi di Volterra e di Pontedera. Ma <strong>in</strong><br />
seguito alla costituzione <strong>della</strong> CdL di Piomb<strong>in</strong>o<br />
(sett. 1907) varie leghe <strong>della</strong> Maremma si distaccarono<br />
dalla nostra per aderire a quella più vic<strong>in</strong>a”.<br />
Vano, <strong>in</strong> larga parte, fu il tentativo da parte <strong>della</strong><br />
CdL di Livorno di fare di Cec<strong>in</strong>a <strong>un</strong> centro di<br />
attrazione per le leghe del Circondario (1908). Nel<br />
1918 esisteva a Pomarance <strong>un</strong>a lega contad<strong>in</strong>a con<br />
200 iscritti, questa il 12 luglio presenta <strong>un</strong> memo-<br />
70- Camera confederale del lavoro sezione<br />
di Pontedera. – [Anni: ’15-‘20]. - 1 bandiera<br />
ricamata, iscrizione: p<strong>un</strong>to pieno con filo<br />
dorato, disegno: a p<strong>un</strong>to pieno con filo dorato,<br />
frangia dorata[?]. - Dimensioni [--x-- cm.]. -<br />
Tela di lana bianca e rossa <strong>un</strong>ite<br />
verticalmente. - Incorniciata. – Stato di<br />
conservazione: Discreto [piccoli fori nella<br />
stoffa, macchie, ossidazione alla frangia].<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
Nel luglio 1907 al Congresso semestrale <strong>delle</strong> <strong>Le</strong>ghe<br />
<strong>della</strong> CdL di Livorno partecipano le seguenti <strong>Le</strong>ghe<br />
di Pontedera: cotonieri, lavoranti <strong>in</strong> cordami, lavoranti<br />
<strong>in</strong> ferro, mattonai, parrucchieri, pastai, t<strong>in</strong>tori.<br />
A conclusione dei lavori è accolta la tesi di ampliare<br />
la sfera di azione <strong>della</strong> CdL di Livorno con la<br />
costituzione di succursali a Cec<strong>in</strong>a, Pontedera e<br />
isola d’Elba. Da ciò discende il fatto che le leghe<br />
esistenti a Pontedera aderiscono f<strong>in</strong>o al 1919 alla<br />
CdL di Livorno. Nel 1911 viene proclamato dalla<br />
CdL di Pisa lo sciopero contro la guerra di Libia<br />
che riesce solo a Pontedera. Nel 1914 contro la<br />
guerra viene <strong>in</strong>detto <strong>un</strong>o sciopero dalla CdL di Pisa<br />
che si estende anche <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia e a Pontedera.<br />
55<br />
riale ai proprietari per <strong>un</strong> nuovo patto colonico.<br />
Il 18 luglio dopo <strong>un</strong>a serie di <strong>in</strong>contri i proprietari<br />
sottoscrissero l’impegno, al segretario <strong>della</strong> <strong>Le</strong>ga<br />
Duilio Moretti, dichiarandosi d’accordo “ad accettare<br />
il concordato stabilito a Cec<strong>in</strong>a”. Pomarance<br />
viene liberata il 29 giugno del 1944. La sede venne<br />
posta <strong>in</strong> via Gramsci, segretario era Ferd<strong>in</strong>ando<br />
Cavicchioli. La bandiera sembra sia stata <strong>in</strong>augurata<br />
nel 1945, voluta dai braccianti e dai chimici.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “<strong>Le</strong> voci del lavoro 90 anni di<br />
organizzazione e di lotta <strong>della</strong> Camera del lavoro di<br />
Livorno” p. 157 ; “1896-2006, 110 anni <strong>della</strong> CdLT<br />
di Pisa”, p. 82 ;<br />
Al convegno <strong>delle</strong> leghe del 7-9 settembre 1919 si<br />
discute sull’opport<strong>un</strong>ità di <strong>un</strong>ificare <strong>in</strong> <strong>un</strong>’<strong>un</strong>ica<br />
CdL prov<strong>in</strong>ciale le tre camere ad orientamento<br />
socialista (Pisa, Piomb<strong>in</strong>o, Pontedera). Il 5-6 marzo<br />
1922 il Congresso <strong>della</strong> CdL confederale prov<strong>in</strong>ciale<br />
di Pisa si svolge a Pontedera. Il 2 aprile seguente<br />
viene assass<strong>in</strong>ato Alvaro Fantozzi segretario <strong>della</strong><br />
CdL, il 7 agosto vengono assaltati e distrutti la Cdl e<br />
tutte le organizzazioni operaie di Pontedera.<br />
La bandiera si è salvata perchè fu affidata e<br />
custodita <strong>in</strong> casa da <strong>un</strong> antifascista.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “<strong>Le</strong> voci del lavoro 90 anni di<br />
organizzazione e di lotta <strong>della</strong> Camera del lavoro di<br />
Livorno” p. 147-148 ; “La Camera del lavoro di<br />
Pisa : 1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di<br />
Gigliola D<strong>in</strong>ucci, pp.553 -559
Camera del lavoro Santa Croce<br />
sull’Arno e zona cuoio<br />
71- <strong>CGIL</strong> Camera confederale del lavoro<br />
Pisa. Sez.[io]ne di S. Croce sull’Arno. –<br />
[Anni ’40-‘50] - 1 bandiera ricamata a p<strong>un</strong>to<br />
pieno sia per le iscrizioni che per il disegno<br />
con filo rosso, frangia <strong>in</strong> seta bianca. –<br />
Dimensioni [--x-- cm.].- Tela di lana avorio. -<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
Notizie di <strong>un</strong>a SMS a S. croce risalgono al 1866.<br />
Nel 1890 sull’esempio dei lavoratori di Empoli i<br />
lavoratori conciari attuano <strong>un</strong>o sciopero per<br />
miglioramenti salariali e per il pagamento <strong>delle</strong><br />
festività ottenendoli entrambi. Un altro sciopero<br />
avvenne nell’anno successivo per nuovi aumenti<br />
salariali. Nel 1901 viene costituita <strong>un</strong>a <strong>Le</strong>ga di<br />
miglioramento fra i pellettieri aderente alla CdL di<br />
Empoli che si cimenta nella lotta per la riduzione<br />
d’orario e l’abolizione del lavoro notturno e festivo.<br />
Altri sciperi per miglioramenti salariali e normativi<br />
avvengono nel 1906 e nel 1908. Abbiamo anche<br />
le lotte più “politiche” come lo sciopero per l’uccisione<br />
di F. Ferrer nel 1909 e contro la guerra di<br />
Libia nel 1911 o contro i richiamati del 1915.<br />
Una <strong>delle</strong> vertenze maggiori fu quella del dicembre<br />
1914 per <strong>un</strong> miglioramento salariale del 20% e per<br />
l’assicurazione contro gli <strong>in</strong>fort<strong>un</strong>i.<br />
72- <strong>CGIL</strong> zona del cuoio. Castelfranco-<br />
Cerreto-Fucecchio-Santa Croce-Santa Maria<br />
a Monte-San M<strong>in</strong>iato. – [Anno: 1977] - 1<br />
bandiera ricamata iscrizioni a p<strong>un</strong>to pieno con<br />
filo giallo, frangia <strong>in</strong> seta bianca. – Dimensioni<br />
100x140 cm circa.- Tela di lana rossa. -<br />
Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono<br />
Con il congresso del 1977 <strong>della</strong> CdL mandamentale<br />
di S. Croce venne decisa l’<strong>un</strong>ificazione <strong>delle</strong> CdL di<br />
Castelfranco, Cerreto Guidi, Fucecchio, S. Croce, S.<br />
Maria a Monte, S. M<strong>in</strong>iato e la creazione <strong>della</strong> Zona<br />
s<strong>in</strong>dacale del cuoio. I lavoratori <strong>delle</strong> concerie di S.<br />
Croce e zona cuoio scioperano contro l’<strong>in</strong>quiamento<br />
e contro i ritardi nella costruzione dei<br />
depuratori (10 ottobre 1978). Il 28 febbraio 1979 i<br />
lavoratori conciari scioperano per la vertenza contrattuale<br />
e per il risanamento ambientale e ripetono<br />
lo sciopero il 16 marzo.<br />
56<br />
L’accordo portò ad <strong>un</strong> aumento del 18%del risarmento<br />
<strong>in</strong> caso di <strong>in</strong>fort<strong>un</strong>io e il pagamento dei 2<br />
giorni di sciopero. Lotte e scioperi si susseguiranno<br />
nel tempo f<strong>in</strong>o a quello contro il fascismo del 1<br />
marzo 1921 quando si registrarono gli scontri con<br />
<strong>un</strong>a colonna di mar<strong>in</strong>ai scambiati per fascisti che<br />
diedero il via alla repressione fascista <strong>in</strong> tutta la<br />
zona con il rapido annientamento <strong>delle</strong> organizzazioni<br />
operaie.<br />
Solo dopo la liberazione avvenuta il 1. settembre<br />
1944 la CdL mandamentale di S. Croce venne<br />
ricostruita. Subito partono le rivendicazioni per<br />
aggiornare e adeguare l’accordo del 30 novembre<br />
1943. Si arriva ad <strong>un</strong> accordo verbale che viene<br />
ratificato con modifiche nel novembre dell’anno<br />
successivo che tra l’altro prevede il pagamento dei<br />
salari <strong>in</strong> natura per contrastare la svalutazione e la<br />
penuria dei beni.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “<strong>Le</strong> lotte dei lavoratori conciari,<br />
1943-1959” di Delio Fiordisp<strong>in</strong>a, p. 15-31<br />
Il 24 aprile firma <strong>della</strong> bozza d’accordo dei conciari<br />
che prevede <strong>in</strong>contri annuali tra aziende e s<strong>in</strong>dacati<br />
su produzione e occupazione.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 608-613 ; “1896-2006, 110 anni <strong>della</strong><br />
CdLT di Pisa”, p. 80.
73- Camera del lavoro Vecchiano. FSM<br />
<strong>CGIL</strong>. – [Anni: ’50?]. - 1 bandiera ricamata [<br />
p<strong>un</strong>to piatto?] sia per le iscrizioni che per il<br />
disegno con filo giallo, frangia <strong>in</strong> seta gialla. -<br />
Tela di lana bianca e rossa <strong>un</strong>ite verticalmente.<br />
– Dimensioni 100x120 cm circa.- Non <strong>in</strong>corniciata.<br />
– Stato di conservazione: Discreto<br />
[perdita di parte <strong>della</strong> scritta macchie]<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
Al convegno <strong>delle</strong> leghe contad<strong>in</strong>e del marzo 1945<br />
partecipa anche la <strong>Le</strong>ga di Vecchiano e il segretario<br />
<strong>della</strong> CdL di Vecchiano partecipa al Consiglio prov<strong>in</strong>ciale<br />
del 29 maggio 1948 sui temi dei patti colonici<br />
e <strong>della</strong> mezzadria.<br />
74- Camera del lavoro di Volterra. <strong>CGIL</strong>. –<br />
1 bandiera ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno<br />
con filo nero, iscrizione: con stoffa nera<br />
ritagliata e applicata. - Tela di lana bianca e<br />
rossa <strong>un</strong>ite diagonalmente. – Dimensioni<br />
100x120 cm circa.- Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato<br />
di conservazione: Discreto [Lacerazioni<br />
macchie e scoloriture]<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
Volterra ha l<strong>un</strong>ghe tradizioni organizzative operaie<br />
e socialiste <strong>in</strong>fatti già nel 1896 troviamo <strong>un</strong>a Società<br />
operaia cooperativa costruttrice e <strong>un</strong>a Società<br />
cooperativa <strong>in</strong>dustriale ; nello stesso anno era sede<br />
<strong>della</strong> redazione del “Martello” prima del suo<br />
spostamento a Livorno e poi a Pisa. Il giornale<br />
socialista ci <strong>in</strong>forma che nello stesso anno il circolo<br />
elettorale socialista di Volterra festeggiava il 1.<br />
maggio <strong>in</strong>vitando i lavoratori ad astenersi dal lavoro<br />
e a partecipare a <strong>un</strong>a bicchierata fra compagni<br />
con conferenze private e distribuzione di opuscoli e<br />
giornali a scopo di propaganda”. Al conf<strong>in</strong>e <strong>delle</strong><br />
zone di <strong>in</strong>fluenza <strong>delle</strong> Camere del lavoro di Livorno<br />
di Piomb<strong>in</strong>o e di Firenze vediamo di volta <strong>in</strong> volta<br />
i lavoratori del volterrano aderire a queste <strong>strutture</strong><br />
piuttosto che a quella prov<strong>in</strong>ciale di riferimento<br />
Pisa. Infatti al Congresso semestrale <strong>delle</strong><br />
leghe aderenti alla CdL di Livorno del marzo 1908<br />
partecipa la <strong>Le</strong>ga muratori di Volterra. Nel 1909 e<br />
1910 troviamo gli scultori di Volterra [<strong>Le</strong>ga?]<br />
aderenti alla CdL di Firenze.<br />
57<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 260 e 280 note<br />
Nel dopoguerra troviamo che la Camera del lavoro<br />
era stata ricostituita già nel marzo 1945 come<br />
sezione di quella Pisana e che questa aveva riorganizzato<br />
i coloni nei com<strong>un</strong>i di sua giurisdizione.<br />
Segretario pro tempore <strong>della</strong> CdL è Br<strong>un</strong>o Tertulliani<br />
affiancato da Niccolò Mezzetti.<br />
Il 2 marzo 1947 si tiene il congresso <strong>della</strong> CdL, la<br />
mozione com<strong>un</strong>ista ha 1.756 voti, quella socialista<br />
619, quella dei democristiani 321, gli iscritti complessivi<br />
sono 2.662. Il 1. febbraio 1948 si celebra<br />
l’ultimo congresso <strong>un</strong>itario <strong>della</strong> CdL e all’epoca gli<br />
iscritti sono 3.118.<br />
“Il Martello”, a. 3(1896), n. 68 ; “Il Martello”, a.<br />
1(1896), n. 6 ; “La Camera del lavoro di Pisa :<br />
1896-1980 : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, pp. 248 , 280 ; “<strong>Le</strong> voci del lavoro 90 anni<br />
di organizzazione e di lotta <strong>della</strong> Camera del lavoro<br />
di Livorno” p. 148-157 ; “Fabbrica Amica” di Carlo<br />
Groppi, p. 310-311.
75- S<strong>in</strong>dacato chimici S. Croce sull’Arno. –<br />
[Anni: ’50-‘70] - 1 bandiera ricamata, iscrizione:<br />
a p<strong>un</strong>to pieno con filo giallo, frangia <strong>in</strong><br />
seta bianca. - Tela di lana rossa. - Dimensioni<br />
[--x-- cm.].- Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di<br />
conservazione: Buono<br />
Al 1. Congresso <strong>della</strong> CdL di S. Croce sull’Arno<br />
tenuto il 23 febbraio 1947 dalla relazione del segretario<br />
Luigi Pucc<strong>in</strong>i risultano costituiti i s<strong>in</strong>dacati<br />
dei: pellettieri, contad<strong>in</strong>i, bancari, enti locali e calzaturieri,<br />
mentre altri erano solo sulla carta.<br />
Bisogna ricordare che i lavoratori conciari erano<br />
organizzati nella Federazione italiana lavoratori<br />
chimici (FILC). Il 14 settembre 1947 al teatro Verdi<br />
si apre il Congresso <strong>della</strong> CdL e dalla relazione si<br />
ev<strong>in</strong>cono i progressi; si è passati da 5 categorie a 13<br />
e il totale degli iscritti è arrivato a 1.500. Segretario<br />
<strong>della</strong> CdL è Luigi Pucc<strong>in</strong>i, segretario dei chimici è<br />
Enrico Durandi. Nella primavera del 1949 si tiene il<br />
2. Congresso <strong>della</strong> CdL i cui iscritti sono 2.034.<br />
76- <strong>CGIL</strong> S<strong>in</strong>dacato pensionati di S. Croce<br />
sull’Arno. – [post. 1949] - 1 bandiera<br />
ricamata iscrizione: [p<strong>un</strong>to piatto?] con filo<br />
giallo, frangia <strong>in</strong> seta gialla. - Tela di lana<br />
verde bianca e rossa <strong>un</strong>ite verticalmente. -<br />
Dimensioni 100x140 cm circa. - Non <strong>in</strong>corniciata.<br />
– Stato di conservazione: discreto [Fori<br />
e macchie e decolorazioni]<br />
L’idea di creare <strong>un</strong>a Federazione italiana pensionati<br />
ri<strong>un</strong>ificando i vari s<strong>in</strong>dacati sorti f<strong>in</strong>o ad allora fu<br />
presa nel Covegno tenuto a Firenze nel 1946.<br />
Lo SPI S<strong>in</strong>dacato pensionati italiani si costituisce i<br />
primi di maggio 1977<br />
58<br />
I lavoratori chimici iscritti sono alla stessa data 895<br />
e salgono a 1.070 nel 1951 su 1940 occupati <strong>in</strong> totale.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “<strong>Le</strong> lotte dei lavoratori conciari,<br />
1943-1959” di Delio Fiordisp<strong>in</strong>a, p. 15-44<br />
Per altre notizie sul s<strong>in</strong>dacato pensionati vedi anche<br />
le <strong>bandiere</strong> n. 29 e 59.
77- S<strong>in</strong>dacato pensionati italiani <strong>CGIL</strong> SPI.<br />
Zona del cuoio, Ponte a Egola - Pisa. –<br />
Anno: 1977 - 1 bandiera ricamata iscrizione:<br />
p<strong>un</strong>to pieno con filo giallo, frangia <strong>in</strong> seta<br />
gialla. - Dimensioni 100x140 cm circa.- Tela<br />
di lana rossa, sul bordo s<strong>in</strong>istro applicato verticalmente<br />
nastro tricolore. - Non <strong>in</strong>corniciata.<br />
– Stato di conservazione: Buono<br />
Per altre notizie sul s<strong>in</strong>dacato pensionati vedi<br />
<strong>bandiere</strong> n. 29, 59 e 76<br />
78- S<strong>in</strong>dacato pensionati. Calc<strong>in</strong>aia (Pisa) .<br />
- [Anni: ’50-‘70] - 1 bandiera ricamata iscrizione:<br />
[p<strong>un</strong>to piatto] con filo giallo, frangia<br />
<strong>in</strong> seta gialla. - Dimensioni 100x140 cm circa.<br />
- Tela di lana verde bianca e rossa <strong>un</strong>ite verticalmente.<br />
-Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
discreto (fori e lacerazioni)<br />
Non sembrano plausibili le fonti orali riportate <strong>in</strong> :<br />
“1896-2006, 110 anni <strong>della</strong> CdLT di Pisa”, p. 84 che<br />
vorrebbero far risalire la bandiera al 1921 .<br />
Per altre notizie sul s<strong>in</strong>dacato pensionati vedi<br />
<strong>bandiere</strong> n. 29, 59 e 76<br />
79- Federbraccianti Naz.[ionale] Tesseramento<br />
1952. – Anno: 1952. - 1 gagliardetto<br />
ricamato, iscrizione: p<strong>un</strong>to pieno con filo<br />
giallo. – Tela <strong>in</strong> lana rossa. - Dimensioni 35<br />
cm. circa.- Non <strong>in</strong>corniciato. – Stato di conservazione:<br />
Buono (conservata la medaglia di<br />
premiazione).<br />
Questo gagliardetto proviene da Fauglia ed è stato<br />
assegnato dalla Federbraccianti per i risultati ottenuti<br />
nel tesseramento del 1952.<br />
59
Pistoia e prov<strong>in</strong>cia<br />
Camera del lavoro Pistoia<br />
80- FIOM s<strong>in</strong>dacato prov<strong>in</strong>ciale Pistoia. -<br />
Anni ’50. - 1 bandiera ricamata, iscrizione: a<br />
p<strong>un</strong>to pieno con filo dorato, disegno: a p<strong>un</strong>to<br />
piatto e p<strong>un</strong>to stuoia <strong>in</strong> seta policroma, frangia<br />
dorata. – Dimensioni [--x-- cm.]. -Tela <strong>in</strong><br />
raso di cotone rossa. - Incorniciata. – Stato di<br />
conservazione: buono<br />
Simboli: Ruota dentata, <strong>in</strong>cud<strong>in</strong>e, compasso penna,<br />
martello<br />
Esisteva a Pistoia f<strong>in</strong> dal 1861 <strong>un</strong>a Società operaia<br />
di mutuo soccorso promossa e controllata dalla<br />
borghesia cittad<strong>in</strong>a che ne conf<strong>in</strong>ava l’attività<br />
nell’ambito meramente mutualistico. Nello stesso<br />
periodo la cittad<strong>in</strong>a di Pistoia pur avendo <strong>un</strong>’economia<br />
prevalentemente agricola possedeva <strong>delle</strong><br />
attività artigianali e di piccola <strong>in</strong>dustria e quelle più<br />
consistenti erano: la lavorazione del ferro e dei<br />
metalli (404 occupati), la produzione e lavorazione<br />
<strong>della</strong> seta (377 occupati) e quella <strong>della</strong> carta (372<br />
occupati). Negli anni ’80 dell’800 abbiamo la presenza<br />
di <strong>un</strong> gruppo anarchico e di <strong>un</strong>o socialista.<br />
Nel movimento socialista <strong>un</strong>a figura di spicco era<br />
Giovanni Mart<strong>in</strong>i che promosse i festeggiamenti del<br />
1. maggio a Pistoia nel 1891. A Pistoia la CdL nasce<br />
nel 1901 e contemporaneamente vi aderiscono le<br />
leghe esistenti tra le quali quella dei metallurgici,<br />
dei carrozzieri, dei calzolai ecc. Primo segretario è<br />
proprio Giovanni Mart<strong>in</strong>i, il numero degli iscritti è<br />
di 1.500, la sede è la stessa del partito socialista <strong>in</strong><br />
via De Rossi. Una <strong>delle</strong> vertenze più significative di<br />
questo periodo <strong>della</strong> CdL è quella dei carrozzieri<br />
cioè dei lavoratori che costruivano carrozze.<br />
La vertenza si chiude dopo 80 giorni di sciopero<br />
senza grandi risultati se non quello più cospicuo<br />
<strong>della</strong> fondazione di <strong>un</strong>a cooperativa che riuscì ad<br />
occupare 50 operai.<br />
81- FIOT s<strong>in</strong>dacato prov<strong>in</strong>ciale Pistoia. –<br />
Anni ’50. - 1 bandiera ricamata, iscrizione:<br />
p<strong>un</strong>to pieno con filo dorato, disegno: p<strong>un</strong>to<br />
raso e p<strong>un</strong>to stuoia <strong>in</strong> seta policroma, frangia<br />
dorata. – Dimensioni [--x-- cm.].- Tela <strong>in</strong><br />
raso di cotone rossa. - Incorniciata. – Stato di<br />
conservazione: buono<br />
Simboli: Stabilimento <strong>in</strong>dustriale e spola di telaio<br />
La Federazione impiegati operai tessili (FIOT)<br />
<strong>in</strong>izia la sua attività nel 1945 e si costituisce<br />
formalmente a Milano nel marzo 1947. Con la FILA<br />
costituisce nel marzo 1966 la FILTEA<br />
60<br />
Nel 1911 viene creata La Società anonima San<br />
Giorgio per la costruzione di automobili che rileva<br />
l’attività di Aiace Tr<strong>in</strong>ci la ditta che f<strong>in</strong>o all’ultimo<br />
resistette allo sciopero del 1902.<br />
Con la Liberazione di Pistoia l’8 settembre 1944<br />
r<strong>in</strong>asce il s<strong>in</strong>dacato a Pistoia la CdL si ricostituisce<br />
il 20 settembre 1944. Il 18 febbraio 1945 si tiene il<br />
<strong>primo</strong> congresso gli iscritti sono 10.000 di cui 3.500<br />
contad<strong>in</strong>i. I s<strong>in</strong>dacati di categoria ricostituiti sono<br />
27, le CdL <strong>della</strong> prov<strong>in</strong>cia sono 10. La FIOM nazionale<br />
<strong>in</strong>iziò a operare, nel dopoguerra, nel 1945 si costituisce<br />
formalmente il 5-9 dicembre 1946 a Tor<strong>in</strong>o.<br />
<strong>Le</strong> condizioni dell’<strong>in</strong>dustria metalmeccanica Pistoiese<br />
sono drammatiche alla S. Giorgio alla f<strong>in</strong>e del<br />
1945 gli occupati sono 850, la metà di quelli<br />
occupati nel 1938, alla SMI lavorano, a turni qu<strong>in</strong>dic<strong>in</strong>ali,<br />
700 operai sui 6.800 occupati del 1944.<br />
Questo gruppo nel 1947 licenzia 1.000 lavoratori.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Garibaldi a Pistoia, mito fort<strong>un</strong>a<br />
realtà”, p. 17-20 ; “La prima volta del 1. maggio<br />
<strong>in</strong> toscana” a cura di Zeffiro Ciuuffoletti e Ivan<br />
Tognar<strong>in</strong>i, pp. 76-80, “Pistoia 1902: sciopero!” di<br />
FrancescoCappell<strong>in</strong>i, p.11-114 ; “Movimento operaio<br />
e s<strong>in</strong>dacato a Pistoia nel dopoguerra 1944-1948”,<br />
pp. 8-18.
Prato e prov<strong>in</strong>cia<br />
82- <strong>CGIL</strong> Camera del lavoro territoriale di<br />
Prato. – [Anni 1981]. - 1 bandiera ricamata<br />
Iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno con filo giallo,<br />
frangia dorata. -Dimensioni 90x120 cm<br />
circa.- Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conserazione:<br />
buono<br />
La CdL di Prato fu costituita il 4 luglio 1897 nella<br />
sala dell’ex convento di San Domenico alla presenza<br />
di circa 150 persone di diverso orientamento politico.<br />
Nell’agosto successivo la CdL partecipò al 5.<br />
Congresso <strong>delle</strong> Camere del lavoro a Piacenza con<br />
12 sezioni e 1.200 iscritti. Nel novembre del 1897<br />
venne <strong>in</strong>augurata la prima sede <strong>della</strong> CdL posta <strong>in</strong><br />
via Garibaldi 205, <strong>primo</strong> segretario fu Giulio Braga.<br />
Già precedentemente operavano nel pratese e nella<br />
valle del Bisenzio <strong>delle</strong> <strong>Le</strong>ghe operaie che aderivano<br />
alla CdL di Firenze.Alc<strong>un</strong>e di queste parteciparono<br />
alla costituzione <strong>della</strong> CdL fiorent<strong>in</strong>a (1893) come la<br />
Società operaia di mutuo soccorso e la Società fratellanza<br />
cooperativa di consumo. La CdL di Prato<br />
deve affrontare subito <strong>un</strong>a vertenza, nel maggio<br />
1898,quando oltre 600 lavoratori <strong>in</strong> massima parte<br />
del Fabbricone scendono <strong>in</strong> sciopero contro il<br />
r<strong>in</strong>caro del pane e contro il richiamo alle armi. Con<br />
la liberazione di Prato il 5-6 settembre 1944 <strong>in</strong>izia la<br />
r<strong>in</strong>ascita del s<strong>in</strong>dacato e diventa operativa la CdL<br />
costituita già il 23 agosto con segretario Alberto<br />
Torric<strong>in</strong>i. Durante il triennio 1945-1947 l’attività e<br />
la ricostruzione produttiva del pratese progredisce<br />
rapidamente. Nel 1947 con la rottura del governo di<br />
<strong>un</strong>ità nazionale e soprattutto dopo la rottura di<br />
83- S<strong>in</strong>dacati operai impiegati tessili,<br />
prov.cia Firenze. – [nni ’40-’50] – 1 Bandiera<br />
ricamata, iscrizione: p<strong>un</strong>to pieno con filo<br />
dorato, disegno: p<strong>un</strong>to raso e p<strong>un</strong>to stuoia <strong>in</strong><br />
seta policroma. - Dimensioni 100x140 cm<br />
circa.- Tela di cotone rossa con applicato <strong>in</strong><br />
alto a s<strong>in</strong>. Nastro tricolore. - Incorniciata. –<br />
Stato di conservazione: buono<br />
Simboli: Stabilimento <strong>in</strong>dustriale e spola di telaio<br />
Il 28 aprile del 1901 a Milano si ri<strong>un</strong>irono i rappresentanti<br />
di 17 leghe tutte lombarde ad esclusione di<br />
Biella e Novara per la creazione di <strong>un</strong>a federazione<br />
tessile. Da Prato venne l’adesione di <strong>un</strong>a <strong>Le</strong>ga tessile<br />
ma ness<strong>un</strong> delegato. Per altre notizie vedi band. 63.<br />
La FIOT <strong>in</strong>izia la sua attività nel 1945 con <strong>un</strong>a<br />
grande adesione dei lavoratori nel 1946 risultano<br />
tesserati 335.000 lavoratori per arrivare nel 1947 ad<br />
oltre 500.000 su 600.000 addetti complessivi. La<br />
FIOT si costituisce formalmente a Milano nel marzo<br />
1947 cambiando il suo nome <strong>in</strong> Federazione<br />
61<br />
quella s<strong>in</strong>daca le del 1948 con la fuoriuscita dei cattolici<br />
dalla <strong>CGIL</strong> <strong>un</strong>itaria <strong>in</strong>izia l’attacco imprenditoriale<br />
alle conquiste salariali e normative dei<br />
lavoratori.<br />
Questo attacco è favorito dalla crisi che <strong>in</strong>veste<br />
alc<strong>un</strong>e imprese tessili (Lanificio la Briglia, Calamai,<br />
Gabolana ecc.). Negli anni ’50 si assiste ad <strong>un</strong>a ripresa<br />
produttiva e a correnti migratorie verso<br />
l’area pratese che nel giro di <strong>un</strong> ventennio <strong>in</strong>crementò<br />
la popolazione di <strong>un</strong> buon 80%. La riforma<br />
organizzativa del 10 Congresso nazionale istituì al<br />
posto <strong>delle</strong> CdL prov<strong>in</strong>ciali le CdL territoriali si<br />
passa da 99 CCdL prov<strong>in</strong>ciali a 179 CdLT. Quella<br />
pratese ha 28.182 iscritti di cui 5.300 pensionati.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Cento anni per il lavoro : atti<br />
del Consiglio com<strong>un</strong>ale straord<strong>in</strong>ario (4 luglio 1977)<br />
, pp. 17-46 ; “Per il lavoro e la democrazia : le lotte<br />
sociali a Prato ...” a cura di Giuseppe Gregori, pp.4-<br />
23 ; “<strong>CGIL</strong> anni ’80 : l’evoluzione <strong>delle</strong> <strong>strutture</strong><br />
organizzative” di Eligio Biagioni e altri, pp. 31, 192.<br />
impiegati operai tessili e si costituisce formalmente<br />
a Milano nel marzo 1947. A Prato dal 1945 al 1947<br />
si ha <strong>un</strong>a veloce ricostruzione <strong>in</strong>dustriale e <strong>un</strong>a<br />
buona espansione commerciale. Dal 1948 <strong>in</strong> poi <strong>un</strong>a<br />
crisi di vaste proporzioni porta alla fuoriuscita di<br />
lavoratori dalle <strong>in</strong>dustrie tessili che, con telai ceduti<br />
dalle imprese stesse, <strong>in</strong>iziano <strong>un</strong>’attività <strong>in</strong>dipendente.<br />
Inizia così la creazione di quello che sarà il<br />
comprensorio tessile pratese. La FIOT con la FILA<br />
costituisce nel marzo 1966 la FILTEA. La bandiera è<br />
documentata <strong>in</strong> <strong>un</strong>a foto del 10 /7/ 1952 per la campagna” per<br />
<strong>un</strong>a più forte <strong>CGIL</strong>” a Prato.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Incontri con la storia” di<br />
Giuseppe Gregori, pp. 14-69
84- S<strong>in</strong>dacato pensionati di Prato. Fed.<br />
S<strong>in</strong>dacale mondiale <strong>CGIL</strong> CdL Prato. – [ post.<br />
1949]. – 1 Bandiera ricamata iscrizione: a<br />
p<strong>un</strong>to pieno con filo giallo, disegno: a p<strong>un</strong>to<br />
erba e riporti <strong>in</strong> stoffa celeste e beige. -<br />
Dimensioni 90x110 cm circa.- Tela di cotone<br />
rossa. - Incorniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono<br />
Simboli : globo contornato da scritta (logo <strong>della</strong><br />
FSM)<br />
La Federazione italiana pensionati (FIP) fu fondata<br />
probabilmente nel 1946 il 1. Congresso è del gennaio<br />
1948. Non aderì dapprima alla Cgil e dopo gli<br />
ulteriori dissidi <strong>in</strong>terni <strong>della</strong> scissione del 1948 e la<br />
fuoriuscita <strong>della</strong> componente cattolica il s<strong>in</strong>dacato<br />
aderì alla <strong>CGIL</strong>,1949. Alla f<strong>in</strong>e degli anni ’50 gli<br />
iscritti erano 450.000 ed erano state approvate diverse<br />
leggi per la previdenza e l’assistenza ai coltivatori<br />
diretti ai mezzadri ecc. e l’estensione dell’assicurazione<br />
per l’<strong>in</strong>validità e la vecchiaia e per le<br />
malattie con relative prestazioni.<br />
Come s<strong>in</strong>dacato pensionati italiani (SPI) si costituisce<br />
i primi di maggio 1977.<br />
Per altre notizie sul s<strong>in</strong>dacato pensionati vedi<br />
<strong>bandiere</strong> n. 29 e 59<br />
<strong>CGIL</strong> Regionale <strong>Toscana</strong><br />
85- <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong>. – [Anni ’70]. - 1 bandiera<br />
ricamata iscrizione: p<strong>un</strong>to pieno con filo<br />
giallo, disegno: p<strong>un</strong>to piatto <strong>in</strong> filo argentato<br />
e azzurro, frangia dorata. - Dimensioni 110x<br />
150 cm circa.- Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di<br />
conservazione: Buono<br />
Simboli: Pegaso e globo<br />
La <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong> si costituisce come comitato<br />
regionale nel 1967, nasce formalmente come <strong>CGIL</strong><br />
regionale con il 1. congresso del 20-21 giugno 1974<br />
Primo segretario <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> regionale è Gianfranco<br />
Bartol<strong>in</strong>i gli iscritti sono oltre 400.000.<br />
Il 2. Congresso si tiene nel 1978 gli iscritti sono<br />
448.389 segretario diventa Rastrelli Gianfranco.<br />
62<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Ai tempi dei nonni... Costituzione<br />
e crescita del s<strong>in</strong>dacato pensionati” pp. 10-18.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “<strong>CGIL</strong> anni ’80 : l’evoluzione<br />
<strong>delle</strong> <strong>strutture</strong> organizzative” di Eligio Biagioni e<br />
altri, pp. 188 ; “<strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong> : trent’anni di storia<br />
d’impegno e passione politica : gli atti” pp. 69-73
Centro documentazione e Archivio<br />
storico <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong>. CDAS<br />
86- 15. raggruppamento pensionati sezione<br />
prov<strong>in</strong>ciale di Firenze. S<strong>in</strong>dacato ferrovieri<br />
italiani, FIP <strong>CGIL</strong>. – [Ante 1949]. – 1 Bandiera<br />
ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno con<br />
filo giallo, disegno: a p<strong>un</strong>to piatto con filo<br />
grigio e nero, frangia di seta gialla. –Dimensioni<br />
90x110 cm circa.- Tela di lana rossa e<br />
bianca di forma quadrangolare applicata al<br />
centro. - Non <strong>in</strong>corniciata. – Stato di conservazione:<br />
Buono. Presente custodia orig<strong>in</strong>ale<br />
con asta e p<strong>un</strong>tale <strong>in</strong> metallo. (dono di<br />
Roncucci)<br />
Simboli: Ruota alata e rotaia<br />
Si hanno notizie di <strong>un</strong>’Associazione generale fra i<br />
pensionati ferroviari italiani a Firenze nel 1904 che<br />
pubblica il periodico “La solidarietà” f<strong>in</strong>o al 1916.<br />
La Federazione italiana pensionati fu fondata pro-<br />
87- [FILZIAT] 1944-1984 : Impr<strong>un</strong>eta, 4<br />
febbraio 1985 : <strong>un</strong> r<strong>in</strong>novato impegno per<br />
lavoro, <strong>un</strong>ità, sviluppo. – Anno 1985. – 1<br />
striscione con scritte e logo dip<strong>in</strong>ti.<br />
Dimensioni m. 3,50x1,00. - Non <strong>in</strong>corniciato.<br />
- Stato di conservazione: Buono. - Con logo<br />
<strong>della</strong> Filziat per la celebrazione dei 40 anni<br />
<strong>della</strong> federazione.<br />
Simboli: Spiga di grano ed edificio <strong>in</strong>dustriale<br />
La FILZIAT nacque nel 1960 dalla fusione <strong>della</strong><br />
FIAIZA (Zuccherifici) e del S<strong>in</strong>dacato tabacch<strong>in</strong>e<br />
con la FILIA <strong>in</strong>dustrie alimentari. Lo striscione <strong>in</strong><br />
questione con il logo <strong>della</strong> categoria risale al 1985 <strong>in</strong><br />
occasione <strong>delle</strong> celebrazioni per il 40° <strong>della</strong> fondazione<br />
degli alimentaristi. Con la fusione tra<br />
Federbraccianti e Filziat nasce nel 1988 la FLAI<br />
Federazione Lavoratori Agro-Industria.<br />
63<br />
babilmente nel 1946, il 1. Congresso è del gennaio<br />
1948.<br />
Per altre notizie sulla FIP vedi band. n. 29, 59, 84.<br />
La nostra bandiera si colloca prima <strong>della</strong> confluenza<br />
dei s<strong>in</strong>dacati pensionati di categoria nella FIP<br />
(dicembre 1949)<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Organizzazioni e lotte dei<br />
ferrovieri italiani” di Libertario Guerr<strong>in</strong>i ; p. 320<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Gli uom<strong>in</strong>i e le donne <strong>della</strong><br />
<strong>CGIL</strong>: 1944-2006 : <strong>Le</strong> segreterie confederali, <strong>delle</strong><br />
federazioni nazionali...”a cura di A. Gianfagna, pp.<br />
121-130
88- [Federmazzadri Assise com<strong>un</strong>ali <strong>delle</strong><br />
mezzadre <strong>della</strong> prov<strong>in</strong>cia di Firenze]. –<br />
1953. – 1 bandiera-striscione assemblata con<br />
pezzi di stoffa policromi cuciti <strong>in</strong>sieme come<br />
<strong>un</strong>a bandiera <strong>della</strong> pace, con ricamate o<br />
applicate le richieste <strong>delle</strong> varie assise com<strong>un</strong>ali.<br />
– cm. 600x300 circa. - Non <strong>in</strong>corniciato.<br />
– Stato di conservazione: Discreto-buono<br />
<strong>Le</strong> <strong>bandiere</strong> <strong>della</strong> pace <strong>in</strong>iziarono a fare la loro<br />
comparsa verso la f<strong>in</strong>e degli anni ’40, quando la<br />
tensione fra occidente e blocco sovietico <strong>in</strong>iziarono a<br />
manifestarsi e ad acuirsi f<strong>in</strong>o a sfociare <strong>in</strong> quel conflitto<br />
non armato chiamato guerra fredda.<br />
Queste <strong>bandiere</strong> variop<strong>in</strong>te ma anche quelle bianche<br />
o rosse divennero e connotarono le aie e i pagliai<br />
<strong>delle</strong> campagne toscane dove non si batteva senza<br />
bandiera e divennero così anche il simbolo dell’osservanza<br />
<strong>della</strong> divisione del raccolto e dell’emancipazione<br />
dei mezzadri. Questo manufatto presenta<br />
sui vari riquadri richieste o realizzazioni ottenute<br />
dai mezzadri e nella parte centrale vi è proprio <strong>un</strong><br />
prospetto con le richieste fatte e realizzate.<br />
La bandiera è stata allestita per l’Assise <strong>della</strong> mezzadria<br />
tenuta a Siena nel 1953 alla quale ha partecipato<br />
anche Maria Maltoni che ha parlato sull’importanza<br />
dell’istruzione nelle campagne e ha illustrato<br />
l’esperienza di San Gersolè.<br />
La bandiera è stata pubblicata su “Lavoro” a. 6<br />
(1953), n. 18, p. 14-15, vedi foto a fianco.<br />
89- <strong>CGIL</strong>-SFI comitato centrale. Premio<br />
reclutamento e quote 1954-1955 . – Anno:<br />
1955. - 1 gagliardetto ricamato, iscrizione: a<br />
p<strong>un</strong>to pieno con filo giallo. - Dimensioni 35<br />
cm. circa.- Tela di cotone rossa. – Incorniciato.<br />
– Stato di conservazione: Buono.<br />
[Conservato presso CdL Pontassieve]<br />
Questo gagliardetto è presso la CdL di Pontassieve<br />
ed è stato assegnato dallo SFI (S<strong>in</strong>dacato ferrovieri<br />
italiani) allo SFI di Pontassieve per i risultati ottenuti<br />
nel tesseramento del 1954-1955.<br />
64
89a- Federbraccianti Naz.[ionale] Tesseramento<br />
1952. – Anno: 1952. - 1 gagliardetto<br />
ricamato, iscrizione: p<strong>un</strong>to pieno con filo<br />
giallo. – Tela <strong>in</strong> lana rossa. - Dimensioni 35<br />
cm. circa.- Non <strong>in</strong>corniciato. – Stato di conservazione:<br />
discreto (qualche forell<strong>in</strong>o di<br />
tarme).<br />
Questo gagliardetto proviene dalla Federbraccianti<br />
di Firenze ed è stato assegnato dalla Federbraccianti<br />
nazionale per i risultati ottenuti nel<br />
tesseramento del 1952.<br />
89b- <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong>. – [198-?]. – 1<br />
gagliardetto, iscrizione e disegno: stampato<br />
con colori policromi. – Tela <strong>in</strong> raso bianco,<br />
frangia dorata. - Dimensioni 35 cm. circa.-<br />
Non <strong>in</strong>corniciato. – Stato di conservazione:<br />
discreto (tracce di polvere), presente asta <strong>in</strong><br />
ottone e cordonc<strong>in</strong>o giallo.<br />
Simboli: Pegaso e globo<br />
Per la <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong> vedi bandiera n. 85.<br />
Addenda:<br />
90- Società di mutuo soccorso fra gli orafi<br />
di Firenze. Fondazione 1858. - 1 bandiera<br />
ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno con filo<br />
giallo, disegno: con vari p<strong>un</strong>ti con filo bianco,<br />
rosso, dorato e con applicata <strong>un</strong>a coppa <strong>in</strong><br />
metallo dorato. - Dimensioni 180x120 cm<br />
circa.- Velluto granato. - Non <strong>in</strong>corniciata. –<br />
Stato di conservazione: Discreto [Lacerazioni<br />
e scoloriture] Conservata presso Casa artigiana<br />
dell’orafo, vicolo Marzio, Firenze<br />
65<br />
Appendice
Bandiere toscane razziate dai fascisti<br />
ed esposte alla “Mostra <strong>della</strong> rivolu-<br />
zione fascista” facenti parte del<br />
fondo <strong>bandiere</strong> dell’archivio centrale<br />
dello Stato di Roma<br />
91- Camera del lavoro Arezzo e prov<strong>in</strong>cia.<br />
Uno per tutti tutti per <strong>un</strong>o. – [1904]. – 1<br />
bandiera dip<strong>in</strong>ta a tempera sia per le iscrizioni<br />
che per il disegno. – Raso <strong>in</strong> cotone avorio,<br />
frangia <strong>in</strong> cotone. – Dimensioni 247x107 cm.<br />
Simboli: Ascia, compasso, martello, riga, squadra<br />
con ramo d’alloro e nastri, stemmi di Arezzo.<br />
La Camera del lavoro di Arezzo venne fondata nel<br />
1901 con circa 1400 iscritti. Il labaro venne<br />
<strong>in</strong>augurato il 1. maggio del 1904. Dopo <strong>un</strong> <strong>primo</strong><br />
biennio di progetti nel 1903 la segreteria sarà<br />
ass<strong>un</strong>ta da <strong>un</strong> fiorent<strong>in</strong>o (Cesare Baldass<strong>in</strong>i) e<br />
l’attività sarà <strong>in</strong> qualche modo orientata dalla<br />
camera del lavoro fiorent<strong>in</strong>a.<br />
Il risultato non cambia di molto anche se vi sono<br />
alc<strong>un</strong>e lotte, viene eletto <strong>un</strong> nuovo segretario (Decio<br />
Bacchi) ma dopo <strong>un</strong> biennio di quasi completa<br />
<strong>in</strong>attività (tra il 1909 e 1910) determ<strong>in</strong>arono la<br />
Confederazione a scioglierla e a far confluire le<br />
sezioni e le leghe nella CdL fiorent<strong>in</strong>a con scarsi<br />
risultati anche <strong>in</strong> questo caso. La CdL di Arezzo<br />
venne rifondata nel 1913 con 816 associati che la<br />
scarsa e <strong>in</strong>sufficiente attività riduceva ai 100 del<br />
1916 riveniva richiusa nel 1917. Il periodo più<br />
fecondo nell’attività <strong>della</strong> CdL si ha durante il<br />
biennio rosso del 1919-1920 quando si ha <strong>un</strong>a guida<br />
socialista e vi è <strong>un</strong> accordo “operativo” con l’USI<br />
soprattutto nelle lotte dei mezzadri e del movimento<br />
contad<strong>in</strong>o che portano ad estendere l’<strong>in</strong>fluenza or-<br />
92- Camera del lavoro. <strong>Le</strong>ga mista Bagni di<br />
Casciana. – [1919?]. – 1 bandiera, iscrizione:<br />
con riporti diagonali di stoffa nera per le<br />
scritte. – Raso <strong>in</strong> cotone rosso, frangia dorata.<br />
– Dimensioni 157x184 cm.<br />
La lega mista di questa frazione del com<strong>un</strong>e di Lari<br />
si costituisce nel dicembre 1919 con l’adesione di <strong>un</strong><br />
gruppo di operai e <strong>un</strong>o di braccianti e le adesioni<br />
crescono velocemente.<br />
Nel gennaio 1921 partecipa al congresso <strong>delle</strong> leghe<br />
<strong>della</strong> prov<strong>in</strong>cia di Pisa aderenti alla Camera del<br />
lavoro. La bandiera riutilizzata cambiando le scritte<br />
è quella <strong>in</strong> precedenza utilizzata dalla cooperativa<br />
“Avanti” scritta che si <strong>in</strong>travede ancora sotto quella<br />
di Camera del lavoro<br />
66<br />
ganizzativa anche alla Valtiber<strong>in</strong>a e al Casent<strong>in</strong>o.<br />
Nel 1920 c’è la lotta dei dipendenti <strong>della</strong> Centrale<br />
elettrica di Castelnuovo dei Sabbioni che porta<br />
all’occupazione <strong>delle</strong> m<strong>in</strong>iere di lignite con <strong>un</strong><br />
accordo immediato. Il successo <strong>della</strong> lotta estese le<br />
occupazioni anche ad altri stabilimenti (Sacfem,<br />
Fabbricone ecc). Dalla f<strong>in</strong>e del 1920 <strong>in</strong>izia, a partire<br />
da Montevarchi dove sorge il <strong>primo</strong> fascio di combattimento,<br />
la reazione fascista con le rappresaglie e<br />
le aggressioni che culm<strong>in</strong>ano il 4 aprile del 1921<br />
nell’assalto ed <strong>in</strong>cendio alla CdL. V. anche B. 31.<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “ La Camera del lavoro di<br />
Arezzo, 1901-2001” di I. Bigianti, T. Nocent<strong>in</strong>i, C.<br />
Repek, pp. 11-57 ; “Il lavoro <strong>della</strong> confederazione :<br />
immag<strong>in</strong>i per la storia del s<strong>in</strong>dacato ...” p. 249
93- Camera del lavoro. Sezione di Montenero.<br />
– [1919?]. – 1 bandiera, iscrizione: con<br />
riporti diagonali di stoffa bianca . – Tela <strong>in</strong><br />
lana rossa, senza frangia. – Dimensioni 163<br />
x152 cm. – Stato di conservazione discreto.<br />
Simboli: Tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
La sezione <strong>della</strong> CdL di Montenero, frazione di<br />
Livorno, probabilmente venne aperta alla f<strong>in</strong>e del<br />
1. conflitto mondiale<br />
94- Camera del lavoro. Porto S. Stefano. –<br />
[1919?]. – 1 bandiera ricamata con p<strong>un</strong>to erba<br />
e p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone nero sia per l’iscrizione<br />
che per il disegno. – Tela <strong>in</strong> lana rossa,<br />
frangia <strong>in</strong> cotone ritorto nero. – Dimensioni<br />
157x193 cm. – Stato di conservazione<br />
discreto, Tarlature.<br />
Simboli: emblema del Soviet<br />
La Camera del Lavoro di Porto Santo Stefano,<br />
succursale di quella di Grosseto, viene fondata l’8<br />
dicembre 1919. Mar<strong>in</strong>o Magnani, socialista, è il<br />
relatore all’assemblea costitutiva tenuta nel salone<br />
<strong>della</strong> Pubblica Assistenza. I soci iscritti sono 150. A<br />
Porto S. Stefano erano presenti f<strong>in</strong> dal 1872 <strong>un</strong>a<br />
SMS tra gli operai con 168 soci e <strong>un</strong>a <strong>Le</strong>ga di<br />
resistenza, attiva f<strong>in</strong>o al 1911, con 200 soci.<br />
95- Federazione dei s<strong>in</strong>dacati postelegrafonici.<br />
Sezioni di Firenze. - [191-?]. – 1<br />
bandiera dip<strong>in</strong>ta, iscrizione : a porpor<strong>in</strong>a,<br />
disegno: a tempera. – Tela <strong>in</strong> seta rossa,<br />
frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. – Dimensioni<br />
121x152 cm. – Stato di conservazione buono.<br />
Simboli: Aquila con lettera e fili telegrafici<br />
Una sezione del s<strong>in</strong>dacato postelegrafonici è già<br />
presente a Firenze f<strong>in</strong> dal 1910 con 215 iscritti f<strong>in</strong>o a<br />
scendere a 100 iscritti nel 1918.<br />
Nel 1919 le varie sezioni che operano su Firenze<br />
(Federazione nazionale postelegrafonica, S<strong>in</strong>dacato<br />
di II e III categoria e il fascio telegrafico) decidono<br />
di operare congi<strong>un</strong>tamente per far conoscere le<br />
condizioni disperate <strong>della</strong> loro classe. Nel 1920 la<br />
SMS fra gli agenti postelegrafonici fonda <strong>un</strong>a<br />
cooperativa di consumo. Nell’ottobre 1921 la federazione<br />
aderisce al comitato s<strong>in</strong>dacale com<strong>un</strong>ista.<br />
67<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da “Annuario statistico del com<strong>un</strong>e<br />
di Firenze”, 1911, p. 63 ; Per altre notizie vedi B.<br />
n. 61.
96- S<strong>in</strong>dacato ferrovieri italiani. Sezione di<br />
Lucca. - [191-?]. – 1 bandiera ricamata a<br />
p<strong>un</strong>to piatto e p<strong>un</strong>to raso <strong>in</strong> seta gialla sia per<br />
il disegno che per le iscrizioni. – Tela <strong>in</strong> seta<br />
rossa, frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. –<br />
Dimensioni 105x180 cm. – Stato di conservazione<br />
discreto lacerazione sulla scritta.<br />
Simboli: ruota alata<br />
Nel 1885 si costituisce la SMS fra gli impiegati <strong>delle</strong><br />
ferrovie cambiato poi <strong>in</strong> Associazione ferroviaria di<br />
MS <strong>in</strong> Lucca. Nel 1902 agiscono a Lucca <strong>un</strong>a sezione<br />
di Riscatto e <strong>un</strong>a del S<strong>in</strong>dacato opera rispettivamente<br />
con 100 e 200 iscritti queste due sezioni si<br />
<strong>un</strong>iscono nel 1906 anche a livello nazionale formando<br />
lo SFI. Nel 1908 ha circa 50 iscritti, 250 nel 1911.<br />
Nel 1917 viene fondata <strong>un</strong>a cooperativa. Dal 1919 al<br />
1921 la categoria <strong>in</strong>dice numerosi scioperi f<strong>in</strong>o al 31<br />
97- S<strong>in</strong>dacato ferrovieri italiani. Gruppo di<br />
Fornacette. - [1920?]. – 1 bandiera ricamata<br />
a p<strong>un</strong>to erba doppio <strong>in</strong> cotone nero sia per il<br />
disegno che per le iscrizioni. – Tela <strong>in</strong> lana<br />
rossa, frangia <strong>in</strong> seta nera. – Dimensioni 105<br />
x122 cm. – Stato di conservazione discreto<br />
tarlature.<br />
Simboli: ruota alata<br />
Il vessillo probabilmente viene <strong>in</strong>augurato nel settembre<br />
del 1920 <strong>in</strong> <strong>un</strong>a cerimonia alla quale partecipano<br />
anche la cooperativa terrazzieri, la lega edile e<br />
il circolo socialista.<br />
98- Federazione nazionale operai edili.<br />
Sezioni di Antignano. - [1920?]. – 1 bandiera<br />
ricamata a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone giallo sia per<br />
il disegno che per le iscrizioni. – Tela <strong>in</strong> lana<br />
rossa, frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. –<br />
Dimensioni 105x 146 cm. – Stato di conservazione<br />
discreto tarlature.<br />
Simboli: tre cerchi <strong>in</strong>trecciati<br />
Nel 1901 la lega di miglioramento degli operai<br />
cavatori e scalpell<strong>in</strong>i aderisce alla Federazione<br />
edilizia, si scioglie dopo pochi anni per ricostituirsi<br />
nel 1905 con 61 membri che diventano 72 nel 1911<br />
iscritti alla Camera del lavoro di Livorno, si scioglie<br />
68<br />
marzo 1921 quando i fascisti assaltano la CdL e la<br />
sezione socialista devastando e distruggendo ogni<br />
cosa.<br />
durante il 1. conflitto mondiale. Viene ricostituita<br />
nel 1919 aderendo alla Federazione edilizia.
99- Federazione m<strong>in</strong>atori Valdarnesi.<br />
Sezione di Monastero (Cavriglia). - [1920?].<br />
– 1 bandiera dip<strong>in</strong>ta, iscrizione: a tempera<br />
nera. – Tela <strong>in</strong> cotone, frangia <strong>in</strong> cotone nero.<br />
– Dimensioni 161x216 cm. – Stato di<br />
conservazione buono.<br />
All’<strong>in</strong>izio del secolo XX <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Arezzo<br />
operano <strong>delle</strong> sezioni anarchiche e socialiste specie<br />
tra i m<strong>in</strong>atori del Valdarno.<br />
Nel 1904 si costituisce la lega m<strong>in</strong>atori di Castelnuovo<br />
dei Sabbioni con 350 iscritti.<br />
Dal 1904 al 1914 si susseguono numerosi scioperi<br />
chiusi dalla mediazione <strong>delle</strong> CdL di Arezzo e<br />
Firenze che lasciano <strong>in</strong>soddisfatti la base.<br />
Già dal 1914 i m<strong>in</strong>atori di Monastero aderiscono<br />
alle posizioni anarco-s<strong>in</strong>dacaliste che verranno<br />
mantenute dalla maggioranza <strong>delle</strong> organizzazioni<br />
dei m<strong>in</strong>atori f<strong>in</strong>o agli scontri sangu<strong>in</strong>osi del 1921.<br />
100- Club risveglio. La Rotta. - [192-]. – 1<br />
bandiera, iscrizioni : riporti <strong>in</strong> stoffa nera. –<br />
Tela <strong>in</strong> lana rossa, bordo <strong>in</strong> passamaneria di<br />
cotone nero. – Dimensioni 115x143 cm. –<br />
Stato di conservazione discreto<br />
Non vi sono notizie precise sulla bandiera anche se<br />
la banda nera può far pensare a <strong>in</strong>fluenze anarchiche<br />
o s<strong>in</strong>dacaliste che potrebbe essere quello<br />
promosso dalla Camera s<strong>in</strong>dacale di Pisa che nel<br />
’21 promosse <strong>un</strong> fascio del lavoro rivoluzionario.<br />
69
101- Club operaio Casciavola. - [188-?]. – 1<br />
bandiera ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno<br />
<strong>in</strong> seta gialla, disegno : a p<strong>un</strong>to raso <strong>in</strong> seta<br />
policroma . – Tela <strong>in</strong> seta avorio, frangia <strong>in</strong><br />
cordonc<strong>in</strong>o dorato. – Dimensioni 105x146<br />
cm. – Stato di conservazione discreto macchie<br />
e lacerazioni.<br />
Simboli: stretta di mano<br />
Il 6 settembre 1883 si costituisce a Casciavola ,<br />
frazione di Casc<strong>in</strong>a (PI), <strong>un</strong>a cooperativa di<br />
consumo che nel 1898 contava 346 soci. Nel 1921 è<br />
tra le aderenti al Consorzio tra le cooperative <strong>della</strong><br />
prov. di Pisa. Il term<strong>in</strong>e club nel pisano <strong>in</strong>dividuava<br />
<strong>un</strong>a società solidaristica o cooperativa.<br />
102- Club cooperativo Pietro Conti. La<br />
Rotta. – [1908?]. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to erba e p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong><br />
cotone nero. – Tela <strong>in</strong> lana rossa, frangia di<br />
cotone nero. – Dimensioni 124x150 cm. –<br />
Stato di conservazione discreto[asportazione<br />
tela e frangia parte <strong>in</strong>feriore]<br />
La Cooperativa tra mattonai e terrazzieri <strong>della</strong><br />
frazione di La Rotta avviene <strong>in</strong> forma di società<br />
anonima il 30 giugno 1908, sospesa e poi iscritta nel<br />
registro prefettizio nel 1909. E’ operante nel 1911<br />
con 350 iscritti ed aderisce alla CdL di Pontedera.<br />
Sciolta durante il 1. conflitto mondiale viene<br />
ricostituita nel 1919 e rimane operativa f<strong>in</strong>o al 1921<br />
103- Coop.va terrazzieri. Fornacette. -<br />
[1920?]. - 1 bandiera ricamata, iscrizione: a<br />
p<strong>un</strong>to piatto <strong>in</strong> cotone nero. – Tela <strong>in</strong> cotone<br />
rosso, frangia <strong>in</strong> seta nera. – Dimensioni<br />
117x144 cm. – Stato di conservazione Buono<br />
Non abbiamo notizie precise <strong>della</strong> fondazione ma la<br />
Cooperativa di produzione e lavoro dei terrazzieri<br />
di Fornacette partecipa al convegno fra le<br />
cooperative <strong>della</strong> prov. di Pisa nel 1919 ed <strong>in</strong> seguito<br />
aderisce al Consorzio <strong>delle</strong> Cooperative.<br />
70
104- Cooperativa di produzione e lavoro.<br />
Fauglia. – [1920]. - 1 bandiera, ricamata<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> seta nera. – Tela<br />
<strong>in</strong> seta rossa, frangia <strong>in</strong> cotone nero. –<br />
Dimensioni 120x152 cm. – Stato di conservazione<br />
discreto: macchie e scoloriture<br />
Una cooperativa di consumo a Fauglia era stata<br />
fondata il 25 agosto 1898. La società anonima<br />
cooperativa fra terrazzieri, barrocciai, tagliaboschi,<br />
muratori e aff<strong>in</strong>i di Fauglia si costituisce nel 1920.<br />
Infatti la domenica del 27 ottobre 1920 viene <strong>in</strong>augurata<br />
la Casa del proletariato e la bandiera <strong>della</strong><br />
coop. che aderisce alla CdL di Pisa e prov. e al<br />
consorzio prov. <strong>delle</strong> cooperative<br />
105- Società cooperativa arti e mestieri.<br />
Caprona. – [1920]. - 1 bandiera ricamata<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to raso <strong>in</strong> seta nera ,<br />
disegno: a p<strong>un</strong>to raso <strong>in</strong> seta policroma per i<br />
simboli. – Tela <strong>in</strong> seta rossa, frangia <strong>in</strong> seta<br />
nera. – Dimensioni 155x193 cm. – Stato di<br />
conservazione buono<br />
Simboli: martello, piccone, pala, cazzuola<br />
Organizzazioni di M.S., leghe e coop a Caprona<br />
esistevano già dagli anni ’80 del XIX secolo. La<br />
bandiera <strong>della</strong> cooperativa Arti e mestieri venne<br />
<strong>in</strong>augurata il 28 novembre 1920. Nel 1921 la<br />
cooperativa aderisce alla CdL di Pisa e prov. e al<br />
consorzio prov. <strong>delle</strong> coop.<br />
106- Società cooperativa di consumo.<br />
Santopietro. - [1920]. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> seta gialla. –<br />
Tela <strong>in</strong> seta, frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. –<br />
Dimensioni 115x140 cm. – Stato di conservazione<br />
discreto: lacerazioni<br />
Dal 1882 era operante <strong>in</strong> questa frazione di<br />
Capannoli <strong>un</strong>a SMS fra gli operai. La Cooperativa<br />
sorse probabilmente <strong>in</strong>torno al 1895 <strong>in</strong><br />
collegamento con la SMS suddetta. La coop non<br />
risulta fra quelle aderenti al consorzio <strong>della</strong> prov. di<br />
Pisa<br />
71
107- Fascio operaio di Casale M.mo. - [sec.<br />
XIX-XX]. - 1 bandiera ricamata, iscrizione: a<br />
p<strong>un</strong>to erba e p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> seta nera. – Tela<br />
<strong>in</strong> cotone rosso. – Dimensioni 150x95 cm. –<br />
Stato di conservazione buono<br />
Anche se l’<strong>in</strong>testazione “Fascio” richiama le prime<br />
organizzazioni <strong>in</strong>ternazionaliste operanti nella prov<strong>in</strong>cia<br />
di Pisa e Livorno già a partire dal 1869-1870,<br />
non c’è ness<strong>un</strong>a certezza che la bandiera <strong>in</strong> questione<br />
risalga a quegli anni. Del fascio operaio di<br />
Casale Marittimo (PI) non vi sono notizie l’<strong>un</strong>ico<br />
riferimento cronologico è quello <strong>della</strong> sua asportazione,<br />
ad opera dei fascisti dalla sede del locale PSI,<br />
<strong>in</strong>torno al 1920-1921.<br />
108- <strong>Le</strong>ga addetti alle m<strong>in</strong>iere di Boccheggiano.<br />
- 1921. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o<br />
dorato, frangia <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. – Tela<br />
<strong>in</strong> seta rossa. – Dimensioni 122x148 cm. –<br />
Stato di conservazione discreto, macchie e<br />
lacerazioni<br />
E’ attiva <strong>un</strong>a Cassa di soccorso e <strong>un</strong>a lega di<br />
resistenza f<strong>in</strong> dal 1901 che probabilmente si<br />
conclude con la 1. guerra mondiale.<br />
Nel 1919 riprende l’attività <strong>della</strong> lega che si costituisce<br />
formalmente nel dicembre del 1920.<br />
Il 1° maggio 1921 alla presenza di C. Nazzari <strong>della</strong><br />
federazione m<strong>in</strong>atori viene <strong>in</strong>augurata la bandiera.<br />
109- <strong>Le</strong>ga barrocciai. Bagni di Lucca Fornoli.<br />
- [1920]. -1 bandiera, iscrizione: dip<strong>in</strong>ta<br />
con <strong>in</strong>chiostro tipografico, disegno: dip<strong>in</strong>to<br />
ad olio. – Tela <strong>in</strong> cotone rosso. - Dimensioni<br />
107 x170 cm. - Stato di conservazione discreto,<br />
macchie e decolorazioni<br />
Simboli: Testa di cavallo<br />
Una lega carrettieri si costituisce a Fornoli nel 1920<br />
mentre a Bagni di Lucca era già preesistente <strong>un</strong>a<br />
lega mista. La bandiera fu sequestrata nel 1921<br />
72
110- <strong>Le</strong>ga birrocciai. Lucignano [AR]. –<br />
[19--]. - 1 bandiera ricamata, iscrizione: a<br />
p<strong>un</strong>to erba e p<strong>un</strong>to piatto <strong>in</strong> cotone nero,<br />
frangia <strong>in</strong> cotone nero. – Tela <strong>in</strong> raso di<br />
cotone rosso. – Dimensioni 144x145 cm. –<br />
Stato di conservazione discreto, sbiadita<br />
Anche di questa organizzazione non vi sono notizie<br />
precise, la bandiera venne asportata negli anni ’20<br />
dal fascio di combattimento di Arezzo.<br />
111- <strong>Le</strong>ga braccianti [e] aff<strong>in</strong>i. Montecchio<br />
[AR]. – [19--]. - 1 bandiera, iscrizione:<br />
dip<strong>in</strong>ta con <strong>in</strong>chiostro tipografico, bordatura<br />
con tessuto diagonale nero. – Tela <strong>in</strong> lana<br />
rossa. – Dimensioni 112x137 cm. – Stato di<br />
conservazione buono<br />
Non vi sono notizie su questa lega. La bandiera<br />
venne asportata negli anni ’20 dal fascio di<br />
combattimento locale.<br />
112- <strong>Le</strong>ga edile femm<strong>in</strong>ile di Fornacette. –<br />
[1920]. - 1 bandiera ricamata, iscrizione: a<br />
p<strong>un</strong>to erba doppio <strong>in</strong> cotone nero, frangia <strong>in</strong><br />
seta nera. – Tela <strong>in</strong> lana rossa. – Dimensioni<br />
104x129 cm. – Stato di conservazione<br />
scadente, lacerazioni e tarlature<br />
Non si hanno notizie precise <strong>della</strong> lega femm<strong>in</strong>ile<br />
anche se a Fornacette erano presenti <strong>un</strong>a SMS <strong>un</strong>a<br />
lega mista e <strong>un</strong>a di mattonai. Probabilmente la<br />
bandiera venne <strong>in</strong>augurata <strong>in</strong>sieme a quella <strong>della</strong><br />
Coop. Terrazzieri e a quella del circolo giovanile<br />
socialista nel settembre del 1920.<br />
73<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Il lavoro <strong>della</strong> confederazione :<br />
immag<strong>in</strong>i per la storia del s<strong>in</strong>dacato ...” p. 251
113- <strong>Le</strong>ga fra gli operai <strong>in</strong> Calci [PI]. –<br />
[1910]. -<br />
1 bandiera, iscrizione e disegno dip<strong>in</strong>ti a<br />
tempera, frangia dorata. – Tela <strong>in</strong> seta rossa. –<br />
Dimensioni 122x148 cm. – Stato di conservazione<br />
discreto, macchie e lacerazioni<br />
Simboli : stretta di mano<br />
La lega mista operaia di Calci venne fondata<br />
presumibilmente nel 1905 o 1906 e nel 1910<br />
viene <strong>in</strong>augurata la nuova sede e la bandiera che<br />
molto probabilmente è quella qui raffigurata. La<br />
lega, dopo la pausa <strong>della</strong> prima guerra mondiale,<br />
riprende l’attività nel settembre del 1921. La<br />
bandiera viene asportata nel 1922<br />
114- <strong>Le</strong>ga colonica. Ravi e Caldana [GR]. –<br />
1920. - 1 bandiera, iscrizione: dip<strong>in</strong>ta a porpor<strong>in</strong>a,<br />
disegno: a tempera, frangia nera. – Tela<br />
<strong>in</strong> seta rossa. - Dimensioni 122x142 cm. –<br />
Stato di conservazione buono<br />
Simboli : Buoi aggiogati all’aratro<br />
La <strong>Le</strong>ga venne molto probabilmente fondata poco<br />
tempo prima del gennaio 1920 e partecipa al 1°<br />
congresso <strong>della</strong> CCdL di Grosseto. L’<strong>in</strong>augurazione<br />
<strong>della</strong> bandiera avviene il 12 settembre 1920. Gli<br />
arditi del popolo di Ravi e Caldana si scontrano<br />
con i carab<strong>in</strong>ieri nell’agosto del 1921 con morti e<br />
feriti. Altri scontri avvengono nel gennaio 1922.<br />
115- <strong>Le</strong>ga fra maestri d’ascia [e calafati].<br />
Viareggio [LU]. – [19--]. - 1 bandiera, con<br />
iscrizione e disegno eseguito con applicazioni<br />
<strong>in</strong> tessuto nero di lana felpata. – Tela <strong>in</strong> lana<br />
rossa. - Dimensioni 101x217 cm. – Stato di<br />
conservazione discreta, lacerazione e asportazione<br />
di parte <strong>della</strong> scritta.<br />
Simboli: Ascia e ramp<strong>in</strong>o(?)<br />
Lo statuto <strong>della</strong> SMS fra i maestri d’ascia e calafati<br />
è del 1899, mentre <strong>un</strong>a lega di carpentieri navali è<br />
attiva nel 1911 con 150 soci ed aderisce alla CdL.<br />
Il 2 maggio 1921 i fascisti assaltano sia la CdL che la<br />
sede del club dei calafati, <strong>in</strong> via Copp<strong>in</strong>o distruggendole<br />
e asportando la bandiera.<br />
Trattative <strong>in</strong>tercorrono tra il s<strong>in</strong>daco Giorgio Paci il<br />
questore e i fascisti per la restituzione <strong>della</strong> bandie-<br />
74<br />
ra <strong>in</strong>utilmente. Incidenti seguono ai risultati elettorali<br />
e alc<strong>un</strong>i operai vengono feriti e due, Pietro Neri<br />
ed Enrico Paol<strong>in</strong>i, vengono uccisi. Il 9 agosto 1922<br />
avviene l’occupazione fascista <strong>della</strong> CdL.
116- <strong>Le</strong>ga proletaria fra mutilati, <strong>in</strong>validi,<br />
reduci, vedove e genitori di caduti <strong>in</strong><br />
guerra. Sezione di Trespiano [FI]. – [1920].<br />
- 1 bandiera ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to<br />
erba e p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone nero, frangia <strong>in</strong><br />
seta nera. – Tela di lana rossa. – Dimensioni<br />
105x120 cm. – Stato di conservazione buono<br />
La <strong>Le</strong>ga viene fondata tra ottobre e novembre del<br />
1920 e conta 90 iscritti. Di tendenza com<strong>un</strong>ista e<br />
diretta da Luigi Cas<strong>in</strong>i raccoglie i contad<strong>in</strong>i <strong>della</strong><br />
zona, nel 1921 viene approvato <strong>un</strong> Ord<strong>in</strong>e del<br />
giorno per <strong>un</strong> fronte <strong>un</strong>ico <strong>della</strong> classe lavoratrice<br />
per abbattere la prepotenza padronale.<br />
117- <strong>Le</strong>ga di resistenza fra i lavoranti fornai<br />
di Pontedera [PI]. – [19--]. - 1 bandiera,<br />
ricamata, iscrizione: a p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone<br />
giallo e a p<strong>un</strong>to piatto <strong>in</strong> cotone policromo per<br />
il disegno, frangia dorata. – Tela di cotone<br />
rossa. – Dimensioni 148x116 cm. – Stato di<br />
conservazione buono<br />
Simboli: Pala e rastrello da fornai (tirabraci)<br />
Nel giugno del 1888 a Pontedera viene <strong>in</strong>augurata la<br />
bandiera <strong>della</strong> SMS fra fornai pastai e aff<strong>in</strong>i. La<br />
lega di resistenza è gia attiva ed operante nel 1906,<br />
quando si fa promotrice <strong>della</strong> creazione di <strong>un</strong>a<br />
Federazione<br />
di mestiere a livello toscano. A tale scopo si tiene a<br />
Pontedera <strong>un</strong>a ri<strong>un</strong>ione il 7 ottobre e vi partecipano<br />
le leghe di Empoli, Firenze, Pisa, Livorno, che<br />
convoca <strong>un</strong> congresso di classe.<br />
118- <strong>Le</strong>ga t<strong>in</strong>tori. Pontedera [PI]. - – [19--].<br />
- 1 bandiera ricamata, iscrizione:a p<strong>un</strong>to<br />
cordonc<strong>in</strong>o <strong>in</strong> cotone nero, frangia <strong>in</strong> seta<br />
nera. – Tela di cotone rossa. – Dimensioni<br />
148x116 cm. – Stato di conservazione discreta,<br />
sbiadita con macchie<br />
Una SMS fra gli operai t<strong>in</strong>tori <strong>in</strong> Pontedera risale al<br />
1879 e anteriormente al 1903 viene creata <strong>un</strong>a lega<br />
di resistenza. Nel 1911 la <strong>Le</strong>ga aderisce alla CdL di<br />
Pontedera appena fondata. La lega t<strong>in</strong>tori si ricostituisce<br />
dopo la prima guerra mondiale e probabilmente<br />
opera f<strong>in</strong>o al luglio 1922 quando oltre mille<br />
fascisti di Pisa e prov<strong>in</strong>cia assaltano e devastano le<br />
organizzazioni “sovversive” di Pontedera.<br />
75
119- Mutilati e <strong>in</strong>validi di guerra. Villafranca<br />
[MS]. –[1920]. - 1 bandiera ricamata,<br />
iscrizione e disegno: a p<strong>un</strong>to erba e p<strong>un</strong>to<br />
pieno <strong>in</strong> cotone nero. – Tela di lana rossa. –<br />
Dimensioni 94x75 cm. – Stato di conservazione<br />
discreto, tarlata<br />
Simboli: falce e martello (simbolo del PSI)<br />
Villafranca centro di antiche tradizioni socialiste<br />
vide nascere probabilmente nel 1920 la lega<br />
“proletaria” dei mutilati e <strong>in</strong>validi. Nel 1921<br />
organizza <strong>un</strong>a conferenza sull’”attuale situazione<br />
politica” e nel 1922 partecipa alla costituzione a<br />
Pontremoli dell’Alleanza del lavoro.<br />
120- Società M.[utuo] soccorso fra gli<br />
addetti alla fabbrica S. Goba<strong>in</strong>. Pisa. 1895.<br />
– 1895. – 1 bandiera ricamata, iscrizione : a<br />
p<strong>un</strong>to piatto <strong>in</strong> cordonc<strong>in</strong>o dorato. – Tela <strong>in</strong><br />
seta rossa. – Dimensioni 136x215 cm. – Stato<br />
di conservazione buono<br />
La SMS nasce il 1893 anche se lo statuto viene<br />
approvato solo nel 1895 quando la SMS ha 150 soci.<br />
Nel 1903 nella fabbrica avviene <strong>un</strong>o sciopero<br />
durissimo sul regolamento di fabbrica (def<strong>in</strong>ito<br />
dalla monarchica Gazzetta Pisana contrario alle<br />
leggi del nostro paese) che vede la sconfitta operaia<br />
e la distruzione del s<strong>in</strong>dacato di fabbrica. La SMS<br />
risulta ancora attiva nel 1904<br />
121- Società M.tuo S.so il risorgimento.<br />
Ponte alla Badia Fiesole [FI]. - – [sec. XIX-<br />
XX]. - 1 bandiera ricamata, iscrizione : a<br />
p<strong>un</strong>to pieno <strong>in</strong> cotone nero, disegno : a p<strong>un</strong>to<br />
raso <strong>in</strong> cotone policromo con applicazioni di<br />
cordonc<strong>in</strong>o dorato, frangia <strong>in</strong> cotone nero. –<br />
Tela <strong>in</strong> taffetas di seta rossa. – Dimensioni<br />
115x145 cm. – Stato di conservazione buono<br />
Simboli: sole nascente sul mare<br />
Non si hanno notizie certe sulla SMS<br />
76<br />
.
122- Società di M.[utuo] S[occorso].<br />
Lavoranti <strong>in</strong> cordami. Livorno. - [18--]. - 1<br />
bandiera, con iscrizione e disegno eseguito<br />
con appli-cazioni <strong>in</strong> tessuto avorio di tela di<br />
lana. – Tela <strong>in</strong> lana. - Dimensioni 142x190<br />
cm. – Stato di conservazione discreta,<br />
macchie<br />
Simboli: stella a c<strong>in</strong>que p<strong>un</strong>te<br />
Subito dopo l’<strong>un</strong>ità d’Italia a Livorno fu fondata<br />
<strong>un</strong>a grande fabbrica di cordami e vele; La nascita di<br />
<strong>un</strong>a Associazione degli artigiani f<strong>un</strong>aioli è del 1863.<br />
Nel 1880 la Società dei f<strong>un</strong>aioli <strong>in</strong>sieme alla fratellanza<br />
operaia <strong>in</strong>dice <strong>un</strong> comizio contro i r<strong>in</strong>cari<br />
<strong>della</strong> far<strong>in</strong>a. Nel 1901 la Società si trasforma <strong>in</strong> lega<br />
e nel 1902 figura fra le leghe aderenti alla CdL di<br />
Livorno.<br />
123- Unione guardafili telegrafici. Sezione<br />
di Pisa. – [1920]. - 1 bandiera, iscrizione e<br />
disegno a tempera. – Tela <strong>in</strong> raso di cotone<br />
rosso. – Dimensioni 98x116 cm. – Stato di<br />
conservazione discreto, perdite di colore dal<br />
disegno<br />
Simboli: Pali e l<strong>in</strong>ea telegrafica<br />
Nel 1906 gli allievi guardafili di Pisa <strong>in</strong>viano ai<br />
deputati <strong>un</strong>a petizione sulla loro condizione di<br />
lavoratori precari, con carichi di lavoro esorbitanti<br />
e mal pagati. Sollecitano anche l’<strong>in</strong>teressamento di<br />
Filippo Turati nella sua qualità di presidente <strong>della</strong><br />
Federazione postelegrafonica. Nel giugno del 1920<br />
presso la CdL di Pisa viene <strong>in</strong>augurata la bandiera,<br />
che potrebbe essere stata depredata dai fascisti<br />
durante l’assalto alla CdL del 2 maggio del 1921 o<br />
durante l’occupazione def<strong>in</strong>itiva <strong>della</strong> stessa del 4<br />
agosto 1922. Nel dicembre 1923 Piero Tresso <strong>in</strong> <strong>un</strong>a<br />
lettera al Prom<strong>in</strong>form parla <strong>della</strong> completa<br />
sparizione <strong>della</strong> CdL.<br />
77<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “<strong>Le</strong> voci del lavoro 90 anni di<br />
organizzazione e di lotta <strong>della</strong> Camera del lavoro di<br />
Livorno” p. 70 (nota 64)<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “La Camera del lavoro di Pisa<br />
(1896-1980) : storia di <strong>un</strong> caso” a cura di Gigliola<br />
D<strong>in</strong>ucci, p.552-560 ; Per altre notizie vedi B. n. 61 e<br />
n. 95 ; “Il lavoro <strong>della</strong> confederazione : immag<strong>in</strong>i<br />
per la storia del s<strong>in</strong>dacato ...” p. 250.<br />
.
124- F.I.D.A.E. Sez.[ione] Livorno. –<br />
[1922?]. - 1 bandiera, iscrizione e disegno a<br />
tempera (?). – Tela <strong>in</strong> raso di cotone rosso. –<br />
Dimensioni 100x120 cm. circa – Stato di<br />
conservazione buono<br />
Simboli: Martello e saette<br />
La Federazione italiana dipendenti aziende<br />
elettriche<br />
(FIDAE) venne fondata nel giugno del 1919 e la<br />
sua attività perdurò f<strong>in</strong>o al 1926.<br />
La costituzione venne promossa da G<strong>in</strong>o Baldesi<br />
dirigente riformista e raggruppava i lavoratori del<br />
settore elettrico f<strong>in</strong>o ad allora <strong>in</strong>quadrati nella<br />
FIOM.<br />
Il congresso costitutivo si svolse a Firenze presso la<br />
SMS di Rifredi il 23 giugno e vi partecipano i<br />
rappresentanti di 47 sezioni che organizzano 5.376<br />
iscritti a livello nazionale.<br />
La sezione di Livorno risulta già aderente alla<br />
FIDAE a partire dal 01/07/1919 con 250 iscritti che<br />
raggi<strong>un</strong>gono <strong>un</strong> massimo a giugno 1920 con 373.<br />
La categoria fu <strong>un</strong>a <strong>delle</strong> ultime ad essere sciolte.<br />
78<br />
Notizie des<strong>un</strong>te da: “Lavoro ed energia : lavoratori<br />
elettrici e s<strong>in</strong>dacato 1848-1945” di Renato Coriasso,<br />
p. 143-148, 253 ; “Il lavoro <strong>della</strong> confederazione :<br />
immag<strong>in</strong>i per la storia del s<strong>in</strong>dacato ...” p. 253.
Nuove segnalazioni e<br />
ritrovamenti post 2007<br />
89c- Federbraccianti <strong>CGIL</strong> regione <strong>Toscana</strong>.<br />
– [197?-198?]. - 1 bandiera ricamato,<br />
iscrizione: p<strong>un</strong>to pieno con filo giallo<br />
disegno: a p<strong>un</strong>to catenella con filo grigio<br />
chiaro con contorni e particolari <strong>in</strong> filo grigioazzurro,<br />
frangia gialla. – Tela <strong>in</strong> lana rossa. -<br />
Dimensioni 180x120 cm. circa.- Non<br />
<strong>in</strong>corniciato. – Stato di conservazione: Ottimo<br />
Simboli: Pegaso<br />
Questa bandiera proveniente dalla Federbraccianti<br />
regionale <strong>Toscana</strong> è stata donata da Damiano<br />
Marrano, nel 2009, al Centro documentazione e<br />
Archivio storico <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> regionale <strong>Toscana</strong> dove<br />
adesso è conservata.<br />
La bandiera ornata dal Pegaso simbolo <strong>della</strong><br />
regione toscana è stata probabilmente realizzata<br />
con la costituzione <strong>della</strong> struttura regionale <strong>della</strong><br />
Federbraccianti avvenuta agli <strong>in</strong>izi degli anni ’80.<br />
L’istituzione <strong>delle</strong> <strong>strutture</strong> regionali di categoria è<br />
avvenuta dopo il convegno di Montesilvano che<br />
sancì la nascita <strong>delle</strong> <strong>strutture</strong> confederali e di<br />
categoria a livello regionale.<br />
79<br />
Infatti è nello statuto del 1981, approvato nell’11°<br />
Congresso, che compare la federazione regionale di<br />
categoria come istanza congressuale e organizzativa<br />
; <strong>in</strong> precedenza (<strong>in</strong> qualche caso f<strong>in</strong> dagli anni ’50)<br />
vi erano solo dei comitati regionali di coord<strong>in</strong>amento<br />
tra le varie <strong>strutture</strong> s<strong>in</strong>dacali prov<strong>in</strong>ciali.<br />
Nel 1988 la Federbraccianti e la Filziat (alimentaristi)<br />
si <strong>un</strong>ificano e danno orig<strong>in</strong>e alla FLAI Federazione<br />
Lavoratori dell'Agro-Industria.
Sommario<br />
<strong>Le</strong> <strong>bandiere</strong> <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong>: <strong>un</strong> <strong>primo</strong> censimento p. 2<br />
Cenni sulla conservazione dei manufatti (piccolo decalogo per le nostre <strong>strutture</strong>) p. 11<br />
Abbreviazioni contenute nelle schede p. 15<br />
Cart<strong>in</strong>a e tabella <strong>della</strong> distribuzione territoriale <strong>delle</strong> <strong>bandiere</strong> p. 17<br />
Catalogo <strong>delle</strong> <strong>bandiere</strong> storiche e di altri manufatti su tela <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> <strong>in</strong> <strong>Toscana</strong> p. 20<br />
Appendice <strong>bandiere</strong> e manufatti non appartenenti a <strong>strutture</strong> <strong>della</strong> <strong>CGIL</strong> <strong>Toscana</strong> p. 64<br />
Nuove segnalazioni e acquisizioni post 2007 p. 78<br />
80