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Capitano GINO FANUCCHI - Sezione di Modena

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Lettera inviata a Giovanni e Maurizio Fanucchi da Baffelli Gregorio, Sergente<br />

Maggiore Furiere nella 52^ compagnia del Batt. Edolo durante la Campagnia <strong>di</strong><br />

Russia.<br />

Cari Maurizio e Giovanni,<br />

Morbegno, 16 gennaio 7997.<br />

Nel 54" anniversario della morte dell'in<strong>di</strong>menticabile <strong>Capitano</strong> Fanucchi, ora che le spoglie<br />

riposano in Patria, voglio ricordarlo de<strong>di</strong>candogli in raccoglimento il tempo necessario a scrivere le<br />

seguenti note.<br />

L'ho avuto come comandante in Russia dalla prima decade <strong>di</strong> novembre L942 fino al 16 gennaio<br />

1943, poco tempo per conoscere una persona normale ma poiché Fanucchi Gino era straor<strong>di</strong>nario<br />

in così poco tempo ho avuto modo <strong>di</strong> imparare tante cose: trattare bene i subalterni; aiutare i più<br />

bisognosi; dare buon esempio; dare un or<strong>di</strong>ne solo se sicuri che il destinatario potrà eseguirlo;<br />

lavorare con intelligenza e profitto; ecc. ecc..<br />

Allego alla presente fotocopia del mio <strong>di</strong>ario dal quale apprenderete quanto vostro padre fece<br />

sulle rive del Don e quanti alpini il giorno 16 gennaio 1943 si sono salvati grazie all'assiduo e<br />

intelligente lavoro <strong>di</strong>retto dal <strong>Capitano</strong>: trincee - bunker - camminamenti - rifugi coperti con<br />

grossi tronchi e soprastante spessore <strong>di</strong> terreno.<br />

Tanto lavoro per i suoi alpini e niente per lui. Certo non era un uomo da chiudersi al riparo <strong>di</strong><br />

una buca: doveva andare al caposaldo Lovere all'estremo schieramento dell'Edolo per mantenere<br />

il collegamento col Btg. Vestone; correre al caposaldo Foresto per controllare la 4^ squadra molto<br />

esposta; poi fare un salto alla squadra mitraglieri posta su in alto verso le case <strong>di</strong> Bassowka per<br />

controllare l'effetto del tiro; poi tenere sotto controllo la situazione munizioni; poi ispezionare i<br />

vari plotoni; poi mantenere il collegamento col comandante <strong>di</strong> Btg. poi....poi era destino che lui<br />

andasse avanti a raggiungere il Para<strong>di</strong>so <strong>di</strong> Cantore, vicino al Comandante Supremo, da dove avere<br />

facilità a guidare e a proteggere i suoi alpini durante la ritirata, per far uscire dalla famigerata<br />

sacca il massimo possibile <strong>di</strong> poveri <strong>di</strong>sgraziati.<br />

Ho letto sul giornale Nastro Azzurro "O<strong>di</strong>ssea <strong>di</strong> un Eroe" scritto dal Gen. Garibol<strong>di</strong> che ho avuto<br />

la fortuna <strong>di</strong> conoscere in Russia quale ufficiale del 5" Alpini e in Valcamonica durante un<br />

pellegrinaggio in Adamello e mi complimento con voi che con il vostro lodevole comportamento vi<br />

siete guadagnata la stima <strong>di</strong>tale personalità.<br />

Apprendo da tale scritto che si è recentemente sposato il nipote Gino e esprimo a lui e consorte<br />

i miei pitr vivi auguri.<br />

ll Prof. Bozzini telefonicamente mi ha dato notizia <strong>di</strong> Cargnacco ivi compreso il malinteso. Mi<br />

spiace.<br />

Colgo l'occasione per ringraziare degli Auguri Natalizi che anche in ritardo ricambio. Buon Anno<br />

a tutti che <strong>di</strong>a salute, pace e prosperità.<br />

Ricevete un forte abbraccio con tanti cor<strong>di</strong>ali saluti.<br />

Gregorio Baffelli

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