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Luglio 2007 - Associazione Nazionale Allevatori del Cavallo Trottatore

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ossa nelle articolazioni <strong>Cavallo</strong> da sella <strong>Trottatore</strong> 42 campione di<br />

DNA, i frammenti generati dal taglio saranno grandi e, formeranno<br />

bande che migreranno poco durante l’elettroforesi. Se i siti di<br />

restrizione sono più frequenti nel campione, il DNA sarà tagliato in<br />

frammenti più piccoli che migreranno più rapidamente nel gel.<br />

PCR - La maggior parte <strong>del</strong>le tecniche che usano marcatori molecolari<br />

sono basate sulla reazione a catena <strong>del</strong>la polimerasi (PCR, Polymerase<br />

Chain Reaction), una tecnica che ha rivoluzionato l’intero<br />

campo <strong>del</strong>la genetica. La PCR è una tecnica semplice e automatizzata<br />

per produrre molte copie di uno specifi co frammento di DNA. A<br />

tal scopo, si sintetizzano dei piccoli oligonucleotidi (lunghezza da<br />

20 a 30 basi), complementari alle due estremità di un determinato<br />

frammento da amplifi care che vengono utilizzati come primers (inneschi)<br />

per la sintesi di DNA. I primers sono, quindi, miscelati al<br />

campione di DNA da analizzare, alla DNA-polimerasi (che catalizza<br />

la sintesi <strong>del</strong> DNA) e ad un eccesso dei quattro nucleotidi (A,T,C e<br />

G). Tale miscela viene quindi sottoposta a ripetuti cicli di:<br />

1) denaturazione <strong>del</strong> campione di DNA in fi lamenti singoli che fungono<br />

da stampo nella reazione di sintesi;<br />

2) legame (annealing) dei primers ai suddetti fi lamenti;<br />

3) sintesi di nuove copie <strong>del</strong> DNA tra i due primers.<br />

Microsatelliti - Gli RFLP sono stati sostituiti negli anni 90 da altri<br />

marcatori, i microsatelliti che possono essere facilmente analizzati<br />

utilizzando la tecnica <strong>del</strong>la catena a reazione <strong>del</strong>la polimerasi<br />

(PCR). Lo sviluppo dei microsatelliti ha consentito un notevole progresso<br />

nei metodi di analizzare il genoma. Questi marcatori sono<br />

caratterizzati da un numero variabile di ripetizioni di sequenze di<br />

1-5 nucleotidi e sono altamente informativi grazie al loro elevato<br />

numero di alleli (polimorfi smo). In genere i microsatelliti si trovano<br />

in regioni anonime <strong>del</strong> DNA, cioè regioni che non hanno una funzione<br />

nota. Altre caratteristiche di questi marcatori sono:<br />

- codominanza (eterozigote riconoscibile);<br />

- visualizzazione risultati mediante l’elettroforesi (gel di acrilamide).<br />

I microsatelliti vengono utilizzati nelle seguenti applicazioni:<br />

- stima <strong>del</strong> fl usso genetico tra popolazioni;<br />

- variabilità genetica tra ed entro popolazioni;<br />

- effetti <strong>del</strong>l’ibridazione;<br />

- analisi <strong>del</strong> pedigree;<br />

- mappatura <strong>del</strong> menoma.<br />

La mappatura <strong>del</strong> genoma viene utilizzata per identifi care i loci<br />

responsabili <strong>del</strong>la variabilità genetica quantitativa (QTL) e i geni<br />

maggiori cioè a largo effetto. Il concetto generale di identifi cazione<br />

dei geni responsabili di una malattia genetica si basa sulla presenza<br />

di disequilibrio di associazione tra gli alleli di geni marcatori e<br />

quelli <strong>del</strong> gene di interesse. Il grado di disequilibrio tra il marcatore<br />

e il gene dipende in modo non lineare dalla loro distanza e,<br />

in parte, dal tipo di popolazione che si analizza. Sono, in genere,<br />

utilizzate due strategie per l’identifi cazione questi geni: 1) scansione<br />

<strong>del</strong> genome 2) gene canditato. Con la scansione <strong>del</strong> genoma<br />

si analizza tutto il genoma <strong>del</strong>l’animale, tipizzando un certo numero<br />

di marcatori informativi. L’effi cacia di questo metodo dipende dal<br />

numero di marcatori che sono tipizzati, dal numero di alleli di questi<br />

marcatori, dallo schema sperimentale e dal numero di animali analizzati.<br />

L’approccio <strong>del</strong> gene candidato si basa sull’ipotesi che alcuni<br />

geni, in base alla loro funzione fi siologica e biochimica, possano<br />

infl uenzare direttamente un carattere di interesse.<br />

FRANCESCA COSTA<br />

(Libero professionista)<br />

EDO D’AGARO<br />

Dipartimento di Scienze Animali<br />

Facoltà di Medicina Veterinaria di Udine<br />

Via S. Mauro 2, 33010 Pagnacco (UD ) tel: 0432-650110;<br />

fax: 0432-660614 e-mail: dagaro@dspa.uniud.it<br />

GLOSSARIO DI GENETICA<br />

ABERRAZIONE Una anormalità, associata generalmente al numero e a malformazioni<br />

nei cromosomi. ACIDO NUCLEICO Molecole composte da purine, pirimidine,<br />

carboidrati e acido fosforico, concentrate nel nucleo <strong>del</strong>la cellula. ALLELE Un allele<br />

è la variante di un gene. Alleli differenti allo stesso locus (in cromosomi omologhi)<br />

contribuiscono in maniera differente al espressione di un carattere. Un individuo<br />

porta due alleli per ogni gene (tranne che per gli alleli sul cromosoma X nei maschi),<br />

ciascuno ereditato da ognuno dei suoi genitori. ALLELI CODOMINANTI Nessuno dei<br />

due domina sull’altro (neanche parzialmente). Rappresenta l’eccezione alla legge<br />

<strong>del</strong>la dominanza di Men<strong>del</strong>. ALLELI DOMINANTI Alleli che determinano il fenotipo pur<br />

essendo presentì in singola copia (cioè, in un individuo eterozigote). ALLELI MULTIPLI<br />

Una serie di alleli (maggiore di due) che occupa un locus su un cromosoma in una<br />

popolazione. AMBIENTE Tutti i fattori esterni con i quali il genotipo <strong>del</strong>l’animale<br />

interagisce per determinare il suo fenotipo.ANEUPLOIDIA Variazione nel numero dei<br />

cromosomi che non interessa l’intera serie dei cromosomi, ma solo parte di essa.<br />

ANTENATO Un individuo dal quale un animale è discendente. APLOIDE Riferito a una<br />

cellula con un solo set di cromosomi. ASSOCIAZIONE – LINKAGE Situazione nella quale<br />

due geni sono situati sullo stesso cromosoma ad una distanza che non consente<br />

l’indipendenza. Il tasso di associazione misura la frequenza alla quale i due geni<br />

restano uniti durante la gametogenesi. AUTOSOMI Tutti i cromosomi ad eccezione dei<br />

cromosomi sessuali (eterocromosomi) e che sono tra loro simili in entrambi i sessi.<br />

CARATTERE Una caratteristica o qualità distinguibile. Caratteri Legati al Sesso Caratteri<br />

che sono infl uenzati da geni situati sui cromosomi sessuali. CARATTERI QUALITATIVI<br />

Caratteri determinati da pochi geni con distinzione netta tra i fenotipi. Sinonimo di<br />

caratteri Men<strong>del</strong>iani. CARATTERI QUANTITATIVI Caratteri determinati da molti geni<br />

(poligeni) con mancanza di distinzione netta tra i fenotipi. CODOMINANZA Un tipo<br />

di azione genica nella quale due o più alleli esibiscono approssimativamente eguale<br />

espressione. Assenza di dominanza completa tra alleli.CROMOSOMA Uno dei diversi<br />

fi lamenti relativamente lunghi che si trovano nel nucleo <strong>del</strong>la cellula; i cromosomi<br />

sono fatti di proteine e DNA e portano i geni. CROMOSOMI OMOLOGHI I cromosomi<br />

si presentano in coppie pressoché identiche, uno trasmesso dal padre ed uno dalla<br />

madre. CROMOSOMI SESSUALI Una coppia di cromosomi presente negli animali e che<br />

determina il sesso <strong>del</strong>l’individuo. LOCUS Un locus è una regione sul cromosoma dove<br />

un dato gene è situato. Negli animali diploidi, un locus consiste di due siti occupati da<br />

un gene ereditato da ogni genitore. MARCATORE ASSOCIATO Un marcatore associato è<br />

un marcatore genetico che è associato ‘linked’ ad un QTL o gene maggiore.MARCATORE<br />

GENETICO Un marcatore genetico è una sequenza <strong>del</strong> DNA che è diversa tra animali e<br />

può essere esaminato facilmente in laboratorio. MUTAZIONE Un cambiamento nella<br />

sequenza <strong>del</strong>la coppia di basi nella molecola <strong>del</strong> DNA e risultante nella formazione di<br />

un allele.NUCLEOTIDE L’unità base <strong>del</strong> DNA consta da una base organica, uno zucchero<br />

pentoso, ed un fosfato. NUCLEO La porzione <strong>del</strong>la cellula che porta i cromosomi e<br />

quindi il materiale ereditario. OMOZIGOTE Un omozigote è un individuo che ha due<br />

alleli identici al locus interessato. PEDIGREE La lista degli antenati di un individuo.<br />

La defi nizione è spesso estesa ad includere gli animali che sono parenti collaterali<br />

<strong>del</strong>l’individuo. POLIGENI Due o più (generalmente molti, e con effetto cumulativo)<br />

coppie di alleli che infl uenzano un singolo carattere. PORTATORE Riferito ad un<br />

individuo che esprime un carattere dominante, ma che porta anche il gene recessivo.<br />

PROBABILITÀ Espressione matematica in relazione alle frequenze con le quali eventi<br />

specifi ci possono o non possono presentarsi. PROGENIE I fi gli di un individuo. QTL<br />

(Locus per un Carattere Quantitativo) - Quantitative Trait Locus Un locus è una regione<br />

nel genoma che può comprendere diversi geni, uno o più dei quali infl uenzano il<br />

carattere. RECESSIVO Riferito ad un gene la cui espressione può essere modifi cata o<br />

soppressa dall’allele dominante.<br />

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