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Il Cheratocono: conoscere per riconoscere - Lions Club Bagheria

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<strong>Lions</strong> <strong>Club</strong> <strong>Bagheria</strong><br />

sibile peggioramento della qualità della visione soprattutto da lontano<br />

e notturna; le immagini venivano <strong>per</strong>cepite sempre più distorte e confuse,<br />

al punto che leggevo, guidavo l’auto e lavoravo con difficoltà sempre<br />

crescente. Preciso che oltre ad essere un impiegato con incarichi di<br />

responsabilità, sono padre di due splendidi ragazzi che naturalmente<br />

dovevano essere seguiti negli studi, accompagnati a scuola, alle attività<br />

extra-scolastiche pomeridiane.<br />

D. Che tipo di azioni le sono state consigliate <strong>per</strong> contrastare l’avanzare del<br />

cheratocono?<br />

R. L’unica soluzione era il trapianto. Per ovviare in qualche modo, ho<br />

sostituito le lenti a contatto morbide con LAC gas <strong>per</strong>meabili che consentivano<br />

un contenimento fisico dell’aberrazione della cornea. Nel<br />

frattempo ho iniziato a cercare nell’ambito della mia Regione un chirurgo<br />

<strong>per</strong> effettuare l’intervento di trapianto di cornea, purtroppo<br />

senza risultati <strong>per</strong> me soddisfacenti sia <strong>per</strong> la limitata es<strong>per</strong>ienza dei<br />

medici nel settore che <strong>per</strong> l’indisponibilità di donatori. Finchè uno dei<br />

tanti oculisti da me consultati non mi indirizzò presso uno specialista<br />

di Mestre, di provata es<strong>per</strong>ienza e soprattutto che o<strong>per</strong>ava nell’ambito<br />

dell’organizzazione sanitaria di una Regione che aveva a disposizione<br />

una “banca” delle cornee <strong>per</strong> il trapianto. Iniziai <strong>per</strong>tanto un <strong>per</strong>corso<br />

durato circa quattro anni fatto di ripetuti viaggi <strong>per</strong> le visite di controllo<br />

e di attesa che fosse disponibile una donazione di organo compatibile.<br />

Alla fine venni avvisato che era disponibile una cornea che aveva le<br />

caratteristiche necessarie e pochi giorni dopo venni sottoposto all’intervento<br />

sull’occhio sinistro, il più danneggiato.<br />

D. L’intervento ha presentato difficoltà? È risultato risolutivo?<br />

R. È stato un processo molto lento. Mi è stata praticata una cheratoplastica<br />

lamellare, a detta degli oculisti da me consultati <strong>per</strong> i controlli<br />

successivi all’o<strong>per</strong>azione tecnicamente molto ben riuscita. Per il primo<br />

anno la presenza dei punti applicatimi non <strong>per</strong>metteva una correzione<br />

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