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Corriere Medico Odontoiatria - Dermal Medical

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IDE<br />

N ZA<br />

IL SECONDO PILASTRO IN TEMPI DIFFICILI:<br />

NE PARLA LUIGI DALEFFE DI FONDOSANITÀ<br />

La previdenza integrativa<br />

come una scelta attuale<br />

che si proietta nel futuro<br />

Mauro Miserendino<br />

<strong>Corriere</strong> <strong>Medico</strong> <strong>Odontoiatria</strong><br />

La contrazione dei fatturati, le tasche sempre<br />

più vuote, le mille incognite economiche e finanziarie:<br />

tutto questo può portare a pensare che la previdenza<br />

complementare – il cosiddetto “secondo pilastro” – in<br />

Italia faccia fatica a decollare. Anche perché questa previdenza<br />

si basa su investimenti nei mercati obbligazionari<br />

e azionari. E qualcuno potrebbe dire che si perdono<br />

molti soldi a scommettere su borse e derivati di questi<br />

tempi e che non sembra conveniente prendere i pochi<br />

quattrini salvati dalle tasse e dalla congiuntura e – invece<br />

di depositarli in banca o destinarli all’acquisto di un<br />

immobile – girarli a un ente che magari li investe in titoli<br />

strutturati e derivati: proprio quei titoli, insomma, caratterizzati<br />

da rischi che l'anno scorso la Commissione parlamentare<br />

di vigilanza non ha mancato di rammentare<br />

anche a investitori solidi e “scafati” come le casse di<br />

previdenza privatizzate, Enpam incluso.<br />

Bisogna tuttavia tenere presente che – soprattutto<br />

per i più giovani – trascurare l’opzione della previdenza<br />

integrativa significa mettere a repentaglio le proprie entrate<br />

una volta che si sarà lasciato il lavoro attivo. E mai<br />

come in questo momento ci sarebbe bisogno di quei<br />

soldi in più offerti dalla previdenza complementare. Abbiamo<br />

quindi chiesto a Luigi Daleffe, presidente di FondoSanità,<br />

il fondo complementare per medici, odontoiatri<br />

e professionisti della sanità, come ci si deve comportare<br />

viste le attuali difficoltà e l’andamento non buono<br />

della stessa previdenza complementare.<br />

La risposta è “di getto”. «Su che basi e in che senso<br />

si sostiene che la previdenza complementare va male?<br />

Se si va ad analizzare i rendimenti di FondoSanità e li si<br />

confronta con eventuali rendimenti di fondi comuni d’investimento<br />

si vede che non sono assolutamente inferiori,<br />

e in più c’è il vantaggio fiscale, la deducibilità dai red-<br />

48 <strong>Corriere</strong><strong>Medico</strong><strong>Odontoiatria</strong> — Marzo 2012<br />

diti. Non è poco. Inoltre non farei paragoni con altri investimenti<br />

perché la gestione della previdenza complementare<br />

è molto più regolamentata e controllata di qualsiasi<br />

altra, anche della stessa previdenza obbligatoria:<br />

potrà forse avere rendimenti minori ma è molto più sicura<br />

sulla qualità degli investimenti., anche perché tutto è<br />

regolato da una normativa precisa e stringente». Nei fatti,<br />

l'andamento di FondoSanità (si vedano le tabelle alla<br />

pagina seguente) se confrontato con quello dei mercatii,<br />

è migliore.<br />

Ma basta una rondine<br />

per fare primavera, per<br />

dire che la previdenza<br />

complementare è ancora<br />

un impegno prioritario<br />

per tutti?<br />

«Certo, non si può paragonare<br />

un comparto azionario<br />

con uno obbligazionario,<br />

ma purtroppo sui giornali<br />

si trovano tabelle che<br />

paragonano fra loro comparti<br />

con benchmark opposto<br />

solo sulla base del numero<br />

di iscritti. Non ha alcun<br />

senso e dimostra solo<br />

l’impreparazione dell’articolista<br />

sul tema. Dunque non<br />

si può considerare in modo<br />

negativo tutta la previdenza<br />

complementare, ma si deve<br />

procedere comparto per<br />

Marzo 2012 — <strong>Corriere</strong><strong>Medico</strong><strong>Odontoiatria</strong><br />

Non ci sono<br />

più scuse<br />

e questo<br />

è il momento<br />

per pensare<br />

al domani.<br />

comparto e si devono fare<br />

confronti continui sia con<br />

l'andamento dei mercati sia<br />

soprattutto con i comportamenti<br />

“operativi” degli altri<br />

fondi».<br />

Il problema è che l'opportunità<br />

della previdenza<br />

complementare è maturata<br />

appena prima dell'esplodere<br />

della crisi economica,<br />

e non sempre è<br />

stata comunicata in modo<br />

semplice e chiaro. Poi<br />

c'è chi non può alimentare<br />

il secondo pilastro per-<br />

chè non ha più entrate<br />

sufficienti. Infine, c'è chi<br />

ha deciso di non impegnare<br />

più i propri soldi,<br />

alla faccia dei corsi e ricorsi<br />

della storia economica<br />

secondo cui una recessione<br />

non può durare<br />

per sempre. Quest’anno<br />

potrebbero esserci dei<br />

rimbalzi, per esempio?<br />

«La situazione in questo<br />

momento sta migliorando,<br />

se si guarda all'accordo della<br />

Grecia con i finanziatori<br />

privati o alla decrescita dello<br />

spread. Ma questi sono<br />

elementi “volatili”. Io preferisco<br />

partire da un altro<br />

ragionamento, più concreto.<br />

In questo periodo quale<br />

è l’investimento che può<br />

essere considerato redditizio<br />

e sicuro? L’immobiliare?<br />

Facciamo solo il conto delle<br />

tasse che insistono sull’immobile,<br />

oppure immaginiamoci<br />

di trovarci nella necessità<br />

di vediamo per avere<br />

liqudità. Quanto si pensa<br />

di guadagnare? In questo<br />

momento non è facile trovare<br />

l’acquirente, e chi ha<br />

bisogno immediato di liquidità<br />

deve ridurre le pretese.<br />

Allora prendiamo un'altra<br />

alternativa che andava a<br />

gonfie vele qualche tempo<br />

fa: le azioni in borsa. Comprare<br />

e rivendere? Ormai,<br />

anche chi segue bene i titoli,<br />

specie operando in Europa,<br />

rischia il cardiopalmo.<br />

Le obbligazioni? O si rischia<br />

con i titoli che si comprano<br />

o, al contrario, si rischia di<br />

impiegare le proprie risorse<br />

in investimenti molto conservativi<br />

i cui rendimenti<br />

non sono in grado di assorbire<br />

l’inflazione. Il tutto, naturalmente,<br />

non presenta<br />

alcun vantaggio fiscale».<br />

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