Il nursing nelle lesioni da decubito nel mieloleso - Somipar
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<strong>Il</strong> <strong>nursing</strong> <strong><strong>nel</strong>le</strong> <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> compressione <strong>nel</strong> <strong>mieloleso</strong><br />
La comparsa di una lesione <strong>da</strong> compressione è sempre espressione di un errore terapeutico <strong>da</strong> parte<br />
di tutta l’equipe sanitaria, medici e infermieri, con tutte le conseguenze giuridiche che ciò comporta.<br />
“Se si dimostra, e la dimostrazione (per altro non sempre facile) compete al paziente, che esiste un<br />
nesso di causalità fra la mancata, insufficiente o sbagliata assistenza infermieristica alla persona e<br />
l’insorgenza delle <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> <strong>decubito</strong>, l’infermiere può essere chiamato a rispondere per <strong>lesioni</strong><br />
personali colpose, ai sensi dell’art. 590 del codice penale“ (L. Benci).<br />
L'infermiere ha un ruolo fon<strong>da</strong>mentale soprattutto <strong>nel</strong>la prevenzione delle <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> compressione.<br />
Una lesione <strong>da</strong> compressione provoca:<br />
- deterioramento della propria immagine e della qualità della vita<br />
- ulteriori <strong>da</strong>nni fisici e psicologici al paziente<br />
- aumento della durata di degenza<br />
- vanificazione o ritardo del processo riabilitativo<br />
- aumento del carico di lavoro infermieristico<br />
- aumento dei costi sanitari<br />
- <strong>da</strong>nno etico-professionale<br />
La prevenzione e cura di una lesione <strong>da</strong> <strong>decubito</strong> si basa su:<br />
- corretto posizionamento a letto o in carrozzina<br />
- cambi di posizione eseguiti con regolarità<br />
- accurata igiene personale<br />
- osservazione scrupolosa dello stato della cute<br />
- controllo delle condizioni generali del paziente ( anemia, ipertermia, depressione, ecc. )<br />
- adeguato apporto nutrizionale<br />
- utilizzo di specifici presidi sanitari<br />
- educazione sanitaria<br />
Classificazione delle <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> compressione<br />
Secondo la Nathional Pressure Ulcer Advisor Pane (NPUAP)<br />
STADIO 1<br />
STADIO 2<br />
STADIO 3<br />
STADIO 4<br />
Eritema della pelle (non lacerata) non reversibile alla digitopressione. <strong>Il</strong> segnale<br />
preannuncia la lesione della pelle.<br />
Ferita a spessore parziale che coinvolge l'epidermide e/o il derma. La lesione è<br />
superficiale e si preannuncia clinicamente, come un'abrasione, una vescica o una<br />
leggera cavità.<br />
Ferita a tutto spessore che implica <strong>da</strong>nno o necrosi del tessuto sottostante che si può<br />
estendere fino alla fascia muscolare, ma senza attraversarla. La lesione si presenta<br />
clinicamente come profon<strong>da</strong> cavità che può o non può essere sottominata.<br />
Ferita a tutto spessore con estesa distruzione dei tessuti, necrosi o <strong>da</strong>nno ai muscoli,<br />
ossa o strutture di supporto (tendini, capsula articolare, ecc.)<br />
E’ importante non dimenticare che un arrossamento che non scompare alla digitopressione è <strong>da</strong><br />
considerarsi una lesione di I grado.<br />
In questi casi il rimedio fon<strong>da</strong>mentale è quello di eliminare subitola pressione <strong>nel</strong>la zona arrossata.<br />
"Su una lesione <strong>da</strong> compressione si può mettere di tutto, tranne il paziente" (R. Villain)<br />
“Non è esagerato affermare che stare seduti un giorno di più con il sedere arrossato può significare<br />
due o tre mesi a letto per guarire una lesione <strong>da</strong> compressione“ (J. J. Walsh).
Schema di posizionamento<br />
Localizzazione L.d.c. Posizioni ammesse Posizioni proibite<br />
Sacro lat. destro, lat. sinistro, prono supino<br />
Trocantere destro supino, lat. sinistro, prono lat. destro<br />
Trocantere sinistro supino, lat. destro, prono lat. sinistro<br />
Ischio supino, lat. destro, lat. sinistro, prono seduto<br />
Non massaggiare mai le zone arrossate.<br />
L’arrossamento della cute <strong><strong>nel</strong>le</strong> zone a rischio di lesione <strong>da</strong> compressione è generalmente segno di<br />
una sofferenza del tessuto sottostante. <strong>Il</strong> massaggio provocherebbe un ulteriore <strong>da</strong>nno.<br />
Ricordiamoci che un minimo spostamento del paziente, anche solo di 15 gradi può essere<br />
sufficiente per alleggerire la pressione <strong><strong>nel</strong>le</strong> zone a rischio.<br />
Per quanto riguar<strong>da</strong> la cura di una lesione <strong>da</strong> compressione è indispensabile stabilire un rapporto<br />
costruttivo di collaborazione medico-infermiere che tenga presente:<br />
- competenze reciproche<br />
- protocolli universalmente riconosciuti<br />
Alcune regole generali<br />
1) Non esiste una sola medicazione a<strong>da</strong>tta a tutti i casi<br />
2) Durante il percorso della riepitelizzazione può essere necessario cambiare tipologia di<br />
medicazione<br />
3) Usare sempre la stessa tecnica di medicazione<br />
4) Documentare sempre i risultati<br />
Cause di ritardo della guarigione di una L.d. c.<br />
1) Ipossia tissutale<br />
2) Presenza di tessuto necrotico<br />
3) Infezione locale<br />
4) Cura inadeguata<br />
5) Compromissione delle condizioni generali del paziente<br />
Un discorso a parte occorrerebbe fare sull’assistenza pre e post-operatoria di interventi di chirurgia<br />
plastica.<br />
Mi limito a fare alcune osservazioni basilari:<br />
• Provvedere ad una corretta gestione della spasticità, vescica, intestino<br />
• Dopo l’intervento chirurgico posizionare il paziente su letto fluidizzato o mantenerlo in<br />
posizione prona<br />
• Controllare scrupolosamente la pervietà dei drenaggi<br />
<strong>Il</strong> risultato negativo di un intervento di chirurgia plastica dipende spesso <strong>da</strong>lla formazione di un<br />
ematoma causato <strong>da</strong>l cattivo funzionamento dei drenaggi di aspirazione. Un ematoma al di sotto dei<br />
lembi distende i tessuti compromettedo l’irrorazione.
CONCLUSIONE<br />
La persona con lesione midollare è sempre a rischio di formazione di <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> compressione.<br />
Questo non significa che l'insorgenza sia inevitabile. È indispensabile adoperarsi con tutti i mezzi,<br />
ma soprattutto con adeguato insegnamento alla "cura di se" affinché questo rischio sia scongiurato<br />
per tutta la vita.<br />
BIBIOGRAFIA<br />
LINEE GUIDA di prevenzione e terapia delle <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> compressione re<strong>da</strong>tte <strong>da</strong>ll’European<br />
Pressare Ulcer Advisory Pa<strong>nel</strong> (EPUAP) 1998.<br />
LINEE GUIDA di prevenzione delle <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> compressione e la cura di quelle di primo grado<br />
elaborate <strong>da</strong>lla Agensy for Health Care Policy and Research (AHCPR),Usa, 1992<br />
LINEE GUIDA per il trattamento delle <strong>lesioni</strong> <strong>da</strong> compressione elaborate <strong>da</strong>ll’AHCPR, 1994