rappresentazione dell'arco spinale riflesso di controllo ... - Somipar
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FISIOPATOLOGIA DEL DEFICIT ERETTILE NEL MIELOLESO<br />
Dott.Oreste RISI<br />
Unità Operativa <strong>di</strong> Urologia e Sezione <strong>di</strong> Uroriabilitazione dell’Unita’ Spinale<br />
Ospedale <strong>di</strong> Magenta<br />
INTRODUZIONE<br />
La popolazione dei mielolesi purtroppo è sempre più in aumento, con circa 1500 nuovi casi registrati in Italia ogni<br />
anno, negli Stati Uniti vi sono circa 10.000 casi l’anno; questo fenomeno è dovuto anche alla maggiore <strong>di</strong>ffusione dei<br />
trasporti a rischio come auto e motociclette molto <strong>di</strong>ffusi nella popolazione giovanile, infatti, la caratteristica più<br />
drammatica è l’età del medulloleso, poiché la fascia <strong>di</strong> età più colpita è compresa tra i 15 ed i 35-40 anni; proprio in<br />
quel periodo della vita in cui il problema sessuale è maggiormente coinvolto.<br />
Le cause delle lesioni midollari si possono in<strong>di</strong>cativamente sud<strong>di</strong>videre in: 50 % da incidenti stradali, 20 % da<br />
incidenti sportivi, 15 % da malattie del midollo <strong>spinale</strong> come tumori, mieliti, ernie <strong>di</strong>scali ecc.<br />
Due popolazioni <strong>di</strong>stinte <strong>di</strong> mielolesi giungono alla osservazione dell’urologo: la prima riguarda pazienti in fase<br />
subacuta nel cosiddetto sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> shock <strong>spinale</strong>, che dura da 6 a 12 mesi, durante il quale un approccio simultaneo<br />
riabilitativo delle funzioni autonome e motorie non contempla alcun approccio al problema sessuale. Il secondo gruppo<br />
<strong>di</strong> pazienti presenta un danno neurologico stabilizzato e un grado <strong>di</strong> autonomia accettabile per un reinserimento sociale<br />
e familiare ed in questa fase solitamente richiedono il consulto sessuale.<br />
Fisiopatologia della <strong>di</strong>sfunzione erettile nel maschio mieloleso<br />
Per una valutazione più precisa <strong>di</strong> quali sono i meccanismi fisiopatologici della <strong>di</strong>sfunzione erettile nel mieloleso ,<br />
bisogna conoscere l’anatomia ed in particolar modo la neuroanatomia.<br />
L’innervazione del pene può essere sud<strong>di</strong>visa in due sistemi principali:<br />
a) Innervazione autonoma (sistema ortosimpatico e parasimpatico)<br />
b) Innervazione somatica (sensitiva e motoria)<br />
I nervi penieni contengono un quantitativo variabile <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> queste componenti, che originano a vari livelli a<br />
partire dal midollo <strong>spinale</strong> dai nervi periferici. Infatti i nervi cavernosi contenendo sia fibre simpatiche sia<br />
parasimpatiche, svolgono un ruolo fondamentale sia nelle fasi <strong>di</strong> vasocostrizione (detumescenza) che <strong>di</strong> vaso<strong>di</strong>latazione<br />
(tumescenza) peniena.<br />
Innervazione simpatica : tale sistema è responsabile della detumescenza peniena, anche se dopo lesione del<br />
sistema parasimpatico, permette il mantenimento delle erezioni.<br />
Le fibre nervose pre-gangliari del sistema autonomo ortosimpatico toracolombare originano dai neuroni dei segmenti<br />
spinali da T11 a L2, tuttavia talvolta si può avere un’emergenza più alta a partire da T9 come pure un’emergenza più<br />
caudale fino a L4. Le fibre simpatiche arrivano ai gangli delle catene prevertebrali appartenenti al plesso mesenterico<br />
inferiore ed ipogastrico superiore. Da questi due plessi alcune fibre giungono al plesso pelvico e successivamente si<br />
<strong>di</strong>stribuiscono agli organi genitali attraverso i nervi pelvici, cavernosi e puden<strong>di</strong>.<br />
Innervazione parasimpatica: il sistema parasimpatico fornisce lo stimolo eccitatorio principale ed è pertanto<br />
responsabile della vaso<strong>di</strong>latazione a livello cavernoso e della erezione.<br />
I neuroni del sistema parasimpatico si trovano a livello dei segmenti spinali S2-S3-S4. Le fibre sacrali pregangliari<br />
decorrono attraverso i nervi pelvici, fino al plesso pelvico e da qui emettono degli assoni che decorrono nei nervi<br />
cavernosi. Tali nervi transitano nella fascia pelvica poi lungo le superfici postero laterali della ghiandola prostatica ed<br />
infine alcune fibre raggiungono il pene, mentre le altre si portano allo sfintere striato dell’uretra. La maggior parte<br />
delle fibre entra nelle crura dei corpi cavernosi, insieme alle branche delle arterie pudende e delle vene cavernose.<br />
Innervazione somatica: il pene riceve anche fibre sensitive tramite il nervo dorsale del pene che fibre somatiche<br />
motorie veicolate dal nervo pudendo. Le afferenze somatiche-sensitive provenienti da cute peniena e glande,<br />
trasportate dal nervo dorsale del pene , permettono <strong>di</strong> iniziare e mantenere un’erezione riflessa. Le efferenze<br />
somatiche motorie sono invece trasportate dal nervo pudendo, i cui neuroni sono localizzati nel nucleo <strong>di</strong> Onuf, situato<br />
a carico dei segmenti spinali <strong>di</strong> S2-S4. Branche dei nervi puden<strong>di</strong> provvedono all’innervazione dei muscoli<br />
bulbocavernosi e ischiocavernosi, oltre che <strong>di</strong> altri muscoli striati della pelvi e del perineo. Infatti la contrazione dei<br />
muscoli ischio e bulbocavernosi determina la realizzazione della fase <strong>di</strong> erezione rigida del pene, per mezzo della<br />
compressione delle crura dei corpi cavernosi e <strong>di</strong> un’ulteriore restrizione della fuga <strong>di</strong> sangue venoso, aumentando la<br />
pressione intracavernosa. L’innervazione motrice per la muscolatura liscia dei vasi e del tessuto erettile deriva dai<br />
nervi cavernosi che originano dal plesso pelvico
Supraspinal<br />
control and integration<br />
Spinal reflexes<br />
and integration<br />
Autonomic nervous<br />
system<br />
Erection<br />
P HEDLUND<br />
E’ noto come lo stimolo per un’erezione fisiologica origini nel sistema nervoso centrale, che espleta, a vari livelli, un<br />
processo <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nazione sia delle informazioni provenienti dai centri dell’emotività (es. sistema limbico,<br />
amigdala,ecc.) sia dalla periferia (es. afferenze <strong>di</strong> sensibilità tattile, termica, dolorifica).<br />
A livello penieno risulta inoltre fondamentale la presenza <strong>di</strong> terminazioni nervose post-gangliari non-adrenergiche ,<br />
non-colinergiche (fibre NANC) che hanno la capacità <strong>di</strong> rilasciare ossido nitrico (NO), che controllano la risposta<br />
erettile (rilasciamento della muscolatura liscia e <strong>di</strong>latazione vasale), usando come neurotrasmettitore il peptide<br />
intestinale vasoattivo (VIP) o il neuropeptide Y.
RAPPRESENTAZIONE DELL’ARCO SPINALE<br />
RIFLESSO DI CONTROLLO DELL’EREZIONE<br />
L’erezione peniena <strong>di</strong>pende perciò dal corretto bilanciamento e dall’integrazione tra la componente strutturale (vasi,<br />
cellule) e quella funzionale <strong>di</strong> <strong>controllo</strong> (terminazioni nervose, fattori neuro-umorali ed endocrini).<br />
Nel paraplegico maschio si <strong>di</strong>stinguono clinicamente tre tipi <strong>di</strong> erezione: riflessa, psicogena e mista<br />
L’erezione riflessa (parasimpatica) consegue a stimoli tattili dei genitali esterni e si produce sia per <strong>di</strong>retta<br />
informazione dei centri superiori del SNC che per via riflessa a livello dei centri lombosacrali dell’erezione. Talora la<br />
manovra <strong>di</strong> attivazione è la stimolazione anale, la percussione sovrapubica o il cateterismo. L’attivazione dei vari<br />
recettori sensitivi periferici permette che questo tipo <strong>di</strong> informazioni arrivino fino al tratto spino-talamico e, da qui al<br />
talamo ed alla corteccia sensitiva, dove vengono in ultimo rielaborate. Tali afferenze somatiche – sensitive,<br />
provenienti dai genitali e trasportate dal nervo dorsale del pene, permettono <strong>di</strong> iniziare e mantenere un’erezione<br />
riflessa. Probabilmente quando si verifica una lesione vertebro-midollare, si verificano delle erezioni riflesse <strong>di</strong> breve<br />
durata, perché viene a mancare la rielaborazione a livello cerebrale che ne determina il mantenimento. Talora l’erezione<br />
riflessa è sufficientemente valida per consentire la penetrazione ed in generale più alta è la lesione, migliore è la qualità<br />
dell’erezione Una parte delle fibre sale verso i centri superiori, arrestandosi in corrispondenza della lesione midollare,<br />
così come le fibre <strong>di</strong>scendenti dall’encefalo. Tuttavia una parte delle fibre sensitive attiva i nervi pelvici <strong>di</strong>retti ai corpi<br />
cavernosi.<br />
L’erezione psicogena (ortosimpatica) è in<strong>di</strong>pendente dalla stimolazione corporea e consegue a fantasie, pensieri o<br />
immagini erotiche ovvero a stimoli au<strong>di</strong>ovisivi ed è strettamente <strong>di</strong>pendente dalle efferenze <strong>di</strong>scendenti dai centri<br />
superiori (cerebrali) verso i <strong>di</strong>stretti del midollo <strong>spinale</strong> T11-L2 e S2-S4. Da qui il triplice sistema periferico (ortoparasimpatico<br />
e somatico) permette un’adeguata realizzazione dell’input centrale. E’ possibile quando la lesione<br />
interessa il centro sacrale ma è situata al <strong>di</strong> sotto dei metameri toraco-lombari T10-L1. E’ <strong>di</strong> solito <strong>di</strong> scarsa qualità e<br />
consente raramente la penetrazione.<br />
L’erezione mista è possibile quando la lesione è al <strong>di</strong> sotto dei metameri toraco-lombari ed al <strong>di</strong> sopra <strong>di</strong> quelli sacrali.<br />
Solitamente l’erezione è iniziata da uno stimolo psicogeno e mantenuta dalla stimolazione corporea o viceversa.<br />
Imme<strong>di</strong>atamente dopo il trauma, il midollo <strong>spinale</strong> aumenta <strong>di</strong> volume e consistenza all’interno delle leptomeningi e<br />
della dura madre; il risultato è un ‘area fusiforme <strong>di</strong> rammollimento che interessa uno o più segmenti e si riduce sopra e<br />
sotto la lesione, creando una zona <strong>di</strong> necrosi. Dopo 2-3 settimane comincia la fase riparativa che può durare anche 2<br />
anni. L’edema e l’emorragia <strong>di</strong>minuiscono gradualmente man mano che i fagociti ripuliscono l’area dei tessuti<br />
devitalizzati.<br />
Per questo motivo la valutazione andrologica deve essere sempre fatta dopo un periodo minimo <strong>di</strong> attesa <strong>di</strong> 6 mesi,<br />
superata la fase dello shock <strong>spinale</strong>.
Le alterazioni della funzione sessuale variano secondo il livello <strong>di</strong> lesione e della sua completezza. Distinguiamo<br />
lesioni del motoneurone superiore (LMNS) che risparmiano il centro sacrale (lesione soprasacrale) e lesioni del<br />
motoneurone inferiore (LMNI) che colpiscono il centro sacrale con abolizione del centro sacrale. I traumi che<br />
interessano il cono midollare e la cauda equina possono portare a lesioni del motoneurone inferiore (LMNI).<br />
Il riconoscimento <strong>di</strong> questi tipi <strong>di</strong> lesione, è fatto in base alla sede della lesione, alle caratteristiche dei riflessi<br />
perineali (tono anale), al <strong>riflesso</strong> bulbo-cavernoso, all’esame neurologico, alle modalità’ <strong>di</strong> minzione ed eventualmente<br />
in base a test uro<strong>di</strong>namici.<br />
Quando si ha una lesione soprasacrale (LMNS) si possono avere erezioni riflesse nel 74-90% dei casi, secondo gli<br />
stu<strong>di</strong> esaminati, con percentuali che raggiungono anche il 90% nelle lesioni incomplete. Una piccola percentuale con<br />
LMNS può avere un erezione psicogena (fino al 25% dei casi nelle lesioni incomplete).<br />
Nelle lesioni sacrali che interessano il motoneurone inferiore (LMNI) non si ha l’arco <strong>riflesso</strong> pertanto è interrotto il<br />
collegamento tra le fibre sensitive ed i nervi pelvici, come è interrotta la connessione tra fibre sensitive e l’encefalo.<br />
Stimoli <strong>di</strong> varia natura possono far partire una risposta lungo le vie nervose <strong>di</strong>scendenti. A livello lombosacrale si<br />
verifica il collegamento che attiva i nervi ipogastrici che provocano l’erezione psicogena. Queste sono presenti nel 25-<br />
36% delle lesioni complete e 40-86% nelle incomplete. L’erezione psicogena spesso è insufficiente per un rapporto<br />
sessuale penetrativo .<br />
Nelle lesioni infrasacrali la lesione interessa il midollo tra T10-L2 e S2 ed in questi rari casi si possono avere<br />
erezioni miste, sia <strong>di</strong> tipo psicogeno sia <strong>riflesso</strong>. L’erezione è iniziata da uno stimolo psicogeno, mantenuta ed ampliata<br />
dalla stimolazione fisica, oppure è l’erezione riflessa ad essere stimolata da una ripresa della libido .<br />
Tab.1 Funzione erettile in presenza <strong>di</strong> lesioni del midollo <strong>spinale</strong><br />
Erezione Psicogena Erezione Riflessa Erezioni spontanee<br />
Lesioni cervicali NO SI SI<br />
Leesioni toraciche superiori NO Maggior parte Maggior parte<br />
Lesioni toraciche tipo UMN Rare Maggior parte Maggior parte<br />
Lesioni toraciche tipo LMN NO NO NO<br />
Lesioni lombari tipo UMN % Spesso Maggior Parte Maggior parte<br />
Lesioni lombari tipo LMN Spesso Rare NO<br />
Tuttavia anche nei casi in cui l’erezione e’ conservata, viene ad essere perduta qualunque forma <strong>di</strong> sensibilità’ a<br />
partenza dall’area genitale, a meno <strong>di</strong> lesioni incomplete. Inoltre, caratteristica <strong>di</strong> queste erezioni nel paziente<br />
mieloleso ,e’ d’essere capricciosa e non duratura.<br />
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