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neurofisiopatologia della vescica neurologica da lesione - Somipar

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NEUROFISIOPATOLOGIA DELLA VESCICA NEUROLOGICA DA LESIONE<br />

MIDOLLARE<br />

Giulio Del Popolo<br />

Neuro-Urologia - Unità Spinale, Firenze<br />

INTRODUZIONE<br />

Il primo riscontro in letteratura di <strong>vescica</strong><br />

<strong>neurologica</strong> <strong>da</strong> <strong>lesione</strong> midollare risale a<br />

uno scritto di Celso, che riportava un<br />

caso in cui dopo frattura <strong>della</strong> spina<br />

presentava: insufficienza respiratoria,<br />

immobilità degli arti, vomito, nausea,<br />

perdita di urine con evoluzione al<br />

decesso in pochi giorni.<br />

Dopo frattura <strong>della</strong> spina<br />

…..insufficienza respiratoria …<br />

immobilità degli arti…..vomito,<br />

nausea….perdita di urine<br />

…morte entro pochi giorni….<br />

(Celso II AC.)<br />

Non si capiva che relazione c’era tra midollo spinale e perdita delle urine, mentre oggi<br />

sappiamo come la <strong>lesione</strong> del midollo induce uno stato di shock spinale che può durare <strong>da</strong><br />

pochi giorni a mesi con associato quadro di <strong>vescica</strong> <strong>neurologica</strong>. In questa fase abbiamo<br />

la scomparsa dei riflessi sottolesionali con areflessia del detrusore, mancato rilasciamento<br />

del collo <strong>vescica</strong>le, per cui verosimilmente il paziente perdeva urine <strong>da</strong> rigurgito ed era già<br />

in atto un deterioramento delle alte vie urinarie Per <strong>vescica</strong> <strong>neurologica</strong> si intende la<br />

<strong>vescica</strong> che ha perso alcuni meccanismi di regolazione a causa di una patologia<br />

<strong>neurologica</strong>. L’iperreflessia detrusoriale sostituita recentemente <strong>da</strong>lla International<br />

Continence Society con il termine iperattività <strong>vescica</strong>le neurogena è una delle condizioni<br />

tipiche <strong>della</strong> <strong>vescica</strong> <strong>neurologica</strong> nei casi di <strong>lesione</strong> midollare soprasacrale dopo l’uscita<br />

<strong>da</strong>lla fase dello “shock midollare” con ripristino dei riflessi sottolesionali.. Pertanto il tipo di<br />

disfunzione dipende <strong>da</strong>l livello e <strong>da</strong>ll’estensione <strong>della</strong> <strong>lesione</strong> neurologico. L’iperattività<br />

<strong>vescica</strong>le è la condizione di perdita <strong>della</strong> capacità di postporre la minzione a proprio<br />

piacimento, mentre l’areflessia <strong>vescica</strong>le, tipica delle lesioni midollari sacrali, determina<br />

l’incapacità a svuotare la <strong>vescica</strong>. Valutiamo le principali sedi di localizzazione delle lesioni<br />

neurologiche che comportano l’insorgenza di <strong>vescica</strong> <strong>neurologica</strong>. Tratteremo la<br />

<strong>neurofisiopatologia</strong> <strong>vescica</strong>-sfinterica <strong>da</strong> <strong>lesione</strong> midollare, ma con qualche riferimento<br />

anche alle lesioni sopramidollari sia perché può essere un quadro associato nel paziente<br />

traumatico, sia per rendere più comprensibile le variabili <strong>lesione</strong> dipendenti.<br />

NEUROFISIOPATOLOGIA DELLA MINZIONE<br />

La minzione è un evento coordinato caratterizzato <strong>da</strong>l rilasciamento dello sfintere distale,<br />

contrazione del detrusore, apertura del collo <strong>vescica</strong>le e dell’uretra con emissione del<br />

flusso urinario. La minzione fisiologica è accompagnata <strong>da</strong>ll’attivazione del “riflesso<br />

minzionale”. Tale riflesso si integra con il Centro Pontino <strong>della</strong> Minzione (CPM) che è<br />

localizzato nel tronco encefalico rostrale. Il Centro Sacrale <strong>della</strong> Minzione (CSM), S2-S4,<br />

può attivare una contrazione, mediante la trasmissione parasimpatica di tipo colinergico<br />

attraverso i nervi pelvici, indipendentemente <strong>da</strong>gli input corticali e pontini. Pertanto il CPM<br />

attraverso le sue vie di connessione al CSM responsabile dello svuotamento <strong>vescica</strong>le<br />

coordinato e volontario. Entrambi i sistemi, autonomico e somatico, hanno un ruolo<br />

cruciale nel controllo funzionale del basso tratto urinario. Lo svuotamento normale avviene<br />

quando la <strong>vescica</strong> risponde alla soglia di tensione attraverso i suoi meccanocettori. La<br />

volontarietà dell’atto minzionale è consentito <strong>da</strong>l controllo centrale attraverso le vie<br />

facilitatorie e inibitorie <strong>della</strong> fase di riempimento e di svuotamento. La minzione dipende


<strong>da</strong>l riflesso spino-bulbo-spinale, collegato con il CPM che riceve input <strong>da</strong>lla corteccia<br />

cerebrale, cervelletto, gangli <strong>della</strong> base, talamo e ipotalamo convogliati in una via comune<br />

ai motoneuroni <strong>vescica</strong>li. La maggior parte dei centri soprapontini sono di tipo inibitorio con<br />

una minima parte di tipo facilitatorio. I centri di facilitazione sono situati nel ponte<br />

anteriormente e nell’ipotalamo posteriore, mentre le aree inibitorie sono situate nella<br />

corteccia cerebrale, gangli <strong>della</strong> base e nel cervelletto (Fig.1).<br />

CSP input inibitori/facilitatori<br />

CPM<br />

riflesso spino-bulbo-spinale<br />

CSM<br />

Minzione Coordinata<br />

Minzione Volontaria<br />

e Coordinata<br />

VESCICA<br />

Fig. 1 – Controllo neurologico <strong>vescica</strong>le. Legen<strong>da</strong>: Centro sacrale <strong>della</strong> minzione (CSM), Centro<br />

Pontino <strong>della</strong> minzione (CPM), Centri soprapontini (CSP).<br />

Il cervelletto è anche coinvolto nel mantenimento del tono <strong>della</strong> muscolatura striata del<br />

pavimento pelvico e <strong>della</strong> coordinazione tra contrazione detrusoriale e rilasciamento <strong>della</strong><br />

muscolatura striata periuretrale. L’interruzione degli input inibitori soprapontini al CPM,<br />

lesioni cerbro-vascolari, atrofia cerebrale, M. di Parkinson, tumori e trauni cerebrali<br />

determinano una attività detrusoriale non controllata ed è clinicamente il quadro<br />

dell’iperreflessia o iperattività detrusoriale neurogena. Infatti, le lesioni soprapontine,<br />

frequentemente, esitano nella perdita del controllo volontario <strong>della</strong> minzione (Fig.2). Le<br />

contrazioni detrusoriali non inibite determinano frequenza minzionale, urgenza e<br />

incontinenza <strong>da</strong> urgenza. Il rischio di <strong>da</strong>nneggiamento dell’alto apparato urinario è limitato<br />

perché lo svuotamento è involontario ma coordinato.<br />

CSP input inibitori/facilitatori<br />

Lesione<br />

CPM<br />

riflesso spino-bulbo-spinale<br />

CSM<br />

Minzione Coordinata<br />

Minzione Volontaria<br />

e Coordinata<br />

VESCICA<br />

Fig. 2 – Lesione soprapontina. Minzione cooordinata perdita del controllo volontario<br />

Legen<strong>da</strong>: Centro sacrale <strong>della</strong> minzione (CSM), centro Pontino <strong>della</strong> minzione<br />

(CPM,) Centri soprapontini (CSP)


Le vie afferenti decorrono nei tratti spino-talamici posteriori, che includono le vie<br />

ascendenti a partenza <strong>vescica</strong>le, trasmettendo la sensazione di riempimento e lo stimolo<br />

minzionale. Mentre la sensibilità a partenza vescico-sfinterica viaggia sui cordoni<br />

posteriori. Il CPM controlla gli input efferenti <strong>vescica</strong>li e dello sfintere esterno attraverso<br />

due diverse regioni. La regione mediale è responsabile dell’input motorio detrusoriale<br />

attraverso i tratti reticolo-spinali alle formazioni intermediolaterali sacrali, comprendenti i<br />

neuroni pregangliari parasimpatici che formano il supporto motorio al muscolo<br />

detrusoriale. La stimolazione elettrica di queste regioni induce un repentino decremento<br />

elettromiografico del pavimento pelvico e <strong>della</strong> pressione di chiusura a cui sopraggiunge<br />

l’incremento <strong>della</strong> pressione intra<strong>vescica</strong>le. La regione laterale ha proiezioni specifiche<br />

mediante i tratti cortico-spinali al nucleo di Onuf nel midollo spinale contenente<br />

motoneuroni che innervano il pavimento pelvico compresi gli sfinteri anale e uretrale. La<br />

stimolazione elettrica di questa regione induce un rapido incremento <strong>della</strong> pressione<br />

uretrale e dell’attività elettromiografica del pavimento pelvico con scarso incremento<br />

pressorio intra<strong>vescica</strong>le. Clinicamente, l’interruzione delle vie nervose di connessione tra<br />

CPM e CSM, si manifesta con l’iperreflessia detrusoriale associata a dissinergia dello<br />

sfintere esterno (DESD). La DESD è caratterizzata <strong>da</strong>lla contemporanea contrazione del<br />

detrusore e dello sfintere esterno. L’iperreflessia è causa di incontinenza e l’iperattività<br />

dello sfintere esterno di flusso ostruito e ritenzione urinaria. La DESD è secon<strong>da</strong>ria a<br />

lesioni midollari soprasacrali traumatiche e non, sclerosi multipla e più raramente a<br />

mielomeningocele e alle lesioni lombosacrali. La DESD non trattata può determinare un<br />

riempimento <strong>vescica</strong>le ad alta pressione, con riduzione <strong>della</strong> compliance <strong>vescica</strong>le e<br />

conseguente possibile reflusso vescico-ureterale, idronefrosi, calcolosi urinaria e<br />

urosetticemia. Se la <strong>lesione</strong> midollare è sopra D6 la fase di svuotamento si può<br />

accompagnare a sintomi neurovegetativi <strong>da</strong> iperattività simpatica è il quadro di disreflessia<br />

autonomia (Fig.3).<br />

CSP input inibitori/facilitatori<br />

CPM<br />

riflesso spino-bulbo-spinale<br />

Lesione<br />

CSM<br />

Minzione Coordinata<br />

Minzione Volontaria<br />

e Coordinata<br />

VESCICA<br />

Fig.3 – Lesione soprasacrale-sottopontina. Minzione incoordinata e Perdita del controllo<br />

volontario Legen<strong>da</strong>: Centro sacrale <strong>della</strong> minzione (CSM), centro Pontino <strong>della</strong><br />

minzione (CPM, Centri soprapontini (CSP)<br />

Le lesioni neurologiche che interessano l’arco riflesso sacrale, mielodisplasia, cistopatia<br />

diabetica, ernia del disco non inducono iperreflessia ma areflessia detrusoriale, deficit<br />

intrinseco sfinterico e paralisi dello sfintere distale (Fig.4).<br />

L’innervazione periferica periferica <strong>della</strong> <strong>vescica</strong>, degli sfinteri interno ed esterno è<br />

costituita <strong>da</strong>l nervo pelvico, nervi ipogastrici e pudendo. Gli input efferenti parasimpatici<br />

<strong>della</strong> <strong>vescica</strong> emergono <strong>da</strong>i cordoni intermediolaterali del midollo S2-S4 come fibre


pregangliari e vanno ai gangli localizzati nel plesso ipogastrico superiore , <strong>da</strong> cui si forma il<br />

nervo ipogastrico che contiene le efferenze post-gangliari simpatiche per la <strong>vescica</strong> e<br />

l’uretra. Il nervo pudendo trasporta l’input somatico <strong>da</strong> S2-S4 allo sfintere esterno. Lesioni<br />

CSP input inibitori/facilitatori<br />

CPM<br />

riflesso spino-bulbo-spinale<br />

CSM<br />

Lesione<br />

Minzione Coordinata<br />

Minzione Volontaria<br />

e Coordinata<br />

VESCICA<br />

Fig.4 – Lesione sacrale-e periferica. Minzione incoordinata e Perdita del controllo<br />

volontario o più frequentemente areflessia detrusoriale con ritenzione urinaria<br />

completa. Legen<strong>da</strong>: Centro sacrale <strong>della</strong> minzione (CSM), centro Pontino <strong>della</strong><br />

minzione (CPM, Centri soprapontini (CSP)<br />

di qualunque di questi nervi e delle loro branche può comportare la parziale o completa<br />

denervazione degli organi di competenza. Il riempimento e lo svuotamento delle urine<br />

dipende <strong>da</strong>ll’integrazione neuronale a livello periferico, midollare e centrale. Normalmente<br />

la distensione <strong>vescica</strong>le causa un basso livello di trasmissione dei nervi afferenti. Questo<br />

determina una risposta inibitoria riflessa mediante il nervo ipogastrico e una risposta di<br />

attivazione allo sfintere esterno attraverso il nervo pudendo. Durante la distensione<br />

<strong>vescica</strong>le progressiva si attivano le fibre mieliniche A-delta. Le afferenze vanno al midollo<br />

e al CPM. Se non si desidera lo svuotamento il riflesso minzionale viene interrotto. Se si<br />

desidera lo svuotamento si innesca l’output efferente midollare al plesso pelvico S2-S4.<br />

Infine il messaggio di stimolazione è inviato alla <strong>vescica</strong> attraverso il nervo pelvico. Mentre<br />

vengono inibite le vie ipogastriche e pudendo per consentire il rilasciamento dei<br />

meccanismi dello sfintere e lo svuotamento coordinato. Questo meccanismo si inattiva in<br />

caso di <strong>lesione</strong> midollare con perdita <strong>della</strong> coordinazione e del controllo volontario se<br />

soprasacrale e perdita <strong>della</strong> capacità di svuotamento se sacrale.<br />

SEDE DI LESIONE NEUROLOGICA e disfunzione VESCICO-SFINTERICA<br />

Valutando i vari livelli di <strong>lesione</strong> <strong>neurologica</strong> possiamo riassumere:<br />

a) Lesioni soprapontine possono causare la perdita dell’input inibitorio al CPM con<br />

quadro di iperreflessia detrusoriale, i riflessi sfinterici non sono interessati e si può<br />

avere svuotamento anticipato o involontario ma coordinato.<br />

Per quanto concerne le lesioni midollari possiamo suddividere nei seguenti quadri:<br />

b) Lesioni soprasacrali pontine comportano la perdita degli input sopraspinali,<br />

l’iperreflessia detrusoriale (iperattività neurogena) è la regola anche se la risultante<br />

<strong>della</strong> disfunzione dipenderà <strong>da</strong>l livello e <strong>da</strong>lla completezza <strong>della</strong> <strong>lesione</strong>. Anche gli<br />

sfinteri possono essere alterati con quadro di DESD. La <strong>lesione</strong> midollare completa<br />

sviluppa il riflesso minzionale spinale. Le fibre-C non mieliniche eccitano i neuroni<br />

sacrali determinando la contrazione <strong>vescica</strong>le. In aggiunta vi è un incompleto


ilasciamento dello sfintere distale che induce una riduzone <strong>della</strong> compliance<br />

detrusoriale. Se la <strong>lesione</strong> è sopra il livello dei gangli simpatici (D10-L1) si può avere<br />

anche un quadro di dissinergia detrusore-sfintere interno (DISD).<br />

c) Lesioni sacrali possono presentare vari gradi <strong>da</strong> <strong>lesione</strong> del I e II motoneurone<br />

<strong>vescica</strong>le, con quadri che vanno <strong>da</strong>lla iperreflessia (iperattività neurogena) di tipo<br />

soprasacrale all’areflessia detrusoriale di tipo infrasacrale.<br />

d) Le lesioni infrasacrali e periferiche non determinano iperreflessia ma ovviamente<br />

areflessia con perdita <strong>della</strong> sensazione e <strong>della</strong> contrattilità <strong>vescica</strong>le.<br />

1) Iperattività detrusoriale associata ad iperattività sfinterica<br />

(Dissinergia vescico-sfinterica)<br />

2) Areflessia detrusoriale associata ad areflessia sfinteriale<br />

3) Areflessia detrusoriale associata ad iperattività sfinteriale<br />

4) Iperattività detrusoriale associata a ipo normoattività sfinteriale<br />

Fig. 5 – Patterns urodinamici delle disfunzioni <strong>vescica</strong>-sfinteriche neurogene.<br />

1) Quadro urodinamico <strong>da</strong> <strong>lesione</strong> midollaei soprasacrale-sottopontina.<br />

2) Quadro urodinamico <strong>da</strong> <strong>lesione</strong> sacrale e\o periferica<br />

3) Quadro urodinamico <strong>da</strong> <strong>lesione</strong> sacrale e\o periferica<br />

4) Quadro urodinamico de lesioni soprapontina<br />

I quadri disfunzionali vescico-sfinterici si possono riassumere come classificati <strong>da</strong>lla<br />

International Consultation on Incontinence (ICI) nel 1998 in 4 patterns urodinamici<br />

stan<strong>da</strong>rd (Fig.5). Il primo, il secondo e terzo patterns sono tipici <strong>da</strong> <strong>lesione</strong> midollare con<br />

livello di <strong>lesione</strong> come indicata in figura 5. Nei casi di <strong>lesione</strong> incompleta o multipla i quadri<br />

si possono sovrapporre. Il quadro più temibile è la DESD tipico delle lesioni soprasacrali<br />

complete per l’alto rischio di complicanze a carico delle alte vie urinarie (Fig.6).<br />

CMG<br />

EMG<br />

Fig. 6:. Quadro di dissinergia vescico-sfinterica le complicanze sono : elevato rischio di <strong>da</strong>nno<br />

renale, incontinenza e possibile deficit di svuotamento<br />

CONCLUSIONI<br />

Il quadro di <strong>vescica</strong> <strong>neurologica</strong> è variabile in funzione del livello e grado di <strong>lesione</strong><br />

midollare, <strong>da</strong>l tempo di <strong>lesione</strong>, <strong>da</strong>lla risposta individuale alla <strong>lesione</strong>, <strong>da</strong>l trattamento


icevuto in fase di shock spinale e di ripristino dell’attività riflessa sottolesionale. Un grado<br />

D o E secondo la classificazione ASIA può comportare perdite funzionali e delle sensibilità<br />

irrilevanti, ma si ha quasi sempre l’insorgenza di un quadro di <strong>vescica</strong> <strong>neurologica</strong><br />

clinicamente manifesto o documentabile urodinamicante seppur compensato clinicamente.<br />

Inoltre le attuali conoscenze e possibilità di approccio riabilitativo terapeutico impongo un<br />

bilancio ripetuto dopo la <strong>lesione</strong> midollare per stabilire le possibilità residue del recupero<br />

del ciclo minzionale (accumulo e svuotamento) , la sola continenza o costretti alla<br />

continenza sociale con ausili per l’incontinenza. Questo bilancia presuppone un adeguata<br />

conoscenza <strong>della</strong> <strong>neurofisiopatologia</strong> midollare in generale, <strong>della</strong> <strong>vescica</strong> <strong>neurologica</strong> nello<br />

specifico e di una valutazione complessiva del paziente (Organica, Disabilità, Handicap).<br />

Per la valutazione complessiva l’unico strumento idoneo disponibile è il sistema di<br />

stan<strong>da</strong>rdizzazione SIUD-SOMIPAR elaborato <strong>da</strong> Carone e coll. per le società di<br />

urodinamica e di paraplegia italiane.<br />

L’iperreflessia è un quadro tipico delle lesioni neurologiche soprapontine per interruzione<br />

degli input inibitori sul CSM, clinicamente comporta urgenza/frequenza e incontinenza, ma<br />

essendo la minzione coordinata l’alto apparato urinario non è a rischio. Nelle lesioni<br />

neurologiche midollari sopraspinali, il quadro più frequente è la DESD con urgenzafrequenza,<br />

urge incontinence, ritenzione ed elevato rischio per le alte vie urinarie. Nelle<br />

lesioni sacrali si può avere grande variabilità di quadri <strong>da</strong>ll’iperreflessia di tipo soprasacrale<br />

all’areflessia di tipo infrasacrale. Il quadro clinico dell’iperreflessia deve essere sempre<br />

correlato al quadro neurologico generale del paziente ed alle patologie urologiche non<br />

neurologiche (IPB, prolasso urogenitale) che si possono associare.<br />

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