Scrittura e comprensione del testo - Rete Civica dell'Alto Adige
Scrittura e comprensione del testo - Rete Civica dell'Alto Adige
Scrittura e comprensione del testo - Rete Civica dell'Alto Adige
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
SCRITTURA SCRITTURA e<br />
e<br />
COMPRENSIONE COMPRENSIONE <strong>del</strong> <strong>del</strong> <strong>del</strong> TESTO<br />
TESTO<br />
Applicazioni Applicazioni Applicazioni Applicazioni Applicazioni Applicazioni Applicazioni Applicazioni didattiche didattiche didattiche didattiche didattiche didattiche didattiche didattiche<br />
Provincia Provincia Autonoma Autonoma di di Bolzano<br />
Bolzano<br />
Scuola Scuola Primaria<br />
Primaria<br />
AS AS 2012 2012 2012 - 2013 2013<br />
2013
Le Le Le Le Le Le Le prove prove scolastiche scolastiche scolastiche scolastiche indagano<br />
indagano<br />
competenze competenze diverse<br />
diverse<br />
In I classe si verifica la corrispondenza suono/segno e<br />
la lettura strumentale di non-parole (dettato di parole +<br />
prova di transcodifica, a gennaio e maggio)<br />
In II classe si verifica la corrispondenza suono/segni e<br />
l’abilità funzionale <strong>del</strong>la lettura (dettato ortografico +<br />
prova <strong>comprensione</strong> <strong>del</strong> <strong>testo</strong>, a novembre e aprile)<br />
In III classe si verifica l’abilità strumentale di scrittura e<br />
l’abilità funzionale <strong>del</strong>la lettura (dettato ortografico +<br />
prova di <strong>comprensione</strong> <strong>del</strong> <strong>testo</strong>)
Prove Prove Prove Prove per per la la seconda seconda seconda seconda seconda elementare<br />
elementare<br />
A novembre dettato di un breve <strong>testo</strong> (100 sillabe)<br />
associato ad una prova di lettura e <strong>comprensione</strong> di<br />
brano.<br />
Laboratorio didattico di intervento per le situazioni di<br />
difficile apprendimento.<br />
A fine marzo dettato di un <strong>testo</strong> (150 sillabe) e prova di<br />
lettura e <strong>comprensione</strong> di brano.
Prove Prove per per la la III III classe<br />
classe<br />
Dettato di un <strong>testo</strong> con difficoltà<br />
ortografiche miste riconducibili a 3<br />
categorie di errori<br />
Prova di <strong>comprensione</strong> di brano con<br />
domande organizzate per indagare le<br />
10 aree relative alla <strong>comprensione</strong>
La La prova prova di di DETTATO<br />
DETTATO
CLASSIFICAZIONE<br />
CLASSIFICAZIONE<br />
Tipologia Tipologia Tipologia Tipologia e e gerarchia gerarchia gerarchia gerarchia gerarchia degli degli degli degli degli degli degli errori errori errori errori<br />
errori errori errori<br />
ortografici<br />
ortografici<br />
errori Fonologici (F)<br />
errori Non Fonologici (NF)<br />
errori Altri - fonetici (A)
Ortografia Ortografia Fonologica Fonologica (F)<br />
(F)<br />
La forma ortografica corretta corrisponde<br />
alla forma fonologica <strong>del</strong>la parola; è una<br />
informazione sostenuta in parte dal grafema<br />
singolo, in parte dalla sillaba<br />
Errori fonologici:<br />
sono tutti gli errori in cui non è rispettato il<br />
rapporto tra fonemi e grafemi
Errori Errori Errori Errori Errori Errori Errori fonologici fonologici (F)<br />
(F)<br />
scambio di grafemi es. brina per prima<br />
folpe per volpe<br />
omissione o aggiunta di lettere o di sillabe<br />
taolo taolo per tavolo tavolo<br />
tavolovo per tavolo<br />
inversione es. li per il<br />
bamlabo per bambola<br />
grafema inesatto es. pese per pesce<br />
agi per aghi
Linee Linee guida guida <strong>del</strong>l’intervento:<br />
<strong>del</strong>l’intervento:<br />
<strong>del</strong>l’intervento:<br />
<strong>del</strong>l’intervento:<br />
ortografia ortografia fonologica fonologica (F)<br />
(F)<br />
“si scrive ciò che si pronuncia”<br />
il rapporto ortografico corretto è con la sillaba<br />
l’intervento didattico è da realizzare con la mediazione<br />
<strong>del</strong> linguaggio parlato suddividendo le parole in sillabe<br />
e curando la trasposizione corretta<br />
strumenti: dettato /autodettato di parole<br />
modi: piccolo gruppo di lavoro con la mediazione <strong>del</strong><br />
linguaggio orale
Ortografia Ortografia Non Non Fonologica Fonologica (NF)<br />
(NF)<br />
La forma di scrittura corretta dipende dalla<br />
individuazione di componenti metalinguistiche e<br />
metacognitive (semantico - lessicale,<br />
grammaticale, convenzionale); è l’ortografia<br />
<strong>del</strong>le regole<br />
Errori non fonologici:<br />
sono gli errori nella rappresentazione ortografica<br />
(visiva) <strong>del</strong>le parole senza errori nel rapporto tra<br />
fonemi e grafemi
Errori Errori Errori Errori Errori Errori Errori non non non non non fonologici fonologici (NF)<br />
(NF)<br />
separazione illegale: per la per perla /<br />
in sieme per insieme / l’avato per lavato<br />
fusione illegale: nonevero per non è vero<br />
lacqua lacqua per l’acqua l’acqua / / ilcane ilcane per il il cane cane<br />
scambio grafema omofono a carico di CU / QU / CQU<br />
squola per scuola / qucina per cucina<br />
omissione o aggiunta di /h/: ha casa per a casa lui<br />
non a per lui non ha<br />
uso <strong>del</strong>le maiuscole
Linee Linee guida guida <strong>del</strong>l’intervento:<br />
<strong>del</strong>l’intervento:<br />
ortografia ortografia ortografia ortografia ortografia ortografia ortografia non non fonologica fonologica fonologica fonologica fonologica (NF)<br />
(NF)<br />
individuazione <strong>del</strong>le regole di tipo metalinguistico e<br />
cognitivo (grammaticali, lessicali, convenzionali)<br />
le regole sono relative al posto che le parole occupano<br />
nelle frasi e non alle singole parole<br />
l’intervento didattico è da realizzare con la<br />
esplicitazione <strong>del</strong>le regole<br />
strumenti: dettato / autodettato di frasi<br />
modi: lavoro guidato dall’insegnante, si può attuare sia<br />
individualmente sia in gruppo
Ortografia Ortografia Ortografia Ortografia Ortografia Ortografia Ortografia fonetica fonetica (A)<br />
(A)<br />
La forma ortografica corrisponde alla fonetica<br />
<strong>del</strong>la parola; è una informazione sostenuta<br />
dalle modalità di pronuncia (durata, intensità,<br />
accento tonico)<br />
Errori fonetici (doppie, accenti):<br />
sono dipendenti sia da una scorretta analisi<br />
uditiva <strong>del</strong>le differenze fonetiche, sia dallo<br />
sviluppo <strong>del</strong>la competenza ortografica<br />
(sapere come si scrivono)
Errori Errori fonetici fonetici (A)<br />
(A)<br />
Doppie<br />
Accenti Accenti
Linee Linee guida guida <strong>del</strong>l’intervento:<br />
<strong>del</strong>l’intervento:<br />
<strong>del</strong>l’intervento:<br />
<strong>del</strong>l’intervento:<br />
<strong>del</strong>l’intervento:<br />
<strong>del</strong>l’intervento:<br />
<strong>del</strong>l’intervento:<br />
ortografia ortografia fonetica fonetica (A)<br />
(A)<br />
“ si scrive come si pronuncia”<br />
è necessario spostare l’attenzione dal “cosa” si dice al<br />
“come” si dice<br />
intervento didattico è da realizzare con la mediazione<br />
<strong>del</strong> linguaggio parlato<br />
strumenti: dettato/autodettato sillabico di parole per i<br />
raddoppiamenti e controllo metacognitivo con lavoro<br />
sulle regole per gli accenti<br />
modi: piccolo gruppo con la mediazione <strong>del</strong> linguaggio<br />
orale
Attenzione Attenzione alle alle classificazioni<br />
classificazioni<br />
classificazioni<br />
classificazioni<br />
classificazioni<br />
classificazioni<br />
classificazioni<br />
La classificazione degli errori usata in sede<br />
specialistica divide gli errori Fonologici in fonologici<br />
puri (fonemi/grafemi in rapporto un suono/un<br />
segno), designando come Non Fonologici (in alcuni<br />
casi è usata la dicitura Fonologici ortografici) tutti<br />
quelli nei quali interviene una regola (un fonema/più<br />
grafemi)<br />
Ai fini scolastici invece consideriamo F tutti gli errori<br />
a carico <strong>del</strong> rapporto suoni/segni, poiché rispondono<br />
ad uno stesso tipo di intervento didattico
Leggere Leggere gli gli gli gli gli gli gli errori errori errori errori errori nel nel dettato<br />
dettato<br />
Individuare la categoria <strong>del</strong>l’errore primario nella<br />
parola, nel rispetto <strong>del</strong>la gerarchia (F /NF / A).<br />
Ogni errore è registrato un’unica volta. Per la<br />
seconda primaria iniziale non si considera<br />
ancora automatizzato l’uso <strong>del</strong> carattere<br />
maiuscolo di inizio frase e non si conta errore.<br />
La tipologia prevalente degli errori conduce alla<br />
scelta <strong>del</strong>l’intervento didattico da attuare.<br />
La caratteristica <strong>del</strong>l’intervento è dettata dalla<br />
tipologia (individuale, in piccolo gruppo, con la<br />
mediazione <strong>del</strong> linguaggio orale, solo con parole,<br />
lavoro sulle regole e sulle frasi, altro).
I I I I I I I tempi tempi <strong>del</strong>l’intervento<br />
<strong>del</strong>l’intervento<br />
I soggetti scolarizzati automatizzano di norma<br />
l’ortografia F (suoni) entro la seconda primaria, è<br />
possibile ottenere buoni risultati con un intervento di<br />
recupero specifico entro la terza. Più tardi è possibile<br />
solo il controllo metacognitivo.<br />
L’ortografia NF (<strong>del</strong>le regole) ha tempi di<br />
apprendimento e automatizzazione più lunghi, è<br />
possibile a tutte le età ed è guidata dalle capacità<br />
cognitive e dalla metacognizione.<br />
Conoscere queste scansioni permette di concentrarsi<br />
sugli apprendimenti possibili e non prorogabili per l’età.
Laboratorio <strong>del</strong>la ortografia fonologica<br />
Vengono presentate le unità sub lessicali con<br />
caratteristiche ortografiche complesse (ch /gh/ gl/<br />
gn/sc/ci/gi), rapporto 1 suono / + segni.<br />
Le proposte vanno fatte all’interno di parole, con<br />
esercitazioni sufficientemente protratte da consentire la<br />
automatizzazione <strong>del</strong>la procedura di riconoscimento<br />
(nella lettura) e di cifratura (nella scrittura).<br />
Le parole verranno dettate dall’insegnante, ripetute dal<br />
bambino, suddivise in unità sub lessicali, scritte.
Si procede con qualsiasi variazione non<br />
incontrata precedentemente: le “sillabe<br />
inverse”, /ha/, /ho/, /hanno/ oppure /è/, non<br />
richiedono spiegazioni particolari, esistono e<br />
si accettano come sono.<br />
Nella lettura si procede con il consolidamento<br />
<strong>del</strong>le unità apprese, affiancata però dalla<br />
lettura di frasi significative perché legate<br />
all’esperienza <strong>del</strong> bambino o a una storia che<br />
viene proposta a brani, o qualsiasi altra<br />
situazione la fantasia didattica creativa<br />
<strong>del</strong>l’insegnante riesca a prevedere.
Laboratorio <strong>del</strong>le frasi<br />
Quando si scrivono <strong>del</strong>le parole, l’unica ortografia<br />
richiesta è quella di tipo fonologico, in questo<br />
laboratorio ci si occupa invece in particolare <strong>del</strong>la<br />
ortografia NF, che trova la sua espressione massima<br />
nelle frasi.<br />
Controlla il rapporto con le componenti<br />
Controlla il rapporto con le componenti<br />
metalinguistiche e metacognitive (semantico -<br />
lessicale, grammaticale, convenzionale) <strong>del</strong><br />
linguaggio; è l’ortografia di /a/ preposizione rispetto ad<br />
/ha/ forma verbale, degli apostrofi, <strong>del</strong>la corretta<br />
divisione <strong>del</strong>le parole, <strong>del</strong>le maiuscole dei nomi propri<br />
o di inizio frase, ecc.
Tutte queste regole non fanno riferimento al<br />
suono <strong>del</strong>le parole, ma ad un controllo cognitivo<br />
che decide quale sia in quel preciso caso la<br />
regola da usare e questa non dipende dalla<br />
parola singola, ma dal posto che la parola<br />
occupa nella frase.<br />
Poiché si tratta di una acquisizione controllata<br />
cognitivamente, l’intervento di ortografia NF è<br />
possibile ad ogni età.
L’intervento . sarà inizialmente di tipo strumentale<br />
con la proposta di dettati di frasi o piccoli brani,<br />
successivamente si procederà a stimolare l’uso<br />
funzionale <strong>del</strong>le regole apprese secondo una<br />
scansione ragionata.<br />
1. Dettato di piccoli brani<br />
2. 2. Proposta di parole (sostantivi, ma anche verbi<br />
o avverbi) con le quali il bambino, in autonomia,<br />
deve costruire <strong>del</strong>le frasi<br />
La prima fase fa riferimento all’apprendimento<br />
strumentale, la seconda a quello funzionale
Il Il dettato dettato a a prevenzione prevenzione prevenzione prevenzione prevenzione prevenzione prevenzione d’errore<br />
d’errore<br />
E’ importante per fissare l’uso strumentale <strong>del</strong>le<br />
abilità ortografiche apprese, prima di passare<br />
all’abilità funzionale<br />
Chi detta deve sottolineare l’errore possibile sia<br />
fonologico o fonetico (la chiesa, non la ciesa/ la<br />
palla, non la pala), sia richiamare la regola (Michele<br />
è il nome di un bambino/ dopo il punto,<br />
lettera…../l’uva, non luva / ecc)<br />
Il bambino deve essere messo nella condizione di<br />
non fare errori (“prevenire l’errore”) perché questo è<br />
un dettato per imparare, non per verificare se ha già<br />
imparato
L’uso L’uso funzionale funzionale <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la <strong>del</strong>la scrittura<br />
scrittura<br />
Quando il bambino scrive sotto dettatura, l’apporto<br />
fonologico è esterno e il soggetto ha il solo compito di<br />
transcodificare fonemi in grafemi (strumentalità)<br />
Quando invece deve ideare dei pacchetti linguistici (le<br />
frasi), deve concentrarsi sui contenuti e usare lo strumento<br />
“ortografia” che ha automatizzato<br />
I due livelli non vanno confusi, sono compiti assolutamente<br />
diversi (uno di tipo prevalentemente fonologico e lessicale,<br />
l’altro di tipo prevalentemente lessicale e sintattico)
Esempi: sogg.1 1°prova/2°el.<br />
(I°elem. 10 / 3)<br />
Le vacanze sulla neve<br />
Duratne linverno, quando le montagnie sono ricope / rte<br />
di ambondte neve, Virgina con la sua faniglia va ha<br />
siare. Li aconpagna anche il loro cagnolino, il queto<br />
Pasqualino.<br />
Prina di partire, Virginia, in sieme alla manna, va al<br />
negozio di abigliamento per acquistare un maglione<br />
che tenga calldo, una giacca a vento con le tasche in<br />
bottite di velo azuro, un paio di scarponi di rubusta pelle<br />
che le arivano fino al ginonocchio, ed una cufia sula<br />
cuale cucirà quatro stelle odorate.<br />
(14 F – 6 NF – 7 A)
Analisi <strong>del</strong> dettato<br />
Questo alunno aveva mostrato già in prima una difficoltà di analisi<br />
dei suoni <strong>del</strong>le parole, recuperata a fine anno. Permaneva una<br />
difficoltà sui gruppi consonantici nelle parole più lunghe<br />
Ancora i gruppi consonantici sono implicati, ma anche una difficoltà<br />
di analisi ed uso di /M/ /N/ /GN/<br />
Quattro dei 7 errori NF sono dovuti a separazioni/fusioni illegali<br />
Gli errori A sono dovuti alla difficoltà di tener conto in<br />
contemporanea dei grafemi e <strong>del</strong>la modalità di pronuncia<br />
Programmazione didattica: minimo intervento sulla analisi specifica<br />
dei suoni nasali con dettato/autodettato di parole. Poi lavoro in<br />
autonomia di composizione di frasi con le parole date. Dettato a<br />
prevenzione d’errore per NF con tutta la classe.
Sogg. 1 II° prova/2°el.<br />
“Compriamo anche i pattini”, dice la mamma, “cosi<br />
potremo pattinare sulla lastra di ghiaccio che si sarà<br />
fermata sul lago vicino all’alalbergo”.<br />
Sarà divertente fare un bamboccio di neve e metergli un<br />
capello di paglia in testa e una lungha sciarpa di stoffa<br />
arancione. Luomo di neve resterà li anche cquando<br />
Virginia dovrà tornare in città: si scioglierà solo cuando<br />
brillerà il tiepido sole di marzo.<br />
Frasi: la marmotta riempe il suo ripostigli / o di verdure.<br />
Mi dispiace assagiare l’aranciata e non la cedrata.<br />
(4 F – 4 NF – 5 A)
Commento al II° dettato<br />
Gli errori F sono semplici<br />
Gli errori NF riguardano l’uso di /Q/, la<br />
separazione di una parola e l’apostrofo in<br />
un’altra<br />
Gli Gli errori A in due casi riguardano l’accento e in<br />
tre il raddoppiamento<br />
La situazione è rientrata in parametri più<br />
controllati e con un minimo di esercizio sarà<br />
presumibilmente normalizzata
Esempi: sogg. 2 I°prova/2°el.<br />
(I°elem. 13 / 1 errori)<br />
Le vacanze sulla neve<br />
Durante li iverno, quando le montagne sonno ricoperte<br />
di abonndate neve, Virginia con la sua famiglia va a<br />
sciare. Li acmpagnia anche il loro cagnolino, li quet /o<br />
Pasqualino.<br />
Prima di partire, Virginia, in sieme alla mamma, va al<br />
negozio di abili /amento per aquistare un malione ce<br />
teme caldo, una giaca a vento con le tasche inbotite di<br />
pelo azzuro, un paio di scarponi di ru busta pelle che le<br />
arirano fino al ginocio ed una cuffia sula quale qucirà<br />
quattro stele dorate.<br />
(13 F – 3 NF – 5 A)
Analisi <strong>del</strong> dettato<br />
Nelle prove di I° l’alunno aveva mostrato una difficoltà di<br />
attenzione e selezione dei fonemi, recuperata entro l’anno<br />
scolastico<br />
Gli errori fonologici che presenta ora sono molti e l’insicurezza di<br />
analisi è massiccia con inversioni, scambi di suoni ecc.<br />
Gli errori NF ed A sono francamente secondari e possono essere<br />
ripresi a traino <strong>del</strong>l’intervento primario<br />
Programmazione didattica: l’intervento richiesto è ancora<br />
massicciamente sulle parole. Va ripreso tutto il lavoro <strong>del</strong>la prima<br />
classe con parole a componente F più complessa con le quali<br />
prevedere sia l’autodettato sia la creazione di frasi (per usare<br />
anche l’ortografia NF). Il dettato in classe può completare l’azione<br />
di recupero individuale.
Sogg. 2 II° prova/2° el.<br />
“Compriamo - anche i pattini”, - dice la mamma, -“cosi<br />
potemo pattinare - sulla lastra - di giacco - ce si sara<br />
- formata sul lago - vicino all albergo”.Sarà divertentte<br />
- fare un bamboco - di neve - e metergli un capelo - di<br />
pagnia in testa - e una luga sciarpa - di stoffa<br />
arancione. Luomo di neve - restera li - ance quando<br />
Vergigna - dovra ritornare - in città: - si scioliera solo -<br />
quando brillera – il tiepid sole - di marzo.<br />
Frasi: La marmotta riempe - il suo ripostiglio - di<br />
verdure. Mi dispiace - asagiare la aranciata - e non la<br />
cedrata.<br />
(11 F – 3 NF – 10 A)
Commento al II° dettato<br />
Con l’aumentare <strong>del</strong>le richieste le difficoltà <strong>del</strong>l’alunno si sono<br />
diffuse: tutta l’ortografia F che richiede una regola è compromessa<br />
(SC, CH, CI, GL, GN)<br />
Le competenze di analisi dei suoni e di transcodifica grafica degli<br />
stessi dovrebbero a fine seconda essere automatizzati ( realizzati<br />
velocemente, correttamente, con un minimo impegno attentivo)<br />
La velocità di prestazione richiesta a fine anno fa emergere le<br />
difficoltà che si attribuivano in prima alla disattenzione fonologica<br />
In questo caso siamo in presenza di un bambino con DSA, la<br />
prestazione di lettura è lenta e scorretta; la scrittura è disortografica<br />
con errori primari (F); la grafia è insicura e il tratto grafico è<br />
irregolare , solo il calcolo al momento è indenne.
La La prova prova prova prova di<br />
di di di<br />
COMPRENSIONE<br />
COMPRENSIONE<br />
COMPRENSIONE<br />
COMPRENSIONE<br />
COMPRENSIONE<br />
COMPRENSIONE<br />
COMPRENSIONE<br />
COMPRENSIONE
La La La La La La La <strong>comprensione</strong> <strong>comprensione</strong> <strong>comprensione</strong> <strong>comprensione</strong> <strong>comprensione</strong> <strong>comprensione</strong> <strong>comprensione</strong> <strong>del</strong> <strong>del</strong> <strong>testo</strong> <strong>testo</strong> <strong>testo</strong> <strong>testo</strong> scritto<br />
scritto<br />
Dall’inizio <strong>del</strong>la seconda si valuta anche se la<br />
lettura strumentale (decifrazione) e l’uso<br />
funzionale (<strong>comprensione</strong>) stanno procedendo<br />
insieme<br />
Può accadere che alcuni bambini, per rispondere<br />
alla richiesta <strong>del</strong>la velocità, non si curino di capire<br />
il contenuto <strong>del</strong> <strong>testo</strong><br />
La lettura va assolutamente riportata al suo<br />
ambito primario: “si legge per capire”
Hanno Hanno difficoltà difficoltà difficoltà difficoltà difficoltà di di <strong>comprensione</strong> <strong>comprensione</strong> dei dei dei dei dei dei dei testi<br />
testi<br />
scritti<br />
scritti<br />
Soggetti con difficoltà di linguaggio (per la mancanza di un<br />
contenitore linguistico per codificare le conoscenze<br />
possedute e/o le conoscenze che si acquisiscono durante<br />
la lettura)<br />
Soggetti con mancanza di informazioni e conoscenze sulle<br />
quali costruire una rappresentazione <strong>del</strong> <strong>testo</strong><br />
(plurilinguismo o problemi culturali)<br />
Soggetti con difficoltà cognitive (per la mancanza di<br />
esperienza linguistica, di conoscenze specifiche e di<br />
elasticità mentale per costruire i collegamenti tra questi<br />
aspetti)
Quando Quando intervenire<br />
intervenire<br />
È molto importante intervenire precocemente per<br />
evitare che la lettura si protragga come esercizio di<br />
traduzione ad alta voce di materiale scritto, priva di<br />
contenuto mentale<br />
La prima rilevazione <strong>del</strong> disturbo e l’intervento<br />
conseguente dovrebbero riguardare la seconda<br />
elementare<br />
Questo intervento non deve limitarsi alle parole, ma<br />
interessare interi enunciati, perché la <strong>comprensione</strong> di<br />
parole singole non richiede nessun intervento <strong>del</strong>le<br />
capacità di memoria, selezione ed inibizione che<br />
stanno alla base <strong>del</strong>la <strong>comprensione</strong> di testi
10 aree <strong>del</strong>la <strong>comprensione</strong><br />
1. Personaggi luoghi, tempi e fatti (verde chiaro)<br />
2. Fatti e sequenze (arancione)<br />
3. Struttura sintattica (rosa)<br />
4. Collegamenti (marrone)<br />
5. Inferenze lessicali e semantiche (giallo)<br />
6. Gerarchia <strong>del</strong> <strong>testo</strong> (rosso)<br />
7. Mo<strong>del</strong>li mentali (verde scuro)<br />
8. Sensibilità al <strong>testo</strong> (viola)<br />
9. Flessibilità (celeste)<br />
10. Errori e incongruenze (blu)
Mo<strong>del</strong>lo descrittivo <strong>del</strong>la <strong>comprensione</strong> <strong>del</strong> <strong>testo</strong><br />
scritto<br />
(De Beni, Cornoldi e altri, 2003)<br />
contenuto elaborazione metacognizione<br />
Personaggi<br />
luoghi tempi,<br />
fatti<br />
Fatti e<br />
sequenze<br />
Struttura<br />
sintattica<br />
Collega<br />
menti<br />
Gerarchia <strong>del</strong><br />
<strong>testo</strong><br />
Mo<strong>del</strong>li mentali<br />
Comprensione <strong>del</strong> <strong>testo</strong><br />
Inferenze<br />
lessicali e<br />
semantiche<br />
Sensibilità al <strong>testo</strong><br />
flessibilità<br />
Errori e<br />
incongruenze
CONTENUTO<br />
– Il lettore inizialmente deve imparare a<br />
padroneggiare testi basilari (le frasi), inclusivi<br />
di elementi concreti<br />
– Successivamente il passaggio avviene con il<br />
riconoscimento di testi veri e propri<br />
– Nella <strong>comprensione</strong> il bambino deve<br />
riconoscere chiaramente - personaggi, tempi,<br />
luoghi, fatti - fatti e sequenze
ELABORAZIONE<br />
L’elaborazione è un processo mentale personale<br />
Richiede il possesso di competenze psicolinguistiche<br />
per la <strong>comprensione</strong> <strong>del</strong> significato <strong>del</strong>le parole e<br />
<strong>del</strong>la elaborazione sintattica <strong>del</strong>le frasi, che<br />
richiedono poi inferenze e collegamenti.<br />
È importante per questo riconoscere non solo i<br />
significati espliciti, ma anche quelli impliciti.<br />
Deve essere compresa la gerarchia d’importanza<br />
<strong>del</strong>le parti <strong>del</strong> <strong>testo</strong> per selezionare gli elementi<br />
significativi che permettono una rappresentazione<br />
più generale <strong>del</strong> contenuto
METACOGNIZIONE<br />
Il livello ottimale si raggiunge quando il lettore<br />
riconosce le caratteristiche <strong>del</strong> <strong>testo</strong><br />
Adatta la propria modalità di lettura alle richieste<br />
<strong>del</strong> compito, agli scopi, alle istruzioni ricevute<br />
Sa riconoscere e supervisionare il proprio<br />
mo<strong>del</strong>lo di <strong>comprensione</strong> e riconoscere i<br />
momenti in cui questa si inceppa
Elementi di importanza<br />
rilevante<br />
Nel mo<strong>del</strong>lo proposto vi sono tre elementi di<br />
importanza sommamente rilevante:<br />
inferenze lessicali e semantiche (elaborazione)<br />
gerarchia <strong>del</strong> <strong>testo</strong> (elaborazione)<br />
errori e incongruenze (metacognizione)
1. Personaggi, luoghi, tempi, fatti<br />
La <strong>comprensione</strong> di un brano è un processo di costruzione di una<br />
rete di conoscenze, inizialmente attribuendo le informazioni <strong>del</strong><br />
<strong>testo</strong> alle persone, ai luoghi, agli eventi ai quali si riferiscono.<br />
La difficoltà nasce quando i personaggi vengono designati con<br />
sinonimi o attraverso attributi, definizioni di ruoli o parentele.<br />
Un’altra difficoltà riscontrabile comunemente si ha quando la<br />
durata di un’azione, o il luogo (e/o il tempo storico) in cui si<br />
svolge, sono deducibili solo per inferenza dalle altre informazioni<br />
<strong>del</strong> <strong>testo</strong>.
Esercitazione e verifica<br />
Per le competenze citate, l’esercitazione può cominciare<br />
già con le prime letture di frasi<br />
L’esercitazione può prevedere sia risposte individuali, sia<br />
elaborazioni collettive (con l’esplicitazione <strong>del</strong>le<br />
motivazioni che portano alle scelte)<br />
Le domande inizialmente sono relative a dati espliciti: chi?<br />
Dove? Quando? Cosa fa?<br />
Successivamente i racconti sono più complessi e<br />
completi e la raccolta dei dati può essere di tipo<br />
inferenziale (deducibile dal <strong>testo</strong> o dalle conoscenze<br />
pregresse)<br />
Esempio
La rana e il leone<br />
Un leone udì una rana gracidare ed ebbe paura perché credeva che<br />
fosse una grossa bestia ad emettere quel grido così forte. Aspettò<br />
un istante per vedere di che si trattasse: la rana uscì dal pantano. Il<br />
leone la appiattì con la zampa, dicendo: “D’ora in poi non mi<br />
spaventerò più, prima di aver visto”. (L. Tolstoj)<br />
Quali sono i personaggi? Chi è il più importante?<br />
Dove si svolge la vicenda? (in un bosco, non si sa, in un pantano, in<br />
un prato?)<br />
Quando si svolge? (nel futuro, nel passato, non si sa, in una fiaba)<br />
Da cosa l’hai capito?<br />
Quanto dura la vicenda? (qualche minuto, qualche ora, qualche<br />
giorno)<br />
Chi si è spaventato? (il leone, la rana, il narratore)
Esempio di lavoro su PLTF<br />
Personaggi<br />
Luoghi<br />
Tempi<br />
Fatti
2. Fatti e sequenze<br />
I fatti possono genericamente essere distinti in 4<br />
macrocategorie ed essere compresenti:<br />
1. quelli che esprimono azioni agite o subite dai personaggi;<br />
2. quelli che esprimono gli eventi esterni, come gli eventi atmosferici<br />
o una collocazione temporale che spesso si trova all’inizio <strong>del</strong><br />
<strong>testo</strong>;<br />
3. quelli che esprimono gli eventi interni (emozioni, pensieri,<br />
intenzioni);<br />
4. quelli che riguardano le descrizioni.<br />
Occorre estrapolare i legami, cronologici o logici, non<br />
esplicitati, sulla base di inferenze.
Esercitazione e verifica<br />
Molte ricerche hanno evidenziato che anche i bambini in età<br />
prescolare sono in grado di cogliere le sequenze causali e temporali<br />
e le inferenze nelle storie.<br />
È importante esercitare questa attività con testi diversi, anche con<br />
testi che non seguono una sequenza reale dei fatti (al primo livello<br />
possono essere frasi in disordine)<br />
La <strong>comprensione</strong> richiede di individuare le azioni fatte e subite,<br />
sentimenti, emozioni e descrizioni<br />
Tutti questi dati vanno riconosciuti in testi diversi: narrazioni, articoli,<br />
lettere, testi scientifici…<br />
I fatti vanno ordinati in sequenze, cogliendo anche fatti mancanti<br />
logicamente o cronologicamente<br />
Esempio
Il lupo<br />
Nevicava da molti giorni e un lupo che era stato cacciato dal branco vagava<br />
alla ricerca di cibo. Giunto vicino a una casa sentì un bambino che piangeva<br />
e poco dopo udì una vecchia che gli diceva: “Smettila se no ti do in pasto al<br />
lupo!” Il lupo credette che la vecchia parlasse sul serio e aspettò un bel<br />
pezzo. Quando arrivò la sera sentì di nuovo la vecchia che vezzeggiava il<br />
bambino dicendogli:”Se viene il lupo, lo ammazzeremo”:<br />
“In questa casa una cosa dicono e un’altra fanno”, disse il lupo, e se ne<br />
andò affamato più di prima. (L. Tolstoj)<br />
Cosa succede? Cosa fa il lupo? Cosa prova? Cosa gli viene fatto?<br />
Chi disse”Se viene il lupo lo ammazzaremo?”<br />
Perché lo dice?<br />
Riordina la sequenza (il lupo dice” Una cosa dicono e un’altra fanno”,<br />
nevicava da molti giorni, la vecchia dice “Smettila se no…”)<br />
Sottolinea una descrizione<br />
Perché il lupo se ne andò?
Esempio di lavoro su Fatti e sequenze<br />
Fatti Sequenze
3. Struttura sintattica<br />
Lo sviluppo di questa abilità segue la<br />
programmazione scolastica attraverso lo studio <strong>del</strong>la<br />
grammatica.<br />
Il mo<strong>del</strong>lo si occupa di:<br />
– riflessione su particolari strutture <strong>del</strong>la frase che rendono<br />
difficile la <strong>comprensione</strong> di un <strong>testo</strong> (trasformazioni ed<br />
espansioni <strong>del</strong>la frase nucleare);<br />
– riconoscimento <strong>del</strong>la rete di legami che pronomi, connettivi<br />
e nessi tessono all’interno di un brano;<br />
– riflessione sulle sfumature di significato di frasi che si<br />
differenziano per la costruzione sintattica e/o l’uso <strong>del</strong>la<br />
punteggiatura.
Esercitazione e verifica<br />
Comprendere la punteggiatura (brani senza o con eccesso di<br />
punteggiatura)<br />
Uso degli articoli (un bimbo mangia/il bimbo mangia)<br />
Comprensione <strong>del</strong>la negazione (modificare frasi con “non”, “nessun”,<br />
ecc )<br />
Distinzione tra realtà, possibilità, impossibilità, ambiguità<br />
Spostamento <strong>del</strong> focus attraverso la costruzione sintattica<br />
(completare frasi “pareva che Giovanni……….”)<br />
Frasi attive e passive<br />
Discorso diretto<br />
Legami determinati dai pronomi e dai connettivi (ne mangia, ci<br />
penserò,…. )<br />
Esempio
Le verifiche in questo caso sono relative a frasi inserite o<br />
non inserite in brani<br />
Maria ha già finito i compiti /(contrario: Maria non ha<br />
ancora finito i compiti)<br />
Lucia mangia la mela/ La mela è mangiata da Lucia<br />
Dal momento che sei così bravo…(scendevi le scale, il<br />
112 è il numero dei Carabinieri, ti meriti un premio)<br />
Mario mi ha regalato un CD (è stato ……. a regalarmelo,<br />
il regalo è un ……., il CD è regalato a ……)<br />
Renzo non è andato a scuola……….non si sentiva bene<br />
Il topo corre veloce, il gatto lo insegue /il topo corre,<br />
veloce il gatto lo insegue (piccole differenze significative)
Esempio di<br />
lavoro sulla<br />
Struttura<br />
sintattica
4. Collegamenti (testuali)<br />
Li possiamo categorizzare come legami:<br />
di co-referenza = associazione forte, percettiva o di<br />
contenuto, che lega gli elementi di un <strong>testo</strong> o di<br />
un’immagine;<br />
di sostituzione = associazione di elementi che abbiano<br />
significato analogo;<br />
richiedenti uno sforzo concettuale = associazione tra<br />
idee <strong>del</strong> <strong>testo</strong> che richiede una riflessione sul contenuto<br />
implicito di quelle idee.
Esercitazione e verifica<br />
Stabilire legami mettendo in relazione elementi <strong>del</strong> <strong>testo</strong><br />
e <strong>del</strong>l’immagine, elementi vicini o lontani nel <strong>testo</strong><br />
Stabilire legami di sostituzione tra indovinelli e definizioni<br />
(o immagini)<br />
Collegare sinonimi o termini che indicano uno stesso<br />
personaggio o azione<br />
Attribuire il giusto significato ai termini<br />
Cogliere nessi causali<br />
Collegare le informazioni cogliendo diversi punti di vista<br />
Esempio
Si rifugia sul tetto di una casa con un bottino di mille e 200 euro, la<br />
pensione di una anziana signora. Autrice <strong>del</strong>l’impresa che ha messo a<br />
subbuglio una cittadina <strong>del</strong>la provincia di Macerata, è una grossa<br />
cornacchia di proprietà <strong>del</strong> fornaio <strong>del</strong> luogo. Ieri mattina è entrata<br />
nell’appartamento di un veterinario e dal ripiano di un comò ha “prelevato”<br />
una busta di plastica con la somma che la suocera aveva appena ritirato<br />
dall’ufficio postale. Poi è volata via e si è fermata sul tetto. Incurante <strong>del</strong>la<br />
ressa che si era creata e <strong>del</strong>l’arrivo dei carabinieri, la ladruncola ha aperto<br />
la busta e ha cominciato a far cadere dall’alto i soldi.<br />
Chi “preleva” i soldi? (una signora, una cornacchia, un veterinario)<br />
Chi ha chiamato i carabinieri? (Una cornacchia, un fornaio, una signora)<br />
Chi è la ladruncola? ( la vecchia signora, la suocera, la cornacchia)<br />
Dove ha preso i soldi la ladruncola? (all’ufficio postale, sul comò, sul tetto)<br />
Di chi sono i soldi? (<strong>del</strong>la signora, <strong>del</strong> veterinario, <strong>del</strong> fornaio)<br />
Chi ha aperto la busta? (i carabinieri, il fornaio, la cornacchia)
Esempio di<br />
lavoro sui<br />
Collegamenti
5. Inferenze lessicali e<br />
semantiche<br />
Fare Inferenze = individuare le relazioni causali tra le<br />
parti <strong>del</strong> <strong>testo</strong> e trarre informazioni nuove da indizi<br />
presenti nel <strong>testo</strong> o dalle proprie conoscenze, allo<br />
scopo di costruire una rappresentazione mentale<br />
organizzata e coerente.<br />
Per generare inferenze sono fondamentali le<br />
conoscenze generali e specifiche <strong>del</strong> lettore<br />
Diverse tipologie di inferenze: a livello di parola, di<br />
frase, di periodo e di <strong>testo</strong>
Le inferenze prodotte sono di tipi diversi: alcune sono esplicitate dal<br />
<strong>testo</strong>, altre invece sono opzionali, indipendenti.<br />
Il lettore può individuare il significato di una parola sconosciuta<br />
basandosi sul con<strong>testo</strong> (l’uomo bagnava l’orto servendosi di una<br />
lunga sistola di gomma nera); può creare un collegamento<br />
inferenziale tra diverse parti <strong>del</strong> <strong>testo</strong> (la regina vuole che<br />
Biancaneve muoia/il cacciatore non la uccide ma porta un cuore alla<br />
regina/ la regina non la cerca più); può stabilire se due diverse<br />
espressioni fanno riferimento ad uno stesso personaggio (la regina<br />
cattiva/la vecchia megera); può inserire un nuovo concetto in uno<br />
schema già formato (la scarpa di Cenerentola non andava bene a<br />
nessun altro piede perché era magica)
Esercitazioni e verifica<br />
Produrre inferenze (inf. lessicale) o recuperare<br />
conoscenze (inf. semantica) basandosi su immagini<br />
riferite al <strong>testo</strong><br />
Capire il significato di una parola o desumere parole<br />
mancanti basandosi sul con<strong>testo</strong><br />
Fare ipotesi sul significato di testi usando conoscenze<br />
proprie<br />
Individuare il significato di parole polisemiche<br />
Mettere in relazione parti vicine in un <strong>testo</strong>; mettere in<br />
relazioni parti lontane in un <strong>testo</strong><br />
Esempio
Inferenze lessicali e semantiche<br />
Tre farfalle giocavano al sole volando da uno<br />
all’altro……….. Ad un tratto arrivò………………..o le<br />
bagnò tutte. Povere…………, con tanta pioggia non<br />
riuscivano più a volare. Ma venne………….che spazzò<br />
via le nubi, così il sole potè asciugare………..<strong>del</strong>le<br />
farfalle.<br />
L’ambiente era molto elegante e bene illuminato.<br />
Eravamo seduti intorno al tavolo aspettando di essere<br />
serviti.<br />
A cosa ti fa pensare? Una partita a carte, alla mensa<br />
scolastica, alla pizzeria, al ristorante.
Inferenze lessicali e semantiche<br />
Il riso nasce nell’acqua e muore nel vino. Troppo vino e<br />
troppo riso quella sera. Un riso nella notte mi face voltare.<br />
Il riso va ben condito.<br />
Sottolinea le situazioni in cui si parla <strong>del</strong> cereale.<br />
Zaino, chiodi, picozza, corda, scarponi: chi usa queste<br />
cose?<br />
Giulio Cesare, biga, schiavi, trofeo: a che periodo storico<br />
mi riferisco?<br />
Che freddo stamattina – c’è il ghiaccio dentro ai fossi –<br />
l’erba ha su la brina – e i nasi sono rossi. (M. Lodi)<br />
Prova ad immaginare le conseguenze per le persone.
Esempio di lavoro sulle inferenze<br />
Inferenze lessicali Inferenze semantiche
6. Gerarchia <strong>del</strong> <strong>testo</strong><br />
L’area sulla Gerarchia <strong>del</strong> <strong>testo</strong> mette in gioco<br />
l’abilità di rilevare il livello gerarchico <strong>del</strong>le<br />
informazioni <strong>del</strong> <strong>testo</strong> (es. indicare l’argomento<br />
principale, assegnare un ordine di importanza alle<br />
parti <strong>del</strong> <strong>testo</strong>,…)<br />
Il lettore maturo non sovraccarica la sua Memoria di<br />
Lavoro tenendo attivate contemporaneamente tutte<br />
le informazioni: riesce infatti a prestare poca<br />
attenzione alle informazioni irrilevanti.
Esercitazione e verifica<br />
Stabilire ipotesi partendo dal titolo o da immagini<br />
Individuare gli elementi importanti per esclusione<br />
(cancellatura) dei dettagli<br />
Lavorare Lavorare sui sinonimi (elementi ripetuti)<br />
Fare riassunti<br />
Attribuire un titolo<br />
Ordinare gli elementi di un brano<br />
Esempio
Gerarchia <strong>del</strong> <strong>testo</strong><br />
L’albero <strong>del</strong> mio giardino ha perso il suo bel colore verde. Ora<br />
le sue foglie sono gialle, brune, rossicce. Il cielo è grigio,<br />
coperto di nuvole scure. Ogni tanto passano degli uccelli<br />
che vanno verso i paesi più caldi. L’aria si è fatta fresca e<br />
quando Carlo esce a giocare mette sempre il berretto e la<br />
sciarpa di lana.<br />
Fai il disegno di ciò che hai letto.
Gerarchia <strong>del</strong> <strong>testo</strong><br />
Ieri sera sul tardi, quando già pensavamo di andare a<br />
dormire, è venuto a trovarci quel burlone <strong>del</strong>lo zio Ugo.<br />
Non sapendo cosa regalarti, ti abbiamo comperato un bel<br />
libro con la copertina gialla e siamo certi che ti piacerà.<br />
un giorno, all’insaputa di tutti, un vecchio caseggiato<br />
davanti a casa mia, che era disabitato, è stato abbattuto.<br />
Leggi le frasi e sottolinea l’idea principale.
Gerarchia <strong>del</strong> <strong>testo</strong><br />
A sera Roberto era stanco ma soddisfatto.<br />
Un’onda fece inclinare pericolosamente la barca.<br />
Al casello <strong>del</strong>l’autostrada c’èra una coda di macchine che<br />
rientravano a casa.<br />
Quel mattino la mamma svegliò presto Roberto.<br />
La nonna si spaventò molto e chiese di tornare al porto.<br />
Tutti salirono in auto e partirono verso il lago.<br />
Dopo il pic-nic il papà propose di fare una gita in barca.<br />
Riordina le frasi e dai un titolo
Esempio di<br />
lavoro sulla<br />
gerarchia <strong>del</strong><br />
<strong>testo</strong>
7. Mo<strong>del</strong>li mentali<br />
La funzione dei Mo<strong>del</strong>li mentali (o situazionali) è<br />
quella di fornire il quadro di riferimento generale<br />
(spaziale, concettuale, emotivo, ecc.) <strong>del</strong> brano<br />
Si ha la costituzione di un Mo<strong>del</strong>lo mentale quando<br />
il lettore è in grado di astrarre dal con<strong>testo</strong> le<br />
informazioni più rilevanti e di integrarle con le sue<br />
conoscenze pervenendo a una rappresentazione<br />
ricca e coerente.
Esercitazioni e verifica<br />
Sperimentare semplici mo<strong>del</strong>li spaziali<br />
Fare ipotesi sullo stato d’animo di personaggi d’un <strong>testo</strong><br />
Fare ipotesi sui rapporti tra personaggi d’un <strong>testo</strong><br />
Descrivere e/o rappresentare situazioni spaziali complesse<br />
Leggere e commentare brani che richiedono un<br />
cambiamento <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo mentale iniziale
La casa <strong>del</strong>la nonna era grande e molte stanze al primo piano erano rimaste<br />
vuote, dopo che i figli si erano allontanati per cercare la loro strada lontano<br />
dalla casa natia. Davanti, gli alti alberi ombrosi facevano ombra alla facciata<br />
principale, dietro erano invece le piante <strong>del</strong> frutteto a creare la frescura di<br />
cui c’era bisogno nelle lunghe giornate d’estate. Al piano terra la grande<br />
cucina poteva accogliere tutti i parenti riuniti: figli, nipoti e pronipoti. Accanto<br />
a questa, le stalle, un tempo piene di animali, avevano ora le porte chiuse e<br />
gli ampi spazi risuonavano solo dei rapidi passaggi di timidi topi di<br />
campagna o <strong>del</strong>la comparsa zampettante di qualche timida gallina, che<br />
però usciva subito al sole, chiocciando di paura. Noi giocavamo a<br />
nasconderci in quegli spazi oscuri, mostrando di non temere il buio, ma con<br />
una piccola stretta al cuore ogni volta che il gioco veniva proposto.<br />
Descrivi gli spazi narrati (spazi semplici/spazi complessi)<br />
Quali sensazioni si accompagnano alla descrizione <strong>del</strong>la stalla (per i topi, le<br />
galline, i bambini)
Nella tana di Mamma Riccia ci sono molte provviste accatastate in<br />
attesa <strong>del</strong>l’inverno e <strong>del</strong>la fame che arriverà: la scelta dei cibi<br />
rispecchia i gusti dei piccoli ricci. C’è una gran quantità di granaglie,<br />
pinoli, nocciole e noci, piccoli germogli seccati con cura man mano<br />
che la buona stagione avanzava, radici gustose e gemme saporite,<br />
perfino fiorellini appesi a mazzetti alle sporgenze <strong>del</strong>le pareti.<br />
Quando i cibi freschi, cercati giorno per giorno da Mamma Riccia e<br />
dai Riccetti, diventeranno troppo pochi e rischiosi da trovare, allora<br />
le provviste saranno la salvezza.<br />
Perché sono importanti le provviste? Quando saranno usate? Di<br />
quali rischi si parla? Di quale salvezza?<br />
Quali cose sapevi già sui ricci? Ti sono servite?<br />
Quali conoscenze precedenti ti sono state utili?
Il ponte<br />
Ci sono molti tipi di ponti e alcuni sono decisamente<br />
migliori di altri. Le persone comuni a volte non ci<br />
pensano proprio, ma c’è chi sui ponti fa dei calcoli, anno<br />
dopo anno. Quest’anno in particolare ne abbiamo avuto<br />
uno nuovo, molto chiacchierato dai politici nella sua fase<br />
di progettazione, che è arrivato un giovedì a spezzare la<br />
settimana.<br />
Il titolo ti ha aiutato? A che tipo di ponte pensavi?<br />
Che ipotesi avevi fatto?
Esempio di<br />
lavoro sui<br />
Mo<strong>del</strong>li<br />
Mentali
8. Sensibilità al <strong>testo</strong><br />
Il lettore esperto possiede abilità metacognitive generali<br />
che lo aiutano a riconoscere le caratteristiche <strong>del</strong> <strong>testo</strong><br />
che deve affrontare: deve cioè avere una sorta di<br />
Sensibilità al <strong>testo</strong>.<br />
La “sensibilità metcognitiva” viene definita da Brown<br />
come un’insieme di abilità tra cui:<br />
- la capacità di valutare la complessità <strong>del</strong> <strong>testo</strong> o di<br />
porzioni di esso e di individuare le parti rilevanti; - - la<br />
capacità di individuare i generi letterari;<br />
- l’utilizzo di indizi grafici;<br />
- il saper cogliere allocuzioni come “in sintesi…”, “in<br />
conclusione…” che indicano porzioni importanti <strong>del</strong> brano
Esercitazione e verifica<br />
Imparare a riconoscere tipi diversi di <strong>testo</strong> (articolo,<br />
racconto, fiaba, lettera, poesia,….)<br />
Individuare le informazioni più importanti in tipi diversi di<br />
testi (narrazione, <strong>testo</strong> storico, geografico,..)<br />
Prevedere il contenuto di un <strong>testo</strong> basandosi sul titolo<br />
Individuare la difficoltà di un <strong>testo</strong> facendo confronti tra<br />
brani diversi<br />
Esempio
Individua la tipologia <strong>del</strong> <strong>testo</strong>:<br />
Un bambino di 6 anni ha salvato la madre, i cuginetti e la<br />
zia che stavano per essere asfissiati dal gas. Ieri sera<br />
erano andati a letto verso le ventidue senza accorgersi<br />
che il rubinetto <strong>del</strong> gas era rimasto aperto. Il bambino<br />
svegliatosi col mal di testa ha dato l’allarme.<br />
Il duello tra i gladiatori aveva origini antichissime: si<br />
credeva che per placare le anime dei morti, si dovesse<br />
versare sangue sulla tomba. Lo si faceva con tori e con<br />
agnelli, lo si fece facendo lottare anche gli schiavi.<br />
C’era una volta un paese felice i cui abitanti erano<br />
governati da un re saggio e illuminato. Un giorno arrivò<br />
un cavaliere dal viso nascosto da un elmo piumato.<br />
Milan – Inter 2 a 2
L’acquario<br />
Il mio acquario è molto bello. Ieri al mercato vicino a<br />
casa mia ho visto molte cose strane e anche dei pesci. I<br />
pesci sono animali acquatici che respirano utilizzando<br />
l’ossigeno contenuto nell’acqua, sono diversi tra loro per<br />
forma e dimensioni, alcuni vivono in acqua dolce ed altri<br />
in acqua salata. Al mio papà piace il pesce purché sia<br />
cotto bene. Alla mia mamma non piace cucinare il pesce<br />
perché puzza.<br />
Quale frase descrive le informazioni più importanti?<br />
Rifletti sul titolo: quali informazioni ti aspettavi? Quali<br />
informazioni hai ricevuto?
In un prossimo futuro i robot non solo controlleranno ogni<br />
stadio <strong>del</strong>la lavorazione, ma si assumeranno i problemi<br />
relativi alle singole fasi <strong>del</strong>la produzione.<br />
A Giacomo piace molto giocare con i robot, sia con quelli<br />
che si trasformano sia con quelli più semplici, inventa<br />
storie di battaglie spaziali o di avventure.<br />
Tutti e due i testi parlano dei robot: quale ti è sembrato<br />
più semplice (facile da capire)? Perché?
Esempio di<br />
lavoro sulla<br />
Sensibilità al<br />
<strong>testo</strong>
9. Flessibilità<br />
Il lettore competente deve essere dotato di Flessibilità:<br />
deve adattare il processo di lettura alle differenti<br />
richieste <strong>del</strong> compito, in relazione al tipo di <strong>testo</strong>, ai suoi<br />
scopi, alle istruzioni ricevute, alle condizioni ambientali<br />
e alle sue caratteristiche di lettore.<br />
Il lettore competente deve essere in grado di modificare<br />
la sua strategia durante la lettura in base agli scopi che<br />
si è prefissato.<br />
Lo studente deve essere in grado di porsi di fronte al<br />
<strong>testo</strong>, di volta in volta, da punti di vista differenti.
Esercitazione e verifica<br />
Fare la stessa attività per scopi diversi<br />
Il riassunto<br />
Ricopiare un <strong>testo</strong>, imparare a memoria, fare il<br />
commento,<br />
Riflettere sulle strategie usate: Imparare a leggere uno<br />
stesso <strong>testo</strong> in maniera diversa<br />
Imparare a trovare le informazioni importanti<br />
Il titolo: dare un titolo, capire da un titolo<br />
Esempio
Un giorno Ugo cadde dalla bicicletta: fece un solenne<br />
ruzzolone e tornò a casa con un bel bernoccolo ed<br />
ammaccature varie. La zia, presso la quale Ugo era<br />
ospite per le vacanze, si spaventò moltissimo. La sua<br />
era una di quelle zie che si spaventano esageratamente<br />
di tutto.<br />
Sottolinea le parole più lunghe<br />
Sottolinea le parole con l’accento<br />
Per ricopiare questo <strong>testo</strong>: devo capire bene il brano, devo sapere la<br />
punteggiatura, devo saper disegnare il <strong>testo</strong>, devo sapere scrivere<br />
anche se non capisco tutte le parole.<br />
Per impararlo a memoria: devo conoscere la vita <strong>del</strong>l’autore, devo<br />
saperlo ripetere rispettando il tono e le pause, devo conoscere la<br />
punteggiatura, devo conoscere le doppie.
Esempio di<br />
lavoro sulla<br />
Flessibilità
10. Errori e incongruenze<br />
Il lettore deve saper monitorare il proprio<br />
livello di <strong>comprensione</strong>, riconoscendo<br />
consapevolmente i momenti in cui questo<br />
processo si è inceppato.<br />
Deve essere in grado di individuare Errori<br />
e incongruenze, sia formali sia di<br />
contenuto.
È uno degli aspetti più importanti <strong>del</strong>la lettura.<br />
Quando leggiamo accade spesso che non ci si accorga<br />
di piccoli errori presenti nel <strong>testo</strong>, essi vengono<br />
automaticamente corretti dalla nostra mente<br />
Questo meccanismo è importante ma può essere anche<br />
una trappola se non è attivo contemporaneamente un<br />
buon monitoraggio che permette di capire se l’errore è<br />
banale, o se il <strong>testo</strong> è confuso e va verificato.<br />
È una competenza che aumenta col tempo e<br />
l’esperienza di lettura, si attiva quando i dati in entrata<br />
non si conformano in un mo<strong>del</strong>lo mentale valido
La <strong>comprensione</strong> <strong>del</strong> <strong>testo</strong> è un processo attivo, che<br />
richiede che il lettore raccolga le informazioni man mano<br />
e le includa in un mo<strong>del</strong>lo mentale che può essere<br />
riorganizzato se necessario (se i dati non sono coerenti),<br />
correggendo piccoli errori, ma riconoscendo le situazioni<br />
che richiedono un monitoraggio più attivo perché poco<br />
chiare.<br />
Per fare questo è molto implicata la memoria di lavoro,<br />
che deve incamerare e mantenere i dati e riconoscere<br />
errori, incongruenze o ambiguità.
Le difficoltà aumentano se le informazioni<br />
importanti sono distanti all’interno <strong>del</strong> <strong>testo</strong> e<br />
sono gerarchicamente ordinate :<br />
- errori e incongruenze a livello di contenuto<br />
- comprendere situazioni che possono<br />
essere interpretate in almeno due modi<br />
- sospendere le ipotesi in attesa di ulteriori<br />
informazioni<br />
- essere consapevoli <strong>del</strong>la punteggiatura
Esercitazione e verifica<br />
Individuare parole/frasi incoerenti col <strong>testo</strong> (testi che<br />
contengono una frase o una parola che non c’entra)<br />
Comprendere situazioni ambigue (es. le metafore),<br />
imparare a sospendere ipotesi fino al momento in cui sono<br />
disponibili maggiori informazioni<br />
Essere consapevoli <strong>del</strong>la punteggiatura (fraintendimenti<br />
creati dall’uso improprio)
Incongruenza nelle frasi semplici<br />
La mamma di Carlo temeva sempre che si ammalasse e<br />
perciò (incongruenza logica)<br />
Quando Colombo sbarcò in America, fecero una gran<br />
festa coi fuochi artificiali. (incongruenza storica)<br />
La moto di Giustino era velocissima e sulle rotaie non lo<br />
batteva nessuno. (incongruenza lessicale)<br />
Aiuto spesso la mamma a preparare la pizza e mi piace<br />
in particolare stirare la pasta col ferro caldo.<br />
(incongruenza semantica)
Frasi o parole che possono essere interpretate in modi<br />
diversi:<br />
Mi piace la pesca e lo faccio spesso quando ne ho il<br />
tempo.<br />
Dietro la porta c’era un gran fermento e i tifosi si<br />
accalcavano per vedere meglio.<br />
Ho trovato la nota! Ora la posso collocare sul rigo.<br />
Sospendere ipotesi:<br />
Mi dispiace per la tua curiosità, ma non so proprio di che<br />
sette stia parlando! Possono essere nani, strappi nei<br />
calzoni o forse anche organizzazioni segrete, io credo<br />
proprio che tu debba scoprirlo da solo, ma ti posso dare<br />
un indizio: usano un codice per comunicare!
Comprendere situazioni ambigue o<br />
metafore<br />
il biglietto verde scende ancora sulla piazza.<br />
Gianni si alzò trepidante e corse a vedere cosa la<br />
cara vecchina avesse lasciato nella calza appesa<br />
al camino.<br />
Piove a catinelle<br />
Cammina con la testa tra le nuvole<br />
Fare il filo<br />
Prender un granchio
Esempio di lavoro su errori e<br />
incongruenze<br />
Errori Incongruenze
La <strong>comprensione</strong> <strong>del</strong> <strong>testo</strong> nelle<br />
prime classi primarie:<br />
La prima fase prevede la <strong>comprensione</strong> di frasi singole<br />
Successivamente si introducono brevi brani con<br />
<strong>comprensione</strong> mirata a Personaggi, Tempi, Luoghi, Fatti<br />
Nella prima fase <strong>del</strong>la elaborazione si curano le inferenze<br />
lessicali e semantiche<br />
La prima fase di metacognizione può riguardare la<br />
sensibilità al <strong>testo</strong>
La <strong>comprensione</strong> nelle classi<br />
successive<br />
Tutte le aree devono gradualmente essere sviluppate.<br />
È bene mantenere <strong>del</strong>le domande semplici su PTLF per<br />
permettere a tutti i bambini di poter dare risposte positive<br />
Le domande sui testi letti devono spaziare su tutte le aree<br />
senza trascurarne nessuna, adeguandole al livello di<br />
competenza <strong>del</strong>la classe.<br />
Per le competenze primarie (inferenze lessicali e<br />
semantiche, gerarchia <strong>del</strong> <strong>testo</strong>, errori e incongruenze),<br />
l’esercitazione può essere specifica.
Esempio IV primaria<br />
Sapete come mi chiamano adesso? (chi scrive è quello che parla) Elsa<br />
Mezzapensione (è una femmina e mezzapensione è come in albergo,<br />
con un pasto solo). Ecco che cosa mi gridano dietro in cortile (è una<br />
storia di scuola, una che è a scuola). E ci si mettono pure gli insegnanti<br />
(anche i maestri la chiamano così e non le piace). Be’, non me lo dicono<br />
in faccia (è un soprannome di nascosto). Però li ho sentiti. “Ah, si, Elsa. È<br />
una degli aiuti ai senzatetto: un pasto e un letto”(fa anche rima, è una che<br />
aiuta i poveri senza casa a cercare un posto dove stare e ad avere un<br />
pasto, come la mezzapensione). Sinceramente, detto così, sembra che<br />
abbia un copriletto per vestito (dice un copriletto perché cerca il letto per i<br />
poveri), i riccioli di cornflakes (i cereali piegati <strong>del</strong>la colazione), due uova<br />
al tegamino per occhi e un sorriso di pancetta grassa e magra, tipo<br />
breakfast all’inglese (la colazione degli inglesi è diversa, da noi sarebbe<br />
coi biscotti tondi per gli occhi e un savoiardo per la bocca, ma per<br />
prendere in giro)! (è una ragazza, Elsa, che aiuta i poveri e la prendono in<br />
giro a scuola e non vuole)
La <strong>comprensione</strong> <strong>del</strong> <strong>testo</strong> nelle prime classi<br />
primarie:<br />
La prima fase prevede la <strong>comprensione</strong> di frasi<br />
singole<br />
Successivamente si introducono brevi brani con<br />
<strong>comprensione</strong> mirata a Personaggi, Tempi, Luoghi,<br />
Fatti<br />
Nella prima fase <strong>del</strong>la elaborazione si curano le<br />
inferenze lessicali e semantiche<br />
La prima fase di metacognizione può riguardare la<br />
sensibilità al <strong>testo</strong> (capire il tipo di <strong>testo</strong>, cogliere le<br />
informazioni dal titolo, ecc)<br />
log. Graziella Tarter<br />
100
La <strong>comprensione</strong> nelle classi successive<br />
Tutte le aree devono gradualmente essere sviluppate.<br />
È bene mantenere <strong>del</strong>le domande semplici su PTLF per<br />
permettere a tutti i bambini di poter dare risposte positive<br />
Le domande sui testi letti devono spaziare su tutte le aree<br />
senza trascurarne nessuna, adeguandole al livello di<br />
competenza <strong>del</strong>la classe.<br />
Per le competenze primarie (inferenze lessicali e<br />
semantiche, gerarchia <strong>del</strong> <strong>testo</strong>, errori e incongruenze),<br />
l’esercitazione può essere specifica.<br />
log. Graziella Tarter<br />
101
Procedere per tappe successive<br />
Imparare a leggere in maniera strumentale sufficiente<br />
Associare sempre la lettura di frasi con il loro significato<br />
Procedere con brani, introdotti da una evocazione verbale<br />
<strong>del</strong>le conoscenze preesistenti<br />
Rievocazione <strong>del</strong> contenuto in momenti diversi (immediato<br />
– differito)<br />
Esplicitazione <strong>del</strong>le competenze richieste (per<br />
elaborazione e metacognizione)<br />
log. Graziella Tarter 102