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Mira ricorda. La lapidaria nel territorio - parte II - Le biblioteche ...

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schede<br />

<strong>Mira</strong> <strong>ricorda</strong><br />

la <strong>lapidaria</strong> <strong>nel</strong> <strong>territorio</strong> • <strong>parte</strong> ii •<br />

di Paolo Berati<br />

con la collaborazione di Gianni Polo<br />

Continua e si conclude con questo numero della rivista la catalogazione<br />

di tutte le iscrizioni lapidee “erratiche” del <strong>territorio</strong> mirese, frutto di una ricerca sistematica<br />

seguita da meticolose trascrizioni e da documentate spiegazioni:<br />

un censimento contestualizzato che, senza enfasi alcuna, <strong>ricorda</strong> i lavori di egual soggetto<br />

di storici ottocenteschi quali il Cicogna e il Fapanni.<br />

• 01 45°25’58,1”N – 12°07’16,2”E (coordinate geografiche)<br />

UBICAZIONE <strong>Mira</strong> Taglio, via G. Marconi, 10; sulla parete lato sud.<br />

TIPOLOGIA Testo su piano con cornice dentellata, composto da mescola di tufo e malta.<br />

ISCRIZIONE BARBARA MARCHISIO / CHE FU TUTTA UN’ARMONIA / VISSE E SI SPENSE<br />

SERENISSIMAMENTE / IN QUESTA SUA VILLA DI MIRA / IL 19 APRILE 1919<br />

NOTE Barbara marchisio (Torino 1833 - <strong>Mira</strong> 1919) fu uno tra gli ultimi grandi contralti italiani<br />

dell’Ottocento e con la sorella Carlotta (Torino 1835 - 1872) soprano, formò una coppia di cantanti acclamata in tutta<br />

Europa; la loro carriera fu breve (dal 1857 al 1871). <strong>La</strong> Marchisio, allieva di G. Rossini e insegnante di Toti Dal Monte<br />

(Antonietta Meneghel di Mogliano V.to), lasciava la sua villa di <strong>Mira</strong> solo <strong>nel</strong> periodo invernale per tenere lezioni di<br />

canto al conservatorio di S. Cecilia in Roma.<br />

• 02 45°25’58,8”N – 12°07’20,4”E<br />

UBICAZIONE <strong>Mira</strong> Taglio, cippo posto all’inizio dell’argine dx del Novissimo.<br />

TIPOLOGIA Testo su pietra d’Istria con i caratteri scolpiti a sezione triangolare.<br />

ISCRIZIONE DRIZZAGNO / DALLA PUNTA / DEL TAGLIO / ALLA / GROTTOLUA<br />

NOTE <strong>La</strong> località Grottolua si trova sulla dx del Novissimo poco a nord rispetto a Ca’ Molin.<br />

Tale toponimo è presente in una carta del 1571 1 indicato come “Gotolua” e in una del<br />

1848 indicato come “Grottola”.<br />

• 03 45°25’49,9”N – 12°07’27”E<br />

UBICAZIONE <strong>Mira</strong> Taglio via argine destro Novissimo, 5.<br />

TIPOLOGIA Caratteri scolpiti in anaglifo su piastra di marmo bianco.<br />

ISCRIZIONE P G<br />

NOTE <strong>Le</strong> lettere P. G. sono le iniziali di Pietro Grasselli. Il monogramma lapideo proviene quasi sicuramente<br />

da una demolizione edile a Dogaletto; per pura coincidenza corrisponde a quello dell'attuale proprietario Giorgio<br />

Pasqualetto che ha deciso di porlo sopra il portale della villa <strong>nel</strong> 1980 circa, lui afferma di averlo trovato tra il pietrame<br />

presente in questo sito.<br />

• 04 45°24’59,5”N – 12°08’05,4”E<br />

UBICAZIONE Porto Menai via argine dx Novissimo, 100 m a valle del ponte sul<br />

Novissimo.<br />

TIPOLOGIA Vari testi su marmo con i caratteri scolpiti a sezione trapezoidale e triangolare.<br />

ISCRIZIONE 1) DEO CREATORI REDEMPTORI SANCTIFICATORI - 2) IN MUNDO DOMINUS IN TEMPLO DEUS - 3) A RICORDO / DI<br />

ORATORIO CHE QUI ESISTEVA / DEMOLITO / PEI DANNI DEL NOVISSIMO / 1880<br />

TRADUZIONE 1) A Dio Creatore, Redentore, Santificatore - 2) Nel mondo Signore, <strong>nel</strong> tempio Dio<br />

NOTE Resti dell’oratorio Bettoni – Grassi (ora proprietà Bolgan). In questa località, già <strong>nel</strong> 1690 risulta la presenza di<br />

un oratorio intitolato a S. Carlo; in un documento del 11/05/1762 la dedica è a Cristo agonizzante e<br />

<strong>nel</strong> 1780 alla Santissima Trinità; non è certo comunque che si trattasse sempre dello stesso edificio 2 .<br />

<strong>La</strong> prima iscrizione <strong>lapidaria</strong> si trova su due listelli appaiati di marmo che ricoprono l’architrave della<br />

trabeazione, la seconda sopra l’architrave della porta d’ingresso ora murata, la terza sulla porta murata.<br />

Attualmente è in atto una procedura promossa dal sig. Bertiato Moreno per un restauro conservativo.<br />

• 05 45°25’59,6”N – 12°07’21,1”E<br />

UBICAZIONE <strong>Mira</strong> Taglio, sull’angolo formato dall’argine sx del Novissimo con quello dx<br />

del Naviglio Brenta.<br />

TIPOLOGIA Testo su marmo rosso di Verona con i caratteri scolpiti a sezione triangolare.<br />

ISCRIZIONE IN MEMORIA / DEL RE / VMBERTO I / IL POPOLO DI MIRA / RIAFFERMANDO SUA FEDE / NELLA<br />

DINASTIA DI SAVOIA / ERESSE [ LUGLIO MCMI ]<br />

NOTE <strong>La</strong> realizzazione è stata possibile grazie ad un comitato promotore ed esecutore<br />

costituitosi a presidenza sig. Giulio Cav. Fioravanti. Il “ricordo” venne inaugurato<br />

il 14 luglio 1901 alla presenza dell’allora sindaco di Venezia Filippo Grimani e di <strong>Mira</strong><br />

Amilcare <strong>La</strong>nza. Il manufatto, “consistente in un basamento quadrato di pietra<br />

trachite con blocco di Verona a fregi in bassorilievo, stile bizantino, e medaglione in bronzo raffigurante il compianto<br />

Re, portante <strong>nel</strong>lo zoccolo la scritta (segue la scritta su riportata) sopra il quale blocco ergesi, col fiore in bronzo,<br />

un’antenna in legno (larice) alta metri 12,50 del diametro alla base di 30 cent. e al vertice di 10 cent. - omissis - con<br />

la bandiera nazionale in lana stagnina, collo stemma sabaudo, …” 3 , venne inaugurato <strong>nel</strong>l’anniversario del regicidio<br />

operato dall’anarchico Gaetano Bresci nei pressi di Villa Reale a Monza il 29 luglio 1900.<br />

62<br />

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• 06 45°25’49,4”N – 12°07’29,4”E<br />

UBICAZIONE <strong>Mira</strong> Taglio via Argine sinistro Novissimo, 25; sulla<br />

parete ovest del fabbricato.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito su cippo in pietra d’Istria sovrastato dal<br />

leone di S. Marco.<br />

ISCRIZIONE<br />

T A R I F F A<br />

DELLA PALLADA DEL TAGLIO ALLA MIRA<br />

BARCHE DA CHIOZA LOREO CAVARZERE E D’OGNI ALTRO<br />

LOCHO GRANDE DI PORTATA DI STARA 100 £ -: 16<br />

DI RITORNO £ -: 16<br />

DETTE PICCOLE £ -: 10<br />

DI RITORNO £ -: 10<br />

BVRCHI FERRARESI Ê. OGNI ALTRO LOCO CON TIMON<br />

ALLA BANDA £1: 10<br />

DI RITORNO £1: 10<br />

BARCHE DA CHIOZA PICCOLE D’HERBA PESCE E<br />

CADAVN ALTRO LOCHO £ -: 10<br />

DI RITORNO £ -: 10<br />

BATTELLI DI CHIOZA DI BRENTA E CADAVN<br />

ALTRO LOCHO £ -: 6<br />

DI RITORNO £ -: 6<br />

BARCHE GRANDE DI VILL E D’ALTRO LOCHO £ -: 16<br />

DI RITORNO £ -: 16<br />

BURCHI DA PADOA. VICENZA. ESTE. MIRAN<br />

MONCELESE CON TIEMO. Ó SENZA TIEMO £1: 10<br />

DI RITORNO £1: 10<br />

BVRCHIELLI TVTTI CON BALCONADE D’OGNI SORTE<br />

E D’OGNI LOCHO £ -: 16<br />

DI RITORNO £ -: 16<br />

PEOTTE D’OGNI SORTE CIOE DI BRENTA VENETIA<br />

E ALTRO LOCHO £ -: 12<br />

DI RITORNO £ -: 12<br />

DETTE PICCOLE COSÌ DI VILLA E DA VENETIA £ -: 8<br />

DI RITORNO £ -: 8<br />

BATTELLI DA VENETIA Ê. ALTRI LOCHI £ -: 6<br />

DI RITORNO £ -: 6<br />

(GO)NDOLE £ -: 4<br />

DI RITORNO £ -: 4<br />

BARCHE DA PIOVE £ -: 6<br />

DI RITORNO £ -: 6<br />

ZATTARE PER OGNI TESTA £ -: 4<br />

CON ESPRESSA DICHIARATIONE CHE TVTTI LI SVDETTI / (P)AGAMENTI<br />

DOVERANNO ESSER FATTI SOLO DA QVELLE BARCHE / CHE PASSANO (D)A<br />

DETTA PALLADA NON PASSANDO QUELLA DEL / MORANZAN ALLA Q(U)ALE<br />

PASSANDO NON DOVERÀ SOCCOMBER / AD ALTRO AGGRAVIO D(I) (D)ETTA<br />

PALLADA. DATTA LI 6 / FEBRARO 1(69)8.<br />

AGOSTINI BARB(A)RIGO PRESIDENTE<br />

ALVISE PISANI (P)ROC. PRESIDENTE<br />

ALMORO DOLFIN PRESIDENTE<br />

FRANCESCO MOROSINI PRESIDENTE<br />

VICENZO GRAD(E)NIGO PROC. PRESIDENTE<br />

ZVANNE (B)ARISONI RAG.<br />

NOTE Tariffario della Palàda del taglio, attualmente inglobato <strong>nel</strong>la parete ovest del fabbricato. Dell’anno indicato <strong>nel</strong>la<br />

data, si leggono solo i numeri 1 e 8 (prima e ultima cifra) per il recente distaccamento di una scaglia contenente le<br />

intermedie. Da una ripresa fotografica del Prof. M. Poppi <strong>nel</strong> 1972, si vedono chiaramente le cifre 1698. È qui doveroso<br />

indicare che <strong>nel</strong> codice E. Cicogna 14074 , è riportata per esteso la trascrizione del cippo rilevata intorno al 1820 in cui<br />

si legge la data del 6 febraro 1698.<br />

Palàda: sbarramento fluviale costituito da palificate fisse, o <strong>parte</strong> fisse e <strong>parte</strong> mobili, collocato di regola alle confluenze<br />

o presso gli sbocchi dei corsi d’acqua navigabili, per facilitare il controllo del traffico fluviale e l’esazione di<br />

dazi e pedaggi. Spesso ubicata presso un casello daziario gestito o affidato in appalto dallo stato, la palàda è anche<br />

sinonimo di casello daziario8 .<br />

Da quanto sopra si può supporre con buona probabilità che il fabbricato ospitante il cippo oggetto di questa scheda, sia<br />

stato a suo tempo proprio un casello daziario.<br />

• 07a 45°24’06,9”N – 12°08’26,0”E<br />

UBICAZIONE Porto Menai via Cà Molin, 3; chiuse sul Novissimo.<br />

TIPOLOGIA Testi su marmo rosso di Verona con i caratteri scolpiti a sezione triangolare.<br />

ISCRIZIONE MAGISTRATO / ALLE ACQVE<br />

NAVIGARE / NECESSE<br />

ANNO VI<br />

REMIS / VELISQVE<br />

TRADUZIONE ... Bisogna navigare... - Con ogni mezzo<br />

NOTE <strong>Le</strong> iscrizioni sono presenti su quattro facce di un parallelepipedo<br />

marmoreo a base ottagonale quale supporto per l’antenna della bandiera. <strong>La</strong><br />

scritta sul lato nord ”Magistrato alle Acque” è sormontata dal leone di S. Marco;<br />

sul lato sud, all’interno di un ovale concavo, è inciso<br />

“Anno VI” (dell'era fascista, quindi 1927) senza fascio littorio perché scalpellato.<br />

• 07b 45°24’06,9”N – 12°08’26,0”E<br />

UBICAZIONE Porto Menai via Cà Molin, 3; chiuse sul Novissimo.<br />

TIPOLOGIA Testo su disco di marmo bianco con i caratteri scolpiti a sezione triangolare.<br />

ISCRIZIONE 1927 / ANNO VI<br />

NOTE Anche su questa lapide si è voluto cancellare la traccia del ventennio.<br />

• 08a 45°25’59,9”N – 12°07’21,6”E<br />

UBICAZIONE <strong>Mira</strong> Taglio, sulla parete a monte del ponte pedonale.<br />

TIPOLOGIA Testo su marmo bianco con i caratteri scolpiti a sezione rettangolare piombati.<br />

ISCRIZIONE LOGORATI QUELLI DAL TEMPO / COMUNE E PRIVATI / QUESTI / COSTRUSSERO / 1869 – 1887<br />

NOTE Nel 1869 sono stati presi dei “Provvedimenti atti a togliere le piene del Naviglio da Dolo<br />

a <strong>Mira</strong>” i quali prevedevano lavori di sistemazione, escavo canali e manutenzione argini5 ;<br />

presumibilmente la lapide fu posta alla conclusione di dette opere.<br />

• 08b 45°25’59,8”N – 12°07’21,9”E<br />

UBICAZIONE <strong>Mira</strong> Taglio, estremità superiore della struttura portante del ponte<br />

(oggi) pedonale.<br />

TIPOLOGIA Testo in rilievo su trave in fusione di ghisa che unisce i piloni dei<br />

tiranti.<br />

ISCRIZIONE E. G. NEVILLE e C°. VENEZIA 1862<br />

FONDERIA VENETA S. ROCCO<br />

NOTE “L’opera è costituita da una struttura portante orizzontale<br />

formata da travi in ferro e una verticale formata da due colonne, in ferro, per il bilanciamento del ponte in fase di<br />

apertura, per mezzo di tiranti. I quattro tiranti di collegamento fra le testate del ponte e i piloni sono solidali con il<br />

meccanismo di rotazione, per contrastare l’effetto di sbandamento quando il ponte è in movimento. <strong>La</strong>rghezza max<br />

3,5 m, utile 3,4 m. luce della campata girevole 11,76 m (5,36+11,44), il ponte poggia su quattro ruote rotolanti su<br />

unica rotaia. Progettista: ing. Carlo Bragato di Dolo...” 6 . <strong>La</strong> fonderia enrico Gilberto neville & Compagno, è la stessa<br />

che <strong>nel</strong> 1854 realizzò, in ferro, il ponte dell’Accademia sul Canal Grande a Venezia.<br />

• 0 45°25’58,2”N – 12°07’24,2” E<br />

UBICAZIONE <strong>Mira</strong> Taglio, Piazza Nove Martiri, sulla facciata del municipio.<br />

TIPOLOGIA Testi su marmo bianco veneto e di Carrara, il primo scolpito a<br />

sezione triangolare e verniciato in nero, il secondo e terzo con<br />

caratteri bronzei in rilievo.<br />

ISCRIZIONE QUESTI SPIRITI GENEROSI / CADDERO A MIRA / PUGNANDO<br />

CONTRO IL TEDESCO / NEI COMBATTIMENTI / DEL 27 E 29 APRILE / 1945.<br />

PRIMO CENTENARIO / DELL’UNITA’ D’ITALIA / MARZO 1861 MARZO 1961<br />

COMUNE DI MIRA. - 25 APRILE 1945 25 APRILE 1975 / TRENTENNALE DELLA<br />

LIBERAZIONE / DAL NAZI FASCISMO<br />

NOTE <strong>La</strong> lapide superiore riporta i nominativi: Agnolotto Mario, Agnolotto Vittorio, Bellini Giuseppe, Cestonaro Guido,<br />

Cosma Arturo, De Lorenzi Rinaldo, Naritti Rino, Tolomio Luigi, Zuin Alfredo.<br />

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• 10 45°25’59,3”N – 12°07’25,6”E<br />

UBICAZIONE <strong>Mira</strong> Taglio Riviera G. Matteotti, 1.<br />

TIPOLOGIA Testo su marmo bianco veneto con caratteri scolpiti a sezione triangolare.<br />

ISCRIZIONE MINISTERO DEI / LL PP / MAGISTRATO / ALLE ACQVE / VFFICIO DEL GENIO CIVILE / DI<br />

VENEZIA / MAGAZZINO IDRAVLICO.<br />

NOTE Fabbricato ora sede dell'ufficio opere idrauliche del Genio Civile di Venezia.<br />

• 11 45°25’57,0”N – 12°08’09,9”E<br />

UBICAZIONE <strong>Mira</strong> Buse, ponte sulla Seriola all’incrocio di via Mare Mediterraneo con via<br />

Marinai d’Italia.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito sulla chiave di volta, in trachite, dell’arco in cotto a monte del ponte.<br />

ISCRIZIONE 1873<br />

NOTE Unico punto dove, a <strong>Mira</strong> Buse, la Seriola Veneta è rimasta a cielo aperto a testimoniare l’antico acquedotto per la<br />

città di Venezia (cfr. scheda n. 41).<br />

• 12a 45°25’31,6”N – 12°09’08,6”E<br />

UBICAZIONE Gambarare duomo, sul protiro.<br />

TIPOLOGIA Testo con caratteri dipinti con pigmento rosso Venezia su intonaco.<br />

ISCRIZIONE D. O. M. / DIVO IOANNI BAPTISTÆ / DICATUM. - CONSECRATUM / 1306<br />

TRADUZIONE A Dio Ottimo e Massimo dedicato al divino Giovanni Battista consacrato <strong>nel</strong>l’anno 1306.<br />

• 12b 45°25’31,6”N – 12°09’08,6”E<br />

UBICAZIONE Gambarare duomo, sulla trabeazione della cappella feriale.<br />

TIPOLOGIA Testo con caratteri dipinti con pigmento nero su intonaco.<br />

ISCRIZIONE IESU REDEMPTORI SAEC. XX INEUNTE<br />

TRADUZIONE A Gesù Redentore all’inizio del ventesimo secolo.<br />

NOTE L’attuale cappella feriale non è altro che l’antica cappella del battistero ampliata in concomitanza ad altri<br />

interventi di ristrutturazione terminati con l’inaugurazione del luglio 1911.<br />

• 12c 45°25’31,6”N – 12°09’08,6”E<br />

UBICAZIONE Gambarare duomo, sul gradino a nord del protiro.<br />

TIPOLOGIA Testi incisi su varie tipologie marmoree.<br />

ISCRIZIONE D . O . M . / QUI GIACE / ANTONIO FRANCESCHIN / D’ANNI CINQUANTASETTE / MORÌ<br />

NEL BACIO DEL SIGNORE / IL 13 FEBBRAIO / DELL’ANNO 1798 / ORA PRO EO<br />

NOTE Il gradino è costituito da sei resti marmorei tombali, di varia natura, tutti<br />

con iscrizione e provenienti dalle antiche sepolture del vecchio cimitero.<br />

• 12d 45°25’31,6”N – 12°09’08,6”E<br />

UBICAZIONE Gambarare duomo, sul lato dx della facciata.<br />

TIPOLOGIA Testo inciso su marmo bianco veneto con caratteri verniciati in nero.<br />

ISCRIZIONE MONS. LUIGI CERUTTI / SACERDOTE E SOCIOLOGO / CHE / INTELLIGENZA, VITA E SOSTANZE<br />

/ DEDICÒ / PER LA CLASSE LAVORATRICE / NEL I° CENTENARIO / 1874 – 1974 / MOVIMENTO<br />

OPERAIO CRISTIANO” / SORTO NEL VENETO / GAMBARARE / POSE / A QUESTO SUO<br />

BENEMERITO FIGLIO / IN PERENNE RICORDO / 23 – 3 – 1974<br />

NOTE Don Luigi Cerutti (1865 – 1934) fu tra i fondatori della Cassa Rurale Cattolica di<br />

Gambarare, la prima d’Italia.<br />

• 12e 45°25’31,0”N – 12°09’09,3”E<br />

UBICAZIONE Gambarare duomo, sullo stipite dx della porta sud.<br />

TIPOLOGIA Testo inciso sullo stipite in pietra d’Istria.<br />

ISCRIZIONE 1690 / ADÌ 20 / MAGGIO SI / ROMPÉ LA / CAMPANA / PICOLA<br />

• 12f 45°25’31,0”N – 12°09’09,3”E<br />

UBICAZIONE Gambarare duomo, a dx della porta sud.<br />

TIPOLOGIA Testo e croce incisi su ovale in marmo rosso di Verona.<br />

ISCRIZIONE RICORDO GIUBILEO 1875 / IND. DI 300 GIORNI<br />

NOTE (Ind. = Indulgenza). Un ovale identico si trova anche adiacente allo stipite dx<br />

dell’entrata dal protiro<br />

• 12g 45°25’31,4”N – 12°09’09,5”E<br />

UBICAZIONE Gambarare, sopra la porta, ora murata, del campanile.<br />

TIPOLOGIA Testo inciso su lastra in pietra d’Istria.<br />

ISCRIZIONE D. O. M. / FUI RESTAVRATO IL CAMPANIEL / DA M. SANTO BIBO M. ANTONIO /<br />

ZERBO M. GASPARO VETORATO M. / M. PIETRO MELATO M. DOMENICO / ( )HVOLO<br />

COLEGE MASSARI DI CHIESA / CON IL DINARO DEL COMVN DELLE / GAMBARARE.<br />

MDCC<strong>II</strong> LVGLIO / DOMENICO / CECOLOTTO / SCRIVAN<br />

NOTE (M.= Mastro). Al centro del lato inferiore della lapide è scolpito uno stemma con all’interno il gambero, simbolo<br />

del comune di Gambarare.<br />

• 12h 45°25’31,4”N – 12°09’09,5”E<br />

UBICAZIONE Gambarare, sopra la porta del campanile, ora murata.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito con caratteri a sezione triangolare su marmo.<br />

ISCRIZIONE M D C X X I / ADÌ X<strong>II</strong> MAGGIO AHORE XX<strong>II</strong> CASCO LA SAETA NEL /<br />

CAMPANILE, ET, LO CONQVASSO TUTTO, ET DEL MDC= / XX<strong>II</strong> FU<br />

RACONCIATO, ET ALZZATO PIV DI QVELLO / CHE ERA XV PIEDI NEL QVAL TEMPO ERA MASSARI / DI CHIESA MISTRO FRANCESCO<br />

MARANGON & AN= / ZOLO LAORAORE & MENEGO GUOLO IL QVARTO MAS / SARO IN TAL TEMPO NON VI ERA, ET QVESTA SPE= / SA<br />

FV FATA TVTTA COL DINARO DEL COMUN DELLE / GAMBARARE<br />

NOTE Anche su questa lapide vi è stilizzato un gambero, in basso a sx.<br />

• 13 45°25’29,5”N – 12°09’08,5”E<br />

UBICAZIONE Gambarare; monumento ai caduti.<br />

TIPOLOGIA Il testo superiore è scolpito con caratteri a sezione triangolare, quello<br />

inferiore è composto da caratteri bronzei in rilievo, su marmi di<br />

Verona.<br />

ISCRIZIONE GAMBARARE / AI SUOI MORTI / PER LA PATRIA /---/ 1915 1918 / 1940 1945 AI<br />

DISPERSI / UN AFFETTUOSO RICORDO / A TUTTI PACE IN CRISTO<br />

NOTE Posto a mo’ di sostegno, sul retro del monumento,<br />

vi è un grosso parallelepipedo in trachite con inciso: FAB / PATR<br />

/ CAPRIA P. F. “Essa fa riferimento a Capria Sabina, moglie del<br />

praefectus iure dicendo Avilio Vindice, e alla tribù Fabia, alla quale<br />

venne scritto il municipium di Padova quando gli fu concessa la<br />

cittadinanza romana (verso la metà del I sec. a. C.)” 7 ; proviene<br />

dagli scavi dell’abbazia di S. Ilario in località Dogaletto (1873 - 1885).<br />

Da detti scavi sono stati asportati diversi reperti, i più significativi si trovano al museo archeologico<br />

di Venezia, ma molte pietre con iscrizioni diverse sono state asportate dai locali abitanti e poste nei<br />

giardini delle loro proprietà.<br />

• 14 45°25’28,1”N – 12°09’09,4”E<br />

UBICAZIONE Gambarare; sulla parete della canonica.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito con caratteri a sezione triangolare rubricati su marmo bianco veneto.<br />

ISCRIZIONE OLTRE LA MORTE / VIVE NEL RICORDO IMPERITURO / CHÉ VASTA LASCIA EREDITÀ<br />

D’AFFETTI / MONS. GIOVANNI INVOLTO / ARCIPRETE DI GAMBARARE / SEMPRE QUI<br />

VISSUTO / NELLA TERRA NATIA / DOVE LARGAMENTE PROFUSE / I TESORI DELLA<br />

MENTE E DEL CUORE / SACERDOTE E MAESTRO / CULTORE DI VITA E DI PATRIE<br />

MEMORIE / AL PADRE AMATISSIMO / PARROCCHIANI ED AMICI / RICONOSCENTE<br />

TESTIMONIANZA / QUESTA LAPIDE / VOLLERO / SULLA CASA SUA E DEI FIGLI /<br />

GAMBARARE 1970<br />

67


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• 15 45°25’21,4”N – 12°09’16,7”E<br />

UBICAZIONE Gambarare via XXV aprile, 78; sulla casa delle suore.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito con caratteri a sezione triangolare su marmo bianco.<br />

ISCRIZIONE FONDAZIONE / MARCHESA / MARIA ROCCA / RUSCONI<br />

• 16 45°25'01,2"N 12°08'54,4"E<br />

UBICAZIONE Piazza Vecchia, 34<br />

TIPOLOGIA Testo su marmo bianco e cornice dentellata, con i caratteri<br />

scolpiti a sezione rettangolare.<br />

ISCRIZIONE A.D / MDCCCX<strong>II</strong> / RES / MCMXCIX / M.T.<br />

TRADUZIONE Anno del Signore 1812, Restauro del 1999. Maria Tassetto<br />

• 17 45°25'02,1"N - 12°08'54,4"E<br />

UBICAZIONE Piazza Vecchia, area centrale.<br />

TIPOLOGIA Testo inciso a pantografo su supporto in alluminio anodizzato.<br />

ISCRIZIONE CIPPO DI / CONFINE / DEL DOGADO / 1401<br />

NOTE cfr. Rive n. 4, M. Poppi “Di pianta in Pianta”, 2005.<br />

• 18 45°23’26,9”N – 12°09’52,4”E<br />

UBICAZIONE Giare, al termine della via Ca’ Nova; sul margine di conterminazione.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito su cippo in pietra d’Istria.<br />

ISCRIZIONE N 92 / MARGINE / DI / CONTERMINAZ. / 1791<br />

NOTE Uno dei 100 cippi posti <strong>nel</strong> 1791 dalla Serenissima per la segnatura della conterminazione<br />

lagunare, delimitante il <strong>territorio</strong> entro il quale vigevano precise e severe leggi appositamente<br />

emanate dalla Dominante 8 . Nel <strong>territorio</strong> comunale, di questi cippi ne sono stati posizionati<br />

quindici (nn. 85 ÷ 96 e 98 ÷ 100). Osservando bene il numero del cippo qui riprodotto, sembra di<br />

leggere “97” solo perché qualche vandalo ha manomesso l’iscrizione.<br />

• 1 45°22’12,8”N – 12°10’54,0”E<br />

UBICAZIONE Giare alle spalle della spiaja dei poaréti, sul margine di conterminazione, ad un<br />

centinaio di metri dal cippo di conterminazione n. 96.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito su cippo in pietra d’Istria sormontato da una croce dello stesso<br />

materiale.<br />

ISCRIZIONE OMAGGIO / A / GESÙ CRISTO REDENTORE / REVERENTI OFFRONO / DOMENICO E<br />

SECONDA DI VELO / CONIUGI / 17 DICEMBRE 1902<br />

NOTE Il Conte domenico di velo (n. 11/06/1836 – m. 01/05/1903), proprietario del<br />

latifondo, <strong>nel</strong> 1894 cedette l’area su cui fu innalzata, a Giare, la chiesetta neogotica intitolata al San<br />

Domenico; attualmente in stato di abbandono, sembra intenzione dell’attuale proprietà, la s.r.l. Alba, di attivare un<br />

restauro. <strong>La</strong> famiglia Di Velo con tutta probabilità fu di origine tedesca; <strong>nel</strong> 1276 ricevette in feudo il castello di Velo<br />

d’Astico dall’allora vescovo di Vicenza. Il paese di Velo si trova citato per la prima volta in un privilegio dell’anno 983,<br />

<strong>nel</strong> diploma con cui Ottone <strong>II</strong>I cedeva il paese al vescovado. Nella quattrocentesca pieve di S. Giorgio, a Seghe (fraz.<br />

di Velo), si trova la cappella di S. Antonio, dei nobili conti Di Velo, ospitante un elegante Polittico “Madonna e Santi”<br />

(1408) di Battista da Vicenza collocato su zoccolo ligneo con effigiati gli stemmi delle famiglie e la scritta: “HOC OPUS<br />

FECIT FIERI BONENCONTRUS / QUONDAM DOMINI ANDREE DE PIONE DE VELLO DE / MENSIS SETENBRIS<br />

M.CCCC (OCT)AVO” (vedi foto); sulle lunette e volta vi è un ciclo di affreschi del XV secolo, sulla parete sinistra è<br />

incastonato uno splendido stemma dei conti, scolpito su marmo rosso di Verona. All’esterno della pieve, addossato alla<br />

parete sx, vi è un piccolo sarcofago di recente fattura con lo stesso stemma. <strong>La</strong> pieve fu ricostruita su una precedente<br />

cappella, custodisce infatti resti di un battistero del IX sec. e<br />

un notevole affresco databile tra il X e l’XI. Tracce più vicine<br />

a noi si hanno <strong>nel</strong>la villa del XV<strong>II</strong>I sec. del conte Girolamo<br />

Di Velo, a Velo d’Astico. <strong>Le</strong> spoglie della Famiglia si trovano<br />

raccolte in un sepolcro <strong>nel</strong> cimitero monumentale di Vicenza.<br />

• 20 45°26’00,2”N – 12°09’24,4”E<br />

UBICAZIONE Incrocio tra via Risorgimento e via G. Di Vittorio.<br />

TIPOLOGIA Testo e frecce scolpiti a mano su blocco di trachite.<br />

ISCRIZIONE MIRA / E / DOLO // ORIAGO /E / MESTRE // MIRA / E / DOLO<br />

NOTE I testi sono distribuiti su tre lati, tutti seguiti da frecce direzionali<br />

(cfr. scheda 31 di “Rive” n. 4).<br />

• 21 45°26’28,6”N – 12°08’57,4”E<br />

UBICAZIONE <strong>Mira</strong> Porte, bivio di via Valmarana con lo sterrato sull’argine del Naviglio<br />

Brenta.<br />

TIPOLOGIA Testo su marmo bianco di Carrara con i caratteri scolpiti a sezione tonda<br />

e riempimento bituminoso.<br />

ISCRIZIONE ALLA SACRA IMMAGINE / LA FRAZIONE DI VALMARANA / INNALZA / QUESTO<br />

SACELLO DI DEVOZIONE / A PERENNE RICORDO DEL 28 APRILE 1945 / PER LA<br />

CESSATA GUERRA / INVOCANDO DA DIO / LA GENERALE PACE /<br />

AMORE FRA I POPOLI<br />

• 22 45°26’48,9”N – 12°09’46,8”E<br />

UBICAZIONE Oriago, Piazza Mercato; incrocio con via dei commercianti.<br />

TIPOLOGIA Un testo storico su marmo bianco di Carrara con i caratteri<br />

scolpiti a sezione rettangolare; un testo di recente fattura inciso a<br />

pantografo su piastra di alluminio anodizzato e verniciato nero.<br />

ISCRIZIONE REGINA SACRATISSIMI ROSAR<strong>II</strong> ORA PRO NOBIS<br />

ROTARY CLUB / VENEZIA RIVIERA DEL BRENTA / RESTAURO A. D. 1996<br />

TRADUZIONE Regina del Santissimo Rosario prega per noi<br />

NOTE Oratorio risalente alla metà del 1500 inizialmente dedicato a S.ta<br />

Giustina, successivamente, <strong>nel</strong>la seconda metà<br />

del XV<strong>II</strong>I sec., venne titolato alla Madonna del Carmine. L’attuale titolarità “Madonna del Rosario”<br />

risale al 1797; fu ridotto alle attuali forme <strong>nel</strong>la prima metà dell'800. Il recente restauro, promosso dall’<br />

“Ass. Amici della Biblioteca” di Oriago e finanziato dal Rotary Club, è stato inaugurato il 13 aprile 1996.<br />

• 23 45°26’53,9”N – 12°09’56,0”E<br />

UBICAZIONE Oriago riv. S. Pietro, 50; ingresso nord asilo suore di S. Pietro.<br />

TIPOLOGIA Testo inciso su pietra d’Istria con riempimento bituminoso.<br />

ISCRIZIONE DELLI ANTICHI REATTI LA CASA GIA / FONDATA IN PADOVA<br />

E ROVINATA IN / GVERRA HORA QVI DA SEBASTIAN / REATTO<br />

E STATA RINOVATA / M.D.LXXXXV<strong>II</strong>I / LAVS DEO MARIA<br />

NOTE In basso al centro fra le parole “LAUS DEO” e “MARIA” (lode a Dio<br />

e a Maria), è presente lo stemma dei Reatti con corona che sovrasta un braccio impugnante la spada e le iniziali B e R.<br />

Nella prima riga del testo si possono notare gli errori commessi dal lapicida che ha inciso le lettere “L”, “A”, “C” due volte.<br />

6


• 24 45°26’53,9”N – 12°09’56,0”E<br />

UBICAZIONE Oriago riv. S. Pietro, 50; ingresso sud asilo suore di S. Pietro.<br />

TIPOLOGIA Testo inciso su marmo.<br />

ISCRIZIONE ANIMÆ EMOLVMENTO. HOC / SACELLVM IN DE(I) OPTIMI /<br />

MAXIMI. HONORE PETRVS / ANDREAS GVIDOTUS /<br />

ERIGENDVM CVRAVIT / ANNO DÑ M.D.LXXXVI. / DIE. MENSIS<br />

OCTOBRIS.<br />

TRADUZIONE Pietro Andrea Guidotto fece costruire questa cappella in onore di Dio Ottimo Massimo, a giovamento<br />

dell’anima, <strong>nel</strong>l’anno del Signore 1586, un giorno del mese di ottobre.<br />

NOTE <strong>La</strong> lapide, proveniente dall’antica chiesetta di S. Pietro “in fronte aediculae Da Ponte” 9 , è stata ricomposta<br />

sull’attuale sito.<br />

• 25 45°26’55,0”N – 12°09’58,8”E<br />

UBICAZIONE Oriago riv. S. Pietro; sopra la porta del campanile di S. Pietro.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito sul nastro sorretto dall’angelo; scultura in marmo<br />

bianco di Carrara.<br />

ISCRIZIONE CARITAS DEI<br />

TRADUZIONE Amore di Dio<br />

NOTE Il campanile è superstite dell’abbattimento dell’antico oratorio di S.<br />

Pietro avvenuto <strong>nel</strong> 1959 ad opera dei locali abitanti con l’aiuto di<br />

trattori, al fine di creare una piazzetta antistante la nuova chiesa<br />

(l’attuale); l’intenzione era quella di abbattere anche il campanile,<br />

ma i facinorosi furono bloccati dalle autorità competenti.<br />

• 26 45°26’57,7”N – 12°10’04,5”E<br />

UBICAZIONE Oriago Riv. S. Pietro, 73 - 74 ; sull’architrave del portone di villa<br />

Gradenigo.<br />

TIPOLOGIA Testo inciso su pietra tenera di Vicenza.<br />

ISCRIZIONE PAX INTRANTIBUS<br />

TRADUZIONE Pace a coloro che entrano<br />

NOTE Epigrafe augurale. Sulla soglia delle antiche dimore si possono trovare altri epigrammi come: SALUS EXEUNTIBUS ;<br />

BENEDICTO HABITANTIBUS; SALVE EXTRANTIBUS. (cfr. scheda 31)<br />

• 27 45°27’04,3”N – 12°10’17,5”E<br />

UBICAZIONE Oriago Riviera S. Pietro, 120.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito su tondo di marmo veneto con i caratteri verniciati in nero.<br />

ISCRIZIONE CHIUNQUE SALVA UNA VITA SALVA L’UNIVERSO INTERO / TRA IL 1943 / E IL 1945<br />

PARTE DELLA / FAMIGLIA LEVI DI TRIESTE TROVÒ / RIFUGIO IN QUESTA CASA<br />

PER VOLONTÀ DI / ADELE ZARA / (1882 – 1969) / SFUGGENDO ALLA<br />

DEPORTAZIONE NAZISTA. / PER QUESTO IL NOME DI ADELE / È INCISO NEL<br />

GIARDINO DEI / GIUSTI DELLE NAZIONI A / GERUSALEMME / ORIAGO 8 . 12 . 2000<br />

LA FAMIGLIA E L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI MIRA<br />

NOTE Adele Zara, all’anagrafe Adelaide Testa, consorte di Antonio Zara.<br />

• 28 45°27’06,9”N – 12°10’27,8”E<br />

UBICAZIONE Oriago via Sabbiona, giardini pubblici.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito su marmo di Carrara.<br />

ISCRIZIONE APPUNTATO DEI CARABINIERI / GUGLIELMO GAZZETTA / MEDAGLIA<br />

D’ARGENTO AL VALOR MILITARE / ALLA MEMORIA / AFRICA<br />

ORIENTALE – CUALQUALBER (GONDAR) / 13 – 21 NOVEMBRE 1941<br />

NOTE Sopra il testo è scolpito lo stemma dell’arma dei carabinieri con corona<br />

turrita e scudo con raffigurata a sx una zampa di leone che regge la serpe (che è simbolo di<br />

giustizia e buon governo, di cautela la serpe) e a dx la quercia sradicata simboleggia le glorie<br />

militari, l’antichità, l’animo forte, il costante rinnovamento; più sotto,<br />

sulla lista bifida svolazzante, la scritta: “NEI SECOLI FEDELE”. Sul retro della lapide è inciso: “ANCR”<br />

(Associazione Nazionale Combattenti e Reduci).<br />

• 29 45°27’05,2”N – 12°10’29,1”E<br />

UBICAZIONE Oriago via Sabbiona, giardini pubblici.<br />

TIPOLOGIA Testi su lastre di marmo che rivestono un manufatto a base<br />

triangolare; i caratteri sono scolpiti a sezione triangolare,<br />

piombati.<br />

ISCRIZIONE NON PIÙ ODIO / NE FRAGOR DI BATTAGLIA / AMORE E PACE /<br />

GUIDI L’ITALIA<br />

ANCHE NEGLI / ABISSI DEL MARE / AVETE RITROVATO L'ITALIA / NOI<br />

SENTIAMO LA / VOSTRA VOCE / CHE CONFERMA / COL SACRIFICIO / LA<br />

GIUSTIZIA E LA LIBERTÀ / PER TUTTE LE GENTI<br />

AVIERE / CUI MORTE GLORIOSA / SPEZZÒ L’ULTIMO VOLO /<br />

RESTA NEL NOSTRO CIELO / A NOI LUMINOSO ESEMPIO / MONITO, SPRONE<br />

I CONCITTADINI AI CADUTI / DI TUTTE LE GUERRE<br />

NOTE Al vertice della struttura è posta una scultura, in pietra di<br />

Vicenza, raffigurante l’Italia turrita sul cui basamento è inciso: I<br />

– X – MCMLXX<strong>II</strong> e a sx, sullo spigolo smussato : Boni / Paolo / -1972-. L’allegoria femminile che simboleggia l’Italia è una<br />

figura risalente all’antichità (Cibele, dea della terra e della fertilità), che venne ripresa, dopo l’unificazione politica, del<br />

XIX secolo, come simbolo pressoché ufficiale del Regno d’ Italia.<br />

• 30 45°26’04,9”N – 12°10’59,8”E<br />

UBICAZIONE Oriago via Seriola veneta sx; all’incrocio con via Sabbiona.<br />

.<br />

TIPOLOGIA Testo con caratteri scolpiti su pietra d’Istria, piombati.<br />

ISCRIZIONE MM / SC<br />

NOTE MM: anno 2000; SC: Stefano Centenaro, proprietario e lapicida.<br />

• 31 45°25’54,9”N – 12°10’49,3”E<br />

UBICAZIONE Gambarare via Ca' Ballò, 30.<br />

TIPOLOGIA Testo su architrave in pietra d’Istria con i caratteri<br />

scolpiti a sezione triangolare e verniciati di nero.<br />

ISCRIZIONE IN TE DOMINE SPERAVI<br />

TRADUZIONE In te ho sperato, Signore<br />

NOTE Era questo il motto di Benedetto XV, papa dal<br />

1914 al 1922. “Casa déi Sardèa che xe stà soto el diùvio” così viene definito dai proprietari quello che si suppone<br />

rimanga dell’antica famiglia “Cavalli” (da cui il nome imposto alla località e alla via?). L'ingresso, ora ridotto a semplice<br />

finestra, in origine presentava una gradinata in marmo di accesso dalla strada. L’incisione sull’architrave riporta <strong>parte</strong><br />

della conclusione del salmo 30, attribuito a Davide. Di seguito si riporta per esteso il versetto finale: “Illumina faciem<br />

tuam super servum tuum, / et salvum me fac in tua misericordia: / Domine, non cofundar, quoniam invocavi te. / In<br />

te, Domine speravi, non confundar in aeternum: / in justitia tua libera me.” (Fa risplendere il Tuo volto sopra il tuo<br />

servo, e salvalo per la tua misericordia: o Signore, non sarò deluso perché ti ho invocato. in te ho sperato, signore, non<br />

sarò deluso in eterno: liberami per la tua giustizia). All’interno della Basilica dei SS.<br />

Giovanni e Paolo in Venezia, la seconda cappella absidale di sx detta “della famiglia<br />

Cavalli”, ospita i sarcofagi di Jacopo e Marino Cavalli rispettivamente<br />

sulle pareti di dx e sx, e sul pavimento insistono due grandi pietre tombali<br />

della stessa famiglia.<br />

71


72<br />

• 32 45°24’47,2”N – 12°11’08,8”E<br />

UBICAZIONE Dogaletto via Bastie, 39/a; ex asilo infantile.<br />

TIPOLOGIA Testi composti con caratteri bronzei in rilievo su marmo di Carrara.<br />

ISCRIZIONE ASILO INFANTILE / MADONNA DELLA RIVIERA OPERA REALIZZATA CON<br />

CONTRIBUTO / DEL MINISTERO DELL’INTERNO / CON CANTIERE DI LAVORO /<br />

CON FONDI / DELL’AMMINISTRAZIONE INDUSTRIALI DI VENEZIA / DELL’ASS.<br />

AIUTI ITALIANI E INTERNAZIONALI / E DEGLI ENTI PUBBLICI LOCALI<br />

NOTE Struttura eretta <strong>nel</strong> 1961, attualmente in disuso.<br />

• 33 45°24’48,1”N – 12°11’14,3”E<br />

UBICAZIONE Dogaletto via Bastie, 43/b.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito con caratteri a sezione triangolare su pietra d’Istria.<br />

ISCRIZIONE ( )IVS. Q(F) / ( )VS.<br />

NOTE Reperto proveniente dagli scavi dell’abbazia di S. Ilario. Un tempo il frammento lapideo<br />

si trovava sul cortile di Casa Resente, successivamente veniva murato sul lato ovest dell’abitazione; la<br />

figlia Dora, restaurando il fabbricato, lo ha lasciato <strong>nel</strong>la sua posizione e attualmente lo si vede all'interno<br />

di una stanza a pianterreno. (cfr.schede n 13 e 39)<br />

• 34a 45°24’49,8”N – 12°11’19,9”E -- 45°24’52,1”N – 12°11’26,4”E<br />

UBICAZIONE Dogaletto via Bastie, 55, 65, 67, 69.<br />

TIPOLOGIA Il monogramma è scolpito su pietra tenera di Vicenza con i<br />

caratteri incisi a sezione rettangolare e piombati, oppure su marmo<br />

bianco veneto con i caratteri in bassorilievo.<br />

ISCRIZIONE P G<br />

NOTE Trattasi di monogrammi a foggia diversa, con le iniziali di Pietro<br />

Grasselli, posti sulla facciata di abitazioni lungo via Bastie al centro di Dogaletto.<br />

Una fa bella mostra sulla trabeazione della chiesetta eretta “de motu proprio”<br />

dal Comm. Pietro Grasselli e donata alla cittadinanza di Dogaletto; fu intitolata ai<br />

santi Pietro e Ilario e venne benedetta dal Patriarca di Venezia Pietro <strong>La</strong> Fontaine<br />

il 22 ottobre1933, come <strong>ricorda</strong> una lapide posta all’interno. Ad una attenta<br />

osservazione si può notare come i monogrammi siano foggiati a mo’ di serpenti e<br />

su quello a forma di rombo sia inciso l’anno E.F. XV, corrispondente all’anno 1937.<br />

(E. F. = Era Fscista)<br />

• 34b 45°24’48,2”N – 12°11’34,1”<br />

UBICAZIONE Dogaletto via Bastie, 144.<br />

TIPOLOGIA Testo con caratteri in rilievo su supporto marmoreo.<br />

ISCRIZIONE EDIFICATO / DA / GRASSELLI PIETRO / COLLABORATORE /<br />

TERREN ANTONIO / MOTTA / ANNO 1910<br />

NOTE <strong>La</strong> lapide era presente sul lato est del fabbricato <strong>nel</strong> febbraio del<br />

2005; attualmente, dopo il recente restauro, non è più visibile.<br />

(cfr. schede n 03, 35)<br />

• 35 45°24’45,6”N – 12°11’31,4”<br />

UBICAZIONE Dogaletto via Bastie, 144/a, <strong>nel</strong>la proprietà Bazzani.<br />

TIPOLOGIA Testi incisi su marmo bianco di Carrara.<br />

ISCRIZIONE AVE MARIA - I CONSORTI / GRASSELLI PIETRO E MEZZEGA TERESA / IN QUESTA LORO<br />

PROPRIETÀ / EDIFICANDO A PERENNE MEMORIA / ADD’IMPLORO UNIVERSALE PACE /<br />

QUESTA IMMAGINE QUI POSERO / DOGALETTO 2/4/1916<br />

NOTE Al limite sud ovest della proprietà Bazzani, adiacente al margine di<br />

conterminazione, sorge una piccola edicola chiusa su tre lati; all’interno si notano: un busto di<br />

Madonna, due iscrizioni lapidee, una mensola votiva e una pàtera finemente lavorata. Il manufatto<br />

è stato ristrutturato di recente dal Consorzio Venezia Nuova in occasione dei lavori di sistemazione<br />

dell’argine, come compenso per il disagio patito dal proprietario del fondo. (cfr. schede n 03, 34)<br />

• 36 45°25’32,5”N – 12°11’09,8”E<br />

UBICAZIONE Gambarare via Bastie Interne, 44; tra i materiali di risulta del fondo.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito su marmo di Carrara.<br />

ISCRIZIONE AEMILIO ET ELISAE / VALENTE / DULCISSIMIS PARENTIBUS SUIS / DIVITIARUM<br />

EXPERTIBUS / QUI / NON MACHINARUM OPE / SED PRPRIO LABORE ET<br />

INDUSTRIA / SUAPTE MANU / STAGNANTIBUS AQUIS /TERRAM RAPUERE /<br />

FILIAE FILIOSQUE SACERDOS / IN AETERNUM MEMORES / -1908 . 1934-<br />

TRADUZIONE Ad Emilio ed Elisa Valente, loro carissimi genitori, privi di ricchezze, che<br />

senza l’aiuto di macchine, ma con la propria fatica ed ingegno e con le loro braccia, bonificarono la terra dalle acque<br />

stagnanti, le figlie ed il figlio sacerdote grati in eterno.<br />

NOTE <strong>La</strong> lapide, originariamente posta sulla parete sud dell’abitazione, porta due fusioni bronzee con l’effige dei<br />

coniugi Emilio ed Elisa Valente; al centro si nota un incavo vuoto dove era posta una figura di Madonna.<br />

• 37 45°26’06,2”N – 12°12’10,3”E<br />

UBICAZIONE Malcontenta via dei Turisti, 1.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito su pietra d’Istria con caratteri piombati.<br />

ISCRIZIONE ERETTO ANNO MDCCCLX<br />

NOTE Sostegno idraulico tra il Brenta e il canale scolmatore Bondante (Anno<br />

1860). Al pianterreno del fabbricato si trovano le paratoie mobili per la regolazione del flusso idrico che, fino all’anno<br />

1986 venivano azionate manualmente da un operatore di presidio residente al primo piano, attualmente inutilizzato;<br />

successivamente fino al 1998, le paratoie furono azionate da un operatore che si portava sul posto alla bisogna;<br />

attualmente la regolazione è servo-assistita da un sistema computerizzato.<br />

• 38 45°26’12,3”N – 12°12’06,1”E<br />

UBICAZIONE Malcontenta via dei Turisti 11, sulla porta d’ingresso, sotto il<br />

pronao e sulla trabeazione di villa Foscari, lato Naviglio.<br />

TIPOLOGIA Parte del testo è dipinta su riempimento d’intonaco che unisce<br />

due elementi lapidei laterali a forma di cartoccio.<br />

ISCRIZIONE 1) HENRICO <strong>II</strong>I FRANC ET POLON. REGI VENETIJS REVERTENTI / DE<br />

FOSCARA AEDE HAEC FOSCARA PARITER REIP. IVSSV / (PARATA AD<br />

REFOCILLATIONEM MDLXXIV VI) KALENDAS AUGUSTI<br />

2) NICOLAVS ET ALOYSIUS FOSCARI FRATRES FEDERICI FIL<strong>II</strong><br />

TRADUZIONE 1) Ad Enrico <strong>II</strong>I re di Francia e Polonia che tornava dalla casa veneziana dei Foscari, per ordine della<br />

Repubblica questa casa, anch’essa dei Foscari, fu approntata per il pranzo. 27 luglio 1574.<br />

2) I fratelli Nicolò e Luigi Foscari, figli di Federico.<br />

NOTE L’epigrafe, è composta da due elementi laterali uniti da un riempimento d’intonaco che ne denota una<br />

ricostruzione rispetto alle rappresentazioni del Coro<strong>nel</strong>li (1709) e del Costa (1750). Parte dell’ultima riga di testo è<br />

illeggibile, ma sia dalle testimonianze del Coro<strong>nel</strong>li che consultando il censimento lapideo del Cicogna, fatto intorno<br />

agli anni venti dell’Ottocento, si è potuto riportare il testo completo 10 . Il famoso evento: Enrico <strong>II</strong>I, provenendo dalla<br />

Polonia, passando da Vienna, entrò <strong>nel</strong> dogado a Pontebba e arrivò in carrozza sabato 17 luglio verso le ore 21 a “...<br />

Mergara...”, “… luogo lontano di quà circa tre miglia…” 11 , fu poi trasportato in gondola a palazzo Capello in Murano.<br />

Il giorno seguente, accompagnato dal doge, fece la pubblica entrata al Lido dove il Palladio, per l’occasione, costruì<br />

un arco di trionfo; da qui il Re venne condotto con il Bucintoro, attraverso il bacino di S. Marco e il Canal Grande,<br />

a palazzo Foscari “…& essendo quasi già notte arrivorono al palagio del Clarissimi Luigi Foscari preparato per<br />

suo Regio alloggiamento...” 11 . Martedì 27, dopo dieci giorni di grandi feste in suo onore, il Re lasciò la città e “...<br />

Si fece passare il carro una piatte d'orate della Signoria per condur sua Maestà, la quale desinò a Moranzano<br />

al palazzo Foscari apparecchiato per questo di quanto faceva dibisogno, et dopo imbarcatosi, s'aviò verso<br />

Padoa riguardando hor l'uno<br />

hor l'altro di quei palaggi, che<br />

sono fabricati su quelle rive,<br />

fra le quali le piacque molto<br />

la vista di quello alla <strong>Mira</strong> del<br />

Clarissimo Federico Contarini,<br />

il Procuratore, et vi si fermò<br />

per buon spazio. Arrivò a<br />

Padoa su'l tardo al Portello<br />

...” 12 dove fu ospitato ancora in<br />

un palazzo Foscari.<br />

73


• 3 45°26’04,4”N - 12°12’25,7”E<br />

UBICAZIONE Malcontenta via Pallada, 24; caserma Andrea Bafile.<br />

TIPOLOGIA Testo formato da caratteri bronzei su marmo bianco veneto.<br />

ISCRIZIONE REGGIMENTO LAGUNARI / “SERENISSIMA” / I BATTAGLIONE LAGUNARI<br />

NOTE Il motto dei lagunari: “Come lo scoglio infrango come l'onda travolgo”.<br />

<strong>La</strong> caserma “Andrea Bafile", è sede del I° Battaglione <strong>La</strong>gunari<br />

“Serenissima” fin dal 20 ottobre 1975, costituito dopo lo scioglimento del Reggimento <strong>La</strong>gunari “serenissima”. Alcuni<br />

studiosi fanno risalire la nascita della specialità militare al tempo della quarta crociata allorché il Doge Enrico Dandolo<br />

costituì un reggimento impiegandolo <strong>nel</strong>la presa di Bisanzio (1203-1204). Tali truppe trovarono assetto definitivo <strong>nel</strong><br />

1550 come “Fanti da mar”. Dopo l'Unità d'Italia si costituisce la “Brigata <strong>La</strong>gunari” trasformatasi <strong>nel</strong> 1918 <strong>nel</strong>l' “8°<br />

Reggimento Genio <strong>La</strong>gunari” e successivamente “Reggimento San Marco”. Negli anni a seguire il reggimento subisce<br />

vari cambiamenti, assumendo il 24 maggio 1964 la denominazione di Reggimento <strong>La</strong>gunari “Serenissima”. Una lapide<br />

in marmo di Carrara posta <strong>nel</strong>la palazzina adibita a “Comando” riporta: IN MEMORIAM / IL NOB. MARCHESE SAIBANTE D R .<br />

LORENZO NICOLÒ / FINO DALL’ANNO 1864 / PROPRIETARIO DI QUESTO LATIFONDO DENOMINATO “IL GIARON” / NELL’ANNO 1891 LO<br />

ASSEGNÒ / AL PRIMOGENITO MARCHESE D R . LORENZO GIORGIO / IL R. GOVERNO ITALIANO / NELL’ANNO<br />

1917 – 18 MAGGIO NE DECRETÒ L’ESPROPRIAZIONE / PER MILITARI COSTRUZIONI / MALCONTENTA<br />

– NOVEMBRE 1917. Il latifondo di cui sopra comprendeva anche la zona a est di Dogaletto dove<br />

<strong>nel</strong> 1873 lo stesso L. Saibante eseguì gli scavi che portarono in luce i resti del monastero di<br />

S. Ilario (45°25’ N – 12°12’ E). “..., avendo il detto signore bisogno di materiale da fabbrica,<br />

smosse una <strong>parte</strong> di quei ruderi…” 13<br />

• 40 45°25’34,3”N – 12°14’19,0”E<br />

UBICAZIONE Moranzani via Pallada, 70.<br />

TIPOLOGIA Testo su marmo bianco con i caratteri scolpiti a sezione<br />

rettangolare e piombati.<br />

ISCRIZIONE IDROFORO<br />

NOTE Idroforo: “che porta l’acqua”. <strong>La</strong> lapide si trova sul lato<br />

est del fabbricato costruito tra il 1882 e il 1883. A pianterreno ospitava le<br />

idrovore di innalzamento dell’acqua della Seriola destinata ad alimentare<br />

la condotta sublagunare che portava l’acqua potabile a Venezia; al primo<br />

piano l’appartamento del custode 14 . Attualmente la fabbrica è adibita ad<br />

abitazione privata. Osservando la parete nord, tra le imposte del primo<br />

piano, a livello del davanzale, si possono osservare tre aree più scure; in<br />

quella centrale vi era il leone di S. Marco e sulle laterali si trovavano due<br />

grandi epigrafi non più presenti dagli anni sessanta del secolo scorso.<br />

• 41 45°25’34,7”N – 12°14’24,3”E<br />

UBICAZIONE Moranzani al termine di via Pallada; sulla parete nord del ponte.<br />

TIPOLOGIA Testo scolpito su pietra d’Istria.<br />

ISCRIZIONE A. FUNDAMENTIS RESTITUTUM / MEN. AVG. MDCCLX<strong>II</strong><br />

TRADUZIONE Totalmente ricostruito <strong>nel</strong> mese di agosto del 1762<br />

NOTE Pontecanale pensile sopra il quale<br />

scorreva l’acqua della Seriola Veneta<br />

proveniente da Dolo e diretta al<br />

mandracchio delle gorne (bacino adiacente alle chiuse, utilizzato attualmente per il<br />

rimessaggio dei natanti) per essere imbarcata sui burchi e distribuita <strong>nel</strong>la città di Venezia. A<br />

fianco, un particolare del disegno ad acquerello del Foin datato 11/12/1769 15 .<br />

Appunti di E. Cicogna 9<br />

74 75<br />

note<br />

1 A.S.V. foto n. 89.<br />

2 P. Peron, Luoghi del culto popolare lungo la Riviera del Brenta, Venezia 1996.<br />

3 Trascrizione dal Processo Verbale A.C.M. b.154, fasc. 217.<br />

4 E. Cicogna, Iscrizioni moderne latine e italiane esistenti fuori di Venezia, ms. 1407 quaderno IV, B. M. C.<br />

5 A.C.M. b.129, fasc. 808.<br />

6 Dati tecnici ripresi dalla rivista Galileo del collegio degli ingegneri della provincia di Padova, anno 2000 n. 134.<br />

7 M. Poppi, Il duomo di Gambarare 1306 – 2006: Storia - Guida, grafiche editoriali <strong>La</strong> Press, Fiesso d’Artico 2006.<br />

8 G. Rompiasio, Metodo in pratica di sommario ..., Venezia 1733. Riedizione critica anastatica di G. Caniato, Venezia 1988.<br />

9 E. Cicogna, Iscrizioni moderne latine e italiane esistenti fuori di Venezia, ms. 1407 quaderno IV, B. M. C.<br />

10 E. Cicogna, Iscrizioni moderne latine e italiane esistenti fuori di Venezia, ms. 1407, quaderno <strong>II</strong>, B. M. C.<br />

11 Marsilio della Croce, L'Historia della pubblica et famosa entrata in Vinegia del serenissimo Henrico <strong>II</strong>I re di Francia et<br />

Polonia; Venezia, 1574, I H 2209, B.F.Q.S. Venezia<br />

12 Benedetti Rocco, <strong>Le</strong> feste et trionfi fatti dalla serenissima…; Roma, 1574, B. d. F. C.<br />

13 G. Conton, Malcontenta, immagini, documenti, testimonianze, per una storia del <strong>territorio</strong>, Mestre 1988; pag. 47.<br />

14 G. Conton, Malcontenta, immagini, documenti, testimonianze, per una storia del <strong>territorio</strong>, Mestre 1988; pag. 88<br />

15 G. Conton, Malcontenta, immagini, documenti, testimonianze, per una storia del <strong>territorio</strong>, Mestre 1988; pag. 87.<br />

Ubicazione delle lapidi a sud del Naviglio

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