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contratto di assicurazione malattia e infortuni - Assimoco

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f) trattamenti estetici, cure <strong>di</strong>magranti e <strong>di</strong>etetiche;<br />

g) trasformazioni o assestamenti energetici dell’atomo, naturali o provocati, e da accelerazioni <strong>di</strong><br />

particelle atomiche (fissione e fusione nucleare, isotopi ra<strong>di</strong>oattivi, macchine acceleratrici, raggi X,<br />

ecc.), salvo che il danno alla salute sia conseguente a ra<strong>di</strong>azioni utilizzate per terapie me<strong>di</strong>che;<br />

h) guerre e insurrezioni.<br />

Art. 38 - Limite <strong>di</strong> età<br />

L’<strong>assicurazione</strong> è stipulabile per persone <strong>di</strong> età non superiore ai 65 anni e per una durata<br />

massima peri al raggiungimento <strong>di</strong> tale età o alla prima scadenza anniversaria successiva.<br />

Art. 39 - Persone non assicurabili<br />

La Società presta l’<strong>assicurazione</strong> su <strong>di</strong>chiarazione del Contraente che l’Assicurato non risulta affetto da<br />

alcolismo, tossico<strong>di</strong>pendenza, positività H.I.V., A.I.D.S. e sindromi ad essa correlate, né dalle seguenti<br />

infermità mentali: sindromi organiche cerebrali, <strong>di</strong>sturbi schizofrenici, <strong>di</strong>sturbi paranoici, forme maniaco<br />

depressive, in<strong>di</strong>pendentemente dalla concreta valutazione dello stato <strong>di</strong> salute dell’Assicurato medesimo.<br />

In caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarazioni inesatte o reticenti si applica quanto <strong>di</strong>sposto dall’Art. 36 “Proposta/Questionario -<br />

Dichiarazioni del Contraente/Assicurato” e dagli articoli 1892, 1893 e 1894 del Co<strong>di</strong>ce Civile.<br />

Il manifestarsi nell’Assicurato <strong>di</strong> una o più delle suddette affezioni o malattie nel corso del <strong>contratto</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>assicurazione</strong> costituisce per la Società aggravamento <strong>di</strong> rischio per il quale essa non avrebbe consentito<br />

l’<strong>assicurazione</strong> ai sensi dell’art. 1898 del Co<strong>di</strong>ce Civile, in<strong>di</strong>pendentemente dalla concreta valutazione dello<br />

stato <strong>di</strong> salute dell’Assicurato medesimo: si applica, in questo caso, la <strong>di</strong>sciplina prevista da tale articolo <strong>di</strong><br />

legge.<br />

In caso <strong>di</strong> cessazione dell’<strong>assicurazione</strong> in corso, la Società rimborsa all’Assicurato la parte <strong>di</strong> premio, al<br />

netto dell’imposta, già pagata e relativa al tempo che intercorre tra il momento della cessazione e il<br />

termine del periodo <strong>di</strong> <strong>assicurazione</strong> per il quale è stato corrisposto il premio stesso.<br />

NORME CHE REGOLANO LA LIQUIDAZIONE DEI SINISTRI MALATTIA<br />

Art. 40 - Denuncia dell’invali<strong>di</strong>tà e obblighi relativi<br />

L’Assicurato deve denunciare la <strong>malattia</strong> entro tre giorni da quando, secondo parere me<strong>di</strong>co, ci sia motivo<br />

<strong>di</strong> ritenere che la <strong>malattia</strong> stessa per le sue caratteristiche e presumibili conseguenze, possa interessare la<br />

garanzia prestata e comunque non oltre un anno dalla cessazione dell’<strong>assicurazione</strong>.<br />

L’Assicurato deve sottoporsi in Italia agli accertamenti e controlli me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong>sposti dalla Società, fornire alla<br />

stessa ogni informazione e produrre copia delle eventuali cartelle cliniche complete e <strong>di</strong> ogni altra<br />

documentazione sanitaria, a tal fine sciogliendo qualsiasi me<strong>di</strong>co dal segreto professionale.<br />

Art. 41 - Criteri <strong>di</strong> indennizzabilità<br />

La Società corrisponde l’indennizzo per le conseguenze <strong>di</strong>rette ed esclusive <strong>di</strong> invali<strong>di</strong>tà permanente<br />

derivanti dalla singola <strong>malattia</strong> denunciata.<br />

Qualora la <strong>malattia</strong> colpisca un soggetto già affetto da altre patologie, fermo quanto <strong>di</strong>sposto dall’Art. 37<br />

“Esclusioni” è comunque ritenuto non indennizzabile il maggior pregiu<strong>di</strong>zio riconducibile a situazioni<br />

patologiche, infermità, mutilazioni e/o <strong>di</strong>fetti fisici coesistenti alla data <strong>di</strong> stipulazione del <strong>contratto</strong>.<br />

Nel corso <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà dell’<strong>assicurazione</strong> le invali<strong>di</strong>tà permanenti da <strong>malattia</strong> già indennizzate non potranno<br />

essere oggetto <strong>di</strong> ulteriore valutazione sia in caso <strong>di</strong> loro aggravamento, sia in caso <strong>di</strong> loro concorrenza con<br />

nuove malattie.<br />

Nel caso quin<strong>di</strong> la <strong>malattia</strong> colpisca un soggetto la cui invali<strong>di</strong>tà sia già stata indennizzata per una<br />

precedente <strong>malattia</strong>, la valutazione dell’ulteriore invali<strong>di</strong>tà andrà effettuata in modo autonomo, senza<br />

tenere conto del maggior pregiu<strong>di</strong>zio arrecato dalla preesistente con<strong>di</strong>zione menomativa.<br />

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