il bendaggio nella terapia delle ulcere venose - I-Nurse.it
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IL BENDAGGIO NELLA PRATICA CLINICA<br />
Sull’applicazione <strong>delle</strong> bende ci sono spesso alcune differenze tra i vari operatori ma pareri<br />
concordi sui principi fondamentali: si deve mantenere costante la tensione della benda e<br />
sovrapporre con regolar<strong>it</strong>à le spire l’una sull’altra in modo da dare uniform<strong>it</strong>à alla pressione<br />
poiché per la legge di Laplace, ad ogni sovrapposizione la pressione aumenta in modo<br />
proporzionale; <strong>il</strong> <strong>bendaggio</strong> deve partire dalla radice <strong>delle</strong> d<strong>it</strong>a del piede; deve essere effettuato<br />
dall’interno verso l’esterno dell’arto, per <strong>il</strong> piede destro procedendo in senso antiorario e per <strong>il</strong><br />
sinistro in senso orario; mantenendo la caratteristica di uniform<strong>it</strong>à della benda.<br />
Le tecniche di applicazione possono essere diverse:<br />
- a spire regolari: sovrapponendo le bende del 50%;<br />
- a otto: si parte a spire regolari sul piede o fino alla caviglia e poi si prosegue incrociando<br />
ad otto i giri di benda fin sotto <strong>il</strong> ginocchio;<br />
- ad otto fissato alla caviglia: si parte dalla caviglia si prosegue sul piede e si torna indietro<br />
verso la caviglia ed <strong>il</strong> resto della gamba;<br />
- a srotolamento spontaneo: si parte dalla radice <strong>delle</strong> d<strong>it</strong>a del piede e si sale fino al<br />
polpaccio e dopo un giro di fissaggio si ridiscende fino alla caviglia;<br />
- multicomponente: formato da bende con caratteristiche diverse di estensib<strong>il</strong><strong>it</strong>à ed elastic<strong>it</strong>à<br />
che vanno applicate in sequenze prestab<strong>il</strong><strong>it</strong>e: benda in ovatta,benda inestensib<strong>il</strong>e, benda a<br />
lunga estensib<strong>il</strong><strong>it</strong>à, benda coesiva, in genere applicate con la tecnica a spire regolari. Ci<br />
sono varianti dei bendaggi multicomponente ma bisogna sempre tenere conto che se si<br />
vogliono ottenere pressioni adeguate la benda ad allungamento lungo deve sempre essere<br />
posta al di sopra di quella rigida.<br />
La tecnica da ut<strong>il</strong>izzare insieme alla scelta del materiale verrà decisa in modo differenziato a<br />
seconda dei casi:<strong>il</strong> <strong>bendaggio</strong> ad otto rimane in sede più a lungo senza modificarsi e comprime<br />
circa <strong>il</strong> 30-40% in più rispetto a quello a spire regolari;<strong>il</strong> <strong>bendaggio</strong> a srotolamento spontaneo<br />
comprime maggiormente <strong>il</strong> polpaccio ed è quindi indicato per le patologie <strong>venose</strong> della regione<br />
posteriore di gamba;quello a otto fissato alla caviglia comprime maggiormente le regioni<br />
mediali interne della gamba ed è quindi indicato per le patologie <strong>venose</strong> di quella regione come<br />
le <strong>ulcere</strong> e le dermoipoderm<strong>it</strong>i. Ad oggi la maggiore evidenza scientifica si ha verso i bendaggi<br />
che eserc<strong>it</strong>ano alte pressioni ed in particolare verso i bendaggi multicomponente.<br />
Ruolo molto importante è rivest<strong>it</strong>o dalla manual<strong>it</strong>à dell’operatore:alcuni tipi di <strong>bendaggio</strong> come<br />
ad esempio <strong>il</strong> multicomponente o <strong>il</strong> <strong>bendaggio</strong> rigido possono solo essere effettuati da<br />
personale esperto.<br />
Prima dell’applicazione di qualsiasi <strong>bendaggio</strong> è bene considerare:<br />
- <strong>il</strong> tipo di patologia da trattare<br />
- la compliance del paziente<br />
- <strong>il</strong> livello di deambulazione del paziente<br />
- <strong>il</strong> tipo e la frequenza <strong>delle</strong> medicazioni<br />
- le caratteristiche della cute<br />
- la disponib<strong>il</strong><strong>it</strong>à del materiale<br />
- la possib<strong>il</strong><strong>it</strong>à di una collaborazione fam<strong>il</strong>iare<br />
- eventuali controindicazioni generali<br />
In sede di prima applicazione sarà quindi ut<strong>il</strong>e:<br />
- sottoporre <strong>il</strong> paziente ad una vis<strong>it</strong>a accurata che escluda la presenza di malattie arteriose (a<br />
tal propos<strong>it</strong>o è consigliab<strong>il</strong>e l’impiego di un minidoppler per valutare l’indice<br />
caviglia/braccio)<br />
- considerando che <strong>il</strong> sistema di <strong>bendaggio</strong> dà i risultati migliori su caviglie della<br />
circonferenza tra 18 e 25 cm, sarà opportuno misurare tale circonferenza e qualora fosse<br />
inferiore a 18 aumentare <strong>il</strong> raggio con idonee imbott<strong>it</strong>ure<br />
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