Gestione diagnostico terapeutica del paziente ... - Carbone Editore
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<strong>Gestione</strong> <strong>diagnostico</strong> <strong>terapeutica</strong> <strong>del</strong> <strong>paziente</strong> con politrauma 107<br />
)<br />
monare e fratture costali multiple.<br />
Valutazione neurologica<br />
Trauma cranico<br />
Glasgow coma score<br />
L’esame neurologico consiste anche nella<br />
valutazione <strong>del</strong> diametro pupillare, riflessi fotomotori,<br />
motilità degli arti e sensibilità tattile. Nel GCS<br />
si valutano l’apertura spontanea degli occhi, la<br />
risposta verbale e quella motoria agli stimoli da<br />
parte <strong>del</strong> <strong>paziente</strong>. A ciascuno di questi parametri<br />
viene dato un valore dalla cui somma viene determinato<br />
il GCS (Glasgow Coma Score).<br />
Se il <strong>paziente</strong> apre spontaneamente gli occhi,<br />
risponde agli stimoli verbali in maniera appropriata<br />
e a quelli dolorosi localizzando il dolore, può essere<br />
considerato cosciente (trauma cranico lieve).<br />
Viceversa pazienti con marcata alterazione <strong>del</strong>lo<br />
stato di vigilanza, non responsivi a stimoli verbali o<br />
dolorosi (completamente inerti), midriatici, devono<br />
essere intubati per evitare l’ostruzione <strong>del</strong>le vie<br />
aeree secondaria al contatto <strong>del</strong>la base <strong>del</strong>la lingua<br />
con la parete posteriore <strong>del</strong>la faringe in seguito ad<br />
ipotonia muscolare generalizzata (trauma cranico<br />
grave con GCS ≤ 8).<br />
Di particolare gravità il riscontro post-traumatico<br />
di segni di decorticazione (flessione degli arti<br />
superiori ed estensione di quelli inferiori) e di decerebrazione<br />
(spasmi in estensione di tutti e 4 gli arti).<br />
Valutazione secondaria<br />
Consiste in una breve anamnesi e nell’eseguire<br />
un veloce E.O generale<br />
<strong>del</strong> <strong>paziente</strong>.<br />
Anamnesi SAM-<br />
PLE<br />
S s y m p t o m s / s i g n s :<br />
valutare segni e sintomi<br />
riferiti dal <strong>paziente</strong><br />
A a l l e rgy: valutare<br />
l’esistenza di allergie a<br />
farmaci o mezzi di con-<br />
SaO 2 Frequenza Giudizio<br />
o saturazione respiratoria<br />
respiratoria (atti/min)<br />
arteriosa di ossigeno<br />
Paziente non ≥ 93% tra 10 e 29 atti/min Stabile<br />
ipossico<br />
Paziente ipossico < 93% > 29 atti/min Instabile<br />
trasto<br />
M medications: farmaci assunti specie<br />
se attivi sull’emodinamica<br />
P past illness: patologie preesistenti<br />
L last meal: last tetanus: ora <strong>del</strong>l’ultimo<br />
pasto, data <strong>del</strong>l’ultima antitetanica<br />
E events: ricostruzione <strong>del</strong>l’evento<br />
traumatico<br />
Esame obiettivo testa-piedi<br />
T E S TA: valutare ferite sanguinanti (tamponare),<br />
affossamenti ossei, ematomi periorbitari, rivalutare<br />
diametro pupillare e riflessi fotomotori.<br />
COLLO: valutazione stato <strong>del</strong>le giugulari,<br />
indennità <strong>del</strong> rachide cervicale, ematomi in espans<br />
i o n e .<br />
TORACE: segni cutanei, volet costale, asimmetria<br />
in espansione, dolorabilità alla palpazione<br />
(fratture costali), iper o ipofonesi o riduzione <strong>del</strong><br />
murmure vescicolare per pneumoemotorace.<br />
ADDOME: segni cutanei, distensione rapida,<br />
dolorabilità focale o difesa addominale (emoperitoneo<br />
da rottura traumatica di viscere parenchimatoso),<br />
dolorabilità e motilità anomale per fratture al<br />
bacino, sangue dal meato uretrale esterno etc.<br />
ESTREMITA’: segni di frattura con esposizione<br />
<strong>del</strong>la stessa (stima <strong>del</strong>le perdite ematiche e profilassi<br />
antibiotica con arresto <strong>del</strong>l’emorragia)<br />
Trattamento rianimatoria<br />
1. Reperimento di accessi vascolari venosi<br />
periferici per terapia infusionale: si inseriscono<br />
due agocannule di grosso calibro (14-16 gauge)<br />
nelle vene degli arti superiori. Eventualmente<br />
aggiungere una via venosa supplementare e di largo<br />
calibro(catetere di Swan-Ganz in femorale).<br />
La terapia infusionale <strong>del</strong>lo shock emorragico<br />
prevede l’infusione immediata di 2000 ml di cristalloidi<br />
riscaldati (Ringer/Soluz. Fisiologica).<br />
Successivamente si dovrà procedere al ripristino<br />
<strong>del</strong>la volemia sulla base <strong>del</strong>la stima <strong>del</strong>le perdite<br />
ematiche e <strong>del</strong>la classe emodinamica di appartenen-<br />
Somministrazione di fluidi<br />
Perdite ematiche Perdite ematiche Liquidi da infondere<br />
(ml) (%)<br />
Classe I < 750 ml < 15 % Cristalloidi nel rapporto di 3:1<br />
Classe II 750-1500 ml 15-30 % Cristalloidi nel rapporto di 3:1<br />
Classe III 1500-2000 ml 30-40 % Cristalloidi rapporto 3:1 più<br />
sangue rapporto1:1<br />
Classe IV > 2000 ml > 40 % Cristalloidi rapporto 3:1 più<br />
sangue rapporto 1:1