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03 Manuale Cecchetti - Contrastiva

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La complessità del significato lessicale nella traduzione letteraria 3<br />

L’autunno del patriarca appare però un caso interessante anche per altri motivi:<br />

la resa italiana della complessità lessicale del testo di partenza sarebbe spesso<br />

incomprensibile se non prendessimo in considerazione un elemento che, come<br />

abbiamo accennato, condiziona fortemente le scelte traduttive e cioè il tipo di ricezione<br />

che la cultura italiana dell’epoca riserva a Márquez fin da Cent’anni di solitudine<br />

(1967), subito diventato il libro culto della generazione del Sessantotto. Il<br />

cosiddetto realismo magico riscuote infatti un enorme successo presso questi nuovi<br />

lettori, che però tendono a leggere nelle opere di Márquez più l’aspetto magico di<br />

quello realistico. Scrive al riguardo Bruno Arpaia: “L’immagine di un’America latina<br />

esotica, magica, tanto vicina alle origini da confondere mito e storia, l’immagine<br />

di un mondo selvaggio e innocente come il primo giorno della creazione, appartiene<br />

[…] esclusivamente alla prospettiva occidentale, ansiosa di situare in un qualunque<br />

‘altrove’ la propria utopia realizzata” 8 . Questo sguardo parziale condizionerà<br />

inevitabilmente la traduzione italiana. Attraverso gli esempi, vedremo come continui<br />

slittamenti linguistici portino a sottolineare l’aspetto “magico” del testo e a sfumarne<br />

il “realismo”, fino a produrre nell’insieme una lettura funzionale al punto di<br />

vista della cultura di arrivo.<br />

3. La complessità lessicale<br />

Cercheremo adesso di analizzare, attraverso pochissimi esempi visto lo spazio a<br />

disposizione, la resa della complessità lessicale del testo di partenza nella traduzione<br />

italiana, esaminando quali perdite e slittamenti comportino, a livello fonologico,<br />

morfosintattico e semantico-concettuale, ora le dissimetrie formali e concettuali fra<br />

spagnolo e italiano, ora i condizionamenti di natura linguistica e culturale impliciti<br />

al processo di mediazione in sé, ora le inevitabili lacune interpretative. Inutile dire<br />

che la sovrapposizione dei fenomeni presi in esame non sempre consente di far rientrare<br />

in un’unica categoria i casi analizzati.<br />

4. Aspetti fonologici<br />

La complessità della parola letteraria è percepibile in primo luogo nella sua materialità<br />

fonica, realizzata attraverso la struttura fonologica e la dinamica soprasegmentale.<br />

Nel testo di Márquez, la composizione fonologica e il ritmo narrativo sono<br />

elementi architettonici portanti. Scrive Julio Ramón Ribeyro: “Più che un romanzo<br />

è una specie di cantata letteraria”; Ángel Rama vi coglie un ritmo da bolero, mentre<br />

Ernesto Volkening lo associa alla litania 9 . Consapevole dell’importanza delle<br />

valenze fonologiche del testo originale, Cicogna si impegna a riprodurle: non solo<br />

8 Arpaia 2004: XLV. Sull’accoglienza ricevuta dai libri di García Márquez nella cultura italiana si<br />

vedano fra gli altri Paris 1984, Varanini 1998, Tedeschi 2002-20<strong>03</strong>. In particolare, nel testo di Tedeschi,<br />

si veda una breve analisi della traduzione di Cent’anni di solitudine: 69-72, e dell’Autunno del patriarca:<br />

138-140.<br />

9 Ramón Ribeyro 1995, Volkening 1981, Rama 1981.

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