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Esce la nuova collana di<br />
Libri per la comunicazione<br />
diretta da Mario Morcellini e Michele Rak<br />
La collana Libri per la comunicazione, diretta da Mario Morcellini e Michele Rak, presenta temi<br />
generali e riflessioni sulle teorie, ricerche empiriche, studi, analisi dei singoli media, con particolare<br />
riferimento al sistema italiano degli ultimi vent’anni e al ruolo dei linguaggi di comunicazione e<br />
d’arte nel mutamento sociale e culturale.<br />
Tra i primi titoli in uscita: Michele Rak-Walter Ingrassia, Format - Cos’è <strong>il</strong> format televisivo,<br />
come si progetta, come si scrive e come si vende; Michele Rak, Comunicare con <strong>il</strong> libro. Autori,<br />
editori, librai, lettori, generi, e-book. Italia 1989-2011; Davide Borrelli, Raffaella Messinetti,<br />
Delitti e castighi della comunicazione; Mario Morcellini, Neogiornalismo: tra crisi e rete, come<br />
cambia <strong>il</strong> sistema dell'informazione con la prefazione di Sergio Zavoli; Giovanni Ciofalo, Infiniti<br />
anni ottanta - Tv, cultura e società alle origini del nostro presente.<br />
Format descrive <strong>il</strong> progetto produttivo, <strong>il</strong> format appunto, usato per ideare e realizzare i programmi<br />
d’intrattenimento della televisione. La programmazione televisiva in Italia è in gran parte composta<br />
di format. Molti quiz, reality show e fiction che seguiamo ogni giorno e con costante interesse sono<br />
format: Grande Fratello, La Fattoria, Chi vuol esser m<strong>il</strong>ionario?, Raccontami, L’eredità,<br />
Affari tuoi, La ruota della fortuna, I Cesaroni, L’isola dei Famosi.<br />
È confezionato per la vendita in mercati anche lontani da quello di produzione e prevede margini di<br />
flessib<strong>il</strong>ità per l’adattamento alle culture locali. Format è un modello chiave per seguire le<br />
trasformazioni della produzione di contenuti per la televisione negli ultimi venti anni e quelle<br />
attualmente in corso.<br />
Comunicare con <strong>il</strong> libro. Autori, editori, librai, lettori, generi, e-book. Italia 1989-2011 di Michele<br />
Rak racconta come negli ultimi 20 anni autori, editori, librai, lettori, generi e modi di lettura siano<br />
cambiati. Il libro rimane però ancora <strong>il</strong> più efficace e ut<strong>il</strong>e strumento per l’apprendimento, la<br />
formazione, la comunicazione in parallelo agli altri media, i periodici, la televisione, internet.<br />
È uno strumento che ha dei vantaggi: se ne apprende l’uso a scuola, è trasportab<strong>il</strong>e, poco costoso,<br />
consente di prendere appunti, ha <strong>il</strong> valore di un patrimonio della famiglia e dell’individuo che lo<br />
acquista, lo legge, lo conserva.<br />
Delitti e castighi della comunicazione è frutto di un confronto teorico interdisciplinare fra studiosi<br />
di scienze sociali e giuridiche su temi controversi e all’ordine del giorno come stalking, privacy,<br />
copyright, diritto all’oblio. Il libro si occupa di media e di delitti, di quando i media ‘delinquono’,<br />
ma anche di quando i delitti sono mediatizzati; di come <strong>il</strong> diritto interviene a regolare i media, ma<br />
anche di come i media provocano turbolenze nel sistema del diritto e ne forzano i limiti<br />
chiamandolo a misurarsi con situazioni inedite e non ancora normate; di quali possano essere i<br />
delitti ma anche i diritti di chi comunica attraverso i media; di quanto le stigmatizzazioni e i<br />
‘castighi’ che vengono inflitti ai media (di natura giudiziaria, ma anche politica, educativa, etica,<br />
estetica) siano sovente altrettanti ‘delitti’ che si perpetrano ai danni del mutamento sociale e<br />
culturale che i media stessi incarnano.
In Neogiornalismo: tra crisi e rete, come cambia <strong>il</strong> sistema dell'informazione Mario Morcellini<br />
mette a fuoco l’eterna emergenza che caratterizza la professione giornalistica in termini di mission e<br />
soprattutto di reputazione costringe a dichiarare lo stato di crisi. È una prova di sensib<strong>il</strong>ità la<br />
circostanza che studiosi e giornalisti sono impegnati in una riflessione anche autocritica.<br />
L’informazione ha perso credib<strong>il</strong>ità ma soprattutto declina vistosamente. Risulta diffic<strong>il</strong>e non<br />
annotare che ciò avviene a fronte di un mix sempre più sciatto tra giornalismo e spazi<br />
dell’intrattenimento e del talk show, senza aver mai davvero valutato l’interazione tra giornalismo e<br />
linguaggio televisivo e, dunque, in una condizione in cui l’arrivo prepotente di Internet finisce per<br />
sottolineare le difficoltà di una vera integrazione tra narrazione giornalistica e nuovi media.<br />
La prefazione è di Sergio Zavoli.<br />
Giovanni Ciofalo ne Infiniti anni ottanta - Tv, cultura e società alle origini del nostro presente<br />
racconta gli anni Ottanta, un decennio fondamentale per <strong>il</strong> cambiamento che sono stati capaci di<br />
innescare, ma anche per le conseguenze che ne sono derivate. Il libro, proponendo una ricostruzione<br />
ed un’analisi di quanto è avvenuto sul piano della cronaca, della politica, della cultura e soprattutto<br />
della comunicazione, punta a delineare la traiettoria del processo di modernizzazione e del<br />
mutamento che hanno avuto luogo in quel periodo, alla luce di una precisa ipotesi interpretativa: gli<br />
anni Ottanta non sono mai finiti.<br />
Il desiderio di lasciarsi alle spalle la pesantezza degli anni di piombo, l’<strong>il</strong>lusione di un secondo<br />
Boom economico, l’euforia prodotta dall’avvento di nuove tecnologie comunicative e, soprattutto,<br />
la prepotente centralità assunta dalla televisione hanno contribuito a modificare in maniera<br />
irreversib<strong>il</strong>e la realtà del nostro paese. Molti dei fenomeni sociali e delle tendenze culturali emersi<br />
in quel periodo non sono scomparsi con <strong>il</strong> passare del tempo, ma anzi si sono radicati così<br />
profondamente nella società da trasformarsi nelle fondamenta su cui poggia <strong>il</strong> nostro presente.<br />
Titoli 2011<br />
Mario Morcellini – Neogiornalismo: tra crisi e rete, come cambia <strong>il</strong> sistema<br />
dell'informazione – Prefazione di Sergio Zavoli<br />
Giovanni Ciofalo – Infiniti anni ottanta - Tv, cultura e società alle origini del nostro<br />
presente<br />
Michele Rak - Walter Ingrassia – Format - Cos’è <strong>il</strong> format televisivo, come si progetta,<br />
come si scrive e come si vende<br />
Michele Rak – Comunicare con <strong>il</strong> libro - Autori, editori, librai, lettori, generi, e-book.<br />
Italia 1989-2011<br />
Davide Borrelli - Raffaella Messinetti – Delitti e castighi della comunicazione.
Direttori di collana<br />
Mario Morcellini è preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione alla Sapienza di Roma, dove<br />
insegna Sociologia della comunicazione, e Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi di Scienze<br />
della Comunicazione. Attualmente è membro ordinario del Consiglio Superiore delle Comunicazioni, dopo<br />
aver fatto parte della Commissione ministeriale per le frequenze TV, del Comitato minori all'Autorità delle<br />
Comunicazioni. I suoi temi di studio e di ricerca si sono incentrati sui percorsi dell'educazione nell'età dei<br />
media, entro una prospettiva tesa a indagare l'influenza dei media sulla modernizzazione dell'industria<br />
culturale e televisiva italiana e sul giornalismo.<br />
Michele Rak, storico e teorico del patrimonio culturale italiano, insegna Storia della critica e della<br />
storiografia letteraria e Sociologia dell'arte e della letteratura all'Università di Siena, dove dirige<br />
l'Osservatorio permanente europeo sulla lettura e dove ha fondato e diretto la Scuola di Dottorato in Scienze<br />
del Testo dell’Università di Siena. Studia l’influenza dei linguaggi d’arte sul cambiamento sociale e sulle<br />
tradizioni sotto la pressione della cultura mediale e dei processi di globalizzazione.<br />
Autori<br />
Walter Ingrassia, Ph.D. in Scienze del Testo dell’Università di Siena (Sezione: Letteratura, cultura visuale e<br />
comunicazione), è producer di Rai Fiction. Dal 2005 svolge attività di ricerca presso l’Osservatorio<br />
permanente europeo sulla lettura dell’Università di Siena. Tra le pubblicazioni: Game Show. Format, logica<br />
e mercato (Scriptaweb, Napoli 2009). Tra i programmi curati: le docu-fiction Doppio gioco e Le mani su<br />
Palermo (Rai Tre, 2008) e la miniserie Notte prima degli esami ’82 (Rai Uno, 2011).<br />
Davide Borrelli insegna Crimine, media e devianza all’Università del Salento. Tra le sue più recenti<br />
pubblicazioni: Il mondo che siamo (Napoli, 2008) e Pensare i media (Roma, 2010).<br />
Raffaella Messinetti insegna Diritto privato presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione<br />
dell’Università di Roma «La Sapienza». Sul tema della tutela giuridica della persona nella società<br />
multimediale ha pubblicato Identità e comunicazione (Torino, 2007).<br />
Giovanni Ciofalo è docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi presso <strong>il</strong> Dipartimento<br />
Comunicazione e Ricerca Sociale della «Sapienza» Università di Roma, dove svolge attività di ricerca sulla<br />
comunicazione, i consumi culturali e la memoria. Tra le sue pubblicazioni Comunicazione e vita quotidiana<br />
(2007), Elihu Katz. I Media Studies tra passato e futuro (2009) e diversi articoli in saggi collettanei.<br />
<strong>Mondadori</strong> <strong>Education</strong><br />
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