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Pace a tutti, mi chiamo Rita e ho il piacere di raccontare la mia ...

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un locale molto ampio e raggiungemmo <strong>il</strong> numero <strong>di</strong> sessanta bambini, oltre<br />

ai col<strong>la</strong>boratori. Quanto è grande <strong>il</strong> nostro Dio!<br />

La sorel<strong>la</strong> Eliana non volle chiamare quest’opera “orfanotrofio”, ma volle<br />

chiamar<strong>la</strong> “V<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio Betania”, dal nome <strong>di</strong> un v<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio nel quale Gesù si<br />

recò spesso durante <strong>il</strong> suo <strong>mi</strong>nistero terreno. È a Betania che <strong>ho</strong> fatto <strong>la</strong> <strong>mi</strong>a<br />

esperienza con Gesù, che sono cresciuta con <strong>la</strong> cura spirituale del<strong>la</strong> sorel<strong>la</strong><br />

Eliana, che ci teneva a dare questa impronta importante. La mattina non si<br />

usciva mai senza aver offerto prima <strong>il</strong> culto al Signore. Io e gli altri bambini<br />

abbiamo imparato tanti versi biblici a memoria (quando si è bambini si<br />

apprende e si memorizza tutto fac<strong>il</strong>mente). Abbiamo fatto molte riunioni <strong>di</strong><br />

preghiera e ricordo molto bene una mattina in estate nel<strong>la</strong> quale, mentre<br />

offrivamo <strong>il</strong> nostro culto al Signore, <strong>il</strong> Signore <strong>mi</strong> battezzò nello Spirito Santo<br />

insieme ad altri cinque ragazzi. Avevo do<strong>di</strong>ci anni. Fu un’esperienza<br />

bellissima e Dio sia lodato perché i Suoi doni sono ancora attuali!<br />

Raggiunta <strong>la</strong> maturità, pur avendo facoltà <strong>di</strong> <strong>la</strong>sciare Betania, non volli<br />

tornare al <strong>mi</strong>o paese, ma decisi <strong>di</strong> rimanere a Betania per essere <strong>di</strong> aiuto, dato<br />

che c’era tanto bisogno. La sorel<strong>la</strong> Eliana <strong>mi</strong> insegnò a scrivere a macchina e<br />

<strong>mi</strong> fece <strong>la</strong>vorare nel suo ufficio per <strong>la</strong> corrispondenza con fratelli e sorelle<br />

italiani in America che ci sostenevano con le loro offerte, si erano presi cura <strong>di</strong><br />

ciascun bambino e ci avevano adottati.<br />

Le esperienze che feci al V<strong>il</strong><strong>la</strong>ggio Betania sono in<strong>di</strong>menticab<strong>il</strong>i! Molti fratelli<br />

e sorelle vennero a trovarci da ogni parte d’Italia … Venivano spesso i fratelli<br />

e le sorelle <strong>di</strong> Roma; <strong>il</strong> primo maggio, in partico<strong>la</strong>re era sempre una grande<br />

festa per i più piccoli: si giocava e prima <strong>di</strong> ripartire, come si faceva <strong>di</strong><br />

consueto, ci si riuniva in preghiera. Un bel giorno fra questi giovani <strong>di</strong> Roma<br />

venne un giovane fratello falegname per aggiustare delle serrande alle<br />

finestre: oggi è <strong>mi</strong>o marito … nel piano <strong>di</strong> Dio c’era anche questo! Ci<br />

fidanzammo e dopo un anno volevamo sposarci, ma non fu possib<strong>il</strong>e farlo a<br />

Betania perché <strong>la</strong> sorel<strong>la</strong> Eliana, afflitta da un male incurab<strong>il</strong>e, fu presa dal<br />

Signore. Il <strong>mi</strong>o dolore e <strong>il</strong> <strong>mi</strong>o <strong>di</strong>s<strong>piacere</strong> furono veramente gran<strong>di</strong>, però <strong>il</strong><br />

Signore, <strong>il</strong> Conso<strong>la</strong>tore, <strong>mi</strong> incoraggiò e <strong>mi</strong> incoraggia ancora a proseguire <strong>il</strong><br />

cam<strong>mi</strong>no. So che un giorno rivedrò <strong>la</strong> cara sorel<strong>la</strong> Eliana in cielo!<br />

Oggi sono felice con <strong>mi</strong>o marito, i <strong>mi</strong>ei figli e le loro fa<strong>mi</strong>glie, perché insieme<br />

serviamo <strong>il</strong> nostro Signore.<br />

<strong>Rita</strong>

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