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cristiani oggi - Assemblee di Dio in Italia

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Poste <strong>Italia</strong>ne Spa - Spe<strong>di</strong>zione <strong>in</strong> Abbonamento Postale - D.L.353/2003 (conv. <strong>in</strong> L.27/02/2004 n.46) art.1 comma 2, DCB Vicenza<br />

16-31 OTTOBRE 2007 - ANNO XXVI N.20<br />

CRISTIANI OGGI<br />

QUINDICINALE DELLE CHIESE CRISTIANE EVANGELICHE “ASSEMBLEE DI DIO IN ITALIA”<br />

L’OSSERVATORIO EVANGELICO<br />

Immag<strong>in</strong>i<br />

dalla natura<br />

e dalla<br />

Bibbia<br />

Un albero rigoglioso, dalle ver<strong>di</strong> fronde,<br />

ispira <strong>in</strong> chi lo osserva sensazioni contrastanti,<br />

<strong>di</strong> rilassamento <strong>in</strong>nanzitutto, ma anche<br />

<strong>di</strong> energia e vitalità. L’albero è un’immag<strong>in</strong>e<br />

chiara ed imme<strong>di</strong>ata del ciclo della vita, l’emblema<br />

delle possibilità stupefacenti della<br />

natura, che da un piccolo seme trae una<br />

pianta superba ed estremamente utile: “È<br />

simile a un granello <strong>di</strong> senape che un uomo<br />

ha preso e gettato nel suo orto; ed è cresciuto<br />

ed è <strong>di</strong>venuto albero; e gli uccelli del cielo<br />

si sono riparati sui suoi rami” (Luca 13:19).<br />

Forse, molto più semplicemente, <strong>in</strong> esso<br />

ve<strong>di</strong>amo il segno del Padre celeste, l’impronta<br />

conosciuta e familiare <strong>di</strong> Colui per mezzo<br />

del quale tutto il creato esiste: “<strong>Dio</strong> il Signore<br />

fece spuntare dal suolo ogni sorta d’alberi<br />

piacevoli a vedersi e buoni per nutrirsi…”<br />

(Genesi 2:9).<br />

Gli <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>, che hanno funestato la scorsa<br />

estate, hanno mandato letteralmente <strong>in</strong> fumo<br />

un bene prezioso per la collettività.<br />

La visione delle <strong>di</strong>stese <strong>di</strong> resti carbonizzati<br />

non può non generare sensazioni opposte<br />

a quelle f<strong>in</strong>ora descritte, sono immag<strong>in</strong>i <strong>di</strong><br />

morte e desolazione. Motivazioni, che sfuggono<br />

alla nostra comprensione, hanno mosso<br />

la mano degli <strong>in</strong>cen<strong>di</strong>ari, purtroppo laddove<br />

entrano <strong>in</strong> campo il profitto ed il potere<br />

tutto il resto perde importanza, anche il bene<br />

comune.<br />

Eppure la stragrande maggioranza delle<br />

persone ama passeggiare fra gli alberi, godere<br />

<strong>di</strong> questi meravigliosi vegetali, respirare a<br />

pieni polmoni le fragranze che da essi emanano.<br />

Quanti spunti <strong>di</strong> riflessione offre la natura<br />

ad una mente attenta e devota!<br />

Questa muta testimone del Creatore e<br />

della Sua <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita <strong>in</strong>telligenza circonda gli<br />

uom<strong>in</strong>i per tutto il corso della loro vita, a tal<br />

punto che la sua presenza è così scontata da<br />

essere troppo spesso ignorata, non solo sotto<br />

il profilo ecologico, ma soprattutto sotto<br />

quello teologico, <strong>in</strong>fatti essa è un cont<strong>in</strong>uo<br />

richiamo all’uomo aff<strong>in</strong>ché si rivolga a <strong>Dio</strong>:<br />

“Un giorno rivolge parole all’altro, una notte<br />

comunica conoscenza all’altra. Non hanno<br />

favella, né parole; la loro voce non s’ode, ma<br />

il loro suono si <strong>di</strong>ffonde per tutta la terra, i<br />

loro accenti giungono f<strong>in</strong>o all’estremità del<br />

mondo...” (Salmo 19:2-4).<br />

Nu<strong>di</strong>tà<br />

e rivestimento<br />

spirituale<br />

“…bisogna che questo corruttibile rivesta <strong>in</strong>corruttibilità<br />

e che questo mortale rivesta immortalità” (I Cor<strong>in</strong>zi 15:53)<br />

Qual è, nel piano <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, il dest<strong>in</strong>o ultimo dell’uomo?<br />

Il Signore lo creò corpo, spirito e anima; lo<br />

creò a Sua immag<strong>in</strong>e e somiglianza, lo creò<br />

puro. Lo dest<strong>in</strong>ò all’eternità. Ma qualcosa non<br />

funzionò. L’uomo stesso, ribellandosi al suo<br />

Creatore, si precluse un’eternità <strong>di</strong> vita procu-<br />

L’avvento dell’autunno porta con sé l’<strong>in</strong>izio<br />

<strong>di</strong> molteplici attività, nella vita secolare come <strong>in</strong><br />

quella spirituale. Tra queste il ritorno della<br />

Scuola Domenicale, l’attività d’istruzione biblica<br />

per bamb<strong>in</strong>i e ragazzi sospesa durante la lunga<br />

pausa estiva. Il testo <strong>in</strong> epigrafe ci aiuta a fare<br />

qualche fondamentale riflessione sull’immenso<br />

valore che quest’attività riveste sia per i monitori,<br />

sia per gli alunni.<br />

In particolare, però, il nostro testo vuole<br />

imporsi come un monito per ogni genitore che<br />

ha a cuore il futuro dei propri figli.<br />

cont<strong>in</strong>ua a pag<strong>in</strong>a 3<br />

randosi un’eternità <strong>di</strong> morte.<br />

La vita è <strong>in</strong>tesa come <strong>in</strong>tima relazione con<br />

<strong>Dio</strong>, che ne è l’unica sorgente; la morte, che non<br />

è cessazione dell’esistere, va <strong>in</strong>tesa come dolorosa<br />

separazione da <strong>Dio</strong>, quale agognata ma<br />

rigettata, e pertanto non più recuperabile, fonte<br />

<strong>di</strong> felicità.<br />

cont<strong>in</strong>ua a pag<strong>in</strong>a 2<br />

La Scuola Domenicale,<br />

rifugio spirituale<br />

“Anche il passero si trova una casa e la<br />

ron<strong>di</strong>ne un nido dove posare i suoi<br />

picc<strong>in</strong>i… I tuoi altari, o Signore degli<br />

eserciti, Re mio, <strong>Dio</strong> mio!…” (Salmo 84:3)<br />

IN QUESTO NUMERO<br />

Osservatorio Evangelico<br />

Immag<strong>in</strong>i dalla natura e dalla Bibbia ....................pag.1,2<br />

Nu<strong>di</strong>tà e rivestimento spirituale ................................pag.1,2<br />

La Scuola Domenicale,<br />

rifugio spirituale ..................................................................................pag.1,3<br />

Le qualità <strong>di</strong> un servitore ..................................................... pag.4,5<br />

Le prime impressioni degli studenti<br />

del 53° corso ........................................................................................ pag.6,7<br />

Dopo cento anni il fuoco pentecostale<br />

cont<strong>in</strong>ua ad ardere ............................................................................... pag.8


PAGINA 2 CRISTIANI OGGI<br />

16-31 OTTOBRE 2007<br />

L’OSSERVATORIO EVANGELICO<br />

prosegue dalla prima pag<strong>in</strong>a<br />

Immag<strong>in</strong>i<br />

dalla natura<br />

e dalla Bibbia<br />

Se <strong>in</strong>daghiamo sull’immag<strong>in</strong>e <strong>di</strong> albero<br />

nella Bibbia, scopriamo <strong>in</strong>teressanti<br />

spunti <strong>di</strong> riflessione.<br />

In essa è affermato che un albero fu<br />

il sigillo della libertà dell’uomo, purtroppo<br />

usata <strong>in</strong> malo modo: “<strong>Dio</strong> il Signore<br />

or<strong>di</strong>nò all’uomo: «Mangia pure da ogni<br />

albero del giar<strong>di</strong>no, ma dell’albero della<br />

conoscenza del bene e del male non ne<br />

mangiare; perché nel giorno che tu ne<br />

mangerai, certamente morirai»” (Genesi<br />

2:16-17).<br />

Si può <strong>di</strong>re, perciò, che da esso,<br />

attenzione non a causa d’esso, <strong>in</strong>izia la<br />

storia tormentata dell’umanità.<br />

Nei secoli, purtroppo, gli alberi sono<br />

stati a<strong>di</strong>biti anche a luogo <strong>di</strong> culto: “Si<br />

eressero anch’essi degli alti luoghi con<br />

delle statue e degl’idoli d’Astarte su tutte<br />

le alte coll<strong>in</strong>e e sotto ogni albero verdeggiante”<br />

(I Re 14:23).<br />

Anzi, loro malgrado hanno provveduto<br />

la materia prima per la costruzione<br />

degli idoli pagani: “…Non hanno <strong>in</strong>telletto<br />

quelli che portano il loro idolo <strong>di</strong><br />

legno e pregano un <strong>di</strong>o che non può<br />

salvare” (Isaia 45:20).<br />

Uno fra i Salmi più noti paragona il<br />

credente fedele alla Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> ad<br />

“…un albero piantato vic<strong>in</strong>o a ruscelli,<br />

il quale dà il suo frutto nella sua stagione,<br />

e il cui fogliame non appassisce; e<br />

tutto quello che fa, prospererà” (Salmo<br />

1:3).<br />

Nel Nuovo Testamento la figura <strong>di</strong><br />

Gesù campeggia su tutte le altre, che lo<br />

hanno preceduto e che lo hanno seguito.<br />

Egli rimane <strong>in</strong>eguagliabile anche nell’esposizione<br />

della Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, <strong>di</strong>fatti<br />

con semplici immag<strong>in</strong>i lascia profon<strong>di</strong><br />

<strong>in</strong>segnamenti: “Così, ogni albero buono<br />

fa frutti buoni, ma l’albero cattivo fa<br />

frutti cattivi” (Matteo 7:17).<br />

Inf<strong>in</strong>e, nell’ultimo libro della Bibbia,<br />

<strong>in</strong> Apocalisse, ricompare l’albero della<br />

vita; così <strong>Dio</strong> chiude una storia tormentata,<br />

<strong>in</strong>iziata con un frutto sottratto ma<br />

conclusa con la promessa della vita<br />

eterna: “In mezzo alla piazza della città<br />

e sulle due rive del fiume stava l’albero<br />

della vita. Esso dà do<strong>di</strong>ci raccolti all’anno,<br />

porta il suo frutto ogni mese e le<br />

foglie dell’albero sono per la guarigione<br />

delle nazioni” (Apocalisse 22:2).<br />

D’ora <strong>in</strong> poi, quando il nostro sguardo<br />

cadrà su queste nobili piante, ricor<strong>di</strong>amo<br />

i preziosissimi <strong>in</strong>segnamenti che<br />

attraverso essi la Bibbia offre, anzi, <strong>Dio</strong><br />

conceda ad ogni lettore <strong>di</strong> questo giornale<br />

d’essere “come un albero piantato<br />

presso a rivi d’acqua”.<br />

Salvatore Cusumano<br />

Nu<strong>di</strong>tà e rivestimento<br />

spirituale<br />

Tuttavia <strong>Dio</strong>, che è amore, ha concesso all’umanità<br />

una possibilità <strong>di</strong> riscatto e <strong>di</strong> redenzione, purché aderisca<br />

al Suo piano <strong>di</strong> salvezza: “… <strong>Dio</strong> ha tanto amato<br />

il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, aff<strong>in</strong>ché<br />

chiunque crede <strong>in</strong> lui non perisca, ma abbia<br />

vita eterna” (Giovanni 3:16). Viene riscattato dunque<br />

dalla morte “…chiunque…” accetti questo Dono e<br />

aderisca ai propositi <strong>di</strong>v<strong>in</strong>i <strong>di</strong> giustizia e <strong>di</strong> amore.<br />

Ma è oggetto <strong>di</strong> considerazione la fragilità morale<br />

della “carne”, del corpo visto come strumento per la<br />

concretizzazione <strong>di</strong> ogni <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne morale: “…lo spirito<br />

è pronto, ma la carne è debole” (Matteo 26:41).<br />

<strong>Dio</strong> non ha creato il corpo allegandogli la debolezza<br />

morale, questa se l’è procurata l’uomo, perdendo così,<br />

per sua volontà, la relazione col suo perfetto Creatore.<br />

Il suo voler emanciparsi, autogestirsi lo ha messo<br />

contro <strong>Dio</strong>, rendendosi debole, imperfetto. Ma <strong>Dio</strong>,<br />

che ha creato anche il corpo, ne ha provveduto il riscatto,<br />

la redenzione, rendendolo perfetto solo quando<br />

avrebbe raggiunto una <strong>di</strong>mensione spirituale per una<br />

vita eterna. Come avviene per la crisalide, da un primitivo<br />

corpo ne uscirà un altro del tutto nuovo: “…il<br />

corpo è sem<strong>in</strong>ato corruttibile e risuscita <strong>in</strong>corruttibile;<br />

è sem<strong>in</strong>ato ignobile e risuscita glorioso; è sem<strong>in</strong>ato<br />

debole e risuscita potente; è sem<strong>in</strong>ato corpo naturale<br />

e risuscita corpo spirituale…” (I Cor<strong>in</strong>zi 15:42-<br />

44). Questa benefica trasformazione, questo rivestimento<br />

riguarda i credenti <strong>in</strong> <strong>Dio</strong>. Per i non credenti<br />

avviene lo stesso processo <strong>di</strong> trasformazione, ma non<br />

<strong>in</strong> vista del loro benessere, bensì <strong>di</strong> un’<strong>in</strong>cessante sofferenza<br />

che loro stessi si saranno procurata rifiutando<br />

il “…dono <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>…” (Romani 6:23).<br />

Se l’anima e lo spirito sono dest<strong>in</strong>ati da <strong>Dio</strong> all’eternità,<br />

anche il corpo, formato da <strong>Dio</strong> dalla terra e col<br />

decesso restituito alla terra, verrà risuscitato <strong>di</strong> nuovo:<br />

“Quelli che hanno operato bene <strong>in</strong> risurrezione <strong>di</strong><br />

vita; quelli che hanno operato male <strong>in</strong> risurrezione <strong>di</strong><br />

giu<strong>di</strong>zio” (Giovanni 5:29).<br />

È l’apostolo Paolo a precisare che “…bisogna che<br />

questo corruttibile rivesta <strong>in</strong>corruttibilità e che questo<br />

mortale rivesta immortalità” (I Cor<strong>in</strong>zi 15:53). Vi<br />

è un rivestimento, si tratta cioè <strong>di</strong> un abbigliamento<br />

spirituale e non materiale, si tratta del necessario passaggio<br />

da una con<strong>di</strong>zione ad un’altra decisamente<br />

<strong>di</strong>versa: “Perché alla risurrezione… i risorti sono<br />

come angeli nei cieli” (Matteo 22:30). Inoltre,<br />

“...carne e sangue non possono ere<strong>di</strong>tare il regno <strong>di</strong><br />

<strong>Dio</strong>; né i corpi che si decompongono possono ere<strong>di</strong>tare<br />

l’<strong>in</strong>corruttibilità” (I Cor<strong>in</strong>zi 15:50).<br />

Tuttavia, questo rivestimento non è limitato solo<br />

alla con<strong>di</strong>zione dell’al<strong>di</strong>là. Il credente è chiamato ad<br />

una graduale, ma costante trasformazione morale del<br />

suo <strong>in</strong>tero essere. Questa trasformazione, questa<br />

rimessa a nuovo è una vera e propria rigenerazione<br />

spirituale, un “nascere <strong>di</strong> nuovo” e ciò avviene per la<br />

fiducia data a <strong>Dio</strong> Padre e al Suo Figliolo, autore sulla<br />

croce <strong>di</strong> un sacrificio, <strong>di</strong> un’espiazione volontaria dei<br />

peccati <strong>di</strong> tutto il mondo. Questa fede ha il potere <strong>di</strong><br />

mutare la con<strong>di</strong>zione umana portandola dalle tenebre<br />

alla luce, dalla morte alla vita.<br />

“…Bisogna che questo corruttibile rivesta <strong>in</strong>corruttibilità…”,<br />

spirito, anima e corpo. “Bisogna”! È<br />

<strong>in</strong>derogabile!<br />

Usciti dalla mano del Creatore, i nostri progenitori,<br />

Adamo ed Eva, benché fisicamente nu<strong>di</strong>, erano spiritualmente,<br />

moralmente vestiti <strong>di</strong> tutto punto; il loro<br />

prosegue dalla prima pag<strong>in</strong>a<br />

rapporto con <strong>Dio</strong> era ottimo, con Lui <strong>di</strong>alogavano, si<br />

muovevano <strong>in</strong>sieme nel Para<strong>di</strong>so terrestre (cfr. Genesi<br />

2:7-8, 15-16; 3:8; ecc.). Ma il guastatore, ovvero<br />

Satana, li istigò a ribellarsi a <strong>Dio</strong>. Li rov<strong>in</strong>ò, li spogliò<br />

del loro felice abito morale. Infatti, non per una ragione<br />

prettamente anatomica, si legge nella Bibbia che,<br />

persa la fiducia nelle precise <strong>di</strong>sposizioni date loro dal<br />

Creatore, ritennero che l’essere nu<strong>di</strong> fosse peccato e<br />

subentrò la paura. Si nascosero. Avevano com<strong>in</strong>ciato<br />

loro a stabilire ciò che era bene e ciò che era male,<br />

sostituendosi, <strong>in</strong> un certo senso, a <strong>Dio</strong>. Satana aveva<br />

loro detto: “…i vostri occhi si apriranno e sarete<br />

come <strong>Dio</strong>…” (Genesi 3:5), se vi opporrete a ciò che il<br />

Creatore vi ha detto <strong>di</strong> non fare. Fu un <strong>in</strong>ganno <strong>in</strong> cui<br />

l’<strong>in</strong>tero mondo fu <strong>in</strong>trappolato per millenni. E la tentazione<br />

viene cont<strong>in</strong>uamente accolta. Ma <strong>Dio</strong>, per la Sua<br />

personale giustizia, per il Suo amore, <strong>in</strong>tende sopprimere<br />

questo <strong>di</strong>sastro morale <strong>in</strong> coloro che ne richiedono<br />

l’<strong>in</strong>tervento (cfr. Luca 18:9-14; Atti 2:37-39).<br />

Un ispirato servo <strong>di</strong> Gesù Cristo scriverà <strong>in</strong> una sua<br />

lettera: “…Ognuno è tentato dalla propria concupiscenza<br />

che lo attrae e lo seduce. Poi la concupiscenza,<br />

quando ha concepito, partorisce il peccato; e il<br />

peccato, quando è compiuto, produce la morte”<br />

(Giacomo 1:14-15). Ma è per questo stato <strong>di</strong> cose che<br />

<strong>Dio</strong> ha provveduto il riscatto, la redenzione. La morte,<br />

nel suo pieno significato, perde il suo potere quando<br />

l’uomo, fatto cosciente della propria congenita debolezza,<br />

si lascia rivestire, <strong>in</strong>teramente coprire non da<br />

una sua presunta giustizia, ma dalla giustizia <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>,<br />

rilasciatagli da Cristo Gesù (cfr. Romani 3:21-26).<br />

È consolante, vivificante sapere e credere che tutto<br />

non f<strong>in</strong>isce nella polvere <strong>di</strong> questo mondo e che f<strong>in</strong>almente<br />

cessa il tormento procurato da <strong>in</strong>teriori combattimenti<br />

spirituali (cfr. Romani 7:14-24; 8:1). Il credente<br />

ha questa certezza ed è lo Spirito Santo che gli<br />

rivela l’efficacia <strong>di</strong> questo rivestimento: “<strong>Dio</strong> ha vivificato<br />

anche voi che eravate morti nelle vostre colpe e<br />

nei vostri peccati, ai quali un tempo vi abbandonaste<br />

seguendo l’andazzo <strong>di</strong> questo mondo… Ma <strong>Dio</strong>,<br />

che è ricco <strong>in</strong> misericor<strong>di</strong>a, per il grande amore con<br />

cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei<br />

peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che<br />

siete stati salvati)… me<strong>di</strong>ante la fede…” (Efes<strong>in</strong>i<br />

2:1, 4, 8).<br />

Dunque, <strong>Dio</strong> <strong>in</strong>terviene per la redenzione dell’<strong>in</strong>tero<br />

mondo, purché si rivolga a Lui lo sguardo della<br />

fede. L’abito della giustizia con cui si è rivestiti, nell’attesa<br />

che <strong>di</strong>mostri tutto il suo splendore con la risurrezione,<br />

va portato <strong>di</strong>gnitosamente, con riconoscenza, al<br />

f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> svolgere il compito assegnato da <strong>Dio</strong> al credente<br />

<strong>di</strong> essere “…il sale della terra… la luce del mondo”<br />

(Matteo 5:13,14).<br />

Tutti gli aspetti della creazione sono una testimonianza<br />

dell’amore <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> per l’uomo (cfr. Romani<br />

1:32), pertanto, convertiti a Cristo <strong>di</strong>mostriamo l’aspetto<br />

più importante <strong>di</strong> questa creazione: l’essere stati<br />

rivestiti da <strong>Dio</strong> della Sua stessa giustizia; il miracolo<br />

della rigenerazione spirituale, con la garanzia <strong>di</strong> entrare<br />

nella vita eterna per una gioia senza f<strong>in</strong>e (cfr. Matteo<br />

25:21; I Pietro 1:8).<br />

Proclamiamo l’Evangelo <strong>di</strong> Cristo al mondo non<br />

più spiritualmente nu<strong>di</strong>, bensì gloriosamente rivestiti<br />

<strong>di</strong> Lui. Lasciamoci spogliare e rivestire da <strong>Dio</strong>: spirito,<br />

anima e corpo!<br />

Germano Giuliani


16-31 OTTOBRE 2007 CRISTIANI OGGI<br />

PAGINA 3<br />

Il testo biblico <strong>in</strong>coraggia ogni genitore a<br />

provvedere per i propri figli una vera e propria<br />

<strong>di</strong>mora spirituale, che funga per i nostri “piccoli”<br />

da casa e asilo.<br />

Il simbolismo<br />

L’allegoria del versetto comunica un duplice<br />

aspetto dell’<strong>in</strong>segnamento, la semplicità ed il<br />

dovere. L’espressione <strong>in</strong>iziale “anche” sta per<br />

“ad<strong>di</strong>rittura, perf<strong>in</strong>o”. È come <strong>di</strong>re: se gli esseri<br />

reputati <strong>in</strong>feriori sono capaci <strong>di</strong> provvedere perfettamente<br />

al bisogno delle loro creature, quanto<br />

più dovrebbero esserne capaci gli uom<strong>in</strong>i.<br />

Dunque queste righe sono la<br />

testimonianza che tutti possono<br />

fare appieno la volontà <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>. Il<br />

messaggio d’amore, santità e<br />

potenza della Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> è<br />

chiaro e accessibile a chiunque,<br />

soltanto chi non vuole non farà<br />

la volontà <strong>di</strong>v<strong>in</strong>a: “Questo<br />

comandamento che <strong>oggi</strong> ti do,<br />

non è troppo <strong>di</strong>fficile per te, né<br />

troppo lontano da te. Non è nel<br />

cielo, perché tu <strong>di</strong>ca: ‘Chi salirà<br />

per noi nel cielo e ce lo porterà e<br />

ce lo farà u<strong>di</strong>re perché lo mettiamo<br />

<strong>in</strong> pratica?’. Non è <strong>di</strong> là dal<br />

mare, perché tu <strong>di</strong>ca: ‘Chi passerà<br />

per noi <strong>di</strong> là dal mare e ce<br />

lo porterà e ce lo farà u<strong>di</strong>re perché<br />

lo mettiamo <strong>in</strong> pratica?’.<br />

Invece, questa parola è molto<br />

vic<strong>in</strong>a a te; è nella tua bocca e<br />

nel tuo cuore, perché tu la metta<br />

<strong>in</strong> pratica” (Deuteronomio<br />

30:11-14).<br />

La Scuola Domenicale richiede<br />

comunque l’alacre impegno <strong>di</strong> ogni credente, una<br />

completa de<strong>di</strong>zione, a volte r<strong>in</strong>unce e sacrifici per<br />

i monitori <strong>in</strong>nanzitutto, ma per chiunque, studenti<br />

<strong>in</strong>clusi. L’unica via per sopperire a questa<br />

richiesta è perciò l’assunzione del proprio dovere.<br />

Provvedere ad un tetto spirituale per i propri<br />

figli fa parte del normale corso della vita, ma è<br />

anche un dovere. Qualora un domani non dovessero<br />

trovare nella chiesa una solida base spirituale,<br />

un rifugio, un asilo, una casa dove scampare<br />

alle tormente della vita, non saranno tentati<br />

<strong>di</strong> volgersi altrove?<br />

L’uomo non può vivere senza un riparo e<br />

questo pr<strong>in</strong>cipio è valido anche per la vita spirituale.<br />

Il problema è che <strong>di</strong>fficilmente il mondo e la<br />

società potranno offrire un luogo sicuro come<br />

farebbe un genitore, con amore e s<strong>in</strong>cerità.<br />

Probabilmente, proprio come avviene agli<br />

uccelli, rischieranno <strong>di</strong> trovare delle gabbie, delle<br />

prigioni spirituali che <strong>in</strong>ibiranno ogni aspetto<br />

prosegue dalla prima pag<strong>in</strong>a<br />

La Scuola Domenicale,<br />

rifugio spirituale<br />

“Anche il passero si trova una casa e la ron<strong>di</strong>ne un nido dove posare i suoi picc<strong>in</strong>i…<br />

I tuoi altari, o Signore degli eserciti, Re mio, <strong>Dio</strong> mio!…” (Salmo 84:3)<br />

positivo del loro meraviglioso futuro.<br />

I figli nella più tenera età sono def<strong>in</strong>iti “piccoli,<br />

picc<strong>in</strong>i”, ossia <strong>in</strong><strong>di</strong>fesi e deboli. È dunque<br />

responsabilità del padre e della madre rispondere<br />

al loro bisogno <strong>di</strong> protezione e formazione spirituale:<br />

“…perché non sono i figli che debbono<br />

accumulare ricchezze per i genitori, ma i genitori<br />

per i figli” (II Cor<strong>in</strong>zi 12:14).<br />

Lo splendore della sede<br />

L’unica ed esaustiva ricchezza <strong>di</strong> questo luogo<br />

è la gloriosa presenza <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>! La Scuola Domenicale<br />

non è un ambiente nel quale vengono tra-<br />

smesse sterili nozioni teologiche, ma dove s<strong>in</strong>ceri<br />

credenti nati <strong>di</strong> nuovo comunicano la realtà e il<br />

valore della comunione con <strong>Dio</strong>: “La mia parola<br />

e la mia pre<strong>di</strong>cazione non consistettero <strong>in</strong> <strong>di</strong>scorsi<br />

persuasivi <strong>di</strong> sapienza umana, ma <strong>in</strong> <strong>di</strong>mostrazione<br />

<strong>di</strong> Spirito e <strong>di</strong> potenza, aff<strong>in</strong>ché la<br />

vostra fede fosse fondata non sulla sapienza<br />

umana, ma sulla potenza <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>” (I Cor<strong>in</strong>zi 2:4,<br />

5).<br />

Lì si possono raggiungere “gli altari” della<br />

consacrazione a <strong>Dio</strong> e trovare una vera azione<br />

purificatrice e modellatrice dello Spirito Santo.<br />

Possa ogni aula essere un luogo dove il fuoco<br />

resti sempre acceso: “…io, il Signore, ho acceso<br />

il fuoco ed esso non sarà spento” (Ezechiele<br />

20:48).<br />

Si potrà scoprire <strong>in</strong> questo nuovo anno la<br />

potenza del “Signore degli eserciti”, nome <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />

usato ogniqualvolta il popolo d’Israele ha sperimentato<br />

gloriose e soprannaturali liberazioni: “Il<br />

Signore degli eserciti è con noi, il <strong>Dio</strong> <strong>di</strong> Giacob-<br />

be è il nostro rifugio. Venite, guardate le opere<br />

del Signore, egli fa sulla terra cose stupende. Fa<br />

cessare le guerre f<strong>in</strong>o all'estremità della terra;<br />

rompe gli archi, spezza le lance, brucia i carri<br />

da guerra” (Salmo 46:7-9).<br />

Sarà ancora per un altro prezioso periodo il<br />

posto dove verrà <strong>in</strong>segnata l’autorevole Parola<br />

del “Re”. Leggi e decreti umani sono sempre<br />

imperfetti e per questo <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo aggiornamento,<br />

ma i pr<strong>in</strong>cipi della Scrittura sono stabili da<br />

migliaia <strong>di</strong> anni! L’amore, l’etica ed ogni valore<br />

comunicato dai Vangeli non <strong>in</strong>vecchieranno mai:<br />

“Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole<br />

non passeranno” (Luca 21:33);<br />

“…Tu, Signore, nel pr<strong>in</strong>cipio hai<br />

fondato la terra e i cieli sono<br />

opera delle tue mani. Essi periranno,<br />

ma tu rimani; <strong>in</strong>vecchieranno<br />

tutti come un vestito, e<br />

come un mantello li avvolgerai e<br />

saranno cambiati; ma tu rimani<br />

lo stesso, e i tuoi anni non<br />

avranno mai f<strong>in</strong>e” (Ebrei 1:10-<br />

12).<br />

Inf<strong>in</strong>e, quale sod<strong>di</strong>sfazione<br />

sarà ascoltare qualcuno che potrà<br />

raccontare <strong>di</strong> aver fatto un’esperienza<br />

personale con <strong>Dio</strong> ed<br />

esclamare: “Re mio! <strong>Dio</strong> mio!”.<br />

Egli non sarà dunque più soltanto<br />

il Creatore, ma <strong>di</strong>verrà il Padre<br />

e la guida dell’anima <strong>di</strong> qualche<br />

alunno salvato per grazia.<br />

A un genitore non è dato <strong>di</strong><br />

sapere il futuro della propria prole<br />

e le scelte che farà, ma ciò non<br />

giustifica l’<strong>in</strong>adempienza al dovere<br />

<strong>di</strong> darle una sana formazione<br />

spirituale.<br />

Il salmista a questo proposito lascia ad ogni<br />

padre e madre una preghiera seguita da una<br />

meravigliosa promessa: “O Signore, <strong>Dio</strong> degli<br />

eserciti, ascolta la mia preghiera; porgi orecchio,<br />

o <strong>Dio</strong>… il Signore concederà grazia e gloria.<br />

Egli non rifiuterà <strong>di</strong> far del bene a quelli che<br />

camm<strong>in</strong>ano rettamente. O Signore degli eserciti,<br />

beato l'uomo che confida <strong>in</strong> te!” (Salmo 84:8,<br />

11, 12).<br />

La Scuola Domenicale è pronta ancora una<br />

volta a dare il suo contributo per istruire i “picc<strong>in</strong>i”<br />

ad essa affidati. Con essa ogni “valle” ed<br />

“autunno” della vita porteranno anche “la pi<strong>oggi</strong>a<br />

che ricopre <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zioni”, aff<strong>in</strong>ché aumenti<br />

“la loro forza e compaiano <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e davanti a <strong>Dio</strong><br />

<strong>in</strong> Sion”.<br />

Salvatore Esposito


PAGINA 4 CRISTIANI OGGI<br />

16-31 OTTOBRE 2007<br />

Un periodo <strong>di</strong> tempo speso <strong>in</strong>teramente ai pie<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> Gesù, il Div<strong>in</strong>o Maestro, non può lasciare<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>fferenti. Un risultato vi sarà, un effetto si<br />

vedrà.<br />

Otto mesi <strong>in</strong> un luogo dove le numerose attività<br />

spirituali quoti<strong>di</strong>ane sono <strong>in</strong>tegrate da alcune<br />

manuali e pratiche, dove la devozione personale<br />

e privata non è separata da quella comunitaria e<br />

collettiva, dove l’<strong>in</strong>segnamento appreso viene<br />

sperimentato, dove molti sono i culti, ma non<br />

mancano le attività evangelistiche, tutto alla f<strong>in</strong>e<br />

<strong>in</strong>cide <strong>in</strong> maniera significativa sul carattere e sulla<br />

personalità <strong>di</strong> giovani desiderosi <strong>di</strong> servire il<br />

Signore.<br />

Nel brano biblico <strong>di</strong> I Cor<strong>in</strong>zi 9 troviamo alcune<br />

figure che ci permettono <strong>di</strong> fare delle considerazioni<br />

sulla formazione spirituale.<br />

La certezza<br />

“…Non sono apostolo?…” (9:1). “Apostolo”<br />

vuol <strong>di</strong>re “mandato”, ma prima <strong>di</strong> essere stato<br />

<strong>in</strong>viato Paolo era stato chiamato, non si era proposto,<br />

non aveva <strong>di</strong>speratamente voluto: “Paolo,<br />

servo <strong>di</strong> Cristo Gesù, chiamato a essere apostolo…”<br />

(Romani 1:1); “…Paolo, chiamato a essere<br />

apostolo <strong>di</strong> Cristo Gesù per volontà <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>…”<br />

(I Cor<strong>in</strong>zi 1:1); “…apostolo non da parte <strong>di</strong><br />

uom<strong>in</strong>i né per mezzo <strong>di</strong> un uomo, ma per mezzo<br />

<strong>di</strong> Gesù Cristo e <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> Padre che lo ha risuscitato<br />

dai morti” (Galati 1:1).<br />

L’Apostolo Paolo serviva il Signore con un<br />

grado <strong>di</strong> certezza tale da presentare la sua testimonianza<br />

cristiana con estrema conv<strong>in</strong>zione:<br />

“Infatti il nostro vangelo non vi è stato annunziato<br />

soltanto con parole, ma anche con potenza,<br />

con lo Spirito Santo e con piena conv<strong>in</strong>zione;<br />

<strong>in</strong>fatti sapete come ci siamo comportati fra<br />

voi, per il vostro bene” (I Tessalonicesi 1:5).<br />

Conv<strong>in</strong>zioni bibliche, sane, equilibrate, ma<br />

anche profonde e ra<strong>di</strong>cate sono <strong>in</strong><strong>di</strong>spensabili per<br />

chi vuole annunciare Cristo Gesù al mondo.<br />

La verità è sempre chiara, netta, evidente e<br />

conv<strong>in</strong>cente. Non si può pensare <strong>di</strong> vedere gl’<strong>in</strong>creduli<br />

toccati dallo Spirito <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> e conv<strong>in</strong>ti <strong>di</strong><br />

peccato, <strong>di</strong> giustizia e <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio se la testimonianza<br />

che ricevono non viene annunciata con<br />

pienezza <strong>di</strong> conv<strong>in</strong>zione.<br />

Lo scopo dell’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no è fornire<br />

agli studenti l’<strong>in</strong>segnamento biblico sufficiente<br />

sul quale p<strong>oggi</strong>are le loro conv<strong>in</strong>zioni, senza tentennamenti<br />

né approssimazioni, tale da rendere<br />

la loro fede fondata e certa, la loro vita spirituale<br />

stabile, ma anche la loro testimonianza cristiana<br />

persuasiva ed efficace.<br />

La serenità<br />

“Chi mai fa il soldato a proprie spese?…”<br />

(9:7). Altre volte l’Apostolo Paolo ha parlato del<br />

soldato… ma qui ne parla per <strong>in</strong><strong>di</strong>care che il soldato<br />

è sostenuto, non può lavorare e sostenere se<br />

stesso, deve pensarci qualcun altro.<br />

Pensiamo a servire il Signore, al resto penserà<br />

Lui! Quante sollecitu<strong>di</strong>ni, quante preoccupazioni<br />

Le qualità <strong>di</strong> un<br />

Il significato della formazione presso<br />

<strong>in</strong>utili, quante ansie a volte <strong>di</strong>struttive, quante<br />

paure <strong>in</strong>fondate!<br />

Il popolo d’Israele vide la manna scendere dal<br />

cielo per quarant’anni senza <strong>in</strong>terruzione e ne<br />

doveva raccogliere una porzione quoti<strong>di</strong>ana senza<br />

preoccuparsi per l’<strong>in</strong>domani, perché ne sarebbe<br />

scesa certamente a sufficienza.<br />

<strong>Dio</strong> mandò dei corvi per nutrire il profeta Elia.<br />

La preoccupazione del servitore deve essere<br />

quella <strong>di</strong> servire, senza altre ansietà, senza altri<br />

pensieri, perché il Signore si prenderà cura certamente<br />

<strong>di</strong> lui e delle sue necessità.<br />

Oh, certamente, egli vivrà una vita modesta,<br />

sobria, sapendo che il Signore è capace <strong>di</strong> supplire<br />

ad ogni bisogno “…secondo la<br />

sua ricchezza, <strong>in</strong> Cristo Gesù.”<br />

(Filippesi 4:19)… supplire ai<br />

bisogni non ai capricci e agli<br />

eccessi <strong>di</strong> una vita stravagante.<br />

Il servizio cristiano va reso al<br />

Signore con serenità, senza preoccuparsi<br />

delle como<strong>di</strong>tà e delle ricchezze<br />

terrene “…sapendo <strong>di</strong><br />

possedere una ricchezza migliore<br />

e duratura” (Ebrei 10:34).<br />

A quanti studenti con scarsi<br />

mezzi economici, nel corso degli<br />

anni, <strong>Dio</strong> ha provveduto il necessario!<br />

Quante volte nella buca della<br />

posta dell’Istituto Biblico<br />

<strong>Italia</strong>no abbiamo trovato buste anonime<br />

con offerte a favore <strong>di</strong> studenti<br />

bisognosi!<br />

La moderazione<br />

“…Chi pianta una vigna e<br />

non ne mangia il frutto?…”<br />

(9:7). L’Apostolo Paolo parla<br />

<strong>in</strong>somma del vignaiolo.<br />

L’attività del vignaiolo è faticosa.<br />

La fatica nella vigna è ormai un’immag<strong>in</strong>e legata<br />

alla nostra <strong>in</strong>fanzia.<br />

I mezzi meccanici hanno sostituito le prestazioni<br />

manuali e ormai è <strong>di</strong>fficile vedere ancora un<br />

conta<strong>di</strong>no armato <strong>di</strong> zappa o <strong>di</strong> vanga.<br />

Però, è certo che dopo la fatica e l’attesa arriva<br />

f<strong>in</strong>almente il frutto, l’uva ben matura, il v<strong>in</strong>o<br />

che rosseggia, che fa risplendere il volto.<br />

Non bisogna berne molto, non ci si può <strong>in</strong>ebriare<br />

del v<strong>in</strong>o dei risultati del servizio, altrimenti<br />

si cade nella seduzione del successo!<br />

Vi sono risultati che ve<strong>di</strong>amo ora qui sulla terra,<br />

ma ve ne sono molti altri che vedremo un<br />

giorno nel cielo.<br />

Chi <strong>in</strong>segue il successo rischia <strong>di</strong> perdere la<br />

visione del servizio a <strong>Dio</strong>, <strong>in</strong>fatti il Signore desidera<br />

che sperimentiamo <strong>in</strong>nanzi tutto il privilegio<br />

<strong>di</strong> poterlo servire e poi coltiviamo la fedeltà, vale<br />

a <strong>di</strong>re il più grande successo che possiamo ottenere.<br />

Oggi più che mai è <strong>in</strong><strong>di</strong>spensabile un carattere<br />

equilibrato per servire efficacemente il Signore.<br />

Si può essere facilmente trasportati dalle emo-<br />

zioni e dalle esagerazioni proprie <strong>di</strong> questo mondo<br />

sbilanciato verso il baratro del peccato.<br />

Un carattere scarsamente consacrato può<br />

rov<strong>in</strong>are anche il dono più eccellente!<br />

L’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no si prefigge <strong>in</strong>nanzi<br />

tutto <strong>di</strong> fornire un luogo ed un periodo <strong>di</strong> tempo<br />

nel quale vedere formato maggiormente il proprio<br />

carattere.<br />

Ecco perché oltre allo stu<strong>di</strong>o non mancano<br />

quoti<strong>di</strong>anamente attività pratiche, che forniscono<br />

agli studenti la possibilità <strong>di</strong> verificare e misurare<br />

le proprie attitu<strong>di</strong>ni <strong>in</strong>teriori al servizio e vederle<br />

aff<strong>in</strong>ate secondo la volontà <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>.<br />

La compassione<br />

“…chi pascola un gregge e non si ciba del<br />

latte del gregge?” (9:7). L’Apostolo Paolo parla<br />

ora del pastore.<br />

È <strong>in</strong>teressante notare che il pastore dopo aver<br />

portato il gregge al pascolo con sacrificio, aver<br />

cercato la pecora che si è smarrita, poi, proprio <strong>in</strong><br />

considerazione del suo animo, non si ciba della<br />

carne, ma del latte, un prodotto che la pecora<br />

produce naturalmente.<br />

Un pastore non uccide le pecore; le pecore le<br />

uccide il macellaio!<br />

Quanto abbiamo bisogno <strong>di</strong> compassione!<br />

La compassione è la chiave del vero servizio<br />

cristiano: “Gesù, smontato dalla barca, vide una<br />

gran folla; ne ebbe compassione e ne guarì gli<br />

ammalati” (Matteo 14:14).<br />

Oggi anziché buoni samaritani, pullulano leviti<br />

e sacerdoti <strong>in</strong> gran numero, i quali, visto il<br />

malcapitato, si girano dal lato opposto.<br />

L’egoismo impera, l’amor proprio avvelena i<br />

rapporti umani e m<strong>in</strong>a alla base le stesse fondamenta<br />

della convivenza civile. Un servitore <strong>di</strong><br />

<strong>Dio</strong> è sensibile al bisogno altrui e alle altrui


16-31 OTTOBRE 2007 CRISTIANI OGGI<br />

PAGINA 5<br />

servitore<br />

l’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no<br />

necessità. Non vive per se stesso, “…ma per colui<br />

che è morto e risuscitato…” (II Cor<strong>in</strong>zi 5:15).<br />

Non può esservi servizio efficace senza compassione.<br />

Chi desidera spendere del tempo <strong>in</strong> una struttura<br />

come l’IBI lo farà cercando il Signore perché<br />

“allarghi il suo cuore”, nutrendolo <strong>di</strong> quella compassione<br />

che animava il cuore <strong>di</strong> Gesù Cristo il quale,<br />

essendo ricco, s’è fatto povero per amor nostro,<br />

aff<strong>in</strong>ché, me<strong>di</strong>ante la sua povertà, noi potessimo<br />

<strong>di</strong>ventar ricchi (cfr. II Cor<strong>in</strong>zi 8:9).<br />

La costanza<br />

“…chi ara deve arare con speranza e chi trebbia<br />

il grano deve trebbiarlo con la speranza <strong>di</strong> averne<br />

la sua parte” (9:10).<br />

Ora, l’apostolo Paolo ci<br />

presenta la figura del<br />

conta<strong>di</strong>no.<br />

Il conta<strong>di</strong>no deve<br />

lavorare con speranza.<br />

La sua speranza è fondata<br />

sulla qualità del seme;<br />

sulla presenza <strong>di</strong> almeno<br />

una quarta parte del terreno<br />

che risulterà buona,<br />

come la famosa parabola<br />

<strong>di</strong> Gesù: la strada, i luoghi<br />

rocciosi, le sp<strong>in</strong>e, ma<br />

anche la buona terra! Il<br />

conta<strong>di</strong>no spererà nell’azione<br />

dell’acqua, del<br />

sole, delle stagioni che si<br />

susseguono.<br />

Non vogliamo <strong>di</strong>sperare,<br />

il frutto arriverà,<br />

perché la nostra speranza<br />

è riposta <strong>in</strong> <strong>Dio</strong>.<br />

Un servitore <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />

deve essere costante;<br />

una volta messa la mano all’aratro non può guardare<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>etro, qualsiasi cosa avvenga.<br />

Il servizio cristiano non può essere l’emotiva <strong>in</strong>fatuazione<br />

<strong>di</strong> un momento, ma la costante attività <strong>di</strong><br />

una vita <strong>in</strong>tera.<br />

Insieme ai nostri giovani, all’IBI cerchiamo <strong>di</strong> imparare<br />

la costanza nel servizio, sapendo che l’operare<br />

appartiene a <strong>Dio</strong>. Il nostro servizio non è vano nel<br />

Signore, perché Egli onora coloro che Lo onorano.<br />

La maturità<br />

“Se abbiamo sem<strong>in</strong>ato per voi i beni spirituali, è<br />

forse gran cosa se mietiamo i vostri beni materiali?”<br />

(9:11). La penultima figura presentata è quella<br />

del sem<strong>in</strong>atore.<br />

L’accento è posto sulla sem<strong>in</strong>a <strong>di</strong> beni spirituali:<br />

vogliamo sem<strong>in</strong>are beni spirituali, “perché chi sem<strong>in</strong>a<br />

per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne;<br />

ma chi sem<strong>in</strong>a per lo Spirito mieterà dallo<br />

Spirito vita eterna” (Galati 6:8).<br />

Si sem<strong>in</strong>a il pane della Parola: “Getta il tuo pane<br />

sulle acque, perché dopo molto tempo lo ritroverai”<br />

(Ecclesiaste 11:1).<br />

Sem<strong>in</strong>iamo il sano messaggio dell’Evangelo, par-<br />

lando <strong>di</strong> Cristo crocifisso, <strong>in</strong>vitando al ravve<strong>di</strong>mento<br />

e alla separazione dal peccato, allora mieteremo esperienze<br />

genu<strong>in</strong>e e profonde; sem<strong>in</strong>iamo consacrazione<br />

e troveremo consacrazione; sem<strong>in</strong>iamo <strong>in</strong>tegrità<br />

e raccoglieremo <strong>in</strong>tegrità; sem<strong>in</strong>iamo perdono e<br />

riceveremo perdono. “Chi dunque avrà violato uno<br />

<strong>di</strong> questi m<strong>in</strong>imi comandamenti e avrà così <strong>in</strong>segnato<br />

agli uom<strong>in</strong>i, sarà chiamato m<strong>in</strong>imo nel regno<br />

dei cieli; ma chi li avrà messi <strong>in</strong> pratica e <strong>in</strong>segnati<br />

sarà chiamato grande nel regno dei cieli”<br />

(Matt.5:19).<br />

Sem<strong>in</strong>iamo <strong>in</strong>nanzi tutto con la vita ancor prima<br />

che con le parole! L’esempio è il più grande sermone<br />

che possiamo pre<strong>di</strong>care e il più efficace stu<strong>di</strong>o biblico<br />

che possiamo esporre. Questo si cerca d’<strong>in</strong>segnare<br />

all’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no!<br />

La <strong>di</strong>gnità<br />

L’ultima figura è quella del sacerdote nel Tempio:<br />

“Non sapete che quelli che fanno il servizio sacro<br />

mangiano ciò che è offerto nel tempio? E che coloro<br />

che attendono all’altare, hanno parte all’altare?<br />

Similmente, il Signore ha or<strong>di</strong>nato che coloro che<br />

annunziano il vangelo vivano del vangelo” (9:13,<br />

14).<br />

Il compito del sacerdote era prima <strong>di</strong> tutto quello<br />

<strong>di</strong> offrire: non doveva prendere, doveva dare; non<br />

doveva avere, doveva cedere. Infatti, è scritto sì che<br />

i sacerdoti “mangiano”, ma “<strong>di</strong> quel che è offerto nel<br />

tempio”. Dirà qualcuno “…pover<strong>in</strong>o, deve sempre<br />

offrire!”. Sì, il servitore è come il suo Signore, che<br />

“ha tanto amato… che ha dato…” (Giovanni<br />

3:16), non ha trattenuto per Sé, ma ha offerto agli<br />

altri… peccatori e nemici e… ha offerto <strong>in</strong>nanzi tutto<br />

Se stesso.<br />

Il vero servitore offre se stesso sull’altare della<br />

consacrazione. Potrebbe offrire il proprio tempo, i<br />

propri talenti, le proprie energie, f<strong>in</strong>ché viene apprezzato,<br />

valutato opportunamente o ad<strong>di</strong>rittura<br />

adeguatamente retribuito. Poi, quando non è più<br />

apprezzato, allora f<strong>in</strong>isce il dono del tempo, dei talenti,<br />

dell’energia, ecc. Il servitore offre se stesso al<br />

Signore. <strong>Dio</strong> sa se e quanto dobbiamo patire per il<br />

Suo nome, l’importante è che lo facciamo con buona<br />

<strong>di</strong>sposizione e non con malanimo, non per essere<br />

apprezzati, valutati, ma perché siamo già apprezzati<br />

e valutati… da <strong>Dio</strong>.<br />

La generosità pura e <strong>di</strong>s<strong>in</strong>teressata porta un frutto<br />

sano e duraturo, come quello prodotto dal dono della<br />

vita immacolata <strong>di</strong> Cristo Gesù, il quale “…dopo<br />

aver dato la sua vita… vedrà il frutto del suo tormento<br />

<strong>in</strong>teriore, e ne sarà saziato…” (Isaia 53:10,<br />

11).<br />

Si è servitori veri, sempre! <strong>Dio</strong> è Colui che provvede<br />

e ricompensa. La <strong>di</strong>gnità è la sp<strong>in</strong>a dorsale del<br />

servizio cristiano, lo sorregge e lo sostiene!<br />

Presso l’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no si cerca <strong>di</strong> <strong>in</strong>segnare<br />

un servizio reso con <strong>di</strong>gnità, nella considerazione<br />

della elevatezza del privilegio a cui si è chiamati:<br />

siamo servitori del Re dei re!<br />

Eliseo Cardarelli<br />

Nella tua città ascolta il consiglio<br />

della Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> sulle frequenze <strong>di</strong><br />

RADIOEVANGELO<br />

Acireale (CT) 92,500+92,800 MHz<br />

Agrigento 98,500 MHz<br />

Atena Lucana (SA) 88,400 MHz (rip.Napoli)<br />

At<strong>in</strong>a (FR) 90,000 MHz (rip.Sora)<br />

Bari 91,500 MHz<br />

Benevento 88,800 MHz (rip.Napoli)<br />

Bologna 88,450 MHz; 88,300 MHz<br />

Cagliari 101,750 MHz<br />

Cass<strong>in</strong>o (FR) 89,200 MHz (rip.Sora)<br />

Catania 91,000 MHz<br />

Crotone - Caccuri 107,400 MHz<br />

(rip.Isola Capo Rizzuto)<br />

Fros<strong>in</strong>one 89,100 MHz (rip.Roma)<br />

Gela (CL) 104,200 MHz<br />

Giarre (CT) 93,400 MHz, 93,800 MHz<br />

G<strong>in</strong>osa (TA) 102,300 MHz<br />

Grav<strong>in</strong>a (BA) 103,500MHz<br />

Isola Capo Rizzuto (KR) 104,900 MHz<br />

Isola Liri (FR) 101,450 MHz (rip.Sora)<br />

Lat<strong>in</strong>a-Sonn<strong>in</strong>o 101,700+93,550 MHz (rip.Roma)<br />

Macchia <strong>di</strong> Giarre (CT) 106,300 MHz<br />

(rip.L<strong>in</strong>guaglossa)<br />

Matera 98,300 MHz<br />

Melito <strong>di</strong> Porto S. (RC) 104,300 MHz<br />

Misilmeri (PA) 99,500 MHz<br />

Montecalvo (AV) 96,300 MHz (rip.Napoli)<br />

Napoli 102,800 MHz<br />

Petilia Policastro (KR) 92,600 MHz<br />

(rip.Isola Capo Rizzuto)<br />

Reggio Calabria 107,700 MHz<br />

Rieti 101,900 MHz (rip.Roma)<br />

Rim<strong>in</strong>i (RN) 95,000 MHz<br />

Roma 101,700 MHz<br />

Sant’Agata Militello (ME) 91,200 MHz<br />

Sant’Angelo dei Lombar<strong>di</strong> (AV) 91,200 MHz<br />

(rip.Nap.)<br />

San Giovanni <strong>in</strong> Carico (FR) 87,550 MHz<br />

(rip.Sora)<br />

Salemi (TP) 103,700 MHz (rip.Trapani)<br />

Segni (RM) 107,400 MHz (rip.Roma)<br />

Sora (FR) 89,360 MHz<br />

Terni 107,000 MHz (rip.Roma)<br />

Trapani 103,700 MHz<br />

TRASMISSIONI<br />

CRISTIANI OGGI TV<br />

VIA SATELLITE<br />

Sono <strong>in</strong> onda via satellite<br />

le trasmissioni televisive<br />

del programma<br />

Cristiani Oggi TV,<br />

ogni sabato alle ore 20,30<br />

su Stu<strong>di</strong>o Europa, <strong>in</strong> chiaro<br />

Hot Bird 4 - 13,0°Est<br />

Freq. 11179 Mhz<br />

polarizzazione orizzontale


PAGINA 6 CRISTIANI OGGI<br />

16-31 OTTOBRE 2007<br />

Le prime impressioni de<br />

LA PRIMA CLASSE<br />

All’<strong>in</strong>izio, abituarsi ai ritmi dell’Istituto Biblico<br />

non è stato facile. Si nutre, però, una certezza nel<br />

cuore capace <strong>di</strong> sostenere la decisione presa, cioè<br />

che è nella volontà <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>. Dopo qualche settimana<br />

si com<strong>in</strong>cia <strong>in</strong>fatti a scorgere all’orizzonte qualcosa<br />

che si vedeva prima e tutto assume un aspetto<br />

totalmente <strong>di</strong>verso.<br />

Angela Attore (Napoli-Vomero)<br />

R<strong>in</strong>grazio il Signore perché posso frequentare il<br />

primo anno accademico presso l’Istituto Biblico<br />

<strong>Italia</strong>no. Non è facile adeguarsi a tutto, ma sicuramente<br />

risulterà utile per la mia formazione sia<br />

caratteriale sia spirituale (cfr. II Timoteo 3:16).<br />

Alb<strong>in</strong>o Belluoccio (Rim<strong>in</strong>i)<br />

La vita all’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no è caratterizzata<br />

da un ritmo e un orario ben precisi, scan<strong>di</strong>ti da<br />

varie attività. Questo stile <strong>di</strong> vita è utile ad un cristiano<br />

“nato <strong>di</strong> nuovo”, il quale desidera appartarsi<br />

per me<strong>di</strong>tare ed apprendere la Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> e<br />

impegnarsi a conformare la propria vita alla<br />

volontà <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>.<br />

Michele Capasso (Frattamaggiore-NA)<br />

R<strong>in</strong>grazio <strong>Dio</strong> perché ha risposto al mio desiderio<br />

<strong>di</strong> de<strong>di</strong>care <strong>in</strong>teramente questo periodo della<br />

mia vita a Lui. Stando a stretto contatto con la Sua<br />

Parola, il Signore mette <strong>in</strong> luce tutti gli aspetti del<br />

mio carattere che vanno cambiati, aff<strong>in</strong>ché Egli<br />

possa usarmi secondo la Sua volontà.<br />

Deborah Caporaletti (Bologna)<br />

Sono grato al Signore perché quest’anno mi ha<br />

dato la possibilità <strong>di</strong> frequentare la Scuola Biblica;<br />

<strong>in</strong> questi primi giorni ho potuto constatare come il<br />

Signore attraverso la Sua Parola sta formando il<br />

mio carattere. Lo r<strong>in</strong>grazio perché sto conoscendo<br />

sempre <strong>di</strong> più Colui che mi ha salvato. La mia preghiera<br />

è che quest’anno possa capire appieno la<br />

volontà del Signore per la mia vita. “Il cuore dell’uomo<br />

me<strong>di</strong>ta la sua via, ma il Signore <strong>di</strong>rige i<br />

suoi passi” (Proverbi 16:9).<br />

Davide G. Casà (Agrigento-Giar<strong>di</strong>na Gallotti)<br />

Sono grato al Signore per questa opportunità<br />

che mi sta concedendo. Dopo un lungo periodo<br />

d’attesa, Egli mi ha permesso <strong>di</strong> frequentare l’Istituto<br />

Biblico <strong>Italia</strong>no, così da ricevere una sana formazione<br />

spirituale. Sono qui anche per capire la<br />

volontà <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> per la mia vita e a questo proposito<br />

mi stanno accompagnando le parole <strong>di</strong> un cantico:<br />

“Nulla so del mio domani, poco ancor comprende<br />

il cuor, ma io so che pur domani mi terrà per man<br />

Gesù”.<br />

Simon Pietro De Liso (Sassuolo-MO)<br />

R<strong>in</strong>grazio il Signore per la possibilità che mi sta<br />

dando <strong>di</strong> frequentare l’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no. Me<strong>di</strong>ante<br />

lo stu<strong>di</strong>o della Bibbia sento la mano <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />

operare profondamente nella mia vita e cresce<br />

sempre più il desiderio <strong>di</strong> servirlo e <strong>di</strong> fare la Sua<br />

volontà.<br />

Ivana De Palma (Villafranca-VR)<br />

La separazione dal mondo, la comunione con<br />

Cristo e gli <strong>in</strong>segnamenti che ricevo stanno evidenziando<br />

ciò che <strong>in</strong> me non piace a <strong>Dio</strong> e sento<br />

s<strong>in</strong> da ora la Sua mano che mi modella. La voce<br />

del mio buon Pastore sta dando forza al mio cuore,<br />

preparandomi per il Suo piano nella mia vita. R<strong>in</strong>grazio<br />

<strong>Dio</strong> perché ha ascoltato una semplice preghiera<br />

che ho fatto, <strong>in</strong> cui chiedevo una particolare<br />

santificazione e consacrazione.<br />

Luisa D’Errico (Lo<strong>di</strong>-MI)<br />

R<strong>in</strong>grazio il mio Signore con tutto il cuore per la<br />

grazia datami quest’anno <strong>di</strong> poter frequentare l’Istituto<br />

Biblico <strong>Italia</strong>no poiché si sta prendendo cura<br />

<strong>di</strong> me, mi sta portando ad un rapporto più maturo<br />

con Lui e, <strong>in</strong>oltre, sta fortificando la mia fede.<br />

Evel<strong>in</strong>a Erbesso (Francofonte-SR)<br />

R<strong>in</strong>grazio il Signore per il privilegio <strong>di</strong> poter approfon<strong>di</strong>re<br />

la conoscenza delle Sacre Scritture. Sto<br />

scoprendo ogni giorno che il vero cristiano è colui<br />

che cerca costantemente il Signore con la lettura<br />

della Bibbia e la preghiera. Stare qui all’Istituto Biblico<br />

<strong>Italia</strong>no sta formando la mia costanza, il senso<br />

del dovere e sta accrescendo <strong>in</strong> me il desiderio<br />

<strong>di</strong> evangelizzare.<br />

Davide Fiore (Agrigento)<br />

Comunemente si <strong>di</strong>ce che “capiamo l’importanza<br />

<strong>di</strong> qualcosa quando ne siamo privati”. Quello<br />

che mi sta accadendo da quando sono all’Istituto<br />

Biblico <strong>Italia</strong>no è esattamente il contrario; ci si trova<br />

soli <strong>di</strong>nanzi alla presenza <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> e si capisce che<br />

non c’è niente <strong>di</strong> più importante <strong>in</strong> questa vita che<br />

leggere la Sua Parola, essere <strong>in</strong> comunione con Lui<br />

e attendere alla Sua presenza le risposte per la<br />

nostra vita.<br />

Erika Fragnito (Lat<strong>in</strong>a)<br />

Inizialmente ho avuto qualche <strong>di</strong>fficoltà ad abituarmi<br />

ai nuovi orari, ma <strong>in</strong> ogni caso questo non<br />

mi ha impe<strong>di</strong>to <strong>di</strong> essere grandemente benedetto<br />

dal Signore. La possibilità <strong>di</strong> frequentare due culti<br />

al giorno, la preghiera pomeri<strong>di</strong>ana e le lezioni<br />

quoti<strong>di</strong>ane sono <strong>di</strong> grande e<strong>di</strong>ficazione e bene<strong>di</strong>zione.<br />

F<strong>in</strong>ora il Signore mi ha mostrato cose gran<strong>di</strong><br />

qui all’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no e sono certo che<br />

mi stupirà ancora.<br />

Mattia Framar<strong>in</strong> (Vicenza)<br />

F<strong>in</strong> dal primo giorno, il Signore ha com<strong>in</strong>ciato a<br />

parlare al mio cuore, <strong>in</strong>segnandomi ad amare <strong>di</strong><br />

più la Sua Parola; attraverso <strong>di</strong> essa Egli sta plasmando<br />

la mia vita e ogni giorno che passa sento<br />

sempre <strong>di</strong> più l’esigenza e il desiderio <strong>di</strong> fare appieno<br />

la volontà <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>.<br />

R<strong>in</strong>o Giordano (Roma-Casil<strong>in</strong>o)<br />

R<strong>in</strong>grazio <strong>Dio</strong> per la preziosa opportunità che<br />

mi ha dato <strong>di</strong> frequentare quest’anno accademico.<br />

Ho compreso che questa scuola forma dei servitori<br />

me<strong>di</strong>ante l’<strong>in</strong>segnamento <strong>di</strong> “tutto l’Evangelo”, la<br />

preghiera e il servizio pratico. Il mio desiderio e la<br />

mia preghiera è che il Signore mi <strong>di</strong>a l’animo <strong>di</strong> un<br />

servitore aff<strong>in</strong>ché possa servirlo come e dove Lui<br />

vuole.<br />

Samuele Iammar<strong>in</strong>o (F<strong>oggi</strong>a-Piazza Scaramella)<br />

R<strong>in</strong>grazio il Signore perché sta donando a me e<br />

a mio marito il privilegio <strong>di</strong> frequentare <strong>in</strong>sieme<br />

l’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no. Il nostro desiderio era ed<br />

è quello <strong>di</strong> conoscerlo <strong>di</strong> più e <strong>di</strong> realizzarlo maggiormente<br />

nella nostra vita; il Signore lo sta facendo<br />

attraverso la Sua Parola e la preghiera. Sicuramente<br />

è un passo <strong>di</strong> fede lasciare tutto e de<strong>di</strong>care<br />

un anno al Signore, ma è scritto <strong>in</strong> I Samuele 2:30<br />

che <strong>Dio</strong> onora coloro che lo onorano!<br />

Miriam Lioce (Rutigliano - BA)<br />

Pensando all’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no ho sempre<br />

immag<strong>in</strong>ato una scuola <strong>di</strong> formazione culturale biblica,<br />

ma non è soltanto questo, è anche un luogo<br />

dove appartarsi con <strong>Dio</strong>. Questa esperienza mi sta<br />

aiutando a crescere spiritualmente e caratterialmente<br />

e per questo voglio r<strong>in</strong>graziare il Signore.<br />

Denise Magrì (Catania-Rione Cibali)<br />

Frequentando l’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no ho potuto<br />

<strong>in</strong>iziare ad approfon<strong>di</strong>re lo stu<strong>di</strong>o della Bibbia,<br />

ma la cosa più bella è che qui non soltanto si cerca<br />

il Signore, si può gustare una forte comunione con<br />

Lui ed i fratelli senza nessuna <strong>di</strong>strazione della vita<br />

quoti<strong>di</strong>ana.<br />

Mattia M<strong>in</strong>nella (Asti)<br />

R<strong>in</strong>grazio il Signore per questi primi giorni <strong>di</strong><br />

“Scuola Biblica”, perché durante i culti, le lezioni e<br />

le riunioni <strong>di</strong> preghiera non manca mai <strong>di</strong> parlare<br />

al mio cuore e <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>re la mia vita. Certo, il mio<br />

carattere spesse volte fatica a adattarsi alla vita <strong>in</strong><br />

comune, ma so che il Signore, nella Sua bontà,<br />

opererà anche <strong>in</strong> questo.<br />

Cosimo Motolese (Bollate-MI)<br />

R<strong>in</strong>grazio il Signore che mi ha concesso la meravigliosa<br />

opportunità <strong>di</strong> frequentare l’Istituto Biblico<br />

<strong>Italia</strong>no, dove giorno per giorno Egli ci modella<br />

e ci fa crescere me<strong>di</strong>ante la Sua Parola ed il<br />

Suo Santo Spirito. Il mio desiderio è che il Signore<br />

si usi <strong>di</strong> noi per raggiungere i perduti <strong>in</strong> questo<br />

mondo e <strong>di</strong>r loro che <strong>in</strong> Gesù c’è ancora speranza.<br />

V<strong>in</strong>cenzo Nicastro (Isola <strong>di</strong> Capo Rizzuto-KR)<br />

R<strong>in</strong>grazio il Signore perché mi ha dato l’opportunità<br />

<strong>di</strong> frequentare l’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no. Come<br />

l’argilla nelle mani del vasaio, <strong>in</strong> quest’anno<br />

desidero e spero che il Signore modelli il mio carattere<br />

aff<strong>in</strong>ché possa seguirlo e onorarlo con la mia<br />

vita.<br />

Alessandro Nigro (Cornaredo-MI)<br />

R<strong>in</strong>grazio il Signore con tutto il cuore perché<br />

quest’anno mi sta concedendo la possibilità <strong>di</strong> frequentare<br />

l’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no; è meraviglioso<br />

stare a contatto con la Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> e con altri fra-


16-31 OTTOBRE 2007 CRISTIANI OGGI<br />

PAGINA 7<br />

gli studenti del 53° corso<br />

telli. Il Signore, giorno dopo giorno, sta togliendo<br />

dal mio cuore ciò che non gli appartiene. Posso<br />

affermare certamente che sono felice e contento.<br />

Francesco Paleologo (Reggio Calabria-Sbarre)<br />

Da quando ho accettato il Signore nella mia vita<br />

ho sempre avuto il desiderio <strong>di</strong> poter frequentare<br />

l’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no e, a suo tempo, <strong>Dio</strong> me<br />

lo ha concesso. Sento già la Sua opera <strong>in</strong> me e sono<br />

certa che questo è solo l’<strong>in</strong>izio <strong>di</strong> un cambiamento<br />

profondo e ra<strong>di</strong>cale.<br />

Valent<strong>in</strong>a Saiu (Quartu S. Elena-CA)<br />

L’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no è una delle occasioni<br />

più propizie per provare la prontezza che uno ha <strong>di</strong><br />

seguire “<strong>in</strong> tutto e per tutto” l’esempio <strong>di</strong> fedeltà<br />

lasciato <strong>in</strong> maniera concreta ed efficace da Gesù.<br />

Possa <strong>Dio</strong> bene<strong>di</strong>re tutti gli studenti e quanti lo<br />

servono. Pregate per noi.<br />

Paolo Savoia (Tor<strong>in</strong>o-Via Spalato)<br />

È con profonda gioia che bene<strong>di</strong>co il Signore<br />

per la grazia che mi concede <strong>di</strong> frequentare il primo<br />

anno dell’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no. Da quando<br />

ho stimato veramente il significato della vita, il<br />

Signore si è ch<strong>in</strong>ato verso <strong>di</strong> me ricordandomi il<br />

Suo più grande desiderio: “Figlio mio, dammi il<br />

tuo cuore…” (Proverbi 23:26). La mia preghiera<br />

è che <strong>in</strong> quest’anno la comunione <strong>in</strong>tima con <strong>Dio</strong>,<br />

lo stu<strong>di</strong>o della Sua Parola e le varie attività possano<br />

formare appieno la mia vita al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />

“…un buon servitore <strong>di</strong> Cristo Gesù…” (I<br />

Timoteo 4:6).<br />

Cosimo Sgrò (Misilmeri-PA)<br />

“Un giorno nei tuoi cortili val più <strong>di</strong> mille<br />

altrove…” (Salmo 84:10), sono le parole del salmista<br />

che ho potuto sperimentare s<strong>in</strong> dai primi<br />

giorni <strong>di</strong> questo anno accademico. Il Signore si sta<br />

rivelando nella mia vita, le Sue bene<strong>di</strong>zioni sono<br />

copiose durante le lezioni, i culti, gli stu<strong>di</strong> biblici e<br />

la preghiera; <strong>in</strong>oltre la comunione fraterna rende<br />

completa e duratura la gioia che il Signore ha<br />

messo nella mia vita.<br />

Luca Tararà (Riesi-CL)<br />

R<strong>in</strong>grazio il Signore per la meravigliosa opportunità<br />

che mi sta dando quest’anno <strong>di</strong> frequentare<br />

l’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no. Egli sta bene<strong>di</strong>cendo<br />

tanto la mia vita facendomi riscoprire, giorno<br />

dopo giorno, quanto sia prezioso essere figlia Sua.<br />

Il mio desiderio è quello <strong>di</strong> fare tesoro degli <strong>in</strong>segnamenti<br />

che sto ricevendo <strong>in</strong> questo periodo,<br />

aff<strong>in</strong>ché, mettendoli <strong>in</strong> pratica, possa servire<br />

meglio il Signore e far mie le parole del salmista:<br />

“Ho conservato la tua parola nel mio cuore per<br />

non peccare contro <strong>di</strong> te” (Salmo 119:11).<br />

Maria Trotta (Napoli-S. Rocco)<br />

Questi primi tempi all’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no<br />

sono stati abbastanza <strong>in</strong>tensi, ma con l’aiuto prezioso<br />

del buon <strong>Dio</strong>, della Sua Parola e con la preghiera<br />

ogni fatica è svanita ed ora mi sento e<strong>di</strong>ficato<br />

e fortificato nel Signore.<br />

Angelo Tuttoilmondo (Palermo-Tommaso<br />

Natale)<br />

LA SECONDA CLASSE<br />

All’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no sto godendo <strong>di</strong> una<br />

occasione favorevole per <strong>di</strong>versi motivi: ricevere<br />

dallo Spirito Santo una formazione spirituale, crescere<br />

nella grazia del Signore Gesù Cristo, nella<br />

conoscenza della Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> e nella fede; cercare<br />

<strong>di</strong> scoprire la volontà e la guida <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> nella mia<br />

vita, far crescere il desiderio <strong>di</strong> essere un servitore<br />

umile e fedele usato dallo Spirito Santo per evangelizzare<br />

il mondo ed essere un collaboratore nella<br />

Chiesa del Signore Gesù Cristo.<br />

Luca Bonadonna (Riesi-CL)<br />

R<strong>in</strong>grazio <strong>Dio</strong> per questa meravigliosa opportunità<br />

<strong>di</strong> poter trascorrere quest’altro anno<br />

all’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no e consacrare la mia vita<br />

al Signore. Il mio desiderio è quello <strong>di</strong> essere cambiato,<br />

trasformato dal Signore me<strong>di</strong>ante lo stu<strong>di</strong>o<br />

della Sua Parola, la preghiera e i vari impegni scolastici.<br />

Gionathan Brasiello (Ardea-RM)<br />

Una delle più gran<strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zioni per una coppia<br />

cristiana è quella <strong>di</strong> poter essere <strong>in</strong>sieme strumento<br />

nelle mani <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>. L’aiuto spirituale reciproco<br />

tra marito e moglie è requisito impresc<strong>in</strong><strong>di</strong>bile<br />

per una crescita sana e proficua. L’Istituto Biblico<br />

<strong>Italia</strong>no è uno strumento valido attraverso il quale<br />

<strong>Dio</strong> sta preparando me e mia moglie, <strong>in</strong>sieme e<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>vidualmente, per un servizio efficace.<br />

Paolo Citarella (Bari-Madonnella)<br />

R<strong>in</strong>grazio <strong>Dio</strong> per l’opportunità che mi sta dando<br />

<strong>di</strong> frequentare il secondo anno accademico. È<br />

un altro anno <strong>di</strong> crescita e formazione, sia spirituale<br />

sia caratteriale. Stare qui significa trovarsi<br />

alla scuola <strong>di</strong> Gesù, nella quale vengono formati i<br />

credenti desiderosi <strong>di</strong> servirlo al meglio per tutta la<br />

vita.<br />

Giuseppe Scarabeo (Favara-AG)<br />

L’Istituto Biblico credo sia un mezzo attraverso<br />

il quale tanti credenti possono essere formati; un<br />

luogo <strong>in</strong> cui aumenta il desiderio <strong>di</strong> crescere nelle<br />

vie del Signore e <strong>di</strong> servirlo ancora <strong>di</strong> più; un luogo<br />

nel quale si può approfon<strong>di</strong>re la conoscenza<br />

della Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> e sperimentare le tante promesse<br />

e bene<strong>di</strong>zioni che <strong>Dio</strong> ha preparato per ciascuno<br />

<strong>di</strong> noi.<br />

Carlo Tamma (Bari-Madonnella)<br />

LA TERZA CLASSE<br />

Come l’argilla nelle mani del vasaio, anche <strong>in</strong><br />

quest’altro anno la mia vita è nelle mani <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>.<br />

L’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no, attraverso le sue tante<br />

attività spirituali e pratiche, assume la funzione<br />

della ruota del vasaio; l’acqua della Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong><br />

e le mani del Signore sono un’occasione <strong>di</strong> formazione<br />

per la realizzazione <strong>di</strong> un vaso a Suo onore,<br />

lode e gloria. Tutto questo è ciò che il Signore fa<br />

<strong>in</strong> questo luogo. Pregate per noi.<br />

Salvatore Arancio (Vittoria-RG)<br />

Sono grato a <strong>Dio</strong> per questo periodo <strong>di</strong> formazione<br />

e bene<strong>di</strong>zione concessomi; è bello riscoprire<br />

ogni giorno la Sua fedeltà e la Sua cura particolare<br />

per la mia vita e per quella <strong>di</strong> quanti si affidano a<br />

Lui <strong>in</strong> ogni cosa. De<strong>di</strong>care del tempo al nostro<br />

Signore significa, ancora <strong>oggi</strong>, fare la scelta<br />

migliore.<br />

Antonio Fabio Briguglio (Mess<strong>in</strong>a)<br />

Sono passati ormai ventidue anni da quando<br />

ho frequentato il primo anno accademico dell’Istituto<br />

Biblico <strong>Italia</strong>no. Ora, per grazia del Signore,<br />

già al suo Servizio presso due comunità nel milanese,<br />

con le stesse emozioni, con maggior senso<br />

<strong>di</strong> responsabilità e gioia nel cuore, ho voluto concludere<br />

un percorso a cui tanto sono stato legato.<br />

Gli anni sono passati ma l’amore per la conoscenza<br />

della Parola <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> no, il rispetto dell’opera a<br />

cui appartengo si è consolidato e la gratitu<strong>di</strong>ne,<br />

prima al Signore e poi a questa benedetta istituzione,<br />

sono rimaste del tutto <strong>in</strong>tatte.<br />

Pellegr<strong>in</strong>o Caruso (Cesano Boscone-MI)<br />

Il Signore mostra l’opera Sua nel corso degli<br />

anni. Egli conosce la via per la quale dobbiamo<br />

camm<strong>in</strong>are; noi siamo nelle Sue mani e vogliamo<br />

muoverci soltanto sulla base della Sua approvazione.<br />

R<strong>in</strong>grazio <strong>Dio</strong> per l’opportunità che mi concede<br />

<strong>di</strong> de<strong>di</strong>care i prossimi mesi al servizio pratico<br />

nelle comunità. Possa la Sua Parola illum<strong>in</strong>are e<br />

<strong>di</strong>rigere <strong>in</strong> ogni momento la mia vita.<br />

Gianluca Colloraffi (Tor<strong>in</strong>o-Via Spalato)<br />

In questi anni trascorsi all’Istituto Biblico <strong>Italia</strong>no<br />

ho scoperto, <strong>in</strong> maggior misura, che servire il<br />

Signore non è facile, ma è possibile perché Egli mi<br />

ha detto: “La mia grazia ti basta, perché la mia<br />

potenza si <strong>di</strong>mostra perfetta nella debolezza…”<br />

(II Cor<strong>in</strong>zi 12:9). Cont<strong>in</strong>uo ad elevare preghiere<br />

al Signore al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> essergli utile, <strong>di</strong> avere più<br />

passione per le anime ed essere riempito della<br />

potenza dello Spirito Santo.<br />

Gionathan Infant<strong>in</strong>o (Misilmeri-PA)<br />

Sono profondamente grato al Signore per avermi<br />

dato quest’anno l’opportunità <strong>di</strong> frequentare<br />

l’IBI. Ricordo con gioia i due anni trascorsi all’Istituto<br />

Biblico, precisamente il 42° e il 43° corso; sono<br />

stati giorni <strong>di</strong> grande bene<strong>di</strong>zione e formazione<br />

per il m<strong>in</strong>isterio che il Signore mi ha affidato. Ricordo<br />

il tempo trascorso a pregare cercando la volontà<br />

<strong>di</strong> <strong>Dio</strong> e i bei momenti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o della Parola,<br />

che consolavano ed e<strong>di</strong>ficavano la mia vita. Credo<br />

che questo terzo anno contribuirà <strong>in</strong> modo efficace<br />

alla mia crescita spirituale, aff<strong>in</strong>ché, con l’aiuto<br />

<strong>in</strong>sostituibile <strong>di</strong> <strong>Dio</strong>, io possa cont<strong>in</strong>uare a servirlo<br />

fedelmente.<br />

Raimondo Mennella (Torre del Greco-NA)


PAGINA 8 CRISTIANI OGGI<br />

16-31 OTTOBRE 2007<br />

In occasione del 4° centenario della<br />

pubblicazione della Bibbia tradotta da<br />

Giovanni <strong>Dio</strong>dati, la Società Biblica Britannica<br />

e Forestiera, <strong>in</strong> collaborazione<br />

con il Servizio Pubblicazioni delle “<strong>Assemblee</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>”, pubblica la riproduzione<br />

anastatica della Sacra Bibbia<br />

<strong>di</strong> Giovanni <strong>Dio</strong>dati, e<strong>di</strong>zione 1641, con<br />

note e <strong>in</strong>troduzione ai s<strong>in</strong>goli libri.<br />

Cristiani Oggi - Qu<strong>in</strong><strong>di</strong>c<strong>in</strong>ale delle Chiese Cristiane Evangeliche<br />

“<strong>Assemblee</strong> <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>”. Direttore Responsabile ai<br />

sensi <strong>di</strong> legge: Francesco Toppi. Comitato <strong>di</strong> Redazione <strong>di</strong><br />

Cristiani Oggi - Risveglio Pentecostale: V<strong>in</strong>cenzo Specchi<br />

(sostituto del presidente ex officio), Francesco Toppi, Salvatore<br />

Esposito, V<strong>in</strong>cenzo Martucci, Elio Varricchione.<br />

DALLE CELEBRAZIONI PER IL CENTENARIO DEL RISVEGLIO PENTECOSTALE ITALIANO<br />

Dopo 100 anni il fuoco<br />

pentecostale cont<strong>in</strong>ua ad ardere<br />

29 Settembre 2007<br />

le chiese A.D.I. della Calabria riunite a Cirò Mar<strong>in</strong>a (KR)<br />

Il 29 settembre 2007 per i credenti calabresi<br />

sarà una data da ricordare con gioia e <strong>di</strong>gnità,<br />

per ciò che <strong>Dio</strong> ha concesso <strong>in</strong> occasione della<br />

giornata commemorativa dei cento anni del<br />

risveglio pentecostale italiano.<br />

La struttura che ha ospitato l’<strong>in</strong>contro è stata<br />

il nuovissimo palazzetto dello Sport <strong>di</strong> Cirò Mar<strong>in</strong>a<br />

(KR). <strong>Dio</strong> ci ha donato anche una giornata<br />

meteorologicamente splen<strong>di</strong>da: sebbene sia <strong>in</strong>iziata<br />

la stagione autunnale, la temperatura era<br />

ancora decisamente estiva.<br />

Dopo aver ricevuto il benvenuto dal Comitato<br />

<strong>di</strong> Zona nella persona del pastore Abele Tros<strong>in</strong>o,<br />

Felice A. Loria, presidente delle A.D.I., ha presentato<br />

una breve ma esaustiva relazione sulla<br />

storia del movimento pentecostale italiano. Come<br />

non esprimere vera gratitu<strong>di</strong>ne a <strong>Dio</strong>, che<br />

nel corso degli anni ha tenuto <strong>in</strong> vita un’opera<br />

così grande, preservandone lo spirito orig<strong>in</strong>ario.<br />

Dalle parole rivolte ai convenuti è emersa<br />

proprio questa tipicità, ossia che i tempi cambiano,<br />

le strutture esterne si aggiornano, ma l’etica<br />

e la dottr<strong>in</strong>a fondata sulla Parola sono sempre le<br />

stesse.<br />

La pausa pranzo si è svolta nella più serena<br />

comunione fraterna e, per alcuni, all’ombra <strong>di</strong><br />

una provvidenziale p<strong>in</strong>eta vic<strong>in</strong>a al mare.<br />

Novità e<strong>di</strong>toriali<br />

La Bibbia <strong>di</strong> Giovanni <strong>Dio</strong>dati <strong>in</strong> e<strong>di</strong>zione speciale<br />

Al volume sarà allegato un fascicolo <strong>di</strong><br />

16 pag<strong>in</strong>e che riproduce <strong>in</strong> anastatica,<br />

formato 18,5x26,6, alcune pag<strong>in</strong>e significative<br />

della Bibbia <strong>Dio</strong>dati del 1607.<br />

L’e<strong>di</strong>zione avrà una tiratura limitata e sarà<br />

stampata su carta pregiata avoriata, con<br />

rilegatura <strong>in</strong> tela e custo<strong>di</strong>a <strong>in</strong> cartonc<strong>in</strong>o<br />

rigido.<br />

Il formato è <strong>di</strong> cm 21,5x32.<br />

Direzione e Amm<strong>in</strong>istrazione: Via dei Bruzi, 11<br />

00185 Roma - Tel. 06.491518/491165<br />

e mail: <strong>cristiani</strong>.<strong>oggi</strong>@assemblee<strong>di</strong><strong>di</strong>o.org<br />

Redazione: Via Monti, 96 - 14100 Asti<br />

Amm<strong>in</strong>istrazione: Anna Maria Di Giuseppe<br />

Nel pomeriggio si è celebrato il culto <strong>di</strong> r<strong>in</strong>graziamento,<br />

nel quale ha esposto la Parola con<br />

vera guida e potenza dello Spirito Santo Carm<strong>in</strong>e<br />

Sag<strong>in</strong>ario, presidente emerito delle CCNA (Chiese<br />

Cristiane del Nord America) proveniente dagli<br />

Stati Uniti. Anche lui, come Loria prima, si è voluto<br />

largamente soffermare sull’umiltà, semplicità<br />

e allo stesso tempo vera potenza e consacrazione<br />

a <strong>Dio</strong> che hanno contrad<strong>di</strong>st<strong>in</strong>to l’<strong>in</strong>izio<br />

del movimento pentecostale. Egli stesso è stato<br />

testimone <strong>di</strong> una potente guarigione ricevuta da<br />

sua madre.<br />

Come già <strong>in</strong> altre occasioni, ha cantato il coro<br />

delle chiese A.D.I. della Calabria, <strong>in</strong> tutto circa<br />

duecento membri, composto dai cori delle comunità<br />

<strong>di</strong> Reggio Calabria, Isola Capo Rizzuto (KR),<br />

Crotone, Vibo Valentia e Africo Nuovo (RC).<br />

L’esecuzione dei canti, le espressioni <strong>di</strong> lode,<br />

nonché la commozione dei coristi hanno evidenziato<br />

quanto è avvenuto nella loro vita<br />

attraverso la rigenerazione spirituale.<br />

Ci sia accordata anche una parola <strong>di</strong> apprezzamento<br />

verso i cari credenti <strong>di</strong> Crotone (KR)<br />

che, come sempre nel passato, sono riusciti ad<br />

organizzare tutto <strong>in</strong> perfetto or<strong>di</strong>ne e a trasformare<br />

un complesso sportivo <strong>in</strong> un accogliente<br />

“luogo <strong>di</strong> culto” per ospitare più <strong>di</strong> mille conve-<br />

Registrazione n.12/82 del 7/1/1982 Tribunale <strong>di</strong> Roma<br />

Versamenti sul c/c postale n.72198005 <strong>in</strong>testato a:<br />

Cristiani Oggi, Via dei Bruzi 11 - 00185 Roma<br />

Stampa: Cooperativa Tipografica Operai srl - Vicenza<br />

La prestigiosa e<strong>di</strong>zione può essere<br />

prenotata, <strong>in</strong> offerta esclusiva per le<br />

comunità A.D.I., ad un contributo<br />

speciale. Per ogni ulteriore <strong>in</strong>formazione<br />

rivolgersi a: ADI-Me<strong>di</strong>a<br />

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Sito web: www.a<strong>di</strong>-me<strong>di</strong>a.it<br />

nuti. Questa giornata segnerà nella vita <strong>di</strong> molti<br />

credenti un altro punto <strong>di</strong> riferimento cui guardare<br />

nei momenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà; <strong>di</strong> essa si potrà<br />

ricordare la gloriosa presenza <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> e l’azione<br />

dello Spirito Santo che permette <strong>di</strong> appropriarsi<br />

delle parole <strong>di</strong> Pietro: “Avevo appena com<strong>in</strong>ciato<br />

a parlare quando lo Spirito Santo scese su <strong>di</strong><br />

loro, esattamente come su <strong>di</strong> noi al pr<strong>in</strong>cipio.<br />

Mi ricordai allora <strong>di</strong> quella parola del Signore<br />

che <strong>di</strong>ceva: ’Giovanni ha battezzato con acqua,<br />

ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo’”<br />

(Atti 11:15, 16). A questo bisogna aggiungere<br />

il valore dell’appartenenza ad un popolo che,<br />

con umiltà e <strong>di</strong>gnità, si sforza cont<strong>in</strong>uamente <strong>di</strong><br />

raggiungere la meta “fissando lo sguardo su<br />

Gesù, colui che crea la fede e la rende perfetta…”<br />

(Ebrei 12:2).<br />

Un’ultima riflessione conclusiva: la peculiarità<br />

del movimento pentecostale può essere<br />

scorta <strong>in</strong> ogni s<strong>in</strong>golo credente che, pensando<br />

alla propria liberazione dalla schiavitù del peccato,<br />

non darà mai il merito a qualsivoglia persona<br />

o capo carismatico, ma all’opera mirabile e<br />

gloriosa dello Spirito Santo <strong>di</strong> <strong>Dio</strong> <strong>in</strong> lui.<br />

La pubblicazione è <strong>di</strong>stribuita a membri e simpatizzanti<br />

delle Chiese Cristiane Evangeliche A.D.I. ed è sostenuta<br />

da offerte volontarie.<br />

In conformità al D.Lgs.196/2003 sulla tutela dei dati<br />

personali, la Redazione <strong>di</strong> Cristiani Oggi garantisce l’assoluta<br />

riservatezza <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> cui è <strong>in</strong> possesso.<br />

Inoltre assicura i lettori che i loro dati personali sono<br />

custo<strong>di</strong>ti <strong>in</strong> un archivio elettronico presso la sede del<br />

giornale e verranno utilizzati soltanto per <strong>in</strong>viare la corrispondenza<br />

relativa al qu<strong>in</strong><strong>di</strong>c<strong>in</strong>ale Cristiani Oggi.<br />

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