Lo strano caso della cometa Lovejoy
Lo strano caso della cometa Lovejoy
Lo strano caso della cometa Lovejoy
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Novembre 2012 - n. 246 - Poste Italiane Spa - Spedizione<br />
in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in<br />
L. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB Milano<br />
nuovo<br />
NOVEMBRE 2012 • n. 246 • 7,50<br />
MENSILE DI INFORMAZIONI ASTRONOMICHE E SPAZIALI<br />
<strong>Lo</strong> <strong>strano</strong> <strong>caso</strong><br />
<strong>della</strong> <strong>cometa</strong> <strong>Lo</strong>vejoy<br />
Astrofotografi a<br />
con un acromatico<br />
Incontri<br />
ravvicinati<br />
di un astronomo<br />
Stelle doppie<br />
d’autunno<br />
Vixen<br />
Sphinx Pro SXP<br />
Filtri astronomici<br />
Tecnosky
Prove Strumenti<br />
Montatura Vixen Sphinx Pro SXP<br />
di Federico Manzini<br />
La montatura Vixen Sphinx Pro SXP viene<br />
fornita di serie all-in-one con lo StarBook<br />
Ten, che è la nuova generazione di un controller<br />
palmare con monitor LCD ad alta<br />
defi nizione; la facilità d’uso è senza paragoni,<br />
visto che il maggior numero di montature<br />
che si trovano in commercio si affi da al<br />
Go-To cinese Synscan.<br />
La Sphinx incorpora motori passo-passo<br />
con immediata risposta ai comandi per un<br />
preciso controllo nei puntamenti. Il controllo<br />
Vixen <strong>della</strong> movimentazione con<br />
micro-passi rende la rotazione dei motori<br />
molto accurata e “liscia” anche per grandi<br />
percorrenze sulla volta celeste.<br />
Le ruote di AR e Declinazione hanno 180<br />
denti e 72 mm di diametro. Queste ruote e<br />
le viti senza fi ne sono in ottone e lavorate ad<br />
alta precisione con macchine CNC per un<br />
inseguimento il più accurato possibile.<br />
Gli alberi di AR e DEC sono in acciaio<br />
carbonioso; le parti in rotazione <strong>della</strong> montatura<br />
SXP hanno ben 15 cuscinetti. In<br />
questo modo, il movimento è fl uido tanto<br />
per l’inseguimento del movimento stellare,<br />
quanto per lo spostamento verso l’oggetto<br />
di destinazione.<br />
Il corpo di declinazione <strong>della</strong> Sphinx è<br />
L’estetica <strong>della</strong> Vixen Sphinx SXP è stata molto curata dalla casa madre:<br />
sono lontani i tempi delle Super Polaris che parevano solo pezzi di tubo<br />
assemblati.<br />
una struttura unica che ha anche funzione<br />
parziale di contrappeso; il tutto costituisce<br />
quindi una montatura equatoriale altamente<br />
portatile, con una buona capacità di carico<br />
e altrettanto buona facilità d’uso.<br />
Le correzioni per gli errori periodici dell’inseguimento<br />
(PEC, Periodic Error Corrections)<br />
vengono salvate all’interno dello Star-<br />
Book anche se viene tolta l’alimentazione;<br />
questa è una funzionalità importantissima,<br />
che permette di correggere molti dei difetti<br />
di inseguimento tipici dell’accoppiamento<br />
corona/vite senza fi ne.<br />
È presente anche una funzione veramente<br />
interessante, la Cross over Meridian, che<br />
consente di “girare” automaticamente il<br />
tubo ottico quando<br />
dovrebbe passare al<br />
meridiano: essendo<br />
infatti la Sphinx<br />
una montatura “alla<br />
tedesca”, il telescopio<br />
sbatterebbe<br />
contro la colonna<br />
di sostegno o il<br />
treppiede. È anche<br />
possibile modifi care<br />
i tempi di intervento<br />
per questa…<br />
retromarcia.<br />
<strong>Lo</strong> StarBook Ten<br />
La Sphinx SXP porta di corredo lo Star<br />
Book Ten, che è un palmarino a tutti gli<br />
eff etti: con questo dispositivo, si controlla<br />
la montatura in ogni occasione e per ogni<br />
scopo. La tipologia e la struttura di questo<br />
accessorio sono veramente innovative (anche<br />
se si era visto qualcosa di simile prodotto<br />
dalla stessa Vixen) e rendono la Sphinx<br />
SXP una montatura unica nel suo genere.<br />
Il display a cristalli liquidi è un LCD TFT<br />
da 5 pollici a colori. La risoluzione WVGA<br />
(800×480, 65.535 colori) permette di osservare<br />
immagini vivide anche per le stelle, che<br />
fi nalmente appaiono come dei veri puntini.<br />
C’è inoltre una funzione di visione nottur-<br />
Diversi piccoli carter coprono tutta la movimentazione, le viti senza fi ne e<br />
le ruote dentate; è praticamente impossibile che penetri polvere o sporco.<br />
Le frizioni sono comandate da pomelli di dimensioni generose che si<br />
possono “trovare” con facilità anche nel buio <strong>della</strong> notte. Un unico<br />
cavo entra nella montatura per comandarla, provenendo dal grande<br />
palmare StarBook Ten.<br />
novembre 2012 • n. 246 • ORIONE • 65
Prove Strumenti<br />
L’AZIENDA E I PREZZI<br />
Produttore Vixen Co., Ltd.<br />
In Italia SkyPoint<br />
Indirizzo Via Zorutti,<br />
33030 Campoformido (UD)<br />
Web www.skypoint.it<br />
Mail info@skypoint.it<br />
Prezzo € 3721,00<br />
na che illumina tutto lo schermo in rosso e<br />
limita la luminosità per proteggere gli occhi<br />
dell’osservatore.<br />
Si può settare la luminosità su parecchi livelli,<br />
così da poter osservare il monitor anche<br />
durante il giorno. Anche nella visione<br />
notturna le stelle appaiono ben delimitate,<br />
e l’osservazione dello schermo è corretta e<br />
non viene impedita in alcun modo.<br />
Tutti i tasti di comando e di direzione possono<br />
essere retroilluminati anche in rosso,<br />
per consentirne l’identifi cazione al buio, e<br />
se ne può regolare l’intensità luminosa.<br />
<strong>Lo</strong> StarBook Ten ha una CPU con velocità<br />
di clock di 324 MHz, quindi circa cinque<br />
volte maggiore di quella del precedente<br />
StarBook; tutto ciò produce mappe stellari<br />
più nitide e veloci da caricare, anche quando<br />
si richiamano aree di cielo vastissime.<br />
È possibile richiamare menu di oggetti<br />
celesti in modalità Scope o in modo cartografi<br />
co, per poter indirizzarvi lo strumento<br />
o solo per vedere l’oggetto in mappa, ma<br />
è anche possibile scegliere la destinazione<br />
facendo scorrere la medesima mappa stel-<br />
Un palmare di dimensioni generose equipaggia la Vixen Sphinx SXP: è lo<br />
StarBook Ten. Grazie a esso, si può comandare e calibrare perfettamente<br />
ogni movimento <strong>della</strong> montatura. Il display da 5 pollici permette di vedere<br />
distintamente mappe stellari create da un database di quasi 260 mila<br />
stelle e di puntare in modo interattivo gli oggetti <strong>della</strong> volta celeste.<br />
66 • ORIONE • n. 246 • novembre 2012<br />
Facile e bello Diffi cile e forse complicato<br />
Ottima robustezza Apprendere velocemente l’uso dello Starbook Ten<br />
Estetica accattivante Capire la fi losofi a <strong>della</strong> movimentazione<br />
Movimentazione silenziosa<br />
Uso <strong>della</strong> tastiera molto comodo<br />
lare in modalità cartografi ca. I menu usati<br />
frequentemente sono assegnati a 10 tasti, e<br />
ciò consente di richiamarli in modo velocissimo.<br />
<strong>Lo</strong> StarBook Ten contiene più di 270 mila<br />
oggetti celesti, tra cui 258.977 stelle del<br />
catalogo SAO, 109 oggetti Messier, 7840<br />
oggetti NGC, 5386 oggetti del catalogo IC<br />
e fornisce indicazioni di posizione ad alta<br />
precisione del Sole, <strong>della</strong> Luna e dei pianeti.<br />
È possibile richiamare gli oggetti anche con<br />
il loro nome comune.<br />
Si possono immettere gli elementi orbitali<br />
di satelliti artifi ciali per poi puntarli, inseguirli<br />
automaticamente ed eventualmente<br />
fotografarli durante il loro passaggio sulla<br />
nostra testa. Gli elementi orbitali, fi no a un<br />
massimo di dieci satelliti, si possono inserire<br />
sullo StarBook Ten direttamente o anche<br />
tramite un PC e una connessione LAN.<br />
La stessa procedura è valida anche per nuove<br />
comete e per gli “oggetti-utente”. La<br />
velocità del movimento per il puntamento<br />
può essere aumentata fi no a risultare 800<br />
volte maggiore <strong>della</strong> velocità siderale e raggiungere<br />
anche i 1000x, senza che i motori<br />
subiscano danni; questa velocità può essere<br />
diminuita per<br />
salvare le batterie<br />
(se non si usa un<br />
FACILE E DIFFICILE<br />
alimentatore connesso alla rete), ma c’è anche<br />
una saving option che minimizza l’uso<br />
di corrente elettrica da parte dei motori di<br />
inseguimento, se questa proviene dal pacco<br />
di batterie.<br />
Le correzioni degli errori di inseguimento<br />
per migliorare la precisione del moto orario<br />
vengono salvate e conservate anche se<br />
si spegne l’alimentazione, così che i dati<br />
P-PEC (Permanent-Period Error Correction)<br />
possono essere richiamati per una successiva<br />
nottata osservativa.<br />
È anche possibile compensare il backlash dei<br />
movimenti sui due assi per un inseguimento<br />
più dolce; inoltre si può associare un’autoguida<br />
alla montatura, che dispone di una<br />
porta di accesso personalizzata sul corpo<br />
dello StarBook Ten (con un expansion module<br />
in opzione).<br />
È poi possibile modifi care la velocità di<br />
inseguimento secondo il tipo di oggetto<br />
da osservare. Il movimento del Sole, <strong>della</strong><br />
Luna, dei pianeti o di una <strong>cometa</strong> può essere<br />
seguito indipendentemente dalla velocità<br />
siderale.<br />
Si può ottenere un accurato allineamento<br />
con lo StarBook Ten scegliendo due stelle<br />
a <strong>caso</strong> distanti più di 10° (Mount Type →<br />
Equatorial without Polar Setting). Se la stella<br />
supplementare per l’allineamento non è<br />
Il display di StarBook Ten; stranamente, per essere una produzione<br />
giapponese, “parla” anche italiano: un plauso agli importatori!<br />
La confi gurazione iniziale è importante, perché, se salvata correttamente,<br />
permetterà puntamenti molto precisi in ogni punto del cielo notturno.
VIXEN: DA BABBO NATALE AI TELESCOPI<br />
La vigilia di Natale, ogni anno, un gruppo di renne traina la slitta su cui Babbo Natale si sposta con un sacco pieno di regali. Secondo una raccolta<br />
di poesie scritte da Clement Clarke Moore, tutte le renne hanno dei nomi, uno dei quali è Vixen. La società Vixen Co. prende appunto il nome da<br />
questa renna, messaggero di felicità.<br />
La Vixen è stata fondata nel 1949 come produttore di dispositivi ottici, quali telescopi, binocoli e microscopi, ma ha assunto questo nome defi nitivo<br />
nel 1970.<br />
Nel corso <strong>della</strong> sua storia aziendale, la Vixen ha prodotto il primo telescopio astronomico al mondo con un sistema automatico Go-To, il famoso<br />
SkySensor. La tecnologia Vixen per costruire telescopi astronomici è utilizzata anche per la produzione di binocoli e microscopi: ciò ha portato alla<br />
creazione di nuovi dispositivi, come il sistema Digiscope, in grado di scattare fotografi e tanto con un telescopio astronomico, quanto con un microscopio<br />
per mezzo di una fotocamera digitale.<br />
Chi poi non conosce le montature Super Polaris che hanno “equatorializzato” il mondo dell’astronomia? E i binocoli Ultima? E le montature Atlux?<br />
E lo SkySensor 2000? Sono tutte produzioni Vixen!<br />
In qualità di produttore leader di questi strumenti, la Vixen continua a migliorare la tecnologia per la realizzazione di accessori e prodotti di qualità,<br />
e il suo nome è tuttora sinonimo di continuità e di serietà nel mondo intero.<br />
Attualmente, la Vixen ha sede a Saitama, in Giappone, ed è diretta da membri <strong>della</strong> famiglia Tsuchida e Niitsuma.<br />
Vixen ha anche un web shop, ma purtroppo è scritto tutto in giapponese! Il contenuto del sito uffi ciale <strong>della</strong> casa madre è però tradotto in inglese<br />
all’indirizzo www.vixen.co.jp/en<br />
VIXEN SPHINX STARBOOK TEN<br />
Struttura Computer di puntamento con processore RISC a 32 bit 324 MHz<br />
Display TFT 5", WVGA 800x480px, 65.536 colori<br />
Software Interamente in italiano con aggiornamento disponibile<br />
Luminosità Regolabile e modalità diurna/notturna<br />
Illuminazione Regolazione retroilluminazione rossa dei tasti<br />
Funzioni Planetario con cartografi a celeste fi no a 1', calcolo posizione di Luna,<br />
pianeti, satelliti, asteroidi e comete. Mappa lunare. Simulazione delle<br />
eclissi lunari con avanzamento ombra terrestre sul display in real time<br />
Oggetti 272.342 con catalogo fotografi co<br />
Altre funzioni Funzioni ibernazione, PEC, compensazione backlash<br />
Funzionalità<br />
aggiuntiva<br />
Video imaging integrato per riprese planetarie<br />
Alimentazione 12 V CC, consumo 0,4 – 2,5 A<br />
Connettore 12 V DC EIAJ, RC5320A, Classe 4 (polarità positive al centro)<br />
Dimensioni 154x169x30 mm, 13 tasti (9 alfanumerici, 4 di direzione, 2 di controllo)<br />
Porte Autoguida esterna, LAN (10 base-T), connessione cavo (D-sub 9pin<br />
maschio)<br />
Il cannocchialino polare ha sede nell’albero di AR: si tratta di un 6x20 mm con angolo di campo di 8° circa, ben suffi cienti<br />
per trovare un giusto allineamento polare. Nella versione europea, monta una ghiera che permette di calibrare la propria<br />
posizione in longitudine fra 20° W e 20° E. Qui ha sede anche la livella per mettere preventivamente in bolla la montatura.<br />
Non c’è bisogno di illuminatori esterni per visualizzare il reticolo interno al cannocchialino: è presente un LED che svolge<br />
questa funzione in tutta semplicità.<br />
adatta per migliorare la precisione, viene<br />
marcata e non viene inclusa nel computo;<br />
è possibile inserire dati di posizione riguardanti<br />
fi no a un massimo di 20 stelle nella<br />
memoria di backup, dove le informazioni di<br />
allineamento possono appunto essere memorizzate.<br />
Per un puntamento preciso e una migliore<br />
accuratezza dell’inseguimento, si deve<br />
ricorrere al puntamento con allineamento<br />
corretto al Polo (Mount Type → Equatorial<br />
with Polar Setting); in questo <strong>caso</strong>, durante<br />
l’inseguimento non si toccherà, o quasi, il<br />
pulsante <strong>della</strong> declinazione.<br />
I puntamenti al di sotto dei 30° dall’orizzonte<br />
diventano ancora più precisi se poi si<br />
tiene conto del valore <strong>della</strong> rifrazione atmosferica<br />
con l’apposita funzione.<br />
Insomma, c’è tutta una serie di funzionalità<br />
che il progettista del software dello StarBook<br />
Ten ha pensato, non… per fare impazzire<br />
l’acquirente di questa bella<br />
montatura, ma per aiutarlo<br />
in ogni occasione durante<br />
le osservazioni notturne,<br />
sia visuali che fotografi che.<br />
Tutto è spiegato con dovizia<br />
all’interno del manuale<br />
allegato (vedi il box), dove<br />
si trova anche una serie di<br />
immagini e di fi gure che<br />
permettono di capire “al<br />
volo” come si possano attivare<br />
le singole funzioni.<br />
La prova sul<br />
campo<br />
Per apprendere tutte le<br />
funzioni che questa montatura<br />
porta con sé penso<br />
che non siano suffi cienti<br />
tre notti di lavoro astronomico,<br />
sebbene già dalla<br />
prima serata osservativa si<br />
novembre 2012 • n. 246 • ORIONE • 67
Prove Strumenti<br />
Il treppiede Vixen SXG-HAL130 svolge le sue funzioni in modo<br />
dignitoso. Una colonna o un pilastro fi sso ospiterebbero meglio questa<br />
bella montatura, ma per un uso sul campo il treppiedi è comodissimo.<br />
La sua vaschetta portaoggetti (che conferisce anche stabilità al tutto,<br />
rendendolo solidale e rigido) è un accessorio a pagamento!<br />
possa riuscire a osservare visualmente con<br />
una certa facilità e anche tentare qualche<br />
prova di ripresa fotografi ca.<br />
Ciò va a favore <strong>della</strong> Sphinx SXP, che è stata<br />
studiata apposta per permettere una buona<br />
utilizzazione multivalente.<br />
Per il test, sviluppato in più di quattro notti<br />
osservative, è stato associato alla montatura<br />
un rifrattore apocromatico Zen da 150<br />
mm di diametro e 1000 mm di focale (di<br />
proprietà dell’Osservatorio di Tradate), uno<br />
strumento pesante, ma compatibile con la<br />
portata dichiarata per questa Sphinx; insomma,<br />
un telescopio le cui caratteristiche<br />
probabilmente sono molto simili a quelle<br />
<strong>della</strong> media degli strumenti che saranno in-<br />
68 • ORIONE • n. 246 • novembre 2012<br />
stallati dagli acquirenti<br />
<strong>della</strong> montatura.<br />
Nel settaggio iniziale<br />
va scelta la lingua:<br />
pochi sanno il giapponese, quindi bisogna<br />
fare attenzione a questa fase iniziale che poi<br />
viene memorizzata nello StarBook Ten per le<br />
successive sessioni assieme alla latitudine e<br />
alla longitudine del luogo (ma non era più<br />
semplice mettere un piccolo lettore GPS?).<br />
Per imparare a salvare questi dati (che tengono<br />
conto anche <strong>della</strong> luminosità dei tasti<br />
e del display) è occorsa più di un’ora: per la<br />
montatura ci trovavamo sempre in Giappone,<br />
e si rifi utava di andare dove le chiedevamo…<br />
Poco male: ciò signifi ca che il sistema è a<br />
prova di danneggiamento involontario.<br />
Ogni funzione <strong>della</strong> Sphinx SXP viene comandata<br />
tramite lo StarBook Ten: bisogna<br />
Il disegno meccanico che riproduce uno spaccato <strong>della</strong> VIXEN Sphinx SXP chiarisce molto bene le<br />
modalità costruttive di questa montatura.<br />
Fra gli accessori presenti nella confezione <strong>della</strong> Sphinx SXP, si trova una piccola<br />
pila piatta CR2032 da inserire nello StarBook Ten, il palmare che si vede a lato,<br />
per tenere la memoria dell’orologio. Nell’elenco dei materiali <strong>della</strong> confezione<br />
(in inglese), si trovano indicate quattro Allen Wrenches, che non sono altro che<br />
le chiavi per viti a brugola.<br />
quindi studiare bene il manuale di istruzioni<br />
(cosa che noi non abbiamo fatto, come<br />
il 99% degli astrofi li italiani che la acquisteranno).<br />
Nonostante questo errore, che<br />
si esorta a non ripetere, siamo riusciti a far<br />
muovere la montatura ragionando in modo<br />
intuitivo, per lasciare a una successiva sessione<br />
l’approfondimento delle funzionalità<br />
aggiuntive.<br />
Come l’Enterprise<br />
È bellissimo vedere la Sphinx muoversi con<br />
un rumore dei motori che ricorda quello<br />
dell’astronave Enterprise e si può dire che<br />
“schizza” realmente da una parte all’altra del<br />
cielo; del resto, se la velocità siderale è di 1°<br />
ogni 4 minuti, con la SXP a 800x si percorrono<br />
10° in 3 secondi e 180° in 54 secondi.<br />
Un test fondamentale è appunto quello <strong>della</strong><br />
capacità <strong>della</strong> montatura di muoversi e di<br />
puntare correttamente il secondo oggetto di<br />
ricerca. La Sphinx SXP è stata veramente<br />
performante: passare da Antares (Alfa Scorpii)<br />
a Deneb (Alfa Cygni) richiedeva uno<br />
spostamento di 97°, con rovesciamento <strong>della</strong><br />
montatura, perché la prima stella era a W<br />
del meridiano e la seconda a E; perciò il telescopio<br />
avrebbe colpito le gambe del treppiede,<br />
con un movimento eseguito in una<br />
unica direzione. Il movimento completo è<br />
stato compiuto in 39 secondi, con la seconda<br />
stella che campeggiava perfettamente in<br />
centro all’oculare.<br />
Un ulteriore test di puntamento sui 100°<br />
di distanza fra Schedar (Alfa Cassiopeiae) e<br />
l’ammasso globulare M12 ha richiesto 30<br />
secondi, ma la montatura non ha dovuto<br />
invertire la posizione del telescopio, movimento<br />
che porta via qualche secondo.
Schema Montatura equatoriale motorizzata, con Go-To<br />
Modello Testa monolitica con elettronica e motori integrati. Peso 11 kg<br />
(contrappesi esclusi) e capacità di carico di 18 kg (per fotografi a)<br />
Contrappesi Asta contrappeso retraibile, contrappesi inclusi da 1,9 kg e 3,7 kg<br />
Materiale Lega di alluminio<br />
Corone dentate Corone dentate di AR e DEC da 72 mm, 180 denti, in ottone di alta<br />
qualità<br />
Cannocchiale Cannocchiale 6x20 con illuminatore incorporato. Precisione di<br />
polare<br />
allineamento inferiore a 2'<br />
Assi AR e DEC in acciaio da 40 mm di diametro e 15 cuscinetti reggispinta<br />
Alimentazione 12 V CC<br />
Motori Velocità massima di 800x, gestione con 300 impulsi/s<br />
Testa Piatto in declinazione per slitte tipo Vixen o <strong>Lo</strong>smandy con attacchi<br />
opzionali. Possibilità di usare attacchi a doppia coda di rondine Vixen/<br />
<strong>Lo</strong>smandy o attacchi fuori standard<br />
Accessori Attacchi portaslitta Vixen o <strong>Lo</strong>smandy, piastra porta accessori,<br />
disponibili treppiede da campo, mezza colonna SX, colonna 85 cm, valigia,<br />
alimentatore 220 V, contrappeso 2,8 kg, contrappeso 3,7 kg,<br />
Advance Unit<br />
Il test di movimento inverso, ovvero da<br />
M22 a Schedar, ha dato gli stessi risultati<br />
e sempre con gli oggetti perfettamente al<br />
centro del campo di un oculare da 110x.<br />
Visti questi risultati (e tanti altri, perché<br />
la prova si è sviluppata per più di un’ora),<br />
bisogna fare i complimenti al progettista<br />
del software di puntamento, anche se forse<br />
siamo partiti favoriti, disponendo di un rifrattore<br />
ben intubato; magari un rifl ettore<br />
avrebbe mostrato qualche errorino in più<br />
per le sue fl essioni interne. Ce lo diranno i<br />
lettori che avranno il piacere di possedere la<br />
Sphinx SXP.<br />
Il palmare StarBook Ten si tiene bene in<br />
mano; i tasti sono ben distanziati e sensibili<br />
al tocco, e si potrà benissimo lavorarci anche<br />
d’inverno e con i guanti, senza rischiare<br />
di premere due o tre tasti contemporaneamente.<br />
Sul piatto porta slitta possono essere ospitate slitte di tipo Vixen e<br />
<strong>Lo</strong>smandy.<br />
VIXEN SPHINX PRO SXP<br />
Molti lettori vorranno sapere come si comporta<br />
la Sphinx nell’inseguimento “fotografi<br />
co”: questo è stato oggetto di un prolungato<br />
test all’osservatorio di Tradate con riprese<br />
multiple, lungo l’arco di due nottate.<br />
Purtroppo, non si è potuta testare a fondo la<br />
funzione di parking, che permetterebbe di<br />
riprendere nuove immagini <strong>della</strong> medesima<br />
area di cielo il giorno seguente, perché si è<br />
dovuta riporre la montatura che non era di<br />
proprietà; un paio di prove veloci con interruzioni<br />
di scarso conto hanno però mostrato<br />
che lo StarBook Ten “ricorda” correttamente<br />
la posizione dello strumento.<br />
È necessaria l’autoguida<br />
Come tutte le montature prodotte in serie,<br />
anche questa necessita<br />
di una autoguida<br />
per poter<br />
L’OTTIMO MANUALE<br />
In che modo ci si approccia ad un nuovo<br />
strumento che è costato denaro, che è stato<br />
scelto accuratamente fra tanti altri e che,<br />
nella nostra mente, promette risultati che<br />
non abbiamo mai ottenuto?<br />
In due momenti: il primo è fi sico, con la<br />
reale apertura <strong>della</strong> scatola contenente il<br />
nostro acquisto; il secondo consiste nella<br />
lettura del manuale che dovrebbe corredare<br />
(anche per legge) ogni prodotto.<br />
Ebbene, il manuale di questa montatura Vixen<br />
SXP mi ha veramente soddisfatto: scritto<br />
bene, da persone competenti, con contenuti<br />
qualifi cati e qualifi canti per tutto ciò<br />
che si vorrebbe sapere e “bisogna” sapere.<br />
Sono ben 102 pagine in formato cartaceo<br />
oppure in PDF per chi vuole leggerselo su<br />
un tablet o sul monitor di un PC.<br />
La Skypoint (www.skypoint.it) di Campoformido<br />
(UD), che importa la montatura di cui<br />
abbiamo testato le potenzialità, ha tradotto<br />
in italiano tutte queste pagine, e quindi anche<br />
chi non mastica l’inglese potrà capire<br />
a fondo ogni funzione <strong>della</strong> Sphinx SXP e<br />
dello StarBook Ten associato ad essa.<br />
Ottima nel manuale è la presenza di disegni<br />
meccanici e di tutta una serie di immagini<br />
che conducono il lettore all’apprendimento,<br />
molto di più di innumerevoli parole.<br />
Tipica dimostrazione <strong>della</strong> precisione giapponese:<br />
a pagina 18 vi sono addirittura otto<br />
disegni che mo<strong>strano</strong> quanti chilogrammi<br />
potrebbe portare la montatura in rapporto<br />
al numero e alla posizione (misurata in<br />
mm!) dei contrappesi impiegati.<br />
Brava, Vixen!<br />
eff ettuare delle pose lunghe, perché la serie<br />
di accoppiamenti fra motore e albero di<br />
AR (vite senza fi ne, frizione, ruota dentata,<br />
ulteriore frizione) mostra i comuni difetti<br />
La sovrapposizione di 50 immagini da 1 m a intervalli di 30 s, ottenute<br />
durante la prima notte di sessione astrofotografi ca, mostra che la velocità<br />
del motore in AR non era ben settata; inoltre, si ha un piccolo shift in<br />
declinazione, dovuto a un allineamento polare non troppo corretto.<br />
Rifrattore Zen D. 150 mm, F. 1000 mm, camera Canon 450D a 800 ISO.<br />
novembre 2012 • n. 246 • ORIONE • 69
Prove Strumenti<br />
La somma di 25 immagini da 1 minuto di posa, traslate ciascuna di<br />
6 pixel rispetto alla precedente (per mostrare meglio eventuali errori<br />
di inseguimento), evidenzia un errore periodico nel trascinamento; è<br />
perfettamente correggibile con l’attuazione del PEC. Non si evidenziano<br />
errori spuri.<br />
meccanici: non conosco montatura che ne<br />
sia esente.<br />
Le immagini riprese durante i test, rigorosamente<br />
senza autoguida per studiare la<br />
qualità <strong>della</strong> Sphinx SXP, sono poi state<br />
sommate fra di loro e hanno mostrato un<br />
periodismo di circa 8 minuti nel trascinamento<br />
(corrispondenti al passaggio di<br />
1 dente <strong>della</strong> corona): questa periodicità<br />
può venire annullata completamente con la<br />
memorizzazione del PEC, che funziona in<br />
modo assai soddisfacente.<br />
Permangono alcuni errori random, sulle cui<br />
ragioni non abbiamo indagato per motivi di<br />
tempo, che hanno rovinato un paio di immagini<br />
su 10 in pose da un minuto, e 2 o 3<br />
riprese su 10 con pose da 5 minuti. Ci tengo<br />
a ribadire che le prove sono state eseguite<br />
senza autoguida: con questo accessorio<br />
(indispensabile, vista la lunghezza media<br />
dei tempi di posa) ogni cosa sarebbe andata<br />
a posto, e l’inconveniente sarebbe stato ancor<br />
più limitato con l’uso di uno strumento<br />
con focale più corta.<br />
Il treppiede opzionale<br />
Il treppiede da campo è un accessorio acquistabile<br />
in opzione, se un acquirente non<br />
possiede già una sua colonna o un treppiede<br />
dove piazzare la montatura: è stabile, le<br />
gambe scorrono fl uidamente fi no alla massima<br />
estensione, anche se durante le sessioni<br />
fotografi che non conviene sfruttarle alla<br />
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massima altezza<br />
per ragioni di stabilità.<br />
Appare un<br />
buon accessorio dal<br />
prezzo contenuto.<br />
Devo però raccontare<br />
una particolarità<br />
comica<br />
(forse tipicamente<br />
giapponese): la vaschetta<br />
porta oculari,<br />
che normalmente si applica fra le gambe<br />
del treppiede e che ne aumenta la stabilità<br />
strutturale, è un accessorio in opzione: va<br />
acquistato a parte!<br />
Una posa di 5 min centrata su Eta Aquilae (immagini non corrette con<br />
fl a t e dark) mo<strong>strano</strong> un campo molto ricco di oltre 1° di diagonale; non<br />
sono presenti falsi movimenti, e le stelle appaiono piuttosto ben seguite.<br />
Nel riquadro in basso: un ingrandimento <strong>della</strong> regione bordata in rosso<br />
mostra le stelle lievemente elongate; un’autoguida avrebbe risolto<br />
brillantemente l’inseguimento.<br />
La giusta spesa per<br />
un’ottima strumentazione<br />
Chi deve aff rontare la spesa per l’acquisto<br />
di una montatura deve avere già in mente<br />
il setup fi nale con cui conquisterà il cielo: si<br />
IL “GUPPO DI TEST” DELL’OSSERVATORIO DI TRADATE<br />
La prova di questo strumento nasce da una analisi<br />
collaborativa fra l’autore Federico Manzini e il<br />
“Gruppo di Test” dell’Osservatorio di Tradate<br />
(www.foam13.it), che si è formato con lo specifi<br />
co compito di provare in modo qualitativo<br />
telescopi e strumentazioni (vedi l’articolo di<br />
presentazione su Nuovo Orione, febbraio 2012,<br />
pag. 39).<br />
Gli autori dei test hanno la loro libertà interpretativa,<br />
dovuta all’esperienza accumulata nello<br />
studio e nel “lavoro” sul campo astronomico, ma<br />
contano sull’aiuto fornito dai risultati scaturiti dalle prove<br />
al banco.<br />
Il numero di test e di analisi effettuate dal GdT andrà aumentando con il tempo, per fornire una<br />
completa analisi ottico/meccanica degli strumenti in prova.<br />
Il GdT dell’Osservatorio di Tradate
TEST DEL TREPPIEDE SXG-HAL130<br />
Lunghezza gambe Max estensione: 129,5 cm<br />
Senza estrazione: 80,5 cm<br />
Altezza max base di sostegno 115,5 cm da terra<br />
Altezza min base di sostegno 73,0 cm da terra<br />
Altezza max montatura 151 cm da terra<br />
Raggio di ingombro dei piedini Alla max estensione: 70,5 cm (diametro: 141,0 cm)<br />
Senza estrazione: 46 cm (diametro: 92,0 cm)<br />
Peso del treppiede 5,6 kg<br />
Massimo carico Non misurabile direttamente (quantizzabile in circa 35 kg totali)<br />
TEST DEL CANNOCCHIALE POLARE<br />
Cannocchiale polare Diametro 20 mm, ingrandimento 6x<br />
Angolo di campo 8,2° circa<br />
Estrazione pupillare Nessuna, occhio a contatto<br />
Reticolo Illuminato da LED interno<br />
Vetrino Segnalazione di stelle e costellazioni da traguardare<br />
Co-assialità Ottima<br />
Livella Presente, posta sulla carrozzeria del cannocchialino<br />
TEST DELLA MECCANICA<br />
Tipo di montatura Alla tedesca, con contrappeso laterale<br />
Ingombro totale Da piatto porta slitta ad apice asta contrappeso: 61 cm<br />
Posizione baricentro (fulcro) 98 mm dal piatto porta slitta<br />
Ingombro totale Da baricentro ad apice albero contrappesi totalmente estratto: 471 mm<br />
Altezza max del porta slitta 359 mm dalla base <strong>della</strong> montatura<br />
Diametro alberi AR = 40 mm, DEC = 40 mm, in acciaio<br />
Corone dentate AR = 72 mm, 180 denti, in ottone<br />
DEC = 72 mm, 180 denti, in ottone<br />
Viti senza fine Sui 2 assi: diametro 9 mm, in ottone<br />
Motori Passo-passo con 300 PPS (passi al secondo)<br />
Dimensioni piatto superiore 88 mm<br />
Altezza del baricentro Per angolo di 45°, 280 mm ca.<br />
Per angolo di 38°, 260 mm ca.<br />
Flessioni Nessuna flessione osservabile<br />
Peso <strong>della</strong> montatura 10,9 kg senza contrappesi<br />
Peso dei contrappesi in dotazione 1900 g e 3750 g<br />
Max estensione barra contrappesi 264 mm<br />
Barra contrappesi Diametro 20 mm, in acciaio<br />
Slittamento durante il movimento Forza di 2 kg⋅m al limite <strong>della</strong> barra contrappesi<br />
Fori filettati sulla testa N. 8 fori, filetto M8 (passo 1,25 mm), profondità foro: 11 mm<br />
Condizioni atmosferiche: cielo sereno, t=21°C, U=65%, P=1035 mb<br />
acquista una montatura per associarvi un<br />
certo tipo di strumento, al quale - a loro<br />
volta - sono associati una camera CCD o<br />
una fotocamera digitale e un telescopio di<br />
guida con una camera di autoguida.<br />
La Vixen indica in 16 kg il limite di portata<br />
“fotografica” per questa Sphinx SXP; con<br />
tutti gli strumenti di cui si diceva, bisognerà<br />
La documentazione tecnica del Gruppo di Test di FOAM13<br />
stare al di sotto di questo valore: ecco perché<br />
un rifrattore corto da 150 mm o un riflettore<br />
da 200 mm sono (solo indicativamente)<br />
gli strumenti di massima dimensione che<br />
si possono considerare per spendere bene i<br />
propri denari e avere risultati di qualità con<br />
la SXP. I tipici rifrattori attuali, apocromatici<br />
più corti e più leggeri saranno ospiti di<br />
eccellenza per questa montatura!<br />
Per scopi di osservazione solo visuale, la<br />
Sphinx SXP dimostra poi di essere eccezionale<br />
anche con strumenti importanti, come<br />
quello che vi era montato durante le prove,<br />
e pure ad alto ingrandimento.<br />
Insomma, un’ottima spesa per un’ottima<br />
strumentazione.<br />
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