02.06.2013 Views

Custodire il sindacato-1.pdf - Cisl

Custodire il sindacato-1.pdf - Cisl

Custodire il sindacato-1.pdf - Cisl

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

negli eventi del 1985, è Pierre Carniti, segretario generale della <strong>Cisl</strong>, che nel luglio dello stesso anno, nel<br />

rispetto della norma statutaria dei due mandati, lascia la guida dell'organizzazione e viene nominato dal X<br />

Congresso membro a vita del Consiglio generale. Particolarmente critica si presenta la situazione<br />

istituzionale italiana agli inizi degli anni Novanta del Novecento. L'Italia si dibatte in una crisi, alimentata<br />

sia dalle vicende politiche internazionali, come la fine dell'esperienza del comunismo reale, sia dall'intreccio<br />

di scandali politici scoperti dalla magistratura, che mina ulteriormente <strong>il</strong> sistema dei partiti politici,<br />

accelerandone processi di trasformazione anche radicale e concorrendo all'emergere di forze politiche<br />

nuove come Forza Italia di S<strong>il</strong>vio Berlusconi, la Lega di Umberto Bossi e l'Ulivo di Romano Prodi. Anche<br />

in questi anni la <strong>Cisl</strong> è protagonista dell'azione sindacale italiana e nel solco degli accordi concertativi degli<br />

anni Ottanta del Novecento ricostruisce, attraverso le segreterie generali di Franco Marini e di Sergio<br />

D'Antoni, una nuova azione sindacale unitaria con la Cg<strong>il</strong> che porterà alla firma degli accordi triangolari del<br />

1992 e del 1993. Il primo, alle spalle di una crisi monetaria devastante, mette sotto controllo <strong>il</strong> debito<br />

pubblico e l'inflazione corresponsab<strong>il</strong>izzando le parti sociali e di governo e ampliando gli spazi di<br />

contrattazione salariale con l'eliminazione della scala mob<strong>il</strong>e. Il secondo, del luglio 1993, perfeziona <strong>il</strong><br />

precedente: la concertazione viene assunta a metodo, affrontando le politiche tariffarie e fiscali e<br />

promuovendo un quadro di fattori di sv<strong>il</strong>uppo, e avvia la riforma della struttura contrattuale che si<br />

concluderà nel 2009. In tale contesto anche <strong>il</strong> <strong>sindacato</strong> italiano si rinnova partendo proprio dai luoghi di<br />

lavoro: con gli inizi del 1994 si cominciano a votare in tutte le realtà lavorative le Rappresentanze sindacali<br />

unitarie (Rsu), un modo più democratico di concepire <strong>il</strong> rapporto con i lavoratori e la loro azione negoziale<br />

e primo passo verso la costruzione di un nuovo <strong>sindacato</strong> unitario tra Cg<strong>il</strong>, <strong>Cisl</strong> e U<strong>il</strong>, che però, nel corso<br />

del primo decennio degli anni duem<strong>il</strong>a non vede passi significativi di convergenza, ma anzi porta a nuove<br />

rotture che passano attraverso <strong>il</strong> Patto per l'Italia del 2002 e gli accordi sindacali del 2009 e 2010, firmati<br />

solo dalla <strong>Cisl</strong> e dalla U<strong>il</strong> e contestati dalla Cg<strong>il</strong>. Le divergenze con la Cg<strong>il</strong> si manifestano forti soprattutto<br />

nel settore industriale dell'auto con gli accordi contrattuali di Pomigliano e di Mirafiori (2010).<br />

Nel corso degli anni la <strong>Cisl</strong> ha dato vita ad enti, associazioni, società o cooperative che si occupano di<br />

particolari settori.<br />

La <strong>Cisl</strong> è una confederazione di sindacati con una duplice struttura organizzativa, verticale ed orizzontale,<br />

articolata su vari livelli territoriali. Da una parte ci sono le strutture di categoria (chiamate anche strutture<br />

verticali), che organizzano i lavoratori addetti a produzioni sim<strong>il</strong>i (ad esempio chimici, metalmeccanici,<br />

bancari, commercio e servizi, trasporti, enti locali); dall'altra una struttura organizzativa intercategoriale<br />

(confederazione o struttura orizzontale) a cui sono aff<strong>il</strong>iate tutte le categorie. I livelli territoriali in cui sono<br />

articolate le strutture organizzative sono quattro: luogo di lavoro, comprensorio, regione, livello nazionale.<br />

Nel primo ambito, base di tutta la struttura organizzativa, la <strong>Cisl</strong> è presente, oltre che attraverso le<br />

Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) che stipulano i contratti collettivi di lavoro, anche con le Sezioni<br />

aziendali sindacali (Sas) che devono rappresentarla in tutti i luoghi di lavoro. Il comprensorio è anche detto<br />

Unione sindacale territoriale (Ust), che fino al 1980 si chiamava Unione sindacale provinciale (Usp). Esso<br />

raccoglie i lavoratori che svolgono la loro attività in un territorio localizzato geograficamente e con<br />

caratteristiche amministrative, produttive, economiche e sociali omogenee. Il livello comprensoriale è la<br />

base della struttura orizzontale del <strong>sindacato</strong>, raccoglie le organizzazioni di categoria presenti nel territorio<br />

di competenza e può essere suddiviso in Unioni zonali ed Unioni comunali. Le sezioni zonali non<br />

costituiscono istanza congressuale. La struttura regionale prende <strong>il</strong> nome di Unione sindacale regionale<br />

(Usr). Il livello regionale raccoglie tutti i comprensori situati nella stessa regione geografica e riunisce i<br />

sindacati di categoria presenti nella regione. Il livello nazionale di categoria e di federazione raccoglie tutte<br />

le organizzazioni regionali e territoriali di una stessa categoria o federazione di categorie. La<br />

Confederazione nazionale raccoglie al suo interno tutte le Federazioni nazionali di categoria, le Unioni<br />

regionali e territoriali. Ad ogni livello sono presenti organismi decisionali, responsab<strong>il</strong>i delle scelte<br />

7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!