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Custodire il sindacato-1.pdf - Cisl

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che dava legittimazione politica a quel costruttivo impegno che, esplicitandosi nell'organizzazione, anche e<br />

soprattutto, dentro le numerosissime iniziative legate alla contingenza del dato anniversario del trentennale,<br />

«ha permesso, per quanto ci riguarda, di fare uscire gli studi sulla <strong>Cisl</strong> dalla fase, diciamo così, preistorica di<br />

qualche anno fa, mettendo bene in luce gli aspetti delle varie politiche portate avanti dalla Confederazione e<br />

sottolineando <strong>il</strong> carattere nuovo del "modello <strong>Cisl</strong>" e del suo essere "<strong>sindacato</strong> di frontiera" (ibidem).<br />

Questa convinzione politica, in stretta unione con l'altra, di taglio più squisitamente culturale, che la<br />

conoscenza storica del <strong>sindacato</strong> è necessaria perché la lettura oggettiva del suo passato è indispensab<strong>il</strong>e al<br />

suo procedere in avanti, ha suscitato nella <strong>Cisl</strong> la questione di creare le condizioni per rendere possib<strong>il</strong>e la<br />

riflessione storico-sindacale attraverso la custodia della memoria del passato e la predisposizione del<br />

presente ad entrare nella categoria del documento. Ha suscitato cioè quel dibattito di un valido e corretto<br />

rapporto tra <strong>sindacato</strong> e memoria storica che trova <strong>il</strong> suo approccio concreto nel problema della<br />

costituzione degli archivi storici sindacali. Come scrivevano, nel settembre del 1979, Dora Marucco ed<br />

Elisabetta Benenati presentando l'archivio della Usp-<strong>Cisl</strong> di Torino:« la questione è, infatti, una delle più<br />

note ed inquiete poiché numerose e varie difficoltà si sono innalzate nel tempo alla conservazione<br />

sistematica delle carte. Tuttavia le cause maggiori, che oggi contrastano <strong>il</strong> compito di recuperare ed ordinare<br />

<strong>il</strong> materiale prodotto ed elaborato dalle organizzazioni sindacali, risiedono nella notevole articolazione degli<br />

organismi sindacali, unita alla pratica diffusa tra i responsab<strong>il</strong>i di costituirsi un archivio privato "a casa",<br />

rendendo particolarmente arduo <strong>il</strong> compito di recuperare e ordinare <strong>il</strong> materiale» (Cfr. D. MARUCCO - E.<br />

BENENATI, Una fonte per la storia del movimento sindacale: l'archivio della <strong>Cisl</strong> di Torino, in «Movimento operaio e<br />

socialista», n.s., 1979, pp. 229-254).<br />

Su questa tematica che, a partire dagli anni Novanta del secolo scorso, ha visto fortemente impegnata<br />

l'organizzazione <strong>Cisl</strong> nel suo complesso si ritornerà, comunque, più avanti nella descrizione della positiva<br />

realtà degli archivi sindacali della <strong>Cisl</strong>, che verrà data nella parte conclusiva di queste note, con l'allegato in<br />

appendice: "Rete degli archivi della <strong>Cisl</strong>".<br />

Comunque, nonostante <strong>il</strong> non indifferente ostacolo della mancanza di istituzionalizzazione di un Archivio<br />

corrente e malgrado la crisi di frantumazione del reale intellettuale che investiva la società italiana nel finire<br />

degli anni Settanta ed agli inizi del decennio Ottanta, la <strong>Cisl</strong> decideva di incamminarsi sulla strada<br />

particolare e peculiare degli archivi storici, in primo luogo perché una organizzazione che si poneva <strong>il</strong><br />

problema della propria identità e del proprio ruolo di soggetto politico nazionale non poteva lasciare in<br />

sottordine o in mano altrui <strong>il</strong> discorso dello sv<strong>il</strong>uppo di specifiche iniziative di raccolta e di ordinamento<br />

della documentazione relativa al proprio cammino.<br />

In secondo luogo, non solo perché dentro <strong>il</strong> circuito culturale complessivo contemporaneo <strong>il</strong> <strong>sindacato</strong><br />

continuava a destare sorpresa, ed in particolare sorprendeva la sua «produttività» nella cultura della crisi,<br />

come ben scriveva e sosteneva Angelo Varni (cfr. A. VARNI, Una storia senza <strong>sindacato</strong>, in Itinerari sindacali,<br />

IV, Roma, Edizioni Lavoro, 1982, pp. 9-46); ma anche per meglio raggiungere quegli obiettivi di<br />

avanzamento che spesso, senza le dovute riflessioni generali, sb<strong>il</strong>anciano i movimenti stessi.<br />

L'archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico già nel 1979 dalla Soprintendenza archivistica per<br />

<strong>il</strong> Lazio, di cui era allora dirigente Elvira Gencarelli.<br />

L'ASN-CISL è in possesso di documentazione storica e di deposito ed è un archivio in formazione, di<br />

natura giuridica privata, che dipende dalla massima istanza politica che dirige la Confederazione, cioè <strong>il</strong><br />

segretario generale. L'accesso ai documenti è regolato da norme stab<strong>il</strong>ite dal direttore Camerini, in accordo<br />

con <strong>il</strong> segretario generale della <strong>Cisl</strong> e trascritte (nel 1981) in uno specifico regolamento di accesso, tutt'oggi<br />

vigente.<br />

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