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Gocce <strong>di</strong> piacere.<br />
Le terme e la storia <strong>di</strong><br />
un benessere m<strong>il</strong>lenario<br />
Già gli Etruschi si erano accorti <strong>del</strong>le proprietà<br />
terapeutiche <strong>di</strong> alcune acque, <strong>per</strong> lo più sulfuree,<br />
che sgorgavano nel loro territorio ad elevate<br />
tem<strong>per</strong>ature (fino ai 40 gra<strong>di</strong>). Un fenomeno<br />
inspiegab<strong>il</strong>e <strong>per</strong> le conoscenze fisiche <strong>del</strong>l’epoca.<br />
E così i luoghi <strong>di</strong> queste sorgenti furono investiti<br />
<strong>di</strong> un significato magico e religioso, quasi<br />
fossero punti <strong>di</strong> contatto tra la realtà terrena e<br />
l’oltretomba (non a caso ancora oggi l’apparizione<br />
<strong>del</strong> demonio è associata a mefitici fumi sulfurei).<br />
Tuttavia, furono i Romani a valorizzare <strong>il</strong><br />
potenziale curativo <strong>del</strong>le acque termali, a canalizzarle<br />
sistematicamente e a costruire santuari<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>vinità me<strong>di</strong>che presso le vasche dove i fe<strong>del</strong>i,<br />
facendo un’offerta e seguendo un <strong>per</strong>corso rituale,<br />
potevano bagnarsi. I Romani si resero poi<br />
conto dei vantaggi che derivavano all’organismo<br />
dall’alternanza <strong>di</strong> bagni fred<strong>di</strong> e cal<strong>di</strong>, in<strong>di</strong>pendentemente<br />
dalle qualità specifiche <strong>del</strong>l’acqua,<br />
ed iniziarono a costruire nelle loro città alcuni<br />
e<strong>di</strong>fici caratteristici, le terme appunto, non soltanto<br />
a scopo igienico (la maggior parte <strong>del</strong>le<br />
case antiche era priva <strong>di</strong> bagno) ma anche <strong>per</strong><br />
regalare un momento <strong>di</strong> piacevole relax ai citta<strong>di</strong>ni<br />
<strong>di</strong> ogni ceto sociale. Nelle terme, che <strong>di</strong><br />
solito comprendevano un settore masch<strong>il</strong>e ed<br />
un settore femmin<strong>il</strong>e, si potevano prendere bagni<br />
secondo un <strong>per</strong>corso graduale dalla vasca<br />
<strong>di</strong> acqua fredda (frigidarium) a quelle <strong>di</strong> acqua<br />
tiepida (tepidarium) e calda (calidarium), o fare<br />
bagni <strong>di</strong> sudore in una stanza a cupola (laco-<br />
l’atipico - 10<br />
Lucia Romizzi<br />
L’acqua, che rappresenta la più preziosa ed insostituib<strong>il</strong>e risorsa <strong>di</strong> vita <strong>del</strong>l’uomo<br />
sulla terra, ha <strong>numero</strong>se proprietà salutari che sono state valorizzate da <strong>numero</strong>se<br />
civ<strong>il</strong>tà.<br />
nicum); era possib<strong>il</strong>e affidarsi a mani es<strong>per</strong>te<br />
<strong>per</strong> un massaggio, svolgere esercizi ginnici nella<br />
palestra sotto la benevola protezione <strong>di</strong> Ach<strong>il</strong>le,<br />
oppure assistere a letture poetiche o a <strong>di</strong>scussioni<br />
f<strong>il</strong>osofiche. Anche se gli im<strong>per</strong>atori ed i ricchi<br />
si facevano costruire terme private nei loro palazzi<br />
e nelle loro v<strong>il</strong>le, l’imponenza <strong>del</strong>le terme<br />
pubbliche rappresenta uno dei segni <strong>di</strong>stintivi<br />
<strong>del</strong>la civ<strong>il</strong>tà romana (basti pensare alle Terme<br />
<strong>di</strong> Caracalla a Roma). Ma le sorgenti termali a<br />
cielo a<strong>per</strong>to <strong>del</strong>le campagne non furono abbandonate<br />
e continuarono ad essere ut<strong>il</strong>izzate nel<br />
Me<strong>di</strong>oevo e nel Rinascimento; non a caso nella<br />
“La Mandragola” <strong>il</strong> grande Machiavelli menziona<br />
certe terme <strong>del</strong>la campagna toscana frequentate<br />
dalle dame con problemi <strong>di</strong> fert<strong>il</strong>ità. Anche<br />
le cronache <strong>del</strong> Settecento ci raccontano <strong>del</strong>la<br />
passione dei ricchi <strong>per</strong> le terme, una passione<br />
legata a finalità terapeutiche, ma anche espressione<br />
<strong>di</strong> quella cultura <strong>del</strong>la v<strong>il</strong>leggiatura la cui<br />
smania affliggeva i nob<strong>il</strong>i e borghesi, come ci<br />
narra con sense of humour Carlo Goldoni nelle<br />
sue comme<strong>di</strong>e. Tra 1800 e 1900 sono poi stati<br />
costruiti <strong>numero</strong>si stab<strong>il</strong>imenti termali dotati <strong>di</strong><br />
lussuosi alberghi, dove si sfruttavano le acque<br />
me<strong>di</strong>camentose che zamp<strong>il</strong>lavano naturalmente<br />
dal terreno, recu<strong>per</strong>ando quel connubio tra<br />
aspetto terapeutico e <strong>di</strong>mensione r<strong>il</strong>assante tipico<br />
<strong>del</strong>le terme romane. Alcune località, come<br />
Abano, Fiuggi, Montecatini, Salsomaggiore, <strong>per</strong><br />
non parlare <strong>del</strong>le vicine Chianciano, Montepul-