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qua, quale è la terra, ci possa essere così poca<br />

<strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> essa. La risposta va nuovamente<br />

ricercata sui motivi finanziari in quanto, potendo<br />

sfruttare solo l’un <strong>per</strong> cento <strong>del</strong>l’acqua <strong>per</strong><br />

usi idropotab<strong>il</strong>i, si preferisce lottare investendo<br />

sulla privatizzazione <strong>di</strong> questi pochi corsi, piuttosto<br />

che cercare nuove soluzioni quale quella<br />

<strong>di</strong> desalinizzare <strong>il</strong> mare, che ancora oggi risulta<br />

essere troppo costosa e impegnativa rispetto ai<br />

risultati che se ne potrebbero ottenere.<br />

La questione assume note ancora più drammatiche<br />

se pren<strong>di</strong>amo in considerazione ciò che è<br />

stato deciso durante l’ultima Giornata Mon<strong>di</strong>ale<br />

<strong>del</strong>l’acqua, in cui alla richiesta <strong>di</strong> considerare l’acqua<br />

come un <strong>di</strong>ritto, così come quello alla vita<br />

e alla libertà, si è arrivati alla vaga conclusione<br />

che l’accesso all’acqua è un bisogno fondamentale<br />

umano. Analizzando le due parole “<strong>di</strong>ritto”<br />

e “bisogno” in quest’ultima si denota subito un<br />

cambiamento semantico, che riporta imme<strong>di</strong>atamente<br />

alla memoria quelle compagnie multinazionali<br />

che privatizzano l’acqua, e l’hanno resa<br />

nel tempo un bene ac<strong>qui</strong>stab<strong>il</strong>e a tal punto che<br />

proprio <strong>il</strong> “bisogno” ha portato l’uomo, clienteconsumatore,<br />

a comprarsi ciò che dovrebbe essere<br />

suo <strong>per</strong> “<strong>di</strong>ritto”. Un capo pellerossa nel 1855<br />

in uno dei suoi <strong>di</strong>scorsi, alla proposta <strong>di</strong> comprare<br />

i territori <strong>del</strong>la sua gente da parte degli Statunitensi,<br />

tra le altre cose proferì che non facendo propria la freschezza <strong>del</strong>l’acqua era impossib<strong>il</strong>e<br />

poterla comprare da loro. E’ infatti questa la mentalità a cui l’uomo moderno si dovrebbe aprire,<br />

mettendo da parte <strong>il</strong> suo cinismo e la sua scientificità, ma soprattutto mettendo da parte <strong>il</strong> suo<br />

egoismo e la sua ambizione <strong>di</strong> ricchezza. Arrivati a questo punto sembrerebbe che solo un modo<br />

sia rimasto <strong>per</strong> risolvere la situazione, quello preso in considerazione dal Papa Benedetto XVI: solo<br />

rivalutando tale bene primario, smettendo <strong>di</strong> considerarlo unicamente come bene materiale e riscoprendo<br />

quei significati <strong>del</strong>l’acqua simbolo <strong>di</strong> purificazione, possiamo ottenere “la garanzia e la<br />

con<strong>di</strong>zione <strong>per</strong> un’adeguata soluzione dei problemi etici, politici ed economici”.<br />

Mettere in pratica tale proposta è sicuramente <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e, vorrebbe <strong>di</strong>re far cambiare mentalità alla<br />

maggior parte <strong>del</strong>le <strong>per</strong>sone che abitano <strong>il</strong> mondo occidentale, <strong>qui</strong>n<strong>di</strong> non resta che prendere<br />

spunto dalle parole che sono state <strong>il</strong> simbolo <strong>del</strong> Forum Mon<strong>di</strong>ale sull’acqua che ha preso luogo<br />

in questi giorni a Istanbul ed iniziare a “con<strong>di</strong>videre l’acqua” <strong>per</strong>chè solo così potremo realmente<br />

“con<strong>di</strong>videre le opportunità”.<br />

E mentre <strong>il</strong> tempo corre e l’in<strong>qui</strong>namento altera le sorgenti mon<strong>di</strong>ali, c’è sempre più bisogno <strong>di</strong><br />

prendere provve<strong>di</strong>menti urgenti, altrimenti <strong>il</strong> rischio è <strong>di</strong> veder sparire <strong>il</strong> futuro in un piccolo rivolo<br />

d’acqua tra le sabbie <strong>di</strong> un arido deserto.<br />

Fa prima la ricchezza ad indurire un cuore che l’acqua<br />

bollente un uovo<br />

Ludwig Borne<br />

l’atipico - 17

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