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4 ASVAP NOTIZIE Dipartimento di Salute Mentale dell’A.O. s.Gerardo di Monza I SERVIZI PSICHIATRICI IN SINTESI Sedi, servizi, responsabili, orari: l’Azienda Ospedaliera s.Gerardo di Monza ha aggiornato di recente la Carta dei Servizi per renderla sempre più aderente alle esigenze dell’utenza. Di seguito riportiamo una sintesi della parte del documento che riguarda il Dipartimento di Salute Mentale - Struttura complessa di Psichiatria a Direzione Universitaria, di cui sono direttore il professor Massimo Clerici e responsabile di Area Dipartimentale il dr. Giuseppe Stefanizzi. Testo completo consultabile al link www.hsgerardo.org/web/guest/psichiatria?voceinterna=139&old=/web/guest/psichiatria. 1 COORDINAMENTO DEGENZA ACUZIE E DAY HOSPITAL (responsabile, dr. D.Viganò) • Cosa offre: il Sevizio Diagnosi e Cura (SPDC) e il Day Hospital (DH). Entrambi si trovano in Villa Serena (accanto al nuovo ospedale di Monza). • Chi vi accede: Nel SPDC i pazienti scompensati (in crisi) inviati dai CPS (vedi oltre), volontariamente o per trattamento sanitario obbligatorio (TSO). Nel Day Hospital i pazienti dimessi da SPDC e bisognosi di ulteriore osservazione. • Orario: colloquio per appuntamento coi medici (tel. 039 -2339169) - Visite parenti: lun-sab 16-19; dom 11-12. 2 COORDINAMENTO INTERVENTI TERRITORIALI (responsabile, dr. G.Carrà) • Cosa offre: programmi terapeutici, assistenziali, socioriabilitativi, realizzati in regime ambulatoriale, semiresidenziale, residenziale, nelle strutture sotto indicate: - i Centri Psicosociali (CPS) di Monza - via Aliprandi 23, e Besana - via Viarana 38; - gli Ambulatori Psichiatrici di Brugherio (via s.Margherita 28) e Carate (via Donizetti 12); - i Centri Diurni di Monza (via Giordano 9), Brugherio (via s.Margherita 28) e Besana (via Viarana 38); - le Comunità protette CRA e CPM (Comunità riabilitativa ad alta assistenza e Comunità a media assistenza) di Brugherio (via s.Margherita 30) e Besana (via Viarana 38). • Chi vi accede e come: al CPS e agli ambulatori accede chiunque lo richieda attraverso il medico generico o direttamente tramite appuntamento per la ‘prima visita’: - CPS Monza, tel.039-2339654 - CPS Besana, tel. 039- 2337569 - Ambulatorio Brugherio, tel. 039-2339454 - Ambulatorio Carate, tel. 039-2336670. - Ai Centri Diurni e alle Comunità Protette CRA e CPM si accede mediante il CPS. I Centri Diurni accolgono pazienti per interventi riabilitativi in regime semiresidenziale. - Le Comunità Protette sono destinate a pazienti gravi per interventi riabilitativi in regime residenziale, con degenza di durata massima di 36 mesi. • Orari di servizio CPS e ambulatori: Monza: lun-ven 8.30-20, sab 8.30-12.30; Besana: lun-ven 8.30-20.30, sab 8.30-13.30; Brugherio: lun 11.30-13, mar 8.30-13, mer 8.30-12.15, gio 13.30-16.30, ven 8.30-13; Carate: lun 11-16, mer-ven 9-16. Gli orari degli ambulatori di Brugherio e Carate verranno ridotti nel periodo estivo. 3 PSICHIATRIA DI CONSULTAZIONE (responsabile, dr.ssa F Colmegna) • Cosa offre: la valutazione diagnostica di patologie psicologiche e psichiatriche, rivolta anche ai privati e la consulenza rivolta ai Medici generici e ad altri Servizi del DSM e della Azienda Ospedaliera. Le strutture consistono in ambulatori per i disturbi di ansia, depressione, disturbi nella condotta alimentare e altri per i pazienti con patologie sia fisiche sia psichiatriche. • Chi vi accede e come: vi accedono i pazienti affetti da ansia, depressione, anoressia e bulimia, oltre che da pluri-patologie. Accesso tramite richiesta del medico generico o di altri Servizi dell’Ospedale s.Gerardo. Gli ambulatori sono in Villa Serena. 4 PSICOLOGIA CLINICA (responsabile, dr. U.Mazza) • Cosa offre: consulenza (colloqui) a pazienti, coppie, famiglie, con supporto psico-terapeutico, indicazione di percorsi terapeutici specie nel disturbo maggiore (depressione). • Chi vi accede e come: utenti e famigliari con problemi psichici e psichiatrici tramite CUP con richiesta del medico generico.
ASVAP NOTIZIE 5 OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI 31 MARZO - Definitiva chiusura dei ”luoghi dell’estremo orrore” Ma adesso che cosa succederà? Del tutto condivisibile la decisione di chiudere gli OPG, ma attuata con troppa precipitazione e senza gradualità Un problema su tutti: le strutture alternativa dove dovrebbero essere trasferiti i pazienti non dimissibili ancora non esistono DOMENICA 31 MARZO in corso scade il termine entro il quali gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (OPG), i “luoghi dell’estremo orrore”, come li ebbe a definire il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, durante la recente visita effettuata a uno di essi, devono essere chiusi, come da legge del 9/2/2012. A tutt’oggi non si conosce quale sarà il destino delle oltre 1.550 persone che vi sono ricoverate, una popolazione eterogenea, composta da portatori di svariate patologie psichiatriche colpevoli di reati di varia gravità, in maggioranza compiuti nell’ambito familiare in situazioni di forte conflittualità. Un certo numero dei degenti è soggetto a misure di sicurezza decise dal giudice che dovranno essere applicate anche nelle eventuali nuove strutture in cui saranno trasferiti. Alcuni tentativi già effettuati di trasferire i pazienti ritenuti idonei in strutture psichiatriche civili hanno avuto esito negativo con conseguente rientro in OPG. Ciò contribuisce a rendere i Servizi di Psichiatria riluttanti a farsi carico di tali progetti. Già abbiamo detto delle condizioni di incuria e degrado in cui vivono molti pazienti ricoverati negli OPG. La decisione di chiudere gli OPG è apparsa del tutto condivisibile, tuttavia la chiusura avrebbe dovuto realizzarsi con una certa gradualità, come è stato per gli OP (manicomi); il termine di un anno dalla pubblicazione della legge succitata per la chiusura definitiva è apparso troppo stretto e ha trovato i Dipartimenti di Salute Mentale non in grado di affrontarne le conseguenze. Lo scorso dicembre la Commissione di Inchiesta del Senato sull’efficacia ed efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, presieduta dal sen. Ignazio Marino, ha avviato una indagine sugli OPG. Su sei OPG presenti nel territorio nazionale, uno solo è risultato in regola con gli standard prescritti: quello di Castiglione delle Stiviere. Viene da chiedersi perché gli altri istituti non ne abbiano seguito l’esempio. La stessa Commissione in data 9/12/2012 ha disposto il “sequestro” dell’OPG di Barcellona e di un reparto dell’OPG di Montelupo Fiorentino. I 210 pazienti ivi ricoverati avrebbero dovuto essere trasferiti entro 30 giorni in altre strutture presenti in quei territori, strutture che non sono state trovate. Perciò l’esecuzione del sequestro è stata rinviata de facto a fine marzo 2013, data in cui tutti gli OPG dovrebbero chiudere. Dovrebbero, ma ciò potrebbe non accadere poiché le strutture alternative per i pazienti non dimissibili semplicemente non esistono e sicuramente non saranno pronte entro quella data. A meno che non si adotti una qualche soluzione improvvisata (nel paese delle emergenze un ennesimo provvedimento di emergenza). Alle regioni è stato assegnato un fondo non trascurabile (circa 174 milioni di euro, dei quali 32 alla Lombardia) che dovrebbe coprire i costi per la fase di superamento degli OPG. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi. Luigi Tognoli
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