Pagine 1-5 e 8-12 - asvap

Recommendations

Info

8 ASVAP NOTIZIE Progetto ‘So-Stare con Voi’ Attività svolte nell’anno 20<strong>12</strong> Portato avanti un numero complessivo di 28 percorsi di affido familiare, in molti casi con risultati positivi sulla situazione clinica dei pazienti CON IL DATO COMPLESSIVO di 28 percorsi si è concluso l’anno 20<strong>12</strong> di “So-Stare con Voi”. Dei percorsi complessivi, 10 sono rimasti invariati e proseguono per il raggiungimento degli obbiettivi del progetto. Con alcuni beneficiari sono intervenute alcune variazioni perché affiancati da nuove famiglie d’appoggio per difficoltà incontrate nel proseguire il percorso, oppure per cambio di abitazione. Va considerato che, in alcuni percorsi, nonostante la chiusura del progetto di affido con la famiglia, permangono rapporti tra gli operatori del progetto e i beneficiari legati a bisogni concreti o a una relazione significativa che facilita la continuazione dei rapporti del paziente con il servizio inviante (CPS). Solo in due casi l’accoglienza è stata molto breve: un percorso di 10 giorni per un paziente proveniente da un postricovero in un CRA, con obiettivi di riadattamento a un ambito familiare, mentre nell’altro caso l’accoglienza si protrarrà fino all’assegnazione di un alloggio comunale di emergenza. Questa situazione ha richiesto un raccordo tra più servizi (CPS; ASVAP; Novo Millennio; Centro Diurno; Tutela Minori Comune di Monza). Ciò ha consentito di raggiungere anche risultati positivi sulla situazione clinica del paziente. Dei 19 percorsi totali va evidenziato che 3 sono in essere come percorsi “so-stare”, ma il rimborso alle famiglie affidatarie viene dato direttamente dal beneficiario o dal Comune di Monza quale contribuzione attiva al progetto. Queste forme di finanziamento aggiuntive sono state utili in relazione alla diminuzione dei fondi dedicati al progetto. I risultati che si attendono da questo percorso sono l’aumento della capacità di autonomia abitativa; il miglioramento del clima di collaborazione tra famiglia d’origine e Servizi; costituzione di un gruppo di famiglie affidatarie sensibilizzate e formate disponibili all’affido; aumento delle conoscenze degli operatori dei servizi in riferimento alle tematiche dell’affido; realizzazione di percorsi abitativi in grado di rispondere ai bisogni del soggetto con minor spesa rispetto ai costi di ricovero in strutture residenziali; ottimizzazione delle risorse attraverso la collaborazione pubblico-privato per aumentare i percorsi di cura a disposizione degli utenti del CPS; promozione, nella comunità, della cultura dell’accoglienza con attenzione ai temi della salute mentale. Riguardo ai risultati raggiunti, è continuata la collaborazione con uno psicologo dedicato al progetto proveniente dall’AO s.Gerardo. Abbiamo riscontrato però una problematicità con le scale di valutazione, soprattutto con gli stranieri per difficoltà linguistiche. Il gruppo di famiglie affidatarie (28) viene contattato a secondo le necessità. Esse s’incontrano ogni 3 mesi per discutere e confrontarsi sulle tematiche che emergono durante i percorsi di affido. Anche gli operatori partecipano a momenti formativi. Per quanto concerne l’adesione al progetto di vari partner, continua a essere valida la ricerca di partnership sul territorio tramite la stesura di una lettera che evidenzia le tipologie di risposte attivate a favore dei cittadini con disturbi psichici seguite dai servizi sociali. Durante l’anno verranno presentati i dati dei questionari del Ministero della Salute che rilevano le conoscenze e gli atteggiamenti verso la malattia mentale compilati dagli studenti del liceo “Carlo Porta” di Monza e le risposte saranno confrontate con le annualità precedenti. Anna Volta
ASVAP NOTIZIE 9 “Residenzialità Leggera” Una progettualità che rappresenta un significativo progresso nei processi di cura e di recupero IN TEMPI DIFFICILI anche forme innovative di intervento riabilitativo possono risentire di qualche rallentamento. Parliamo della Residenzialità Leggera in psichiatria (RL) che, nel contesto cittadino, prevede l’alloggio in appartamento di persone adulte con disagio psichico (max 5). Essa rappresenta la ‘transizione’ da esperienze di vita assistita in Comunità terapeutiche a proposte residenziali di 4-5 ospiti affiancati da educatori solo poche ore al giorno. L’accesso alle residenze di RL è proposto e coordinato dai Servizi di CPS e viene sottoposto all’approvazione dell’ASL. Ogni struttura ha dei costi e così pure la RL: gli operatori sono retribuiti dal Servizio sanitario regionale, mentre le spese di soggiorno che comprendono affitto, riscaldamento, utenze, vitto ecc. (costi fissi) sono a carico di ogni ospite in eguale misura. Si intuisce subito come i costi fissi possano incidere singolarmente in modo differente in relazione al numero degli ospiti, in particolare: quote individuali più basse quanto maggiore e costante nell’anno è il numero effettivo degli ospiti. Per i casi di comprovata necessità economica, i Servizi sociali del CPS presentano ai rispettivi Comuni di residenza la richiesta di un intervento economico, non facile da ottenere per l’attuale scarsa disponibilità finanziaria delle amministrazioni locali. Da qualche tempo si assiste a una situazione contraddittoria che potrebbe in parte limitare l’applicabilità piena della legge regionale n.4221 del 28/02/2007 per la Residenzialità Leggera: gli ospiti e le loro famiglie sono in difficoltà a versare la quota alberghiera di soggiorno, i Comuni sono in difficoltà a soddisfare le numerose richieste di intervento e tra queste pure le integrazioni della quota alberghiera per la RL, si manifestano così le prime rinunce alla proposta di alloggio in RL per mancanza di disponibilità La struttura d’accoglienza ‘Pio La Torre’ di Desio sarà a breve la seconda gestita da ASVAP MB. economiche (privata e pubblica), diminuisce di fatto il numero degli ospiti nelle RL esistenti e viene meno la progettualità per nuove residenze, a parità di quota alberghiera versata dagli ospiti restanti (oggi il 50% ca.), aumenta per la gestione il peso dei costi fissi. A questi si può far fronte temporaneamente con donazioni e/o contributi particolari, quando presenti. Va poi precisato che la progettualità della RL psichiatrica rappresenta un significativo progresso nel processo di cura e con costi per la collettività inferiori a quelli sostenuti per le Comunità. ASVAP Monza e Brianza da 5 anni sta curando la gestione della RL denominata ‘La Casetta’ a Seregno dove hanno soggiornato in media 3 ospiti per anno. Da inizio 2013 è in allestimento la RL ‘Pio La Torre’ a Desio per l’ingresso a breve di 4 ospiti. ASVAP è disponibile a incontrare famigliari e pazienti, già individuati dai Servizi, per fornire ulteriori chiarimenti sulla RL e in particolare per ricercare modalità concrete e condivise tra tutti gli attori, mirate a ottenere l’applicazione di quote alberghiere inferiori alle attuali. È immediato pensare che, con 4 ospiti presenti tutto l’anno, le quote potrebbero ridursi sensibilmente con ritorni positivi per gli ospiti stessi e i loro famigliari, ma anche per le Amministrazioni comunali. Pensiero finale, ma per nulla trascurabile: se per l’appartamento invece dell’affitto si potesse pensare di usufruire di un comodato (privato o pubblico), le quote alberghiere individuali si ridurrebbero notevolmente! In conclusione sarà preziosa la collaborazione di tutti per un progetto concreto di rete per lo sviluppo della RL in psichiatria e il miglioramento delle condizioni di vita dei nostri cari. Giuseppe Pasini
Page 1 and 2: ASVAP NOTIZIE NOTIZIARIO TRIMESTRAL
Page 3 and 4: ASVAP NOTIZIE 3 ASVAP Monza Brianza
Page 5: ASVAP NOTIZIE 5 OSPEDALI PSICHIATRI
Page 9 and 10: ASVAP NOTIZIE 11 INIZIATIVEi DAI GR

Pagine 1-5 e 8-12 - asvap

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

Delete template?

Save as template?