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Le crociate: un atto d'amore o di violenza? - Davide Pavani

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<strong>Le</strong> <strong>crociate</strong>: <strong>un</strong> <strong>atto</strong> <strong>d'amore</strong> o <strong>di</strong> <strong>violenza</strong>? http://www.bloggers.it/pavani/index.cfm?blogaction=permalink&id=...<br />

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giugno, 2007<br />

Uno degli articoli che lei mi ha proposto scrive:<br />

"Nel Me<strong>di</strong>oevo l’opinione prevalente era che la <strong>violenza</strong> fosse<br />

moralmente neutra e che il suo colore morale <strong>di</strong>pendesse<br />

dall’intenzione <strong>di</strong> chi la compiva"<br />

E, a meno <strong>di</strong> <strong>un</strong> esercizio <strong>di</strong> realtivizzazione piuttosto<br />

deprecabile, oggi sappiamo che questo è <strong>un</strong> atteggiamento<br />

cristianamente inaccettabile. Il f<strong>atto</strong> che all'epoca esso fosse la<br />

norma, anche per la Chiesa, non basta a giustificarlo, né a<br />

giustificare gli errori commessi da chi era preposto a guidare la<br />

Chiesa e il popolo cristiano.<br />

Chi ha scelto <strong>di</strong> rimettersi a ciò in obbe<strong>di</strong>enza, a guisa <strong>di</strong><br />

dovere compiuto in sottomissione al volere del vicario <strong>di</strong> Cristo<br />

senza indagarne le intenzioni politiche, è stato giustamente<br />

santificato. Non già per l'<strong>atto</strong> <strong>di</strong> aver combattuto in <strong>di</strong>fesa della<br />

Chiesa, ma <strong>di</strong> essere rimasto fedele a Cristo e alla sua Chiesa<br />

anche <strong>di</strong> fronte all'umanamente inaccettabile. La fede che ha<br />

condotto a morire nella IX crociata S.Luigi <strong>di</strong> Francia ne è<br />

regione <strong>di</strong> santità, a coronamento <strong>di</strong> <strong>un</strong>a vita pia e zelante<br />

nell'amore verso i sud<strong>di</strong>ti e verso il proprio paese, figure <strong>di</strong><br />

Cristo e del suo popolo.<br />

L'obbe<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> S.Luigi alla Chiesa non è venuta meno (e l'ha<br />

condotto a morire nella carne) nemmeno <strong>di</strong> fronte all'or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

partire per due imprese fallimentari (la VIII e la IX crociata), la<br />

quali furono tutt'altro che mosse dall'amore a chicchessia, se<br />

non dall'amore al potere e al denaro <strong>di</strong> quegli stati mercantili<br />

che le hanno a tutti i costi volute. I papi <strong>di</strong> allora furono tutti<br />

più o meno ingenuamente attirati dal desiderio <strong>di</strong> liberare le<br />

terre sante occupate dai musulmani, ma caddero<br />

(praticamente ogni volta che riuscirono a ottenere sostegno<br />

militare) nella rete <strong>di</strong> intrighi politici tra sovrani autointeressati<br />

e senza scrupoli.<br />

L'esempio più lampante fu la IV crociata, <strong>di</strong>retta a<br />

saccheggiare Costantinopoli. Quale fraterno amore ai fratelli<br />

cristiani.... E <strong>di</strong> lì, la storia si ripeté in varia misura nelle<br />

<strong>crociate</strong> successive, anche se senza più simili episo<strong>di</strong>. Ma i<br />

tempi non erano ancora maturi perché le gerarchie<br />

acclesiastiche avessero occhi sufficientemente aperti per<br />

accorgersene.<br />

A <strong>di</strong>re la verità, i tempi sono maturati nel XX secolo, quando lo<br />

scempio della Guerra Totale (le due guerre mon<strong>di</strong>ali) hanno<br />

finalmente e a duro prezzo indotto la voce della Chiesa a<br />

condannare senza più riserve ogni genere <strong>di</strong> <strong>violenza</strong> e ogni<br />

guerra, ad affermare senza più compromessi <strong>un</strong> valore che le è<br />

sempre stato proprio.<br />

La vita umana è sacra e inviolabile, in<strong>di</strong>pendentemente da ogni<br />

sorta <strong>di</strong> colpa che riguar<strong>di</strong> l'essere umano.<br />

La stessa pena <strong>di</strong> morte, per quanto non incontri il <strong>di</strong>vieto<br />

esplicito della Chiesa, è stata giu<strong>di</strong>cata <strong>un</strong> <strong>atto</strong> che ormai non<br />

trova più <strong>un</strong>a colpa sufficientemente grande per essere<br />

accettata dalla moralità cristiana. Ed è quanto scrive Giovanni<br />

Paolo II nell'enciclica Evangelium Vitae.<br />

Che questo principio fosse chiaro anche nel Me<strong>di</strong>oevo è<br />

evidente, ma per le caretteristiche e per la debolezza delle<br />

istituzioni <strong>di</strong> potere <strong>di</strong> allora (si era infatti in <strong>un</strong>a situazione <strong>di</strong><br />

dominio del <strong>di</strong>ritto com<strong>un</strong>e e in assenza <strong>di</strong> soli<strong>di</strong> stati-nazione)<br />

era più facile derogare ad esso, pensando che così fosse<br />

meglio <strong>di</strong>fen<strong>di</strong>bile la struttura or<strong>di</strong>nata della società.<br />

Per questo trovarono spoazio, per esempio, gli ecci<strong>di</strong> or<strong>di</strong>nati<br />

dall'Inquisizione spagnola.<br />

E la deroga era <strong>di</strong>venuta la regola, al p<strong>un</strong>to che anche il<br />

Chiesa C<strong>atto</strong>lica Italiana<br />

sito web ufficiale della<br />

Conferenza Episcopale Italiana<br />

(CEI)<br />

dottrina sociale della Chiesa<br />

Compen<strong>di</strong>o della dottrina<br />

sociale della Chiesa C<strong>atto</strong>lica, a<br />

cura del Pontificio Consiglio<br />

della Giustizia e della Pace (da<br />

www.vatican.va)<br />

UCOII<br />

sito web ufficiale dell'Unione<br />

delle Com<strong>un</strong>ità e delle<br />

Organizzazioni Islamiche in<br />

Italia, l'organizzazione islamica<br />

più <strong>di</strong>ffusa in Italia.<br />

CO.RE.IS.<br />

Sito web della Com<strong>un</strong>ità<br />

Religiosa Islamica Italiana, la<br />

più importante organizzazione<br />

<strong>di</strong> musulmani <strong>di</strong> nazionalità<br />

italiana.<br />

IslamOnline.net<br />

Sito islamico europeo in lingua<br />

inglese (The site aims to<br />

present a <strong>un</strong>ified and lively<br />

Islam that keeps up with<br />

modern times in all areas. Our<br />

motto is: cre<strong>di</strong>bility and<br />

<strong>di</strong>stinction).<br />

Musulmani d'Italia<br />

spazio virtuale <strong>di</strong> <strong>di</strong>battito e<br />

confronto culturale sull'Islam e<br />

sui musulmani in Italia e nel<br />

mondo, per animare il senso<br />

civico e <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>nanza tra i<br />

musulmani d'Italia.<br />

Segnalazioni<br />

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La Liturgia <strong>di</strong> oggi<br />

XIX DOMENICA DEL<br />

TEMPO ORDINARIO<br />

(ANNO C)<br />

(Verde)<br />

I <strong>Le</strong>ttura Sap<br />

18,3.6-9<br />

Come p<strong>un</strong>isti gli<br />

avversari, così ci<br />

rendesti gloriosi,<br />

chiamandoci a te.<br />

Salmo (Sal 32)<br />

Beato il popolo che<br />

appartiene al<br />

2 <strong>di</strong> 6 12/08/2007 20.46

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