03.06.2013 Views

CEnTO AnnI - Associazione Italiana Arbitri

CEnTO AnnI - Associazione Italiana Arbitri

CEnTO AnnI - Associazione Italiana Arbitri

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

lia (Barlassina, Mattea e Carraro)<br />

e due quattro anni dopo in<br />

Francia (Barlassina e Scarpi),<br />

ma la scuola arbitrale italiana<br />

si affermò con un folto gruppo<br />

di altri loro eccellenti colleghi:<br />

Dattilo, Scorzoni, Pizziolo,<br />

Fois, Gemini, Gamba, Galeati,<br />

Orlandini, Bertolio, Carpani,<br />

Bernardi, Guido Agnolin, Bellè,<br />

Zelocchi.<br />

MAURo ALLA fIfA - In<br />

quegli anni Mauro raggiunse i più<br />

alti livelli nella considerazione<br />

nazionale e internazionale:<br />

prima autorevole membro poi<br />

presidente della Commissione<br />

arbitrale della FIFA, nell’aprile<br />

del 1934 fu nominato da<br />

Vaccaro vicepresidente della<br />

Federazione e, con l’avallo della<br />

federazione internazionale,<br />

presidente della Commissione<br />

organizzatrice della Coppa del<br />

Mondo. Al vertice del C.I.T.A. – la cui sede fu trasferita da<br />

Milano a Roma – lo sostituì Federico Sani.<br />

Ancora due iniziative caratterizzarono la storia arbitrale<br />

l’anno dopo: fu istituito il più importante premio destinato<br />

agli arbitri che Vaccaro volle legare al nome del loro<br />

presidente (il Premio Mauro in 75 anni solo nel 1945 e nel<br />

1997 non è stato assegnato) e per la prima volta fu promosso<br />

il raduno arbitrale di preparazione al campionato.<br />

Istituita nel 1940 la Commissione per i rapporti con<br />

l’estero, a presiederla non poteva essere destinato che<br />

Mauro anche in virtù del suo prestigio internazionale che<br />

l’aveva elevato alla vicepresidenza della FIFA. Mauro<br />

chiamò al suo fianco come segretario della Commissione<br />

Barassi che conservava anche l’incarico di segretario<br />

della Federazione. Mentre l’Italia entrava nella tempesta<br />

della guerra, altri avvicendamenti movimentavano il<br />

mondo del calcio: vicepresidente federale era nominato<br />

Rodolfo Vecchini, la guida del Direttorio Divisioni Superiori<br />

(cioè la Lega) era affidata a Federico Sani che<br />

lasciava quella degli arbitri a Felice Rovida, appena un<br />

anno dopo rimpiazzato da Gino Agostini.<br />

1946-60<br />

ToRnA L’A.I.A.<br />

Artemio Franchi taglia la torta<br />

per la nomina ad internazionale di Giunti alla sua destra<br />

Tornata finalmente la pace, gli arbitri presero subito l’iniziativa<br />

di promuovere la rinascita e il 28-29 giugno 1945,<br />

convenuti in congresso a Bologna, deliberarono la costituzione<br />

dell’A.I.A, il ritorno alle Sezioni, acclamarono Mauro<br />

presidente e fissarono provvisoriamente la sede a Milano.<br />

Nel maggio 1946 anche la Federazione si riunì in «assemblea<br />

costituente» a Firenze e, restaurata la democrazia,<br />

aggiornò l’ordinamento sulle basi sostanzialmente<br />

immutate. Acclamato Barassi presidente e confermata la<br />

sede a Roma, accanto alla ripristinata Lega di Serie A e<br />

B (cancellata la denominazione direttorio) fu approvato<br />

il decentramento con l’istituzione di tre Leghe Interregionali<br />

(Nord, Centro e Sud), fermi restando alla base i<br />

Comitati Regionali direttamente collegati con il vertice<br />

che tornò a chiamarsi Consiglio Federale.<br />

n. 1/2011 35

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!