CEnTO AnnI - Associazione Italiana Arbitri
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Consonni<br />
che inevitabilmente commette, alla<br />
vostra categoria nulla viene concesso.<br />
Molto raramente trovo qualcosa da ridire<br />
sugli arbitri e anzi cerco di mettermi<br />
dall’altra parte: anziché recriminare per<br />
i centimetri, mi chiedo come facciate<br />
a vedere certi episodi e a decidere in<br />
una frazione di secondo. Il vostro è un<br />
compito difficile e per questi motivi vi<br />
difendo e mi congratulo con voi”.<br />
All’evento hanno preso parte anche il Ge-<br />
nerale di Brigata dell’Esercito Camillo De<br />
Milato e Alan Christian Rizzi, Assessore<br />
allo Sport e Tempo Libero per il Comune di<br />
Milano. Marcello Nicchi, presidente dell’<strong>Associazione</strong><br />
<strong>Italiana</strong> <strong>Arbitri</strong>, nell’occasione<br />
ha lanciato un messaggio accorato a tutti i<br />
presenti: “Vedo davanti a me lo storico Presidente<br />
Giulio Campanati ed altre persone<br />
che hanno dato molto all’A.I.A. Sto cercando<br />
di proseguire sulle linee guida dettate<br />
dai ‘padri’ fondatori che hanno posto le<br />
basi per il nostro lavoro con i loro principi.<br />
Oggi, la categoria arbitrale ha raggiunto<br />
un’eccellenza tecnica non solo a livello<br />
nazionale ma mondiale. Non possiamo fare<br />
concorrenza alle macchine, so che commettiamo<br />
degli errori, fanno parte del gioco<br />
e ci saranno sempre, però, posso affermare<br />
che ciò che ci viene chiesto, ovvero la<br />
terzietà, non può essere messa in discussione,<br />
è garantita. Il pensiero deve andare<br />
comunque a tutti i direttori di gara che<br />
dalle serie inferiori alla Serie A garantiscono<br />
settimanalmente il corretto svolgimento di<br />
migliaia di partite, talvolta rischiando la propria<br />
incolumità. Ecco allora il senso del mio<br />
compito: mettere a disposizione del mondo<br />
del calcio arbitri sempre più tecnicamente<br />
Foto by Davide Lamonica<br />
Da sin. Pizzul, Liguori, Nicchi e Campanti<br />
adeguati alle nuove esigenze e, nello stesso<br />
tempo, garantire loro la dignità di uomini<br />
di sport, leali, corretti ed imparziali”.<br />
La chiusura è toccata al Presidente della<br />
sezione milanese Michele Liguori: “Come<br />
si può notare dal mio accento io non sono<br />
di Milano e non sono neppure cresciuto in<br />
questa sezione, bensì in quella di Legnano.<br />
Ciò premesso mi sento orgoglioso di<br />
essere, proprio in coincidenza del centenario<br />
dell’<strong>Associazione</strong>, il Presidente della<br />
sezione di Milano e ho cercato, attraverso<br />
il mio modesto contributo, di rilanciarne la<br />
vita associativa. L’obiettivo è raggiungere il<br />
prestigio di una volta e questo è possibile<br />
solo grazie al lavoro quotidiano”.<br />
Con la consueta simpatia e l’inconfondibile<br />
accento milanese, a degno compimento<br />
dell’evento, Giulio Campanati,<br />
ha espresso un suo grande desiderio nel<br />
segno della continuità: “Ogni sera, dopo<br />
il lavoro, mi recavo in sezione, in via Silvio<br />
Pellico, dove trovavo i miei amici, persone<br />
con cui condividere le esperienze del<br />
campo e della vita. L’A.I.A. per me è sempre<br />
stata una seconda famiglia e il mio<br />
augurio è che torni ad esserlo per tutti gli<br />
associati che ne fanno parte”.<br />
n. 1/2011 51