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ospedale neuropsichiatrico per la provincia di cuneo in ... - SIUSA

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3. Il grande <strong>in</strong>ternamento (1871-1914)<br />

Archivio dell’Ospedale Neuropsichiatrico - Introduzione<br />

Dall’a<strong>per</strong>tura dell’Ospedale Psichiatrico <strong>di</strong> Racconigi f<strong>in</strong>o ai primi due decenni del<br />

Novecento, quando nell’Italia giolittiana avvenne <strong>la</strong> prima organica riforma<br />

dell’assistenza psichiatrica, l’antico ricovero <strong>di</strong> Racconigi, <strong>di</strong>ventato manicomio, visse<br />

quel<strong>la</strong> che si può def<strong>in</strong>ire <strong>la</strong> fase del “grande <strong>in</strong>ternamento”.<br />

A un anno dal<strong>la</strong> sua a<strong>per</strong>tura, l’<strong>ospedale</strong> ospitava 234 pazienti, che portarono ben presto<br />

<strong>la</strong> struttura alle soglie del<strong>la</strong> saturazione: questa fu raggiunta quando il numero delle<br />

presenze mensili si stabilizzò oltre le 250 unità (1874), <strong>di</strong>ventate 400 negli anni ’80 del XIX<br />

secolo, e che su<strong>per</strong>arono le 800 unità al<strong>la</strong> vigilia del primo conflitto mon<strong>di</strong>ale.<br />

In tutta Italia, <strong>per</strong> il <strong>per</strong>iodo <strong>in</strong>tercorso dall’unificazione ai primi del Novecento, si era<br />

potuta registrare una quadruplicazione degli <strong>in</strong>ternamenti, dovuta a una serie <strong>di</strong> motivi,<br />

tra cui sia una maggiore sensibilità sociale che favorì il ricovero <strong>di</strong> <strong>in</strong>fermi, prima assistiti<br />

dalle famiglie, sia m<strong>in</strong>ori pregiu<strong>di</strong>zi verso gli ospedali - che erano <strong>di</strong>ventati luoghi <strong>di</strong> cura<br />

e non più <strong>di</strong> segregazione -, sia <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e l’accresciuto numero dei posti letto e un più facile<br />

trasporto dei ricoverati; <strong>in</strong> effetti non era aumentata <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione del<strong>la</strong> ma<strong>la</strong>ttia mentale,<br />

ma solo il ricorso ai ricoveri.<br />

F<strong>in</strong>o all’<strong>in</strong>izio del XIX secolo, un qu<strong>in</strong>to dei ricoverati psichiatrici era affetto da pel<strong>la</strong>gra,<br />

conseguenza dell’<strong>in</strong>cremento del<strong>la</strong> coltivazione del mais a sfavore del frumento, che era<br />

molto meno red<strong>di</strong>tizio. A causa <strong>di</strong> tali scelte, nei sa<strong>la</strong>ri del<strong>la</strong> prima metà dell’Ottocento<br />

scomparve progressivamente una vasta gamma <strong>di</strong> prodotti quali il burro, il sale, i legumi,<br />

il formaggio, il v<strong>in</strong>o, sostituiti esclusivamente dal mais.<br />

Pur aumentando <strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione rurale e <strong>la</strong> quantità <strong>di</strong> derrate prodotte, il frumento e le<br />

colture specializzate, soprattutto a f<strong>in</strong>i <strong>in</strong>dustriali, erano <strong>in</strong>teramente de<strong>di</strong>cate al mercato,<br />

mentre il granoturco e <strong>la</strong> patata venivano utilizzate come merci sa<strong>la</strong>rio <strong>per</strong> i conta<strong>di</strong>ni e i<br />

braccianti. Un’alimentazione così povera e poco <strong>di</strong>versificata provocò <strong>la</strong> <strong>di</strong>ffusione del<strong>la</strong><br />

pel<strong>la</strong>gra, una avitam<strong>in</strong>osi che da una dermatite accentuata sfociava nel<strong>la</strong> follia e <strong>in</strong> un<br />

marasma organico che portava al<strong>la</strong> morte. Tale s<strong>in</strong>drome si manifestava stagionalmente,<br />

all’<strong>in</strong>izio del<strong>la</strong> primavera e poi con <strong>la</strong> ripresa dei <strong>la</strong>vori agricoli dopo il riposo <strong>in</strong>vernale.<br />

Più del 50% dei ricoverati proveniva dal mondo dell’agricoltura e dalle val<strong>la</strong>te alp<strong>in</strong>e, <strong>in</strong><br />

XI

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