ospedale neuropsichiatrico per la provincia di cuneo in ... - SIUSA

Archivio dell’Ospedale Neuropsichiatrico - Introduzione
della manifattura serica. La storia locale stabilì uno stretto legame tra questo fabbricato, i
setifici e il prestigioso “palazzo di delizie” dei principi di Carignano, ideato da Guarino
Guarini e André Le Nôtre.
L’edificio, destinato a divenire solo in seguito sede dell’ospedale psichiatrico, venne
progettato dalla Congregazione di Carità alla fine del Settecento, con deliberazione del
1786 e inizio dei lavori nel 1789, con lo scopo di ampliare l’ospizio generale e costruire un
“ricovero di mendicità”, nel quale sistemare le migliaia di disoccupati periodicamente
causati dalle crisi della produzione serica. La costruzione dell’edificio rappresentava
tuttavia un impegno finanziario troppo gravoso per la Congregazione e procedette a
rilento, concludendosi solo nel 1829. Al termine dei lavori il fabbricato, di proprietà delle
Reali Finanze, fu destinato a Collegio per i figli dei militari, con una solenne
inaugurazione presieduta dal principe di Carignano e futuro re di Sardegna Carlo
Alberto.
Il primo disegno venne firmato l’ 11 aprile 1789 dall’architetto Ottino: evidentemente si
trattava del progetto preliminare sul quale si basò l’autorizzazione delle operazioni
necessarie per avviare la costruzione della nuova “fabbrica” (Regie Patenti 6 maggio
1789); in questo disegno si scorge l’indicazione del lotto prescelto, nelle immediate
vicinanze del preesistente ospedale Spada. Soltanto in seguito, il 7 agosto 1789, l’architetto
Filippo Castelli presentò il progetto definitivo alla Congregazione di Carità, mentre il 9
ottobre del medesimo anno l’architetto Pietro Bonvicini fu incaricato della sua esecuzione,
affidata il 4 agosto dell’anno seguente al capo mastro Giuseppe Chiarino.
L’architetto Bonvicini aveva apportato alcune modifiche sostanziali alla proposta del
Castelli: le balconate interne ai due cortili si trasformarono in vere e proprie gallerie, per
cui si passò da un camminamento all’aperto, poco pratico nei mesi invernali, ad uno
coperto. Entro la fine del 1790 si diede mano al corpo di fabbrica verso la strada ed alla
manica centrale interna, in prosecuzione dell’ingresso, dove trovò sede l’ariosa cappella
barocca, dedicata alla Madonna del Buon Consiglio. I lavori, nonostante la concessione di
un notevole prestito di 20.000 lire, furono sospesi sul finire del 1792 e non ripresero più
fino al 1825. Il 22 settembre 1792 infatti, le truppe francesi del generale Montesquiou
avevano varcato il confine della Savoia, mentre l’armata del Var invadeva la contea
nizzarda, anticipando la disfatta sabauda che si completerà quattro anni dopo con
XXI