ecco lo spazza-tour lucano Fuga dalla sanità: i casi Puglia ... - Il Resto
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certificato finora); in Basilicata<br />
con una spesa al 17,5%<br />
(584 milioni di euro su un totale<br />
di 1,3 miliardi di euro),<br />
ci sono da certificare per fine<br />
anno altri 265 milioni di euro<br />
(più 141% in più rispetto del<br />
totale della spesa del 2010).<br />
Preoccupante è l’analisi della<br />
spesa anche per le singole tipo<strong>lo</strong>gie<br />
di fondi poiché, mentre<br />
il Fesr finanzia soprattutto<br />
misure volte agli investimenti,<br />
e, quindi interventi di<br />
medio e lungo periodo, il Fse<br />
finanzia la formazione e le politiche<br />
attive del lavoro, compresa<br />
l’inclusione sociale e<br />
l’inserimento lavorativo dei<br />
soggetti svantaggiati e non<br />
so<strong>lo</strong>, perché, è sempre bene<br />
ricordare, che una parte consistente<br />
del Fse (2,2 miliardi<br />
di euro nel<br />
biennio 2009-2010) è stata<br />
impegnata per finanziare<br />
gli ammortizzatori sociali in<br />
deroga. Fondi europei per risolvere<br />
un’emergenza nazionale.<br />
Quanto di più contrario<br />
a quel<strong>lo</strong> che dice di fare<br />
Bruxelles.<br />
Ebbene, ad oggi, per l’intero<br />
periodo di programmazione<br />
del Fse, su 15,3 miliardi<br />
Cento miliardi per rilanciare il Mezzogiorno<br />
a cominciare <strong>dalla</strong> infrastrutture<br />
Fitto ci riprova<br />
con il Piano per il Sud<br />
di euro, esattamente ripartiti<br />
al 50% tra Centro Nord e<br />
Mezzogiorno, la spesa effettiva<br />
è al 15,8% del totale, con<br />
le regioni Centro-Settentrionali<br />
al 21,5% e il Mezzogiorno<br />
fermo al 11,6%.<br />
<strong>Il</strong> crono programma per il<br />
2011, per questo fondo prevede<br />
una spesa da fare entro<br />
la fine dell’anno di altri 2,5<br />
miliardi di euro (+104,5% di<br />
quanto già certificato), con le<br />
regioni del Centro Nord che<br />
dovranno certificare ulteriori<br />
1,1 miliardi di euro (più<br />
80,6%); mentre le regioni del<br />
Sud dovranno spendere 1,4<br />
miliardi di euro (136,8%).<br />
IL PIANO<br />
Nell’incontro con le Regioni<br />
Fitto è riuscito per <strong>lo</strong> meno<br />
a strappare una intesa sulle<br />
priorità infrastrutturali<br />
da inserire. Perno di questa<br />
strategia è la realizzazione<br />
dell’alta capacità su tre<br />
linee: Napoli-Bari-Lecce-Taranto;<br />
Salerno-Reggio Calabria;<br />
Catania-Palermo. Gli<br />
obiettivi: da Bari si raggiungerà<br />
Napoli in due anziché<br />
itre ore e mezzo; fra Salerno<br />
e Reggio la percorrenza scenderà<br />
da 5 ore e 30 a 4 e 15;<br />
fra Catania e Palermo da 3<br />
ore a un’ora e 10. Nell’ambito<br />
del trasporto stradale,<br />
il piano prende a riferimento<br />
le opere strategiche quali<br />
la Olbia-Sassari, il completamento<br />
della Salerno-Reggio<br />
Calabria (ormai arteria storica)<br />
e il sistema autostradale<br />
Catania-Siracusa-Gela-<br />
Trapani. Un po’ di ottimismo<br />
c’è se alla fine anche il presidente<br />
<strong>lucano</strong> De Filippo è<br />
parso soddisfatto: “Le misure<br />
in tema di infrastrutture che<br />
il ministro Fitto si appresta<br />
a portare al Cipe rappresentano<br />
una rottura del fronte<br />
dell’assedio di tagli che Roma<br />
sta facendo nei confronti delle<br />
Regioni. Politica di rigore<br />
-non vuol dire so<strong>lo</strong> privazione<br />
e riduzione, ma anche condivisione<br />
e crescita. E l’azione<br />
del ministro Fitto va in questa<br />
direzione: infrastrutture<br />
per <strong>lo</strong> sviluppo delle Regioni<br />
e condivisione degli obiettivi<br />
con i territori e chi li governa.<br />
Una notizia in controtendenza<br />
che speriamo non trovi<br />
veti”. Al momento ce ne possono<br />
essere so<strong>lo</strong> due: uno di<br />
carattere politico (è inevitabile<br />
pensare alla Lega), l’altro<br />
di carattere tecnico (le Regioni<br />
devono spendere in fretta,<br />
ce la faranno?). ■<br />
Attualità<br />
| iL RESTO settimanale | 30 luglio 2011<br />
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