ecco lo spazza-tour lucano Fuga dalla sanità: i casi Puglia ... - Il Resto
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mai. Già, in effetti è così: basta<br />
chiedere ai tanti lavoratori<br />
e studenti pendolari che<br />
tutti i giorni salgono su quei<br />
trenini che ancora oggi, come<br />
al<strong>lo</strong>ra, per percorrere i 70<br />
chi<strong>lo</strong>metri che dividono Matera<br />
da Bari impiegano più di<br />
un’ora e mezza, quando tutto<br />
va bene. Se poi capita (e capita!)<br />
qualche banale contrattempo,<br />
si parte dal capoluogo<br />
pugliese alle 12.41<br />
per giungere nella Città dei<br />
Sassi alle 15.00, come è successo<br />
qualche tempo fa. Eppure<br />
pare che l’azienda abbia<br />
da tempo intrapreso “un<br />
percorso di cambiamento<br />
Un mondo che va troppo in fretta<br />
L’e<strong>lo</strong>gio della lentezza<br />
[di Lorenzo Loizzo]<br />
Abitiamo un mondo che<br />
corre. Più ve<strong>lo</strong>ce di ieri,<br />
di oggi, più ve<strong>lo</strong>ce di noi.<br />
Mangiamo in fretta cibi<br />
prodotti rapidamente,<br />
lavoriamo di corsa, perché la<br />
celerità e l’efficienza sono i<br />
requisiti indispensabili di ogni<br />
buon lavoratore. Riusciamo<br />
ad essere a Roma e a New<br />
York nella stessa giornata.<br />
Dormiamo poco. Abbiamo<br />
amori brevi e nelle famiglia,<br />
con i figli, i genitori, gli amici<br />
proteso al miglioramento ed<br />
all’efficientamento della qualità<br />
dei servizi in <strong>Puglia</strong> e Basilicata.<br />
La mission aziendale<br />
è quella di porre esclusivamente<br />
il viaggiatore al centro<br />
dell’attenzione aziendale”,<br />
come si legge sul sito<br />
ufficiale dell’azienda nel<br />
messaggio di presentazione<br />
del presidente Matteo Colamussi<br />
(www.fal-srl.it). Che<br />
da quando, due anni fa, ha<br />
assunto questa carica ha regalato<br />
grandi soddisfazioni<br />
all’utenza materana: a maggio<br />
del 2009 presentava infatti<br />
alla stazione di Villa<br />
Longo il “nuovo” treno, con<br />
le carrozze riverniciate e dotate<br />
di climatizzazione e di<br />
un sistema di illuminazione<br />
a led, ma …privo di servizi<br />
igienici. E che comunque a<br />
Matera non si è più visto<br />
da al<strong>lo</strong>ra se non nelle foto<br />
ricordo di quel giorno. Un<br />
anno dopo poi, nel maggio<br />
2010, si sbilanciava in un<br />
incontro col sindaco Adduce,<br />
al quale garantiva<br />
entro un paio di mesi la riduzione<br />
dei tempi di percorrenza<br />
tra Matera e Bari a 50<br />
minuti. E invece…“Quando<br />
ero picco<strong>lo</strong> – scriveva un<br />
b<strong>lo</strong>gger materano qualche<br />
tempo fa - con mia madre<br />
prendevamo la littorina per<br />
andare a Bari e ricordo che<br />
il biglietto costava 500 lire.<br />
Oggi dopo non so quanti<br />
siamo “essenziali”. Non<br />
possiamo essere gli ultimi<br />
e quindi corriamo, come<br />
tante schegge impazzite,<br />
rincorrendo ciò che altri ci<br />
dicono di inseguire. Acidi,<br />
come dei limoni secchi, non<br />
abbiamo mai tempo per ciò<br />
che ci piace e non abbiamo<br />
mai parole per co<strong>lo</strong>ro a cui<br />
teniamo davvero, ma so<strong>lo</strong><br />
per ciò che il nostro ruo<strong>lo</strong><br />
richiede. Oggi chi ha i soldi non<br />
ha il tempo, e chi ha il tempo<br />
anni, e complice un atterraggio<br />
a Bari, ho ripreso la<br />
littorina e, con mia grande<br />
sorpresa, con soli 4 euro ho<br />
rivissuto le mie esperienze<br />
di bambino…La stessissima<br />
carrozza, la solita calca di<br />
gente, la solita puzza indefinibile,<br />
gli stessi sedili… insomma,<br />
un viaggio indietro<br />
nel tempo con la consapevolezza<br />
di un presente che è<br />
rimasto identico al passato,<br />
ad un prezzo stracciato”…■<br />
non ha i soldi. Scampare<br />
al lavoro è difficile quanto<br />
sfuggire alla disoccupazione.<br />
Si legano le persone con il<br />
denaro e spesso la gente<br />
sacrifica la propria libertà per<br />
il denaro. Ma che senso ha<br />
tutto questo? Che senso ha<br />
questa trottola impazzita che<br />
gira sempre su se stessa? Che<br />
senso ha vivere senza mai<br />
comprendere e fare ciò che<br />
ci piace davvero? Andare da<br />
un capo all’altro del mondo<br />
e non visitare davvero i posti<br />
in cui si è. Vivere e non avere<br />
tempo di giocare, concedersi<br />
del tempo per del<strong>lo</strong> sport, per<br />
imparare a cucinare le cose<br />
che ci piacciono, fermarsi<br />
Attualità<br />
a guardare un tramonto o<br />
ammirare l’immensità del<br />
panorama, giungere alla<br />
meta senza conoscere la<br />
strada? Che senso ha vivere<br />
e non accorgersi del tempo<br />
che passa, delle stagioni che<br />
si avvicendano, del nostro<br />
corpo che cambia. Vivere<br />
senza imparare la vita. In<br />
“Umano troppo umano”<br />
il grande fi<strong>lo</strong>sofo Fredrich<br />
Nietzsche diceva: “La calma<br />
nell'azione. Come una cascata<br />
diventa nella caduta più lenta<br />
e sospesa, così il grande<br />
uomo d'azione suole agire<br />
con più calma di quanto il suo<br />
impetuoso desiderio facesse<br />
prevedere prima dell'azione «<br />
| iL RESTO settimanale | 30 luglio 2011<br />
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