Sommario - Distretto 2120

stretti svolgono nei rapporti
internazionali; e l’enorme meraviglioso
afflato umanitario
che sottende alla vasta operazione
delle Sovvenzioni Paritarie;
e l’attività dei Comitati
Interpaese e dei vari gemellaggi
con Club di altre nazioni;
e i tanti attivi gemellaggi fra
Club di diverse nazioni; e il
fervore dei Volontari del Rotary.
Ricordare ancora l’affratellamento
gioioso dei tanti
Circoli Professionali Rotariani
(le Fellowship), e le borse di
studio per gli Ambasciatori
del Rotary che si diramano
in tutto il mando, e lo scambio
dei Gruppi di Studio che consente
a giovani di ogni nazione
di visitare, ospiti dei Club,
luoghi di lavoro e di attività
in ogni parte del mondo, e lo
Scambio Giovani.
E mi piace rammentare ancora
un altro dei “programmi”
rotariani diffuso internazionalmente
e di maggior impegno,
quello in favore delle
Nuove Generazioni. In questo
programma, che affratella giovani
di tante nazioni, spiccano
l’Interact e soprattutto il Rotaract.
In ben 162 paesi ci sono
più di 8700 Club Rotaract con
oltre 165.000 giovani. La chicca
finale di queste sottolineature
non può essere riservata che
alla nostra Fondazione, alla
Fondazione Rotary, tutta rivolta
al mondo intero, in un
afflato di umana solidarietà
che prende varie forme e vari
nomi, come le ricordate Sovvenzioni
Paritarie, le Borse di
Studio per la pace nel mondo,
quelle per studi sulla pace e
la risoluzione dei conflitti, le
Sovvenzioni per Docenti Universitari
e altri impegni già
citati. Ma soprattutto con quel
programma internazionale
monstre nella sua complessità
e nella sua realizzazione che
è la Polio Plus. Carol Bellamy,
Direttore Esecutivo dell’UNI-
CEF (agenzia delle Nazioni
Unite, struttura quest’ultima
Il Rotary
ha acquistato
un ruolo di
assoluto rispetto
nel villaggio
globale; in effetti
è il Rotary che
ha contribuito
in maniera
determinante
a fare del mondo
un villaggio
globale.
IL MEDITERRANEO E LA PACE
sorta, com’è noto, da idee e
impegni rotariani) ha scritto:
“Il Rotary ha acquistato un
ruolo di assoluto rispetto nel
villaggio globale; in effetti è
il Rotary che ha contribuito
in maniera determinante a
fare del mondo un villaggio
globale”. Dal primo stentato
minuscolo Club del febbraio
1905 agli attuali oltre 34.000
vivaci Club in tutto il mondo
lo sviluppo è stato mirabile: è
questa la globalizzazione della
solidarietà e del rispetto reciproco,
quella che rende il Rotary
veramente Internazionale.
Non mi sembra azzardato
suggerire poi una sorta di
analogia tra il carattere internazionale
del Rotary – aperto
a tutti i Paesi - con la composizione
polimorfa e multiprofessionale
di ogni singolo Club
– anch’esso aperto, nel piccolo
del suo territorio, a tutte le
categorie professionali e imprenditoriali.
Ecco un’altra
impronta dei nostri Club, che
non sempre viene rapidamente
percepita dai nuovi Soci.
Sin dall’inizio i Rotary Club
sono stati caratterizzati proprio
da tale peculiarità che ancora
oggi assicura la vitalità di ogni
Club. Infatti questo carattere,
che ci distingue da tante altre
pur meritorie associazioni,
fornisce quell’impareggiabile
mixing di professioni che è
una connotazione unica ed irripetibile
di ogni Club, garantisce
il continuo arricchimento
di ogni Socio, risponde
a interessi poliedrici, assicura
l’integrazione dei differenti
saperi professionali, rappresenta
una valida condizione
per garantire efficacia e continuità
alle azioni del Club.
La multi professionalità di
ogni Club soddisfa l’esigenza
di venire incontro, in modo
appropriato, alle esigenze delle
attività di servizio, che appunto
si possono avvalere della
specificità e integrazione
professionale. In più essa consente
di assicurare al Club
quell’equilibrio della compagine
sociale, che il Rotary International
raccomanda, quando
suggerisce che ogni Club
“rappresenti accuratamente
la realtà professionale e imprenditoriale
della propria località”.
Si tratta dunque di
una prerogativa che è contemporaneamente
una nota
distintiva e un prezioso requisito;
in effetti è uno dei
punti di forza di ogni Club.
Viene spontaneo, a questo
punto, correlare quest’ultimo
nostro carattere al valore che
esso ha in senso culturale. Ed
Chi è il Prof. Dott. Andrea BISSANTI
Nato a Manfredonia (Foggia) nel 1925.
Laurea in Medicina Chirurgia (Napoli), specializzazioni in Malattie del Tubo
Digerente, Sangue e Ricambio (Pavia), Medicina del Lavoro (Napoli), Igiene
e Direzione Ospedaliera (Pavia).
Libero Docente in Statistica Medica e Biometria, disciplina che ha insegnato
come Professore a contratto presso le Facoltà di Medicina dell'Università
Cattolica di Roma e delle Università Statali di Messina e di Brescia.
Socio dal 1977 del Rotary Club Milano Ovest (Distretto R.I. 2040), di cui è
stato Presidente nel 1989-90.
Socio Onorario del R.C. Manfredonia (Distretto R.I. 2120).
Segretario dell’Istituto Culturale Rotariano (1993-1996).
Governatore del Distretto R.I. 2040 nell’anno 2001-02.
Rappresentante dei Presidenti Internazionali William B. Boyd e John Kenny
ai Congressi dei Distretti R.I. 1140 (Brighton, 2006) e 2070 (Modena, 2010)
Direttore editoriale della rivista Rotary 2040 (2003-2008)
Addetto stampa del Distretto 2040 presso la rivista Rotary (2008-2012)
Paul Harris Fellow (con 4 zaffiri).
È sposato con Nella, ha due figli e quattro nipoti.
MARZO 2012 I ROTARY INTERNATIONAL Distretto 2120 Puglia - Basilicata
11