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Sperimentiamo l'energia - Hera Ragazzi

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Obiettivi del laboratorio<br />

Ciao! mi presento!<br />

Ciao, sono Archimede<br />

la lampadina e mi<br />

illumino ogni volta<br />

che mi viene un’idea!<br />

Accendi un’idea e brilla<br />

come me! Insieme<br />

illumineremo<br />

il mondo!<br />

Il percorso in breve<br />

!<br />

<strong>Sperimentiamo</strong> l’energia<br />

laboratorio sul tema dell’energia<br />

Questo progetto sarà occasione per far conoscere ai<br />

bambini/ragazzi l’energia, in particolar modo l’energia<br />

elettrica, per sensibilizzarli in merito al problema<br />

dell’inquinamento energetico e sviluppare in loro i primi<br />

germogli di un senso critico sull’utilizzo delle risorse a<br />

disposizione dell’uomo. Attraverso piccoli esempi concreti<br />

e semplici esperimenti si mostrerà ai bambini quali sono i<br />

tipi di energia, le fonti e gli effetti. Si spiegherà inoltre che<br />

cos’è l’effetto serra e quali sono le conseguenze che esso<br />

ha sul pianeta e sull’uomo. Infine si produrrà una raccolta<br />

di buone norme per il risparmio energetico, introducendo il<br />

tema delle energie rinnovabili.<br />

1 INCONTRO PRELIMINARE:<br />

incontro di 1h previsto con l’insegnante per illustrare il<br />

percorso che si seguirà con la classe.<br />

2 I INCONTRO:<br />

sarà un incontro introduttivo in cui i ragazzi<br />

saranno avvicinati al concetto di energia attraverso<br />

un brainstorming e alcuni semplici esperimenti. Si<br />

utilizzeranno inoltre giochi e tecniche espressive (ad<br />

esempio il mimo) per stimolarli ad entrare in contatto con<br />

l’energia.<br />

3 II INCONTRO:<br />

sarà un incontro di impronta sperimentale dove si<br />

svolgeranno esperimenti sull’energia elettrica.<br />

4 III INCONTRO:<br />

sarà un incontro dedicato alla conoscenza di alcuni<br />

dati riguardanti i consumi di energia elettrica nella<br />

nostra casa. Dal punto di vista pratico si faranno degli<br />

esercizi per calcolare i consumi della casa e le emissioni<br />

di anidride carbonica. Inoltre si introdurranno i temi<br />

dell’inquinamento e dell’effetto serra attraverso un<br />

semplice esperimento che spiegherà concretamente i loro<br />

effetti.<br />

5 IV INCONTRO:<br />

sarà un incontro dedicato alle conoscenza delle energie<br />

rinnovabili (fotovoltaico, solare, eolico, idrogeno,…) in cui<br />

si spiegheranno e si sperimenteranno queste tecnologie<br />

attraverso l’utilizzo di un power point e di kit appositi.<br />

Infine si produrrà insieme ai ragazzi un decalogo di buone<br />

norme da seguire ed un decalogo di comportamenti<br />

dannosi per noi e per l’ambiente facendo tesoro di<br />

tutte le informazioni che si sono acquisite nel corso del<br />

laboratorio.<br />

6 INCONTRO CONCusIVO:<br />

incontro di 1 h previsto con l’insegnante per verificare la<br />

riuscita del percorso


Svolgimento del percorso<br />

I INCONTRO:<br />

ATTIVITÀ PROPOSTE<br />

CONOsCIAMO L’ENERGIA<br />

Obiettivo:<br />

invitare i ragazzi a ragionare sul concetto di energia.<br />

svolgimento:<br />

utilizzando delle riviste proporremo ai ragazzi di ritagliare<br />

delle immagini che, a loro parere, possono rappresentare<br />

l’energia. Le immagini poi saranno incollate su un<br />

cartellone e serviranno a dedurre insieme la definizione<br />

di energia. Elencheremo allora quali sono nello specifico<br />

i diversi tipi di energia facendone anche degli esempi:<br />

potenziale, cinetica, chimica, termica, radiante, nucleare,<br />

elettrica. A questo punto, utilizzando un’apposita tabella,<br />

saremo in grado di stabilire quali sono le fonti d’energia, le<br />

forme di energia e le eventuali applicazioni. Cominceremo<br />

allora ad interessarci nello specifico all’energia elettrica<br />

e chiederemo ai ragazzi di scrivere su dei post-it (che<br />

andranno anch’essi attaccati ad un cartellone) quali sono<br />

secondo loro tutte le forme di energia elettrica elencando<br />

le possibili fonti e gli utilizzi.<br />

ARChIMEdE, LA NOsTRA MAsCOTTE<br />

Obiettivo:<br />

far sentire i ragazzi parte di un progetto importante che<br />

riguarda ogni cittadino della terra.<br />

svolgimento:<br />

la lampadina Archimede ci accompagnerà durante tutto<br />

il percorso. Sarà la mascotte che inviterà i ragazzi ad<br />

accendere le idee per fare brillare il mondo tutti insieme.<br />

Si appenderà il disegno di Archimede fuori dalla classe<br />

che farà questo progetto per indicare che lì si trovano i<br />

“luminari dell’energia e i dottori del risparmio energetico”<br />

in grado di guarire alcune brutte abitudini che fanno star<br />

male l’ambiente.<br />

MINI sPRECONI<br />

si possono fare delle scenette dove si fanno degli sprechi e<br />

farli riconoscere a loro oppure leggere una storia dove un<br />

personaggio fa degli sprechi e loro devono individuarli.<br />

MEMORY dELLE FORME d’ENERGIA<br />

Obiettivo:<br />

dare agli studenti la consapevolezza che l’energia si<br />

manifesta in forme diverse<br />

svolgimento:<br />

gioco del memory con carte che raffigurano varie forme di<br />

energia<br />

COMPITO A CASA:<br />

Obiettivo:<br />

: attività di osservazione propedeutica all’incontro<br />

successivo.<br />

svolgimento:<br />

chiediamo ai ragazzi di contare quanti punti luce hanno


Ricordati che…<br />

Il risparmio si fa a<br />

piccoli gesti.<br />

Se sostituisci le<br />

lampadine a<br />

incandescenza con<br />

quelle a basso consumo<br />

scoprirai che consumano<br />

5 volte in meno<br />

e durano 10<br />

volte in più.<br />

!<br />

in una stanza e di che tipo sono (lampadina normale,<br />

lampadina a basso consumo). Chiediamo anche di<br />

guardare quanti di loro hanno elettrodomestici a basso<br />

consumo (quelli contrassegnati dalle tre AAA).<br />

II INCONTRO:<br />

ATTIVITÀ PROPOSTE<br />

EsPERIMENTI suLL’ELETTRICITÀ<br />

Obiettivo:<br />

forniamo ai ragazzi alcune nozioni base di elettrostatica,<br />

spiegazioni sulle cariche e sull’elettrizzazione per strofinio<br />

ed illustriamo i metodi di elettrizzazione per induzione e<br />

per contatto che ci servono a stabilire il tipo di carica di un<br />

corpo.<br />

svolgimento:<br />

si eseguiranno i seguenti esperimenti:<br />

1. Elettrostatica: poteri speciali<br />

Materiale occorrente: un palloncino, un muro, un<br />

rubinetto, dei capelli, un panno di lana. Gonfieremo un<br />

palloncino dopodiché lo strofineremo energicamente con<br />

un panno di lana. Ora, avvicinandolo alla parete, vedremo<br />

che si attaccherà ad essa. Strofineremo poi un’altra volta<br />

il palloncino con il panno e lo avvicineremo questa volta<br />

al getto d’acqua del rubinetto. Vedremo allora come il<br />

getto si curva seguendo il movimento del palloncino. Infine<br />

strofineremo ancora una volta con il panno il palloncino<br />

e lo avvicineremo ai nostri capelli che, noteremo, si<br />

solleveranno. Questo accade perché, quando strofiniamo il<br />

palloncino con il panno, alcuni elettroni degli atomi della<br />

lana si trasferiscono sul palloncino elettrizzandolo.<br />

2. Elettrostatica: incantatore di serpenti<br />

Materiale occorrente: penna, panno di lana, pezzo di carta<br />

velina.<br />

Si distribuirà ad ogni bambino un quadratino di carta<br />

velina da cui ciascuno ritaglierà un serpente. Si strofinerà<br />

poi la penna al panno di lana (o a sciarpe e vestiti) e la<br />

si avvicinerà al serpente senza toccarlo. Osserveremo<br />

che il serpente si solleva verso la penna. Questo accade<br />

perché, quando strofiniamo la penna con il panno, alcuni<br />

elettroni degli atomi della lana si trasferiscono sulla penna<br />

elettrizzandola per questo essa attirerà la carta.<br />

3. Elettrostatica: la bottiglia magica<br />

Materiale occorrente: bacchetta di plastica, bottiglia di<br />

plastica o vetro, spago.<br />

Legheremo un pezzo di spago alla bottiglia in modo da<br />

sorreggerla senza toccarla con le mani e lasciarla libera<br />

di girare. Si strofinerà poi energicamente la bacchetta<br />

di plastica con un panno di lana e la si avvicinerà alla<br />

bottiglia senza toccarla. Osserveremo come la bacchetta<br />

determini il movimento di rotazione della bottiglia<br />

facendogli anche cambiare direzione. Questo accade


perché, quando strofiniamo la bacchetta con il panno,<br />

alcuni elettroni degli atomi della lana si trasferiscono<br />

sulla bacchetta elettrizzandola così essa respingerà la<br />

bottiglia.<br />

4. Elettrostatica: palloncini ribelli<br />

Materiale occorrente: due palloncini, spago, panno di lana,<br />

foglio di carta.<br />

Si gonfieranno i due palloncini e si legheranno alle due<br />

estremità dello spago. Si strofineranno poi entrambi i<br />

palloncini con il panno di lana e si solleverà lo spago al<br />

centro. Noteremo che i due palloncini si allontanano.<br />

Metteremo allora il foglio di carta in mezzo e vedremo i<br />

due palloncini avvicinarsi attaccandosi al foglio di carta.<br />

Questo accade perché gli oggetti dello stesso materiale<br />

acquistano la stessa carica elettrica. Poiché le cariche<br />

dello stesso tipo si respingono, i palloncini, che hanno<br />

entrambi carica negativa, si allontanano. La carta, che<br />

non è elettrizzata possiede lo stesso numero di cariche<br />

negative e positive e queste ultime attirano le cariche<br />

negative in eccesso dei palloncini.<br />

5. Elettrostatica: cannucce mobili<br />

Materiale occorrente: quattro cannucce da bibita, una<br />

bacchetta di vetro, un panno di lana.<br />

Posizioneremo sul tavolo due delle cannucce, parallele fra<br />

loro, a 5 cm di distanza. Strofineremo le altre due cannucce<br />

con il panno di lana e ne sistemeremo una di traverso alla<br />

prime due e l’altra la avvicineremo alternativamente<br />

alla sua destra e alla sua sinistra, facendo attenzione a<br />

non toccarla. La cannuccia appoggiata rotolerà avanti<br />

e indietro come se fosse spinta da quella elettrizzata.<br />

Potremmo rifare poi la stessa prova usando la bacchetta<br />

di vetro e vedremo che la cannuccia di traverso rotolerà<br />

seguendo la bacchetta di vetro. Questo accade perché la<br />

plastica si carica negativamente, mentre il vetro acquista<br />

carica positiva. Le due cannucce di plastica, avendo la<br />

stessa carica, si respingono, mentre il vetro e la plastica,<br />

con cariche opposte, si attraggono.<br />

6. Elettrostatica: rivelatori di cariche<br />

Materiale occorrente: oggetti di vari materiali (plastica,<br />

legno, carta,…), penna di plastica, bacchetta di vetro,<br />

spago, panno di cotone, panno di seta, panno di lana.<br />

Appenderemo con lo spago sia la penna di plastica che<br />

la bacchetta di vetro ad un supporto, tenendole distanti<br />

fra loro. Strofineremo poi le bacchette con il panno di<br />

lana. Sceglieremo allora uno degli oggetti di materiali<br />

diversi (righello, matita, temperino, spilla per capelli,…)<br />

e lo strofineremo con una delle stoffe a disposizione<br />

dopodiché lo avvicineremo prima alla penna di plastica<br />

e poi alla bacchetta di vetro facendo attenzione a non<br />

toccarle. Ripeteremo poi l’operazione con ogni oggetto<br />

notando che ciascuno degli oggetti elettrizzati provocherà<br />

l’allontanamento di uno dei rivelatori e l’avvicinamento


dell’altro. Questo accade perché la plastica si carica<br />

negativamente, mentre il vetro si carica positivamente.<br />

Partendo da questo dato si può stabilire che gli oggetti<br />

che attraggono la penna di plastica e respingono il vetro<br />

hanno carica positiva, quelli che provocano l’effetto<br />

contrario hanno carica negativa.<br />

7. Corrente elettrica:un percorso chiamato circuito<br />

Materiale occorrente: pila da 4.5 volt, cavetti, lampadine<br />

piccole, portalampada.<br />

Collegheremo la pila e la lampadina mediante i cavetti<br />

e, terminato il collegamento, sarà possibile osservare la<br />

lampadina che si accende. Questo accade perché l’energia<br />

luminosa della lampadina è generata dal flusso di cariche<br />

condotto dalla pila attraverso i fili fino ad essa grazie ad<br />

un percorso chiamato circuito.<br />

8. Corrente elettrica: conduce o non conduce?<br />

Materiale occorrente: pila da 4,5 volt, cavetti, lampadine<br />

piccole, oggetti di diversi materiali.<br />

Collegheremo la pila e la lampadina mediante i cavetti,<br />

lasciando scollegato uno dei morsetti dal portalampada.<br />

Collegheremo poi il morsetto e la vite del portalampada<br />

attraverso vari oggetti osservando con quali il circuito<br />

si chiude e porta all’accensione della lampadina. Questo<br />

accade perché la lampadina si accende solo quando viene<br />

utilizzato come collegamento un materiale che permette il<br />

passaggio della corrente. I metalli sono buoni conduttori,<br />

mentre vetro, plastica, legno e cuoio sono isolanti e non<br />

lasciano scorrere le cariche.<br />

9. Corrente elettrica: l’acqua non conduce l’elettricità<br />

Materiale occorrente: pila da 4,5 volt, cavetti, lampadine<br />

piccole, recipiente, acqua distillata, sale.<br />

Collegheremo la pila e la lampadina mediante i cavetti,<br />

inserendo nel circuito un nuovo componente: metteremo<br />

dell’acqua nel recipiente e collegheremo i cavetti al<br />

recipiente in modo che siano toccati dall’acqua. Si<br />

potrà osservare che la lampadina non si accende. Allora<br />

scollegheremo tutto e aggiungeremo del sale in acqua.<br />

Ricollegando il circuito potremo osservare che questa<br />

volta la lampadina si accende. Questo accade perché<br />

l’acqua distillata è un’isolante, se si aggiunge sale diventa<br />

un conduttore. Infatti quando il sale si scioglie le particelle<br />

che lo compongono elettricamente si separano e vengono<br />

attirate dai morsetti collegati alla pila, creando un ponte<br />

che chiude il circuito.<br />

10. Corrente elettrica: attenzione ai segni<br />

Materiale occorrente: 2 pile da 1,5 volt, cavetti, lampadine<br />

piccole, righello, nastro adesivo.<br />

Prendiamo le due pile da 1,5 volt e le uniamo mettendo<br />

a contatto il polo positivo di una con quello negativo<br />

dell’altra, le leghiamo ad un supporto rigido come un<br />

righello utilizzando del nastro adesivo. Otteniamo così<br />

un’unica pila lunga. Fissiamo quindi due cavetti, uno sulla


cima ed uno sul fondo della pila e li collegheremo ad una<br />

lampadina. La lampadina si accende. Stacchiamo poi<br />

il tutto e colleghiamo le lampadine in modo da mettere<br />

a contatto i poli dello stesso segno. Ricolleghiamo la<br />

lampadina e vediamo che questa volta non si accende.<br />

Questo accade perché nel generare corrente elettrica gli<br />

elettroni scorrono dal polo negativo a quello positivo,<br />

quindi se le pile non sono posizionate correttamente non ci<br />

sarà passaggio di corrente.<br />

11. Corrente elettrica: la pila al limone<br />

Materiale occorrente: limone, cavetti, zinco, rame, tester.<br />

Introdurremo i ragazzi al tester e gli faremo vedere,<br />

collegandolo alla pila, come esso rilevi il potenziale.<br />

Prenderemo allora un limone, infileremo nella buccia una<br />

barra di zinco ed una di rame e collegheremo le due barre<br />

al tester. Vedremo sullo schermo comparire il numero<br />

dei Volt che il limone produce. Per spiegare perché ciò<br />

accade racconteremo l’esperimento di Volta che ottenne<br />

un passaggio continuo di corrente elettrica dovuto alle<br />

reazioni chimiche tra rame, zinco ed una soluzione acida.<br />

COMPITO A CASA:<br />

Obiettivo:<br />

far riflettere i ragazzi su alcune delle esperienze vissute in<br />

classe<br />

svolgimento:<br />

chiederemo ai ragazzi di fare una relazione, se sono<br />

ragazzi di scuola secondaria, oppure un disegno, se sono<br />

ragazzi di scuola primaria, sull’esperimento che li ha<br />

colpiti di più.<br />

III INCONTRO:<br />

ATTIVITÀ PROPOSTE<br />

CONsuMO IN CAsA<br />

Obiettivo:<br />

sviluppare nei ragazzi un senso critico sull’utilizzo delle<br />

risorse che hanno a disposizione.<br />

svolgimento:<br />

si riprenderà ed approfondirà il tema del consumo<br />

di energia elettrica aiutandoci con delle tabelle che<br />

illustreranno i dati relativi agli Stati Uniti, alla Cina,<br />

all’Unione Europea e all’Italia. Faremo poi un esercizio,<br />

divisi in gruppi, in cui ogni squadra sarà una stanza<br />

della casa e dovrà calcolare quanta anidride carbonica si<br />

emette nell’ambiente al giorno, alla settimana, al mese e<br />

all’anno, a seconda di quanto tempo si pensa di utilizzare<br />

determinati elettrodomestici. Utilizzeremo una tabella<br />

simile alla seguente:


Lo sapevi che…<br />

?<br />

Negli ultimi anni si<br />

è diffuso l’utilizzo<br />

dei condizionatori.<br />

L’alimentazione di un<br />

condizionatore di media<br />

potenza per una sola ora<br />

equivale al consumo di<br />

un frigorifero da 300 litri<br />

per 24 ore. È necessario<br />

dunque utilizzare i<br />

condizionatori con<br />

buon senso lasciando la<br />

temperatura fissa ad un<br />

valore abbastanza alto<br />

d’estate, fra i 24 e i 28<br />

gradi. Altrimenti usiamo il<br />

buon vecchio ventilatore<br />

che in media consuma<br />

quanto una lampadina.<br />

uTENZA<br />

CONsuMO<br />

uTENZA ACCEsA<br />

(W)<br />

CONsuMO<br />

uTENZA<br />

IN sTANd-BY (W)<br />

stufa elettrica 2000 0<br />

scaldabagno<br />

elettrico<br />

1000 0<br />

Condizionatore 1000 0<br />

Frigorifero 200 -<br />

Congelatore 200 -<br />

Lampade ad<br />

incandescenza<br />

Lampade a basso<br />

consumo<br />

60 – 100 0<br />

20 0<br />

Lavatrice 2000 15<br />

Lavastoviglie 2000 15<br />

Televisore 100 10<br />

Forno a<br />

microonde<br />

300 5<br />

Forno elettrico 1000 0<br />

Videoregistratore 80 5<br />

Computer 450 3<br />

Radio - hi-Fi 30 15<br />

Asciugacapelli<br />

elettrico<br />

Caffettiera<br />

elettrica<br />

1500 0<br />

800 -<br />

Dopo questo esercizio riprenderemo i dati raccolti<br />

nell’incontro precedente sul tipo di elettrodomestico che<br />

i ragazzi hanno casa e si farà un confronto dei consumi<br />

a seconda delle etichettature energetiche. Facendo<br />

l’equivalenza fra Kwh e grammi di anidride carbonica si<br />

vedrà quanta incidenza si ha sull’ambiente e si spiegherà<br />

l’effetto serra.<br />

L’EFFETTO sERRA<br />

Obiettivo:<br />

mostrare l’effetto serra attraverso un semplice<br />

esperimento.<br />

svolgimento:<br />

si prende una scatola di plastica trasparente (di piccole/<br />

medie dimensioni), si pone sul fondo della scatola un<br />

cartoncino nero, si fa un forellino di larghezza necessaria<br />

per infilare un termometro. Si guardi la temperatura che<br />

segna il termometro e poi si ponga la scatola sotto un<br />

raggio di sole (se l’esperimento si fa in inverno o in una<br />

giornata nuvolosa, la si ponga sotto una lampada). Si


Lo sapevi che…<br />

?<br />

Fai attenzione<br />

all’etichetta sugli<br />

elettrodomestici che usi.<br />

Se l’elettrodemestico<br />

è indicato con una<br />

A significa che è un<br />

apparecchio virtuoso con<br />

bassi consumi di energia.<br />

Potresti trovare anche<br />

l’Ecolabel, un’etichetta<br />

su cui appare una<br />

margherita i cui petali<br />

sono formati dalle stelle<br />

della bandiera dell’Unione<br />

Europea. Questa<br />

etichetta certifica che<br />

l’elettrodomestico è stato<br />

costruito con materiali<br />

dal ridotto impatto<br />

ambientale (l’Ecolabel<br />

non si trova solo sugli<br />

elettrodomestici ma<br />

anche su altri prodotti<br />

che puoi trovare al<br />

supermercato come<br />

i detersivi).<br />

guardi cosa succede alla temperatura all’interno della<br />

scatola con il trascorrere del tempo.<br />

Si spiega ai bambini/ragazzi che il dispositivo creato è<br />

come una serra in miniatura, da qui il nome dell’effetto.<br />

dIVERsE LuMINOsITÀ<br />

Obiettivo:<br />

si prende un portalampada e si inserisce una lampadina<br />

ad incandescenza, da 100W. Utilizzando un luxometro<br />

si misura l’intensità luminosa della luce emessa dalla<br />

lampadina. Si spegne l’interruttore, si svita la lampadina,<br />

facendo molta attenzione, e si avvita una lampadina a<br />

fluorescenza da 20 W, utilizzando il luxometro si misura<br />

l’intensità luminosa di questa lampadina. Si osserverà che<br />

la lampadina a fluorescenza pur consumando molto meno,<br />

è perfino più luminosa di quella ad incandescenza.<br />

IV INCONTRO:<br />

ATTIVITÀ PROPOSTE<br />

LA CAsA sOLARE<br />

Obiettivo:<br />

attraverso dei kit appositi (es: casa solare, kit solare)<br />

far scoprire come funzionano i pannelli fotovoltaici.<br />

svolgimento:<br />

la casa solare è un kit composto da una casa di polistirolo<br />

montabile con pannelli fotovoltaici, serbatoio per il<br />

riscaldamento dell’acqua, ventola per l’eolico, termometro<br />

per verificare l’effetto serra. Dopo il montaggio di questa<br />

casetta è possibile verificare il funzionamento di queste<br />

tecnologie rinnovabili. Un altro kit è composto da pannelli<br />

fotovoltaici che si collegano a motorini. Mettendoli al<br />

sole è possibile verificare come i motorini facciano girare<br />

ventole, specchietti, ecc…<br />

Altri dispositivi sono dei giochi (aereo ed elicottero) che<br />

muovono l’elica grazie al pannello fotovoltaico.<br />

dECALOGO dEL RIsPARMIO ENERGETICO<br />

Obiettivo:<br />

spronare i ragazzi a riflettere sulle nozioni acquisite e a<br />

tradurle in comportamenti concreti da tenersi nella vita di<br />

tutti i giorni.<br />

svolgimento:<br />

si produrrà insieme ai ragazzi un decalogo di buone norme<br />

da seguire ed un decalogo dei comportamenti dannosi per<br />

noi e per l’ambiente facendo tesoro di tutte le informazioni<br />

che si sono acquisite nel corso del laboratorio.<br />

LA MEdAGLIA dI ARChIMEdE<br />

Obiettivo:<br />

far sentire i ragazzi parte di un progetto importante che<br />

riguarda ogni cittadino della terra.<br />

svolgimento:<br />

con i bambini delle scuole primarie faremo come attività<br />

finale la costruzione di medaglie raffiguranti Archimede ed<br />

uno slogan da attaccare al grembiule.

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