le associazioni sportive: l'iva - F.I.G.C. Rimini

PROBLEMATICHE PROBLEMATICHE CONNESSE CONNESSE AGLI AGLI ASSETTI ASSETTI STATUTARI
STATUTARI
LE LE LE ASSOCIAZIONI SPORTIVE SPORTIVE QUALI QUALI ENTI ENTI NON NON COMMERCIALI
PROVENTI PER ATTIVITA’ SVOLTE NEI CONFRONTI DEI SOCI E DI ALTRE ASSOCIAZIONI
SPORTIVE
- Non si considerano commerciali (art.148, comma 1 T.u.i.r.) i proventi realizzati dalle
associazioni sportive in diretta attuazione delle finalità istituzionali, per le prestazioni poste in
essere nei confronti dei soci.
Un’associazione sportiva che organizzi corsi di tennis a pagamento per adulti, esclusivamente
nei confronti dei propri associati senza ammettere la partecipazione di esterni, può
considerare i proventi così realizzati esclusi dal reddito dell’attività commerciale
eventualmente esercitata.
La non tassabilità, in presenza di una specifica organizzazione e di corrispettivi che eccedano
i costi di diretta imputazione è subordinata al possesso da parte dell’utente dello status di
associato effettivo.
In mancanza di una specifica organizzazione e con corrispettivi che non eccedano i costi di
diretta imputazione, i proventi realizzati in conformità con le finalità istituzionali dell’ente sono
da considerarsi in ogni caso non commerciali.
- Non si considerano commerciali (art. 148, comma 3 T.u.i.r.) le attività svolte in diretta
attuazione degli scopi istituzionali, verso il il pagamento di corrispettivi specifici, nei confronti
degli associati di altre associazioni che svolgono la medesima attività e che per legge, statuto
o regolamento fanno parte di un’unica organizzazione locale o nazionale, dei tesserati dalle
rispettive organizzazioni nazionali.
- Non si considerano commerciali le cessioni anche a terzi di proprie pubblicazioni cedute
prevalentemente agli associati.
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