il giuramento di ippocrate - Ordine dei Medici Chirurghi e degli ...

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2 A cosa serve l’Ordine? L’Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Reggio Emilia è l’espressione locale di una organizzazione Nazionale, la Federazione degli Ordini, che nasce in virtù di una “legge istitutiva degli Ordini Professionali”, emanata dallo Stato, che rappresenta l’esigenza di demandare alla categoria professionale dei medici, una specie di “autogoverno della categoria”, così come succede per le quelle altre professioni organizzate in ordini e/o albi. Dell’Ordine fa parte l’Albo degli Odontoiatri che esprime un proprio Presidente: l’area odontoiatrica a causa delle peculiarità della categoria necessita di una particolare autonomia rappresentata dalla Commissione dell’Albo odontoiatri pienamente inserita nella vita ordinistica e composta dal Presidente e da quattro consiglieri odontoiatri eletti. L’organo rappresentativo dell’Ordine è il Consiglio, che elegge un Direttivo che vede il Presidente come massima espressione esecutiva e rappresentativa. Del direttivo fanno anche parte il Vicepresidente, il Segretario ed il Tesoriere. Il consiglio viene rinnovato ogni tre anni in seguito ad elezioni tra gli iscritti che esprimono delle preferenze ai candidati ed alle liste che si presentano; del consiglio fanno parte anche due odontoiatri eletti tra gli iscritti. Al Consiglio spetta quindi una sequenza di compiti proprio al fi ne di consentire una serie di attività amministrative quali: compilare e tenere gli Albi Professionali degli iscritti; vigilare alla conservazione del decoro e della indipendenza dell’Ordine; designare i rappresentanti dell’Ordine presso commissioni, enti ed organizzazioni di carattere provinciale o comunale; promuovere e favorire tutte le iniziative intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti dare il proprio contributo di esperienza e conoscenza alle autorità per lo studio e la soluzione di problemi sanitari provinciali e locali; esercitare il potere disciplinare nei confronti dei Sanitari iscritti all’Albo dei Medici Chirurghi ed all’Albo degli Odontoiatri, rispettivamente da parte delle Commissioni di Disciplina Medica ed Odontoiatrica; procurare la conciliazione nelle controversie tra sanitari o tra medici e persone od enti per le quali il medico abbia prestato la sua opera professionale, in relazione alle spese ed agli onorari. Inoltre esistono una serie di commissioni che si occupano dei diversi aspetti professionali: la Pubblicità sanitaria,la formazione e informazione professionali, l’etica professionale, l’inserimento e sviluppo professionale, l’osservatorio per le problematiche ospedale-territorio. Poi è operativa una redazione che si occupa di editare questo bollettino. Norma fondamentale dell’attività Ordinistica è il Codice Deontologico che vincola gli iscritti in modo diretto ed insindacabile: è un insieme di regole deontologiche su cui si fonda, senza compromessi, l’attività medica e i vari rapporti tra medici stessi, tra medici e pazienti e fra medici e società ed istituzioni. La trasgressione di un articolo del Codice comporta il deferimento alla commissione disciplinare che ha il potere pure, in casi comunque veramente estremi, di radiare l’iscritto dall’ordine e quindi dall’attività medica (che richiede l’iscrizione all’ordine, dopo laurea ed esame di stato, come condizione necessaria a professare la professione). Il codice Deontologico, in seguito alle esigenze espresse dai cambiamenti della società e del modo di vivere e di pensare, viene riveduto ed aggiornato periodicamente. Altro cardine fondamentale dell’attività medica, ma sempre di carattere etico e deontologico, è il Giuramento Professionale che vincola la fi gura medica in base ad una serie di dichiarazioni e principi riconosciuti come fondamentali per il corretto espletamento dell’attività medica: esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento; perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fi sica e psichica e il sollievo della sofferenza; curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario; non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte astenendosi comunque da ogni accanimento diagnostico e terapeutico; l’attenersi ai principi etici della solidarietà umana. Il nostro ordine in particolare ha sempre dimostrato una particolare sensibilità nel cercare di offrire una serie di servizi utili agli iscritti che fossero usufruibili oltre a quelli normativamente imposti. Quando un Ordine lavora bene solitamente gli iscritti non ne avvertono l’impegno ed il peso, segno che tutte le incombenze vengono affrontate e risolte senza nessuna ricaduta in termini di disagio verso i colleghi, senza dimenticare che una struttura che funzioni e che sia ben amministrata nelle sue diverse competenze diventa una forte garanzia non solo per il medico e/o odontoiatra ma anche per il cittadino e per la società stessa. BURN-OUT …RIFLETTENDO… Ogni tanto scoppiano polemiche nei riguardi della sanità dai risvolti francamente paradossali, col risultato che a volte vengano pubblicate, anche notizie assolutamente imprecise. Ma quello che mi rende perplesso oltre ogni misura è che, come sempre, sia facile, in sanità, colpire le fi gure più deboli: per esempio quei colleghi “guardiani” che in prima linea svolgono un lavoro altamente usurante e logorante, perchè comunque realizzato in turni notturni e festivi, con bassissimi budget e risicate risorse a disposizione, senza ferie, maternità e malattia, ma che soprattutto non vengono trattati come una risorsa fondamentale. In nome del “tutto assolutamente dovuto e subito”, come retaggio politico/organizzativo per illudere di poter dare tutto a tutti, abbiamo sacrifi cato la dignità e la potenzialità di quei medici che lavorano nel contesto dell’ urgenza indifferibile, ambito lavorativo nel quale hanno speso i loro migliori anni dal punto di vista delle risorse psico-fi siche. E’ mancata un educazione sanitaria che trasformasse “la pretesa” del cittadino nell’”aver bisogno”, tanto più che per usufruire di questo servizio non si paga comunque nulla e soprattutto se ne può abusare tranquillamente pena l’esposto od il reclamo verso il povero operatore che alla fi ne cerca solamente di aiutare l’utente al limite delle risorse possibili. E questo non è riconosciuto lavoro usurante. In ogni caso sono ben altri i fattori che stanno lentamente corrodendo il buon livello di assistenza a cui il cittadino si era abituato. E forse questo ci serva per ribadire, ancora una volta, che la colpa non è dei colleghi, che fanno ciò che possono, ma di un sistema che non si è saputo adeguare che gestisce i problemi invece di risolverli, mettendo i professionisti in seria diffi coltà, colmandoli di consegne troppo pesanti sia in ospedale che sul territorio. Questo è il frutto di un apparato che privilegia chi urla e minaccia o terrorizza di più piuttosto che chi si sforza di essere costruttivo. Questo sistema è ammalato di auto referenziazione e di autopromozione, di una meritocrazia inesistente che uccide la motivazione di molti colleghi? Se ciò fosse vero, quanto ancora possa reggere un simile sistema è veramente una scommessa. Alessandro Chiari
SPECIALE ASSEMBLEA ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI ED ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI REGGIO EMILIA ASSEMBLEA ORDINARIA ANNUALE B I L A N C I O P R E V E N T I V O 2 0 1 0 3 d i c e m b r e 2 0 0 9 Lel 2010, secondo anno del mandato ordinistico 2009-2011, daremo corso alle attività applicative di quanto è stato avviato con la nuova organizzazione funzionale e tecnologica messa adottata ed acquisita nel corso del primo anno. E’ l’anno in cui il “Piano delle Azioni strategiche” presentato nel bilancio preventivo 2008, a sostegno delle attività istituzionali dell’Ordine, viene attuato. La previsione di un bilancio parte da un dato fondamentale che è la deliberazione della quota ordinistica, che il Consiglio direttivo ha deliberato di mantenere invariata per il 2010, come per i precedenti 10 anni, a 180 , consapevole del fatto che le contingenze economiche di questo periodo non consentono di proporre incrementi. L’approvazione dell’Assemblea rende tutti consapevoli che a parità di entrate, al fi ne di garantire i doverosi impegni dell’Ente bisognerà adottare azioni di riorganizzane e razionalizzazione della spesa, che consentano di manutenere e comunque tenere adeguati i servizi offerti per soddisfare i bisogni sempre crescenti espressi dagli Iscritti; come questo si possa realizzare negli gli aspetti più strettamente contabili si desume dalla relazione del consigliere Tesoriere dott. Mattia Soliani, la cui attività ha consentito di procedere alla gestione economica senza dover procedere a manovre di assestamento del bilancio di previsione per il 2009. Nel Piano delle Azioni 2010 si passerà ad attuare: 1) INTERVENTI STRUTTURALI E FUN- ZIONALI SULLA SEDE DELL’ORDINE 1.a) Ristrutturazione della sede nella parte muraria, in particolare per i balconi e le mura perimetrali che evidenziano segni di usura da correggere, condividendo con i condomini gli interventi. 1.b) Destinazione d’uso esclusiva della Sede dell’Ordine per le attività e le relazioni istituzionali. 1.c) Manutenzione dell’infrastruttura informatica nelle componenti intranet, extranet ed internet. 2) AZIONI OPERATIVE 2.a) Redazione del Piano Annuale della Formazione dell’Ordine rivolto a tutti gli Iscritti, condiviso con la Società Medica L. Spallanzani, diretta dalla dott. ssa L. Bianconi, che ha provveduto all’analisi dei Relazione del Presidente bisogni formativi 2010-2011 con apposito questionario. 2.b) Piano Annuale della Formazione del personale per il miglioramento dell’impiego delle tecnologie informatiche acquisite per le funzioni di segreteria, delle relazioni con la FNOMCeO/ENPAM/COGEAPS ed in particolare con gli iscritti, attraverso la piena utilizzazione della cassetta postale personalizzata attivata nel sito dell’Ordine. 2.c) Mantenimento e sviluppo della convenzione con la Biblioteca Medica della provincia di Reggio Emilia per rendere fruibili le risorse elettroniche documentali scientifi che, attraverso corsi di formazione specifi ca, sia in aula che FAD. 2.d) Estensione delle Convenzioni previste per l’applicazione della legge 445/2001 che norma il percorso per l’abilitazione professionale dei giovani Colleghi, anche con la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, oltre al mantenimento di quella in essere con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Azienda Unità Sanitaria Locale ed Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia. 3) LE RELAZIONI ISTITUZIONALI 3.a) Sostegno alle relazioni con la FNOM- CeO per proseguire il progetto informazione, comunicazione e tecnologie a supporto della tenuta dell’Albo ,cosiddetto progetto “ICT @ albi”, che vede l’Ordine di Reggio Emilia scelto dall’FNOMCeO tra i promotori dell’ adeguamento e miglioramento informatico per la corretta tenuta dell’anagrafi ca dei 393.000 Medici ed Odontoiatri, iscritti nelle 106 Provincie d’Italia. 3.b) Impegno alle interazioni con la “Fondazione ENPAM” per le pratiche previdenziali che vedranno sempre più colleghi interessati. In particolare per la diffusione del progetto “ENPAM GIOVANI”, nato per educare i giovani Colleghi” alla comprensione e attuazione del concetto di previdenza, valore dell’essere medico, ma anche del medico stesso nel momento in cui sa sviluppare una visione attuariale della sua vita e della professione; sviluppare previdenza lo rende capace di avere una visione di sicurezza, appunto saper prevedere per i suoi futuri 50 anni ed oltre. Inoltre è indispensabile sostenere la valorizzazione delle pensioni in essere, impegnandosi al fi ne di eliminare la doppia tassazione e la tassazione degli incrementi previdenziali ,che sono pressocchè totalmente erosi dalla fi scalità ordinaria. 3 3.c) Appoggio alla Fondazione ONAOSI, orgoglio della nostra categoria per quanto attiene l’espressione della solidarietà intergenerazionale, rivolta alle famiglie dei giovani iscritti, sempre più scoperti dal punto di vista della previdenza, ma soprattutto dell’assistenza nelle situazioni diffi cili e tragiche che si possono manifestare nella giovane età professionale. 3.d) Sostegno alle attività della FRER, Federazione degli Ordini dei Medici Chirurghi della Regione Emilia Romagna, per l‘azione di coordinamento delle posizioni ordinistiche nei confronti dell’Assessorato Regionale ,delle Facoltà Universitarie. 3.e) Mantenimento delle attività svolte nell’ambito del Coordinamento degli Ordini Professionali della provincia di Reggio Emilia. Denominato PROFESSA-RE, al fi ne di affrontare le criticità trasversali a tutte le professioni come il sostegno al reddito, alle pare opportunità e le relazioni con i referenti Istituzionali della realtà Provinciale. 4) LE AZIONI PRIORITARIE INTERNE ALL’ORDINE 4.a) Implementare le attività delle Commissioni avviate nel 2009, in particolare per quanto attiene alla Commissioni Giovani, sotto l’impulso del “progetto Giovani“ sostenuto anche dalla “Fondazione ENPAM”. E’ indiscutibile che il futuro dell’Ordine sono i giovani iscritti, in particolare le giovani per le quali l’interazione tra professione e genere evidenzia un peso diverso nell’età dello sviluppo professionale e della genitorialità, vale a dire tra i 25 e 45 anni. Dovremo sostenere che la quota ENPAM per le Colleghe in maternità, che sono 2500/anno delle 88.000 comprese in questa fascia d’età, venga estesa oltre il 5° mese, magari fi no al 12° come per le dipendenti, anche se non a prestazione piena come per i primi 5. 4.b) Portare l’Osservatorio per “l’Integrazione Ospedale Territorio” ad adottare strumenti, aggiuntivi a quelli già attivati per la segnalazione e la raccolta delle osservazioni dei comportamenti, che consentano di attivare azioni di orientamento e proposta per la soluzione dei problemi emergenti; in particolare contribuendo alla doverosa “informazione/istruzione per …” nei casi in cui si evidenziano asimmetrie di visione o di azione. 4.c ) Migliorare le azioni di sostegno alle attività di segreteria in particolare per i settori (continua a pag.4)
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