il giuramento di ippocrate - Ordine dei Medici Chirurghi e degli ...

Ricordo del Dott. Roberto Toffanetti
Il Prof. Augusto Mosti è stato il creatore
della Pneumologia a Reggio Emilia,
traghettando il passaggio dalla vecchia
Tisiologia alla nuova Specialità e applicando
con un entusiasmo, stupore e
compiacimento le nuove conoscenze e
opportunità della moderna Pneumologia.
Il Prof. Mosti è stato per noi anche un
vero Maestro nella pratica quotidiana
dell’Etica e della Deontologia, applicate
con l’innata signorilità che lo ha sempre
contraddistinto.
Il Dr. Roberto Toffanetti è stato uno dei
suoi ultimi allievi.
Era stato assunto nel Servizio di Fisiopatologia
Respiratoria nel 1981 e nello stesso
anno si era specializzato in Pneumologia
presso l’Università di Parma con una
tesi su “Le alterazioni della funzionalità
respiratoria in soggetti affetti da distrofi a
Dott. Alberto Debbi:
Curriculum Vitae
muscolare di Duchenne”. Questo lavoro
che, in Italia, affrontava per la prima volta
questa problematica, dimostrava fi n da
allora la sua capacità e disponibilità ad
approcciare malati diffi cili.
Per molti anni ha lavorato in corsia insieme
a tanti di noi qui presenti.
Dal 1998, nell’ambito del “Progetto Regionale
Tabagismo”, è stato responsabile
del progetto aziendale “Ospedali e Servizi
Sanitari senza fumo”.
Roberto ha dato il meglio di sé negli ultimi
10 anni di attività, quando è diventato il
responsabile del DH della Pneumologia,
dove erano, e vengono tuttora, seguiti
pazienti con gravi patologie respiratorie,
spesso neoplastiche.
È stato un bravo medico sia per la sua
professionalità che per la sua umanità. È
stato apprezzato da chi ha lavorato con
Nato il 12 Marzo 1976 a Scandiano (Reggio Emilia).
Laureatosi il 26 Ottobre 2001 in Medicina e chirurgia presso l’Università
degli Studi di Modena e Reggio Emilia con il punteggio di
110/110 e lode e specializzato in Malattie dell’Apparato Respiratorio
presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia,
Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato Respiratorio
con il punteggio di 110/110 e lode.
Posizione attuale ed esperienze lavorative pregresse: formazione
universitaria e specializzazione svolta presso la Clinica di
Malattie dell’Apparato Respiratorio del Policlinico di Modena. Titolare
di incarico libero-professionale riservato ad un Laureato in
Medicina e Chirurgia per il Dipartimento Internistico dell’Ospedale
di Scandiano dal 16/3/2006 al 14/5/2006.
Dal 16/5/2006 al 15/1/2007 Dirigente Medico di primo livello di
Medicina e Chirurgia d’Accettazione e d’Urgenza presso l’AUSL
di RE, Ospedale S’Anna di Castelnovo ne’ Monti.
Dal 15/1/2007 Dirigente Medico di primo livello di Pneumologia
presso l’Unità Operativa di Pneumologia dell’Ospedale di Sassuolo.
Numerose pubblicazioni nazionali e internazionali.
SPECIALE ASSEMBLEA
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lui e dai pazienti con i quali ha condiviso
momenti diffi cili della loro vita. Di fronte
alla impossibilità di cura della malattia ha
offerto la sua umanità, dando speranza,
senso di protezione, conforto e permettendo
ai malati, spesso diventati suoi amici,
di andare avanti e di combattere.
Di questo tanti sono gli attestati.
Della sua sensibilità nei confronti dei pazienti
sono testimonianza alcune sue rifl
essioni scritte riguardanti la possibilità
di migliorare la comunicazione e ritrovare
dopo la sua morte da Rita, l’infermiera e
amica che ha condiviso con lui anni di lavoro.
Le elenco qui di seguito:
1) Le mie migliori abilità di comunicare
sono la chiarezza e la semplicità di linguaggio
nel rapporto con il paziente.
2) Ascolto meglio quando ho tempo! E la
persona che ho di fronte presenta necessità
ben defi nite.
3) La cosa che interferisce con la mia abilità
di ascolto è la tendenza ad interpretare
il pensiero di chi ho davanti interrompendone
l’esposizione, se prolissa.
4) L’atteggiamento di comunicazione
non verbale che mi mette più a disagio è
quando il paziente, o il parente, non trova
il tempo di sedere davanti a me per parlare,
ma tende a farsi visitare, o ha fretta.
5) Le migliori condizioni per comunicare
sono presenti quando vi è tempo a disposizione
e il rapporto è paritario e “ben fi -
nalizzato”.
6) La mia abilità di comunicazione ed
ascolto può essere migliorata dalla frequenza
di incontri “interdisciplinari” e dal
confronto con altre realtà similari.
Nel rapporto con le persone e in particolare
con noi Colleghi, Roberto è sempre
stato corretto e pronto ad offrire comprensione
e giustifi cazioni al altrui comportamenti
anche quando non congrui.
Voglio ricordare poi alla fi ne Roberto non
solo come medico ma soprattutto come
uomo giusto, buono, leale e sensibile alle
sofferenze dei malati e dei più deboli, capace
di indignazione davanti alle ingiustizie
e coerente nel comportamento con il
suo limpido pensiero.
E lo onoriamo qui TUTTi come caro amico.
Lorenzo Agostini