Concordanza del pronome autos nel greco biblico

146 L. CIGNELLI - G. C. BOTTINI
• Mt 1,21 te÷xetai de« ui˚o\n kai« kale÷seiß to\ o¡noma aujtouv ∆Ihsouvn: aujto\ß
ga»r sw¿sei to\n lao\n aujtouv aÓpo\ tw◊n aapplemartiw◊n aujtw◊n “(Essa) poi partorirà
un figlio e tu lo / che tu chiamerai Gesù, perché Lui (“e nessun altro”: W.-M.
187) salverà il suo popolo dai loro peccati”. Cf. 3,11; 11,14; 16,20; Mc 1,8 e˙gw»
e˙ba¿ptisa uJma◊ß u¢dati, aujto\ß de\ bapti/sei e˙n pneu/mati aapplegi÷wØ “Io vi ho
battezzati con acqua, ma Lui vi battezzerà con Spirito Santo”: qui l’enfasi di
aujto/ß è dovuta all’antitesi con ejgw/ (v. Abel § 33b); 3,13; 14,44; Lc 1,17; 5,14;
10,1; 24,21; At 16,37; 28,28; Gv 2,25; 9,21; 1Gv 4,10; Ef 5,27; Eb 5,2; 13,17;
Gc 1,13; 2,6s; Ap 19,12 ei˙ mh\ aujto/ß “se non Lui (solo)”.
Mt 2,2 eidomen ga»r aujtouv to\n aÓste÷ra e˙n thˆv
aÓnatolhˆv “Abbiamo visto
infatti la stella di Lui in oriente”. Cf. 5,3 Maka¿rioi oi˚ ptwcoi« tw◊ˆ pneu/mati,
o¢ti aujtw◊n e˙stin hJ basilei÷a tw◊n oujranw◊n “Beati i poveri in spirito,
perché di essi (non di altri) è il regno dei cieli”; 7,26; 14,16; Mc 12,37; Lc
9,35 aujtouv aÓkou/ete “Lui (non altri) ascoltate (sempre)!”; 20,44; 24,31 (v.
BDR § 277,4); Gv 3,19; 4,34; 6,53; 9,6.21.27; Ef 2,10 aujtouv ga¿r e˙smen
poi÷hma “Di Lui infatti siamo fattura / creatura” (v. Robertson 681); 5,26;
6,9.
Col 1,16s ta» pa¿nta di∆ aujtouv kai« ei˙ß aujto\n ektistai: 17 kai« aujto/ß
e˙stin pro\ pa¿ntwn kai« ta» pa¿nta e˙n aujtw◊ˆ
sune÷sthken “Tutte le cose sono
state create per opera di Lui e in vista di Lui; e Lui è prima di tutte le cose e
tutte sussistono in Lui”. Cf. v. 19s; 2,9; 1Cor 1,30; Ef 2,18; Gv 1,2s; Eb
11,19; 1Pt 5,11 aujtw◊ˆ
to\ kra¿toß “A Lui il potere”; • 1Clem. 34,2 e˙x aujtouv
ga¿r e˙stin ta» pa¿nta “Da Lui infatti sono / vengono tutte le cose”.
§ 4. L’enfasi è totale quando aujto/ß sostituisce il nome di Dio oppure del
Messia / Cristo: è 1) l’aujto/ß divino e 2) l’aujto/ß cristologico, il “Lui” kat∆
e˙xoch/n, il “Lui” con cui i mistici indicano il solo importante (v. Buttm.
127,9; W.-M. 183.187). E’ usato con questo senso forte sia al nominativo
che nei casi obliqui.
1) L’aujto/ß divino. Lxx 1Re 3,18 Ku/rioß aujto/ß “(E’) Lui il Signore!”.
Cf. Es 34,29 e˙n tw◊ˆ
lalei√n aujto\n aujtw◊ˆ
“mentre egli (Mosè) parlava a Lui”;
v. 35 sullalei√n aujtw◊ˆ
“parlare / conversare con Lui”; 1Re 6,9; 1Mac 2,61
pa¿nteß oi˚ e˙lpi÷zonteß e˙p∆ aujto\n oujk aÓsqenh/sousin “tutti quelli che
sperano in Lui non saranno deboli” (nel contesto, peraltro fortemente
religioso, non compare mai un nome divino); 3,22; 4,24 (= Sal 117,1) ei˙ß
to\n ai˙w◊na to\ eleoß aujtouv “in eterno (è / dura) la misericordia di Lui / la
Sua misericordia”.
Sir 43,27 To\ pa◊n e˙stin aujto/ß “Lui è tutto”. Cf. v. 23.28; 5,6; 15,12;
16,11s; 45,15.22; 51,29; Pr 30,4; Gb 11,4 Kaqaro/ß ei˙mi toi√ß ergoiß kai«