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La borsadellaspesa - ACSI

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<strong>La</strong> borsa della spesa<br />

21<br />

pubblicità<br />

<strong>La</strong> lepre in maschera<br />

e benzina al viagra<br />

Ipubblicitari l’avevano previsto : qui con l’ambiente non si può più rischiare. E’ come se<br />

avessero fiutato il Nobel a Gore. Meglio portarsi avanti, e allora ecco la svolta ecologica.<br />

Solo che con auto e affini hanno un po’ esagerato. Ecco così il rombante annuncio<br />

su un fondale che più verde non si può: più chilometri meno emissioni.<br />

C’è scritto solo così, basta. Non c’è da preoccuparsi per i chilometri percorsi, anzi è bene<br />

esagerare, non badare ai risparmi: più chilometri mandi giù, meno emissioni rilasci. Per<br />

giunta, motori puliti, prestazioni superiori: questo il concetto. Che non si esaurisce qui, ci<br />

mancherebbe. Finora non ho ancora conosciuto persone che siano ragionevolmente in<br />

grado di dire quale differenza vi sia tra una benzina e l’altra. Mica si può procedere a<br />

un’analisi organolettica! Benzina è, benzina rimane. Invece ecco che, come in una promozionecommerciale<br />

da supermercato,<br />

paghi<br />

uno e prendi tre:<br />

più strada, meno<br />

emissioni e per finire<br />

in bellezza<br />

prestazioni superiori,<br />

come se<br />

esistesse il viagra<br />

della benzina.<br />

Ultimate è il<br />

nome del prodotto. Bp, che si vede piccolo piccolo, sarà per forza il nome dell’azienda petrolifera.<br />

Probabilmente si sarà resa conto di averla sparata un po’ troppo grossa col carburante<br />

e pudicamente cerca di non farsi riconoscere immediatamente, anzi se possibile di<br />

passare inosservata.<br />

A proposito di spararle grosse, la Opel mette in primo piano un bel leprotto e gli fornisce<br />

la mascherina. Anche lui respira male. Però vi è una questione di non poco conto: rischia<br />

di più dalle doppiette degli uomini o dalle emissioni dei motori? Io propendo per il rischio<br />

fucileria, ma non vorrei essere smentito. In ogni caso fa piacere che un’azienda si impegni<br />

per le vie respiratorie delle lepri. Come consumatori e utenti della lingua gradiremmo<br />

però che la sensibilità si allargasse pure alla protezione della lingua italiana. L’azienda<br />

premia lo smaltimento “con fino a 4700 franchi”. Quasi un ingorgo di preposizioni che<br />

sfianca la dizione. Poi ci sono le clausole, schiacciate in basso, per accedere a questo favore,<br />

che cumulano un doppio effetto: caratteri<br />

piccolissimi in modo da dissuadere<br />

il lettore e vincoli rompicapo per costringerci<br />

a un passaggio esplicativo al garage.<br />

Una volta lì, nella tana del leprotto, ci<br />

penserà il venditore.<br />

In effetti tempi duri per i pubblicitari<br />

che devono spingere auto e benzine:<br />

esaurite le colline toscane e le location<br />

sui campi innevati, ecco la carta verde. <strong>La</strong><br />

realtà è che l’unico contributo possibile<br />

all’ambiente è quello di usare meno<br />

l’auto e di tenerla ferma. Ma questo non<br />

lo si può scrivere, non lo si può pubblicizzare.<br />

Allora via con le seduzioni.<br />

Proviamo anche la lepre, non si sa mai!<br />

Giuseppe Valli,<br />

bds@acsi.ch<br />

Di quella<br />

pubblicità<br />

c’è poco<br />

da vantarsi<br />

Si vanta la British American Tobacco<br />

Switzerland di non fare pubblicità<br />

alle sigarette evitando i cartelloni<br />

nelle vicinanze delle scuole perché<br />

“I ragazzi non devono fumare; bisogna<br />

dunque evitare che siano toccati dalla pubblicità<br />

delle sigarette”.<br />

British American Tobacco allora non è<br />

bene informata perché in Svizzera la legge<br />

vieta che si faccia pubblicità alle sigarette e<br />

ai prodotti derivati dal tabacco destinati ai<br />

giovani di età inferiore a 18 anni. <strong>La</strong> pubblicità<br />

delle sigarette destinata a un pubblico<br />

giovane è proibita in particolare:<br />

✔ nei luoghi frequentati soprattuto dai giovani<br />

✔ nei giornali, riviste o altre pubblicazioni<br />

destinate soprattutto ai giovani<br />

✔ su materiale scolastico<br />

sui supporti pubblicitari gratuiti come Tshirt,<br />

cappellini, palloni, cc.<br />

✔ sui giochi<br />

✔ in occasioni come manifestazioni culturali,<br />

sportive o altro, frequentate principalmente<br />

dai giovani.

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