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Grassi "buoni" e "cattivi"<br />
Ma perché il colesterolo si trova a viaggiare su un veicolo invece che su<br />
altro? La risposta più ovvia e banale sarebbe: dipende da qual è disponibile,<br />
sale sul primo che trova. E in un certo senso è così. In realtà, sono i grassi<br />
introdotti con la dieta (ma anche la loro quantità conta molto, insieme a<br />
cattive abitudini come la vita sedentaria e l'obesità), e soprattutto la loro<br />
qualità e tipologia, a interferire sull'equilibrio tra LDL e HDL, che l'organismo<br />
sarebbe in grado di regolare perfettamente, se la dieta e lo stile di vita<br />
fossero sani. Abbiamo già detto che il colesterolo non è l'unico grasso che<br />
circola nel nostro sangue. Ce ne sono di molti tipi, suddivisi in due categorie<br />
principali: saturi e insaturi (a loro volta suddivisi in monoinsaturi e polinsaturi).<br />
Gli alimenti di origine animale contengono soprattutto dei grassi<br />
chiamati trigliceridi (responsabili anch'essi, secondo gli studi più recenti,<br />
dell'aterosclerosi) e degli acidi grassi saturi (il nome è dovuto alla loro formula<br />
chimica). Siccome i trigliceridi viaggiano quasi esclusivamente sulle<br />
LDL, ne aumentano la quantità e di conseguenza alzano il rischio di<br />
aterosclerosi; inoltre, rallentano e alterano il lavoro delle HDL, peggiorando<br />
la situazione. Al contrario, i grassi di origine vegetale, insaturi, sono<br />
capaci di ridurre le LDL e perciò di proteggere le arterie dalla degenerazione.<br />
I grassi polinsaturi comprendono anche gli acidi grassi omega-3 (o acido<br />
alfa-linolenico, che si trova anche nel pesce, specie quello "azzurro")