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Maggio - Zanica

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La voce<br />

Notiziario della comunità<br />

parrocchiale di <strong>Zanica</strong><br />

Don Pietro Prete<br />

Da cinquant’anni<br />

<strong>Maggio</strong> 2011


LA VOCE<br />

Notiziario della comunità parrocchiale<br />

di <strong>Zanica</strong><br />

Anno 9 - N° 4 - <strong>Maggio</strong> 2011<br />

Direttore responsabile<br />

Silvano Ghilardi<br />

Direttore di redazione<br />

Luca Gattoni<br />

Redazione<br />

Marco Bassi<br />

Veronica Casanova<br />

Fabrizio Colombelli<br />

Luca Gattoni<br />

Silvano Ghilardi<br />

Ennio Locatelli<br />

Valeria Ubbiali<br />

Stampa<br />

Gianluigi Ronzoni<br />

Stefania Bottazzoli<br />

Alice Bottazzoli<br />

CICLOSTILATO IN PROPRIO<br />

http://www.parrocchiazanica.it<br />

ORARI DELLE SANTE MESSE<br />

7.00 9.00* 18.00 18.30 20.00<br />

Lunedì Scuola Materna Parrocchia Parrocchia<br />

Martedì Parrocchia Capannelle Cimitero<br />

Mercoledì Parrocchia** Capannelle Santuario<br />

Giovedì Parrocchia Parrocchia Cimitero Cp.<br />

Venerdì Parrocchia Parrocchia Parrocchia<br />

Sabato Parrocchia<br />

* Celebrazione delle Lodi mattutine - A seguire Santa Messa<br />

** La celebrazione è posticipata alle ore 7.45<br />

DOMENICA E FESTIVI<br />

In parrocchia Ore 18.00 (vigilia) - 7.00 - 8.00 - 9.30 - 11.00 - 18.00<br />

Alle Capannelle Ore 18.30 (vigilia) - 10.00<br />

Al Padergnone Ore 9.00<br />

VISITE GUIDATE<br />

AL MUSEO PARROCCHIALE<br />

OSSERVARE L'OPERA DEL PASSATO PER<br />

LEGGERE I SENTIMENTI E I DESIDERI<br />

DI CHI CI HA PRECEDUTO<br />

Gli accompagnatori del gruppo ZanicArteStoria, in collaborazione con la<br />

Parrocchia, propongono per il 2011 i seguenti appuntamenti:<br />

* Domenica 29/5 - ore 15: Dalla Parrocchiale di San Nicolò<br />

alla Chiesetta della Madonna dei Campi<br />

* Mercoledì 1/6 - ore 20.40: La Chiesetta dedicata alla Vergine Maria<br />

e a Sant’Anna<br />

* Domenica 25/9 - ore 15: Visita al museo Parrocchiale<br />

* Giovedì 8/12 - ore 15: La Chiesa Parrocchiale di San Nicolò<br />

Il gruppo si rende disponibile anche per altre occasioni,<br />

previo accordo con la Direzione del museo.<br />

NUMERI TELEFONICI UTILI<br />

Don Silvano - Casa Parrocchiale 035.671.029<br />

Don Luca - Abitazione 035.30.58.953<br />

Don Pietro - Abitazione 035.675.063<br />

Reverende Suore - Scuola Materna 035.671.107<br />

Segreteria - Bar Oratorio 035.670.558


Sono prete da<br />

cinquant’anni!<br />

SOMMARIO<br />

Sono prete da<br />

cinquant’anni! . . . . . . . . . . . pag. 3<br />

Un pensiero per don Pietro . pag. 5<br />

Fotostoria di don Pietro . . . . pag. 6<br />

Camminando s’apre<br />

cammino . . . . . . . . . . . . . . . pag. 9<br />

I libri di Samuele . . . . . . . . . pag. 10<br />

Calendario estivo . . . . . . . . pag. 12<br />

Battibaleno - CRE 2011 . . . pag. 13<br />

Cantieri aperti . . . . . . . . . . . pag. 14<br />

Capannelle in festa . . . . . . . . pag. 16<br />

Quattro chiacchiere<br />

col “don” . . . . . . . . . . . . . . . pag. 17<br />

Il dormitorio Caritas . . . . . . . pag. 20<br />

Anche a <strong>Zanica</strong> è arrivato<br />

il G.A.S. . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 21<br />

Anagrafe. . . . . . . . . . . . . . . . pag. 22<br />

La mattina del 27 <strong>Maggio</strong><br />

1961 insieme con i miei compagni<br />

di studio, ho ricevuto l’Ordinazione<br />

Sacerdotale dalle<br />

mani del Vescovo Monsignor<br />

Giuseppe Piazzi. Giorno di gioia<br />

e di trepidazione. Non sembra<br />

vero. Quello fu un giorno di<br />

arrivo, ma fu anche un giorno<br />

di partenza.<br />

Sono nato in Francia, tempo<br />

in cui, i miei genitori per lavoro,<br />

là sono emigrati. Era tempo<br />

di crisi. Con l’invasione dei tedeschi<br />

mio padre fu deportato<br />

in Germania. Noi, mamma e sorella,<br />

(l’altra sorella non era ancora<br />

nata) siamo tornati in Italia.Tempi<br />

difficili. A Oltre il<br />

Colle è nata la mia vocazione.<br />

Ci sono alcuni preti che hanno<br />

segnato e tracciato la mia<br />

strada. A Zorzone: l’inizio della<br />

vocazione. Da ragazzino guardavo<br />

con ammirazione ed entusiasmo<br />

il parroco Don Bartolomeo<br />

Imberti. Intuivo in lui, come<br />

si può capire da ragazzino,<br />

la gioia di essere prete, il suo<br />

modo di stare con noi, il suo<br />

modo di celebrare la Messa. La<br />

sua gioia la viveva giocando<br />

Don Pietro fa il suo ingresso nella parrocchia di Comenduno di Albino<br />

con noi. Sapeva inculcare la serietà<br />

nella scuola, nel doposcuola,<br />

nel gruppo dei chierichetti.<br />

Stava nascendo qualcosa<br />

in me. Pensavo: “se divento prete<br />

voglio essere come lui”. E ho intrapreso<br />

e percorso la strada del<br />

Seminario a Clusone.<br />

Un altro prete ho incontrato<br />

e con lui ho vissuto: Don Giuseppe<br />

Vavassori che tutti familiarmente<br />

chiamavano don Bepo.<br />

Ha fondato il Patronato San<br />

Vincenzo. Diventato prete, il<br />

Vescovo tracciò la mia strada.<br />

Io aspettavo un’altra strada.<br />

Lui mi disse che la mia casa era<br />

accanto a Don Bepo.Va’ a capire<br />

i disegni di Dio, se sei capace...<br />

Io che pensavo ad un oratorio,<br />

mi sono trovato improvvisamente<br />

in mezzo a 180 – 200<br />

ragazzi dai 12 ai 16 anni: ragazzi<br />

da accompagnare e seguire<br />

giorno e anche… notte. Studio,<br />

scuola, tempo libero, etc. Don<br />

Bepo mi assicurava che questa<br />

era la mia famiglia. Lui se ne intendeva<br />

di ragazzi e giovani,<br />

Lui mi fu padre, maestro e…<br />

fratello maggiore. In lui ho ammirato<br />

la totale fiducia nella<br />

provvidenza, tanto che lui diceva<br />

che la notte non riusciva a<br />

dormire se non aveva debiti: ne<br />

aveva sempre dei debiti. Lui, “il<br />

San Giovanni Bosco di Bergamo”.<br />

Tu valli a capire ‘sti Santi.<br />

Don Bepo, uomo di preghiera,<br />

si riservava sempre il suo posto<br />

in Chiesa. Lui sapeva dare tanto<br />

tempo per ascoltare i ragazzi<br />

e i giovani; sapeva che il suo era<br />

tempo troppo prezioso per loro,<br />

perché dedicava tanto tempo<br />

per ascoltare Dio. Don Bepo<br />

era felice quando scopriva il lato<br />

positivo nei ragazzi, il loro<br />

lato luminoso. Era educatore.<br />

Sono vissuto alcuni anni con<br />

lui. Mi sono formato alla sua<br />

scuola, non senza difficoltà e<br />

La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011 3


confronti talvolta vivaci. I Santi<br />

sono persone imprevedibili. Io<br />

ringrazio questi santi che Dio<br />

ha posto sulla mia strada.<br />

Un altro prete per me è stato<br />

esempio di fratello maggiore:<br />

Don Pietro Gritti a Comenduno<br />

di Albino. Il Vescovo, un giorno<br />

mi chiamò e mi disse: “dovresti<br />

andare a Comenduno a fare il Parroco”.<br />

Così mi trovai col mio<br />

omonimo. La gente, siccome<br />

eravamo due Pietro, per distinguerci,<br />

ci chiamava il Parroco<br />

anziano e il Parroco giovane. E<br />

devo dire che la gente ha azzeccato,<br />

perché eravamo come due<br />

fratelli: uno maggiore e l’altro<br />

minore: ci si comunicavano le<br />

proprie esperienze. Anche se<br />

devo dire, l’anziano talvolta era<br />

perplesso perché il giovane ha<br />

sempre cose nuove da dire e cose<br />

nuove da fare. Per me, oltre<br />

che di aiuto pastorale, fu esempio<br />

di generosità, ma soprattutto<br />

di grande umiltà. Non si è<br />

mai imparato abbastanza: hai<br />

sempre qualcosa da ricevere e<br />

naturalmente anche da dare. La<br />

vita è un ricevere e un dare. Le<br />

generazioni si incontrano, e<br />

Don Pietro con don Bepo Vavassori e alcuni ragazzi del Patronato<br />

fanno la storia con il centro Dio,<br />

punto essenziale di riferimento.<br />

Allora canto col Salmo: ”Una<br />

generazione narra all’altra le tue<br />

opere, o Signore, annuncia le tue<br />

meraviglie. Proclamano lo splendore<br />

della tua gloria e raccontano i<br />

tuoi prodigi” (Salmo 145). Ringrazio<br />

don Bartolomeo, Don<br />

Bepo, Don Pietro, che Dio ha<br />

messo sulla mia strada. Sono<br />

sempre grato a loro e che dal<br />

cielo mi benedicano. Partecipo<br />

un po’ anch’io della loro santità.<br />

E infine la mia è storia recente:<br />

a <strong>Zanica</strong> ho trovato altri due<br />

fratelli: però questa volta sono<br />

io l’anziano. Ringrazio Don Silvano<br />

e Don Luca, che con simpatia<br />

e amore, mi hanno accolto.<br />

Con loro sto vivendo gli anni<br />

in cui, con il loro aiuto, mi<br />

fanno sentire utile, per una crescita<br />

reciproca, e insieme per<br />

una crescita a livello comunitario,<br />

ecclesiale e civile. Nella mia<br />

vita di prete ho fatto tanti traslochi:<br />

al Patronato san Vincenzo<br />

a Bergamo, a Frerola di Serina,<br />

a Santa Lucia Tempio Votivo<br />

in Bergamo, a Comenduno,<br />

a Valtesse San Colombano, a<br />

<strong>Zanica</strong>. Spero che l’ultimo sia<br />

ancora un po’ lontano. Non<br />

mettiamo limiti alla Provvidenza,<br />

così diceva il Papa, a chi gli<br />

faceva gli auguri: “100 anni”.<br />

I primi che devo ringraziare,<br />

anche se per ultimo sono i miei<br />

genitori: Letizia e Angelo.<br />

Con tutti voi, ho cercato di decifrare<br />

il mio passato.<br />

Grazie a tutti voi che mi volete<br />

bene, e che sopportate i miei difetti<br />

e limiti. E che continuate<br />

ad accogliermi con grande simpatia<br />

e affetto.<br />

Don Pietro<br />

4 La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011


Un pensiero<br />

per Don Pietro<br />

Nel cinquantesimo<br />

anniversario<br />

di servizio alla Chiesa<br />

Quale componente del<br />

Gruppo Liturgico, esprimo<br />

l’augurio più sincero a Don Pietro<br />

per il traguardo raggiunto.<br />

Signore Gesù, presente nel<br />

Santissimo Sacramento, che hai<br />

voluto perpetuare la tua Presenza<br />

tra noi per il tramite del<br />

tuo Sacerdote Don Pietro, fa’<br />

che le sue parole siano sempre<br />

le tue, che i suoi gesti siano i<br />

tuoi gesti, che la sua vita sia fedele<br />

riflesso della tua vita.<br />

Che sia quell’uomo che parla<br />

a Dio degli uomini, e agli uomini<br />

di Dio.<br />

Che non abbia paura del dover<br />

servire, servendo la Chiesa<br />

nel modo in cui essa ha bisogno<br />

di essere servita.<br />

Che sia uomo, testimone dell’eterno<br />

nel nostro tempo, camminando<br />

per le strade della storia<br />

con i tuoi stessi passi e facendo<br />

a tutti del bene.<br />

Che sia fedele ai suoi impegni,<br />

geloso della propria vocazione<br />

e della propria donazione,<br />

specchio luminoso della<br />

propria identità e che viva nella<br />

gioia per il dono ricevuto.<br />

Per la tua Madre Maria Santissima:<br />

Lei che è stata presente<br />

nella tua vita sarà sempre presente<br />

nella vita del tuo Sacerdote<br />

Don Pietro.<br />

IN FESTA CON DON PIETRO<br />

Domenica 29 <strong>Maggio</strong> 2011<br />

Signore Gesù, Grazie per<br />

averci dato Don Pietro. Uomo<br />

giudizioso e saggio, che ha saputo<br />

condurre la sua vita Sacerdotale<br />

per cinquant’anni, annunciando<br />

fra la gente il Tuo<br />

Vangelo.<br />

* * *<br />

Mario Ubbiali<br />

Caro don Pietro,<br />

in occasione del tuo 50° anniversario<br />

di ordinazione desidero<br />

porgerti un augurio fraterno.<br />

In questi anni ho avuto modo<br />

di conoscerti e di apprezzarti,<br />

nel tuo carattere simpatico e<br />

insieme riservato.<br />

Prego il Signore per te: Lui<br />

che vede nel silenzio e conosce<br />

i nostri cuori, possa ricompensarti<br />

per tutto il bene compiuto<br />

in questi anni. Egli ti possa accompagnare<br />

ancora a lungo nel<br />

servizio della Chiesa e della nostra<br />

comunità parrocchiale di<br />

<strong>Zanica</strong>. Possa esaudire i desideri<br />

del tuo cuore e sostenerti con<br />

la Sua potente benedizione.<br />

Tutta la nostra comunità parrocchiale è invitata a fare festa con don Pietro<br />

e a ringraziare insieme il Signore per i cinquant’anni di vita sacerdotale!<br />

Ore 10.30 Ritrovo dei bambini e dei ragazzi sul sagrato della Chiesa<br />

Accoglienza festosa di don Pietro<br />

Ore 11.00 Solenne Concelebrazione in chiesa parrocchiale<br />

Ore 12.30 Pranzo presso la Festa di Capannelle<br />

don Luca<br />

La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011 5


FOTO-STORIA DI DON PIETRO<br />

6 La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011


IN SEMINARIO A CLUSONE<br />

AL PATRONATO<br />

La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011 7


CON UN GRUPPO DI AMICI (PRETI?) EUCARISTIA IN MONTAGNA<br />

AL GUADO DEL FIUME<br />

IL MOTOCICLISTA CHE NON TI ASPETTI!<br />

PANCIA PIENA CHIAMA RIPOSO...<br />

NEL DESERTO IN TERRA SANTA<br />

8 La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011


Camminando<br />

s’apre cammino<br />

Fratelli e sorelle carissimi,<br />

come è bello questo tempo di<br />

Pasqua. L’abbiamo iniziato con<br />

il Triduo Pasquale, il mistero<br />

della morte – sepoltura e risurrezione<br />

di Gesù Cristo, nostro<br />

salvatore. Una celebrazione intensa,<br />

profonda, coinvolgente.<br />

Non abbiamo semplicemente<br />

“fatto memoria” degli avvenimenti<br />

fontali della nostra fede;<br />

ci siamo “immersi” (battezzati)<br />

nella vittoria di Cristo sul peccato<br />

e sulla morte; ci siamo immersi<br />

nel Vivente per essere in<br />

lui vivificati; ci siamo aperti al<br />

mistero della vita, noi che rischiamo<br />

di restare prigionieri<br />

di un’attualità mortale.<br />

Non tutti purtroppo sanno<br />

gustare questo incontro che accende<br />

la speranza, genera la<br />

gioia. Ma chi era presente ci ha<br />

davvero fatto percepire una<br />

partecipazione convinta e sentita.<br />

Un’esperienza unica resta<br />

comunque quella del Venerdì<br />

Santo, nella celebrazione della<br />

Passione e nella successiva processione<br />

per le vie del paese. Il<br />

raccoglimento e il clima di preghiera,<br />

aiutato anche dalle note<br />

della banda, sono davvero la<br />

più bella testimonianza.<br />

E subito è iniziato un mese<br />

di maggio ricchissimo di incontri<br />

belli e gioiosi. La celebrazione<br />

della Prima Confessione e<br />

delle messe di Prima comunione,<br />

il Rosario nei quartieri e, per<br />

il secondo anno, la benedizione<br />

delle case nelle rispettive zone.<br />

Di questo passo ci vorranno<br />

probabilmente altri due anni<br />

per raggiungere un po’ tutte le<br />

vie. Ma l’orario sperimentato<br />

quest’anno (dalle 19 alle 20.45)<br />

sembra davvero migliore.<br />

Abbiamo anche iniziato la<br />

celebrazione della messa al cimitero,<br />

richiamo per tante famiglie.<br />

E mercoledì 1 giugno<br />

inizierà anche la messa alla Madonna<br />

dei Campi. Sarà l’occasione<br />

per vedere (con stupore e<br />

gioia) il restauro terminato in<br />

questi giorni.<br />

Ma corro un po’ veloce stavolta<br />

nel ripercorrere i passi del<br />

nostro cammino, perché l’attenzione<br />

è rivolta ad alcune ricorrenze<br />

festose che riguardano<br />

persone a noi molto care e a<br />

aspetti molto preziosi per la vita<br />

della Chiesa.<br />

Dal 20 al 22 maggio ringrazieremo<br />

il Signore per la Professione<br />

religiosa solenne (definitiva)<br />

di sr. Anna Pasinetti e<br />

condivideremo la sua gioia.<br />

Il 27 maggio ricorre il 50° anniversario<br />

della ordinazione sacerdotale<br />

di don Pietro Scolari,<br />

da otto anni presenza preziosa<br />

nella nostra comunità.<br />

Il 4 giugno verrà ordinato sacerdote<br />

don Daniel Boscaglia,<br />

di Cologno, ma con profonde<br />

radici anche nella nostra comunità<br />

di <strong>Zanica</strong>, nutrendosi della<br />

profonda testimonianza di fede<br />

di Cecchina e Severo, i bisnonni<br />

scomparsi da pochi anni.<br />

Il Signore ha fatto loro un<br />

dono straordinario, quello di<br />

dedicare tutta la propria vita a<br />

Lui e ai fratelli. Ma attraverso<br />

questo dono, tutta la comunità<br />

cristiana viene vivificata, incoraggiata<br />

e nutrita. Il Signore<br />

continua a fare grandi cose, a<br />

prendersi cura di ciascuno servendosi<br />

sempre di persone “comuni”,<br />

scelte tra i fratelli e le<br />

sorelle. Facciamo festa con loro<br />

con tanta gratitudine … e anche<br />

con un po’ di sano “interesse”:<br />

chissà che il Signore susciti ancora<br />

in qualche ragazzo o ragazza<br />

lo straordinario desiderio<br />

di dedicare a lui e alla sua sconfinata<br />

carità tutta la propria vita.<br />

don Silvano<br />

La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011 9


Invito<br />

alla lettura<br />

I LIBRI DI SAMUELE<br />

I CONTENUTI<br />

I due libri di Samuele nacquero<br />

come un libro unico; la<br />

divisione iniziò con la versione<br />

greca. Raccontano alcune eventi<br />

fondamentali della storia di<br />

Israele: instaurazione del regno<br />

dopo l’età dei giudici, conquista<br />

di Gerusalemme da parte<br />

del re Davide, ingresso dell’arca<br />

santa nella città, promessa di<br />

Dio a Davide, unificazione di<br />

Giuda e Israele sotto la sua guida.<br />

La storia di Samuele è presentata<br />

all’inizio del primo libro<br />

e ha il suo centro nel racconto<br />

della vocazione; essa testimonia<br />

l’importanza della figura<br />

di Samuele nel periodo di<br />

transizione dall’epoca dei giudici<br />

a quella dei re. Sia la storia<br />

di Samuele che quella di Saul<br />

costituiscono soprattutto un<br />

punto di passaggio per arrivare<br />

a Davide: di lui e della sua di-<br />

Pietro Ligari - Davide consacrato re dal profeta Samuele<br />

scendenza si occupa tutto il secondo<br />

libro. Se si escludono le<br />

appendici di 2 Sam 21-24, nelle<br />

diverse narrazioni che costituiscono<br />

i due libri di Samuele si<br />

può rintracciare un certo ordine<br />

cronologico, che copre un periodo<br />

di circa un secolo.<br />

La lezione fondamentale che<br />

emerge dall’insieme dei racconti<br />

è che l’esercizio del potere deve<br />

essere sempre subordinato<br />

alla parola del Signore.<br />

Lo schema sviluppato nei libri<br />

di Samuele può essere il seguente:<br />

* Samuele e i figli di Eli (1Sam 1,1-<br />

4,1a);<br />

* Vicende dell’arca (1Sam 4,1b-<br />

7,17);<br />

* Saul, primo re d’Israele (1Sam<br />

8,1-15,35);<br />

* Tramonto di Saul e ascesa di<br />

Davide (1Sam 16,1-2Sam1,27);<br />

* Davide diventa re su Giuda e<br />

Israele (2Sam 2,1-8,18);<br />

* Storia della successione di Davide<br />

(2Sam 9,1-20,26);<br />

* Appendici (2Sam 21,1-24,25).<br />

LE CARATTERISTICHE<br />

I libri di Samuele, pur contenendo<br />

gran quantità di materiale<br />

utile per tracciare una storia<br />

dell’antico Israele, non hanno<br />

come loro scopo principale<br />

quello di servire come fonte<br />

storiografica. è preferibile parlare<br />

di un’opera teologica<br />

espressa in forma narrativa.<br />

La complessa interpretazione<br />

degli inizi della monarchia<br />

in Israele faceva parte, in origine,<br />

di una più ampia elaborazione<br />

teologica, che va sotto il<br />

nome di storia deuteronomica,<br />

e che includeva i libri di Deuteronomio,<br />

Giosuè, Giudici, Samuele<br />

e Re. Nei capitoli sull’origine<br />

della monarchia gli<br />

10 La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011


editori deuteronomistici lasciarono<br />

intatti molti brani che<br />

esprimono un atteggiamento<br />

favorevole all’ascesa di Saul al<br />

trono. Inoltre, la centralità della<br />

profezia di Natan (2Sam 7) nella<br />

struttura della storia deuteronomistica,<br />

a cui corrisponde<br />

una presentazione idealizzata<br />

di Davide nei libri dei Re, dimostra<br />

che l’atteggiamento della<br />

storia non è stato anti-monarchico.<br />

Tuttavia il testo relativizza<br />

e condiziona il potere politico:<br />

il popolo di Dio potrà prosperare<br />

sotto la monarchia solo<br />

se l’obbedienza alla parola del<br />

Signore sarà accettata dai re come<br />

norma di vita.<br />

L’ORIGINE<br />

Come avviene generalmente<br />

per i libri “storici” della Bibbia,<br />

anche i due libri di Samuele<br />

hanno avuto una lunga fase di<br />

gestazione. Si ritiene, generalmente,<br />

che 1-2 Sam sia il risultato<br />

della fusione di tre composizioni<br />

letterarie minori: la narrazione<br />

sull’arca, la storia dell’ascesa<br />

di Davide al trono e il<br />

cosiddetto racconto della suc-<br />

cessione. Queste tre fonti, e altre<br />

che vi si intrecciano, furono<br />

combinate, aggiornate e a volte<br />

reinterpretate fino alla redazione<br />

del testo attuale.<br />

In particolare gran parte di<br />

1Sam reca i segni di un livello<br />

intermedio di redazione compiuta<br />

da un autore sotto l’influenza<br />

dei profeti. Emergono<br />

ai tratti materiali molto antichi,<br />

che riportano tradizioni orali risalenti<br />

forse al tempo di Saul e<br />

di Davide: probabilmente furono<br />

messe per iscritto al tempo<br />

di Salomone, o ancora più tardi.<br />

Notevole è l’inserzione del<br />

blocco di 2Sam 21-24, che interrompe<br />

bruscamente il racconto<br />

della successione. è ovvio che il<br />

libro abbia avuto anche in queste<br />

fasi i suoi lettori; ma i primi<br />

lettori dei libri di Samuele, così<br />

come si presentano oggi, furono<br />

probabilmente quegli israeliti<br />

che avevano vissuto la catastrofe<br />

esilica con la distruzione<br />

del tempio e la deportazione a<br />

Babilonia.<br />

Tradizioni rabbiniche volevano<br />

che l’autore fosse stato<br />

inizialmente lo stesso Samuele<br />

e che i profeti Natan e Gad ne<br />

avessero continuato l’opera. Di<br />

fatto, l’attuale redazione dei libri<br />

di Samuele avvenne dopo il<br />

561 a.C. data della scarcerazione<br />

del re di Giuda Ioiachin, prigioniero<br />

a Babilonia.<br />

Ennio Locatelli<br />

La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011 11


CALENDARIO ESTIVO<br />

Appuntamenti ordinari<br />

Ogni domenica Ore 19.00 Santa Messa vespertina (dal 3 luglio)<br />

Ore 21.00 Santa Messa al Santuario di Stezzano (dal 19 giugno)<br />

Ogni martedì Ore 20.00 Santa messa al Cimitero<br />

Ogni mercoledì Ore 20.00 Santa Messa alla Madonna dei Campi<br />

Ogni giovedì Ore 20.00 Santa Messa al Cimitero di Capannelle<br />

* Nei mesi di luglio e agosto al mattino nei giorni feriali ci sarà solo la messa alle ore 9.20,<br />

preceduta dalle lodi (ore 9).è quindi sospesa la messa delle ore 7.00<br />

* Durante il CRE (dal 20 giugno al 15 luglio) i ragazzi parteciperanno alla messa del giovedì<br />

mattina alle ore 9.20.<br />

Altri momenti significativi<br />

Domenica 5 giugno ore 16.00 Battesimi<br />

Giovedì 9 giugno ore 20.00 Ufficio comunitario (cimitero Capannelle)<br />

Domenica 12 giugno Pentecoste<br />

Martedì 14 giugno ore 20.00 Ufficio comunitario al Cimitero<br />

Domenica 19 giugno ore 11.00 Battesimi (durante la messa)<br />

Domenica 26 giugno ore 18.00 S. Messa e Processione del Corpus Domini<br />

Mercoledì 29 giugno Santi Pietro e Paolo<br />

Domenica 3 luglio ore 16.00 Battesimi<br />

Martedì 12 luglio ore 20.00 Ufficio comunitario al Cimitero<br />

Giovedì 14 luglio ore 20.00 Ufficio comunitario (cimitero Capannelle)<br />

Venerdì 15 luglio ore 21.00 Festa di chiusura del CRE presso l'Oratorio<br />

Domenica 17 luglio ore 12.00 Battesimi<br />

Martedì 26 luglio Santi Gioacchino e Anna<br />

ore 19.00 Vespri e processione alla Madonna dei Campi<br />

ore 20.00 Santa Messa nella Festa dei Santi Gioacchino e Anna<br />

Sabato 6 agosto Trasfigurazione di N. S. Gesù Cristo<br />

Domenica 7 agosto ore 16.00 Battesimi<br />

Martedì 9 agosto ore 20.00 Ufficio comunitario al Cimitero<br />

Giovedì 11 agosto ore 20.00 Ufficio comunitario (cimitero Capannelle)<br />

Lunedì 15 agosto Assunzione della Beata Vergine Maria (orario festivo)<br />

ore 11.00 S. Messa alla Madonna dei Campi<br />

Martedì 16 agosto ore 20.00 S. Messa ai morti di Scurizio (per san Rocco)<br />

12 La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011


Battibaleno<br />

“Insegnaci a contare<br />

i nostri giorni”<br />

Cre 2011<br />

Il titolo: “Battibaleno”<br />

Un titolo con una parola<br />

composta, in linea con quelli<br />

degli ultimi anni. Il baleno è il<br />

lampo, il fulmine che per un<br />

tempo brevissimo scarica energia<br />

e luce. “In un battibaleno”<br />

si dice per indicare la velocità<br />

di un’azione o del tempo che<br />

passa. Tempo è soprattutto<br />

misura dell’esperienza, dell’interiorità<br />

di ciascuno. Quello che<br />

in realtà sperimentiamo è il<br />

tempo che scivola via e così<br />

sviluppiamo la sensazione<br />

dell’urgenza, perché il tempo<br />

vola e si fa fatica ad affrontare<br />

le questioni più importanti. Il<br />

tempo che corre è allora una<br />

giustificazione per non affrontare<br />

le complessità, per<br />

sfuggire alle responsabilità.<br />

Il sottotitolo: “Insegnaci a<br />

contare i nostri giorni”<br />

Eppure cogliere il senso del<br />

tempo é questione chiave del<br />

vivere. Per questo lo leggiamo<br />

con il versetto 12 del salmo 90:<br />

“insegnaci a contare i nostri<br />

giorni e giungeremo alla<br />

sapienza del cuore”. Il tempo<br />

scorre via rapido: ai bambini di<br />

quest’anno – attraverso l’esperienza<br />

estiva – vorremmo insegnare<br />

quanto è prezioso perché<br />

imparino a spenderlo bene.<br />

Non è inutile ricordare che le<br />

attività estive si caratterizzano<br />

per il fatto di essere vissute in<br />

comunità: una comunità fatta<br />

dai piccoli che, nelle sere d’es-<br />

tate, sa raccogliere e unire<br />

famiglie e adulti. Una comunità<br />

che continua a chiedere a ciascuno<br />

di spendersi per costruire<br />

trame e relazioni buone.<br />

Il disegno<br />

L’immagine di riferimento è<br />

un disegno simpatico. Al centro<br />

degli ingranaggi di un orologio<br />

non c’è un meccanismo, c’è una<br />

persona. Un bambino che<br />

“tiene in mano” il tempo e prova<br />

a governarlo. è questo che<br />

vorremmo trasmettere ai bambini<br />

con l’esperienza estiva,<br />

perché imparino che il tempo è<br />

percezione di sé, è da mettere in<br />

gioco ed è uno spazio nel quale<br />

mettersi in gioco. Senza perdersi<br />

troppo: una bambina si alza a<br />

battere un colpo: proprio perché<br />

viviamo lo scorrere del<br />

tempo, abbiamo bisogno di<br />

farne un tesoro prezioso.<br />

Quando?<br />

Il CRE 2011 si svolgerà da<br />

lunedì 20 giugno a venerdì 15<br />

luglio. La serata di venerdì 17<br />

giugno aprirà ufficialmente il<br />

CRE, con la presenza di animatori,<br />

bambini, ragazzi e genitori.<br />

Costi e iscrizioni<br />

Le iscrizioni si ricevono da<br />

lunedì 30 maggio a domenica<br />

5 giugno presso la segreteria<br />

dell’oratorio (15.00 - 18.00). Il 2<br />

giugno la segreteria sarà chiusa<br />

per la gita a Gardaland. La quota<br />

di partecipazione per l’anno<br />

2011 è di € 150,00.<br />

Per tutti i dettagli rimandiamo<br />

allo “Speciale Cre” che<br />

sarà distribuito a Scuola.<br />

don Luca<br />

La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011 13


Cantieri aperti<br />

SCUOLA D’INFANZIA<br />

Un cantiere aperto difficilmente<br />

passa inosservato. Se poi<br />

si tratta della Scuola dell’infanzia<br />

che si affaccia sulla via principale<br />

del paese, tutto diventa<br />

evidente. L’effetto sorpresa è<br />

garantito, anche se da tanto<br />

tempo se ne parlava. Ma le procedure<br />

sono state così lunghe<br />

che ormai avevo pudore a parlare<br />

di lavori, di progetti, di date<br />

… per il timore di essere<br />

smentito dai fatti. Riassumo comunque<br />

brevemente le informazioni<br />

essenziali riguardo al<br />

cantiere aperto.<br />

Quali lavori<br />

verranno eseguiti?<br />

Si tratta di un intervento per<br />

mettere a norma di sicurezza le<br />

vie di accesso alla struttura scolastica<br />

e gli impianti idraulici<br />

ed elettrici. In pratica:<br />

* si demolisce la rampa di accesso<br />

al piano superiore, che<br />

verrà sostituita da scale e da<br />

un ascensore;<br />

* verranno realizzati nuovi servizi<br />

igienici al piano rialzato;<br />

* verranno realizzate due nuove<br />

aule, in sostituzione di<br />

quelle perse per far posto alla<br />

scala e all’ascensore;<br />

* verrà rifatto l’impianto elettrico<br />

e l’illuminazione delle aule;<br />

* l’impianto di riscaldamento<br />

verrà fatto a pavimento e pertanto<br />

verrà fatto il vespaio al<br />

piano terra e realizzata la<br />

nuova pavimentazione;<br />

* verranno sostituiti gli infissi e<br />

le grandi vetrate della facciata;<br />

* verrà realizzato un nuovo ingresso,<br />

arretrando l’attuale recinzione<br />

su via Roma, in modo<br />

da consentire la fermata<br />

dei bus scolastici e l’accesso<br />

pedonale senza gradini.<br />

Quando termineranno<br />

i lavori?<br />

L’intervento è molto grosso;<br />

la ditta che ha assunto l’onere<br />

dei lavori, farà tutto il possibile<br />

per garantire il regolare inizio<br />

del prossimo anno scolastico a<br />

settembre. Questa in realtà è la<br />

preoccupazione maggiore, perché<br />

i tempi sono strettissimi.<br />

Quanto alla qualità dell’intervento<br />

mi sento abbastanza<br />

tranquillo per il fatto che i lavori<br />

vengono seguiti direttamente<br />

dal nostro architetto progettista.<br />

Quanto costa l’intervento<br />

e come faremo a pagare?<br />

I tempi lunghi per arrivare<br />

all’apertura del cantiere sono<br />

dovuti al fatto che per sostenere<br />

i costi dell’intervento si è fatta<br />

una convenzione con il comune<br />

di <strong>Zanica</strong> per un Piano integrato<br />

di intervento che, a fronte<br />

della concessione di volumetria<br />

residenziale su un terreno di<br />

14 La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011


proprietà della parrocchia in<br />

territorio di Capannelle, impone<br />

la realizzazione di interventi<br />

di urbanizzazione in via Basella<br />

(zona cimitero Capannelle) e<br />

l’abbattimento delle barriere architettoniche<br />

nella Scuola dell’Infanzia.<br />

Questi interventi prevedono<br />

un costo - valutato in base ai listini<br />

ufficiali della Camera di<br />

Commercio - di € 290.000 (opere<br />

di urbanizzazione) e € 360.000<br />

(adeguamento barriere architettoniche<br />

Scuola), più altre spese tecniche,<br />

tasse e oneri vari per circa<br />

€ 100.000,00. Per garantire<br />

l’esecuzione di queste opere la<br />

parrocchia ha dovuto presentare<br />

una fidejussione di € 770.000.<br />

La ditta PregGab si è detta disponibile<br />

a ritirare il terreno in<br />

questione e a realizzare le opere<br />

in convenzione e a riconoscere<br />

€ 200.000 alla parrocchia. Invece<br />

dei contanti si sono assegnati<br />

alla ditta ulteriori lavori per €<br />

350.000,00.<br />

In conclusione: per tutti i lavori<br />

in cantiere e per le opere di<br />

urbanizzazione suddette la parrocchia<br />

aliena il terreno alle Capannelle<br />

e aggiunge “a saldo” €<br />

150.000. L’Amministrazione comunale<br />

si è impegnata a contribuire<br />

a queste spese aggiuntive<br />

per adeguare la nostra scuola<br />

dell’infanzia almeno per il 50%<br />

dell’importo (quindi €<br />

75.000,00).<br />

Non tutto è così semplice come<br />

appare sulla carta … spero<br />

che, col prezioso supporto degli<br />

organismi diocesani, anche la<br />

complessa operazione finanziaria<br />

vada in porto, nonostante le<br />

tormentate vicende di queste<br />

ultime settimane.<br />

ORATORIO<br />

Contemporaneamente è partito<br />

il previsto cantiere per<br />

l’adeguamento degli spogliatoi<br />

per gli impianti sportivi dell’oratorio.<br />

L’intervento era necessario<br />

per rispondere alle<br />

normative vigenti: verranno<br />

completamente ristrutturati gli<br />

spogliatoi esistenti, integrati da<br />

nuovi spogliatoi e da una serie<br />

di locali richiesti (servizi igienici,<br />

infermeria); ovviamente ver-<br />

ranno completamente rifatti gli<br />

impianti elettrici e idraulici.<br />

I costi sono stati valutati a listino<br />

in circa € 250.000,00. All’appalto<br />

hanno concorso quattro<br />

ditte con offerta in busta<br />

chiusa. Ha vinto l’appalto la<br />

ditta dei f.lli Zanchi. Essendo<br />

Fiorenzo Zanchi il presidente<br />

dell’USO <strong>Zanica</strong> si è particolarmente<br />

sentito chiamato in causa<br />

e ha fatto un’offerta davvero<br />

concorrenziale.<br />

Anche per questa opera<br />

l’Amministrazione comunale si<br />

è impegnata a contribuire, destinando<br />

ad essa € 60.000,00. I<br />

lavori dovrebbero terminare<br />

prima dell’inizio della nuova<br />

stagione agonistica, a settembre.<br />

MADONNA<br />

DEI CAMPI<br />

Per quanto riguarda il restauro<br />

interno della Madonna<br />

dei Campi penso di dare nel<br />

prossimo numero una relazione<br />

finale. Intanto vi invito a gustare<br />

la bellezza “ritrovata” di<br />

questo nostro carissimo santuario<br />

in occasione delle messe del<br />

mercoledì sera, a partire dal 1<br />

giugno, e soprattutto con la festa<br />

di sant’Anna del 26 luglio.<br />

Grazie davvero ai bravissimi<br />

restauratori f.lli Regonesi e a<br />

quanti con passione, con aiuto<br />

economico e con la costante<br />

opera di pulizia e manutenzione<br />

hanno reso possibile tutto<br />

questo.<br />

don Silvano<br />

La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011 15


16 La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011


Quattro<br />

chiacchiere<br />

col “don”<br />

Riflessioni a ruota libera<br />

sull’oratorio<br />

e l’educazione<br />

Continuano le interviste e le<br />

riflessioni sul tema dell’educazione.<br />

Dopo la chiacchierata<br />

con la Dott.sa Meddis, dirigente<br />

dell’Istituto Comprensivo,<br />

questa volta abbiamo fatto<br />

qualche domanda a don Luca.<br />

Ordinato sacerdote nel maggio<br />

1994, don Luca è stato fino al<br />

2000 nell’Oratorio di Alzano<br />

Lombardo, e poi il Vescovo l’ha<br />

nominato Vicario parrocchiale<br />

e direttore dell’oratorio di <strong>Zanica</strong>.<br />

Ciao don. Vorrei partire da<br />

quello che hanno scritto i nostri<br />

Vescovi qualche mese fa a proposito<br />

della “emergenza educativa”.<br />

Educare non è mai stato facile, ma<br />

oggi in particolare sembra essere<br />

diventato sempre più difficile.<br />

Un’autentica educazione ha bisogno<br />

di attenzione, vicinanza e fiducia<br />

reciproca tra educatori e ragazzi…<br />

Leggevo qualche settimana<br />

fa alcuni commenti a proposito<br />

di quello che hanno scritto i nostri<br />

Vescovi, alcuni dal tono serio,<br />

altri molto sarcastici e<br />

sprezzanti. Qualcuno si è perfi-<br />

no spinto a dire che la questione<br />

dell’emergenza educativa è<br />

“qualcosa che si sono inventati il<br />

Papa e i Vescovi”… Come dici<br />

giustamente tu, educare richiede<br />

una particolare attenzione e<br />

vicinanza ai ragazzi, e in particolare<br />

coloro che entrano nella<br />

preadolescenza e nell’adolescenza.<br />

E noi ci troviamo in<br />

grossa difficoltà proprio su<br />

questo.<br />

Il problema più grosso è come<br />

avvicinare i ragazzi e come<br />

stare loro accanto in maniera<br />

appassionata, facendogli sentire<br />

una presenza che sia significativa<br />

per loro, che manifesti<br />

amicizia, vicinanza, disponibilità,<br />

ascolto. Sono le cose che<br />

mancano nella società di oggi e<br />

che i ragazzi cercano nelle persone<br />

adulte. Condividere un<br />

po’ della loro vita a volte è faticoso,<br />

ma è sicuramente una delle<br />

esperienze più soddisfacenti<br />

per un educatore, e per un sacerdote<br />

in particolare.<br />

Il responsabile dell’Oratorio è<br />

una figura molto importante in<br />

una comunità parrocchiale. A lui è<br />

richiesto non di essere un esecutore,<br />

ma un membro vivo, corresponsabile,<br />

sia all’interno della comunità<br />

che all’esterno, rispetto alla società,<br />

alle istituzioni pubbliche e<br />

private. Come vivi questo ruolo?<br />

Bisogna precisare che l’Oratorio<br />

non è una struttura a sé<br />

stante, ma il “segno” concreto<br />

attraverso il quale una comunità<br />

cristiana si prende cura dei<br />

ragazzi e dei giovani. Quindi<br />

bisogna pensare l’Oratorio dentro<br />

l’attività pastorale di tutta la<br />

comunità di <strong>Zanica</strong>: ciò significa<br />

che se è vero che il primo responsabile<br />

dell’oratorio sono<br />

io, ovviamente anche gli altri<br />

sacerdoti sono coinvolti. Pre-<br />

La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011 17


messo questo, posso dire che<br />

oggi è “moralmente obbligatorio”<br />

lavorare insieme con tutte<br />

le istituzioni del territorio, fare<br />

un lavoro di rete in cui siano<br />

tutti coinvolti, perché bambini<br />

e ragazzi di <strong>Zanica</strong> sono “figli”<br />

di tutta la comunità, non di un<br />

solo “settore” o dell’altro. In<br />

questo senso la presenza del<br />

prete dell’oratorio è importante,<br />

per tenere le fila del coordinamento<br />

di tutte le attività, ma<br />

sono convinto che per il futuro<br />

sempre più papà e mamma<br />

debbano impegnarsi in questo<br />

senso. Non è nemmeno pensabile<br />

“viaggiare” da soli!<br />

Rispetto a 11 anni fa, quando<br />

sei arrivato a <strong>Zanica</strong>, cosa è cambiato<br />

nel rapporto con i ragazzi?<br />

Prima di tutto sono cambiato<br />

io! Quando sono arrivato a <strong>Zanica</strong><br />

avevo 30 anni… Ora passo<br />

i 40… E questo cambiamento è<br />

molto significativo. Se fino a un<br />

po’ di tempo fa mi avvicinavo<br />

ai ragazzi come una specie di<br />

“fratello maggiore”, ora inevitabilmente<br />

il mio rapporto è più<br />

da padre. E questo influisce sulla<br />

relazione con i ragazzi: si<br />

crea una certa “distanza”, soprattutto<br />

con i ragazzi delle medie<br />

e gli adolescenti, che da una<br />

parte è salutare e doverosa, ma<br />

dall’altra rende più difficile un<br />

approccio amichevole a loro,<br />

dal momento che questa è invece<br />

l’età tipica del distacco dalle<br />

figure genitoriali. Mi sembra<br />

umilmente di poter dire che oggi<br />

mi avvicino ai ragazzi in maniera<br />

sicuramente più consapevole<br />

e matura rispetto al passato.<br />

In alcune Diocesi italiane, a<br />

causa soprattutto della mancanza<br />

di preti giovani, si è scelto di affidare<br />

la responsabilità dell’Oratorio<br />

ad una figura laica. Questo ambiente<br />

esige adulti ed educatori<br />

particolarmente attenti e preparati,<br />

consapevoli della missione e capaci<br />

d interagire con realtà diverse.<br />

Avete preso in considerazione questa<br />

opportunità?<br />

Incontrandosi con i sacerdoti<br />

del nostro vicariato il 4 <strong>Maggio</strong>,<br />

il Vescovo Francesco ha parlato<br />

proprio di questo tema, dal momento<br />

che quest’anno circa 20<br />

delle nostre parrocchie si ritroveranno<br />

senza curato. Per noi<br />

di <strong>Zanica</strong> il problema non si è<br />

ancora posto… Io credo che<br />

questa scelta offra buone opportunità,<br />

ma anche difficoltà.<br />

So che la Diocesi di Milano ha<br />

fatto da tempo la scelta di affidare<br />

la conduzione dell’oratorio<br />

a figure di laici, fondando<br />

anche una Cooperativa nella<br />

quale essi sono regolarmente<br />

assunti. Ora comincia a presentarsi<br />

il problema di chi lavora<br />

come responsabile in oratorio<br />

da diversi anni: l’età che avanza,<br />

le difficoltà con la propria<br />

famiglia, il problema di che “lavoro”<br />

fare dopo che si è stati responsabili<br />

di un oratorio per 20<br />

18 La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011


anni (e non ci si può stare tutta<br />

la vita). Io personalmente preferirei<br />

parlare di un “team” di<br />

persone che coordina l’oratorio,<br />

sotto la guida del parroco. So<br />

per certo che si incomincerà<br />

parlare di questo tema anche in<br />

Diocesi, nel Consiglio Presbiterale,<br />

perché il problema riguarda<br />

tutte le nostre parrocchie,<br />

non solo noi di <strong>Zanica</strong>.<br />

Da un paio d’anni sei anche docente<br />

delle scuole medie di <strong>Zanica</strong>.<br />

È cambiato il modo educare in oratorio?<br />

Per quanto riguarda l’insegnamento,<br />

è stato una specie di<br />

“ritorno a casa” dopo una lunga<br />

pausa di nove anni. Mi è stato<br />

chiesto di impegnarmi in<br />

quattro classi, ed ho accettato<br />

volentieri, perché il contatto<br />

con i ragazzi è sempre bello, anche<br />

a scuola. Questa esperienza<br />

mi permette anche di incontrare<br />

i ragazzi stranieri, anche se<br />

non frequentano l’ora di religione,<br />

di avvicinarmi a loro,<br />

presentando il volto di una comunità<br />

cristiana che si fa accogliente<br />

con tutti.<br />

Una delle collaborazioni più<br />

belle con il mondo della scuola<br />

è quella che ha portato alla nascita<br />

dello spazio aggregativo<br />

“Tu-ghedar”, aperto nel nostro<br />

oratorio il lunedì e il giovedì<br />

pomeriggio. Quest’anno abbiamo<br />

accolto 45 ragazzi, li abbiamo<br />

accompagnati nei compiti,<br />

nello studio, nel gioco. E la mia<br />

presenza a scuola permette una<br />

collaborazione ancora più diretta<br />

con tutti gli insegnanti e<br />

interventi più attenti nei confronti<br />

dei ragazzi.<br />

Ogni persona che in Oratorio<br />

ricopre un ruolo, qualunque esso<br />

sia, ha una funzione educativa. Co-<br />

me si muove l’oratorio di <strong>Zanica</strong><br />

nel campo della formazione?<br />

A Gennaio ho avuto la fortuna<br />

di partecipare all’incontro<br />

dei preti giovani con il Vescovo<br />

Francesco: un’esperienza bellissima<br />

di riflessione e di fraternità,<br />

nelle quale abbiamo condiviso<br />

la necessità di impegnare il<br />

meglio delle nostre risorse per<br />

la formazione e l’accompagnamento<br />

delle figure educative in<br />

oratorio. Il Vescovo ci ha ricordato<br />

che uno dei criteri per valutare<br />

la bontà di un’attività<br />

proposta dall’oratorio è proprio<br />

quello educativo: l’oratorio non<br />

ha come scopo quello di fare<br />

“audience” o di attirare i ragazzi<br />

con attività “a basso costo”,<br />

ma di proporre iniziative in cui<br />

sono impegnati giovani e adulti<br />

preparati, entusiasti di dare il<br />

meglio di sé.<br />

Da sempre l’oratorio propone<br />

percorsi di formazione per i<br />

catechisti, gli allenatori, i volontari<br />

dello spazio compiti e anche<br />

per gli educatori e gli animatori<br />

del Cre. Negli ultimi<br />

due anni abbiamo proposto ai<br />

genitori di terza media alcuni<br />

incontri sul tema della sessualità<br />

e gli affetti. C’è un grande<br />

problema in tutto questo: le facce<br />

che si vedono sono spesso le<br />

stesse… Il rischio grosso è quello<br />

della “autoreferenzialità”:<br />

occorre allargare il cerchio,<br />

coinvolgere nuove persone,<br />

creare entusiasmo, testimoniare<br />

vivacità e serenità. Evidentemente<br />

io da solo non riesco (o<br />

non sono capace…) a coinvolgere<br />

tutti: c’è bisogno di aiuto,<br />

di una mano, di generosità! C’è<br />

gente che lavora in oratorio da<br />

quarant’anni: se trovasse qualcuno<br />

che si affianca o prende il<br />

suo posto, farebbe salti di gioia!<br />

Il futuro dell’Oratorio: cosa vedi?<br />

Nel suo significato latino originario<br />

la parola “Oratorio” significa<br />

“luogo di preghiera”. è<br />

fondamentale non dimenticarlo!<br />

L’oratorio trova il suo senso<br />

nella testimonianza di “vita<br />

buona” che i cristiani danno a<br />

partire dall’incontro con Gesù.<br />

Se l’oratorio perde il suo legame<br />

con il Signore, smarrisce il<br />

suo senso più profondo. E proprio<br />

perché c’è questo legame<br />

che lo sostiene, l’oratorio è chiamato<br />

sempre più ad aprirsi a<br />

tutti, sia dentro i suoi cortili, sia<br />

all’esterno, per incontrare quegli<br />

adolescenti e giovani che ormai<br />

non lo frequentano più e<br />

hanno scelto di stare “altrove”.<br />

Di recente è stato pubblicato un<br />

libro: “La prima generazione incredula”.<br />

Ci “sbatte in faccia”<br />

senza troppi fronzoli il dato di<br />

fatto che nelle scelte concrete di<br />

vita molti giovani prescindono<br />

ormai dalla fede in Gesù Cristo<br />

e dalla Chiesa. Nel futuro dell’oratorio<br />

e di tutta la Chiesa<br />

vedo questo nuovo annuncio:<br />

“Gesù è salvezza e speranza del<br />

mondo. Senza di lui non possiamo<br />

vivere!”.<br />

Ho scelto di spendere la mia<br />

vita nel nome di Colui che ha<br />

vinto la morte: dunque, che cosa<br />

dobbiamo temere?<br />

Marco Bassi<br />

La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011 19


Zarepta:<br />

un dormitorietto<br />

Caritas<br />

anche a Bergamo<br />

Sempre aperto dal settembre<br />

1999 il dormitorietto maschile<br />

Zarepta (Bergamo,via Elba) è<br />

un luogo piccolo - 8 posti letto -<br />

dove possono trovare ospitalità<br />

persone che per motivi diversi<br />

si sono trovate a vivere per strada.<br />

Le loro storie, spesso, sono<br />

simili alle nostre… è bastato un<br />

niente e le loro vite hanno preso<br />

una direzione sbagliata.<br />

Il servizio, gestito dalla Caritas<br />

diocesana, è aperto grazie al<br />

contributo dei volontari, i quali<br />

accolgono gli ospiti e fanno loro<br />

compagnia. Le sere trascorrono<br />

chiacchierando, giocando a carte,<br />

ridendo e scherzando; a volte<br />

le sere sono più silenziose, è<br />

triste vivere in strada tutti i<br />

giorni, nell’incertezza…<br />

Sono i volontari e gli ospiti i<br />

protagonisti del dormitorio. I<br />

volontari, impegnati a turno<br />

due o tre volte al mese, sono<br />

presenti da sera a mattina. Le<br />

notti in genere trascorrono serene:<br />

si sta un po’ insieme poi<br />

alle 23 tutti a nanna, la mattina<br />

presto sveglia! I volontari sono<br />

persone comuni, uomini e donne,<br />

coppie, pensionati, studenti<br />

e lavoratori, questo perché gli<br />

orari del dormitorio sono compatibili<br />

con gli impegni di molte<br />

persone. Gli ospiti sono persone<br />

che hanno deciso di intraprendere<br />

un cammino faticoso,<br />

che dovrebbe allontanarli dalla<br />

strada…<br />

Se vuoi conoscere meglio<br />

questa realtà, se vuoi provare<br />

questa esperienza di volontariato,<br />

senti il Parroco, mettiti in<br />

contatto con la Caritas diocesana,<br />

ci incontreremo per conoscerci<br />

meglio.<br />

Contatti:<br />

Rota Lucio<br />

c/o Caritas Diocesana<br />

Bergamasca -<br />

Via del Conventino 8,<br />

Bergamo<br />

Tel.: 035 4598400<br />

l.rota@caritasbergamo.it<br />

20 La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011


Anche a <strong>Zanica</strong><br />

è arrivato<br />

il G. A. S.!<br />

I gruppi di acquisto<br />

solidale<br />

Cos’è un gruppo di acquisto<br />

solidale?<br />

Si tratta di una nuova forma<br />

di energia, quella generata da<br />

persone che hanno deciso di<br />

utilizzare un modo diverso di<br />

fare la spesa. Come tutte le<br />

esperienze di consumo critico,<br />

anche questa vuole immettere<br />

una «domanda di eticità» nel<br />

mercato, per indirizzarlo verso<br />

un’economia che metta al centro<br />

le persone e le relazioni. I<br />

G.A.S. nascono dal desiderio di<br />

costruire dal basso un’economia<br />

sana, in cui l’eticità valga<br />

più del profitto e la qualità sia<br />

più importante della quantità. I<br />

gruppi di acquisto solidale non<br />

sono gruppi di risparmio, non nascono<br />

per dare una risposta diretta<br />

al problema del carovita.<br />

Il prezzo è importante, ma non<br />

vogliamo risparmiare sulla pelle<br />

di chi lavora o a danno dell’ambiente<br />

in cui viviamo noi e<br />

tutti quelli che producono. Essere<br />

membro di un GAS significa<br />

provare ad attivare tanti<br />

piccoli comportamenti che mirano<br />

a costruire una diversa<br />

economia basata su nuove forme<br />

di solidarietà verso produttori<br />

che si pongono su un piano<br />

radicalmente diverso rispetto ai<br />

meccanismi tradizionali. I GAS<br />

si rivolgono a produttori che<br />

cercano di trasformare in risorse<br />

quelle che altri tendono a<br />

giudicare dis-economie: il biologico<br />

con i suoi costi e rischi, il<br />

recupero di soggetti svantaggiati,<br />

un prezzo trasparente che<br />

garantisca risparmio a chi compra<br />

e dignità a chi vende. Il biologico<br />

è uno dei criteri con cui si<br />

sceglie cosa acquistare, ma non<br />

l’unico: ci sono tra gli altri il sostegno<br />

alle cooperative sociali,<br />

la quantità di imballaggio impiegata,<br />

la vicinanza territoria-<br />

le, la stagionalità, le dimensioni<br />

del produttore, la salvaguardia<br />

dei prodotti e delle modalità di<br />

lavorazione tradizionali.<br />

Chi siamo?<br />

Siamo un gruppo di persone<br />

che cerca prodotti, alimentari e<br />

non, provenienti da piccoli produttori,<br />

spesso locali, rispettosi<br />

dell’uomo e dell’ambiente. Siamo<br />

un gruppo di persone che<br />

cerca informazioni affidabili sui<br />

prodotti che compra, che contatta<br />

direttamente i produttori,<br />

promuove incontri con esperti<br />

che possano approfondire temi<br />

quali il rispetto dell’ambiente,<br />

la qualità dei prodotti, il consumo<br />

critico, la certificazione biologica,<br />

i metodi tradizionali di<br />

produzione, le varietà stagionali<br />

in “via di estinzione” ecc..<br />

Acquistare insieme significa<br />

condividere un’esperienza,<br />

stringere relazioni, sostenere<br />

produttori eticamente responsabili,<br />

aiutarsi e ridurre l’inquinamento<br />

e lo spreco derivante<br />

dal trasporto.<br />

Se siete mossi dagli stessi<br />

interessi, perché non unirvi a<br />

noi?<br />

Ci incontriamo il terzo venerdì<br />

di ogni mese alle 21.30<br />

presso il Centro Socio Culturale<br />

in Piazza Repubblica a <strong>Zanica</strong>.<br />

Per ulteriori informazioni<br />

rivolgersi a:<br />

* Tel: 035-67.20.33<br />

(Cinzia Colusso)<br />

cin.colusso@gmail.com<br />

* Tel: 035-67.11.48<br />

(Antonella Barbò)<br />

La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011 21


ANAGRAFE DELLA COMUNITà PARROCCHIALE<br />

BATTESIMI<br />

Il 23 aprile 2011 è stata battezzata: Maria Victoria Rota<br />

Il 1 maggio 2011 sono stati battezzati: Davide Iovino<br />

Sara Enrica Manenti<br />

Kristal Consuelo Vecchi<br />

Christian Ganzerla<br />

MATRIMONI<br />

Date previste per i prossimi battesimi: 5 giugno (ore 16); 19 giugno (ore 11);<br />

3 luglio (ore 16); 17 luglio (ore 12); 7 agosto (ore 16)<br />

Il 25 aprile 2011 si sono sposati: Domenico Busi con Marika Buffoni<br />

In neretto: gli sposi residenti nella nostra parrocchia<br />

DEFUNTI<br />

Nella nostra comunità si sono celebrate le esequie:<br />

Il giorno 19 marzo 2011 Giannina (Giuseppina) Zanchi di anni 84<br />

Il giorno 21 marzo 2011 Edoardo Assi di anni 63<br />

Il giorno 31 marzo 2011 Maria Teresa Livio di anni 84<br />

Il giorno 29 aprile 2011 Angelina Ubbiali di anni 80<br />

Il giorno 2 maggio 2011 Mistica Traina di anni 86<br />

Il giorno 6 maggio 2011 Emilia Chiari di anni 80<br />

Il giorno 13 maggio 2011 Giuseppe Locatelli di anni 78<br />

Il giorno 14 maggio 2011 Bruno Buzzini di anni 65<br />

22 La Voce - <strong>Maggio</strong> 2011


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Sezione di ZANICA (BG)<br />

Donare il Sangue<br />

vuol dire Amare<br />

Chi volesse diventare donatore volontario<br />

si può rivolgere presso la sede tutte<br />

le domeniche dalle ore 9.30 alle 11.00<br />

Piazza XI Febbraio - 24050 <strong>Zanica</strong> (BG)<br />

Informazioni: 035 / 67.22.71 - 67.24.36

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