Ottobre Novembre 2011 - Bersaglieri Paceco

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lettere al direttore non di quelle d’Argento: per la parte di nostra competenza perché non ci diamo da fare? Il Presidente della Regione ANB Sicilia sollecita precisazioni e/o correzioni, “peraltro dovute”, per quanto attiene alle notizie riportate sulle pagine 34 e 35 del N. 3 - 4 di Marzo/Aprile 2011 di “Fiamma Cremisi” e, in particolare: - I parenti del Bersagliere PIZZURRO Francesco di Montelepre, caduto in Russia il 12 ottobre1942, nelle fila del 6° Reggimento Bersaglieri, comandato dal Col. Umberto SALVA- TORES, chiedono di precisare che la foto pubblicata è del loro congiunto e non del Ten. dei Bersaglieri Domenico BOLOGNESI. Vds sito www.bersaglierimontelepre.net. - I parenti del Bersagliere LEOTTA Eugenio di Zafferana Etnea (CT) che ricordano il loro congiunto, anche in occasione del 4 Novembre, gradirebbero venisse corretto quanto è stato trascritto relativamente al caro estinto e precisamente che: il Ten. A. LIOTTA unitamente al Ten. BU- SELLI ed al Ten Pietro BIVONA costituivano una triade di Ufficiali dei Bersaglieri, molto nota ai loro tempi (il Generale BIVONA è stato anche Direttore della nostra Rivista). Nel lontano 19 febbraio del 1930 il Ten. LIOTTA è stato anche testimone di nascita (o di battesimo NdR) di Michelangelo BIVONA, attuale Consigliere della regione ANB Lazio; - Il FEDERIGI (e non FEDERICI) si chiamava Fortunato. In merito alle precisazioni fatte su Fiamma Cremisi N. 5/6 MAGGIO- GIUGNO mi corre l’obbligo di segnalare che le stesse non servono a correggere gli errori di quanto pubblicato e lasciano insoddisfatti i familiari. (vedi le Allegate esatte biografie). Purtroppo le Biografie inviate sono in formato PDF e non pubblicabili. 10 Egregio Direttore, vorremmo con questo breve scritto ricordare nostro padre: il Sergente Maggiore dei Bersaglieri Ambrogio FARINA, Classe 1918 che è deceduto il 20 agosto scorso. Aveva partecipato alla campagna in Africa Settentrionale con il 7° reggimento Bersaglieri e fatto prigioniero dopo la battaglia di El Alamein; si era schierato tra i non collaborazionisti, prima nel campo di Hereford in Texas e poi alle Hawai, con funzioni di interprete. Era orgoglioso di appartenere al Corpo dei Bersaglieri e soprattutto di avere fatto parte del settimo, “Mancò la fortuna ma non il valore”: la lapide, che con questa scritta onora i caduti di El Aiamein, è sempre rimasta in fotografia appesa nel suo ufficio e papà ci ricordava sempre che gli inglesi avevano reso l’onore delle armi ai combattenti italiani. Abbiamo anche scoperto che papà aveva ricevuto la Croce di Guerra ed un Encomio per il comportamento tenuto nella campagna d’Africa. Ci ha insegnato tramite il suo esempio ed il sentimento di affetto paterno, l’amore per l’Italia e per la Patria, l’importanza dell’amicizia, della solidarietà, della legalità e della giustizia, trasmettendo anche a noi figli, gli stessi principi e sentimenti. Lasuavitaèstatapienaeintensamente vissuta sia in ambito lavorativo che familiare. Aveva poi per anni coltivato la passione dì scrivere poesie, soprattutto in dialetto milanese, L’amore per la Patria ed il mal d’africa gli avevano ispirato alcune poesie che ricordano il sacrificio dei commilitoni. Due di queste poesie Ghibli e Qui non redierunt furono lasciate da noi figlie lo scorso anno al Raduno di Milano presso il ritrovo nella Galleria Vittorio Emanuele, ma non abbiamo, poi, avuto alcun riscontro. Avremmo piacere che mio padre potesse essere ricordato sulla vostra pubblicazione e qualora voleste avere una testimonianza di un Bersaglierepoeta saremmo disponibili ad inviarvi queste due poesie ispirate dal ricordo della sua campagna d’Africa. Con i migliori saluti. Raffaella e Gabriella Farina Gentile Signore Raffaella e Gabriella, molto volentieri aderiamo alla Loro richiesta di pubblicazione ed oltre alla Vostra lettera siamo lieti di proporre anche la foto che, richiesta, avete inviato con cortese sollecitudine.
eco dai reparti Pordenone 11° Reggimento Bersaglieri - Missione Compiuta Il 30 settembre, alle 09.45, comandante in testa, ha fatto rientro in sede, ad Orcenico Superiore, la Bandiera di guerra dell’11° reggimento bersaglieri. Ad accogliere l’ultimo drappello del reparto che ha operato per sei mesi in Afghanistan c’erano: il comandante della brigata Ariete Generale Zauner; i Sindaci delle città di Casarsa e Zoppola; gli ex comandanti dell’11° reggimento, Gen. Scollo, Gen. Iacca, Col. Polli - e molti bersaglieri delle Sezioni della provincia, della regione e del vicino Veneto con in testa i loro Labari associativi. Ha reso gli onori una compagnia in armi e la Fanfara dell’11°. Il comandante del reggimento, Col. Salvatore Patané, dopo l’ingresso in caserma della Bandiera, visibilmente commosso, ha sussurrato ai vicini pochissime parole che possono sintetizzare la missione e lo stato d’animo dei nostri ragazzi: Grazie a Dio abbiamo riportato a casa tutti i Bersaglieri”. L’omaggio delle Autoritàe delle Sezioni ANB Cambio al Provincial Reconstruction Team italiano di Herat, Afghanistan Il 3 Ottobre 2011. con la cerimonia militare del trasferimento di autorità al vertice del PRT, il 132º Reggimento Artiglieria “Ariete”, comandato dal Colonnello Paolo Pomella ha ceduto il comando al 3º Reggimento Bersaglieri comandato dal Colonnello Giacinto Parrotta. La cerimonia si è svolta alla presenza del Comandante del Regional Command West (RC-W), Generale Luciano Portolano, del Governatore della Provincia di Herat, Dr. Daud Saba, di numerose autorità civili e militari afgane e di rappresentanti internazionali che cooperano per la stabilizzazione e lo sviluppo della provincia di Herat secondo i bisogni espressi dalla comunità locale. Negli ultimi sei mesi, il Provincial Reconstruction Team (PRT) ha avviato oltre 50 progetti infrastrutturali, tra cui 16 scuole, la creazione di una struttura dedicata allo studio della medicina legale, due stazioni di polizia e opere volte al miglioramento della fornitura idrica e dei canali fognari nella Provincia di Herat. Le varie iniziative, che hanno avuto luogo in tutti i distretti della Provincia, hanno lo scopo di allargare la fascia di popolazione che può godere dei progressi fatti nei servizi sociali da parte delle autorità afgane. Il contingente italiano in Libano ha organizzato un corso di primo soccorso a favore della popolazione locale Mara’akah (Libano del Sud): 29 luglio 2011, si è concluso il corso di primo soccorso, organizzato dalla Task Force di ITAL- BATT 1, unità del Contingente Italiano in Libano su base Brigata Meccanizzata “Aosta”, al comando del Generale di Brigata Gualtiero Mario De Cicco. Il corso, articolato in tre sessioni giornaliere, ha avuto come obiettivo quello di fornire ai partecipanti, nozioni teorico-pratiche sul primo soccorso, a seguito di comuni incidenti che possono accadere nel quotidiano, tra cui quelli domestici e stradali. Al corso hanno partecipato 17 unità della cittadinanza di As Siddiqin, una delle 38 municipalità che ricadono nell’area di responsabilità di ITALBATT 1 su base 6° Reggimento Bersaglieri. Le lezioni, in sistema con i progetti elaborati dalla componente CIMIC (Cooperazione Civile e Militare), sono state tenute dal Dott. Mario Giancurso, Ufficiale medico della riserva selezionata. 11
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